Sull’aumento del prezzo del gas incidono anche futures e speculazione

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

In Italia, non solo tra le forze politiche, si discute dell’aumento delle bollette del gas e dell’elettricità, rispettivamente del 31% e del 40%. E’ un trend inflattivo in atto in tutta Europa e nel resto del mondo. Manca, però, la chiarezza sulle cause dell’aumento. Non basta riferirsi alla ripresa economica globale e dei consumi dopo i lockdown pandemici, alla domanda di energia pulita e al cambiamento climatico. Tutti aspetti veri, ma il classico rapporto tra domanda e offerta, a nostro avviso, non spiega il fenomeno dei prezzi così “inflazionati”. Però, diventano delle giustificazioni per operazioni di carattere finanziario, come i futures sul gas.

Com’è noto, il prezzo del gas naturale e quello dei futures sul gas sono definiti nello stato della Lousiana dal cosiddetto Henry Hub. Dall’inizio dell’anno il prezzo dei futures sul gas contrattati negli Usa è cresciuto di oltre 94%. Cinque volte quelli di due anni fa. Si aggiunga che sul mercato ci sono anche i cosiddetti CFD (contract for difference), strumenti finanziari derivati il cui utilizzo non comporta lo scambio fisico, in questo caso il gas. Bensì si prevede il pagamento in contanti della variazione di valore della materia prima alla scadenza del contratto.

I mercati principali dei futures sui prodotti energetici sono il Chicago Mercantile Exchange e il NYMEX di New York. Come per gli altri futures e, in genere, per i derivati finanziari, i trader possono usare il cosiddetto leverage, la leva, per cui un deposito limitato messo in garanzia permette di sottoscrivere contratti per un valore multiplo. Pertanto, la sola spiegazione oggettiva dell’aumento del prezzo del gas, causato dalla crescita della domanda e dei consumi, non regge. Lo conferma anche lo studio, “The future of liquified natural gas: Opportunities for growth“, pubblicato nel settembre 2020 da McKinsey & Company, la maggiore società internazionale di consulenza strategica. McKinsey ha una sua credibilità. Per esempio, in passato ha elaborato lo studio più accurato sulle infrastrutture a livello globale.

McKinsey sosteneva che l’industria del gas naturale liquefatto (GNL) stava praticando prezzi bassi e un’offerta eccessiva e che, per la pandemia, la domanda di gas nel 2020 sarebbe potuta diminuire dal 4 al 7%. Tanto che gli esportatori di GNL avevano cancellato alcune spedizioni di gas (più di 100 cargo statunitensi sono stati cancellati nel mese di giugno e di luglio 2020), poiché il prezzo spot nei mercati asiatici ed europei non copriva più il costo della fornitura.

In ogni caso, McKinsey spiegava che in futuro lo GNL avrebbe avuto una grande potenzialità in rapporto a cinque aree di intervento: efficienza del capitale, ottimizzazione della catena di approvvigionamento, sviluppo del mercato, de carbonizzazione e digitalizzazione avanzata dei processi. In seguito, McKinsey ha valutato una crescita della domanda globale di gas intorno al 3,4% annuo fino al 2035.Perciò, l’aumento della domanda c’è, ma in dimensioni che non giustificano la sproporzionata crescita del prezzo del gas. Invece, l’aumento dei prezzi dei futures può deformare l’andamento del mercato.

Ovviamente i liberisti facinorosi sostengono che i futures non influenzano l’andamento dei prezzi, poiché si tratta di contratti tra privati, dove se uno perde, l’altro vince. Somma zero. In realtà, i futures e in generale le operazioni speculative in derivati, grazie al leverage, raggiungono numeri altissimi e riescono a influenzare i mercati e determinare i prezzi di una materia prima. Si ricordi il balzo del petrolio fino a oltre 150 dollari al barile nel 2008, alla vigilia della Grande Crisi, per poi crollare. Allora si parlò dei famosi “barili di carta”, perché per ogni barile reale di petrolio, almeno cento barili erano trattati con strumenti speculativi.

Resta ineludibile, quindi, l’approvazione di nuove regole sulle attività finanziarie e speculative. Il G20 non può sottrarsi a questa specifica responsabilità. Se ne faccia carico anche il governo italiano.

