Esistono ancora i cappellani militari, preti con le stellette che arrivano al grado di generale! Pagati, stipendio e pensione, dallo Stato italiano

Infuriano le polemiche per l’acquisto degli aerei militari F35, pur ridotti da 131 a 90 esemplari comporteranno una spesa difficilmente inferiore ai 18 miliardi di euro, e per la mancanza di un numero sufficiente di aerei antincendio tipo Canadair. Per acquistare qualche Canadair in più il capo del governo, Enrico Letta, ha deciso di vendere tre aerei di Stato. Nessuno però solleva il problema di una spesa militare quanto mai discutibile e assai poco militare, che ogni anno ingoia 17 milioni di euro. Per risparmiare, perché non abolire quel rimasuglio di istituzione ormai antiquata, voluta da Costantino, potenziata da Carlo Magno ed ereditata dai sabaudi, che oggi va sotto il nome di Ordinariato Militare? Si tratta dell’insieme dei cappellani militari e della loro struttura di comando, che fa capo a un Ordinario: la loro professione è duplice: religiosa e militare nello stesso tempo.

L’Ordinario è scelto dal Papa tra gli arcivescovi, viene proposto al governo italiano in via confidenziale, cioè segreta,  dal Vaticano e infine nominato con decreto del Presidente della Repubblica

italiana su proposta del capo del governo e dei ministri della Difesa e dell’Interno. L’Ordinario oltre ad essere un arcivescovo ha il grado militare, e lo stipendio, di tenente generale. E’ assistito da un Vicario generale, che ha il grado, e lo stipendio, di maggiore generale, e da due Ispettori, che hanno il grado, e lo stipendio, di brigadiere generale.  I nomi di questi gradi di generale provengono da vecchi regimi e sono rimasti in auge nelle forze armate anglosassoni e di alcuni altri Paesi. Le forze armate italiane per i gradi dei propri generali ha infatti  altri nomi: generale di brigata, generale di divisione, generale di corpo d’armata e generale d’armata. E’ evidente che per un cappellano, cioè per un sacerdote ancorché militare, il richiamo a brigate, divisioni, armate e corpi d’armate sarebbe abbastanza inopportuno.

Pochi sanno che l’attuale presidente della CEI, cioè dei vescovi italiani, il cardinale Angelo Bagnasco, è stato per tre anni Ordinario militare col grado appunto di generale. E pochissimi sanno che in Italia nell’esercito oltre all’arcivescovo Ordinario ci sono 176 cappellani militari, cinque vicari episcopali, un provicario generale, un vicario generale: todos caballeros, cioè tutti con il grado, e lo stipendio, di ufficiale militare, con i sette del vertice addirittura col grado, e lo stipendio, di generale.

Spesa totale: 17 milioni di euro l’anno, di cui almeno 8,5 milioni in stipendi. A questa spesa va aggiunta però quella per le loro pensioni, che l’Inpdap non riesce a calcolare perché, come hanno fatto sapere i suoi dirigenti, “in quanto integrati nell’esercito le pensioni dei preti militari rientrano nel computo generale”. Di sicuro però rientrano a pieno titolo in quelle che Matteo Renzi definisce “pensioni d’oro”.

In tempo di crisi, quando manca il lavoro per i giovani e si vogliono colpire i pensionati, additando al pubblico sdegno e ludibrio le “pensioni d’oro” che spesso non sono neppure d’argento, è morale e decente mantenere ancora di questi costi particolarmente assurdi?

A ben vedere, c’è anche un problema per così dire di ordine religioso e speriamo che papa Francesco se ne renda conto non solo chiedendo per primo l’abolizione dei preti con le stellette, ma anche rivedendo la dottrina ufficiale della Chiesa là dove parla di “guerra giusta”, cioè legittima. La chiesa come è noto è ferocemente schierata in “difesa della vita”, sia in chiave preventiva, con il divieto di anticoncezionali, siano essi preservativi o pillole sia del “prima” che del “dopo”, che in chiave ultra conservativa, impedendo infatti il testamento biologico e lo “staccare la spina” anche nei casi più assurdi e dolorosi. Impedimenti che costringono a lunghi e a volte lunghissimi calvari chi ha la sfortuna di venire ridotto da incidenti o malattia al solo stato vegetativo, mantenuto “in vita” solo con macchinari vari e strazio di familiari e amici.

