Giustizia è fatta! O no? Cerchiamo di capire.

Dopo oltre 20 anni di attesa il giornalista e scrittore di lungo corso Beppe Lopez, cronista di politica interna dell’esordio di Repubblica e man mano detentore di un curriculum di tutto rispetto  (  http://infodem.it/iniziative.asp?id=2977  ), s’è visto negare dal tribunale di Potenza tutti i suoi diritti economico professionali nonostante risultassero nero su bianco da regolari contratti di lavoro. Come se non bastasse, di recente è stato condannato non solo a pagare 30 mila euro di spese processuali e parcelle alla controparte, ma anche a cominciare a pagarle subito senza aspettare l’esito dei  sui ricorsi in appello. Insomma, come si suol dire, cornuto e mazziato.

Il tutto in un tribunale il cui bar, dal 2017 ufficialmente gestito dalla società “Bar del Tribunale Srl”, secondo la Direzione Distrettuale Antimafia sarebbe in realtà gestito da prestanomi e affiliati di un’organizzazione mafiosa colpita il 27 aprile da 17 mandati di cattura. Ma torniamo a Beppe Lopez.

Dal 1989 al 1997 il collega è ancora a Roma a dirigere la Quotidiani Associati, la più importante agenzia italiana di servizi giornalistici,  forniti a una 30ina di testate locali. Poi nel 1998 Lopez cede alle sirene dell’editore lucano, cioè della Basilicata, Donato Macchia, titolare della tv privata Teleregione, desideroso di varare con la sua società Alice Idea Multimediale anche un quotidiano che vada in edicola, visto che la sua è l’unica regione che ne è ancora sprovvista. Contratto da direttore garantito dall’azienda editrice per dieci anni e per tre anni dall’editore in persona.

E così Lopez lascia Roma per andare a progettare e realizzare a Potenza il quotidiano regionale La Nuova Basilicata, rifornita di pubblicità dalla Manzoni e di articoli e inchieste nazionali dell’Agenzia dei Giornali Locali (AGL), entrambe del Gruppo L’Espresso. Successo oltre le previsioni. Ed entusiasmo del manipolo di pionieri raccolti da Lopez. Due cose che però non piacciono a tutti, specie a chi era abituato a condurre affari e politica senza avere ficcanaso tra i piedi, specie in un periodo in cui vengono scoperti il settore eolico e i ricchi contributi pubblici. Sta di fatto che Macchia, in seguito imprenditore anche del settore eolico, dopo meno di un anno dal varo del giornale licenzia quattro redattori. E poiché Lopez si oppone e protesta Macchia licenzia anche lui

E i dieci anni di contratto garantito dall’azienda? E i tre anni garantiti dall’editore in persona? Svaporati. Alice Idea Multimediale dichiara fallimento, la Nuova Basilicata chiude i battenti e il suo posto viene preso da La Nuova del Sud. Il magistrato nega a Lopez anche la possibilità di inserirsi nel fallimento nonostante fosse un “creditore privilegiato” in quanto ex dipendente della società fallita.

Dopo un palleggio tra Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI, sindacato nazionale dei giornalisti)  e l’Associazione Regionale della Stampa (ARS, sindacato regionale dei giornalisti) su chi dovesse prendere l’iniziativa, nel 2019, cioè a 20 anni dai fatti e dopo una decina di rinvii delle udienze, la FNSI s’è decisa a  denunciare entrambe le vicende al  Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). Che ha chiesto chiarimenti al Tribunale di Potenza.

Risultati? Nel giugno 2020 i magistrati di Potenza hanno rigettato come inammissibili ambedue le vertenze intentate da Lopez. E lo hanno condannato al pagamento delle spese processuali, per un totale di 30 mila euro. Da cominciare a prelevare subito a rate dalla sua pensione: Lopez ha infatti sì chiesto i processi d’appello, ma i magistrati hanno respinto anche la sua domanda di sospensione della riscossione in attesa delle nuove sentenze. E sì, cornuto e mazziato.

