Lettera aperta all’onorevole Veltroni: eviti di parlare a vanvera di cose che non conosce. Ci invii, semmai, un commento su due argomenti purtroppo di attualità. No, non un’altra “Lettera al mio Paese”: solo un commento.

Egregio onorevole Veltroni,

le scrivo in quanto giornalista autore in particolare di due libri sul cosiddetto “rapimento” di Emanuela  Orlandi e di uno, recentissimo, sulla cosiddetta Banda della Magliana  intitolato “Cronaca criminale”. Sono perciò tra i più titolati a rispondere alla sua sbalorditiva lettera pubblicata su Repubblica il 7 ottobre contro la sepoltura del “boss della banda della Magliana” Enrico De Pedis nella basilica romana di S. Apollinare. Il caso vuole che “Cronaca criminale” faccia parlare per la prima volta, e per varie pagine, la signora Carla vedova De Pedis, le cui parole già da sole contengono la demolizione di quanto da lei scritto su Repubblica.
Come prima osservazione c’è da porle una domanda: perché definisce De Pedis “un boss” di quella banda? In base a quali sentenze?
La risposta purtroppo è semplice e sconfortante: lei, onorevole Veltroni, parla basandosi non su sentenze, ma su affermazioni fatte da pentiti, più volte colti in fallo come mendaci  e con uno di loro, Vittorio Carnovale, addirittura condannato per calunnia e gli altri, da Fulvio Lucioli ad Antonio Mancini, demoliti dai magistrati della Cassazione. Affermazioni a loro volta trasformate, nonostante tutto, in Verità grazie a inchieste giornalistiche abborracciate e programmi della Rai più attenti a fare a qualunque costo rumore che a fare informazione. Mancini e i suoi imitatori sono arrivati a “rivelare” in tribunale che “la pistola usata per uccidere il giornalista Mino Pecorelli venne affidata subito dopo il delitto a De Pedis”. Peccato che De Pedis quando veniva ucciso Pecorelli, marzo 1979, era chiuso in carcere e ci rimase ancora fino all’anno successivo, motivo per cui la bugia di Mancini&C è risultata clamorosa. Peccato anche che tutte le ormai famose accuse di omicidi e rapimenti siano state lanciate quando De Pedis era passato ormai da tempo a miglior vita, e quindi impossibilitato a difendersi. La famosa frase “Vile, tu uccidi un uomo morto” dovrebbe essere un ammonimento per tutti. E invece….

Onorevole Veltroni, quello che lei chiama “boss della banda della Magliana”, ucciso nel febbraio 1990, non era certo uno stinco di santo, ma è morto pressoché incensurato. E con un regolare passaporto in tasca. Come unica condanna De Pedis ha avuto quella per una rapina compiuta da giovanissimo, quando la banda della Maglina non esisteva neppure nella più fervida fantasia di romazieri e giallisti. Dopodiché De Pedis è stato sempre assolto da tutte le altre accuse, perfino da quella  di avere fatto parte della banda della Magliana, e non come boss, ma come semplice associato a delinquere. Ripeto: assolto. E con formula piena. Non miracolato da scadenze termini o leggi ad personam, come successo invece in alcuni casi di alto livello politico e di malcostume che tengono banco in Italia da anni, bensì assolto. Anche le accuse di cui lei si è fatto incautamente latore sono state lanciate solo dopo la morte del cosiddetto “boss”, e  non sono mai state suffragate da prove né tanto meno da sentenze.
Come racconto nel mio libro “Cronaca criminale”, a me è bastato un sopralluogo in via di Villa Pepoli per appurare che il pentito Maurizio Abbatino dice il falso per esempio riguardo l’uccisione del “cravattaro” Domenico “Memmo” Balducci, strozzino d’alto bordo coinvolto tra l’altro nel giro Flavio Carboni/banchiere Roberto Calvi. E’ la stessa scena del delitto a dimostrare che Abbatino dice il falso, purtroppo preso per oro colato da note puntate televisive. Per quanto riguarda l’accusa lanciata da Abatino che tra gli sparatori a morte di Balducci c’era De Pedis, a dimostrarne la falsità è il fatto che in quei giorni “il boss della Magliana” non era a Roma: stava con la sua futura consorte, Carla, in albergo  prima a  Pescara e poi alle isole Tremiti. Un altro accusato da Abbatino per quel delitto s’è scoperto che non era neppure in Italia. Tutto ciò tralasciando che gli stessi magistrati inquirenti ripetono che non di Banda della Magliana bisogna parlare, bensì di malavita romana, visto che questa non ha mai avuto una “cupola” con epicentro né alla Magliana né altrove.
Riguardo la sepoltura nella  basilica, il magistrato romano De Gasperis ha chiarito da ormai più di una dozzina d’anni che non ha nulla di losco. Probabilmente si tratta di una sepoltura inopportuna, anche se la pietas non solo cattolica invita al “parce sepulto”, ma certo non per i motivi addotti da lei, onorevole Veltroni. Riguardo le farneticazioni della “supertestimone” (!?) Sabrina Minardi, di recente prudentemente sostituita con altri “supertestimoni”, non è serio prenderle in considerazione tanto sono sfacciatamente false. La disinvoltura della signora Minardi, per sua stessa ammissione escort d’alto bordo al tempo del “boss della Magliana”, si è prodotta alla grande perfino nel “rapimento” di Emanuela Orlandi. Un “rapimento” che non solo non è mai esistito stando anche a quanto scritto in sentenza istruttoria da magistrati delle Repubblica italiana, ma che lo stesso magistrato Severino Santiapichi ha definito “sequestro mediatico, cioè inventato e avvalorato dai mass media”. E guardi, onorevole Veltroni, che Santiapichi di sequestri veri se ne intende, visto anche che ha presieduto un processo per il tragico sequestro dell’onorevole Aldo Moro. Immagino lei ricordi  l’argomento.
Potrei continuare a lungo, ma non voglio annoiare i lettori. Il problema, caro onorevole, è che se si segue il suo esempio, prendendo per buone accuse indimostrate e indimostrabili,  se si prende per buono ciò che non è corroborato da sentenze, e se queste vengono  sostituite con le chiacchiere buoniste, di sicuro effetto pubblicitario, allora se ne deve concludere che aveva ragione la commissione Mitrokhin ad accusare molti dirigenti comunisti e molti giornalisti di essere stati al soldo dei servizi segreti di Mosca. E avevano ragione il “conte Igor” e la commissione parlamentare d’inchiesta sulla Telekom Serbia a sostenere che il suo collega di partito Massimo D’Alema ha illecitamente lucrato su compravendite di società telefoniche in Serbia. Non solo: aveva ragione anche chi accusava Romano Prodi di avere svenduto, pro domo sua, l’industria di Stato Sme al finanziere ed editore Carlo De Benedetti.
Eh sì, egregio onorevole Veltroni: se si accetta il suo inaccettabile modo di fare affermazioni riguardo “il boss” De Pedis in base a semplici sentito dire, allora per coerenza e per evitare l’uso di due pesi e due misure se ne deve concludere che, pur essendo accertato che sono false,  sono vere anche le pretese delle commissioni Mitrokhin e Telekom  Serbia nonché le accuse contro Prodi.
Sostituire la magistratura con il chiacchiericcio e trasformare in sentenze le leggende metropolitane o i pentimenti mendaci è sbagliato. Come è sbagliato atteggiarsi ad esperto, amante e protettore dell’Africa dopo un paio di viaggetti vacanze in quell’enorme e sfortunato continente, promettendo – come ha fatto lei – di emigrarci mentre invece è ancora qui: a discettare di argomenti che non conosce e per i quali fa uso di un ecumenismo più da pontefice, quale lei non è che, che da leader politico, quale lei vorrebbe essere. Di pontefice ce n’è già uno, ed è anche troppo. Ed essere stato sindaco di Roma non significa avere titoli da “sindaco” del Vaticano: questo infatti sta a Roma, ma NON ne fa parte. Prima di inviare un’altra “Lettera [buonista] al mio Paese”, questa volta straparlando di “boss della banda della Magliana” e di “rapimenti” di fatto solo mediatici, lei dovrebbe informarsi. E studiare. Non solo cinematografia, perché la realtà non è un film con copione, sceneggiature e protagonisti inventabili e scelti a piacimento. E’ sbagliato sostituire il moralismo d’accatto, facile facile, di sicuro successo, e il buonismo “africano” ai problemi seri. Non è certo così che si combatte la malavita vera. O che si può rimandare a casa Silvio Berlusconi.
Questa NON è la “sua” Africa, alla Karen Blixen rivisitata, ma la nostra Italia.
Cordialmente.
pino nicotri
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Post scriptum:
1) – Lo zio assassino di Sarah Scazzi dopo avrela uccisa s’è fatto il segno della croce e ha recitato qualche Ave Maria. Come direbbe il confessore della chiesa di S. Gennaro a Napoli, che conobbi quando scrissi il libro “Tangenti in confessionale”, ormai la polizia e i magistrati devono farsi da parte: “Neh, se ti sei pentito Dio ti ha perdonato. E se la giustizia divina ti ha perdonato, che cavolo ci azzecca la giustizia terrena?”. Un ritornello purtroppo ripetuto migliaia di volte anche dai confessori dei criminali, pardòn, dei peccatori della mafia, camorra, ndrangheta e sacra corono unita, oltre che ai tangentisti di tutta Italia. E poi il papa, quello vero, vuole anche impartire lezioni di morale!
2) – Puntuale come un treno svizzero, l’avvocato ed ex magistrato Ferdinando Imposimato per coprire il rumore che sta facendo il mio libro sulla “banda della Magliana” si è rimesso a raccontare le sue belle “trame dell’Est kommunista”. “A tradire Emanuela Orlandi è stata una sua amica”, ovviamente per consegnarla ai kommunisti dell’Est. Ovviamente la Rai e i giornali specie romani abboccano subito, evitando di far notare una strana contraddizione che è anche un conflitto di interessi: prima di diventare – nel 2002 o 2003 – il legale rappresentante della signora Maria, madre di Emanuela Orlandi, nella nota vicenda giudiziaria, Imposimato è stato per qualche mese il legale di Alì Agca: cioè a dire, proprio del tizio a favore del quale – a dire anche dello stesso Imposimato – Emanuela sarebbe stata “rapita”! L’Ordine degli avvocati ha nulla da dire? E non ha nulla da dire riguardo il fatto che l’avvocato Imposimato ancora il 30 dicembre 2009 in una intervista alla Rai si faceva accreditare come ex magistrato che s’è occupato a suo tempo del caso Orlandi quando invece NON se n’è MAI occupato? NON da magistrato, comunque.
Siamo al 28° anno di cazzate ignominiose per reggere la coda alla messinscena del “rapimento” della povera Emanuela. Cosa si fa nella vita per guadagnarsi la pagnotta, con ottimo companatico. E tenere lontane le luci dalle cupe ombre del Cupolone….

