Dopo il Biafra, la Libia: la Francia non perde il vizio. E non lo perde neppure l’Occidente

Chissà se anche questa volta i bombardamenti “chirurgici” contro Gheddafy gli ammazzeranno un’altra bambina, figlia adottiva, come quella ammazzata nel 1986 dai piloti americani che per cercare di ucciderlo su ordine criminale del presidente Reagan bombardarono casa Gheddafy massacrando un po’ di gente, ma mancando l’obiettivo designato. In ogni caso, non trattandosi di bambina e vittime israeliane e tanto meno ebree non ce ne può, come si dice a Roma, “fregà de meno”. “Tripoli brucia”, titolano infatti giulivi i nostri giornali. Al nostro cinismo e alla nostra mancanza di scrupoli e memoria non c’è limite.

Come che sia, ha ragione il marito di Carla Bruni, noto anche come Sarkozy: “La Francia si assume le proprie responsabilità di Fronte alla Storia”. La Storia però non è smemorata e contrariamente alle signore tipo Carla Bruni e affini non si lascia incantare e portare a letto con belle frasi ad effetto. La Francia infatti di fronte alla Storia ha già la responsabilità dell’invasione napoleonica dell’Egitto e del sanguinoso sfruttamento coloniale non solo dell’Algeria vicina di casa della Libia aggredita in queste ore. Il marito di Carla Bruni farebbe meglio a tenere a mente che in tempi più recenti la Francia ha di fronte alla Storia la grave responsabilità della tragedia del Biafra, la cui secessione dalla Nigeria fu criminalmente foraggiata da Parigi per poter mettere le mani sul petrolio di quelle terre.  Prima della lunga guerra civile per il Biafra, con il solito per noi irrilevante contorno di qualche milione di morti ammazzati con armi vendute dall’Europa, la Nigeria era un Paese in via di forte sviluppo grazie al suo petrolio. Dopo la guerra per il Biafra la Nigeria è diventata terra di emigrazione di donne venute a migliaia anche in Italia per vendere sesso a basso costo. Senza dimenticare le precedenti responsabilità inglesi nel devastare parte di quel territorio, specie il Benin, dal quale quando ne hanno conquistato la capitale hanno razziato in un solo giorno, tra molto altro, migliaia di splendide statue in bronzo, parte delle quali fanno sfoggio di sé nei musei londinesi. Era l’epoca in cui i re del Benin facevano a gara con i re di Francia e Versailles in fatto di sfarzo. Visto che il marito di Carla Bruni evoca la Storia è bene essere precisi, completi e non barare. Anche perché con la Storia non si può barare.
Duole dover sospettare che il marito di Carla Bruni abbia fretta di far fuori Gheddafy per evitare che questi renda di pubblico dominio, come un suo figlio ha imprudentemente minacciato di fare, i documenti comprovanti il suo accettare finanziamenti sottobanco anche proprio dai libici per la sua scalata alla presidenza della Francia. Non è dignitoso, tanto meno di fronte alla Storia, accettare quattrini che quando fa comodo si definiscono ufficialmente puzzolenti. Soprattutto non è dignitoso, di fronte alla Storia, scatenare una guerra per evitare di essere sputtanato in piazza per motivi privati. Il Chiavaliere si limita a fare una guerra contro i magistrati a base di parole e leggi su misura, finora non ha ammazzato nessuno né invaso terre altrui. Dove ha inviato soldati, Iraq e Afganistan, lo ha fatto solo come appoggio di serie B e comunque trascurabile, finora non s’è ancora sognato, a differenza del marito di Carla Bruni, di scatenare una guerra vera, con bombardamenti e morti ammazzati.