Nelle loro sentenze  vengono negati a Lopez in particolare i seguenti diritti:

- la partecipazione al fallimento, 

- il riconoscimento del contratto garantito per dieci anni, 

- il riconoscimento dei contratto garantito di persona dall’editore,

- il pagamento delle mensilità dei nove anni “saltati”,

- il pagamento della liquidazione (detta anche TFR, Trattamento di Fine Rapporto),

- i risarcimenti per demansionamento, 

- il risarcimento da mancato preavviso del licenziamento, 

- il credito per spese connesse ai procedimenti penali.

Sarebbe utile pubblicare la sentenza per renderla di pubblico dominio, e poter così leggere le motivazioni addotte dai magistrati.

Il botto del bar del tribunale a quanto pare gestito per interposta persona da malavitosi, sfacciato trofeo del loro asserito avere le mani in pasta ovunque, ha dato la stura a una serie di voci che è meglio non raccogliere. 

20 commenti
  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    di te mi ha sempre stupito la tua difficoltà a capire le cose nel loro svolgimento diacronico.
    Le difficoltà della scuola sono state prima di tutto le difficoltà del mondo cattolico ad avere una concezione di famiglia diversa da quella patriarcale che han sempre (SEMPRE!!!) avuto: le donne in casa a custodire vecchi e bambini, le soluzioni dei problemi sempre interne.
    Non è vero che non si è speso per la scuola, ma la DC ha speso moltissimo sempre e solo all’interno di questo assunto basale: CC l’ha spiegato benissimo ma tu sei cieca e non leggi o se leggi non capisci.
    Quindi asili no se non rigidamente religiosi; tempo pieno no; strutture no ma in compenso tanti stipendi. Direi tutto regolare.
    Diamo a ciascuno il suo, per favore.
    Poi – e questo invece è un fenomeno generalizzato su dimensione mondiale – la scuola di massa non riesce, quasi da nessuna parte, ad assicurare buoni standard qualitativi. Ed infine il livello di indisciplina ha raggiunto livelli ormai altamente patologici. Ci sono paesi, ed intendo paesi evoluti, nel quali la polizia interviene nelle scuole (dell’obbligo, quindi elementari e medie!!!) pressocchè quotidianamente….

    Rispondi
  2. cc
    cc says:

    ….”Chissà se ora, con la nuova legge Zan che prevede lezioni gender in classe, gonnelline rosa per i maschietti e mitragliette per le femminucce si smuoverà anche l’anagrafe, magari troveranno un vaccino che scodella bambini che non hanno bisogno di tanti golosessi!

    Cara Syvi,
    nel quadro generale quella dei gonnellini rosa. .potevi anche risparmiartela !
    Non credo che la “denatalità” sia da imputare alla omosessualità anche perché, per esempio ,Ateniesi e Spartani ne facevano ampio uso ,anzi della bisessualità ,senza perdere per questo di “argore ” agonistico in battaglia (i trecento di Leonida. rammenti )a meno che al posto di una giusta punizione dal fronte dell’Est .non si pensi a qualche soluzione finale di tipo Hitleriano o qualche più morbida soluzione di tipo mussoliniano tipo reclusioni ,confini ,ect,ect (ricordi quel film con Mastroianni e la Loren..).
    O anche si pensi che picchiare un Omosessuale non sia reato, sai le mode condizionano le leggi di questi tempi in attesa già di risultati elettorali favorevoli.

    Ahh ,dimenticavo dalla volta scorsa…un cinquantennio fa nostra comunità montava dette avvio ad una assistenza domiciliare per anziani..si scomodò pure un prevosto di montagna per “cassarla” come inutile, non so bene se per seguire “lo spirito del discorso della montagna” o per rivendicare una priorità nel settore. .sai bene le donazioni ..ect,ect i testamenti ..
    Ora sembra cambiato lo Spirito ,ma forse solo per mancanza di vocazioni nel settore.
    Detto ciò, meno male che nel passato c’erano le suore.. costavano meno e rendevano di più in termini elettorali