Ammesso che esistano guerre giuste, mal si conciliano – compresi i preti con le stellette – non solo o non tanto con l’invito evangelico a porgere l’altra guancia, ma proprio e soprattutto con la tanto decantata “difesa della vita”. Tra le vittime innocenti di tutte le guerre, pur se giuste, non mancano infatti neppure le donne incinte, compresi i loro feti, ed è dimostrato che la maggior parte delle vittime civili sono i bambini. Non vengono neppure risparmiati coloro che sono stati ridotti allo stato vegetativo.

Che i cosiddetti Amici della Vita su tutto ciò non abbiano nulla da dire non sorprende. Sorprenderebbe però, e non poco, che non affrontasse questi temi neppure Papa Francesco. Ovviamente se davvero vuole una Chiesa nuova non solo per modo di dire o solo in superficie.


60 commenti
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  1. controcorrente
    controcorrente says:

    UN RACCONTINO..LIEVE ..LIEVE !!

    Sta per essere pubblicato dalle mie parti, un inedito,..del 1858/9,sulla vita dei Piemontesi, scritto da un’oriundo del mio paesello ,giornalista di “The Times”(imperiale)(traduzione dall’inglese)
    Interessantissimo , soprattutto da un punto di etnografico,e direi ,pure interessante da un punto di vista di Storia Comparata, soprattutto , per quei pochi studenti,che si accingessero ad varcare la” storia” della propria lunghezza del naso, per spingersi al di là dei testi Accademici classici, sempre composti.

    Sennò a cosa servirebbero le accademie !

    Detto ciò, almeno il “maldicente” giornalista,ha la compostezza di esporsi al pubblico ludibrio, confessando che quelle sono idee sue e da ciò, a ben intendere si comprende lo scarso “successo commerciale” di molte sue opere.
    Egli riuscì (e penso lo sapesse) a rendersi Nemico di tutti,meno il Proletariato, primo, perché questo non sapeva leggere, poi perché era all’epoca ancora scarso nel numero, in Piemonte,infine perché come ogni buon “borghesotto” non gliene fregava assolutamente nulla della maggioranza dei nullatenenti dell’epoca.(ma questo ovviamente non lo sapeva)

    Roba da far storcere il delicato naso , degli storici di professione,nessuno escluso…,ma sicuramente interessantissimo da un punto di vista comparativo…ed etnografico,come già dicevo…
    Esagerato in tutto, il Nostro, non lesina LODI eccelse e nemmeno critiche micidiali a noi”Boveri biemontesi”.
    Micidiali e veritiere le sue annotazioni sulla sporcizia dei “cafè” dell’igiene dei locali pubblici, ove tranquillamente tutti sputavano per terra,cicche comprese..ove,ed è esilarante..non potevi toccare nulla, ma proprio nulla che non sapesse di “sporco” ed appiccicoso.
    Lodi a dismisura sulla cordialità delle genti di montagna,attaccate come sanguisughe a nude rocce , poiché comunque ne fosse garantita la proprietà..lodi a dismisura sul valore di chi coltivasse e facesse fruttare (in antieconomica), pezzi di terreno che forse sarebbe stato meglio lasciare alla libera interpretazione della natura..sic!
    Lamentele a non finire sull’incuria di siepi e muretti di recinzione..lamentele sul fatto che non si provvedesse seriamente a “reprimere” i nullatenenti,che razziavano, dalle uve ai frutti ed alla legna dei boschi,ovviamente e da questo punto di vista aveva ragione economica,impoverendo tutti..(Renzo e l’assalto ai forni di Milano, docet)