Due piccioni con una fava: all’estero mettere le mani sul petrolio altrui e all’interno creare una situazione di emergenza tale da permettere al marito di Carla Bruni e al suo governo di rafforzarsi e durare. Ne trae vantaggio anche il nostro capo del governo, che con una guerra in atto scatenata da Stati europei può di schivare meglio i processi e indicare i magistrati addirittura come nemici della Patria. Non c’è nessun bisogno di ricorrere magari alle bombe di “terroristi” armati dai servizi segreti come avvenne in Italia nel ’69, fino alla strage di piazza Fontana a Milano, le bombe infatti i berlusconiani sperano arrivino sotto forma di missili o attentati “libici”, e più in generake “islamici”. In ogni caso il governo e il Chiavaliere sono salvi, sono più sicuri di andare avanti.
La Francia però di piccioni ne prende uno in più, tre anziché due: lanciandosi in avanti prima di tutti all’assalto della Libia favorisce la sua Total e la mette in quel posto alla nostra Eni, che dalla Libia prende il 26% del nostro fabbisogno petrolifero. Lo scopo è semplice, anche se lo negherebbero tutti sdegnati: acuire le difficoltà economiche dell’Italia e anche quelle politiche tramite il diluvio di nuovi arrivi di disperati, che esaspererà la Lega fino magari a un qualche punto di rottura. La Francia infatti assieme alla Germania non vede l’ora di cacciarci dalla Comunità Europea, almeno dalla moneta unica, perché siamo un peso economico e una mina politica vagante data la incapacità di fare le riforme necessarie e la capacità dei poteri parassiti di restare al comando fottendosene del debito pubblico. Berlusconi tempo fa per fare un piacere a Israele e agli Usa, ai quali anche a causa del bunga bunga non può dire troppi no, ha ordinato all’Eni di interrompere ogni rapporto con l’Iran, che non solo ci fornisce petrolio non meno della Libia, ma ci ha anche reso partners di alcuni grandi impianti di estrazione. Una mossa, quella contro l’Iran e di fatto contro l’Eni, che aveva anche il pregio di favorire le tasche del giro berluscone: meno petrolio arriva dall’Iran più ne deve arrivare dalla Libia dell’amico – e maestro di bunga bunga – Gheddafy e assieme al gas dalla Russia dell’amico Putin, due bei tipi con i quali il Chiavaliere secondo gli Usa è in affari. Ora però grazie al marito di Carla Bruni rischiamo di trovarci non solo senza il petrolio iraniano, ma anche senza quello libico: in totale, sparisce oltre il 50% dei nostri rifornimenti petroliferi! In altre parole, una tragedia. Di quelle vere. Oltre al pericolo di disastro militare o terroristico anche in casa nostra.
Tutte cose che però in Rai gli augusti Spazzolini e le ex spie della Cia modello Ferrara si guardano bene dal dire, occupati come sono ad applaudire, così come si limita sempre ad applaudire la stampa più o meno prona modello Il Giornale o Panorama, ai quali ormai fa concorrenza perfino un rotocalco di pettegolezzi e vacuità varie come “Chi” dell’impagabile, si fa per dire, signorino Signorini.

Il metodo è sempre quello: foraggiare e armare una qualche opposizione che ci faccia comodo, dai generali golpisti argentini ai talebani, per abbattere i governi che non fanno i nostri interessi, oppure invadere Paesi altrui con la scusa di “difendere la popolazione”, come è stato fatto in Iraq due volte di fila. Mi pare fosse il generale Fabio Mini a scrivere pochi anni fa su L’espresso che con la scusa dell'”intervento umanitario” abbiamo trovato il modo di fare le guerre facendo finta di volere la pace. E, in Italia, di rispettare la Costituzione, che le guerre le ripudia di qualunque tipo esse siano. Siamo talmente abituati a stuprare la verità e la realtà da non renderci conto della profonda follia, ipocrisia e contraddizione insite nel concetto, e nella pratica, della “guerra umanitaria”! I bombardamenti francesi e americani stanno facendo in Libia una marea di morti, esattamente come quelli israeliani a Gaza, ma noi siamo felici perché “difendiamo la popolazione”, “difendiamo i civili”. Strano modo di difenderli quello di accopparli in misura maggiore di quanto potrebbe fare Gheddafy per riportare la situazione alla normalità. Vedo che i siti internet titolano giulivi “Tripoli brucia”. Durante la prima guerra del Golfo, cioè durante il primo attacco contro l’Iraq voluto dagli Usa i bombardieri e i missili americani si sono accaniti contro le truppe di Saddam ormai in fuga, massacrando non meno di 40-60 mila uomini. Di morti Saddam ne avrebbe fatti molto meno se si fosse tenuto lui il Kuwait. Per la “libertà e la democrazia” del quale abbiamo fatto una guerra, partecipandovi anche noi italiani con l’aviazione, per poi ovviamente fottercene e della democrazia e della libertà, tant’è che il Kuwait è ancora un regno proprietà privata del solito parassita messo sul trono da Londra o da Washington o da Parigi. Non a caso teniamo in piedi un potere come quello che opprima quanto meno le donne in Arabia Saudita e lasciamo che il solito sceicco parassita massacri nel suo Barhain chiede libertà né più e né meno come l’hanno chiesta in Tunisia e in Egitto. Anzi, facciamo finta di niente di fronte al fatto che il parassita padrone del Barhain il massacro lo ha fatto fare grazie all’arrivo proprio di truppe saudite. Accorse su mezzi corazzati made in Usa e dintorni. Per la seconda guerra contro l’Iraq abbiamo inventato la formula della “guerra preventiva”, ovviamente una guerra “giusta” perché faceva comodo a noi. E’ anche sulle laudi a quella guerra che hanno fatto carriera giornalistica spie della Cia come Giuliano Ferrara. Non guardo mai la tv, ma immagino che Ferrara, che combinazione vuole sia tornato da poco nuovamente sui teleschermi Rai, tesserà le lodi di questa nuova guerra, e con lui i vari augusti Spazzolini e simili cantori.