    cc

    Rispondi
  3. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uro,
    porta pazienza sulle mie difficoltà diacroniche! Sarà colpa dei preti e della loro educazione.
    Quindi tutte le disgrazie della Scuola e della famiglia sono imputabili alla DC e quindi del Cattolicesimo:
    Prima del 1861, 1866 dalle mie parti, mi risulta che lo Stivale fosse un insieme di Stati e che la Scuola fosse sviluppata in maniera molto creativa. Che ricordi, i primi programmi per la Scuola statale elementare sono stati la legge Casati del 1888. Con un po’ di fantasia potremmo immaginare come era organizzata ovunque, ma soprattutto al Sud. Noi qui, grazie a Maria Teresa d’Austria, avevamo ereditato una situazione decente.
    Ti ricordo che nella seconda metà degli anni sessanta io ho insegnato in Caserma e questo mi ha dato modo di capire tante cose: le zone d’Italia da dove venivano i militari che aiutavo, il loro livello di conoscenze, le situazioni famigliari da cui provenivano: I corsi erano di alfabetizzazione primaria, (analfabeti), secondaria ( avevano frequentato 1 o 2 anni di scuola) e i corsi Cracis che comprendevano la 6° 7°e 8° dopo il diploma di 5°. E non venivano divisi per non umiliare ulteriormente i più scarsi! In tutto ciò la Chiesa non entrava. Direi che tutti questi ragazzi erano le vittime dei latifondisti, della miseria endemica, che poi la Chiesa usasse il suo potere strettamente connesso con quello dei vari baroni è sicuramente vero, ma vorrei dire che il suo potere lo esercitava geograficamente in modi diversi. E direi anche oggi!
    Tu e anche cc vorreste dirmi che dove governava la sx la Scuola funzionava e dove governava la dx e i preti no.
    E allora perchè la Scuola elementare è stata un’eccellenza fino a pochi anni fa? E perchè io ho frequentato regolarmente l’Asilo delle suore nell’immediato dopoguerra?
    Non ti pare di essere tu un po’ sbrigativo e superficiale nei tuoi giudizi? Per non dire diacronico??
    Rispondo a cc domani, ho qualche cosina da dire a proposito delle battaglie ideologiche a spese della scuola.
    sylvi

    Rispondi
  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy, io ho parlato di mondo cattolico, preesistente alla DC, e maggioritario anche ai tempi di Cavour.
    Poi ho detto che la DC ha speso molto per la scuola ma sempre e solo all’interno di una certa visione centrata su una famiglia patriarcale, ben di rado sui servizi.
    La tua lunga risposta è abbondantemente fuori tema.
    Per altro il racconto di CC, spiega bene l’eterno atteggiamento della Chiesa e delle destre. U.

    Rispondi
  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Secondo me sarebbe più meglio seguire l’ordine cronologico degli articoli di Pino, eventualmente ricopiando il messaggio (o almeno nome e data) a cui ci si riferisce.
    @Pino. Emmenomale che simo tornati al solito. Con le inserzioni pubblicitarie di stamani non si sapeva più come entrare nel blog. Un saluto U.

    Rispondi
  6. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. per Silvy.
    I tuoi messaggi mi ricordano tanto gli articoli di Gianni Brera: non c’entravano per nulla con la partita che facevano finta di narrare ma erano dei pezzi di buona letteratura contemporanea, in stile Carlo Emilio Gadda, per la precisione. Un saluto U.

    Rispondi
  7. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uro,
    adesso forse capisco: non ho mai capito una mazurka di calcio, non ho mai messo piede in uno stadio, ma Brera mi piaceva un sacco,non mi perdevo mai un suo articolo ” sportivo”, così come non mi perdevo i reportage dal Parlamento di Pansa. I suoi racconti sulla Balena Bianca e dintorni erano impagabili! Altro giornalismo!
    Prima della interruzione pubblicitaria di Pino volevo scrivere a CC a proposito di Scuola, ma della Scuola del dopoguerra cioè della Repubblica. Ritengo che i pochi decenni dopo l’Unità e prima dell’avvento del fascismo fossero stati gli anni del” disbrigo delle macerie”: Ma a lavorare di ruspa si trovò Giovanni Gentile che, non solo durante il fascismo, ci diede una Riforma che nemmeno gli antifascisti arrivati dopo osarono toccare fino ai DD della nuova scuola media:
    Gentile fu un gigante e quelli che vollero abbatterlo per soli motivi ideologici ridussero la futura Scuola Media ad ammasso di macerie che trascinò con sè sia le Superiori e poi persino le elementari: Abbiamo ora una Scuola contenitore di tutto e di più senza programmi nè programmazione, dove la collegialità dei docenti è ridotta a burletta, i genitori, in nome sempre della collegialità spadroneggiano e intimidiscono i docenti, dove l’inserimento dei disabili è fatto in maniera selvaggia che tende più al babysitteraggio che a un inserimento armonico e proficuo.
    Del resto è quella stessa politica che viene praticata con i migranti!
    Ma si potrebbe parlare della Sanità….mi pare la stessa cosa, anzi la stessa ideologia.
    Concludo dicendo che se non abbiamo ricambio intellettuale, leaders politici decenti, una classe dirigente statale degna di tal nome, giudici che Dio ci guardi…ogni botte dà il vino che ha !
    Questo all’incirca volevo dire a CC,
    ciao

