Sette giorni, una vita. Il Lingotto-Marchionne sancisce la fine delle conquiste civili e dello sviluppo dell’Italia iniziate col dopoguerra? E’ ormai più che assodato che siamo governati nell’interesse di una banda di malfattori. Per giunta benedetti da un Vaticano protettore dei bunga bunga dei preti pedofili

Qual è la notizia peggiore tra quelle dell’ultima settimana? Difficile dirlo, perché è stata una grandinata. Sono reduce dalla quattro giorni di congresso nazionale tenuto a Bergamo dalla Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), cioè del sindacato nazionale federale dei giornalisti italiani, la cui prima giornata è stata occupata dai discorsi dei tre editori ospiti, Carlo De Benedetti del Gruppo L’Espresso, Fedele Confalonieri di Mediaset e Piergaetano Marchetti della RCS, cioè della Rizzoli-Corriere della Sera. Stendiamo un pietoso velo. Per ora. Armiamoci di coraggio e procediamo.

1) – Il caso Fiat-Marchionne. Che in realtà è il più importante di tutti dal punto di vista strutturale e dell’economia. Beh, sappiamo già di che si tratta, lo abbiamo detto alcune volte. In Italia sono in atto due cose: lo smantellamento di molti diritti conquistati con la lotta contro il fascismo e nel dopoguerra; la riduzione progressiva del cittadino in consumatore. In questo quadro c’è la tentazione di demolire anche la dignità professionale, riducendo il più possibile a forza lavoro un tanto al chilo, cioè all’ora o alla giornata, qualunque tipo di figura professionale subordinata. Quanto accade al Lingotto della Fiat non è che la conseguenza di tutto ciò, nonché la spallata definitiva. C’è la tendenza a rendere il lavoratore subordinato italiano sempre meno lavoratore professionale e cittadino e sempre più forza lavoro un tanto al chilo e consumatore. A pensarci bene non si tratta di ridurre i lavoratori italiani come fossero extracomunitari, ma come fossero palestinesi in Israele. L’extracomunitario infatti dopo alcuni gironi infernali può diventare cittadino italiano come gli altri, ma il palestinse d’Israele non potrà mai diventare un cittadino come gli altri alla stessa stregua dei lavoratori italiani che sempre meno potranno essere cittadini come quelli che campano del lavoro altrui anziché solo del proprio. Con l’aggravante che ai vari Elkan, che disgraziatamente hanno preso il posto degli Agnelli prematuramente scomparsi, Giovannino ed Edoardo, della Fiat “italiana” non gliene può fregare meno, se non per altri miliardi di euro regalati dallo Stato italiano ufficialmente “a favore dell’occupazione” (!), per il semplice motivo che hanno una mentalità quanto meno “internescional”, come dimostra l’incapacità di Lapo Elkan a parlare in italiano decente che è pari alla sua capacità di spendere – qualcuno forse direbbe scialacquare – quattrini in malo modo. Quattrini, non dimentichiamolo mai, che provengono in parte dalle nostre tasche, cioè dalle nostre tasse, e in massima parte dal sudore dei lavoratori.
Al Lingotto ha vinto il sì. Tutti cantano vittoria e applaudono alla Modernità. Temo sbaglino di grosso. L’unica modernità l’Italia l’ha avuta dall’antifascismo prima e poi dalle lotte operaie di massa e pressocché continue dell'”autunno caldo” del ’69, quando la grande stampa estera scrisse che l’Italia grazie a quelle lotte “è entrata scalciando rumorosamente nei tempo moderni”. La vittoria di Marchionne al Lingotto probabilmente significa che il tempo della crescita e dello sviluppo e delle conquiste civili iniziato con la gagliarda ricostruzione degli anni ’50 ed esploso negli anni ’60 è finito. Che la Fiom rappresenti il vecchio è ovvio, per il semplice motivo che il nuovo chiacchiere a parte NON lo rappresenta nessuno, neppure a livello sindacale, talmente è cambiata la struttura produttiva italiana e non solo quella italiana. Dire che il nuovo lo rappresenta un Marchionne è pure demagogia cortigiana: sono troppi anni ormai che la Fiat arranca e va indietro, dopo avere man mano distrutto marchi come OM, Autobianchi, Lancia, Alfa Romeo, ecc. Le chiacchiere di Gianni Agnelli che prevedeva “rimarranno sul mercato mondiale dell’auto pochi produttori e la Fiat sarà tra questi” si sono rivelate per quello che erano: chiacchiere. Buone per mungere ancora quattrini nostri regalati dallo Stato e ingrassare tra l’altro il giornalismo parassitario, cortigiano e laudatorio annidiato in via Solferino a Milano e a La Stampa a Torino. Marchionne o è arrivato tardi o s’è svegliato tardi. In ogni caso, neppure sotto la sua guida “eccezziunale veramente”, come direbbe Abatantuono, la Fiat ha imparato a fare auto competive e moderne come quelle giapponesi, coreane, tedesche, francesi e scandinave.  Si possono fare tutte le acrobazie finanziarie, azionarie e gli incroci industrali che si vuole, ma se la “robba” prodotta non è “bbuona” non si vende.  E+ una legge che vale anche in Italia e per la Fiat da quando il protezionismo ha dovuto sgomberare il campo anche dal Belpaese, cioè ben prima del tanto decantato o maledetto, spesso a vanvera in entrambi i casi, globalismo.

