Il capitano Schettino è indifendibile, ma il suo linciaggio è vergognoso. La criminale diffusione della telefonata De Falco-Schettino ci cola a picco tutti. Per il salvataggio solo un elicottero, per le guerre invece….

Ho voluto tardare a bella posta a intervenire sul naufragio della Costa Concordia perché ero preso da un tale sdegno contro il comandante Francesco Schettino da ritrovarmi sorprendentemente nel coro degli urlatori di professione e forcaioli d’animo. Compagnia che mi imbarazza talmente da avermi consigliato prudenza. Anche perché l’esperienza ha dimostrato a suo tempo sulla mia pelle che le verità lanciate con grande clamore e immediatamente a ridosso dei fatti sono troppo spesso verità per modo di dire, se non baccano suscitato ad arte per nascondere la verità o sue importanti parti. Tant’è che avevo preparato un pezzo certo non a favore di Schettino, ma neppure di accettazione del “colpevole unico”, classico capro espiatorio per salvare il sedere di molti altri. Poi ho ascoltato – disgraziatamente – la telefonata tra Gregorio De Falco e Schettino. E m’è crollato il mondo addosso. Quella telefonata mostra l’intero vertice di comando della Costa Crociere talmente vile e ignominioso che non ci posso credere, mi rifiuto, la fuga di un comandante, per giunta assieme al suo secondo e terzo ufficiale, è un abominio inimmaginabile, roba che neppure in un film o in un pessimo sceneggiato da trash tv. Se le cose stessero davvero come sembra da quella telefonata, a dover fare hara hiri non è solo Schettino, ma qualunque italiano che ha pudore, perché quella telefonata, se fosse tutto come sembra, ci condanna come Italia intera, come popolo di ignavi, cialtroni, mascalzoni e irresponsabili. Neppure popolo “solo” da bunga bunga ed elettori entusiasti di gente come Bossi, Berlusconi, Calderoli…., ma addirittura di cialtroni da corte marziale e – infamia suprema – fucilazione alla schiena e con gli occhi bendati. Chiunque abbia passato così a razzo alla stampa la registrazione di quella telefonata, e, come vedremo meglio in seguito, si direbbe che pare possa essere stato solo De Falco, ha fatto una grande mignottata che ci ha accoltellato tutti alla schiena.

Cerchiamo quindi di ragionare. Schettino ha sbagliato ed è indifendibile. E’ stato lui stesso ad avere ammesso col magistrato una serie di circostanze che lo inchiodano:

- ha ordinato lui di uscire fuori rotta per avvicinarsi al Giglio;

- ha deciso lui di abbandonare il pilota automatico e di mettersi a timonare lui, personalmente e manualmente;

- l’accosto al Giglio lo ha deciso per un “inchino” al collega in pensione Mario Palombo, “inchino” preannunziato allo stesso Palombo con una apposita telefonata;

- ha ordinato la virata troppo tardi;

- il ritardo nell’ordinarla è dovuto al fatto che “ero perso nei miei pensieri”.

Anche se non di “pensieri” si trattava, ma – a quanto pare – della vicinanza di una bella bionda, ce n’è abbastanza per prendere a pedate Schettino fino a consumargli tutto il sedere.

In aggiunta, è innegabile che Schettino ha perso oltre un’ora da perfetto cretino, quando invece durante quell’ora la nave era ancora in assetto, cioè non sbandata, e potava sbarcare tutte le persone in perfetto ordine e senza che nessuno finisse affogato intrappolato nelle cabine o in sala pranzo. Ma quell’ora e un quarto l’ha persa da cretino perché è cretino lui o perché l’armatore gli ha ordinato di non lanciare subito l’SOS e di non chiedere neppure ispezioni e verifiche in mare perché “il tempo è danaro” e le crociere, come si dice degli spettacoli, “must go on”? Non so se sia vero che Schettino durante quell’ora molto abbondante abbia, tra l’altro, cercato anche di fare sparire la “scatola nera” onde evitare si potessero appurare le sue responsabilità per la rotta temeraria e l’errore da peracottari. E’ inoltre grave, anzi inaudito, che abbia abbandonato la nave. E che lo abbia fatto con i suoi due vice è talmente inaudito da essere impensabile. Così come è patetica, ridicola, lestofantesca, la scusa di essere “caduto in una scialuppa di salvataggio”, per giunta di esserci caduto con i due vice, eventualità statisticamente impossibile se non in un film di topo Gigio.

Tutto ciò detto, nulla dimostra che Schettino stesse scappando, che avesse cioè abbandonato la nave per svignarsela. Forse lui è un vile, ma credere che lo siano anche i suoi due vice mi pare surreale. Non voglio neppure prendere in considerazione quello che, stando ai giornali, avrebbe dichiarato il parroco dell’isola, e cioè che Schettino era sbarcato tranquillo e beato anche col computer. Il parroco pensi a vergognarsi per NON avere mai reclamato neppure lui per l’usanza degli “inchini” a pochi metri dalla terraferma da parte di un bestione come Costa Concordia e non solo.

Insomma, NON si può che Schettino stesse scappando. E’ sceso dalla nave, certo, e NON doveva farlo, ma NON per scappare. Probabilmente voleva rendersi conto di persona della falla, dall’esterno visto che dall’interno era impossibile, o forse anche cercare di rendersi utile cercando di mettere ordine tra i natanti nelle vicinanze, anche se questa ipotesi non mi convince perché i natanti con i passeggeri erano – a quanto pare – dall’altra parte della nave, quella che guarda la terraferma a pochi metri da essa. sull’altro lato della nave. Se è sceso, per giunta, ripeto, con gli altri due ufficiali, uno dei quali era una donna, probabilmente è stato perché a sua valutazione i soccorsi sulla nave procedevano, anche se non ho capito sotto la direzione di chi. La presenza di un ufficiale donna nella scialuppa con Schettino mi fa credere ancor più difficile una fuga o un pensare comunque solo a se stessi: una donna, per giunta ufficiale di marina, abbandona vecchi e bambini e altre donne al loro destino? Difficile da credere. Ritengo umanamente e professionalmente più probabile che il comandante, pur con deplorevolissimo ritardo, abbia aiutato passeggeri a mettersi in salvo e sia sceso in ispezione in mare solo quando gli è parso di poterlo fare perché non c’era più ressa nel salvataggio.

