Lo strano e pericoloso ping pong tra il papa e il rabbinato sulla beatificazione di Pio XII. Intanto negli Usa la magistratura autorizzaper la prima volta che si processi direttamente il Vaticano per i reati di pedofilia del suo clero: nasce così il rischio che lo si possa chiamare in causa anche per la sua parte di responsabilità per i campi di sterminio

A meno di sempre possibili colpi di scena, il papa tedesco a suo tempo volontario nella Gioventù Hitleriana andrà quindi in visita in  Israele. La motivazione ufficiale dice che è impensabile che un pontefice come Ratzinger, autore di un libro su Gesù in due volumi (il secondo non è stato ancora pubblicato), non vada a “vedere la Terra Santa dove Cristo è vissuto”. Credere che gli altri pontefici non ci siano andati solo perché non scrivevano libri sulla vita di Gesù Cristo è francamente impensabile, troppo riduttivo. E’ più credibile che il viaggio di Ratzinger sia un pegno da pagare per avere il via libera dal rabbinato israelita per la beatificazione di Pio XII dopo le recenti polemiche sullo spinoso argomento. E rischia di essere anche un altro passettino verso lo “scontro di civiltà”, inteso come scontro tra “civiltà” legata alla bibbia, donde derivano sia l’ebraismo che il cristianesimo, e “civiltà” legata al corano, vale a dire l’islam. Come al solito, in queste faccende la religione non c’entra assolutamente niente, si tratta “solo” di diplomazia, politica e conservazione del potere esistente.
In attesa comunque della nuova puntata del teleromanzo intitolato appunto “beatificazione di papa Pio XII” vale la pena di mettere qualche puntino sulle i, visto anche che nel ping pong tra Vaticano e parte del rabbinato si cerca ormai di ridurre al solo genocidio degli ebrei non solo l’intera funzione di tutti i campi di sterminio nazisti, ma addirittura l’intera seconda guerra mondiale: una ben strana Memoria, quella di cui vogliamo fregiarci buttando così a mare la memoria e la Storia. Il Parrajmos e il Samudaripen dei rom, vale a dire l’equivalente zingaro della Shoà, non viene mai neppure nominato da lontano, eccetto qualche cerimonia e qualche dibattito molto  poco pubblicizzati e qualche libretto di coraggiosi alla Angelo Arlati, tanto che nessuno conosce neppure la semplice esistenza di queste due parole – Parrajmos e Samudaripen – nonostante indichino lo sterminio di non si sa ancora se “solo” 400 mila “zingari” o ben due milioni. Da notare che se c’è un popolo che con la seconda guerra mondiale ha davvero rischiato di essere cancellato dalla faccia del pianeta sono proprio loro, i rom, che si sarebbero così aggiunti alla lunga serie di popoli, culture ed etnie che noi europei ed occidentali in genere abbiamo distrutto in varie parti del mondo. Se Hitler avesse infatti vinto la guerra, li avrebbe sterminati nell’intera Europa, compresi i Balcani e l’Unione sovietica. Gli zingari contrariamente agli ebrei non sono mai emigrati nel resto del mondo, eccetto a quanto pare alcune centinaia di migliaia negli Usa, dove sono diventati perlopiù stanziali,  perciò sterminarli nel Vecchio Continente e nell’area balcanica significava di fatto cancellarli dal pianeta.
Abbiamo buttato nella spazzatura della Non Memoria e della smemoratezza i 40-50 milioni di morti dell’intera guerra, di cui una buona metà nella sola Unione sovietica. E vabbé. Ma sta di fatto per i camini dei campi di sterminio i nazisti ci hanno fatto passare non solo un mare di ebrei, ma anche qualche milione di prigionieri russi, polacchi, jugoslavi e slavi in genere, più qualche decina di migliaia di gay, handicappati e malati incurabili. Anzi, la “soluzione finale” è iniziata proprio da questi ultimi due tipi di esseri umani e, in caso di vittoria della Germania, essa prevedeva tra l’altro – oltre alla cancellazione dei rom, degli ebrei, degli omosessuali e degli handicappati europei – anche il ritorno all’epoca della pietra di tutto l’Est europeo. Vi sarebbero infatti state proibite perfino le scuole onde evitare che gli slavi, ritenuti anche loro “razza inferiore”, potessero diventare qualcosa di più della pura e semplice mano d’opera, forza lavoro di tipo pressoché schiavistico. Ma tutto ciò nello strano furore della polemica sulla beatificazione di Pio XII è scomparso.
Come che sia, fa uno strano effetto sentire l’accento tedesco di papa Ratzinger quando difende a spada tratta quel suo indifendibile predecessore. Si dà infatti il caso che Pio XII sia accusato da più parti e da decenni in modo sempre più documentato di essere stato troppo morbido, se non correo, con la Germania di Hitler, e si dà il caso che l’attuale pontefice non solo sia tedesco, ma abbia anche indossato a 16 anni la orribile divisa dei volontari della Gioventù hitleriana. Per chi coltiva il vizio della memoria, senza i due pesi e le due misure della Memoria, queste assonanze e coincidenze non sono una bella cosa. Non fa un bell’effetto un eventuale accordo tra clero cattolico e clero israelita che riduca di fatto a una sola ed unica dimensione l’intera infamia e tragedia dei campi di sterminio nazisti e fascisti, seppellendo e facendo scomparire definitivamente svariati milioni di altre vittime. Altro che “revisionismo” e “negazione dell’Olocausto”!
Sia chiaro: la Chiesa è libera di beatificare e santificare chi più le pare e piace, e se ha dichiarato santo uno come Carlo Borromeo non ci si può meravigliare che voglia fare beato Pio XII. Però Ratzinger prima di scandire e ripetere infastidito agli ebrei le parole “Basta polemiche, Pio XII è stato un dono di Dio”, dovrebbe riflettere un po’ di più. Non solo perché le parole “dono di Dio” fanno il paio con le parole “l’uomo della Provvidenza”, con le quali un altro papa ha voluto definire e ringraziare Mussolini, cioè il dittatore italiano fondatore del fascismo, per l’insperato regalo del Concordato, ma anche perché si tratta di parole che – a meno di una concezione pessima di Dio – mal si adattano a definire il principe romano Eugenio Pacelli meglio noto come Pio XII. Quando era nunzio apostolico in Germania l’aristocratico romano Eugenio Pacelli dopo ben cinque anni di interminabili negoziati riuscì a stipulare nel 1924 con l’allora Stato indipendente della Baviera un Concordato, che – apriamo bene gli occhi – aveva come punto centrale il diritto della Chiesa cattolica di aprire e gestire sue scuole di ogni ordine e grado. E proprio quel Concordato, che gli fruttò la promozione a Segretario di Stato, cioè il trampolino di lancio verso l’elezione a papa, venne preso poi a modello dallo stesso Pacelli nel 1929 per il Concordato con il governo prussiano, nel 1932 per il Concordato con la regione di Baden e, infine, il 20 luglio 1933 per il fatale Concordato con la Germania. Concordato, quest’ultimo, firmato da parte tedesca da Von Papen, vale a dire  dall’uomo di governo che aveva sostenuto Hitler e calato le brache – non solo sue, ma dell’intera Germania – davanti all’orda sanguinaria nazista. Si noti che il suo programma di sterminio degli ebrei il capo dell’orda lo aveva già messo per iscritto, nel libro Mein Kampf che lo rese celebre e agiato.