“Chi pensa che la guerra è bella e che valga più della pace, è storpio di mente”: lo ha detto Cartesio, francese e fondatore del pensiero moderno, scientifico. Ma evidentemente il marito di Carla Bruni non ha letto Cartesio. Non lo hanno letto neppure tutti i laudatori interessati che intonano il solito coro della “guerra giusta”. Con la loro logica danno ragione a chi per esempio volesse la guerra a Israele o invadere la cosiddetta Padania per dar man forte alle Camicie Verdi che vogliono la secessione dall’Italia. Ognuno infatti di ciò che è giusto ha un suo concetto, una sua visione. Ciò che è giusto per noi può essere ingiusto per altri, e viceversa. Ovviamente. Però come sempre anziché trattare per trovare un punto di equilibrio comune preferiamo ricorrere alla forza  quando siamo convinti di poterla fare franca. Sono secoli che invadiamo terre altrui seguendo questa logica. Ho già fatto notare più volte come il Medio Oriente sia dall’invasione dell’Egitto da parte di Napoleone in poi la prova clamorosa del nostro fallimento anche e soprattutto morale. Von Clausewitz diceva che la guerra è la prosecuzione, con altri mezzi, della politica. L’Occidente della famosa “civiltà superiore” ha invece capovolto il concetto: per noi la politica è solo la prosecuzione, con altri mezzi, della guerra…. Alla quale amiamo tornare ogni volta che se ne presenta l’occasione. Prima abbiamo “esportato la civiltà” di Roma. Poi abbiamo “esportato la vera religione”. Poi abbiamo nuovamente “esportato la civiltà”, questa volta non più di Roma ma dell’Europa coloniale. Poi abbiamo “esportato il liberalismo”, in nome del quale gli Usa hanno trascinato il Giappone nell’epoca industriale, con le note tragiche conseguenze. Poi abbiamo “esportato la libertà”, cioè la nostra contro i sistemi socialisti o comunisti foraggiando un gran numero di colpi di Stato e di massacri di “comunisti”.
Ora “esportiamo la democrazia”. Sempre a cannonate. Ma, cosa curiosa, dopo averla uccisa in culla quando nasceva da sola, come in Iran, Cile, Congo, Argentina, Indonesia, Grenada, ecc.

Duole dirlo, ma il metodo classico, di cui ho parlato sopra, si è affinato imparando dal metodo israeliano usato da 60 anni in Palestina: bastonare il “nemico” per frantumarne gli assi portanti della società, che senza ossatura non può che collassare e rifugiarsi nel fanatismo religioso, peraltro speculare al fanatismo talmudico, o in governi più o meno proni. Il fanatismo religioso del “nemico” è per noi cosa comodissima e utilissima, ci permette infatti di avere un ottimo alibi per bollarlo come nemico e mobilitare di conseguenza l’opinione pubblica, vedi il caso Gaza e Hamas. In quanto a governi fantocci, l’Afganistan, l’Iraq e l’Anp ne sono begli esempi. Copiare dagli israeliani ci porta però al contagio del delirio di onnipotenza e della guerra continua. In Israele infatti la reazione al “vento della democrazia” arrivato il 15 marzo anche a Gaza e nei rimasugli della Palestina provoca reazioni tanto per cambiare scomposte. Il leader dell’ANP Abu Mazen e il leader di Hamas, Ismail Haniyeh dovrebbero vedersi nei prossimi giorni, sull’onda della forte richiesta di unità e riconciliazione nazionale dei movimenti esplosa in piazza il 15 marzo. Forse saranno costretti a risolvere anche la questione della riforma dell’Olp, dove Hamas non è presente ma dovrebbe entrare. Forse risolveranno anche il problema delle divergenze sulle elezioni, che Abu Mazen dice di prevedere entro i prossimi sei mesi mentre Hamas le ha sempre bollate come “illegittime”.
Il possibile incontro è visto di buon occhio dall’inviato ONU, Robert Serry, che lo ha pubblicamente auspicato. Sono invece negativi e di condanna i commenti delle  autorità israeliane, che grazie alla divisione tra Hamas e ANP hanno buon gioco nel continuare all’infinito l’occupazione della Cisgiordania e l’assedio di Gaza. In un’intervista rilasciata alla rete Usa CNN il capo del governo israeliano Netanyahu non solo ha barato paragonando Hamas ad Al-Qaeda, ma ha addirittura affermto che la riconciliazione tra le due parti palestinesi significherebbe “la fine del processo di pace”. Facendo finta che il “processo di pace” non sia già stato ucciso e sotterrato da tempo proprio dai governi israeliani, come hanno inequivocabilmente dimostrato di recente anche i “palestinian papers”.

L’Italia ha compito 150 anni. Il papa ha avuto la faccia di bronzo di dire che la Chiesa è un buon collante per gli italiani. Dimenticando di dire che proprio la Chiesa ha impedito che l’unità d’Italia fosse realizzata quasi mille anni prima, per l’esattezza dai longobardi, e ha poi pure impedito che fosse realizzata dagli svevi. Senza contare che Garibaldi e i Savoia per arrivare finalmente a fare l’Italia unita hanno dovuto prendere a cannonate proprio l’esercito pontificio e le mura della forcaiola Roma papalina.