La voce impallata di Schettino nel rispondere a De Falco, mi ha fatto arrossire per quel pesante accento campano da “guapp’e cartone” dei film, da decenni “prova provata” dell’infingardaggine e cialtroneria dei “terroni”. Né Totò né Massimo Troisi avrebbero potuto immaginate tanto… Accento campano a parte, la voce di Schettino m’è parsa stranamente impastata, come anche le sue risposte a De Falco spesso sconnesse. Troppo alcol? Una “sniffata” di troppo e già a fine effetto? Lo appureranno i magistrati.

Insomma, Schettino è spacciato. Come capitano è spacciato. Come marinaio è spacciato. Come uomo, se la vedrà con se stesso, con i non pochi morti dovuti all’aver perso più di un’ora senza muovere un dito, anche se forse per ordine dell’armatore e non per decisione propria. Ma impiccarlo adesso sulla pubblica piazza a furor di popolo, no. Fucilarlo alla schiena sulla base dei soli elementi d’accusa, senza neppure vagliarli, contestualizzarli e verificarli, assolutamente no. Il giornalismo scoopista a tutti i costi ha già fatto una serie di danni storici, dal “ballerino anarchico” Pietro Valpreda fino al “rapimento” di Emanuela Orlandi ha già preso una quantità di granchi colossali. Meglio andarci più cauti.

Andiamoci cauti anche nel voler vedere in De Falco il cavaliere bianco, l’eroe salvatore di quei frangenti terribili. Il suo ordinare a Schettino di risalire a bordo salendo per la biscaglina, che è una scala di corde con gradini di legno,  “in senso inverso a quello dei passeggeri” che si stavano faticosamente mettendo in salvo, lo trovo un ordine assurdo.  La biscaglina, detta anche biscaggina, è una scala fatta di corde e con gradini di legno o di plastica in modo da poterla arrotolare e srotolare a piacere. La biscaglina inoltre è stretta, la si scende stando rivolti verso la nave e tenendosi con le mani al cordame laterale mentre si poggiano i piedi su uno scalino alla volta, stando bene attenti a non scivolare.  Non è certo larga a sufficienza da permettere il transito nei due sensi, per giunta in una situazione di emergenza drammatica. Sarebbe stato più logico issare a bordo Schettino, e gli altri due ufficiali, con una fune calata da un elicottero. E qui che casca l’asino, un altro asino! Come mai da Livorno non hanno mandato più elicotteri? A Livorno c’è una imponente base Nato, più un aeroporto italiano. Si fosse trattato di andare a bombardare la Libia o qualche nave di “terroristi” gli elicotteri ci sarebbero stati, sarebbero stati fatti arrivare da ovunque. I giganteschi elicotteri militari in grado di issare anche mezzi corazzati. La capitaneria di porto di Livorno ha un solo elicottero? E di chi è la colpa? Di Schettino?

Certo, Schettino ha sbagliato fin dall’inizio, fin da quando cioè ha deciso la bravata dell’avvicinarsi troppo all’isola del Giglio per dare “un salutino” al “mitico” commodoro e far vedere ai turisti direttamente sotto il loro naso la suggestiva cartolina notturna dell’isola del Giglio illuminata. Regalando nel contempo – due piccioni con una fava – agli isolani la suggestiva cartolina dell’enorme città galleggiante da crociera che a mo’ di maxi balena addomesticata si avvicina fin sotto casa, saluta educatamente a mo’ di serenata con i suoi maestosi fischi ad alto volume e tonalità a bassa e se ne va.

Però, però, c’è un però: visto che l’incredibile “salutino” a distanza ravvicinata era una consuetudine, o comunque una cosa niente affatto rara, dov’erano la capitaneria di porto, i carabinieri, la polizia, il sindaco, il parroco e gli abitanti del Giglio quando la balena da crociera arrivava fin quasi sotto le finestre? Todos caballeros? Un bestione come Costa Concordia o simili NON è un gommone o una barchetta che passa inosservata, e male, malissimo hanno fatto, dalla capitaneria all’ultimo dei pescatori o marinai della domenica, a non reclamare mai, a non avvertire mai nessuno della sbalorditiva usanza. Gentile e bella quanto si vuole, ma usanza pericolosa anche agli occhi di un cieco.  A Genova, al quartier generale della Costa Crociere, nessuno mai si è accorto di nulla? I TIR  hanno la scheda registratrice nel tachimetro, con la quale la polizia stradale – se vuole – può controllare a che velocità ha marciato l’autista durante tutto il viaggio del TIR. Ovvio che le navi, e le grandi navi, non siano prive di controlli anche più sofisticati. Sia a bordo che dalle capitanerie, oltre ai satelliti.

Strumenti di controllo a parte, non è solo al Giglio che si avvicinano pericolosamente le enormi città galleggianti e divertimentifici marini. Lo sanno anche i sassi che ci si fa pubblicità anche così: chiunque abbia visto sfilare di sera nella laguna di Venezia o nel golfo di Napoli o nel porto di Genova un transatlantico o una grande nave da crociera con tutte le luci accesi sa bene di cosa parlo. Ma in un Paese dove se si hanno soldi si può diventare capo del governo e farsi fare anche le leggi ad  personam, su misura, ogni volta un “inchino” del parlamento al Cavaliere, non sorprende che un Comandante di nave si faccia un pezzo di rotta ad personam, su misura per un “inchino a chi vuoi tu”, come dice la filastrocca.