Ovviamente spero di sbagliare, ma d’ora in poi è probabile si torni indietro. Fino dove? Non lo sa nessuno. Però è bene prendere nota del fatto che dopo le barricate parigine delle banlieu di pochi anni fa ora ci sono le barricate tunisine e algerine, che hanno in comune i protagonisti: i giovani. Ridotti alla disperazione per la mancanza di presente e di futuro. I nostri giovani per ora hanno un presente, grazie ai genitori ancora vivi. Quando si accorgeranno di non avere futuro, allora saranno guai.

2) – E a proposito di Tunisia e Algeria, l’orrenda mediocrità della nostra politica si vede periodicamente dagli atti del nostro ministro degli Esteri, lo svettante Franco Frattini. Questa volta ci ha tenuto a far sapere, a fronte delle decine di morti ammazzati dalle “forze dell’ordine” di quei due Paesi, che “l’Italia e dalla parte dei governi”. Posizione forcaiola di per sé, diventata anche figura di merda col “governo” tunisino fuggito all’estero, e pare proprio nell’amica Italia. Frattini si schiera con i governi quando conviene per motivi di bottega, più berluscona che italiana, pronto però a schierarsi contro altri governi quando lo comanda la bottega, più berluscona che italiana. Va bene i due pesi e due misure, ma l’indecenza dovrebbe avere un limite. O no?

3) – Nel frattempo registriamo una grande ipocrisia e un grande inganno. La grande ipocrisia è quella di Marchionne che da una parte ammonisce operai e sindacalisti che “i risultati del voto si rispettano e basta”, ma dall’altra annuncia che lui NON intende affatto rispettarli: “Se vince il no, la Fiat esce dall’Italia”. Ovvero: o votate come dico io o per voi saranno guai. Più o meno lo stesso discorso degli israeliani (e statunitensi) a Gaza. Il grande inganno è invece il fatto che i protagonisti del dramma nazionale del Lingotto ci sono, e sono migliaia e migliaia, ma in tv, né Rai né Mediaset, non ne vedrete neppure l’ombra, se non a volte grazie alla Gabanelli e a Santoro. In tv, come nel plotone di riviste e giornali più o meno patinati di gossip facenti capo al Chiavaliere, vedrete solo cose splendide, a partire dal sedere della Carfagna e dal set del Grande Fratello e altre grandi cazzate simili. Bush ha ingannato i suoi cittadini per poter fare la guerra all’Iraq. Il Chiavaliere per fare la guerra ai magistrati e scampare alla galera inganna i suoi cittadini avvalorando da sempre una eraltà spledida, sempre e comunque splendida, che non è mai esistita e che sempre meno esisterà. Questo si chiama Alto Tradimento.

4) – La notizia peggiore dal punto di vista dell’attualità politica è la dimostrazione che il capo del governo della Repubblica italiana, Silvio Berlusconi, non è solo il Grande Chiavaliere Papino il Breve. A leggere le cronace, che danno conto di prove e non di chiacchiere, c’è di che restare letteralmente, scusate il termine, di merda. Provate a leggere queste inchieste, che fanno finalmente capire bene cosa intendeva la signora Veronica Lario quando diceva che suo marito era “bisognoso d’aiuto”, cioè malato:

http://www.repubblica.it/politica/2011/01/15/news/testimone_caso_ruby-11242604/?ref=HREA-1
http://www.repubblica.it/politica/2011/01/15/news/notte_questura-11247388/
http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_15/le-14-ragazze-a-milano-due-per-loro-case-e-regali-fiorenza-sarzanini_211286de-2079-11e0-bf27-00144f02aabc.shtml
http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_14/caso_ruby_Berlusconi_indagato_Ferrarella_03fab6a8-1fbf-11e0-aeb3-00144f02aabc.shtml?fr=correlati

Che un politico si comporti così, e non parlo dal punto di vista morale ma da quello della ricattabilità, è inimmaginabile. Certe cose le faceva anche Nerone, per giunta non da solo, ma lui NON era ricattabile. Il Chiavaliere invece, stando anche ai dispacci dell’ambasciata Usa a Roma, è ricattabilissimo, se non pesantemente ricattato. Il problema però non è solo questo. Il problema  che un tipo simile ha portato al governo, addirittura come ministro della Difesa!, un lestofante come Cesare Previti, condannato in via definitiva come corruttore di magistrati e compratore di sentenze, e un non del tutto gentiluomo come Marcello Dell’Utri, condannato anche in secondo grado come favoreggiatore della mafia. Sorvoliamo sui molti altri, e sulle troppe altre, portate in parlamento per motivi non del tutto decenti. E mi limito a questo aggettivo.