    Incredibili poi, le sue descrizioni, ed anche belle,le sue passeggiate montane,dal Rosa al Bianco, e sull’arco alpino (che Voi avete visto da quella terrazza,quasi naturale).
    Lui dice ,che lo faceva per fortificare lo spirito e la mente,lanciando poi le ovvie e solite accuse sul carattere degli Italiani..”indolente”.. già, e qui, mi scompiscio dalle risate, Lui che non aveva mai preso una Zappa in mano..
    Sic , mi sarebbe piaciuto vederlo dopo dodiciore di zappatura intensa , intraprendere solo, una breve passeggiata ,ai piedi del Castore e del Polluce, partendo da Saint Jean, e chissamai se avrebbe avuto il tempo di ammirare e descrivere la bellezza della Valle dell’Evancon.
    Bmah!!

    Per il resto tutta una serie di annotazioni interessanti,viste dall’occhio acuto, di un buon rappresentante di quella classe, a metà strada tra Yeoman o Copy-Holder, (tra signorotto di campagna e piccolo proprietario facoltoso), stenterei a definire con esattezza,… diciamo un “meno” dello spirito di un Cromwell,quasi un Livellatore,parlando di uno “spirito liberale”del diciannovesimo secolo.
    Un po pasticcione il Nostro,ma consapevole almeno di riuscire a farsi odiare da tutti !

    Lo salvo..in sostanza..anche se,anche solo poco tempo fa,lo avrei condannato, per le stesse sue “paturnie” che lo hanno condannato ad un oblio storico, in parte immeritato !

    cc

    ps- addirittura parossistiche le sue lamentele sul fatto che non riuscisse a trovar legna,dalle sue parti,per riscaldarsi adeguatamente, come si conviene ad un buon signorotto di campagna della “imperial inghilterra” e proprio non riuscisse a capacitarsi di come mai le plebi , mangiassero quella strana cosa della Polenta e vivessero in Inverni rigidi ,peggio della sua nuova patria di adozione, nelle stalle con mucche ,asini e buoi, insalubri, senza luce…(meno male che poi si spiegava la vita media) e figurarsi , dico IO,questi poveri disgraziati, almeno erano “possidenti”..figurarsi gli altri ..!!

    EEHHHH OHHH !!ma che razza di storia è mai questa !
    Meglio un buon collegio dalle Orsoline o dai Salesiani !

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro cc,
    oltre che in Germania e in Svizzera io ho lavorato parecchi anni anche in Italia…
    quando scrivi….
    .” Noi italioti, ancora e nonostante tutto,nonostante i Laici ferocissimi,(alla Craxi come alla Mussolini prima, socialisti entrambi), non abbiamo ancora raggiunto nemmeno e neppur sfiorato, un principio elementare di liberalesimo laico ed in questo senso democratico”

    non dici tutta la verita’ …perche si hanno parecchie opzioni per la destinazione dell’ 8 per mille…..
    elenco….

    Il contribuente puo’ scegliere di destinare l’8 per mille dell’IRPEF dovuta per le seguenti finalità:
    a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione STATALE;
    a scopi di carattere religioso o caritativo a diretta gestione della Chiesa cattolica;
    ad interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero, sia direttamente sia attraverso un ente all’uopo costituito da parte dell’Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste del 7°giorno;
    ad interventi sociali ed umanitari anche a favore dei paesi del terzo mondo da parte delle Assemblee di Dio in Italia;
    a scopi di carattere sociale, assistenziale, umanitario o culturale a diretta gestione della Chiesa Valdese, Unione delle Chiese metodiste e Valdesi;
    agli interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero, direttamente dalla Chiesa Evangelica Luterana in Italia e attraverso le Comunità ad essa collegate;
    alla tutela degli interessi religiosi degli ebrei in Italia, per la promozione della conservazione delle tradizioni e dei beni culturali ebraici, con particolare riguardo alle attività culturali, alla salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale, nonché ad interventi sociali e umanitari volti in special modo alla tutela delle minoranze contro il razzismo e l’antisemitismo a diretta gestione dell’Unione delle Comunità ebraiche.
    =
    E’ dunque a quanto sembra una tassa comunque obbligatoria….
    un contributo direi a scopo sociale e umanitario che posso destinare anche allo Stato…..non obbligatoriamente alla Chiesa… Non mi sembra dunque dunque la fine del mondo.
    Mentre in Germania se si decide di non pagare le tasse per la Chiesa…quei soldi rimangono in busta paga.
    Rodolfo