Onorevole Veltroni, che ne dice di questi due post scriptum? No, non serve un altro proclama, un’altra “Lettera al mio Paese”: basta un commento nel forum del blog. I maligni e cattivi d’animo insinuano che lei si guarderà bene dall’inviarlo.

401 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Precisazione per Antonio, altrimenti si chiederà …il 34, dove cavolo era il 34..?

    Via Broletto è una strada centralissima di Milano che va da Piazza Cordusio. La numerazione dispari si interropme al 30 per riprendere al 43.
    Il numero 34 non esiste.
    E del resto, non poteva essere un indirizzo reale.
    C.G.

    P.S: Cerutti Gino ci andava a rubare le Lambrette.
    Bèh, circa..

  2. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    x Controcorrente.
    Non mi meraviglia che tu non conosca la storia della lettera di De Gasperi agli alleati, nella grande democrazia che gli alleati ci regalarono insieme al pane in cassette ed al latte condensato, certe notizie era prudente non diffonderle.
    Quel bastian contrario di Guareschi, che ci provò pubblicandola sul “Candido” fu condannato in un processo farsa (a quel tempo le toghe erano tutte “scudocrociate”) ad un anno di carcere al quale si aggiunsero precedenti 8 mesi con la condizionale, così Giovannino si fece 409 giorni di galera e sei mesi di libertà vigilata. Guareschi si rifiuto di ricorrere e non firmò mai la richiesta di graziala grazia che settori della DC gli sollecitarono e quasi implorarono, ne ho notizia diretta da mia madre che era stata vicina di casa ed amica della moglie.

    Qualcosa lo trovi quì

    http://it.wikipedia.org/wiki/Giovannino_Guareschi

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  3. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Caro Gino.
    In via Broletto non so a che numero ho abitato per i miei primi mesi di vita dal Febbraio a Dicembre del ’42, quando alla fine della guerra mia madre torno a Milano con la prospettiva di tornare ad abitare in quella casa, al posto della casa trovò un bel buco, ci butto dentro anche la chiavi e tornò al paesello dove eravamo sfollati, un brutto colpo ma all’epoca, e per un po’ di anni ancora, nutriva sempre la speranza che mio padre tornasse e questo l’aiutò a tirare avanti.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  4. Vox
    Vox says:

    LA GIUSTIZIA DELL’ <> IN M.O.

    Arrestato il bimbo palestinese
    che era stato investito [intenzionalmente] dal colono israeliano

    Mufid Mansur, 8 anni (!), è stato prelevato dalla polizia nella sua casa di Gerusalemme est. Impedito al padre di accompagnarlo.