Insomma, c’è la prova provata – e anzi ormai più d’una – che siamo governati da una accolita di malfattori. Purtroppo benedetta, as usual, dal Vaticano, come sempre pronto a tutto pur di incassare.

5)  – Il re del bunga bunga, primo ministro di Berlusconia detta anche Bungabungaland, insiste a dire che i giudici devono lasciarlo in pace perché “il popolo sovrano mi ha eletto e devo perciò poter governare”. Evidentemente però ignora che in Italia la Giustizia – l’intera Giustizia, e non solo le sentenze che lui ha motivo di temere – è amministrata in nome proprio di quel popolo sovrano di cui si riempie la bocca e che calpesta con il proprio comportamento e politico e privato. La Giustizia viene cioè PRIMA del voto, PRIMA della scelta di chi ci deve governare, PRIMA che il popolo sovrano vada a votare per il Tale o per il Talatro, e pertanto alle regole della Giustizia deve obbedire anche tutto ciò che concerne le elezioni, gli eletti e quelli che tra gli eletti diventano i governanti. Strano che fra tanti azzeccagarbugli e pretesi leader di sinistra nessuno si ricordi di questo piccolo particolare, neppure i Uolterloo Veltroni e i Maxim D’Alema. Far rispettare le leggi NON è mai un “sovverire la democrazia”, come invece sostiene cialtronescamente il venditore di tappeti e fumo di Arcore. Semmai è vero il contrario: governare a tutti i costi, alla faccia delle leggi, è una sovversione della democrazia anche se si è vinto le elezioni. Vincere le elezioni NON significa avere sconfitto la Costituzione.
Riguardo certe pretese del Chiavaliere, solo un demente o un mentitore di professione può sostenere che in Italia, su 70 milioni di italiani, ci sia soltanto lui in grado di fare il primo ministro!

6) – Da questo giro di puttanieri e prosseneti il Vaticano incassa infatti soprattutto più soldi alla scuola “privata”, cioè alle sue scuole “cattoliche”. E del resto questo papa è adeguato al degrado dell’ambiente. E’ lui che ha firmato – assieme all’allora suo vice Raffaele Bertone – nel giugno 2011 l’ordine a tutti i vescovi del mondo di tacere alle autorità civili qualunque caso di pedofilia del clero. Le conseguenze sono tristemente note. L’ultima è lo scandalo dei preti di Malta denunciati invano dalle loro vittime, che hanno dovuto subire l’oltraggio del vedere ancora al loro posto gli stupratori amanti del bunga bunga con i ragazzini, e anzi uno di loro è stato trasferito nel nostro Lazio, dove potrà tranquillamente continuare a fare i bunga bunga dei suoi porci comodi. Dopo la denuncia pubblica delle vittime maltesi sull’intoccabilità dei loro stupratori è iniziato il solito gioco delle tre carte con i soliti “treccartisti”, per usare un termine caro al nostro Popeye: il papa ha ordinato alla curia maltese provevdiemnti severi, a buoi scappati dalle stalle, però nel contempo la curia maltese si è opposta al processo penale e civile contro i suoi preti stupratori accampando il fatto che sono… “sovraesposti sui mass media”. Meglio evitare di fare commenti. Mi limito solo a far notare che hanno quindi ragione coloro che si oppongono all’estradizione dal Brasile in Italia del pluricondannato per omicidio Cesare Battisti: se sono “sovraesposti sui mass media” i tre pretonzoli stuprerecci di Malta, che dire allora di Battisti?