466 commenti
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  1. controcorrente
    controcorrente says:

    Popone tranquillo ,
    ho ragione anche questa volta !
    Io quando dico tutti sono proprio tutti .
    Tu infatti sei Nessuno e uno più nessuno fa sempre Uno.
    Tu sei che sei un matematico dell?UNO più uno, dovresti averlo capito !

    cc

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  2. controcorrente
    controcorrente says:

    Ahh popppone dimenticavo, chi credi di prendere per il Kulo da buon nessuno come sei !
    Il sig Andrea Rossi esordisce (quasi) nel Blog, dichiarando che garibaldi era un mercenario a capo di una banda di ladri (camicie rosse)
    Tutti ladri..capito !
    Come i partigiani , ti ricorda qualche cosa?
    Quindi Tutti va bene , in quanto Andrea Rossi è un nessuno pure Lui come te e anche se va per una volta in anticipo a quel paese , nulla di male…se continua così sono sicuro che ci andrà anche altre volte come te d’altronde.
    Sempre metaforicamente parlando..stai tranquillo se l’Andrea è un buon cliente ” come penso, vedi che non si offenderà per così poco e sarà brillantemente ancora con Noi , con le sue ESTEMPORANEE!!

    cc

    Rispondi
  3. Popeye
    Popeye says:

    Altrimenti come sarebbero arrivati a Berlino prima degli yankees?
    —————–
    Ma Dio mio ti devo imparare tutto! I soldati americani non avevano ancora andato oltre il Rhine quando arrivarono ordini dai politici che gli inglesi e americani non dovevano andare vicino Berlino. Le zone erano stati stabiliti a Yalta.
    La corsa esiste solo nel tuo cervello putrefatto.

    Rispondi
  4. Popeye
    Popeye says:

    Scusami gatti-glio non sapevo che i partigiani risalivano a quei tempi.
    Allora il signor Rossi non ha diritto alle sue opinioni? Dunque anche lui deve diventare un gatto spelato.
    Il signor Rossi aveva ragione. Il sud fu invaso da una banda di piemontesi e malviventi. Gia’ che differenza c’era? Avevano tutti la camicia rossa!

    Rispondi
  5. controcorrente
    controcorrente says:

    Popone
    si è vero il sud fu invaso da una serie di Bolscevichi del Nord tutti ladri !
    Sei contento adesso !
    Ti sei pisciato addossso dalla contentezza !
    La prossima volta ti regalo un scatola di mentine ed un yo-yo

    cc

    Rispondi
  6. Anita
    Anita says:

    Bisognerebbe spiegare al Signor Andrea Rossi cosa o chi sono i gatti spelati.

    Il benvenuto di CC….era un po’ dubbioso anche se CC e’ uno scrittore ermetico.

    Anita
    —————————————————————

    x C.G.

    Sto portando Alexander dal veterinario, gli prudono le orecchie.

    Anita

    Rispondi
  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Quando ero ragazzino dicevamo tra noi, lazzaroni!.. che a chi prudeva le orecchie era omosessuale.
    Frocio, nel gergo di quei tempi.

    Le sto dicendo la verità.
    C.G.

    Rispondi
  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC
    Mentine?
    Spinaci, cc, spinaci! A bidoni., altrochè…
    Altrimenti va in fibrillazione e spara una delle sue minchiate.
    Come i tossici quando vanno in crisi di astinenza.

    P.S.: non credo che si droghi, se si esclude lo sniffo delle teorie sballate usaescippa, lo dico SOLO per fare un paragone.
    Non voglio che lui pensi che lo insulto.
    Basta poco a mandarlo sù di giri.
    C.G.

    Rispondi
  9. sylvi
    sylvi says:

    …I genovesi sono meno stupidi, lo dimostra anche l’evoluzione delle due città….Uroburo

    Caro Uroburo,

    i genovesi sono stati o sono???Oppure è questione di Dna?
    Io prenderei, prima di fare tali affermazioni, una carta geografica e molte topografiche…………
    Ho sempre detto che la geografia non è un’opinione…e determina la Storia…ohh se la determina!

    Ho già scritto, per correttezza, che la Storia della presa e del saccheggio di Costantinopoli che ho più attuale è quella di Alvise Zorzi, sicuramente di parte, ma non di più di qualsiasi altro storico “targato” dei giorni nostri.
    Tornando alla geografia…Venezia era ” la piccola sparpagliata comunità di pescatori e salinai, la remota provincia bizantina sperduta fra paludi e canneti,…(Zorzi)” ,… fra la terraferma di ducati avvoltoi, Aquileia e il SRI, la Chiesa di Roma e quant’altro …aggiungo io!
    Tutt’altro che Santi, volevano emergere ed imporsi sulla scena del Mediterraneo…i mezzi erano quelli…degli altri!!!
    Non mi pare che gli altri fossero stati più lungimiranti.

    Scrive Zorzi: ” non fu Venezia a spingere i C rociati ad una azione decisiva.
    Anzi fu il Doge Dandolo a prendere l’iniziativa di un estremo negoziato col Marzuflo ma ” se ne ebbe una risposta ironica e decisa ( cronista Zancaruolo):
    -…che cosa avete da imperare in questo impero! Andatevene oltre il mare, contro gli Infedeli a conquistare la Terrasanta”….

    E Venezia aveva a che fare con le “brame” degli altri…i Crociati!

    Genova …non vedo tutta questa evoluzione, rispetto a Venezia!!!
    Ma come lei ben sa…io so soltanto di storia di orti e di peli nel naso!!!