    L’uomo che l’ha travolto con l’auto mentre i ragazzini gli tiravano pietre è stato invece rilasciato subito [obviously]

    FOTO tratta dal video che ora su Youtube è censurato
    http://www.youtube.com/verify_age?next_url=http%3A//www.youtube.com/watch%3Fv%3DG2unZIzIwp0

  5. Shalom: mascalzonaggine senza limite del poppolo elettro
    Shalom: mascalzonaggine senza limite del poppolo elettro says:

    SILWAN: ARRESTATO BAMBINO INVESTITO DA COLONO

    Mufid Mansour, 8 anni, era stato centrato in pieno dall’auto di un capo dei coloni israeliani rilasciato dalla polizia. In manette invece e’ finito il bambino perche’ aveva lanciato sassi. Al padre non e’ stato consentito di accompagnarlo in ospedale. Guarda il video

    http://www.nena-news.com/?p=4025

    BILIN: UN ANNO DI CARCERE AL LEADER LOTTA NON VIOLENTA

    http://www.nena-news.com/?p=4107

    FOTOREPORTAGE:
    DEIR ISTIA, STRETTO NELLA MORSA DELLE COLONIE

    Circondato dai sei colonie israeliane in perenne espansione, questo villaggio cisgiordano vede progressivamente svanire le sue terre agricole e con esse la sua stessa possibilita’ di esistenza.

    http://www.nena-news.com/?p=4083

    CULTURA:

    WINDOWS FROM GAZA

    http://www.nena-news.com/?p=4092

  6. Shalom: ancora mascalzonaggine senza limite del poppolo elettro
    Shalom: ancora mascalzonaggine senza limite del poppolo elettro says:

    Abdallah Abu Rahmah, leader del Comitato popolare di Bil’in, condannato ad un anno di prigione.

    Abdallah Abu Rahmah ha ricevuto oggi la sentenza che lo condanna a 12 mesi di carcere per il suo coinvolgimento nella lotta popolare nonviolenta di Bil’in contro il Muro e gli insediamenti.

    Il tribunale militare israeliano ha emesso oggi la sua sentenza contro Abdallah Abu Rahmah, condannato a 12 mesi di prigione oltre al pagamento di un’ammenda pecuniaria di 5mila Shekels. Nella sentenza, il giudice ha citato come circostanza attenuante la mancata attuazione della sentenza dell’Alta Corte di Giustizia Israeliana, che ha dichiarato illegale l’attuale tracciato del Muro a Bil’in. L’accusa (rappresentata da militari, ndt) farà probabilmente ricorso contro questa sentenza – così come fece nel caso di Adeeb Abu Rahmah, che venne condannato a 12 mesi di carcere per accuse simili ma che si trova ancora in prigione dopo 15 mesi, in attesa della decisione sul ricorso in appello. L’avvocato della difesa, Gaby Lasky, sta prendendo anche lui in considerazione la possibilità di ricorrere in appello contro la sentenza di condanna di Abdallah.

    Al pronunciamento della sentenza oggi erano presenti personalità diplomatiche dell’Inghilterra, dell’Unione Europea, del Belgio e della Germania, insieme ai rappresentanti dell’UNSCO e di “Human Rights Watch”. “L’Esercito israeliano, che in questo caso rappresenta l’accusa, il giudice e la giuria, sta cercando di utilizzare il caso di Abdallah Abu Rahmah come deterrente per la gente che partecipa alle proteste, come loro stessi hanno ammesso”, ha dichiarato Mohammed Khatib, del Coordinamento dei Comitati Popolari per la Resistenza popolare nonviolenta. “Ma il loro messaggio cade nel vuoto: non abbiamo altra scelta che continuare a lottare per la nostra terra, la nostra libertà e la nostra dignità”, ha aggiunto.

    La storia

    Abdallah Abu Rahmah, coordinatore del Comitato Popolare di resistenza nonviolenta di Bil’in contro il Muro e gli insediamenti, è stato arrestato lo scorso anno dai soldati durante un raid notturno nella sua abitazione. È stato successivamente incriminato davanti ad una Corte militare Israeliana con accuse prive di fondamento, tra cui quella di aver tirato pietre contro i soldati durante le manifestazioni, oltre al possesso di armi. Abu Rahmah è stato prosciolto da entrambe le accuse, ma condannato per aver organizzato manifestazioni illegali ed aver incitato la popolazione a partecipare. Quello di Abu Rahmah è un caso esemplare del cattivo utilizzo del sistema legale militare israeliano in Cisgiordania, che ha il chiaro proposito di mettere a tacere il legittimo dissenso politico della popolazione. La sua condanna è stata oggetto di forti critiche anche a livello internazionale: Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell’UE per la Politica Estera e di Sicurezza Comune, e Vicepresidente della Commissione, ha espresso la viva preoccupazione “che la possibile condanna del signor Abu Rahmah sia volta ad impedire, a lui o ad altri palestinesi, il legittimo esercizio del loro diritto di protesta”, dopo che i diplomatici dell’Unione Europea erano stati presenti a tutte le udienze del processo. Alle dichiarazioni di Catherine Ashton ha fatto seguito quella, non dissimile, del Parlamento Spagnolo. L’attivista sudafricano per i Diritti Umani, arcivescovo Desmond Tutu ha rivolto un appello a Israele affinché la sentenza venisse rovesciata, a nome degli “Anziani”, un gruppo composto da figure pubbliche di rilievo internazionale – tra cui statisti, attivisti per la pace e difensori dei diritti umani – riuniti da Nelson Mandela. I membri del gruppo degli Anziani, tra cui Tutu, avevano incontrato Abu Rahmah prima del suo arresto, durante la loro visita al villaggio di Bil’in.
    Anche Amnesty International ha condannato la sentenza contro Abu Rahmah, definendola “un attacco alla sua libertà di espressione”, mentre Human Rights Watch ha criticato la sentenza definendo l’intero processo come “iniquo”.