6 bis) – “L’educazione sessuale ai bambini nelle scuola è contro la fede”, ha tuonato il papa. Che evidentemente preferisce e pretende si torno all’educazione sessuale, se così la si può chiamare, imparata nei cessi delle scuole o direttamente dalle mani e dal sesso dei preti pedofili. Di quella male genia cioè per la quale , guarda caso, lui ha ordinato a suo tempo la protezione. Come faccia questo papa a uscirsene con queste trovate è un mistero, per quanto sicuramente non glorioso. Ormai le gaffe e le affermazioni che solo per rispetto – peraltro non dovuto – evitiamo di definire deliri o cazzate, non si contano. A partire dall’infelice battuta contro l’islam citando a sproposito una frase di un imperatore bizantino e passando per qualche infelice considerazione sugli ebrei e giravolte poco dignitose sui preservativi.
L’ultima, per ora, boutade del papa è stata applaudita da quel gigante del pensiero e dell’educazione sessuale che è Giuliano Ferrara, che sul suo bel Foglio ha bucolicamente ricordato la propria preferenza e nostalgia per i bei tempi in cui “l’educazione sessuale si imparava in strada, con la complicità tra coetanei”, cito con quale possibile imprecisione. Povero Ferrara… Che pena! Si vede che non ha figli e forse neppure nipoti e che comunque non capisce un tubo di certi argomenti e/o non ha contatti con il mondo dei bambini e dei ragazzini. Fosse meno pieno di nostalgie e di se stesso – e deve esserlo molto a giudicare dalla stazza – saprebbe che comunque anche oggi i bambini in quanto  confidenze e complicità si arrangiano mica male. Con il vantaggio che sanno meglio di noi ai nostri tempi cosa sia un preservativo, cosa siano le mestruazioni, cosa sia l’igiene sessuale e magari anche l’anatomia del proprio e dell’altro sesso, il che non guasta, e anche cosa siano i pedofili.
Tutti sanno e dicono che la famiglia è in crisi, che nessuno educa più i proprio figli preferendo invece mollarli per ore davanti alla tv. Resta quindi molto poco chiaro chi e dove secondo il signor papa e i suoi stolidi laudatori alla Ferrara dovrebbe educare sessualmente i bambini. I preti di Malta? Quelli alla Decollado o alla don Cantini di Firenze? Quelli delle parrocchie texane o delle altre parrocchie Usa condannate a risarcire quasi un miliardo di euro agli ex bambini violentati dai “ministri di Dio in terra”?
Francamente questo papa è sempre più indigesto e impresentabile. Qualcuno dovrebbe dirgli che il Medioevo è finito da un pezzo. Perché non glielo ricorda almeno il suo gaio e giovanile segretario personale don George, che gli è sempre così vicino?

7) – Senza dimenticare che a ordinare a Ratzinger di rimettere mano alle leggi vaticane, rimaneggiamento come sappiano in chiave protezionista della pedofilia nel clero, è stato il papa “santo subito!” Wojtyla. Strana fretta quella di voler far santo a tutti i costi una persona ad appena sei anni dalla sua morte, come se la si volesse mettere al riparo da possibili inchieste e accuse imbarazzanti. Berlusconi, poverino, non può essere fatto santo subito e deve perciò accontentarsi di rincorere lo “scudo” giudiziario ad personam, uno qualunque pur di non finire in galera. I papi invece possono essere protetti con una bella dichiarazione di santità ad personam oppure, come è capitato a  Ratzinger, da un ordine del presidente degli Usa George W. Bush alla magistratura texana di cestinare l’accusa di cospirazione contro la giustizia, accusanata dalla scoperta del famoso ordine del giugno 2011. E comunque che stitichezza questi santi! Fanno un miracolino, spesso dubbio e stentato, giusto giusto per diventare santi e poi, una volta diventati santi, se ne fottono e addio ai miracoli. Migliaia di santi, migliaia di miracoli, e l’Italia e il mondo vanno però comunque sempre a rotoli…. Ecco il vero miracolo!!!

8) – L’altro eroico e per ora non ancora “santo subito!” firmatario di quell’ordine abbastanza infame è stato l’attuale segretario di Stato vaticano Raffaele Bertone, all’epoca vice di Ratzinger alla guida della congregazione per la Dottrina della fede. Fa una certa impressione sentire oggi Bertone predicare all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Vaticano “la centralità della giustizia in una società civile”. Il concetto è quanto mai giusto e quindi apprezzabile e condivisibile. Però allora non si spiega come mai Bertone non chiarisce perché è stato per una ventina d’anni Giudice Unico del Vaticano l’avvocato Gianluigi Marrone, che era contemporaneamente anche capo dell’Ufficio legale di Parlamento italiano. In questa sua duplice veste  Marrone dalla sua scrivania vaticana rispondeva “NO!” alle sue stesse rogatorie internazionali spedite in Vaticano dalla sua scrivania nel parlamento italiano. Marrone  dal parlamento italiano spediva cioè in Vaticano le richieste dei magistrati italiani di interrogare alcuni cardinali sia sulle eventuali complicità di Alì Agca nell’attentato del 1981 a papa Wojtyla sia sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, la bella ragazzina vaticana scomparsa, come sappiamo, nell”83. Dopodiché lo stesso Marrone dalla sua scrivania vaticana si auto rispondeva “NO!” alle richiesta da lui stesso spedite. Incredibile, ma purtroppo vero.  Quando ho scritto i miei due libri sul caso Orlandi ho chiesto conto a Marrone, scomparso più o meno un anno fa,  di questo suo straordinario doppio ruolo, oltretutto in evidentissimo conflitto di interessi. “Quando il Vaticano mi ha offerto quell’incarico ho chiesto all’allora presidente della Camera, Nilde Jotti, se potevo accettare o no e la Jotti mi diede il permesso”, mi rispose Marrone. E come si legge nei miei libri aggiunse una chiosa non da poco: “Io in Vaticano non potevo fare altro che firmare ciò che mi veniva detto di firmare, senza poter fare mie indagini. Se poi lei, Nicotri, mi chiede se il Vaticano sul caso Orlandi ha detto tutto quello che sa, allora io le rispondo che no, non ha detto tutto quello che sa”.
Stando così le cose, Bertone potrebbe chiarire forse anche qualche altro mistero: come mai la segretaria di Bertone nell’Ufficio legale del parlamento italiano era la cittadina vaticana Natalina Orlandi, vale a dire una sorella di Emanuela? E come mai Natalina non ci trovava  nulla di protestabile nel doppio ruolo e nei “NO!” di Marrone Giudice Unico del Vaticano alle richieste della magistratura per fare chiarezza sulla fine di sua sorella? Chissà, magari Bertone potrebbe anche spiegare come mai Natalina, nonostante tutto,  è spesso ospite di Federica Sciarelli a “Chi l’ha visto?” dove continua a sostenere cose insostenibili tant’è che non trovano mai conferma o vengono smentite dai fatti.