Torniamo infine alla telefonata tra De Falco e Schettino. Chi se non lo stesso De Falco può avere dato quella registrazione ai giornalisti, visto che è lui stesso a dire a Schettino che sta registrando la telefonata? I magistrati? In questo caso non possono avere avuto il tempo di ricevere la registrazione, ascoltarla, valutarla e passarla a qualche cronista.  Alla stampa quel dialogo sputtana-Italia è stato consegnato prima che arrivasse ai magistrati.
Insomma, anche quella della diffusione della  telefonata è una storiaccia, sotto troppi punti di vista.

Sembra un brutto presagio: se quello di Federico Fellini si intitola “E la nave va”, il film della Costa Concordia si intitola invece “E la nave non va”, anzi, fa naufragio. Naufragio che capita per giunta nel momento più sbagliato, nel bel mezzo della tempestosa navigazione della nave Italia tra le secche, gli scogli e le intemperie  dell’euro, della recessione, del debito sovrano, dello spread, del rating…. Per il Times il disastro della Costa Concordia è infatti la metafora dell’Italia che affonda. Per il Wall Street Journal è addirittura la metafora dell’ormai a suo dire inevitabile naufragio dell’euro e dell’intera Comunità Europea. Non vorremmo Angela Merkel o chi per essa replicanti di Schettino. Ma neanche di De Falco. Mandino a salvare l’euro, l’Europa e gli europei più di un elicottero. E non calino solo una biscaglina…….

449 commenti
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  1. peter
    peter says:

    x Sylvi

    va bene, le chiedo scusa per ‘matta’, ma francamente, ancora una volta, lei antepone lo ius sanguinis (quale che esso fosse) allo ius soli, ovvero per lei una persona e’ veneta o romana o siciliana non a seconda del posto dove e’ nata e magari anche cresciuta, ma a seconda della famiglia di origine, o peggio ancora del mero cognome.
    Che a lei piaccia o no, vi sono in GB dei Cocozza, Profumo, De Bono, Portillo, Arnolfini, etc, i quali sono tanto inglesi quanto la regina…anche se le origini, andando a spulciare, possono essere maltesi, italiane (se e’ lecito per lei usare il termine senza distinzioni regionali del piffero…), ispaniche, e via dicendo.
    L’umorismo di Vianello, che trovavo gradevole, non era esattamente romano, questo glielo concedo, ma era decisamente lontanissimo dal provincialismo e superficialita’ di certe regioni a lei tanto care.
    Cara Sylvi, lei come persona sara’ rispettabile ed affabile, forse persino divertente a conoscerla da vicino (cosa che io non so in realta’). Ma certi aspetti della sua mentalita’ sono semplicemente odiosi. Punto.

    Peter

    ps
    Von Teghetoff vinse non per il suo genio navale, che non dubito avesse acquisito nell’Adriatico dato che ne’ Austria ne’ Ungheria ne’ Cecoslovacchia o Polonia austriaca, mi pare, avevano uno sbocco al mare…Lissa venne persa da quell’imbecille di Persano, non vinta dagli austriaci. Persino Garibaldi, eroe di terra, si mise le mani nei capelli quando capi’ come era andata; per la verita’ scosse la testa, un gesto piu’ prosaico. Invece i suoi progenitori (di lei) triestini, friulani e veneti potevano andare ‘fieri’ di avere combattuto per i tedeschi contro gli altri italiani…

  2. peter
    peter says:

    x Rodolfo

    vi e’ abbondanza di giocatori neri in Brasile, anche se il calcio lo avranno importato i portoghesi europei. I brasiliani hanno pero’ giocato sempre meglio dei portoghesi, e volendo sottilizzare vi e’ sempre stato molto sangue arabo ed africano anche in Portogallo.
    Quanto al discolo Balotelli, non intendevo che le cattive maniere le avesse necessariamente acquisite in Italia, anche se e’ possibilissimo. In Italia ha fatto scuola un certo Gentile, mi pare, un calciatore che diceva in pubblico che ‘ i falli si fanno’ per far capire agli altri giocatori chi e’ il boss sul campo o perle del genere…
    Le volevo solo far notare che il calcio, Balotelli, lo ha interamente imparato in Italia, con o senza ‘fantasia’, non in Africa…a meno che anche lei, come Sylvi, creda che la conoscenza si trasmetta coi cromosomi…

    Peter

  3. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Io non so dove lei studi storia!!!
    Diciamo allora che ha perso Persano ma ha vinto una flotta austro-veneta come veniva chiamata!
    Poi il Veneto fu graziosamente ceduto dall’imperatore austriaco a
    a Napoleone III che la passò all’Italia.
    Mio caro fino al 1866 qui non era Italia, sempre che lei non voglia dire che Venezia era Roma o Torino.
    Ognuno combatteva di qua o di là secondo i suoi ideali, o anche secondo le sue convenienze.
    Glielo vada a dire ai veneti, anche non leghisti, che si sta meglio sotto Roma che sotto Venezia!!!

    Non le piacerà, ma è così!

    Per quanto riguarda Vianello ha passato tutta la sua giovinezza fino alla fine della guerra, prima a Pola, poi a Spalato (Dalmazia)!
    Oltre ventanni, veda lei ???