    Rispondi
  8. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    premesso che sono ben felice di aver fatto il liceo classico, bisogna dire che la riforma della scuola di Gentile riguardava primariamente le scuole superiori, in particolare il Liceo e soprattutto il Liceo Classico, chè già il Scientifico era ritenuto una scuola inferiore. Le scuole tecniche, tutte, erano ritenute roba per lavoratori manuali.
    La scuola di Gentile era una scuola neoidealista, insomma hegeliana, solo cent’anni dopo la morte di Hegel, e si portava tutte le storture della cultura hegeliana, prima di tutto un atteggiamento antiscientifico che era fuori dal tempo e che è stato responsabile del terribile ritardo tecnico e scientifico della nostra classe dirigente, fatta di avvocati e letterati con pochissimi ingegneri. I

    Rispondi
  9. Uroburo
    Uroburo says:

    In realtà una scuola di spostati e di incapaci che poteva andare bene per i geni superiori ma che era del tutto inutilizzabile per un paese che doveva costruirsi dal Medioevo come l’Italia post-unitaria. Lo diceva Francesco Saverio Nitti, giusto verso la fine del secolo.
    Insomma mia cara sei rimasta un po’ indietro…
    PS. La scuola media, come al solito boicottata dai suoi stessi insegnanti, era fondamentalmente giusta, tant’è che la media unificata è ormai patrimonio di tutti o quasi i paesi del mondo. Anche qui ti sfuggono i bisogni della modernità: non basta più essere un abile tiratore di lima, ci vuole un minimo di cultura generale anche per fare l’operaio. La scuola media unica ha cercato di realizzare questo obiettivo senza realmente riuscirci. Tu però sei rimasta al 1920….

    Rispondi
  10. cc
    cc says:

    Carissimi,

    una maledetta cervicale mi tormenta da gg 2.
    Mai visto un Maggio così umido, ma forse sono solo io che invecchio.
    Gli argomenti che Sylvi ha portato all’attenzione sono molteplici , rispetto al solo tema della denatalità.
    Dico solo che non nutro grandi speranze per il futuro, poiché rientra nella natura dello sviluppo storico quanto accade
    Di sicuro non vedrò la fine , ma sicuramente ne ho percepito l’inizio .

    cc

    Rispondi
  11. Peter
    Peter says:

    Ok.
    Dopo un pranzetto innaffiato da abbondante libagione, trovo l’ardimento di affacciarmi su codesto blog.
    Allora, Sylvi ed Uroburo si contendono alacremente la palma di chi e’ il meno arretrato secolo piu’ o meno (in cio’ nulla di nuovo) mentre il buon CC si chiede se per caso non stia invecchiando alla non proprio tenera eta’ di 85 anni (he he he).
    Pino difende un valido collega al quale spero sinceramente le cose andranno meglio, cioe’ trovi cieli giudiziari piu’ clementi (oppure degli avvocati piu’ ad hoc, se posso permettermi).
    Ma guardiamo al vasto mondo.
    Il Covid incalza, con tutte le sue varianti, e solo i paesi ricchi hanno vaccini validi per quasi tutti.
    Un economista francese propone salario base per tutti e accesso a conti in banca per tutti (anche i senzatetto) e ‘eredita’ per tutti; l’unico modo per permettere dei lockdowns realistici (salario minimo per tutti rifiutato dal governo indiano e si vedono le conseguenze); ed anche per un futuro appena accettabile per tutti.
    Ma la proposta va contro i sistemi bancari privati, siano decentralizzati come bitcoin o centralizzati come altri che non nomino.
    La missione robotizzata cinese arriva oggi su Marte, ottima notizia.
    La competizione e’ un’ottima cosa, specie nella colonizzazione di altri mondi.
    Peccato che Marte non sia facilmente colonizzabile, un terzo della gravita’ terrestre, atmosfera scarsissima, niente oceano etc etc.
    Ma tra pochi secoli vi saranno cupole brulicanti di nuovi umani dalle ossa fragili che non potranno mai visitare madre Terra. Poi una volta raggiunto un equilibrio, i marziani bloccheranno le nuove immigrazioni e faranno il Marxit. Scrivero’ un romanzo di fantascienza in proposito.