    Buona cena
    Sylvi

    Rispondi
  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Nell’articolo 4, paragafo 2, del Trattato italo-libico stipulato il 30 agosto 2010 (!) tra il Bunga-Bunga italiano e il Bunga-Bunga libico.
    leggo:

    “Nel rispetto dei principi della legalità internazionale, l’Italia non userà, ne permetterà l’uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro la Libia e la Libia non userà, né permetterà, l’uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro l’Italia”.

    No comment.
    C.G.

    Rispondi
  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara anita,
    ti ringrazio per il complimento….
    Vedo che comprendi benissimo il Mio Ermetismo ” di fondo quando è necessario !
    Davvero complimenti !

    cc

    Rispondi
  12. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    ecco un’altra che studiato !

    da la stampa..Alla Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi non risulterebbe che Daniela Santanchè ha conseguito un master. Lo rivela il settimanale «Oggi». Il settimanale ricorda che sul sito del governo nel curriculum del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio c’è scritto: «Laureata in Scienze politiche, consegue un master alla Sda Bocconi». «Ma alla Scuola di Direzione Aziendale del prestigioso ateneo milanese di lei negli archivi non c’è traccia», sottolinea il settimanale riportando dichiarazioni della Bocconi.

    Eppure avrei giurato dalle sue apparizioni televise che in molte cose era esperta…
    Quello che mi pare strano che è vanno tutti a prendere lauree alla Bocconi e master….che sia un vizio dei manager nostrani ??
    Sai i manager sono poi quelli che managerizzano !
    Meglio la Gelmini a questo punto, scuole private dalle Suore e esame da procuratore a reggio calabria…come vedi Il Sud serve a qualche cosa , non solo per i pomodori al percolato…,ma per fare i governanti del Nord …
    Meglio il trota che troteggia dopo tre tentavivi per un diploma,(colpa dei docenti meridionali ) ma Lui si consola al Parlamento dei Lumbard..!!
    Tuuta gente di un certo livello, studiati..mica come il povero comunista Antonio , che non ha studiato…!!
    Ah questi Comunisti fannulloni e senza studi ..vera pietra al collo dei destini italici , che altrimenti avrebbero potuto essere ben più alti e ben più radiosi ..!!
    Guarda il livello del popone ,pensa se fosse rimasto in Italia che vantaggio nè avremmo avuto !
    Uno così in Abruzzo lo rimpiangono ancora adesso..chissà che un giorno non ci sia pure una laurea ad Honorem pure per Lui..pensa che hanno data ad un Giutto come Dario Fo , il Nobel !!

    cc

    Rispondi
  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    a proposito di logica, mi dica sinceramente se lei ha capito la questione dei gatti del molto pregevole signor Popeye. Non capisco se si tratti di una delle sue solite manifestazioni di alta gegnalità alla quale noi poveri mortali non possiamo arrivare, oppure se, come gli succede quasi sempre, non stia parlando da solo.
    Un caro saluto U.

    Rispondi
  14. peter
    peter says:

    x Uroburo

    no, ovvio che quella dei gatti non l’ho capita. Pero’ sono animali che mi piacciono, quindi non me ne cale…

    Peter

    Rispondi
  15. Uroburo
    Uroburo says:

    PER AZ
    Senti carissimo, Pino cerca di amministrare il blog come meglio può. Io non condivido certe sue scelte ma il responsabile è lui ed a me sembra giusto accettarle anche se non le condivido. Anche perchè non ho nessuna ragione di mettere in dubbio la sua buona fede e la sua correttezza.
    Adesso non metterti anche tu a fare il sofista. A me dispiacerebbe qualunque abbandono ma per il tuo ci farei una mezza malattia
    Un caro saluto Uroburo

    Rispondi
  16. Uroburo
    Uroburo says:

    No, no, il problema è proprio questo: le battute sono di per sè innocenti ma non si capisce cosa vogliano dire.
    Insomma parla da solo …..
    E poi lei Peter protesta se lo invito a predere le pilloline!?! Ma lo faccio perchè sono preoccupato per la sua salute. Ecchediamine!
    Un saluto U.

    Rispondi
  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 22.03.11 alle 17:34 } Allora il signor Rossi non ha diritto alle sue opinioni? Dunque anche lui deve diventare un gatto spelato.
    ——————————————–
    AL MOLTO PREGEVOLE SIGNOR POPEYE
    Caaaaro (voce flautata), guardi che nessuno ha detto al signor Rossi che non può avere le sue opinioni.Lo si è solo mandato affa, seguendo l’abituale stile popeyano.
    Un saluto carissimo, si riguardi …. e non dimentichi le famose pilloline. U.

    Rispondi
  18. Uroburo
    Uroburo says:

    Qui non ci sono cacchi personali ma solo cacchi pubblici.
    Non lo sapeva, mio gegnale bifolco? Beh, adesso lo sa….
    E non tiri su troppo la cresta altrimenti le faccio un’altro shampoo di quelli che le ho già fatto per mesi e mesi, alla luce del sole.
    I polli come lei possono starnazzare ma a bassa voce per non disturbare i discorsi degli adulti.
    Marsch ….. Uroburo

    Rispondi
  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    premetto che come milanese io sono del tutto distante da ambedue le città e che il mio giudizio è solo storico.
    Venezia si è fatta fagocitare come una qualunque provincia, ed ora è una città che vive solo di turismo.
    Genova è rimasta una città importante ed una piazza finanziaria di prim’ordine.
    Per quanto riguarda la IV crociata lo storico delle Crociate, Steven Runciman, dice il contrario.
    Un saluto U.