*già sottosegretario all’Economia **economista

81 commenti
Commenti più recenti »
  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Tridico, un nome in programma.
    Il baliente prof.Tridico, è presidente dell’INPS, presumibilmente in quota grullina, dal 2018, quando aveva 43 anni. Precisiamo che non esiste nessuna entità economica ittagliana che maneggia tanto denaro come l’INPS. Tridico è quindi un gegno superiore, un altro Napoleone!
    Qual è dunque la carriera del nostro ineffabile? Laureato in Economia, prende tutti i master possibili, in mezzo mondo, e poi diventa docente universitario. Per arrivate finalmente all’INPS senza aver mai fatto altro nella vita. Insomma è passato dai banchi alla cattedra, dalle lezioni ascoltate alle lezioni impartite, per poi approdare alla più grande realtà economica del paese. Bene, Napoleone aveva 29 anni, Annibale 26, Alessandro poco più di 20.
    Cosa fa il nostro gegno? Dice che è intollerabile che ci siano dipendenti pagati 6 euro all’ora. Cosa magari anche vera (a prescindere dsl fatto che ci sono dipendenti pagati anche due, DUE, D U E!!!). Epperò è compito del maggior ente pensionistico ittagliano occuparsi dei salari? O non sarebbe suo compito tenere le finanze dell’INPS quanto meno in pareggio ( sono in passivo!), con gravi rischi per il reddito dei pensionati?
    Okkapito!!! Tridico è un tuttologo, un altro eminente tuttologo all’ittagliana: uno che avendo letto tutto, evidentemente sa tutto. Siamo in buone mani: di tuttologi il Belpaese è sempre stato pieno. U.

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Mah! Strano che dei servizi segreti accoppino qualcuno e anziché farne sparire il cadavere, come SEMPRE fanno specie quelli egiziani, ne facciano trovare il cadavere con le prove di essere stato barbaramente torturato. A me sembra più il lavoro di qualcuno che ha interesse a sputtanare l’Egitto. Magari per azzopparlo nelle trattative del gigantesco deposito di gas trovato nel Mediterraneo più o meno da quelle parti.

  3. Peter
    Peter says:

    @Pino

    Mi pare che lei confonda il modus operandi dei servizi secreti egiziani con quello delle mafie, ben note per occultare i cadaveri delle loro vittime.
    A me non pare affatto che i servizi segreti in genere funzionino esattamente allo stesso modo, semmai fanno apparire le morti come accidentali o collaterali ad altri fenomeni. Per altro, gli egiziani hanno la reputazione di essere piuttosto ‘rozzi’, diciamo cosi’.
    C’e’ poco da sputtanare, se si legge bene l’articolo direi che si sputtanino abbondantemente da se’.
    Mentre i paesi occidentali, nonostante tutto, gli vendono armi e danno la legione d’onore ai loro politici di spicco. Les affaires c’est les affaires.

    P.

  4. Peter
    Peter says:

    Mi fa piacere che almeno gli italiani abbiano formalizzato un procedimento d’accusa, che gli egiziani NON riconoscono, e tentino di andare a fondo nella scabrosissima faccenda.
    A cui la verace e prolissa friulana del blog non ha MAI minimamente accennato, pur essendo il povero Regeni suo conterraneo.
    Ovvio che tokai e prosecco siano cosette ben piu’ importanti.

    P.

  5. Sylvi
    Sylvi says:

    Per Peter

    prolissa? per chi mi hai preso, per una dalle tue parti?
    Io credo che prolissi siano stati tutti, a tutti i livelli.
    Gli unici…i genitori, soprattutto la madre che senza parlare troppo è andata avanti come un caterpillar a bussare a tutte le porte per avere giustizia per suo figlio.
    Se dopo 5 anni siamo a un piccolo lume di verità , il ginepraio deve essere ben ingarbugliato.
    E che cosa ci va a fare una commissione d’inchiesta a Cambridge, da dove è uscito più fumo che verità? Tu ne sai sicuramente più di me!!!
    Comunque ancora oggi in molti palazzi e abitazioni del Friuli c’è esposto lo striscione : Verità per Giulio Regeni.
    Ce l’ha ancora, sciupato dal tempo e dalle intemperie, anche Altan nel suo balcone ad Aquileia.

    Sylvi

  6. Sylvi
    Sylvi says:

    P.s. Ti dà fastidio che possiamo difendere le nostre eccellenze costate fatica e lavoro?
    Capisco che tu abiti in una terra che ha sempre preso dal lavoro degli altri e quando non prendeva
    copiava.
    Sylvi

  7. Peter
    Peter says:

    Ma lo sai dove puoi mettere le ‘eccellenze’?