    Saluti e Pinot Noir a tutti

    Peter

    Rispondi
  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Buongiorno! Sono riuscito a pagare il rinnovo del dominio Aruba. In quanto a burocrazia e digitalizzazione il BelPaese è ancora ai tempi delle caverne. Ho perso 48 ore. Vissute male, e non poteva essere altrimenti data l’ottusità degli “automatismi” online.
    L’URL o link che dir si voglia postato da CC, che lo ho ha preso dal mio profilo Facebook, lo aveva scritto come commento Galarico, alias Enrico Galavotti, a suo tempo assiduo frequentatore di questo blog e alimentatore di una sua sezione. Poiché lo trovo un commento esauriente, che spiega bene certe cose, e quindi utile, ho deciso di pubblicarlo come post, ovviamente specificando che l’autore non ero io, ma Galavotti.
    Un caro saluto.
    pino

    Rispondi
  13. Peter
    Peter says:

    Caro Pino,

    Direi che non vi e’ bisogno di ‘schierarsi’ ne’ con gli uni ne’ con gli altri, infatti si dovrebbe potere intervenire da parte di ONU ed altri per far cessare le violenze. Cosa ovviamente non permessa ma il problema e’ anche che entrambi sono convinti di ‘difendersi’.

    Il suo amico voleva forse parlare di inconscio non di immaginario collettivo; distinguerei perche’ almeno alcuni dei punti riportati sopra non sono ‘immaginari'; e poi si dovrebbe se possibile smettere di pensare a islam o ebraismo solo in termini di conflitto arabo-israeliano, cio’ che viene precisamente fatto nell’immaginario (questa volta si’) collectivo di molti europei ed italiani in particolare.
    Il vero conflitto con l’islamismo non e’ in termini religiosi ma laici, da almeno un secolo o due a questa parte; l’Italia non e’ ovviamente un esempio calzante di paese laico (di fatto non lo e’ ancora) ma credo che tutti capiscano cosa intendo. E la cosa non vale certo solo per l’Europa e la Russia (un’altra eccezione dato che la Russia di Putin non e’ affatto laica ma nazionalista ed ortodossa) ma anche per la Cina e gli uiguri ad esempio; la Cina si oppone a buddismo e cristianesimo certo ma soprattutto a islamismo perche’ nel nord-ovest rappresenta probabilmente il rischio di separatismo maggiore dallo stato cinese che comprende ben 56 etnie diverse.
    L’islam ha da sempre la tendenza a formare enclavi in seno a paesi diversi, in cui pretende di imporre poi le proprie regole, leggi e costumi (che nel resto del mondo o quasi sono considerate medievali). Esistono minoranze cristiane o anche laiche in seno a numerosi paesi iislamici nel mondo ma non possono certo separarsi e diventare indipendenti o imporre proprie leggi e costumi.
    Non penso sia il caso di accennare alla sharia che esiste anche nei paesi islamici piu liberali e tolleranti nonche’ ricchi, anche se viene applicata con metodi e rigore assai diversi da un posto all’altro.
    Non vi e’ alcun bisogno di una ‘polizia morale’ in paesi come Dubai ed in fondo anche la Turchia, dove si puo’ eseere penalizzati e persino arrestati per eccessiva prossimita’ fisica tra persone per strada, ad esempio.