    Rispondi
  20. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    io non non protesto per le pilloline, ma quando vi chiamate tra voi avanzi di latrina, kakkatu, etc etc etc. Giusto perche’ mi fanno schifo e mi ricordano i blogs di Bocca (buonanima…) o di Goldkorn…

    Peter

    Rispondi
  21. Popeye
    Popeye says:

    Guarda il livello del popone ,pensa se fosse rimasto in Italia che vantaggio nè avremmo avuto !
    Uno così in Abruzzo lo rimpiangono ancora adesso..chissà che un giorno non ci sia pure una laurea ad Honorem …
    —————-
    Due punti gatti-glio!
    Il primo: MOLISE, M O L I S E!
    Il secondo: Se la carta per la laurea ad honorem non e’ stampata su carta morbida non l’accetterò.

    Rispondi
  22. Popeye
    Popeye says:

    Bersani: indecorosa nostalgia di Berlusconi, Italia svilita. «E’ un’indecorosa nostalgia che aggiunge una nota di confusione e discredito alla posizione del governo italiano, che appare illeggibile agli occhi dell’Europa e del mondo» ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, riferendosi alle frasi del premier che si è detto «personalmente addolorato» per Gheddafi. «Mi auguro – ha aggiunto Bersani – che la discussione in Parlamento ristabilisca un filo logico che si sta perdendo, con un governo e una maggioranza che procedono senza barra e che stanno dando il peggio di sé. Questo è fonte di preoccupazione, anche perché viene drammaticamente svilito il volto dell’Italia su grandi questioni in cui dovremmo invece esserci come intelligenti protagonisti».
    ————

    Rispondi
  23. Popeye
    Popeye says:

    x professo’ Peter
    adesso capire! va bene dire uno essere matto ma non pappagallo. avere ragione voi. voi essere culo e camicia ma io avere difficoltà determinare chi essere culo e chi essere camicia. io fare sapere voi domani alle sette. voi fare sapere io giorno di pranzo perché io spedire voi mazzo di fiori alpini carnici.
    Cheerio mate!

    Rispondi
  24. Popeye
    Popeye says:

    Obama trasferirà controllo della missione in libia ha una commistione politica europea. Ha parlato con Comeron e Sarkozy. A Berlusconi gli spedisce un bacio alla mano.

    Rispondi
  25. Anita
    Anita says:

    quarta prova

    x C.G.

    Da lei non mi spettavo di meglio.

    I cani a pelo o capelli lunghi sono piu’ proni a ba.cte.ria nel ca.na.le auri.cola.re.
    Il mio cane ci e’ capitato due volte e sempre dopo una vi.s.ita al groo.mi.ng salon.

    Questa era una vi.sita di co.ntr.ollo, il cane e’ sotto cura da due settimane.

    Glie l’ho scritto solo per darle un passatempo, le ka.k.k.ette sono ormai troppo vecchie, non le pare?

    E anche se il mio cane fosse fro.cio?

    Da bravo progressista so.cia.li.sta, dovrebbe dargli almeno una medaglia e proporre un matrimonio omo.ses.sua.le.

    Anita

    Rispondi
  26. controcorrente
    controcorrente says:

    da Repubblica…
    La Germania ritira la Bundesmarine dal Mediterraneo…

    …..E’ una decisione di cui politicamente e da un punto di vista diplomatico e geopolitico possono rallegrarsi soltanto la dittarura cinese, che col suo non appoggio alla no-fly zone delle Nazioni Unite ha cercato di rafforzare la sua offensiva per il controllo delle materie prime in tutta l’Africa e il suo ruolo di assertiva superpotenza, e la Russia di Putin che definisce “crociati” i piloti Nato che con i loro jet fermano i Panzer di Gheddafi in marcia verso le città …

    Che vi aveva detto il Vostro cc , pochi post fa..!!
    I casi sono due o cc è un genio, cosa che escludo nel modo più totale..o soltanto che basta fare due più due ed ammettere che è iniziata la Terza Guerra Mondiale per l’accapparamento e il controllo delle ultime riserve di materie prime del pianeta..lo scontro tra gli opposti imperialismi si materializza sempre sempre più…
    La caduta del Muro evidenzia sempre più la Formalità dell’unione su Valori ideologici condivisi quali Democrazia e libertà e ognuno pensa di nuovo a farsi i “cazzi propri”…naturalmente la strada è ancora lunga , ma il sentiero è tracciato….
    Gli imperialismi sono ancora diseguali, ma già comincia il posizionamento…
    Mi senbra di aver già visto una cosa del genere o noh?
    Ci sono cose che cambiano, ma ci sono cose che restano,tipo economie a tasso di sviluppo diverso,e diverse anche nella loro finalità quelle finanziare e quelle manifatturie…le finanziarie grazie agli incredibili e lungimiranti mercanti liberisti, si sono giocati una bella fetta di potere…eh pensavano di vivere a gratis sulle spalle degli altri e si sono inventate le economie virtuali del denaro che fa denaro…
    Cina , Russia e India devono ancora portare a termine il loro processo di democrazia interna e svilluppare in pieno il Loro potenziale mercato interno poi verrà il bello..!!

    cc

    Rispondi
  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    signora Anita,
    mi domando perchè lei riesce sempre e stoicamente a non capire una mazza?
    Era una battuta scherzosa di quando eravamo ragazzini, suvvia…

    Si rilegga il mio post invece di quaglieggiare alla luna e non solo alla luna.
    Rob dà matt!