9) – Il giornalismo italiano è sempre più nel guano. Il metodo Minzolini soffoca la Rai, mentre nelle reti Mediaset impazza  già da tempo. Leggendo l’inchiesta di D’Avanzo, propostavi con il primo dei quattro link di cui sopra, si scopre che alla seratine allegre del Chiavaliere presenziava oltre all’inossidabile Emilio Fede, che anche se non pare è un giornalista, e in tale veste ha preceduto di molto gli Spazzolini minzoliniani, anche l’altrettanto abbronzato Carlo Rossella. Ingrassato nel portafoglio come direttore di Panorama, è ora ingrassato nel portafoglio come capo di Medusa, la società del Chiavaliere che si occupa di cinema. Rossella è tuttora giornalista è non è stato radiato dall’Ordine come Renato Farina né sospeso dalla professione per una manciatina di mesi come Vittorio Feltri nonostante abbia lanciato su Panorama, quando ne era direttore, la balla dell'”uranio del Niger per le atomiche di Saddam”, balla che è servita al disgraziato George W. Bush, e al suo complice leccapiedi Tony Blair,  per mentire al suo Paese e al mondo intero e peter invadere così l’Iraq. Provocando una marea di morti e di distruzioni di vario tipo, non ancora terminate.
Lo sbraco sensazionalista del giornalismo è arrivato al punto che il paio di petardi lanciati un paio di settimane fa contro una sede leghista del paese dove abita Umberto Bossi sono ormai definiti “ordigni esplosivi” perfino sul Corriere della Sera. Beh, è comprensibile visto che pagano una come Federica Sciarelli per continuare a depistare e tacere sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, un caso che colleziona ormai il poco invidiabile record di ben 28 anni consecutivi di balle una più assurda dell’altra.

10) – Gironzolando in Internet avevo scovato un sito neonazista che oltre a sciorinare i nomi di vari ebrei italiani accusandoli di primeggiare troppo si riprometteva anche una ambigua e comunque inaccettabile “cancellazione di loro volti”. Troppo preso dalla scadenza della Fnsi mi ero ripromesso di farne una puntata del blog alla fine delle giornate bergamasche e di segnalarlo via e-mail a Riccardo Pacifici, il portavoce della comunità ebraica romana, facendogli notare che questi sì erano da censurare e mettere in condizione di non nuocere, altro che prendersela con l’innocua pagina Facebook dell’impiegato dell’Atac. Nel frattempo però qualcun altro s’è accorto di quel bruttissimo sito e la denuncia è esplosa pubblicamente prima che io mi muovessi. In questo caso non conta di chi sia il merito, conta solo che certe voci siano costrette a obbedire anch’esse alle leggi anziché razzolare e magari radicarsi senza dare nell’occhio.

368 commenti
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  1. Shalom: il comportamento di Fede e' rivoltante. L'Ordine dei Giornalisti dovrebbe non cacciarlo come Farina?
    Shalom: il comportamento di Fede e' rivoltante. L'Ordine dei Giornalisti dovrebbe non cacciarlo come Farina? says:

    Dopo il debutto alla trasmissione Veline, Alessandra Sorcinelli è entrata nel grande giro grazie a Emilio Fede quando il direttore indagato per favoreggiamento della prostituzione con Lele Mora, la selezionò nel 2008 come meteorina del Tg. La seconda meteorina doveva essere Hellen Skopel. Proprio la ragazza che ha dichiarato ad Annozero di essere stata scartata dopo avere detto no agli inviti per il weekend a Forte dei Marmi del direttore del Tg4. La coppia di meteorine Alessandra-Hellen era stata già lanciata. Poco prima del debutto Emilio Fede cambiò Hellen con la sorella della Gregoraci. E forse per lei è andata meglio così.
    ————–