    Come ben dicevo prima, sai solo sparlare delle ‘vostre’ cose in modo prolisso e spesso con una tinta persecutoria, ma sempre e solo in merito a prodotti e profitti.
    Di quel poveraccio che dopotutto era proprio delle ‘tue’ parti, mai una parola.
    Ah certo, questione di discrezione, ci mancherebbe

    P.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Che i servizi egiziani le persone le fanno sparire, prassi ispirata dalla CIA in Iran, Indonesia, Sud America, a me lo dicono egiziani emigrati a Milano. Del resto solo dei cretini possono comportarsi come pare si siano comportati gli egiziani. Che oltretutto sul cadavere avrebbero lasciato in pratica pure la firma. Mancava solo il numero di telefono dell’ufficio preposto e del suo capo.

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Visto che ci sarebbero state sicure complicazioni internazionali, perché non fare una bella ica in mezzo al deserto?

  10. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    Viste anche le fonti non merita una risposta.
    Se le condizioni di lavoro e di integrazione fossero in tutta Italia come nel Nordest potremmo guardare la Germania dall’alto in basso!
    Invece……

    Sylvi

  11. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    con molta calma ribadisco quello che in questo blog ho detto in passato:
    qui non hanno cittadinanza le prefiche, le sceneggiate…siamo abituati a dimostrare dolore e partecipazione in maniera contenuta.
    Ma tu non puoi capire, nemmeno decenni in Albione ti hanno fatto dimenticare ” il natio borgo selvaggio” e le sue abitudini.

    Sylvi

  12. Peter
    Peter says:

    Natio borgo selvaggio e’ quello dove sai nata tu sotto una pianta di cavolo. Quello dei tuoi genitori, nonni, bisnonni, ascendenti, discendenti e collaterali.
    E vai a trovare una scusa piu’ decente.
    Per quanto riguarda fonti e risposte, non sono certo le tue che aspettavo.

    Buona nanna

    P.

  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    le complicazioni sono cose che si sa come cominciano ma non si sa mai come vanno a finire. Chiunque preferisce, potendo, evitarle. Qui proprio no. U

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Per quanto ne so io, pare certo che il ragazzo svolgesse di fatto un lavoro di tipo spionistico per gli inglesi. E il governo italiano è piuttosto imbarazzato. Non a caso gli inglesi non collaborano o collaborano poco, chiacchiere a parte. C’è quindi il rischio che dal cilindro esca qualcosa di indifendibile, che darebbe alla vicenda tutt’altro aspetto, ben diverso da quello che le è stato subito incollato addosso.
    P. S. Beato lei che sa come i trattamenti dei servizi segreti egiziani siano diversi a seconda che si tratti di oppositori interni o ficcanaso esterni.

  15. cc
    cc says:

    Carissima,

    come unica risposta alle osservazioni di Peter, hai messo in dubbio la validità delle sue fonti ,ma non sei entrata nel merito delle medesime ,in particolare di quelle sui ss.mi imprenditori veneti sempre supportati dalla santità di Sua Eminenza Zaia..
    Meglio dunque distrarre con prosecchi e tokai ,hic !hic !hic !

    cc

  16. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,
    spero ti sia passata la sbronza con tutti i tuoi hic! hic! hic! perchè sono consapevole che noi del nordest esportiamo i nostri favolosi bianchi, quindi una parte è senz’altro arrivata dalle tue parti.
    Come sono consapevole che se Zaia , con tutto quello che fa per la sua terra, fosse rosso di credo tu e molti altri a quest’ora lo avreste innalzato in tutte le piazze come i Lenin e Stalin r Togliatti!

    Io non ho mai votato Lega ma ho ancora il ben dell’intelletto per capire che le persone si misurano dai fatti, quanto alle idee se sono là campate in aria non servono a niente quando non sono anche magari dannose.Per votare Fedriga ho dato il voto a una sua lista personale. Chiaro?
    La famosa fonte comunista di Peter parlava di imprenditori pachistani che sfruttano immigrati pachistani.
    E’ notorio che in nessuna Regione italiana ci sia una integrazione profonda sia economica che sociale come in Veneto e inoltre il volontariato sostiene egregiamente chi non ce la fa.
    Potete dire altrettanto voi?