    C.G.

    Rispondi
  28. Peter
    Peter says:

    x Popeye

    senti furbone e ‘imbroglione’ (in senso politico), l’Italia ha sette basi a disposizione NATO per la Libia, tutte nel Sud.
    Ha gia’ impiegato 4 Tornados ed ha altri sei apparecchi pronti entro 15 minuti in ogni momento. La portaerei Garibaldi incrocia vicino alla costa libica. Gli inglesi usano Gioia del Colle (in Puglia), gli usaegetta una base di terra ‘non specificata’ (…chissa’ poi perche’?). Gli spagnoli, con tutto il loro Mediterraneo, usano le basi italiane in Sardegna e Sicilia…
    Il governo italicus propone la base di Napoli come centro di coordinazione.
    Visto che le forze italiane sono quasi pari a quelle francesi in azione, mi sembra una pretesa ragionevolissima, dato lo sfruttamento delle basi italiane da parte di tutti.
    Bada che io non condivido affatto la guerra, ma quando la musica suona per un caso come quello libico, l’Italia non puo’ astenersi dalle danze. Il guaio e’ che la musica la decidono sempre gli altri, vista l’imbecillita’ del nostro (loro) governo

    Peter

    Rispondi
  29. Peter
    Peter says:

    i dati riportati sopra sulle forze in guerra vengono dalla stampa inglese, di cui mi fido piu’ di qualunque Popeye-pupetto di questo mondo…

    Peter

    Rispondi
  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Purtroppo il Poppy non si è ancora reso conto che i suoi Marylins
    di terra, di aria e di mare sono bravissimi a scatenare una guerra ma molto più dilettanti quando si tratta di finirla.

    Di scenari poco edificanti se ne sono visti abbastanza, eppure lui continua a credere che i coccodrilli volano, basso, ma volano.
    màh.. basta crederci.

    C.G.

    Rispondi
  31. Peter
    Peter says:

    x Popeye

    no, quelle sono le tue letture adulte, i tuoi classici attraverso cui vedi il mondo…
    Forse un giorno approderai persino a nonna Abelarda (un ‘classico’ del tempo che fu…). O che so io, l’uomo mascherato, capitan America, i fantastici quattro…
    Tutta roba che aiuta…come gli spinaci

    Peter

    Rispondi
  32. Peter
    Peter says:

    noto pero’ che la ‘mitica’ base di Aviano non e’ utilizzata per ke operazioni, fino a prova del contrario…
    Sara’ per non disturbare le oche padovane, le galline giuliane, e soprattutto le vacche carniche e friulane, che cosi’ possono dormire sonni tranquilli e farsi mungere del loro latticello fresco. La campagna verace prima di tutto

    Peter

    Rispondi
  33. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    visto che e’ milanese (e cosi’ Anita…) poteva almeno ricordare che ieri, XXII Marzo, era la ricorrenza dell’ultima delle 5 giornate del 1848…No, eh? lo devo fare sempre io.
    E sono sempre l’unico a ricordarsi del XX Settembre….sara’ il delirio della memoria, come lo chiamano quelli

    Peter

    Rispondi
  34. Popeye
    Popeye says:

    noto pero’ che la ‘mitica’ base di Aviano non e’ utilizzata per ke operazioni, fino a prova del contrario…
    ——————-
    Sembra che il tuo Paperino sbaglia. Il F-15E americano che e’ caduto aveva partito da Aviano.
    Time for a reality check, mate!
    Cheerio mate!

    Rispondi
  35. Popeye
    Popeye says:

    x Peter # 289
    Spero questa sia solo una imitazione babbuina del mio caro kakkatuu!
    Spinaci? Li raccomando a tutti. Mi dicono che quelli giapponesi sono a buon mercato. Datevi da fare. Quelli che mangio io vengono dalla mia azienda. Eccola qua:
    http://popeyefreshfoods.com/

    Rispondi
  36. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Obama anxious to keep his toes out of Libyan water | World news | The Guardian

    http://www.guardian.co.uk/world/michaeltomasky/2011/mar/22/obama-anxious-toes-libyan-water

    Obama non sa quello che vuole.
    Se senti i suoi discorsi ti metteresti le mani nei capelli.

    Quest’articolo si riferisce alla CNN, hmmmmmmmm…..

    Ci e’ entrato ad occhi chiusi, senza neanche domandarsi chi sono i ribelli, un momento dice:

    Gheddafi has to go.
    Siamo li’ per ragioni umanitarie.
    Siamo li’ per prevenire stragi civili.
    Siamo li’ per aiutare i ribelli.
    No, siamo li’ per portare democrazia.
    Non siamo li’ per rimuovere Gheddafi.