In cambio del Concordato con Mussolini il Vaticano aveva liquidato l’antifascista don Sturzo, mandandolo in esilio a New York, e chiuso il suo Partito popolare, spalancando così di fatto le porte alla legittimazione della dittatura fascista. In cambio del Concordato con la Germania di Hitler e di Von Papen, il Vaticano fece altrettanto: liquidò il partito antinazista dei cattolici popolari. Sono seguito poi i concordati con la Spagna fascista di Francisco Franco e con il Portogallo pure fascista di Salazar. Nel 1933, quando Pacelli era Segretario di Stato vaticano, il cardinale tedesco Faulhaber rassicurò Berlino con queste parole: “A Roma si giudicano il nazismo e il fascismo come unica salvezza contro il comunismo e il bolscevismo”. E nel giugno del ’41, cioè dopo l’attacco all’Unione sovietica e quando era ormai papa da due anni, Pio XII in persona consegnò all’ambasciatore tedesco in Vaticano, Diego von Bergen, il seguente comunicato: “Gli ambienti vicini al Vaticano accolgono questo nuovo capitolo della guerra con un certo sospiro di sollievo e lo seguono con particolare interesse”.
Ma non è finita. Su istruzioni di Pio XII, in pieno 1943, cioè in piena guerra e occupazione nazista dell’Italia, l’ambasciatore vaticano a Berlino, Ernst von Weizsacker, non si vergognò a rassicurare il governo nazista con queste parole: “L’ostilità bolscevica è davvero l’elemento più decisivo della politica estera vaticana. Ciò che serve per la lotta contro il bolscevismo è gradito alla curia. Il persistere del rapporto tra gli angloamericani e la Russia sovietica è quindi giudicato ostinato e utile soltanto al prolungamento della guerra. La curia preferirebbe vedere una Germania forte e unita come barriera contro la Russia sovietica. In questo momento la curia mette da parte il suo sentimento italiano. Essa sente che è in gioco tutto”.  C’è di che arrossire. Dalla vergogna. Tant’è che preferisco non commentare queste parole particolarmente ciniche, efferate e traditrici di quello che quando fa comodo viene definito “il caro popolo italiano”. Sono parole che comunque si commentano da sole.
Le prove che Pio XII, il Vaticano e il clero tedesco fossero perfettamente a conoscenza di ciò che avveniva nei campi di sterminio, a spese di milioni non solo di ebrei, sono ormai numerose e schiaccianti. Illuminante a questo proposito il libro di Daniel Goldhagen “Una questione morale”. Novità recenti, a conferma, vengono dall’ultimo numero della rivista Micro Mega, con rivelazioni anch’esse piuttosto imbarazzanti. Del resto, erano cose note alla stessa popolazione della Germania, come documenta tristemente il libro bello e terribile “La Germania sapeva”, scritto da Eric A. Johnson e Karl Heinz Reuband ed edito in Italia da Mondadori. E’ certo anche vero che Pio XII si adoperò per salvare la vita a non pochi ebrei romani e che mise in contatto con gli americani i congiurati tedeschi che volevano eliminare Hitler, ma questo non toglie nulla all’enormità delle sue azioni qui ricordate e del suo ostinato silenzio contro il nazismo, peraltro, come abbiamo visto, esplicitamente scelto come baluardo contro il comunismo.  Ormai sono tonnellate i documenti comprovanti che anche a nazismo sconfitto dalla guerra il Vaticano e Pio XII hanno aiutato una marea di gerarchi a sfuggire alla cattura e rifarsi una vita in Sud America, con la speranza di poter dar vita almeno in quel continente – appoggiando i vari colpi di Stato militari compiuti a volte in nome della Madonna come nel caso di Pinochet in Cile – a quella diga anticomunista che Berlino aveva tentato invano di erigere col sangue di 40-50 milioni di vittime.
Pio XII viene difeso dandosi la zappa sui piedi. Il suo silenzio viene giustificato con l’affermazione  che se lui avesse parlato contro il nazismo Hitler avrebbe scatenato la rappresaglia contro i cattolici e il clero cattolico tedeschi. Questa affermazione fa ridere – o meglio piangere – almeno per due motivi. Il primo, di ordine per così dire tutto interno allo stesso cattolicesimo, è che non si può essere opportunisti con il nazismo per timore di martirizzazioni ed esaltare allo stesso tempo i martiri delle persecuzioni romane, che peraltro non sono affatto “milioni”, come una volta è stato detto perfino a un telegiornale della Rai, ma solo poche decine di persone (a voler contare solo i casi storicamente certi mi pare non si arrivi neppure a dieci). Perché mai un credente per testimoniare la propria fede dovrebbe accettare il martirio (martire significa appunto testimone), se lo stesso papa, vale a dire Pio XII, che in materia di fede è “infallibile”, ha detto chiaro e tondo che è meglio tacere piuttosto che correre il rischio di essere martirizzati? Il secondo motivo è che questa difesa del silenzio di Pio XII non regge di fronte al fatto che riguardo l’Urss e il mondo comunista in genere lui NON ha taciuto neppure un po’: che fine ha fatto allora il timore delle rappresaglie? Anche Stalin non era un tipo che scherzasse, in quanto a gulag e fucilazioni di massa. Perché mai è lecito farsela addosso e tacere davanti a Hitler e invece si fa correre il rischio ai cattolici dei Paesi comunisti di finire in massa al macello? Perché mai ci si è lamentati per la “Chiesa del silenzio”, cioè per l’impossibilità della Chiesa di fare propaganda e proselitismo nei Paesi comunisti, quando si è scelto di essere Chiesa del silenzio nella Germania nazista? Pio XII di fronte al nazismo ha taciuto e non ha mai fatto un gesto ostile, mentre in seguito, a guerra terminata, ha perfino lanciato la scomunica contro il comunismo intero e contro chi in Italia votava per i comunisti.
Definire “dono di Dio” un simile papa temo possa significare quanto meno offendere Dio. Si può forse dire che è stato un grande diplomatico, un grande papa inteso come grande capo di Stato del Vaticano, perché è riuscito a trarre profitto per lo Stato pontificio grazie ai commerci e ai tradimenti delle altrui libertà compiuti con i Concordati, ma tutto ciò con i tanto osannati vangeli e con la parola di Cristo non c’entra assolutamente nulla. A meno che Ratzinger con quelle sue parole abbia – senza rendersene conto – pubblicamene confessato che il Vaticano e la Chiesa non di fede e religione in sé si occupano, ma solo del proprio potere tramite esse. Insomma, come da Costantino in poi, la religione “instrumentum regni”: cosa ben lontana e totalmente diversa dalla religiosità predicata ai credenti e da costoro intesa e genuinamente vissuta.
Della difesa che di Pio XII fa Ratzinger per tacitare le giuste proteste ebraiche infastidiscono non tanto  l’accento tedesco della sua voce e il ricordo del suo essersi arruolato come volontario nella Gioventù hitleriana – tutti possiamo sbagliare, specie da giovani –  quanto invece la difesa che questo papa fa o legittima di quel suo giovanile arruolamento. “Chi non si arruolava finiva male”, hanno sostenuto in coro i suoi familiari e compaesani della località natia. A parte il fatto che c’è stato anche chi non s’è arruolato, preferendo magari emigrare, sta di fatto che anche questa giustificazione è non solo una lode alla paura e all’opportunismo, il che umanamente sarebbe comprensibile, ma è anche una lode del rifiuto della “testimonianza”, o martirio eventuale che dir si voglia. Una simile lode sulla bocca di un papa non dovrebbe fare un bell’effetto, almeno al gregge dei suoi credenti. Come può, così stando le cose, predicare la “testimonianza”, fino al martirio, per gli altri? Perfino in Cina, come in India, in Africa e nelle Americhe, Cuba compresa, il papa e il Vaticano spingono il gregge dei  fedeli a pericolose frizioni contro i governi locali pur di guadagnare alla Chiesa spazio, visibilità e, in definitiva, potere. E infatti ogni tanto si scatena o la repressione statale o qualche “piccolo” massacro di fedeli o di religiosi, nel Lontano Oriente o in Medio Oriente o in Africa.
Questo modo di fare di Pio XII prima e di Ratzinger adesso ricorda il classico “Armiamoci e partite!” e il classico uso dei due pesi e due misure. Ricorda anche la verità intesa come l’elastico delle mutande: allargabile o restringibile a piacere. O a gogò.