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xNicotri
    Che strano che lo Sherlock Holmes con qualita’ Alonsiane si sia dato tanto da fare sulla mia persona…. se lei scrive “alla larga”..
    devo aver davvero commesso cose terribili…
    fuori con il malloppo dunque…la autorizzo a scrivere di me tutto il male possibile…se questo male esiste…
    Rodolfo

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Versare l’8 per mille al Rodolfo….quasi quasi…!!
    Chissà, forse un incentivo a non sparare le sue solite stonzate a getto continuo?

    Chissà…
    C.G.

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x cc
    Ho dimenticato di aggiungere che la Kirchensteuer (tassa per la Chiesa)
    è obbligatoria, ovvero: al momento che sei registrato come cattolico (nel mio caso) oppure protestante, la devi versare senza se e senza ma.
    L’opzione, come già riferito , è quella di scrivere una lettera alla parrocchia di appartenenza senza nessuna giustificazione e in qualunque momento, per esempio “con questa mia esco dalla Chiesa cattolica svizzera in data ecc.ecc. saluti cordiali, Cerutti Gino”.
    Automaticamente il prossimo anno verrò esentato di versare tale balzello per l’anno in corso e così per gli anni a venire.
    Sulle altre usanze, islamici, musulmani, ebrei e quant’altro non so esattamente come funziona.

    Il baffo è diventato corto, se tiri si strappa.
    C.G.

  6. Anita
    Anita says:

    x il forum

    Insomma…. se non ci fossero gli “instigatori” che si dileggiano a tirare fuori brani del Talmud scritti da eretici ai tempi del’Impero Romano con lo scopo di diffamare gli Ebrei, tutta questa interminabile storia non avrebbe mai preso piede.

    Peccato che Rodolfo si lasci trascinare….ma d’altronde e’ la sua religione della quale ha una piu’ che discreta conoscenza acquisita da adulto e non da “ciarlatani”.

    Saluti,
    Anita

  7. Anita
    Anita says:

    Tasse per le chiese-religioni varie….

    Io posso sol parlare dello Stato in cui vivo.

    Non esiste alcuna tassa obligatoria.

    La mia parrocchia ogni due mesi spedisce una busta piena di bustine….per gli oboli domenicali, ripari, debiti, e varie cause caritatevoli.

    Le bustine vengono depositate o in chiesa o per posta.

    Una volta l’anno c’e’ l’appello per la Diocesi….io da anni non partecipo per motivi personali.

    Partecipo solo in quanto riguarda la mia parrocchia e scuola e solo perche’ era la scuola dei miei figli e dei loro figli…

    Lo Stato non sovvenziona ne’ le scuole, ne’ le chiese di alcuna denominazione religiosa.

    Comunque il 53% delle mie tasse statali e di proprieta’ va alle scuole pubbliche, benche’ non ne abbiamo mai usufruito.

    La chiesa suggerisce un contributo del 10%, ma e’ totalmente facoltativo.

    Anita

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.
    Si rivolga a quelli che ancora OGGI insegnano a poveri ragazzini l’ignobile teoria talmudiana violentando loro la loro gioventù.
    Li ho visti, li ho visti guardare quasi con sospetto altri ragazzini allegri giocare tra loro, le ho viste le loro facce pallide e tristi.
    Li ho visti, lei non sa quanti ne ho visti!

    C.G. (alias The Instigator) sob..!

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    La smetta anche lei di dire che qui si diffamano gli ebrei. Non mi costringa a cancellare anche suoi commenti. Non accetto diffamazioni da nessuno, neppure da lei.
    Un caro saluto.
    pino

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