    La vicenda legale

    Abu Rahmah è stato prosciolto da due delle quattro accuse a lui rivolte – il lancio di pietre e quella, ancora più ridicola, di possesso di armi – ma è stato condannato per incitamento e organizzazione di manifestazioni illegali. Il suo caso è un chiaro esempio di come l’accusa militare israeliana utilizzi i procedimenti legali come metodo per ridurre in silenzio la protesta disarmata e legittima della popolazione. La Corte israeliana inoltre ha riconosciuto Abu Rahmah colpevole di due dei più draconiani e illiberali articoli di legge militare: incitamento e organizzazione di manifestazioni illegali. L’accusa in questo caso si è basata soltanto sulle testimonianze di alcuni minori che erano stati arrestati nel cuore della notte ed a cui era stato negato il diritto ad una consulenza legale, pur riconoscendo la significativa devianza del loro interrogatorio. La Corte non ha neanche considerato il fatto che non fosse stata fornita alcuna prova concreta dell’implicazione di Abu Rahmah nell’incitamento alla violenza, nonostante tutte le manifestazioni a Bil’in siano sistematicamente filmate dall’Esercito israeliano. Secondo la legge militare, l’incitamento è definito come “Il tentativo, verbale o meno, di influenzare la pubblica opinione nell’area in un modo che possa disturbare la quiete o l’ordine pubblico” (sezione 7/a dell’Ordinanza di Divieto delle Attività di Istigazione e Propaganda Ostile num.101 del 1967), che prevede una pena massima di 10 anni di detenzione.

    (Traduzione a cura di Cecilia Dalla Negra – Associazione per la Pace)

  7. Vox
    Vox says:

    IMPERTERRITI

    Le liste amministrative gremite di gente indegna

    Il presidente dell’Antimafia: candidati «irregolari» per reati diversi da quelli che il nostro Codice di autoregolamentazione prevedeva.
    (L’Unità et al.)

  8. Andrea Rossi
    Andrea Rossi says:

    Anch’io rimango perplesso di fronte alle falsita’ che propagano alcuni giornalisti (come quelli di Chi l’ha visto?) e rimango sconcertato che politici di livello nazionale parlino in base a cio’ che dicono questi giornalisti, giornalisti che ricordiamolo sono stati spesso assunti alla Rai dietro diktat dei loro partiti politici di riferimento, la trasmissione “Chi l’ha visto?” da quando e’ diretta dalla Sciacarelli e’ diventata una faziosa trasmissione politico-ideologica, si cercano giustamente i criminali fascisti come Ghira ma non si cercano i tantissimi criminali comunisti latitanti all’estero, si generalizza sempre quando si tratta di sputtanare il Vaticano e si minimizza quando si parla di scomparse di bambini ad opera di zingari (tipo Sergio Isidori), si cercano giustamente i responsabili dell’omicidio Verbano e non quelli di Paolo Di Nella, si enfatizzano le dichiarazioni di alcuni pentiti (Mancini) e si nascondono le dichiarazioni di magistrati importanti (Imposimato) etc etc

    Andrea Rossi

  9. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    i reclami con l’assicurazione…noi ne abbiamo avuto solo uno, e dopo poco tempo che abitavamo nella casa attuale.
    La boiler per il riscaldamento era a olio, it back fired e mi riempi’ la casa di fuligine nera.
    Mi rimborsarono per far pulire tutto, anche dentro gli armadi.

    Al giorno d’oggi non rimborserebbero perche’ ovviamente la boiler era stata trascurata dai primi proprietari.

    Qui non rimborsano facilmente, se un danno e’ causato da una perdita d’acqua lenta non accettano il claim.
    Se si rompe una tubatura all’improvviso allora si’.

    Un po’ di traffico e ti trovi la casa rinnovata….

    Ciao,
    Anita

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Andrea Rossi

    Lei ha una buona parte di ragione. Riguardo gli zingari, cioè i rom e i sinti, ecc., non mi pare ci siano sentenze che dimostrano loro rapimenti di bambini, almeno negli ultimi 20-30 anni. Pur avendomi razziato la casa due volte, non mi spingo a dire che sono tutti ladri e che rapiscono i bambini, leggenda metropolitana. Il professor Adriano Prosperi su questo argomento ha detto cose egregie. Aggiungo che mentre lecchiamo anche i cingoli dei carri armati israeliani nascondendoci dietro la Shoà, che è opera nostra e NON dei palestinesi, ce ne fottiamo della Shoà degli zingari, che ha un suo nome, anzi due. Immagino non li conosca neppure lei, perciò li ripeto nel blog per l’ennesima volta: Porrajmos e Samudaripen, che significano più o meno “divoramento”. In proporzione lo sterminio di 400-600 mila zingari è molto più grave di quello avvenuto purtroppo contro gli ebrei, però mentre davanti a questi ci inchiniamo sempre, o meglio solo quando sono fanaticamente filoisraeliani e arabofobi, altrimenti ce ne freghiamo anche di loro, di fronte ai rom, sinti, ecc., restiamo i soliti razzisti di merda. E’ la nostra morale, da “italiani brava gente” e da “superiore civiltà occidentale” per non dire della “superiorissima” civiltà europea.
    In quanto a Imposimato, lei però sbaglia: NON è un magistrato. Da ben 27 o 28 anni. E’ un avvocato. E da 28 anni assicura che “Emanuela è viva” e “ora che Agca è stato estradato in Turchia tornerà a casa”, frase storica ques’utlima di ben 8 anni fa….
    Mi fermo qui. E’ meglio.
    Ben arrivato.
    Un saluto.
    pino nicotri

  11. Anita
    Anita says:

    uffa… questo non passa…….terza prova

    x Peter

    In com-penso mio cogn-ato, il fratello mag-giore di mio ma-rito, era un uomo senza scru-poli.
    Cam-biava assicu-razioni di frequ-ente, era in com-butta con un insu-rance adju-ster, recla-mava i mede-simi dan-ni an-ni dopo an-ni, senza mai fare i rip-ari.

    Noi abita-vamo in una di quelle case vec-chie di sua pro-prieta’, era un colab-rodo….

    Anita

  12. Popeye
    Popeye says:

    x 77
    Ti daro’ la versione padana cosi la puoi capire. Le “ZZZZZZZ” e il suono che fa uno che si addormenta leggendo il post. Mentre i tuoi post fanno solo ridere. Haw … Haw… Haw…..

  13. sylvi
    sylvi says:

    caro AZ,

    non ho mai parlato delle visite di Togliatti a Belgrado nè delle chiacchere, per sentito dire, che si sono fatte e non lo farò fino a quando Belgrado non aprirà gli archivi.
    Se entrasse in Europa potrebbe farlo.
    Con tutto il rispetto, insomma,per Guareschi dovrei per lo meno leggere le carte del processo prima di giudicare De Gasperi.

    Quello che ho citato di Togliatti è un suo manoscritto anche se Uroburo lo contesta.
    Le sue parole sono quelle di un Congresso del PCUSS, cc sicuramente sa anche il numero!!!

    Quando parlo di geografia non intendo i fiumi della Toscana o del Friuli!!!
    Un dato di fatto è che nel ’48 gli americani erano qui! Punto.
    Non erano in America…avevano aeroporti…potete pensare che se Togliatti avesse tentato il Colpo gli americani sarebbero rimasti qui a bersi una Birra Moretti??? E con loro gli inglesi e i francesi che stavano ancora disputandosi il righello per tirare i confini???
    Suvvia…che CC voglia menare il can e anche il gatt per l’aia…è nella sua natura…ma tu mi pari più realista!