Nel frattempo arriva dagli Usa questa notizia, che riporto così come mi è arrivata:

“NEW YORK – Via libera al processo contro il Vaticano per presunti casi di abusi sessuali. A dare l’ok la corte di Cincinnati, Stati Uniti. Secondo la corte i vertici della Chiesa Cattolica avrebbero dovuto mettere in guardia il pubblico e denunciare alle autorità gli abusi commessi da religiosi contro minori. È la prima volta che allo stato Vaticano non viene garantita dagli Usa l’immunità sovrana sancita dal Foreign Sovereign Immunities del 1976. No comment dal Vaticano.
La corte di appello ha dichiarato legittima la richiesta a procedere in sede processuale contro la Santa Sede in un caso di abusi sessuali commessi da religiosi della diocesi di Louisville in Kentucky, ipotizzando dunque che il Vaticano potrebbe essere ritenuto corresponsabile della condotta dei suoi membri. La denuncia è stata fatta da tre uomini che sostengono di esser stati molestati quando erano chierichetti. I tre accusano la Santa Sede di aver per decenni insabbiato la piaga della pedofilia su scala nazionale. Alle presunte vittime aveva dato ragione in prima istanza l’anno scorso un giudice federale del Kentucky avallando la richiesta di rivalersi contro il Vaticano. Il giudizio era stato impugnato in appello e oggi il Sesto Circuito delle Corti d’Appello di Cincinnati ha dato luce verde all’azione legale.
La direttiva di Giovanni XXIII. Il caso si basa su una direttiva del 1962, a firma di papa Giovanni XXIII, resa pubblica nel 2003, che chiede alle gerarchie ecclesiastiche di mantenere il segreto su abusi sessuali da parte del clero [nota di Nicotri: più volte ho parlato nel mio blog della stessa direttiva aggiornata e diramata in seguito da Ratzinger,  quando era alla guida dell’ex Sant’Uffizio, per volontà di papa Wojtyla]. Secondo William Murray, avvocato delle presunte vittime, il documento rende la Santa Sede responsabile per gli atti del clero mantenuti segreti a causa della direttiva.
Jeffrey Lena, avvocato della Santa Sede, pur dicendosi «attualmente non intenzionato» a chiedere alla corte d’appello di rivedere la decisione, ha precisato che «la sentenza è ancora molto lontana dal dimostrare la responsabilità diretta del Vaticano» per la condotta dei suoi membri.
Jonathan Levy, avvocato di Washington che rappresenta un folto gruppo di sopravvissuti dei campi di concentramento in una azione legale rivolta contro varie parti incluso il Vaticano,  riferendosi alla mancata garanzia della immunità sovrana alla Santa Sede, spiega che «se qualcuno può rompere questa barriera viene aperta la strada ad altri processi contro la Chiesa Cattolica».
L’azione legale dei tre di Louisville non è la prima in cui in America sono chiesti risarcimenti diretti al Vaticano e non solo alle singole diocesi. Fino a oggi però i processi non erano mai arrivati al livello di Corte d’Appello”.

729 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro Rodolfo, quante volte Faust ha offeso anche me?
    Gli ho forse mai risposto in malo modo? mai.
    Tu invece lo hai mandato affanculo.
    Perchè non gli ho mai risposto in malo modo? Perchè so che quello è il suo modo di esprimersi e che i suoi eccessi fanno parte della sua personalità, come certi eccessi ( parto subito, vengo lì e ti faccio un culo così) fanno parte della tua personalità.
    La persona adulta e matura e tu hai dimostrato spesso di esserlo, non deve MAI cedere all’ira che, se proprio vogliamo dirlo, è un peccato capitale. Nella filosofia orientale, chi cede all’ira è un perdente dichiarato, perde la faccia.
    Al tuo posto, avrei rimandato la palla nel campo avversario, avrei chessò detto, volendo rimanere nel volgare ( ma pare che Antonio non volesse esprimere ciò che hai invece inteso tu), che lui non avrebbe avuto occasione di vedere la madre a gambe aperte perchè le teneva sempre occupate da qualcuno. Così gli avresti reso, volendo, pan per focaccia. Invece ti sei fatto prendere dall’ira ed è venuto fuori il Rodolfo “spacco tutto”, “a lupara piglio!”. Che, credimi, non ti ha fatto onore.
    Comunque, mi auguro che in presenza di eccessi, tu sia capace sempre di mantenere il sangue freddo (salvo eccezioni: oggi ho visto un tizio buttare il pachetto di sigarette vuoto per terra, non era un biscegliese comunque, e se avessi avuto la prestanza fisica lo avrei preso per il cravattino e costretto a raccoglierlo) e di mettere in moto non tanto la pazienza quanto l’arguzia, che agli ebrei certo non manca.

  2. LUISA MORGANTINI, Vice Presidente del Parlamento Europeo
    LUISA MORGANTINI, Vice Presidente del Parlamento Europeo says:

    “IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI”:
    I COLONI ISRAELIANI SONO UNA TRAGEDIA PER I PALESTINESI E UN PERICOLO PER ISRAELE
    Subito forze internazionali a protezione della popolazione palestinese
    Roma 6 dicembre

    Quello che sta accadendo a Hebron non è un caso: anni di connivenze, spalleggiamenti, strizzatine d’occhio da parte dei vari governi che si sono succeduti alla guida dello Stato di Israele e che hanno portato avanti contro ogni diritto internazionale una vera e propria politica coloniale, sono alla base dei fatti drammatici e delle violenze da parte dei coloni israeliani a cui stiamo assistendo nella sua recrudescenza nell’ultima settimana a Hebron e in altre città, dove i coloni attaccano i Palestinesi, sradicano gli alberi, bruciano case e moschee; una violenza che da anni colpisce la quotidianità della popolazione civile palestinese in tutti i territori occupati.
    Il caso della ‘casa della discordia’ è solo l’ultimo in ordine di tempo nella cronaca che descrive la vita a Hebron, città fantasma dove 120.000 Palestinesi vivono ostaggi di 500 o 600 coloni israeliani protetti da migliaia di soldati e paramilitari, e dove sono all’ordine del giorno provocazioni, aggressioni e slogan razzisti come “Morti agli arabi”. Più di 800 negozi palestinesi sono stati costretti a chiudere a causa degli attacchi dei coloni: su questi negozi chiusi, i coloni hanno disegnato la stella di Davide come segno di conquista.

    Le violenze da parte dei coloni di Hebron, a cui si sono aggiunti migliaia di altri coloni della regione, sono scattate in seguito e in ritorsione alla decisione della Corte Suprema Israeliana di evacuare la casa della ‘discordia’ occupata arbitrariamente da un gruppo di 13 famiglie israeliane. Lo sgombero avvenuto ieri dopo il personale e diretto coinvolgimento del Ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, è stato realizzato tra scontri, incidenti e ferimenti da circa 600 agenti in tenuta antisommossa della polizia israeliana.

    “In questo caso il Governo israeliano ha saputo trovare parole dure e atti decisi contro i coloni che continuano però con le loro aggressioni e devastazioni verso i palestinesi: molti di loro li vediamo ritratti nelle foto nell’atto di lanciare pietre o addirittura di sparare, giovanissimi e giovanissime eppure già abbagliati da una violenza e un estremismo che fa paura, che incendia, distrugge e tormenta la popolazione palestinese di Hebron, di Nablus, di Gerusalemme, Tulkarem e di altre città in tutta la Cisgiordania occupata. Questi coloni, che stanno diventando sempre più aggressivi e violenti, rappresentano anche un rischio per Israele. Il Governo Israeliano dovrebbe incolpare se stesso perché è noto che “il sonno della ragione genera mostri”.
    Ci si chiede perché la stessa durezza e decisione da parte del Ministro della Difesa Ehud Barak o del Ministro degli Esteri Livni o dello stesso Premier uscente Olmert, non sia arrivata prima a evacuare e congelare tutte le colonie illegali; perché non abbiano capito e ostacolato prima il pericolo che questi coloni radicali rappresentano per lo stesso Stato di Israele.

    La realtà è che nonostante le promesse di pace, da Annapolis le colonie israeliane sono cresciute, così come sono cresciuti gli insediamenti illegali a Gerusalemme Est, così come va avanti la costruzione del muro che ruba le terre palestinesi, che sradica gli alberi, che impedisce il movimento, che umilia e che nega un futuro ai Palestinesi ancora oggi dopo oltre 60 anni di Nakba e più di 40 di occupazione militare.
    Ora, non vorrei proprio rivedere quello che è accaduto dopo il massacro perpetrato da Baruch Goldstein dentro la Moschea di Abramo: sempre più coloni e sempre più soldati per difendere l’occupazione illegale della città vecchia e l’espansione dell’insediamento di Kyriat Arba.
    Certamente la responsabilità è anche della Comunità Internazionale e del Quartetto che non hanno fatto nulla per fermare queste persecuzioni. Ma non possono dire che non sapevano.