    Sylvi

  17. Peter
    Peter says:

    https://www.theguardian.com/global-development/2021/jun/14/giulio-regeni-last-messages-before-his-death-in-egypt-counter-spy-claims

    @Pino ed Uroburo

    Un articolo precedente del Guardian, per molte cose il giornale piu’ accurato ed attendibile del mondo, risponde a molti dei dubbi solllevati anche da voi.
    Se il governo mikitare egiziano foase ‘innocente’ , non avrebbe inventato le fandonie della rapina e rapimento da parte di gangsters che erano gia’ morti ammazzzati dalla loro polizia.
    L’articolo dice anche di 3000 ‘desaparecidos’ ad opera della dittatura egiziana degli ultimi anni.
    Regeni era uno studente per phD e faceva la sia tesi di dottorato di ricerca sul sindacalismo in Egitto. Le sue simpatie personali per i sindacati erano evidenti nei suoi messaggi.

    P.

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Con i SE non ci sono basi solide. Solo ipotesi. Che valgono quello che valgono, cioè niente. Il governo egizioano può avere mille motivi per raccontare le fandonie che gli si addebitano, motivo che non conosciamo. Né noi né il Guardian.
    Mi viene in mente il detto appreso forse al liceo a Verona o all’U a Padova: “SE mia nonna avesse le ruote sarebbe un trolley”.

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Il Friuli è col Piemonte la regione italiana che ha i vini più seri, almeno i bianchi. Il Picolit è l’unico vino italiano che può stare (quasi) alla pari con il celestiale Sauternes, detto anche Soutern. Ricordo che sbeffeggiai il collaboratore de L’Espresso – Manfredini di cognome, non ne ricordo il nome – che nei primi anni ’80 scrisse “Bere il Soutern è come bere la luce”. Molti anni dopo vidi delle bottiglie di Soutern in un supermercato Esselunga e incuriosito ne comprai una, purtroppo da vigneti non più vecchi di 5 anni perché altrimenti il costo sarebbe stato per me proibitivo. Arrivato a casa ne bevvi un bicchiere a pranzo. Cazzo! Sembrava davvero di bere la luce.
    Non potei scusarmi con Manfredini perché purtroppo nel frattempo era passato a miglior vita.

    Picolit a parte, ci sono vini sardi e siciliani che spaccano il culo anche ai passeri. Ma non sanno pubblicizzarli. Mi pare che i produttori abbiano superato il problema del non saper dare a un vino lo stesso sapore in tutte le annate.
    Ahhhh, il Canayli sardo………

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    in certe località del meridione hanno imparato a fare bene il vino ormai da anni ed i risultati si vedono. Puglia, Sicilia, Sardegna, Avellinese hanno vini di alto livello, perché se impari a farlo bene sole e terra meridionali sono eccezionali.
    In altri luoghi stanno imparando con risultati notevoli.
    Nessun vino – tranne forse lo champagne ma per le sue complesse modalità costruttive – è superiore in sé e per sé. Non ci sono ragioni intrinseche per affermare che i vini dolci italiani non possono arrivare al livello del Sauterne: sole e terra sono anzi migliori.
    L’altra sera ho bevuto un vino rosso sardo fatto dallo zio di un amico, un contadino ma capace: un vino di paese ma fantastico!
    Il Trentino fa il vino come i francesi, e stanno imparando un po’ dappertutto. Con questa differenza: la varietà dei nostri vini è unica al mondo. In Francia ci sono 10-20 vini doc. Noi ne abbiamo 10-20 per regione.
    E tu sai che io non sono un nazionalista!
    Un saluto U.

  21. Peter
    Peter says:

    @Pino

    Guardi che anche le sue ipotesi complottistiche sull’Egitto si basano su dei se, e piu’ di uno per la verita’.
    Non e’ affatto detto che i suoi se pesino piu’ dei se di altri.
    Personalmente, non ho ragione di dubitare che le accuse ad personam della magistratura italiana siano in questo caso infondate.
    L’Egitto ovviamente rifiuta ogni assistenza in materia.

    P.

  22. Peter
    Peter says:

    @Uroburo

    Guardi che i campani potrebbero anche offendersi dato che producono ottimo vino dal sesto secolo AC come minimo, ed i greci antichi chiamavano Enotria l’Italia meridionale in genere. Si vedono scene di mescita di vino anche nella celebre Tomba del Tuffatore a Paestum, che ho avuto la fortuna di vedere dal vivo anni fa. (Per inciso, l’unico esempio di pittura muraria di stile greco antico ormai rimasto al mondo).
    Lei si riferisce alla produzione industriale del vino, iniziata forse 60 anni fa, che comporta diversi processi di standardizzazione, selezione accurata dei terreni e vitigni e compagnia bella.
    Va poi sempre tenuto a mente che qualita’ del gusto a parte, gli elementi essenziali rimangono acqua ed alcool. Ed il secondo non fa bene, lo ricordo anche a me stesso.
    Qui in UK hanno stabilito che la quantita’ massima settimanale non dovrebbe eccedere le 14 unita’ sia per uomini che donne. Prima era consigliato non eccedere le 21 unita per gli uomini.
    Il fegato ce la bene anche con dosi parecchio piu’ alte, ma il sistema circolatorio, cuore in testa, sembrerebbe proprio di no.
    Molti bevitori apparentemente modesti vanno in fibrillazione atriale in eta’ ancora giovanili.