    Sylvi

  4. rodolfo
    rodolfo says:

    Qualche tempo fa´ quando vivevo a Roma usci fuori una statistica per cui almeno 20% degli Italiani sono antisemiti…in modo latente. Io direi per l´Italia un 20% di troppo …pero´bisogna accontentarsi. e chiudere il becco.
    Problematico non e´la percentuale ma quello che dietro c´e´e le sue consequenze a lungo andare.
    Con questo non mi riferisco alle offensive degli antisemiti che in modo cosciente e con consapevolezza odiano gli Ebrei e lo dicono.
    Non mi riferisco nemmeno agli accademici che nascondono il loro odio in un contesto storico o religioso…andando a pescare su citazioni bibliche …nel passato remoto ecc…. e nemmeno mi riferisco alla sinistra estrema amica dei Palestinesi che nascondono il loro odio per l´Ebreo sotto forma di critica allo Stato Israeliano.
    No…io mi riferisco al cittadino normale ,che per mancanza di sensibilita´ e di cultura non si accorge nemmeno di esprimersi
    da antisemita.
    Durante quel periodo a Roma mi capito´ di conoscere in un Bar un tassista… si chiamava Enrico..diventammo un po´amici …giocavamo regolarmente la sera a carambola. Capi che ero Ebreo perche´un giorno mi feci accompagnare da lui al Tempio Maggiore.
    Cosicche´una sera comincio a raccontare barzellette Ebraiche ….io le conoscevo gia´ e ….forse stupidamente… glielo dissi ma sarebbe stato meglio tacere…perche´in quel momento fu toccato nell´orgoglio e da buon Romano..continuo´a scoppio continuo a raccontare barzellette…ed io le conoscevo tutte…per cui presi la decisione alla prossima barzelletta di sorprendermi e di sbellicarmi dalle risa per potergli finalmente dire di non averla mai sentita…bah sara´stato il caso…non so…ma la barzelletta seguente fu questa:-” Qual´e´la differenza tra una pizza e un Ebreo?
    La pizza non grida…non piange e non si lamenta quando la si mette nel forno” e lui la credeva cosi comica che comincio´a ridere a crepapelle.
    IO NO !
    Dopo essermi ripreso ,,,e dopo che anche lui si riprese ..cercai di fargli capire che quella non era una barzelletta Ebraica ma una barzelletta antisemita….ma lui reagi rammentadomi come gli Ebrei siano ipersensibili e sempre pronti a lamentarsi e come proprio questo conducesse all´antisemitismo…
    mi ricordo che la sua voce era cauta…suadente.. come se oltre a se stesso volesse difendere anche me.
    Diceva di non avermi voluto ferire ne´offendere ed io gli ho creduto…so che Enrico non odia gli Ebrei …e un semplice tassista, molto intelligente …ma non sa´cos´e´l´antisemitismo ed e´appunto perche´non lo sa´che non riesce ad accettare di aver raccontato una barzelletta antisemita.
    Non se ne accorge….non lo sa´.
    Enrico si ritiene amico degli Ebrei…perche´ama le barzellette Ebraiche…mi raccontava di essere stato persino ad un concerto Klezmer …Enrico il cittadino medio non si ritiene antisemita…
    ed e´li il problema.
    Secondo me e´proprio questo l´antisemitismo piu´virulento e pericoloso. Ad Enrico non se ne puo´far una colpa….e´una brava persona e se lo si critica…. allora con gli Ebrei c´e´necessariamente qualcosa che non va´….ed e´dunque per questo che penso che il 20% sia molto peggio di quello che si possa pensare…perche´tra di loro ci sono tanti come Enrico…gente che si ritiene integra…che non capiscono cosa ci possa essere di falso nei loro pensieri,
    non sanno che sono proprio loro a mantenere lo status quo dell´ antisemitismo.
    Credo che quella statistica fatta nel lontano 1986 sia proprio una barzelletta triste.
    Un saluto
    Rodolfo

  5. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    mi piacerebbe sentire il suo parere sulla diatriba Scalfari-Camusso-Scalfari su la Repubblica.

    buon pranzo

    Sylvi

  6. rodolfo
    rodolfo says:

    Con il mio 354 intendevo rispondere alla barzelletta 249…chissa´perche´mi sono ricordato di quell´Enrico conosciuto nel lontano 1986.
    Rodolfo

  7. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro Peter tu scrivi:-
    “I brasiliani hanno pero’ giocato sempre meglio dei portoghesi, e volendo sottilizzare vi e’ sempre stato molto sangue arabo ed africano anche in Portogallo”
    -.
    qualche rigo piu´tardi aggingi:-
    “Le volevo solo far notare che il calcio, Balotelli, lo ha interamente imparato in Italia, con o senza ‘fantasia’, non in Africa…a meno che anche lei, come Sylvi, creda che la conoscenza si trasmetta coi cromosomi…

    Non ti accorgi della sottile contraddizione?
    Rodolfo

  8. peter
    peter says:

    x Rodolfo

    non esattamente…
    Lei dice che gli africani neri hanno scarsa fantasia nel calcio, a differenza degli europei, allora io le ho fatto notare che vi e’ abbondanza di ‘sangue’ africano anche in Brasile e Portogallo…
    A riprova della sua tesi sui giocatori africani, lei ha fatto l’esempio di Balotelli. Esempio non calzante, dato che Balotelli e’ nero nato in Africa, ma e’ cresciuto ed ha imparato il calcio in Italia…
    Lei poi, per modificare il faux pas sulla ‘razza’ africana, diceva che in Africa il football lo giocano da appena 20-30 anni…il che spiegherebbe il loro scarso estro e mancanza di fantasia, sempre a suo avviso. Ma Balotelli appartien alla scuola italiana di calcio, o no?
    Quindi la contraddizione e’ tutta sua. O secondo lei gli africani sono congenitamente ‘scarsi’ in fatto di abilita’ di gioco, ed allora non si spiega il successo di Gullitt, Romario, Dunga, Pele’ …oppure e’ scarsa la ‘scuola’ del calcio in Africa, cosa possibile, ma allora non doveva citare Balotelli che il calcio non lo ha certo imparato li’…