    Le Frattocchie le vedi meglio tu da Cecina che io da Grado, di mezzo ci sono gli Appennini!!!

    Sylvi

  14. Popeye
    Popeye says:

    x Shalom: mascalzonaggine senza limite del poppolo elettro

    Caro Shalom mi meraviglio alla tua capacita informatica’. Fai passare post con un sacco (be’ quattro) di link mentre tutti gli altri utenti sono limitati al massimo di due. Come si spiega? Animal Farm?

  15. Gaza risponde a Roberto Saviano
    Gaza risponde a Roberto Saviano says:

    Gaza risponde a Roberto Saviano

    http://www.facebook.com/l/c7e8aGsNEbEQh3N9GB__dFTZQ4w;www.youtube.com/watch?v=NBgI_QWgXaI

    Giovedì 7 settembre a Roma e’ andata in scena un pantomima
    organizzata dai coloni israeliani che sa di istigazione alla violenza
    alla massima potenza, lodando ai massacri israeliani da Deir Yassin a
    Sabra e Shatila passando per una Gaza ridotta in macerie, un corteo di
    tifosi beceri e razzisti ha in…
    ————————————————-

    Tutta gente che tifa per (un’altra) guerra. Lavorando chi per Berlusconi, chi per l’ambasciata, chi direttamente per Tel Aviv

  16. Anita
    Anita says:

    x Tutti

    According to the United States Holocaust Memorial Museum:

    In 1933, there were approximately 9 million Jews in Europe. By 1945, the Nazi’s had reduced that number to about 3 million. Roma (Gypsies) were also sent to the concentration camps, resulting in about 200,000 Gypsy deaths. Physically and / or mentally handicapped, homosexuals, and Polish intellectuals accounted for at least another 200,000. This totals about 6,400,000 victims of the concentration camps.

    The Nazis also killed between 2 and 3 million Soviet prisoners in labor camps or executions. Add to this the non-Jewish Poles and Soviets sent to forced labor who died due to malnutrition, unsafe work conditions, disease and “experimentation.”

    The exact numbers may never be known, but hopefully this gives you some idea of the magnitude of the Nazi inhumanity.

    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

    Secondo il Museo Memoriale dell’Olocausto degli StatiUniti:

    Nel 1933, c’erano circa 9 milioni di ebrei in Europa. Nel 1945, i nazisti avevano ridotto il numero a circa 3 milioni. Rom (zingari) sono stati inviati anche ai campi di concentramento, causando circa 200.000 morti zingari.
    Fisicamente e / o mentali, omosessuali, polacchi e gli intellettuali hanno rappresentato per almeno altri 200.000. Ammontano complessivamente a circa 6,4 milioni le vittime dei campi di concentramento.

    I nazisti uccisero tra i 2 ei 3 milioni di prigionieri sovietici nei campi di lavoro o esecuzioni. Aggiungete a questo i polacchi non ebrei sovietici e mandati ai lavori forzati che sono morti a causa di malnutrizione, condizioni di lavoro pericolose, le malattie e “sperimentazione”.

    Il numero esatto non può mai essere conosciuto, ma spero che questo vi dà un’idea della grandezza della disumanità nazista.

    Anita

  17. Popeye
    Popeye says:

    Caro Cerutti,
    Si, proprio i polli! Per un poco di tempo avevo pensato di fare un allevamento di asine ma ho notato cosa e’ successo a CC. Ho subito cambiato idea!

  18. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    ho letto qua e là di Adro…
    Leggo che il Consiglio di Istituto ” ha deciso” di togliere il sole alpino,
    di cambiare nome alla Scuola…
    Ma per favore…sapessero almeno il Preside e gli insegnanti quali sono i loro compiti!!!!
    E poi se i genitori prima approvano i soli poi li disconoscono…???

    Fossi nel Sindaco la farei finita con questa baggianata… da mo’…ma forse un po’ di visibilità gli fa comodo…
    Ma quegli altri la smettano di darsi poteri che non hanno!
    Facessero bene quello per cui sono deputati a quest’ora nessuno parlerebbe più di quella Scuola.

    ciao, neh!!!

    Sylvi

  19. sylvi
    sylvi says:

    Ps: il nome di una Scuola non si cambia come si cambiano le mutande!
    Lo sapevi no, tu che sei stato amministratore pubblico!

    Sylvi

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 12.10.10 alle 11:48 }e chi è rimasto ha tirato su tutto, fosse comunista o che altro!
    ————————————–
    Cara Silvy,
    rettorica a parte non mi risulta che il Friuli sia stata una regione particolarmente colpita dalle operazioni belliche. Certamente meno di Campania, Lazio, Emilia e Veneto. U.

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    non ho mai detto che lei è vacua, ho detto che lei è illogica, viscerale, e di estrema destra.
    1) A me par proprio di ricordare che lei abbia sempre molto lodato Pansa, le cui opere, sul piano storico, sono prive di valore. Per altro che alla fine della guerra in determinate zone d’Italia ci siano stati numerosi uccisi (circa 10.000 secondo i dati fascisti, eccessivi) è cosa nota e mai negata da nessuno. Alla fine di una guerra civile ci sono sempre delle vendette personali che di politico non hanno nulla. Per altro anche durante la Repubblichetta tanta gente è stata spedita in Germania per denuncie anonime di chiara origine personale e non politica. Sono cose note ma pensare che sono il frutto di ordini della dirigenza del PCI è un’illazione non provata da alcun fatto storico. Come sempre lei mescola personale e politico facendo il suo solito bailamme.
    2) Sì, mi sembra molto onesto attribuirle quel che lei ha scritto. “A parte i fatto che i tuoi preziosi partigiani erano rimasti quattro gatti…chi avrebbe imbracciato le armi? Sbandati ,delinquenti, mercenari…?”. Chiunque capirebbe che questo è il giudizio che lei dà del movimento partigiano; giudizio legittimo – neh? – epperò di destra.
    In ogni caso il PCI non ha mai voluto organizzare né bande né bandacce ed ha sempre puntualmente rispettato la costituzione e la via democratica, Le piaccia o meno il Pci è un partito democratico più di moltissimi altri che pur tuttavia si sono eretti a suoi giudici. Nessuno ha mai potuto mettere in dubbio la vocazione democratica del Pci, all’infuori dei fascisti.
    3) In politica non si fanno processi alle intenzioni (e neanche nella vita ad essere sinceri) a meno che non ci siano ragioni schiaccianti per poterlo fare. Qui non ci sono al di là delle sue tesi a priori legate solo alle sue traversie familiari con le quali il PCI non c’entra una beata fava.
    Ilo fatto che Togliatti abbia saputo fare una lettura adeguata e realistica della situazione politica italiana, europea e mondiale depone senza alcun dubbio a favore del suo realismo. Per altre la visione gramsciana lasciava pochissimo spazio per velleità rivoluzionarie fuori tempo e fuori luogo e Togliatti è sempre stato molto gramsciano e molto poco leninista. Sono cose note ma del tutto al di fuori della sua capacità di comprensione.
    Pertini non faceva parte dui una organizzazione che si chiamava Terza Internazionale che aveva le sue regole ed i suoi obblighi,soprattutto per chi stava a Mosca. Anche queste sono cose note ma per lei è facile giudicare i tempi e gli uomini settant’anni dopo e comodamente sdraiata nel salotto bello di casa.
    Francamente non ho nessuna voglia di discutere con lei di queste cose ma non mi sembra giusto farle passare impunemente.
    Un saluto U.

