Lettera aperta all’onorevole Veltroni: eviti di parlare a vanvera di cose che non conosce. Ci invii, semmai, un commento su due argomenti purtroppo di attualità. No, non un’altra “Lettera al mio Paese”: solo un commento.

Egregio onorevole Veltroni,

le scrivo in quanto giornalista autore in particolare di due libri sul cosiddetto “rapimento” di Emanuela  Orlandi e di uno, recentissimo, sulla cosiddetta Banda della Magliana  intitolato “Cronaca criminale”. Sono perciò tra i più titolati a rispondere alla sua sbalorditiva lettera pubblicata su Repubblica il 7 ottobre contro la sepoltura del “boss della banda della Magliana” Enrico De Pedis nella basilica romana di S. Apollinare. Il caso vuole che “Cronaca criminale” faccia parlare per la prima volta, e per varie pagine, la signora Carla vedova De Pedis, le cui parole già da sole contengono la demolizione di quanto da lei scritto su Repubblica.
Come prima osservazione c’è da porle una domanda: perché definisce De Pedis “un boss” di quella banda? In base a quali sentenze?
La risposta purtroppo è semplice e sconfortante: lei, onorevole Veltroni, parla basandosi non su sentenze, ma su affermazioni fatte da pentiti, più volte colti in fallo come mendaci  e con uno di loro, Vittorio Carnovale, addirittura condannato per calunnia e gli altri, da Fulvio Lucioli ad Antonio Mancini, demoliti dai magistrati della Cassazione. Affermazioni a loro volta trasformate, nonostante tutto, in Verità grazie a inchieste giornalistiche abborracciate e programmi della Rai più attenti a fare a qualunque costo rumore che a fare informazione. Mancini e i suoi imitatori sono arrivati a “rivelare” in tribunale che “la pistola usata per uccidere il giornalista Mino Pecorelli venne affidata subito dopo il delitto a De Pedis”. Peccato che De Pedis quando veniva ucciso Pecorelli, marzo 1979, era chiuso in carcere e ci rimase ancora fino all’anno successivo, motivo per cui la bugia di Mancini&C è risultata clamorosa. Peccato anche che tutte le ormai famose accuse di omicidi e rapimenti siano state lanciate quando De Pedis era passato ormai da tempo a miglior vita, e quindi impossibilitato a difendersi. La famosa frase “Vile, tu uccidi un uomo morto” dovrebbe essere un ammonimento per tutti. E invece….