    Ogni settimana il TIPH, una missione di osservazione civile che monitora lo stato dei diritti umani e le illegalità a Hebron, invia rapporti dettagliati agli Statti Membri sull’aumento delle violenze perpetrate, negli anni, dai coloni israeliani. Eppure niente è stato fatto.
    E allora ha ragione Hatem Abdul Qader, consigliere del Premier Salam Fayyad, che lamentando il nostro silenzio di fronte a queste giornate di Hebron e interrogandosi sul ruolo dell’UE, ha chiesto: “E se gli europei si sentono incapaci persino di fare una dichiarazione di condanna, come possiamo aspettarci che possano contribuire alla risoluzione del conflitto?”.

    Faccio appello alle Nazioni Unite, al Quartetto, a chiunque abbia a cuore la giustizia e la pace: fermate i coloni e le colonie, inviate forze internazionali a proteggere la popolazione palestinese.

    Per informazioni : Luisa Morgantini, 0039 348 39 21 465 o 0039 06 69 95 02 17; luisa.morgantini@europarl.europa.eu; http://www.luisamorgantini.net

  3. Rachamim
    Rachamim says:

    Caro Marco.
    ah menomale, “salvo eccezioni”.
    Mandare affanculo qualcuno rientra nell’ambito del lecito, secondo me.
    Certamente se AZ mi avesse mandato solo affanculo non avrei detto mai
    ” a lupara piglio” , cosa che per altro io non ho mai scritto.
    Se per te è stato solo un modo di esasperare un problema , te lo concedo.

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro Rodolfo, a proposito della lupara, certo che non l’hai detto, ma sai che mi esprimo spesso per immagini.
    Tu mi sei sempre stato simpatico, fin dall’inizio. Pensi che non ci rimanga male quando vedo che a volte esagerano nell’attaccarti? O che ritenga ingiuste certe insinuazioni nei tuoi confronti?
    A volte sono intervenuto con un post indignato, per protestare contro certi eccessi; ma, poichè ho visto che tu hai sempre saputo gestire gli attacchi, quando si è trattato di te non ho mai ritenuto di dover intervenire pro o contro, anche perchè non voglio fare il ‘prezzemolo’ più di quanto già non faccia. Non solo, ma è mia abitudine cercare di stemperare gli eccessi, sempre per quell’animo buddhista che mi ritrovo. Credo che se tutti fossimo appena un po’ più buddhisti, si vivrebbe più sereni e contenti.
    Un saluto, Marco

  5. Zenone Sovilla
    Zenone Sovilla says:

    Ciao, scusate se ne approfitto ma tengo a ricordarvi l’iniziativa presa alcuni mesi fa con qualche collega sul tema mass media, (politica) e razzismo. Da allora c’è stata un’evoluzione su cui mi preme informarvi.
    Come Giornalisti contro il razzismo avevamo cominciato con l’appello “I media rispettino il popolo Rom”, nel periodo di massima criminalizzazione e strumentalizzazione politico-elettorale delle persone a vario titolo stigmatizzabili come “zingari” (in fondo riporto il testo intero dell’appello).

    Poi, sul fronte dell’immigrazione, per approfondire l’aspetto operativo, abbiamo proposto ai colleghi l’invito a non utilizzare più il termine “clandestino”, che ormai ingloba una connotazione pregiudizievole, e abbiamo suggerito alcune alternative (idem per altre parole, come potete vedere dall’appello riportato qui sotto).
    Abbiamo raccolto – oltre a numerose adesione – qualche piccolo frutto concreto, a cominciare dalla recente decisione ell’agenzia Dire e di Redattore Sociale di non utilizzare più il termine “clandestino”. Un paio di giorni fa l’appello veniva rilanciato da Luigi Manconi nella sua rubrica sull’Unità (ma al momento non mi risulta che il giornale abbia preso una posizione in proposito).

    Bene, non mi resta che chiedere la vostra adesione personale all’appello e di adoperarvi affinché le testate per le quali lavorate valutino di adottare questo codice minimo di autoregolamentazione…
    zenone sovilla

    Campagna: Mettiamo al bando la parola clandestino (e non solo quella)
    Promossa da: Giornalisti contro il razzismo
    L’appello “I media rispettino il popolo rom
    ” ha ricevuto centinaia di adesioni, moltissime provenienti da giornalisti e “mediattivisti”. Crediamo che sia testimonianza di un disagio diffuso nel mondo dei media. Si diffonde la consapevolezza – come scrivevamo nell’appello – che “i mezzi di informazione rischiano di svolgere un ruolo attivo nel fomentare diffidenza e xenofobia”. Resta però difficile
    individuare forme d’intervento efficaci per contrastare questa deriva.

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dobbiamo non soltanto evitare certi termini, ma combattere senza tregua la legge che costringe l’emigrante ad essere un clandestino, anche se ha un regolare lavoro.
    Io credo che se un datore di lavoro avesse una forma di assunzione temporanea di stranieri assimilabile al lavoro a progetto, si risolverebbe già una buona parte dei casi di clandestinità ( giocare sui termini e chiamare non vedente un cieco o non abbiente un povero, è solo una maniera ipocrita di nascondere il problema).
    Per cui, se la legge Bossi Fini non funziona, qualcuno potrebbe studiarsene e proporne un’altra e diffonderla coi media che ha a disposizione. Io lo farei, nel giornale in cui scrivo, se qualcuno proponesse una legge meno cretina della Bossi Fini.
    Per il resto, cambiare un termine non risolve il problema , anzi ha la tendenza a nasconderlo, nascondere la polvere sotto il tappeto. La gente sa che non ci sono più clandestini ma ci sono chessò, lavoratori non in regola. Davvero credete che cambi qualcosa per i ‘lavoratori non in regola’?

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    I media rispettino il popolo rom
    —————
    Altra storia. Quando il popolo rom rispetterà l’ambiente in cui vive e la gente che li circonda, il problema scomparirà.
    Se il popolo rom continua a rompere le scatole alla gente e a rubare negli appartamenti, il problema non scomparirà.

  8. Rachamim
    Rachamim says:

    x656
    Oppure illegali? Ma “lavoratori non in regola” ce ne stanno anche tra gli Italiani, comunque nell’insieme perfetto, daccordo con te.

  9. x Rachamim
    x Rachamim says:

    Al tuo simpatico strizzacervelli hai dimenticato di chiedere che psicologia hanno quelli che come te pensano che le donne abbiano il dovere di accogliere il marito a gambe spalancate ogni volta che rientra a casa. Altro che AZ!
    Capisco che la Bibbia, il Talmud e qualche rabbino ti abbiano devastato non solo la visione della donna, povera bestia da soma e da monta secondo “i nostri padri” che ringraziavano ogni giorno Jahwè di non essere nati nè donna nè schiavi, ma non pensare che tutti siano coglioni e si facciano colpevolizzare dalle stronzate dei tuoi tronfi amici e compari.
    Shalom

  10. Rachamim
    Rachamim says:

    Signor Shalom,
    lei ha dimendicato in quale contesto io ho usato quella frase, che era naturalmente allegorica.
    In un post ho anche scritto che è da stupidi credere che io potessi veramente aver pensato ad una donna che 5 minuti prima che arrivi il marito a casa, va in camera da letto si spoglia e si mette a letto aspettando a gambe aperte.Mah, quando si è duri!

  11. Anita
    Anita says:

    x Marco

    645 marco tempesta { 09.12.08 alle 11:16 }

    RE:It’s official: Men really are the weaker sex

    Caro Marco,
    ancora una volta non hai letto l’articolo.
    Ho riportato il titolo cosi’ come copiato dal giornale, Independent- Science, dal UK.

    CC ha riportato il medesimo articolo tradotto in Italiano, traduzione un po’ libera.