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara Komare,
    ci parli pure della grandezza (sob!) della disumanità umana quando i suoi eroi buttarono 2 pillole atomiche in Giappone, Paese ormai allo stremo senza nessunissima possibilità di vincere quella fottuta guerra, bruciando centinaia di migliaiadi innocenti come zolfanelli.

    Così, senza polemica, tanto per ricordarle di evitare i due pesi e due misure.
    Grazie e buonaseeera.
    C.G.

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    I russi hanno avuto 5.500.000 prigionieri. Alla fine della guerra ne era vivo un milione e mezzo. Un milione era scomparso, gli altri erano morti di stenti nelle marce di trasferimento oppure nei lager.
    Quindi ittagliani e crucchi non hanno proprio ragione di lamentarsi. Ed in effetti i crucchi, un po’ meno ciarlatani degl’ittagliani non hanno mai aperto bocca. U.

  24. Uroburo
    Uroburo says:

    Una nota per la pregevole Silvy.
    A cosa serve ribadire che i soldati non erano andati in guerra per loro scelta? E’ così quasi dappertutto e quasi sempre. Che argomento sarebbe? U.

  25. sylvi
    sylvi says:

    ….non mi risulta che il Friuli sia stata una regione particolarmente colpita dalle operazioni belliche. Certamente meno di Campania, Lazio, Emilia e Veneto. U.

    caro Uroburo,
    Anche per questioni di proporzione di grandezze…sicuramente ha ragione!
    Su Pansa …l’ho paragonato a Bocca e Biagi…due giornalisti, anche se bravi, non due storici.
    A Pansa, le piaccia o no, do atto di aver alzato un velo…e di aver capito che sotto nessuno aveva dimenticato!
    L’avessero fatto prima…ci odieremme di meno!

    Sbandati, delinquenti e mercenari l’ho detto riferendomi a chi era rimasto…nascosto, anche oltre confine.. e tornava alla luce…i partigiani li fa c’entrare solo chi è in mala fede!

    Rilegga!

    Il mio bel salotto di bello ha solo tanti libri, il divano è ampio ma ha visto giorni migliori!!!!

    Sylvi

  26. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Sylvi
    Per quanto riguarda la lettera di De Gasperi agli alleati, ( anche questa un manoscritto che fra l’altro Guareschi aveva sottoposto a perizia calligrafica).
    Qualcosa sul processo lo trovi su Wikipedia che dice diverse cose interessanti – ripeto il link http://it.wikipedia.org/wiki/Giovannino_Guareschi
    Ma la cosa che più dovrebbe farti riflettere è che Guareschi non era certo un fanatico bolscevico, aveva partecipato attivamente, e purtroppo anche efficacemente, (accident’allui) alla campagna elettorale del 48 erano suoi i manifesti con “Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, stalin no”, e quello con lo scheletro di un soldato dietro i reticolati russi, che diceva “100.000 soldati italiani non sono tornati dalla Russia. Mamma, votagli contro anche per me”,. Non ti pare impossibile che quell’uomo che ha fatto quegli slogan tutto ad un tratto si inventi quella lettera, o non è più credibile che proprio per aver fatto quegli slogan quando è venuto in possesso della lettera per lui giudicava infamante, fugati i dubbi che fosse un falso, l’abbia pubblicata??
    Le telefonate di vari esponenti DC alla moglie pregandola di fargli chiedere la grazia di cui ti ho detto ho testimonianza diretto per te non contano niente??
    Sempre per la precisione, e mi ripeto, il contenuto della lettera di De Gasperi agli alleati non lo condivido ma nel contesto storico lo comprendo, come comprendo, sempre non condividendola e sempre nel contesto storico, la posizione di Togliatti sul trattamento da riservare agli invasori italiani caduti prigionieri dei russi. Cosa di cui, pur non avendone prova, io non ho mai negato a priori la veridicità sostanziale se non letterale.

    Sempre sugli italiani morti in Russia, qualcuno ha scritto che ne hanno uccisi più le scarpe di cartone con cui Mussolini ed i patriottici industriali calzaturieri li avevano equipaggiati delle mitragliatrici sovietiche, l’affermazione può essere un po’ esagerata ma dai racconti dei sopravvissuti non molto lontano dalla realtà. Quindi quando pensi a tuo padre morto in una certa zona della Russia (pensa una cosa che a volte ti invidio) maledici pure Togliatti ma anche qualcuno industriale di Vigevano che forse ci indovini.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  27. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cra Sylvi,
    sei viscelare e settaria.
    Detto ciò manco hai capito che L’Elba fiume tedesco è stato citato in quanto fiume spartiacque di ben altro respiro storico rispetto alle sole vicende della IIGM.
    La tua ostinata “difese” settaria del simbolismo di Adro,proprio mi fa comprendere il tuo vero aspetto “settario”.
    In poche parole ho sempre pensato che la Tua cultura ti ponesse al riparo da questo e ti ponesse al di sopra .
    vedo che ti pone al di sotto…vedo che mi sono sbagliato e ne prendo atto…
    Vedi cara di per se Adro non significa nulla apparentemente e questo vizio di classificare sempre e soltanto come intemperanza di qualche personaggio certe responsabilità e la via che porta al “razzismo ” e all’intolleranza…ci si prova ogni giorno si sposta il confine un pò più in là ..se non c’è reazione ,si fa ancora un passo in avanti..
    Il Sindaco di Adro non è un “cretinetti” è uno che scientemente sa quello che fa..!!!
    Il tuo concetto di pubblico si ferma sulla sponda del PO, ne prendo atto..!!

    cc

  28. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Cara Komare,
    ci parli pure della grandezza (sob!) della disumanità umana quando i suoi eroi buttarono 2 pillole atomiche in Giappone, Paese ormai allo stremo senza nessunissima possibilità di vincere quella fottuta guerra, bruciando centinaia di migliaiadi innocenti come zolfanelli.