    A voler fare dello spirito si potrebbe dire che il vecchio (porco? Ma per carita!) ottantenne Emilio Fede ha pensato, come tutti i pierini bavosi, che il cognome, Skopel, della “meteorina” di nome Hellen autorizzava tutti i porci a skoparla.
    Questo e’ il livello mentale e giornalistico di molti dei professionisti al soldo del Chiavaliere. Povera Italia. Povero giornalismo. Povero pubblico televisivo delle tv ingozzate di merda. Che e’ la base del consenso e del potere del vecchio (porco? Noooo!) di Arcore.
    Shalom
    Shalom

  2. Linosse
    Linosse says:

    Caro CC 349
    Il tuo commento sulla Friula(il Friuli al femminile)mi ha incuriosito e mi ha invogliato alla ricerca ,la ragione è spiegata chiaramente ,non dico dalla storia ma da un fondamento culturale europeo ,il mito.
    Nella Teogonia e nelle Opere e i giorni Esiodo racconta di Pandora, mandata sulla terra da Zeus per punire Prometeo dell’ arroganza e di aver dato il fuoco all’umanità senza la sua approvazione .
    Prometeo fu punito inchiodandolo ad una rupe nel Caucaso, dove un’aquila durante il giorno gli avrebbe roso il fegato con il suo becco aguzzo mentre durante la notte si sarebbe rigenerato.
    Per punire l’umanità utilizzo Pandora , donandole un vaso (il vaso di Pandora), con il divieto di aprirlo, contenente tutti i mali che l’umanità ancora non conosceva: la vecchiaia, la gelosia, la malattia, la pazzia, il vizio, la passione, il sospetto, la fame ,insomma tutti, e la inviò sulla terra.
    Dopo poco che Pandora era sulla terra,(ah Pandora) presa dalla curiosità , levato con le mani il gran coperchio al vaso, l’apri’. Da esso veloci corsero come fulmini sulla terra tutti i castighi che Zeus vi aveva riposto: la malattia, la morte, il dolore, e tanti altri, fino ad allora sconosciuti. L’unico dono buono che Zeus aveva posto nel vaso ,incautamente aperto,rimase incastrato sotto il coperchio che subito Pandora aveva chiuso: era la Friula.
    Capisci ora?
    L.

  3. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    a casa mia tutte le lampadine sono esposte, nel chandelier ce ne sono 6, quelle ‘recessed’ devono essere dell’esatta misura, quelle di un bagno sono a palla rotonda in fila, nella stanza da pranzo giornaliera ho un lampadario tipo Tiffany….etc….
    L’unico posto dove potrei utilizzare quel tipo di lampadine e’ nella lampade con varie shades, cioe’ coperte.
    Le prime che sono uscite costavano circa $6 l’una…
    Raramente devo cambiare una lampadina, adesso un po’ piu’ di sovente perche’ quelle di marca vanno sparendo e vendono pacchetti di 4 lampadine per $1,00…no name.
    Anche quelle esterne durano moltissimo, figurati che diverse delle mie spotlights hanno l’eta’ della casa, 50 anni.
    Ho sentito ed anche letto che molte di quelle nuove don’t fit in the sockets.
    Perfino nei remote garage openers lo spazio e’ limitato e sono rinchiuse.

    Quelle piu’ usate sono quelle per l’albero di Natale, e’ piu’ facile comprare quelle nuove che sgarbugliare quelle vecchie.
    —————-

    Qui fa freddissimo, Alexander si dovra’ accontentare di fare la pipi’ sulle montagne di neve at the back door.
    Al momento siamo a -17.7777 ºC, domani scendera’ ancora.

    Gli uccelli se la vedono male, gli do da mangiare ma i falchetti sono in agguato, gli uccelli fuggono a sbattono contro le mie finestre piu’ esposte, ieri ne ho salvato 5, storditi, ma col calore delle mie mani ed un po’ di massaggini si rimettono, uno l’ho dovuto portare in casa e tenerlo caldo nelle mani fino a che a dato segni di vita…ed e’ volato via.

    Bye,
    Anita

  4. sylvi
    sylvi says:

    caro Linosse,

    finalmente capisci!!
    Quanto hai pagato per venire a fare il militare in mezzo alle fioriture bianche -viola e lillà dei crocus che fanno capolino fra l’erbe e il muschio, o ai cespi di violette che sbucano sotto gli alberi fra una macchia di neve residua e un mazzo di foglie ormai decomposte, o i grappoli di candidi mughetti selvatici che si inchinano al sole, …ma anche all’ospite ingrato… a Tanamea???