    Caro Rodolfo, lei e’ un ‘maestro’ nell’attribuire ad altri delle contraddizioni che sono solo sue…

    Peter

  9. rodolfo
    rodolfo says:

    Ma vedi caro Peter…non tutti siamo uguali.
    Balotelli ha quelle caratteristiche che sono fatte di velocita´ e tiro micidiale e´privo di estro e fantasia.Stop
    Un Facchetti…non so se lei se lo ricorda assomigliva nella difesa molto a Lucio che e´Brasialiano ma non di colore….
    .un Rivera Italiano… il grande Sivori o un Maradona …un Messi Argentino lo si puo´ benissimo comparare ad un Pele´Brasiliano. Morfologicamente gli ultimi… tutti non molto alti e con le gambe corte.
    Io dicevo che le caratteristiche dell´africano alto e gambe lunghe in Brasile con il tempo si sono modificate …per questo parlavo anche di meticci. Ed e´per questo che il gioco Brasiliano e´stato sempre molto lento ma pieno di estro di fantasia e classe.
    Parlo di Caratteristiche fisiche ….non parlo di scuola ne di trasmissioni cromosomiche. Nella storia del calcio lei non trovera´ mai un attacante di classe dal dribbling elegante alto e dalle lunghe gambe.
    Cerchiamo di capirci. Alle volte lei reagisce come un bambino viziato che le vuol aver vinte tutte.Un saluto
    Rodolfo

  10. Peter
    Peter says:

    x Rodolfo

    invece lei si contraddice spesso, e poi copia le battute della Sylvi come la sua chiusa finale…

    un saluto

    Peter

  11. rodolfo
    rodolfo says:

    xPeter
    Naturalmente una scuola ha anche il suo valore per quanto riguarda la tecnica e le strategie… ma sopratutto una scuola dovrebbe agire sul comportamento del giocatore in campo…io trovato quello degli Inglesi di una volta per esempio esemplare….sport …gioco e stopo..mai cattiveria gratuita.
    Rodolfo

  12. rodolfo
    rodolfo says:

    Mi dispiace…io non copio da nessuno…sono troppo impulsivo e sara´stato un pensiero che magari e´difficile a dirlo in altre parole.
    Si tranquillizzi

  13. Peter
    Peter says:

    riguardo le barzellette e lo humour, direi che pochissimi sanno ridere delle barzellette a proprie spese.
    Le uniche barzellette sugli ebrei che mi fanno (a volte) ridere sono quelle che concernono il loro rapporto col denaro e la proprieta’ o il profitto, non certo quelle orrende, e di pessimo gusto, su forni crematori ed affini, che dovrebbero essere bandite. Raccontarle poi addirittura ad un ebreo denota sadismo e crudelta’ mentale, non certo ‘intelligenza’.
    Ho notato che gli inglesi non ridono mai delle barzellette a loro carico…quella della differenza tra paradiso ed inferno a me sembrava brillante, e dopotutto accusa gli italiani di essere pessimi organizzatori…il che non e’ vero. Ma gli inglesi non ne ridono perche’ li accusa di essere pessimi cuochi…
    Una volta un professionista etiopico racconto’ una barzelletta cretina sugli italiani. Gli astanti si scompisciarono dalle risate, io no, dissi solo ad uno di loro che aveva una risata orrenda. Lui rispose, specie se e’ a spese tue…

    Peter

  14. rodolfo
    rodolfo says:

    Raccontarle poi addirittura ad un ebreo denota sadismo e crudelta’ mentale, non certo ‘intelligenza’.
    .
    Caro Peter….una cosa e´ l´intelligenza un´altra la cultura.
    Rodolfo

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    231 controcorrente { 28.01.12 alle 13:59 }
    L’ebraismo è stata la prima cultura “monoteistica ” della storia.
    ——————————-
    Vai a leggerti qualcosa sul monotesimo di Akenhaton, da cui quasi certamente derivava la religione di Mosè. U.

  16. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Gullitt era il mio idolo…

    Le barzellette etniche sono sempre di cattivo gusto, non solo le barzellette ma anche commenti dovuti ad ignoranza.

    Non sai quante volte mi chiedono se ballo la tarantella, e’ ignoranza, non lo fanno per male…

    Ho quasi perso una cara amica per avere usata un’espressione comune che offende gli ebrei, ho detto “jewing down” the cost of something.

    Spesso sono espressioni usate senza saperne il significato.

    Una e’ “to get gypped” a racial slur usato molto di frequente…

    Anita

  17. peter
    peter says:

    x Anita

    non vedo perche’ ballare la tarantella sarebbe offensivo…mi offendevo forse io quando degli emigranti del Nord (tipo Udine, la signora era gentile ed aveva buone intenzioni) mi invitavano a mangiare polenta a casa loro? io rifiutavo cortesemente, salvo poi sorbirmi i loro improperi, ‘quando venimmo qui dopo la guerra ci propinavano spaghetti, e noi non li avevamo mai mangiati in vita nostra…’. Gia’, ma allora perche’ mi invitavano come italiano?! bah…

    Peter

  18. peter
    peter says:

    x Anita

    I certainly got gypped as a child…that’s why I became a lot more successful than my siblings as an adult…but I’m struggling to understand why the expression would be a racial slur…

    Peter

  19. Anita
    Anita says:

    x Peter

    tutto e’ relativo, mi chiedevano anche se pigiavo l’uva…
    Significa essere retrogradi.