    ————————————————————————

    La sua perseveranza mi stupisce, non ho mai incontrata una persona tanto ottusa.

    Se lei ha letto bene, ho riportato verbatim in due lingue:

    Secondo il Museo Memoriale dell’Olocausto degli Stati Uniti

    Non ci ho aggiunta una parola mia.

    Anita

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Striscione:”kosovo e´il cuore della serbia”
    Serbi e disordine a Genova , partita sospesa.
    Che peccato……….. chissa´….ma ci credo poco
    veramente vergognoso

  30. sylvi
    sylvi says:

    Caro Az,

    Mio zio è in una fossa comune a Ucjostoie- Tambov.
    Mio padre è da qualche parte poco lontano dal Don.
    Non solo le scarpe di cartone….ma mia madre e mia nonna continuavano ad inviargli calzetti e maglie che le donne di casa producevano a catena …e che Loro NON ricevevano!
    In quante famiglie succedeva questo?

    Ma questo non conta più. Può darsi che Guarreschi avesse ragione…
    l’ho letto prima di vedere i film di Don Camillo e Peppone.
    Il mio discorso era per superare ciò che non si può rimediare.

    Comunque i morti in guerra , e il come e perchè, non sono una questione mia personale semplicemente perchè in questo blog sono l’unica ad avere questi problemi!
    L’ho già scritto: come sono stati trattati i morti in battaglia nel dopoguerra della Resistenza vincitrice non ha paragoni in nessun altra Nazione.
    Ricoperti d’infamia i morti e i sopravvissuti innocenti!
    Togliatti aveva visto giusto: che a casa imparino!!!

    C’è una certa differenza con De Gasperi.

    Sylvi

  31. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Senza le misure di stimolo all’economia volute da Obama la disoccupazione sarebbe più alta.
    Una cosa è però chiara: la ripresa sarà un processo lungo e doloroso in generale ma soprattutto per chi non riuscirà a trovare un posto di lavoro.

    Peter Diamond, premio Nobel per l’economia 2010

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Popeye

    Si spiega col fatto che se trovo commenti bloccai dall’antispam li sblocco. Buona serata.
    pno nicotri

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Niente da fare, la partita e´sospesa, gli ultranazionalisti Serbi creano sempre piu problemi, una situazione davvero brutta………
    la gente lascia lo stadio
    Mischiare politica e sport una gran porcheria.
    E´finita, partita vinta a tavolino……..

  34. sylvi
    sylvi says:

    La tua ostinata “difese” settaria del simbolismo di Adro,proprio mi fa comprendere il tuo vero aspetto “settario”.
    In poche parole ho sempre pensato che la Tua cultura ti ponesse al riparo da questo e ti ponesse al di sopra .
    vedo che ti pone al di sotto…vedo che mi sono sbagliato e ne prendo atto…CC

    caro CC,

    la mia eventuale cultura settaria?
    Perchè pretendo che ognuno faccia bene il suo compito?
    Il Preside e gli ins. di Adro si occupino di educazione ed istruzione.
    Dei soli si occupi la politica, quella seria che vede le conseguenze di una Scuola e di un Sindaco con i paraocchi, ma non si fermi lì, vada altrove FINALMENTE!
    Se il Sindaco cancella i soli…avremo risolto il problema della Lega?
    Vi state comportando come i politici del dopoguerra…la spazzatura sotto il tappeto!!!
    Fin che non arriva un pansa qualsiasi a scoparla fuori!

    Forse non è più tempo di tirarla con le chiacchere.
    Detto nella forma più popolare: la matematica non è un’opinione!!!

    Sono sempre convinta che la Lega chiude, che chiunque polemizzi con lei ,senza andare oltre, contribuisca alla chiusura…
    e continuano le chiacchere…mentre gli altri corrono…

    Sylvi

  35. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo 125

    Glielo ripeto in italiano, per l’ultima volta:
    Non ho mai discusso il comportamento dei russi o di chi altro in guerra.
    HO SEMPRE DISCUSSO IL COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI COSIDDETTI VINCITORI CONTRO ALTRI ITALIANI.
    Il problema sarebbe in famiglia, se famiglia fosse…
    Non siamo una Nazione; e dopo l’ultima guerra abbiamo perso l’occasione per diventarlo, al contrario dei tedeschi!

    Sylvi

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Kara Komare,
    sarò pure ottuso, ma come mi tocca sempre aggiungere, detesto le ipocrisie perniciose e i due pesi e due misure.
    Mettiamola così:
    “negli US c’è un luogo, un Memorial, un museo, un garage, una cuccia per i cani per commemorare le vittime dei vostri 2 (two!) genocidi in Giappone”
    I nazisti, i bolscevìki erano quelli che erano, criminali.
    E quelli di cui sopra? Cosa erano?

    È una domanda, niente polemica.

    C.G.

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 12.10.10 alle 19:10 } L’ho già scritto: come sono stati trattati i morti in battaglia nel dopoguerra della Resistenza vincitrice non ha paragoni in nessun altra Nazione.
    Ricoperti d’infamia i morti e i sopravvissuti innocenti!
    Togliatti aveva visto giusto: che a casa imparino!!!
    C’è una certa differenza con De Gasperi.
    ————————————
    Cara signora,
    che i caduti della II GM siano stati ricoperti d’infamia è il suo solito ritornello. Io non ho mai sentito dire nulla di simile da nessuna parte, al contrario si sono sempre sprecate cerimonie per lo più eccessive ed esagerate. Quindi la smetta di dire sciocchezze che non sono mai state vere da nessuna parte.
    Se poi a voi hanno veramente riservato questo trattamento, (cosa di cui dubito moltissimo: non certo da voi) ci deve essere stata qualche altra ragione.
    Quindi veda di avere un po’ di onestà perchè come sono andate le cose in tutt’Italia lo sappiamo benissimo anche noi.
    Aspetti che a suo zio dovevano fargli un monumento di marmo di Carrara.
    A parte le organizzazioni fasciste o parafasciste, che hanno pompato per anni ed anni la famigerata faccenda dei “dispersi in Russia” in Italia si aveva altro da pensare che a cercare delle tombe. Ma pretendere da lei il senso delle proporzioni è del tutto inutile. L’Ittaglia intera avrebbe dovuto fermarsi per consolare la povera Silvy.
    Ma pensa te ….. Dopo 65 anni siamo ancora qui a devastare i maroni (roberto!) con queste cagate.
    La realtà vera è che voi volete il riconoscimento dei soldati della Repubblichetta equiparandoli ai partigiani. Spiacente, le ho già detto che non è possibile.E poi perchè mai dovrei rappacificarmi con una fascistona come lei? Si goda la sua vittoria, si prepari a farsi annettere dall’Austria e non rompa i coxxioni. Uroburo