    Ciao, Anita

  12. Anita
    Anita says:

    x Rachamim { 09.12.08 alle 9:51 }

    Neanch’io capisco o il conosco il dialetto bergamasco, capisco solo parole dialettali italiane qui e la’.

    Saluti, Anita

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Se mi permettete , ancora una parola su Eroi per caso…

    Il ragazzo quindicenne ucciso per strada dalla “Polizia” Greca è stata la scintilla che ha dato vita alla protesta che in questo momento sta tenendo viva l’attenzione su “quell’altra” penisola famosa.

    Ora, in no so, se all’alba di quel tragico “giorno”il ragazzo “avesse” deciso che magari quel giorno stesso , sarebbe potuto diventato un eroe,così come non so se lo avesse deciso Carlo Giuliani,al mattino di quel tragico “giorno” di piazza Alimonda.

    Tanto che piuttosto che titolare quella piazza a Carlo Giuliani io titolerei quella piazza , piazza della Vergogna, così come una innumerevole serie di Piazze d?Italia.

    Di certo , presumo che il loro caso sia sostanzialmente diverso da quello di Giordano Bruno e di innumerovoli altri casi, dove il “sacrificio”fu scelta volontaria e ponderata.

    Purtuttavia mi sembra che la Storia Antica e Moderna e Contemporanea, riserva parecchi esempi di questo “tipo”.

    Dove sta il nesso?
    Ma è chiaro, ognuno si può scegliere quello che vuole su questo Blog!

    Il mio è abbastanza chiaro e non voglio certo tediarvi ,con lo spiegarlo!
    Fin troppo ovvio, sta nella “causa”,pur senza nulla togliere agli “eroi” di cause sbagliate!

    Oggi , su La Stampa di Torino (neh!),c’è una intervista di Claudio Sabelli Fioretti in elenco tra i Bloggroll di questo”nostro”,ad un dinosauro della Politica italiana di non molti anni fa , Rino Formica , quello della “politica sangue e merda”, vi sovvien?

    Alla domanda:” Berlusconi ti piace ?, Rino Formica -risponde così :”Berlusconi è stato un innovatore.Ha svelato l’animo profondodi questo paese,moderato ed individualista. ha messo in evidenza i difetti degli Italiani e li ha chiamati virtù.
    Altre amenità si possono poi dedurre leggendo l’intera intervista.

    Quale conclusione?

    Oggi mi allineo con quello che dicono che il “vero” capolavoro politico di berlusconi ,sia stato quello “ancora ” in atto, di aver definitivamente tolto a “molti” italiani la “capacità ” di indignarsi”…. e credetemi a mio avviso per capire “ciò ” , non fa bisogno di essere “analisti”sociologici per accorgersene , basta frequentare presumo una redazione di Giornali, qualsiasi.

    Tempi bui , quindi,…direi di sì,..berlusca è nel cuore degli italici a vedere anche gli ultimi sondaggi..,il PD è nel “guano” più totale ed ancora (almeno io devo capire se “strutturale e insanabile”, cosa che temo) o appianabile..!

    Ma , credetemi , certe contraddizzioni , non sono poi così facilmente “appianabili”nel caso degli eterni ottimisti, dai facili ed eterni “chierici” dei facili consumi, l’onda è lontana , ma è partita ,è questione di qualche annetto..(nel sociale , il tempo è diverso..)

    Quali saranno le conseguenze .. beh io proprio non leggo i Tarocchi, ma gli effetti dipenderanno dalle “frastagliate e molteplici conformazioni delle coste”…

    sempre il vostro “inguaribile” pessimista

    cc

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Il cappellano dellaLega…

    Il capellano della lega don Floriano Abrahamowicz,si scaglia violentemente contro il Compagno Card. T ettamanzi e sentite che visione “storica”….

    …In passato, preoccupato invece della sua, di anima, tra una benedizione al “Parlamento del Nord” ed una messa officiata al cospetto di Umberto Bossi («non sono un fervente fedele, ma questi canti ti liberano e ti trasportano in una dimensione più spirituale») don Floriano non s’è lasciato sfuggire occasione per oltraggiare i partigiani («poveri ignoranti che combattevano per la perversa setta del comunismo»), per onorare, al contrario, i caduti di Salò («vittime innocenti perché i loro assassini non facevano parte di un esercito legittimo»), e per mostrare particolare indulgenza nei confronti di personaggi come Erich Priebke, che lui rifiuta di definire “boia”, poiché «la rappresaglia è un triste aspetto della guerra, e Priebke l’ha compiuta col cuore pesante».

    Sic,sic…

    cc

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Due “paroline ” su Internet…

    COMPUTER
    Fotonica del silicio
    e internet non collasserà

    Le nuove tecnogie certo non finisco mai di stupire…!
    Ora io non so se in futuro La Rete, fornirà lo strumento per la formazione di nuove coscienze sociali , come alcuni sostengono , o molto più “prosaicamente” diventerà un mezzo per scambiarci “cazzate” alla velocità di alcuni GBIT anzichè alcuni MBIT..
    Di certo di una cosa sono sicuro e che “per il momento a questi di Internet non “frega niente…!

    _____________________________________

    Altri 40 milioni di persone si sono aggiunti quest’anno alla lunga lista di coloro che soffrono la fame, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi alimentari, secondo stime preliminari pubblicate dalla Fao. Questo porta il numero complessivo delle persone sottonutrite al mondo a 963 milioni, rispetto ai 923 milioni del 2007.

    _____________________________________________

    Provate a spiegarglilo , mediante Internet e a rinunciare a venire da noi …se li mettete in fila , proni ,credo possano fare un “ponte naturale! e molti paserebbero ancorae ancora , accogliamoli con un PC per spiegare loro….
    Potrebbe essere una soluzione politica…

    cc

  16. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    Berlusconi è sulla cresta dell’onda perchè Nessuno gli ha contrapposto : affidabilità, serietà, promesse sostenibili, sviluppo compatibile, “normalità” nei rapporti cittadino- Stato.
    I nostri amici blogger che vivono all’estero sanno di che parlo!

    La sinistra non ha nemmeno l’immagine di un “vincente” da esibire, solo mezze calzette di parvenu che quando acchiappano la “sedia” non la mollano siccome edera.
    Blaterano e protestano per “le infamità degli altri” ma non persuadono, non espongono un programma, seppur parziale, per un ideale da conquistare tutti insieme.

    Anche loro sono nella fogna come gli altri,anche loro con i piccoli interessi “di bottega” che tendono alle loro pensioni grasse.
    Non hanno capito che non possiamo condannare le ville di Berlusconi sapendo delle barche, i kaschmir, i lofts, le fattorie ecc. ecc.loro, dei tutori del popolo che non arriva a fine mese!
    O, permettimi, dei piccoli imprenditori che “sputano pallini” per pagare tutte le tasse e non licenziare, alla prima gelata dei jmercati.

    E tutte queste cose le sappiamo dai giornali di dx, non da quelli di sx che dovrebbero indicare la strada!

    Non sono io,signora stagionata, che parla così; sono i giovani che tornano dall’estero, che fanno continui confronti sempre in perdita, sempre da “piccoli fiammiferai” esclusi dalla festa e al gelo.
    Qui i giovani cominciano a vedere che l’unica soluzione è attaccarsi all’Austria, alla Slovenia ,per attaccarsi all’Europa!
    Roma , con i suoi giochini barocchi, con i suoi Rutelli, Veltroni, D’Alema rococo è più distante della Luna!
    E fa pure un po’ schifo!
    Uroburo, ogni tanto ne azzecca una anche lui,ha scritto di chi , in Italia, non ha visione lungimirante, ma vive solo del “particulare di guicciardiniana memoria!

    Io ricordo invece la favola del Trilussa, della rana e della colomba: tu nel fango ci resti, ma io volo via! (citata zione approssimata!)

    Sylvi

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tanto che piuttosto che titolare quella piazza a Carlo Giuliani…
    ———–
    Di tutta questa storia mi è rimasto un cantuccio oscuro: Giuliani stava per sbattere in testa ad una carabiniere coetaneo una bombola di gas. Fossi stato al posto del carabiniere, avrei sparato anch’io.
    Devo considerare Giuliani un eroe, solo perchè, non essendo riuscito a spaccare la testa al carabiniere con la bombola del gas si è preso una pallottola in corpo?
    O forse c’è qualcosa che mi è sfuggito, in questa dinamica?