    Oggi ci sono le primarie repubblicane in Florida, di solito chi vince in Florida e’ il candidato che andra’ contro l’incombente democratico, in questo caso, Obama a novembre.

    Mitt Romney e Newt Gingrich sono i due principali contenditori….
    Ci possono essere sorprese, e’ stata una campagna vergognosa, almeno fino ad ora.

    Florida e’ a “winner takes all State”….

    Io spero per Mitt Romney, non ne sono entusiasta, ma Newt Gingrich non ha una preghiera contro Obama benche’ e’ un migliore oratore e senza teleprompter.

    Anita

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uroburo,
    ho una piccola sezione dedicata agli Egizi !
    Di Aketanon ho letto ,come anche ho appreso da Letture esoteriche che addirittura il Cristo fosse un tizio senza tempo, addestrato addiruttura nei templi egizi…e che il Cristo fosse esseno e che gli esseni avessero …….ecte,ecte,ect
    Eh la leggenda di Gilgamesch ..continua imperterrita a spopolare..!!

    Pensa che io ho scoperto di essere diretto discendente di Eva, su questo sono sicuro.
    Che a qualcuno fosse venuto in mente di essere monoteista nel passato , non ne dubito…il monoteismo ebraico si è affermato nella Storia…umanamente parlando..,il resto mi interessa poco..nel senso che io non amo le Monadi , nè i monoteismi !!
    Mi interessano gli esoterici…sono interessanti fenomeni di studio !!
    Soprattutto quando l’esoterismo entra in politica ed in affari e d addirittura nelle varie mafie !

    cc

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,

    non ti preoccupare di quelli che ti chiedevano di pigiare l’uva.
    Chi pigia l’uva poi fa il buon vino e chi beve il vino poi è allegro il giusto!
    Tanto lo sai che c’è poco da essere allegri, meno che mai devono essere allegri qielli che ti chiedevano se pigiavi l’uva, l’uva nel tino..ah che orore tutte quelle giovani donzelle senza mutande che pigiavano l’uva nel tino…senza lavarsi nemmeno i piedi poi..nel tino dei padroni che poi i padroni bevevano il vino..ahh Santa fermentazione naturale…., però rimaneva l’immagine e il gesto magari…le contadinelle scendevano dal Tino..quando gli scappava la pipì ?
    Domenda essenziale per il futuro della storia !

    cc

  22. controcorrente
    controcorrente says:

    Piuttosto cara Anita,
    farei una domanda essenziale (ai fini dello sviluppo umano ),domanda per il Nostro Rodolfo !(Heterogonie der Zwecke)
    Ai fini dell’eterogenesi dell’Ebraismo in che rapporto sta una Buona bevuta con l’erezione ?

    cc

  23. controcorrente
    controcorrente says:

    Anticipazioni da San Remo…
    tratte da Repubblica….

    A parte Celentano che “smerda tutti” devolvendo ad Emergency e poveri…(così pare ), questo pezzo introduttivo mi ha convinto..

    SANREMO – Ci saranno anche i Cranberries tra gli ospiti della prossima edizione del Festival di Sanremo. Ad annunciarlo il direttore artistico Gianmarco Mazzi, che annuncia anche i nomi di Geppy Cucciari e Sabrina Ferilli. “Nella prima serata ci saranno Luca e Paolo che aprono, oltre al cast di conduzione. La seconda ci sarà il passaggio di testimone con Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis. Ci saranno ‘I soliti idioti’ perché sarà una serata con la caratteristica di rivolgersi a pubblico giovane. Poi Martin Solvec che farà un dj contest”.

    “La terza serata – continua Mazzi- è importantissima, ‘Viva l’Italia nel mondo’, e l’ospite, la star femminile della serata, sarà Federica Pellegrini. Nella quarta serata apre Daniel Ezralov con David Garrett, violinista anglo tedesco che suonerà i Nirvana, e la ballerina Simona Atzori come protagonisti……

    Qualcuno mi sa dire CHI SONO “I SOLITI IDIOTI”..devo essere rimasto al palo..degli aggiornamenti comici …

    Sono forse la solita metafora che uso anche io ?

    cc
    Ps sono domande esistenziali che meritano rispetto , in fondo , non prendetemi in giro eh !

  24. controcorrente
    controcorrente says:

    Certo che Il totesco che suona i Nirvana deve essere il massimo !!
    Il massimo della Globalizzazione artistica direi !!

    cc

  25. peter
    peter says:

    x Anita

    pensavo che get gypped significasse, in slang, ricevere un trattamento meno favorevole dei fratelli maggiori in famiglie relativamente ‘numerose’, ie con 2-3-4 figli…

    Peter

  26. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Puo’ essere usato in molte occasioni.

    Sempre dove sei imbrogliato, non hai fatto un buon affare, un buon matrimonio, sul lavoro….sempre se ricevi un trattamento meno favorevole o meno dell’aspettativa.

    Anita

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Quindi convolare a nozze sarebbe più o meno un “affare”…
    Si usa così in ammerega?
    Prete: “Anita La Comare vuoi fare l’affare e prendere per marito Francuzzo Lo Compare?”
    E viceversa.

    Valli a capire…

    C.G.