    Sylvi

  5. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    abbiamo fatto una passeggiata fra i campi che per me è anche messa in moto dei muscoli ancora rigidi.
    Voglio tornare sulle dolomiti prima della primavera.

    E’ una giornata fredda di sole splendido; solo -3 stamattina.
    Mi hai fatto ricordare gli storni che vedo volare in stormi.
    Arrivano, sbattono regolarmente , forse acceccati dal sole, contro i vetri; restano rintronati per un po’ poi si rimettono…e ripartono a zic zac.
    “Sturnei” in friulano; ma noi chiamiamo anche “sturnel” quell’umano un po’ tontolone, non molto sveglio, dai riflessi lenti e di corto comprendonio.
    Chissà se ce n’è in altre regioni italiane??? Vado su Wiki.
    Bisogna sempre studiare!!!

    ciao Sylvi

  6. carlino
    carlino says:

    Bugiardino Rai: una notizia ogni otto giorni con contraddittorio Proposta Pdl: un tema a settimana.
    Nel mirino Annozero e Ballarò (per il no alla telefonata di B.). Lucia Annunziata: “Elezioni vicine, preparano il bavaglio”Già il titolo promette tanto: atto di indirizzo sul pluralismo della Commissione parlamentare di Vigilanza per la Rai. Istruzioni per l’uso per il Consiglio di amministrazione di viale Mazzini che – ricordate la serrata per la par condicio? – può interpretarle a modo suo. Il deputato Alessio Butti, capogruppo del Pdl in Vigilanza, ieri ha presentato la sua bozza. Un manifesto, in pochi punti, per dire: noi, maggioranza al governo, vediamo così il servizio pubblico. O meglio, prescriviamo: “Per garantire l’originalità dei palinsesti è opportuno, in linea generale – si legge – che i temi prevalenti trattati da un programma non costituiscano oggetto di approfondimento di altri programmi, anche di altre reti, almeno nell’arco di otto giorni successivi alla loro messa in onda”.

    ilfattoquotidiano

  7. Vox
    Vox says:

    TASSE, FEDERALISMO E MIRACOLI
    LA CHIESA ESENTE (DI NUOVO)

    Una manina misteriosa ha fatto il miracolo della moltiplicazione dei commi di un decreto. A sorpresa, nell’ultima versione del decreto sul federalismo per il fisco comunale è spuntata l’esenzione dall’Imu (Imposta municipale unificata) non solo sugli immobili sede di culto di proprietà della Santa Sede, ma anche di ospedali, scuole private, alberghi, oratori, esercizi commerciale legate al mondo cattolico. La «manina» ha agito sull’articolo 5 del decreto che era stato licenziato dal consiglio dei ministri il 4 agosto scorso senza esenzioni
    Liberazione

  8. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    con questo freddo gli storni=starlings, non ci sono.
    Coprono i prati in quasi tutte le stagioni, quando appaiono sui prati vuol dire che ci sono insetti….
    Sono rumorosi e prepotenti, di origine Europea.

    Gli uccelli che colpiscono le finestre sono usualmente i canarini, e i passeri, di rado i cardinali, le tortore ed i blue Jays.

    Si’, il sole sul vetro li abbaglia, ma sono molto visibili sul candore della neve ed i falchetti fanno caccia, anche loro sbattono contro la mia bay window inseguendo la preda che il piu’ delle volte perdono.

    Se non cerco di rianimare gli uccelli storditi i gatti sono in attesa sotto i cespugli, poi adesso cadono sulla neve soffice e finiscono in un buco e gelano rapidamente.

    Io li sento quando sbattono contro le finestre e corro in soccorso….
    Anche Alexander e’ all’erta.

    Piu’ di una volta li ho dovuti tenere in casa per ore o giorni, uno con un’ala rotta e’ rimasto in permanenza, era un cardinale.

    Mio marito mi chiamava: La mamma degli animali.
    Mia suocera diceva: U Diu del’animale siamu nui.
    (siciliano a suono)

    Anita

  9. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi 355
    Un conto salato e pure pepato,15 mesi della mia vita per un “mondo a parte”:il servizio militare, per chi e cosa?.
    Forse la rivelazione è stata una delle ultime manovre NATO,dopo 5 minuti dall’inizio della manovra sono stato avvisato,insieme al mio gruppo,che eravamo liberi di fare uso del tempo che restava per fine manovra per quello che ci piaceva perchè,per gli strateghi delle alte sfere ,non esistevamo più , eravamo già belli che defunti .
    La situazione è stata rivelatrice per cui sai da che visuale si possono guardare i mughetti e le delizie di Tanamea dove a mezza estate fa un freddo che abbrustulisce (o arrossisce)il culo ai passeri!

    “Vola l’ape
    su un boccio
    di rosa,
    si posa
    e se ne va.
    Piccola cosa
    e’ la felicita’! !