Onorevole Veltroni, quello che lei chiama “boss della banda della Magliana”, ucciso nel febbraio 1990, non era certo uno stinco di santo, ma è morto pressoché incensurato. E con un regolare passaporto in tasca. Come unica condanna De Pedis ha avuto quella per una rapina compiuta da giovanissimo, quando la banda della Maglina non esisteva neppure nella più fervida fantasia di romazieri e giallisti. Dopodiché De Pedis è stato sempre assolto da tutte le altre accuse, perfino da quella  di avere fatto parte della banda della Magliana, e non come boss, ma come semplice associato a delinquere. Ripeto: assolto. E con formula piena. Non miracolato da scadenze termini o leggi ad personam, come successo invece in alcuni casi di alto livello politico e di malcostume che tengono banco in Italia da anni, bensì assolto. Anche le accuse di cui lei si è fatto incautamente latore sono state lanciate solo dopo la morte del cosiddetto “boss”, e  non sono mai state suffragate da prove né tanto meno da sentenze.
Come racconto nel mio libro “Cronaca criminale”, a me è bastato un sopralluogo in via di Villa Pepoli per appurare che il pentito Maurizio Abbatino dice il falso per esempio riguardo l’uccisione del “cravattaro” Domenico “Memmo” Balducci, strozzino d’alto bordo coinvolto tra l’altro nel giro Flavio Carboni/banchiere Roberto Calvi. E’ la stessa scena del delitto a dimostrare che Abbatino dice il falso, purtroppo preso per oro colato da note puntate televisive. Per quanto riguarda l’accusa lanciata da Abatino che tra gli sparatori a morte di Balducci c’era De Pedis, a dimostrarne la falsità è il fatto che in quei giorni “il boss della Magliana” non era a Roma: stava con la sua futura consorte, Carla, in albergo  prima a  Pescara e poi alle isole Tremiti. Un altro accusato da Abbatino per quel delitto s’è scoperto che non era neppure in Italia. Tutto ciò tralasciando che gli stessi magistrati inquirenti ripetono che non di Banda della Magliana bisogna parlare, bensì di malavita romana, visto che questa non ha mai avuto una “cupola” con epicentro né alla Magliana né altrove.
Riguardo la sepoltura nella  basilica, il magistrato romano De Gasperis ha chiarito da ormai più di una dozzina d’anni che non ha nulla di losco. Probabilmente si tratta di una sepoltura inopportuna, anche se la pietas non solo cattolica invita al “parce sepulto”, ma certo non per i motivi addotti da lei, onorevole Veltroni. Riguardo le farneticazioni della “supertestimone” (!?) Sabrina Minardi, di recente prudentemente sostituita con altri “supertestimoni”, non è serio prenderle in considerazione tanto sono sfacciatamente false. La disinvoltura della signora Minardi, per sua stessa ammissione escort d’alto bordo al tempo del “boss della Magliana”, si è prodotta alla grande perfino nel “rapimento” di Emanuela Orlandi. Un “rapimento” che non solo non è mai esistito stando anche a quanto scritto in sentenza istruttoria da magistrati delle Repubblica italiana, ma che lo stesso magistrato Severino Santiapichi ha definito “sequestro mediatico, cioè inventato e avvalorato dai mass media”. E guardi, onorevole Veltroni, che Santiapichi di sequestri veri se ne intende, visto anche che ha presieduto un processo per il tragico sequestro dell’onorevole Aldo Moro. Immagino lei ricordi  l’argomento.
Potrei continuare a lungo, ma non voglio annoiare i lettori. Il problema, caro onorevole, è che se si segue il suo esempio, prendendo per buone accuse indimostrate e indimostrabili,  se si prende per buono ciò che non è corroborato da sentenze, e se queste vengono  sostituite con le chiacchiere buoniste, di sicuro effetto pubblicitario, allora se ne deve concludere che aveva ragione la commissione Mitrokhin ad accusare molti dirigenti comunisti e molti giornalisti di essere stati al soldo dei servizi segreti di Mosca. E avevano ragione il “conte Igor” e la commissione parlamentare d’inchiesta sulla Telekom Serbia a sostenere che il suo collega di partito Massimo D’Alema ha illecitamente lucrato su compravendite di società telefoniche in Serbia. Non solo: aveva ragione anche chi accusava Romano Prodi di avere svenduto, pro domo sua, l’industria di Stato Sme al finanziere ed editore Carlo De Benedetti.
Eh sì, egregio onorevole Veltroni: se si accetta il suo inaccettabile modo di fare affermazioni riguardo “il boss” De Pedis in base a semplici sentito dire, allora per coerenza e per evitare l’uso di due pesi e due misure se ne deve concludere che, pur essendo accertato che sono false,  sono vere anche le pretese delle commissioni Mitrokhin e Telekom  Serbia nonché le accuse contro Prodi.
Sostituire la magistratura con il chiacchiericcio e trasformare in sentenze le leggende metropolitane o i pentimenti mendaci è sbagliato. Come è sbagliato atteggiarsi ad esperto, amante e protettore dell’Africa dopo un paio di viaggetti vacanze in quell’enorme e sfortunato continente, promettendo – come ha fatto lei – di emigrarci mentre invece è ancora qui: a discettare di argomenti che non conosce e per i quali fa uso di un ecumenismo più da pontefice, quale lei non è che, che da leader politico, quale lei vorrebbe essere. Di pontefice ce n’è già uno, ed è anche troppo. Ed essere stato sindaco di Roma non significa avere titoli da “sindaco” del Vaticano: questo infatti sta a Roma, ma NON ne fa parte. Prima di inviare un’altra “Lettera [buonista] al mio Paese”, questa volta straparlando di “boss della banda della Magliana” e di “rapimenti” di fatto solo mediatici, lei dovrebbe informarsi. E studiare. Non solo cinematografia, perché la realtà non è un film con copione, sceneggiature e protagonisti inventabili e scelti a piacimento. E’ sbagliato sostituire il moralismo d’accatto, facile facile, di sicuro successo, e il buonismo “africano” ai problemi seri. Non è certo così che si combatte la malavita vera. O che si può rimandare a casa Silvio Berlusconi.
Questa NON è la “sua” Africa, alla Karen Blixen rivisitata, ma la nostra Italia.
Cordialmente.
pino nicotri
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Post scriptum:
1) – Lo zio assassino di Sarah Scazzi dopo avrela uccisa s’è fatto il segno della croce e ha recitato qualche Ave Maria. Come direbbe il confessore della chiesa di S. Gennaro a Napoli, che conobbi quando scrissi il libro “Tangenti in confessionale”, ormai la polizia e i magistrati devono farsi da parte: “Neh, se ti sei pentito Dio ti ha perdonato. E se la giustizia divina ti ha perdonato, che cavolo ci azzecca la giustizia terrena?”. Un ritornello purtroppo ripetuto migliaia di volte anche dai confessori dei criminali, pardòn, dei peccatori della mafia, camorra, ndrangheta e sacra corono unita, oltre che ai tangentisti di tutta Italia. E poi il papa, quello vero, vuole anche impartire lezioni di morale!
2) – Puntuale come un treno svizzero, l’avvocato ed ex magistrato Ferdinando Imposimato per coprire il rumore che sta facendo il mio libro sulla “banda della Magliana” si è rimesso a raccontare le sue belle “trame dell’Est kommunista”. “A tradire Emanuela Orlandi è stata una sua amica”, ovviamente per consegnarla ai kommunisti dell’Est. Ovviamente la Rai e i giornali specie romani abboccano subito, evitando di far notare una strana contraddizione che è anche un conflitto di interessi: prima di diventare – nel 2002 o 2003 – il legale rappresentante della signora Maria, madre di Emanuela Orlandi, nella nota vicenda giudiziaria, Imposimato è stato per qualche mese il legale di Alì Agca: cioè a dire, proprio del tizio a favore del quale – a dire anche dello stesso Imposimato – Emanuela sarebbe stata “rapita”! L’Ordine degli avvocati ha nulla da dire? E non ha nulla da dire riguardo il fatto che l’avvocato Imposimato ancora il 30 dicembre 2009 in una intervista alla Rai si faceva accreditare come ex magistrato che s’è occupato a suo tempo del caso Orlandi quando invece NON se n’è MAI occupato? NON da magistrato, comunque.
Siamo al 28° anno di cazzate ignominiose per reggere la coda alla messinscena del “rapimento” della povera Emanuela. Cosa si fa nella vita per guadagnarsi la pagnotta, con ottimo companatico. E tenere lontane le luci dalle cupe ombre del Cupolone….