    Un saluto

    Peter

    Rispondi
  14. cc
    cc says:

    Caro Pino,

    vorrei sapere come è cominciata questa nuova “escalation ,non perché sia poi così importante, ma invece, tanto per mettere qualche puntino sulle i …

    grazie
    cc

    Rispondi
  15. Sylvi
    Sylvi says:

    Mi è venuto in testa il giornale Charlie Hebdo guardando la copertina dell’Espresso di oggi.
    Premetto che sono circa 50anni che leggo l’Espresso e che rimpiango l’espresso di una volta popolato da Giornalisti che meritavano la maiuscola: Ora…o evito di comprar Repubblica la domenica o sono costretta a sfogliare un giornaletto del quale si possono si e no salvare pochi articoli, la rubrica dei libri e quella di giardinaggio!
    Ma oggi in copertina è schizzata la figura di un uomo, ha la barba, con il pancione di una donna! La scritta? LA DIVERSITA’ E’ RICCHEZZA.
    Mi pare una affermazione banale ovvia e scontata.E’ necessario far crescere la pancia a un uomo per scoprire che le diversità fra uomo e donna sono talmente tante così come appaiono, senza bisogno di inventarsi fantasiose diversità fuori natura (si può dire?).
    Ma forse si voleva colpire il lettore con problematiche omo-trans ecc.? infatti all’interno c’è l’Editoriale che ne parla.
    Ho letto una sola copia di Charlie Hebdo, al tempo della strage, l’ho trovato volgare,rozzo e non mi ha suggerito nessun arricchimento alle problematiche sociali e civili che vorrebbe trasmettere ,ma almeno ha la pretesa di dirti chiaramente Chi è. L’Espresso, poverino,non sa più che fare per non morire nella sua nullità: L’uomo incinto l’ho trovato ridicolo!

    Sylvi

    Rispondi
  16. Sylvi
    Sylvi says:

    Ho passato oltre un’ora al telefono con la mia consuocera fresca pensionata insegnante alle Superiori.
    Argomento del dialogo: la Scuola, il DDL Zan, le lacune e i traumi psicologici post Covid dei nostri amatissimi nipoti.
    Intanto per dimostrare a Peter ( bentornato!) ma anche a Uro che le peripezie e le riforme della Scuola le ho studiate sui libri esattamente come loro, nonostante la mia non più verde età, l’ultima parte l’ho vissuta in maniera un po’ più approfondita per dovere e per passione.
    per Uro: Gentile ha costruito il Liceo classico, ma aveva anche dato un metodo che poteva valere per qualsiasi corso di studi, persino per lo Scientifico e se la politica non ci avesse pesantemente messo lo zampino, si poteva costruire una Scuola Media degna di tal nome.
    Ecco le due parole chiave che differenziavano la Scuola pre e post guerra:Programma e Programmazione dalle quali discendono Individualità e Collegialità, Attivismo e Cognitivismo.

    Vi risparmio le spiegazioni e l’elenco dei sommi pedagogisti , di qualsiasi idealità e credo, che popolarono il panorama italiano e che avrebbero potuto, negli anni ’70 e ’80 dar vita davvero ad una riforma molto positiva della Scuola tutta e che invece venne pian piano sepolta dalla ideologia di sinistra. AMEN
    Anni fa in Francia un insegnante mi disse: – voi italiani siete stati bravissimi; avete risolto il problema dei matti chiudendo i manicomi e quello degli handicappati sbattendoli selvaggiamente nelle classi normali. Il che senza strutture nè preparazione .- Per controbattere mi attaccai alla situazione di Trieste e del mio territorio, ma lui sapeva di che parlava e mi t appò la bocca.
    Ora si vorrebbe introdurre (con il DDL Zan) l’educazione contro omofobia, bifobia, transfobia in classi nazionali tipo pollaio e fino alle pluriclassi dello Stivale, senza aule sicure, senza mense, senza insegnanti stabili e magari a bambini provenienti da famiglie disastrate che più che dare basi e fondamenti di educazione alla sessualità o tacciono o ne danno di estremamente libertarie dove il corpo diviene un tostapane che uso e poi ripongo o più semplicemente se ne fregano. Il tutto su una Scuola che sta cadendo a pezzi già di suo!
    Del resto leggiamo oggigiorno come si possano passare senza freno nè ritegno le vacanze in Costa Smeralda soprattutto se si è di “famiglia bene”!
    Ma forse si può stuprare le femmine, per quelle niente giornata dedicata, ma non gli omosessuali o i trans che sono gli unici degni di tutele.

    Di questo e di altro ho parlato con la mia consuocera!

    Sylvi

    Rispondi

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