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Altri 40 milioni di persone si sono aggiunti quest’anno alla lunga lista di coloro che soffrono la fame, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi alimentari, secondo stime preliminari pubblicate dalla Fao.
    ————–
    Non facciamo anche noi a nascondere la polvere sotto il tappeto. Coloro che muoiono di fame devono la loro condizione non all’aumento del prezzo dei generi alimentari, ma al fatto che i loro governi spendono la maggior parte dei soldi in armamenti, piuttosto che investirli nell’agricoltura.

  19. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Marco,

    nemmeno questo la sinistra è riuscita a fare: piangere una giovane vita persa, ma chiarire e scindere i torti dalle ragioni, la legalità dalla illegalità.
    Così hanno impedito un sereno giudizio anche sulla Diaz.
    Faziosità chiama faziosità.
    Io ho trovato incredibile e decisamente indecente che il governo di sinistra avesse permesso di intitolare un’aula del Parlamento a Carlo Giuliani.
    E mi sono vergognata di essere italiana!
    Sono madre, ma non confondo il mio amore per mio figlio con le leggi dello Stato.

    Sylvi

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita: io avevo colto il senso del titolo, per dire la mia. Comunque, dall’articolo rilevo che il fenomeno per ora sta colpendo il mondo animale. Nel momento in cui si sposterà nell’uomo, come dice il relatore:
    – He said: “If we are seeing problems in wildlife, we can be concerned that something similar is happening to a proportion of human males” –
    io non starei lì tanto a preoccuparmi: è la risposta genetica alla sovrappopolazione. Niente di cui realmente allarmarsi.
    La Natura, una volta riequilibratasi, riporta le cose come devono essere.

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    forse tu non capisci, o ti ostini a non capire….
    Sinceramente a me di berlusconi, di veltroni e dell’italico suol , me ne sta fregando sempre di meno…!
    Direi che si evince da tutto quello che ho scritto..!!
    Per esempio ,sono perfettamente d’accordo con Rino Formica.(su berlusconi)
    Poi tu ti ostini ancora a pensare in chiave “buoni e cattivi”.
    Non ho mai detto che non ci sono in Italy, bravi imprenditori che sputano “sangue” per cavare “sangue” dalle rape ne di operai “non so se” fannulloni o meno”che continuano a versare sangue solo per lavorare (due nuovi casi solo oggi).

    Sapessi in questo momento cosa “cazzo” me ne frega del destino di Veltroni, d’Alema o Rutello…

    Se lo vuoi capire poi, io non sono un difensore del PD, che tra l’altro ,pur nella sua “miseria”attuale , certe cose le dice ancora.

    Potrai capire che sono invece “pienamente” cosciente della mentalità “piccina” della maggioranza degli italici tutti, senza distinzione di classe o di ceto,salvo rare eccezioni!

    Questo non riguarda il mio discorso,(dx o sx),riguarda fenomeni “globali”.

    Noi giochiamo a fare “i furbetti”, per speclurare sugli altri,viviamo alla giornata sperando di non pagar “dazio”
    Vedasi il caso recentissimo sull’inquinamento UE, dove speriamo di speculare pochi quattrini contando sul fatto che gli eventuali sacrifici altrui, consentano di speculare qualche euretto in più.
    Gli italici tutti, sentono queste sirene , più di tutto il resto,secondo il classico oggi è così (eh,eh)domani speriamo di ricavarcela.

    Cosa vuoi ,continuamo ad essere un popolo di scarpe di cartone , che viaggia a bordo di “asini o muli, illudedondosi di cavalcare “carri armati”!!
    Prima o poi ovviamente gli altri ci diranno di “ATTACCARCI AL PENNELLO, per non dire quello che penso)
    E’ già successo, succederà ancora…berlusconi o non berlusconi..lui è un campione, ma devo dire che è fornito di una buona squadra..solo che come succede nel calcio se si cambierà allenatore Lui si terrà l’ingaggio , noi come al solito le pezze al culo!!!(meno i soliti noti!)..
    Carissima , vedi di non bagnarti le ali,se noi fai la fine della rana anche tu..!!
    Pioverà ancora per un bel pò..!!
    Suvvia ,che famo ..dai tu un pò di ottimismo, proponi pure tu cme marco alcuni rimedi..porta un pò di ottimismo..tanto guarda che lo so da solo ,come è la sx oggi,che fò, vendo tutto e vado a trovare Marta, come già avevo detto una volta…
    dacci la via ,se la conosci , anch’io sono stufo della SX!
    Parlaci ..se no a Pasqua siamo ancora qui che ci diciamo le stesse cose..!

    cc

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    cara Sylvi,
    sulla Diaz c’è da dire che le condanne sono state lievi e le responsabilità scaricate sulla manovalanza, mentre chi doveva pagare ( e pagare caro, perchè non esiste che ci si comporti come nel Cile di Pinochet) non erano gli esecutori, semplici marionette incapaci di intendere e di volere, ma i dirigenti, coloro che ce li hanno mandati.
    Purtroppo, da parte delle sinistre resta in piedi l’idea che menare alle forze dell’ordine sia sempre lecito, in qualsiasi contesto. Quando poi le forze dell’ordine reagiscono, loro fanno le vittime innocenti.
    Bisogna menare (metaforicamente, per carità) i politici, non le forze dell’ordine, che sono solo dei miseri ‘pedoni’ nel gioco degli scacchi.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mi chiedo ancora: e se Giuliani fosse riuscito a spaccare la testa al carabiniere coetaneo e lo avesse ucciso, sarebbe ugualmente un eroe?
    No, proprio non capisco, non riesco a capire quali siano i parametri che portino a intitolare una sala del Parlamento.
    E allora il senegalese che è morto per salvare un italiano dal mare? E il senegalese che è morto per difendere il panettiere, credo a Torino? A loro cosa avremmo dovuto intitolare?
    Invece ce ne siamo dimenticati. Di questi due autentici ‘eroi’ non ne parla nessuno, non esistono più.
    Sono senegalesi, tanto, che ci frega?

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco t,
    allora scusa tanto ma ti devo dire che sarai “bravo” a curare il senso estetico delle cose..chi cazzo ha mai detto detto che Giuliani è un eroe ,almeno io no,o capisci solo quello che ti fa comodo anche tu…

    Le piazze della Vergogna se vuoi le puoi ricrdare benissimo ed io mi riferifo a Pza Alimonda solo perchè lì c’è sato un morto, ma la vergogna è stata tutto quello che è successo , come a Milano, a Brescia, a Bologna ecte,ect,,

    devo però ammettere che sei intervenuto in tempo con i senegalesi..

    E poi che cazzo è questo discorso che la Sx ama pestar poliziotti..quale sx, in quali casi, capisco che il tuo Leader preferito è un ex , ma proprio per questo nutro poche speranze sul futuro, gli stati di polizia non hanno mai risolto nulla,a meno che tu non ne conosca qualcuno speciale..!

    cc

    Ps-comunque io posso star “tranquillo, non butto cartacce per terra, per il resto so che sei uno che si adegua!

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,

    …Così hanno impedito un sereno giudizio anche sulla Diaz.

    Sei eccezzionale un uso della “consecutio temporis”eccezionale e poi non vuoi che ti chiami Professoressa!
    Ma ti chiamo Signora Professoressa!
    Brava, veramente brava !!

    cc
    Ps-E mi sono vergognata di essere italiana!
    Sei staordinaria…!
    Pensa un pò un ho già smesso da un bel pò di tempo!!

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    io non starei lì tanto a preoccuparmi: è la risposta genetica alla sovrappopolazione. Niente di cui realmente allarmarsi.
    La Natura, una volta riequilibratasi, riporta le cose come devono essere.