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro peter,
    finalmente un pò di tempo a disposizione.
    Dunque tenterò di rispondere alla tua domanda,partendo da una constatazione di fatto.
    Per uno come il sottoscritto che ha portato all’esame di Stato un testo come “Se questo è un uomo di Primo Levi,quaranta anni fa e che è stato bellamente ignorato dal Presidente della Commissione che preferì interrogarlo sulla Pioggia nel Pineto di Gabriele D’Annunzio,ricevendone una documentata risposta sotto tutti i punti di vista,non ci dovrebbero essere problemi.
    Però mi pare di ricordare che quella tu “chiami”prevenzione indotta, mi pare di averla riscontrata in certi atteggiamenti di mia madre,un “virus” inoculato da anni di propaganda dal 38 in poi..con una frase Sui deicidi..
    Una delle mie prime letture serie ,fu poi “IL Giardino dei Finzi Contini,che mi fece capire anche altre cose.
    Di mia madre non mi stupisco poi tanto ,se pensi che le brave suorine neglia nni 60,ci facevano vedere filmini sulla rivoluzione francese ,narrando di soprusi contro i preti, con frasi come li vedete quelli lì : “Rossi e cattivi” il rosso era il berretto Frigio e poi ancora strane storie di ostie che entravano all’Alcazr per portare conforto agli assediati, anche li con contorni di cui è meglio non parlare….
    Quella dell’antisemitismo…aprioristico..,si può essere un virus difficile da debellare, ma è altra cosa rispetto alle polemiche che qui nascono.
    Ho partecipato non so più a quanti “Giorni della memoria”solo che ritengo che oggi la memoria dovrebbe estendersi ed includere anche altre memorie più recenti,sevirebbe molto a debellare qualsiasi Virus negazionista…come dire per esempio che Chabra e Chatila,furono solo due accidenti della Storia…!!

    Da tempo la maturità, con la consapevolezza dell’assurdità di una frase “come deicidi”..e con la consapevolezza che deriva da una lettura dei fatti internazionali sotto altra luce,mi rendono del tutto immune..così come divrebbero immunizzare anche altri..basterbbe solo leggere i fatti senza i due pesi e le tremila misure..!!
    Spero di essere stato chiaro,a domande più precise ed argomentate ancora risponderò di sicuro!

    cc
    Ma oggi l,iternazionalismo è bandito, si preferisce dare peso e corpo alle Saghe del salame…che per carità mi ha sempre visto come protagonista assoluto ,ma solo per il salame.!!!
    E guai a chi mi tocca il salame,non vorrei un giorno dover mangiare salame celtico, Gianduja ne avrebbe orrore..!!

  39. sylvi
    sylvi says:

    Aspetti che a suo zio dovevano fargli un monumento di marmo di Carrara. Uroburo

    Spero che il marmo di Carrara le cada come minimo su un callo!

    Certo che l’Italia aveva altro da fare che cercare delle tombe!!!!
    Buon proseguimento!!!!

    Sylvi

  40. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro peter,
    poi sono anche convinto che certi miti nella storia, nascano dalla reiterazione continua per altri scopi di una “stronzata”.
    A forza di reiterare una stronzata può dibventare mito che in genere per il momento è ancora più potente della verità storica.

    cc

  41. Shalom x Controcorrente
    Shalom x Controcorrente says:

    Vedansi le stronzate della “sacra” bibbia. “Verita'” per le quali sono state massacrate centinaia di milioni di persone, pari a decine e decine di Shoa’. E si continua ancora oggi….
    Shalom

  42. Popeye
    Popeye says:

    La realtà vera è che voi volete il riconoscimento dei soldati della Repubblichetta equiparandoli ai partigiani. Spiacente, le ho già detto che non è possibile.E poi perchè mai dovrei rappacificarmi con una fascistona come lei? Si goda la sua vittoria, si prepari a farsi annettere dall’Austria e non rompa i coxxioni. Uroburo
    —————————
    Che ignoranza! Che volgarita’! Dove cavolo erano questi prodi partigiani prima del 8 settembre 1943? A fare i bravi fascistoni come Bocca?
    I miei polli non ce la fanno piu’!

  43. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cerutti Gino { 12.10.10 alle 12:07 }
    Vero, Peter.
    Fu “Der Spiegel” un settimanale tedesco che mise in copertina
    un piatto di spaghetti con sopra una pistola P32, paragonando (tra l’altro) l’Italia alla Turchia dove anche lì si ammazzava in agguati gente per strada per motivi politici.
    C.G.


    Vuoi forse far credere di aver letto l´articolo? Tu?
    Mai un giornalista intelligente comparerebbe l´Italia con la Turchia,
    correndo il rischio delle ire dei Turchi.
    Magari comparare con l´Uganda , ma mai con la Turchia.
    Sicuro sarai in grado di pubblicare l´articolo.
    Credevi di indovinare andando dietro a Peter, ed avere almeno una volta una piccola soddisfazione , ma hai toppato di nuovo.Peccato
    Rodolfo

  44. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino -#139-

    Lei e’ l’unica persona che mi fa bestemmiare come un lumberjack.

    Ho solo riportato i dati del Museo Memoriale dell’Olocausto degli Stati Uniti, dopo il messaggio di Pino Nicotri #112.

    Solo a titolo d’informazione, non per fare una polemica.

    E’ molto probabile se non certo che il Museo Memoriale dell’Olocausto sia stato sponsorizzato dalla comunita’ Ebraica.

    Alla prossima occasione chiederemo il permesso a lei.

    Anita

  45. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Garda, testa di segatura, che il Cerutti è bilingue e il tetesko lo parla correttamente e pure correttamente lo scrive.
    Hast Du verstanden, Du Halbsocken oder mezzacalzetta ( auf italienisch)
    Glaube ich kaum.
    Wie gehabt..statt Hirnmasse nur Sägemehl im Kopf.

    Geh..
    C.G.

  46. Rodolfo
    Rodolfo says:

    A me….cara Anita cg fa´solo ridere, pensa che e´persino sicuro che
    il settimanale Tedesco “Der Spiegel” abbia comparato l´Italia alla Turchia. Solo che lui l´articolo non lo ha mai letto. Dietro la scia di Peter ha cercato l´illusione di avere nei miei confronti per una sola volta un po´di ragione.Un poverino insomma.
    Rodolfo

  47. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Bene Arschloch (stronzo), ti diro´ allora , dato che tu non ci riuscirai mai che l´articolo in questione e del 25.07. 1977.
    Non perdo tempo a tradurre ,dato che e´una questione tra me e te. Tu conosci il Tedesco, dunque divertiti a cercare nell´articolo che ti spedisco la parola “Turchia”.
    http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-40831763.html
    Con me, per te….son sempre passi lunghi e ben distesi, ricordalo sempre. Rodolfo

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