    E se Gheddafi rimane in potere?
    Cosa facciamo? Certo che si prenderebbe vendetta contro la sua stessa poplazione.

    Se Gheddafi cadra’ chi colmera’ il vacum?

    Al Qaeda e’ gia’ piazzata li’ e non da ora, e i fratelli musulmani…???

    Siamo entrati in una guerra senza sapere il perche’, giocandoci non solo la nostra credibilita’, ma anche la sovranita’ che avevamo mantenuto…

    Obama stesso ha detto durante le elezioni del 2008 che nessuna Nazione ha il diritto di attaccare un altra se non presenta un pericolo per noi.

    Obama non ha l’appoggio dei democratici, solo dei suoi ferventi sostenitori, e’ attaccato da tutte le parti.

    Non ha nemmeno consultato il congresso, e’ entrato in guerra con una telefonata dal Brasile.

    Sono triste e non prevedo nulla di buono per gli US e per l’Italia.

    Anita

    PS:

    Le frase:

    “faster than green grass goes through a goose” e’ Americana per modo di dire, io non l’avevo mai sentita.

    L’ho ricercata, e’ una delle frasi usate nel “Deep South”.
    Sono ben noti per frasi esclusivamente locali, che quasi nessuno le capisce.

    Rispondi
  37. Popeye
    Popeye says:

    Come gia’ sapete Paperino e’ pubblicato da Paperone che e’ anche padrone della squadra di calcio “Greenbacks” o “Le Maglie Verde” pilotata dal capitano Peter “Pippo” Sport. Questo prima che si aveva dedicato alla omeopatica. Solo recentemente sotto tutti i soldi di Paperone hanno scoperto un film dell’ultima partita di Pippo. Eccolo qua per il vostro divertimento, sponsor Popeye Fresh Foods:
    http://www.youtube.com/watch?v=uzTXOFTt_bE
    PS – Notate il colore delle maglie della squadra perdente chiamata “I Bassotti”

    Rispondi
  38. Popeye
    Popeye says:

    Cara Anita,
    La Usa e’ più grande di un singolo uomo. Non c’è niente di temere. Ho fede nei nostri soldati e le nostre istituzioni. Ogni tanto ci sbandiamo votando un incapace come presidente. Lei ricorda sicuramente i tempi scuri politici e economici dopo la guerra del Vietnam e’ l’incapace Carter. Poi usci Reagan un vincente dei vincenti e tutte le nuvole nere sparirono. Reagan riaccese la fede del popolo americano a credere in se stessi. Anche le nuvole nere di oggi spariranno e quel giorno e’ vicino. La Libia sarà sistemata perché fallire non e’ un opzione. Eventualmente kicking and screaming anche l’incapace che abbiamo arriverà a questa conclusione. Voglio salutate le tre donne che l’hanno convinto di reagire nonostante la letargia del pentagono: Hillory Clinton, Susan Rice, e Samantha Power.
    Dimmi in questo caso come possiamo sbagliare?
    http://www.salon.com/print.html?URL=/politics/war_room/2011/03/22/women_forced_obama_to_war_open2011

    Rispondi
  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Per fortuna la maggioranza delle genti di quel grande Paese la pensa diversamente da questi due illusi.
    Altrimenti, davvero, rischia di chiudere bottega.
    Sono sempre gli altri a essere “incapaci” mentre non si sono mai soffermati sull’incapace per eccellenza: George W(isky) Bush.
    Unpovero imbecille di cui vanno fieri…

    Non si accorgono, ubriachi di thè, della prevedibile e irriversibile fine che stanno facendo un pò tutti i governi di destra del mondo occidentale.

    C.G.

    Rispondi
  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Due domande dirette ai due illusi:

    1) Cosa intendono per “sistemare” la Libia?

    2) Cosa intendono per “sovranità che avevamo mantenuta”?

    Se non sono in grado di rispondere seriamente, senza buttarla in caciara, sicuramente qualche aiutino non gli verrà negato.

    C.G.

    Rispondi
  41. Peter
    Peter says:

    x Anita

    mi fa piacere che tu rifletta sul vecchio adagio, una guerra la si comincia quando si vuole, la si finisce quando si puo’…Ed io aggiungerei, e come si puo’.
    Il tuo delusional fellow italo-merregano e’ tutto pimpante e giulivo, di quell”ottimismo yankee che il buon Graham Greene disprezzava perche’ vano, illusorio e patetico, mi pare lo chiamava l’ottimismo di un commesso viaggiatore che si accinge entusiasta a fare le vendite dopo una colazione a base di fagioli.
    Per esempio, il Poppy trascura che quando subentro’ l’attore fallito Reagan la guerra del Vietnam era gia’ conclusa e perduta da un pezzo…e nel frattempo gli US erano anche stati buttati fuori dall’Iran, che inauguro’ la sua triste repubblica islamica…
    Dopo le bombe, una guerra la si vince realmente solo con ‘feet on the ground’, questo vale anche per il XXI secolo. A quel punto, bisogna vedere chi mandera’ soldati da sacrificare sul suolo libico, ed a quale prezzo.

    Io non ho mai usato quell’espressione, faster than green grass through a goose…

    Peter

    Rispondi
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