    Mio caro mMarco, questa volta penso che per una volta tanto la tua filosia IF- Then faccia un pò di 2acqua”:
    ..Io che non sono un genetista, direi che “parlare di risposta genetica alla sovrappopolazione sia una cacchiata.
    Si parla di alterazioni dovuti ad inquinamento…

    Semmai ,se i maschi si mettono a far figli direi proprio l’opposto,direi una risposta alla minaccia di estinzione.
    ma non è neanche questo il caso..mi sembra!

    Poi su una cosa ai ragione ..sul sovrappolamente degli “orsi polari, nel cortile ne ho” due” che datempo cerco di scacciare, non se può più di questi orsi polari..aspetta un pò arriveranno anche a Bisceglie…!!

    cc

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    dice CC: chi cazzo ha mai detto detto che Giuliani è un eroe?
    ————-
    A chi intitolano le sale del Parlamento qui in Italia? Non certo a te o a me. Eroe o martire lo hanno giudicato certe sinistre, non io nè tu.

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    non se può più di questi orsi polari..aspetta un pò arriveranno anche a Bisceglie…!!
    ———–
    Non corriamo il rischio. Col caldo che fa ( oggi ancora un’ora di pennica sotto il sole) non credo che gli orsi polari abbiano grandi occasioni qui da noi.

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ricevo da Antonio Di Pietro e volentieri publico, con l’invito a tutti di firmare per il referendum contro il “lodo Alfano”.
    p. n.
    ——————————-
    la ringrazio molto per avermi fatto partecipe della sua
    nuova iniziativa editoriale. In effetti il caso Orlandi, malgrado siano passati molti anni, non è ancora stato chiarito come merita. Mi auguro, in questo senso, che il suo libro dia un contributo deciso e determinante. Da parte mia non mancherà certo l’impegno per rivendicare giustizia laddove sia mancata.

    La invito a consultare sul nostro sito la pagina con le date e le città dove poter firmare per il referendum:
    http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/firmaefermali/

  30. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    ma quelle “belle mascherine”, ce le sorbiamo ogni giorno, sui giornali, sui TVG, che sono arrivata ad odiare, con l’oscena regola di ” un a te, un a me, un al can” ( non so se si dice anche dalle tue parti!).

    Una volta credevo che bastasse in casa e nella società perseguire, CON l’ESEMPIO, un modello di correttezza, onestà, disponibilità, per cambiare, non dico il mondo, ma il circondario.
    Va bene, l’esempio non basta; votare turandosi tutti gli orifizi non basta; evitare come la peste di fare i furbi o furbastri non basta, anzi hai spesso la sgradevole senzazione di essere preso per i fondelli anche se hai solide convinzioni e granitiche certezze su ciò che è corretto fare.

    E’ un piccolo esempio: io ho una figlia femmina( per mia esperienza i maschi sono più tranquilli); sai la fatica per proporle le cose che contano, niente firme su abiti, niente orari pazzeschi o amici “strani”; buone letture, amici corretti, la casa sempre a disposizione si, ma con noi dentro.
    Risparmiare sul superfluo ma non su arte e musei, musica a suo piacimento, ma anche altra…

    Credimi, l’ultima cosa che pensavo era se il mio comportamento era di dx o di sx, cattolico o ateo!

    Non so se ancora conosci lo spasmo allo stomaco sapendoli, per lavoro, in giro per i continenti, soli, sicuramente tristi, sicuramente incerti, sicuramente in pericolo ( Citta del Capo!) eppure non assillarli, non piagnucolare (si piange da soli), essere essenziali nelle comunicazioni, ma ci sei!!!

    Siamo al raschiamento del barile, io credo, e allora si parte da lì.
    A Roma io vedo provincialotti che si tutelano l’un l’altro e soprattutto tutelano i propri figli con l’ingordigia di chi ha patito la fame e vuole morire di indigestione!
    Io mi sono sforzata di crescere figli per un futuro decente.

    C’è chi crede, sognatori, che, parafrasando Kennedy, “non si debba chiedersi che cosa può fare l’Italia per me, ma che cosa posso fare io per l’Italia”.
    Tu mi dirai, ma gli altri italiani?
    Io ho curato il mio gregge al meglio.
    Se tu hai curato il tuo, siamo già in due e facciamo squadra!

    E la rana è vitale nello stagno, la colomba in cielo, entrambe utili all’equilibrio ecologico.
    La botta di depressione è passata!

    Sylvi

  31. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Coloro che muoiono di fame devono la loro condizione non all’aumento del prezzo dei generi alimentari, ma al fatto che i loro governi spendono la maggior parte dei soldi in armamenti, piuttosto che investirli nell’agricoltura.

    Sarei per esportargli un pò di DEmocrazia!

    o noh!

    cc

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sarei per lasciarli morire di fame. Finchè avranno chi dà loro da mangiare, continueranno a spendere i loro soldi in armi. Quando si accorgeranno che da noi non arriva niente e che le armi non sono commestibili, o fanno la presa della Bastiglia o si arrangino come credono. Affari loro.
    Ecchè, dobbiamo sempre fare da balia noi?
    Smettano di farsi sfruttare (da noi) e di continuare a vivere di elemosine e si diano una mossa per conto loro.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Oddio, guardo il meteo e mi viene la febbre.
    L’unico treno comodo da Bisceglie a Milano, Trenitalia lo concede, bontà sua, solo la Domenica. Giocoforza quindi devo rimandare la partenza a Domenica. Guardo il meteo e vedo che per Domenica qui ci sarà il sole e a Milano pioggia e neve.
    Mah, meno male che da Giulietta si sta caldi, mi barrico in cucina vicino al forno e di lì non mi sposto. Poichè però quando vado lì assumo la mansione di aiuto apprendista lavapiatti e ora la lavastoviglie l’hanno spostata dove non c’è il forno, mi viene ancora da piangere. Ah, findove si giunge per l’Amour!!!

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Ehhhh sì, l’Ittaglia è sempre un paese dalla memoria corta e dalle più turpi manipolazioni statal-poliziesche.
    A Genova la manifestazione era pacifica e tale è SEMPRE stata fino a quando sono comparsi sulla scena i Black Block, nome alquanto curioso per dei gruppi che dovrebbero essere di estrema sinistra……
    I BB hanno incominciato a distruggere ed a saccheggiare, senza che la polizia facesse una sola piega. Ed anzi, proprio come recentemente a Roma per le squadracce fasciste, potevano andare e venire ATTRAVERSO i cordoni e gli schieramenti di polizia….. Altra cosa curiosa per dei pericolosissimi estremisti di estrema sinistra …..
    Ad un certo punto la polizia si è svegliata ed ha incominciato a caricare; non però i BB,come sarebbe stato giustificato, ma il corteo dei No-global, fino ad allora del tutto pacifico. Ma non in modo normale: prima li hanno chiuso in una zona senza uscite e poi hanno incominciato a caricare. Un caso, naturalmente ….
    A questo punto i No-global hanno reagito; Evidentemente per i democratici (di estrema destra ) di cotesto blog uno deve prenderle per principio. Siamo o non siamo un popppolo di santi e martiri? ….
    Poi c’è stato anche l’episodio della Diaz, che dimostra palesemente che si trattava di manovre coordinate il cui obiettivo era quello, solito dei fascisti, di spazzare via ogni movimento di opposizione. Cosa ci sia da chiarire e da giudicare serenamente dei fatti della Diaz non è dato sapere se non l’abituale massiccia opposizione poliziesca da ogni seria indagine. Dev’essere come per le foibe, al cui riguardo si chiede sempre chiarezza (giusta, per carità!) ma mai che certi maiali chiedano chiarezza su quanto accaduto nei cinque anni precedenti (che dovrebbe essere giusta anche quella, direi!). La solita chiarezza a senso unico degl’ittagliani…..
    Anch’io mi vergogno spesso di essere ittagliano. E quando ci sono di mezzo la compagine statal-poliziesca mi succede spessissimo. U.

  35. Uroburo
    Uroburo says:

    Carto marco tempesta,
    ma se lei non si fa vedere in giorni utili come faccio a ciccarle in un occhio????? U.

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    …fanno la presa della Bastiglia o si arrangino come credono. Affari loro.

    caro marco, ma perchè consigliar loro, di fare della “violenza”, poi sai, si potrebbero innescare “strani” pentimenti”..