  28. Faust
    Faust says:

    @ cccp

    A parte Celentano che “smerda tutti” devolvendo ad Emergency e poveri…(così pare ),

    … quello del cachet e’ una parte del guadagno… non sempre la piu’ importante in solido… moolto interessanti sono i diritti d’autore… l’apparizione che produce merchandise… occhiali, ed altro… in un’anno possono essere qualche milione di euro… In questo momento ascolto nel Tg3 che paghera’ di tasca sua anche le tasse… (sempre sul cachet…) Certo che e’ moralmente educativo ma in questo momento l’esposizione-apparizione x Adriano che NON ha spazio in Tv come lui vorrebbe e cioe’ “oltre” al solo cantante… L’interesse di Adriano e’ avere un programma TV tutto suo come Opinion-social- maker vale 10 volte e piu’ il cachet.
    In ogni caso ( ho lavorato con lui da ragazzo in tutti i suoi spettacoli dal vivo x anni) e’ un’operazione di marketing & Image come suo solito alla Sua Altezza… Il piu’ Grande!!!
    Faust

  29. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Gginno,
    Ddioo commanda e poi provvedeee,alla fine tuttii contenti e fellicci siammo !!

    cc

  30. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro faustinhoo,

    non per nulla usassi il condizzionalle..nel mio postete di blogghete ..ahhh !!
    Conoscessi un tempo comme già ti dissi..grande rivvolluzzionario..(mi deve ancora L 5000 del 67),che capisse per temmpo l’importanza dello Mercandaise..oggi me rissulta pure ancora ammico di Moggi..(potenza di Faccebucche)
    Ah lo Mercandaise che grande cossa !

    cc

  31. Anita
    Anita says:

    x CC

    Ma San Remo non dovrebbe essere per cantanti Italiani e con canzoni originali?

    Cosa ci fa Madonna? Il cognome Ciccone?
    E’ nata negli US, di madre di origini francesi.

    E Justin Drew Bieber? Canadese? Lo vogliono…

    Anita

  32. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Le potrei rispondere come lei ha risposto a me…

    Si’, si puo’ essere imbrogliati in molti modi, sono modi di dire, slangs.

    Si puo’ essere imbrogliati anche dal tempo…

    Anita

  33. controcorrente
    controcorrente says:

    Ciccone ahhh !
    ittalo annericanaa ahh, no buona,nemmeno per apparizione..
    Ancorra mi riccordo di Louis Arstrong..ma lui Afro grande incommensurabile, genuino,..non ittalo ammericano..non buono , no ittalo ammericano, meglio afro, ah !!

    cc

  34. Anita
    Anita says:

    x CC

    Forse per farmi capire dovro’ usare il vostro linguaggio.

    Non so “un tubo” di Saremo, solo che i partecipanti dovrebbero essere rigorosamente Italiani con pezzi musicali e canzoni originali.

    Anita

  35. controcorrente
    controcorrente says:

    CARO PINO NICOTRI,

    un commento ?

    http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/01/31/news/madoff_dei_parioli_depone_la_guzzanti_mi_sono_sentita_un_imbecille-29068598/?ref=HREC1-59

    Io, posso dire che in fondo mi sento pure IO, un poco “imbecille”,intellettualmente parlando…
    Ma dato che pretendo molto in genere (pure da me stesso)..qualche buona “ragionata” non guasta, fermo restando che le cose serie per fortuna “altre sono”..e su questo non ci piove ..solo che bisognerebbe tenerlo presente di più..
    A mio avviso e scusa per il linguaggio “criptico ” che non capisce nessuno !

    cc

  36. Faust
    Faust says:

    Cara Anita, il Festival di Sanremo x anni dalla sua nascita era il Festival della Canzone Italiana… e si trasmetteva in diretta in Euro-visione ed in differita in molte Tv del mondo… e non solo si vendeva laddove le comunita’ italiane erano numerose, come in Latinamerica, Australia, Canada etc… ma anche in Giappone, in Siberia… ed in tutta l’Africa etc… dove italiani non ce n’erano…

    La canzone italiana e’ sempre stata apprezzata in tutto il mondo… Sul successo e la fama della musica lirica, s’impose la Melodia italiana, La cosidetta Musica Leggera.
    La Melodia italiana fu x anni, anche e soprattutto grazie alla nascente Tv, ma molto importante fu la radio ad onde medie che si riceveva in tutto il mondo, copiata e cantata in mezzo mondo e con Sanremo abbiamo venduto canzoni, turismo e fiori…

    Sanremo era organizzato come concorso x canzoni “nuove” o composizioni inedite.
    Da tutta italia “autori” cioe’ compositori di musica leggera famosi o non, professionisti o autori di opera prima o prima canzone scritta, inviavano lo spartito musicale, musica e parole, ad una commissione di giurati che sceglieva le canzoni che avrebbero partecipato al Concorso… si era un concorso con premi e vincitori… Una volta scelte le canzoni, se l’autore non era un cantante, assegnavano l’esecuzione ad un cantante gia’ famoso o esordiente… o allo stesso autore e naquero “i cantautori”, ed in una settimana di esecuzioni e selezioni, con il voto della giuria in sala ed in tutta Italia, nelle ultime 3 serate si svolgevano le semifinali e la finale… con vincitori e premi… Era un grande evento mediatico e gli ascolti, sia via radio che in Tv coinvolgevano milioni di spettatori…

    Poi negli anni ’70 decisero di “internazionalizzare lo show” invitando interpreti stranieri, cantanti famosi nei loro paesi, che dovevano cantare in accoppiata all’interprete italiano la stessa canzone.

    e’ cominciato Ballaro’… addopo
    continua…
    Faust

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Controcorrente

    Commento: beh, mi pare abbia sentito bene….
    Un abbraccione. Ma senza che mi attacchi l’influenza!
    pino