    (Trilussa)
    Meno male che la graspa c’è(almeno per te che vivi lì)
    Ci sarà allegria anche in agonia
    con la grasperia…..
    L.

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Tacchi a spillo, borsetta firmata e carta di credito per la precoce figlia di Tom Cruise e Katie Holmes.
    La bambina ha solo 4 (quattro!) anni…

    Rinchiudere i “genitori” in un centro per schizoidi pericolosi e affidare la piccola a qualcuno che si prenda cura di lei, nò èh?
    C.G.

  11. Anita
    Anita says:

    Per combattere il freddo consiglio Irish Coffee:

    Ricetta e Ingredienti:

    1 (1.5 fluid ounce) jigger Irish cream liqueur
    1 (1.5 fluid ounce) jigger Irish whiskey
    1 cup hot brewed coffee
    1 tablespoon whipped cream
    1 dash ground nutmeg

    Directions

    In a coffee mug, combine Irish cream and Irish whiskey.
    Fill mug with coffee.
    Top with a dab of whipped cream and a dash of nutmeg.

    —————————————————————————

    Traduzione:

    1 (1,5 once di liquido) jigger crema al liquore irlandese
    1 (1,5 once di liquido) jigger di whiskey irlandese
    1 tazza di caffè caldo preparato
    1 cucchiaio di panna montata
    1 pizzico di noce moscata in polvere.

    Indicazioni

    In una tazza di caffè, unire la crema irlandese e whisky irlandese.
    Riempire tazza di caffè.
    Inizio con una piccola quantità di panna montata e un pizzico di noce moscata.

    Cheers… Anita

  12. Anita
    Anita says:

    x C.G. -#363-

    Mi sa dire dove ha trovata questa storia in Inglese?

    Ho cercato in tutti i Gossip Magazines, ma ho solo trovata l’opinione di un certo Tim Gunn, host di ” Project Runaway” che e’ diversa da quella del Corriere della Sera.

    Dal Corriere:

    http://www.corriere.it/spettacoli/11_gennaio_23/burchia-figlia-tom-cruise-suri-katie-holmes_24411136-26f5-11e0-bedd-00144f02aabc.shtml

    Ci sono anche foto e commenti come:

    At least Suri is tastefully dressed. She’s not going around in teeny skirts or bare midriff tops. She doesn’t look like jail-bait. She looks like a well-dressed little girl. Her parents dress her beautifully. So, she’s going through a high heel phase – many little girls – and boys – do!!

    English to Italian translation

    Almeno Suri è vestita con gusto.
    Non va in giro in mini gonne o camicette col diaframma nudo.
    Lei non ha l’aspetto di un’esca da prigione.
    Sembra una piccola bambina ben vestita.
    I suoi genitori sono molto ben vestiti.
    Quindi, lei è in una fase di tacco alto -come molte bambine – e ragazzi – di certo!
    —————————————-

    Ma non c’e niente della storia riportata dal Corriere.
    Mentre concordo con lei che alcuni figli di attori e di miliardari sono ecessivamente vizziati, ci tengo a tenere le storie giuste.

    Anita

  13. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita ,

    siamo stati da mio nipote a portargli “l’uccello di famiglia”.
    (proibisco qualsiasi interpretazione men che corretta ai maschi del blog!)

    Quando è nata mia figlia, mio marito è stato fulminato (lui è un tecnico!) da una botta di creatività, che meno male è finita lì.
    Su un compensato marino, ehh, te pareva, ha prima disegnato, su un grigliato tecnico, un uccello con un piccolo becco, una grande cresta e una coda infinita da fagiano.
    Lo ha ritagliato con cura, dopo averlo dipinto con creste e code di tutti i colori, il corpo era azzurro come la tua bellissima ghiandaia.
    Io non ho mai detto ciò che realmente pensavo dell’opera ,ma la bambina è rimasta folgorata.
    E’ cresciuta con l’uccello a capo del letto al posto della Madonna Madre, come si usa da noi.
    Quando è arrivato il maschio,…anche lui folgorato dall’uccello …sempre a capo del letto!!!
    Ora Riccardo ,visitando la stanza dei giochi a casa nostra , ha addocchiato questa bestia strana, un po’ appassita nei colori, l’occhio fisso, il becco sbucciato…e si è innamorato!
    Ora io so che l’amore non ha regole…noi italiani lo sappiamo…ma che persino Riccardo …sono sbalordita!!!
    Non credo in cose magiche…ma ho guardato da vicino la bestia…cercando di capire!…

    Mio marito, credendosi Van Gogh, ha ridato una lustrata al volatile, gli ha aggiustato il becco e l’ha portato al nipote il quale, vedendolo appeso nella sua cameretta, ha allargato le braccia e detto OHHHH!!!
    Mah, mah e poi mah!!!

    buonanotte Sylvi

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