    Riflessioni di più varia natura,revisionismi, in somma un sacco di polemiche…potrebbe perfino “nacsere da loro “un certo Antonio Socci ,sai con tutti i problemi che già hanno, ci manca solo più quello..!

    Magari laggiù c’è una Piissima Maria Antonietta che ha già consigliato di mangiare “brioches”al posto del pane (non so se è un falso storico di quei Giacobinacci)e spiacerebbe veder saltare “certe deliziose “testoline!

    cc

    Ps-qui marca neve , il barometro scende e il cielo si sta coprendo

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro U., resterò a Milano fin oltre Capodanno. Possibile che non si riesca a trovare una serata per stare insieme?
    P.S. E perchè vuol ciccarmi in un occhio?
    Solo perchè propongo agli sfruttati di fare la Rivoluzione?
    Beh, in effetti, visto come di solito va a finire da quelle parti, si toglie di mezzo un dittatore per far posto ad un altro dittatore, la canzone è sempre quella.
    E magari con l’altro dittatore a sfruttare non saremo più noi europei ma ci si metterà qualcun altro.
    No, vero, meglio lasciare le cose come stanno.
    Manderò l’obolo all’UNICEF.

  38. Linosse
    Linosse says:

    X Rachamim e M.T.643,644 e seg.
    Per evitare “piazzate” con accompagnamento non musicale di “cavallerie rusticane” bisogna,come è stato più volte detto e ripetuto ma non interiorizzato,fare riferimento alla regola non scritta ma conosciuta da persone che hanno già un bel pezzo di vita vissuta ,della discrezione nella scrittura che è utile e necessaria quando si comunica (specie se non ci si vede ben diritto nelle palle degli occhi)in un blog.Bisogna percio seguire l’invito a “lasciare commento” e non ingiurie o minacce
    .::::::::::::::::::
    X Marco
    “Per cui, se la legge Bossi Fini non funziona, qualcuno potrebbe studiarsene e proporne un’altra e diffonderla coi media che ha a disposizione. Io lo farei, nel giornale in cui scrivo, se qualcuno proponesse una legge meno cretina della Bossi Fini.”
    Altre nazioni europee hanno già approntato leggi ,siamo anche noi in Europa per cui bisognerebbe considerarle e ,se necessario adeguarle alle circostanze nostrane.
    L.

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Perchè non si diffonde il testo di tali leggi e ne si commenta l’efficacia, per poi proporla ad alta voce utilizzandfo i media, invece di cambiare il nome ai clandestini e chiamarli emigranti non in regola col permesso di soggiorno, il chè non cambia niente? Forse che chiamare ‘non vedente’ un cieco gli cambia qualcosa?

  40. Marta x Rodolfo
    Marta x Rodolfo says:

    Caro Rodolfo continui a sbagliare e ad offendere (post661)…continui a ripetere le stesse cose. Invece di accusare tutto e tutti fino alla paranoia, avresti fatto meglio a scusarti. Certo che ho capito quello che volevi dire, l’abbiamo capito tutte, non prenderci per cretine. Ma chi ti credi di essere, ti piace provocare? Accomodati ma non fare la vittima…..

  41. Sylvi
    Sylvi says:

    al caro Uroburo dalla democratica di destra!

    Chissà se è un ossimoro come ghiaccio bollente, gelido fuoco…Anita e Sylvi su arruotalibera!

    Sulle foibe, almeno per i parenti delle vittime,è tutto chiaro da tempo.
    -Peggio per te se parlavi italiano!
    -Peggio per te se ti sei trovato in mezzo a cotanta genia dall’una e dall’altra parte!

    Qui non è come a Milano dove, con la nebbia, confondono la Madunina con il Castello Sforzesco!
    Qui si sa benissimo com’è andata e chi ci è andato di mezzo e Basovizza, a guerra finita, non la confondono con S.Giusto!

    E’ come a Genova, colpa dei Blak Blok, e dei poliziotti non si sa se più fascisti o incompetenti. I No-Global, sbucati da dove?, hanno reagito, si sono difesi! Con le bombole del gas contro i coetanei carabinieri.
    I quali, in maggioranza, non hanno una famiglia di gagliardi comunisti pronti ad essere eletti in Parlamento per tutelare al meglio la memoria di un figlio “eroico” contro uno stronzo di italiano qualsiasi, morto di fame.
    Curioso modo di difendere la democrazia e il proletariato!

    Caro Uroburo io la penso come Pasolini sui poliziotti mal pagati e sbeffeggiati e abbandonati dai loro mandanti, ai quali basta che sia efficiente la loro scorta personale!
    Ma forse anche Pasolini era fascista!
    Mi sento in ottima compagnia.

    Sylvi

  42. Rachamim
    Rachamim says:

    Lei, Signora Marta ha solo perso la coincidenza.
    Lo dovrebbe sapere che in Svizzera i treni sono molto puntuali.

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    se rimane fino a dopo Capodanno non ci saranno problemi. Naturalmente si trattava di una battutaccia scherzosa, non mio prenda alla lettera. Sarà un piacere litigare de visu.
    Un saluto U.

  44. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara signora,
    visto che sono più di sessant’anni che sgonfiate le palle all’Ittaglia intera con le vostre foibe del kaiser ormai cos’è successo lo sanno anche i sassi.
    Tuttavia a me piacerebbe che certi maiali dicessero che cosa i loro baldi assassini (a gratis) hanno fanno negli anni immediatamente precedenti. Su quello però silenzio di tromba, anche da parte sua. Chissà mai perchè. I morti innocenti dovrebbero essere tutti uguali. O no?
    Quanto poi a dove si colloca lei, se con Pasolini o con La Russa, la cosa mi lascia del tutto indifferente. Sa, erano figli di contadini anche quelli che sparavano sugli operai e sui braccianti in sciopero. Ed anche molti fascisti erano figli di povera gente. Quindi, con il manganello e l’olio di ricino, difendevano il proletariato. Proprio come diceva il suo Buce.
    Sciò, sciò …. U.

  45. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    oggi e’ venuta la signora che mi aiuta in casa.
    E’ mancata per quasi un mese.
    E’ di ritorno dal UK e da Londra, citta’ che conosce benissimo perche’ vi e’ abitata per ben 15 anni.
    La mia Diana e’ una Jehovah Witness, totalmente apolitica, intelligente e con un ottima educazione.
    Quello che mi racconta di Londra e’ da quasi non credere, la sicurezza al massimo, se ci fosse qui ci sarebbe una ribellione…
    Ha viaggiato in autobus ed in treno, ha trovata la vita nelle piccole cittadine molto piu’ vivibile.
    Ha anche trovato che hanno un concetto dell’America molto negativo, grazie alla stampa e propaganda.
    Ne e’ rimasta sconcertata.
    E’ apolitica, ma non all’oscuro, anzi.
    Essendo vissuta a Londra per tanti anni e’ stata ospite di molti vecchi amici e conoscenze, percio’ non era una turista e parla l’inglese da piu’ di 30 anni.

    Sento lo stesso dalla mia vicina, Tedesca di nascita e anche i figli sono nati in Germania, di ritorno dalla sua terra nativa era desolata del come sono concepiti gli Stati Uniti, ancora una volta e’ ritornata prima del tempo, voleva passare le feste Natalizie in Germania, ma per la seconda volta ha accorciata la sua visita a meta’.

    L’unica cosa di buono che abbiamo e’ Obama…. Mah !!!!!

    Ciao, Anita

  46. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo

    ” l’abuso de l’uso de’ buso, porta al disuso de’ l’uso de’ buso!!!!!”

    dove il “buso” sta per la sua “anima ” storica!
    Oppure la prenda come vuole!
    Nebbia in val Padana?
    Qua ci vediamo benissimo!

    La Russa è cosa sua, Pasolini cosa mia!
    Pussa viaaa!

    Sylvi

  47. Sylvi
    Sylvi says:

    x Uroburo

    Dimenticavo: i maiali per il prosciutto di S.Daniele vengono allevati in Lombardia!
    E’ proibito che vengano allevati dove sono stagionati!

    mandi, mandi!
    Sylvi

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