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    com’è noto, e come dice anche questo odioso radical-chic, il vero problema dell’economia italiana sta in quei 120 MILIARDI DI EURI di imposte non pagate all’anno.
    Come lei ci ha diuturnamente spiegato questa evasione, unica in Europa, e quella dei secondi lavori in nero degli operai . Quindi credo che sia il caso non solo di abolire l’articolo 18 ma la stessa Cassa Integrazione. Le centinaia di migliaia di operai licenziati potranno utilmente trasformare il loro secondo lavoro nel primo, pagando le dovute tasse. Nel contempo sarà il caso di togliere definitivamente la Guardia di Fidanza da Cortina e dai luoghi delle varie Movide. Com’è noto imprenditori e commercianti sono alla fame e, al di là della loro famosa affidabilità fiscale, certamente non potrebbero pagare una sola lira di tasse in più.
    L’odioso e repellente radical-chic parla anche del decennio della dissipazione berlusconiana. Giova ricordare che la Confindustria e la PMI in particolare non hanno mai votato o sostenuto il miserabile Banana. Come tutti sanno gli imprenditori ittagliani, soprattutto quello medio-piccoli, erano su posizioni autenticamente riformiste e progressiste e mai e poi mai avrebbero potuto appoggiarlo.
    Quindi la risposta alla sua domanda è semplice: varcata la soglia della fabbrica il lavoratore diventi uno schiavo privo di diritti che verrà amorevolmente retribuito, in natura, con i viveri necessari e sufficienti per nutrire se stesso e la sua famiglia. Gli imprenditori metteranno disposizione delle tendopoli nei parcheggi dell’azienda in modo da risparmiare su affitti e trasporti. Finito di lavorare gli operai potranno ritornare liberi e passare il fine settimana scopando come ricci in tutti i modi, compreso quelli illegali: siamo o non siamo libbbberi?
    Ecco, mi sembra che ormai si intraveda la luce in fondo al tunnel.
    Un caro saluto U.

  39. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uroburo,
    la tua disamina non mi sorprende…infatti le PMI stanno riflettendo seriamente sul futuro…infatti se gli Operai /salariati in genere tendopolizzati che avranno un ciclo lavoro fabbrica tipo quello mangiare -water…dove troveranno mai il tempo per consumare i prodotti che le stesse PMI produrrannno a prezzo sempre più basso e competitivo ?
    All’associazione, pare che stiano per presentare un decreto che prevede per legge l’estensione del tempo a 48 ore !
    Cosicchè dopo inenarrabili sforsi intelletivi scientifici, avremo finalmente la soluzione scientifica del tempo biologico..in fondo ci voleva poco a capire Einstein quando parlava della relatività del tempo e dello spazio tempo..
    ciao
    cc

    ps – Pensa che la Costituzione USA,prevede il diritto alla felicità.
    Peccato che non abbiamo mai emesso il Decreto attuativo spiegando al popolo
    cosa diavolo sia la felicità !

  40. controcorrente
    controcorrente says:

    Ahh Uro, sembra che un sacco di gente si sia dimenticata la legge dell’incremento di produttività marginale, ovvero se io metto una unità produttiva in più ,quanto deve essere il profitto in più che devo ricavare…sembra una legge da manicomio criminale psicopatica ..poi tu magari saprai dirmi qualche cosa in più sulla storia delle psicopatie da mercato avnzato….questa è vecchia quella del produttore marginale.. ciao
    cc

  41. Anita
    Anita says:

    x CC – 394-

    Stavo chiudendo ed ho letto le tue ultime righe.

    La Costituzione degli USA non promette la felicita’.

    “Life, Liberty and the ‘pursuit’ of Happiness” e’ una frase ben nota nella “United States Declaration of Independence”.

    Pursuit = perseguimento, non una garanzia.

    Ciao,
    Anita

  42. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    scusi neh, ma il suo perenne dire ‘Banana’ mi ricorda certi dissidenti antifascisti che durante il venerato Ventennio dicevano sempre ‘Giulietta’ parlando di Mussolini in un caffe’ di via Veneto a Roma, mi pare…dato che si affacciava sempre al balcone di palazzo Venezia. Tutto perche’ i camerieri erano spesso spie dell’Ovra. Un sotterfugio che mi fa pensare, io ovviamente non c’ero all’epoca…ma in totale assenza di garanzie giuridiche gli intellettuali di quel caffe’ potevano essere arrestati solo per essere la’, o magari solo per dire ‘Giulietta’, dato che i tribunali speciali fascisti non condannavano certo in base a prove legali…anche ammettendo per assurdo che criticare il capo del governo dovesse essere un reato…
    In sostanza, dire che il Banana sia un mafioso ed un farabutto potrebbe costituire gli estremi di una querela, ma dire che la confindustria votasse per lui, o no, non mi pare esattamente un’ipotesi di reato, a meno che in Italia non esistano ancora i reati d’opinione…
    Qui la gente puo’ in effetti dire ‘this bloody prime minister…’, aggiungendo quello che secondo loro fa di sbagliato o ‘sporco’. In sostanza, non fa il nome, dice solo l’ufficio

    Peter

  43. Peter
    Peter says:

    x Anita

    the pursuit of happiness venne inserito come diritto costituzionale da T. Jefferson…
    Mi sono chiesto a volte perche’. Come tu ben dici, non e’ diritto alla felicita’, ma al suo perseguimento o aspirazione. Quindi e’ una cosa cretina, dato che non si capisce cosa difenda o pretenda…
    In sostanza, puo’ per esempio un ladro scansare la galera in US dato che, a modo suo, rubando persdeguiva la felicita’ o contentezza? certo che no…ed un omicida? neanche, a meno che non sia il presidente o un agente della zia…e lo faccia in nome della ‘ragione di stato’…che non e’ necessariamente la sua felicita’ individuale, dato che vanno poi a piangere sulla spalla di Dio…
    E’ un diritto talmente banale, e limitato, che non valeva la pena di riconoscerlo per le legge…come se poi in altri paesi fosse negato …

    Peter

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