    Un saluto

    P.

  23. Peter
    Peter says:

    Mi correggo, accidenti alle doppie negazioni.
    Non ho ragione di pensare che le accuse della magistratura italiana contro 4-5 egiziani dei loro servizi siano infondate

    P.

  24. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    quel che succedeva nel VI secolo non vale ora, a prescindere dal fatto che il vino di allora oggi sarebbe imbevibile.
    Il vino di oggi è un vino industriale e richiede tecniche precise.
    Avellino, la terra del Greco di Tufo e dell’Aglianico, è appunto in Campania. Ma anche i vini delle isole, pur molto fragili, sono straordinari. U.

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    La Francia è un paese dotato di decine di centrali nucleari, portaerei atomiche e circa 250 bombe termonucleari.
    Nonostante questo non esiste una legislazione che difenda l’igiene pubblica. Quindi se un appartamento è infestato da cimici ed il proprietario non procede alla disinfestazione non si può fare nulla. Non solo ma denunciare la cosa si configura come violazione del diritto alla riservatezza… Non ci volevo credere! U.

  26. Peter
    Peter says:

    @Uroburo

    Scusi ma. cosa c’entra il nucleare con l’igiene pubblica? Il rischio del nucleare ha certo a che fare con la salute pubblica, che e’ sicuramente tutelata (a differenza di Russia, Ucraina etc, per esempio).
    Direi che non si puo’ facilmente obbligare nessuno a tenere la sua proprieta’ privata in condizioni igieniche salvo che….vi abitino minori e vi siano denunce; o la proprieta’ sia data in affitto a terzi.

    P.

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Un paese con impianti nucleari di vario genere, civili e militari, DEVE avere un adeguato livello organizzativo.
    Certo, nella modernità l’importante è essere liberi… anche di impestare un intero quartiere. U.

  28. cc
    cc says:

    La Bestia

    Un vecchio proverbio delle mie parti afferma che chi spala “merda” a destra e a sinistra prima o poi può riceverne una palata !

    cc

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Per CC
    Chi di spada ferisce…
    Ho visto alcune fotografie in primo piano di Merisi: un viso impressionante.

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma Salivini non era quello molto macho che se n’usciva con espressioni sprezzanti verso i gay?
    Beh ce l’aveva in casa: gay, puttaniere e tossico! U.

  31. cc
    cc says:

    A proposito di M..

    Molto bello il servizio della 7 ,tratto da Fan Page..
    Zurlo (Giornale) ha fatto la figura come dire, alla Sylvi….quando scantona..

    cc

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Hah hah hah! Zurlo. Stefano. Mio ex vicinissimo di casa. I miracoli che fa CL ……
    Mi taccio. E’ meglio.

  33. Peter
    Peter says:

    No idea di cosa parliate.
    Ieri mi hanno iniettato la famosa Terza Dose. Potrebbe essere il titolo di un romanzo.
    Braccio indolenzito, febbricella la scorsa notte.
    Insomma, ho un sistema immunitario ancora efficiente, non si scorda mai di attivare l’interferon al primo sussulto.

    P.

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter cosa le hanno fatto? Diversa o uguale alle prime due?
    Io ho fatto due Pfizer ed ora mi faranno la lll dose. Quale non si sa.

  35. Sylvi
    Sylvi says:

    x cc

    non farmi arrabbiare! Zurlo non l’ho visto perchè non ho visto la 7, nè leggo il Giornale.
    Se io scantono, scantono a modo mio e non voglio essere paragonata a nessuno!

    Posso dire che Morisi è una porcheria d’uomo, ma non ancora condannato e Salvini fa bene a dirlo.
    Letta difende Lucano, già condannato in primo grado, senza se e senza ma. Questo è bello perchè sinistro, quello è brutto perchè di destra. La Giustizia? In Italia è una opinione!
    Comunque La Repubblica con i titoli di ieri ha fatto schifo.Ennesima baruffa con il marito per cambiare quotidiano.

    Sylvi

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