Onorevole Veltroni, che ne dice di questi due post scriptum? No, non serve un altro proclama, un’altra “Lettera al mio Paese”: basta un commento nel forum del blog. I maligni e cattivi d’animo insinuano che lei si guarderà bene dall’inviarlo.

401 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x Pino

    …è stato condannato a più 19 anni di reclusione.
    Non 9 anni.

    Non firmo mai online, gli spammers prendono i nomi e raramente gli appelli finiscono dove dovrebbero arrivare.
    Avviso da tutti i servers e dal governo.
    Ci sono spammers in Facebook, in Myspace, in Tweeter ed anche nei forums.

    Anita

  2. Popeye il Defunto
    Popeye il Defunto says:

    Ma perché non liberare intanto i detenuti senza processo di Guantanamo ………….
    ———————-
    Ci abbiamo provato con molti e nessuno li vuole a casa sua eccetto la Cina perche’ per loro e solo un paio di dozzina di colpi alla nuca che poi faranno pagare alle loro famiglie.

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Kara Komare,
    e chi insinua che ne siete “responsabili”?
    Si tratta solo di vederci chiaro e saper dire NO, not with me!
    E se questi “not with me” fossero tanti, ma tanti milioni, nel suo Paese, e non solo nel suo, le cose cambierebbero.
    La questione è sempre la stessa. Un esempio che lei certamente conoscerà: il costo di un (uno, one) aereo da combattimento si aggira secondo quanto mi è dato di sapere sui 150 milioni di euro.
    Pensi a quante scuole potrebbero essere rimodernate, a quanti potrebbe essere garantita a prezzi decenti la sanità, a quanti garantito il welfare solo investendo lì il prezzo di UN SOLO uccello portatore di morte.
    Non è Obama il responsabile, sono tutti, siamo tutti responsabili
    di questa schizofrenia perchè non si ha il coraggio, la coscienza di dire nò.
    Buonasera.
    C.G.

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    M’è saltato un 1. O sto diventando orbo a furia di smanettare al computer.
    ‘Notte.
    pino

  5. Popeye
    Popeye says:

    Caro Cerutti
    Einstein diceva che fare sempre la stessa cosa sperando che i risultati cambiassero e’ da matto. Tu continui la stessa canzona dalla mattina alla sera, giorno dopo giorno, al punto che eanche i miei polli non ridono piu’, e niente cambia, ti dice qualcosa?
    Buonasera!

  6. Popeye
    Popeye says:

    German Ambassador to Tehran Bernd Erbel has denounced Western media propaganda against the Islamic Republic as “unreal”, saying Iran is a unique country in the Middle East
    ——————–
    “unique” is not the word!

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy, non cambia niente finchè ci saranno servi.
    Talmente semplice che la capiscono pure i neonati.
    Il problema è sentirsi servi o meno. Dipende da ognuno di noi.

    To be or not to be, scriveva “Schespir”…
    C.G.

  8. Follotitta
    Follotitta says:

    Provo a rientrare nel blog, anche se questa settimana la vedo altrettanto impegnata quanto la precedente. Innanzitutto sono d’obbligo le congratulazioni a Pino per il suo nuovo saggio inchiesta “Cronaca criminale”. Non lo trovero’ ne’ a Border’s, ne’ a Barnes&Nobles, ma pazienza; ne rimandero’ la lettura al mio prossimo viaggio. Per poltroni sarebbe da stendere un velo di silenzio, perche’ ogni sua uscita e’ solo un patetico tentativo di riaffacciarsi alla porta di servizio della politica italiana, sempre pronta alla cacofonia e all’arte della confusione. Per la guerra ho letto che ogni anno muore piu’ gente per l’uso e consumo di acqua contaminata che per tutte le guerre e violenze combinate. Pero’ se non ci fossero guerre probabilmente ci sarebbero abbastanza fondi da finanziare la eliminazione delle fonti di inquinamento e il risparmio di vite sarebbe doppio. Ma sembra che la politica non possa fare a meno dei propri nemici su cui scatenare l’apocalisse militare, con retorica incorporata. Mentre l’acqua sporca non fa titoli da prima pagina. Saluti. F.

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Follotitta

    > Per poltroni sarebbe da stendere un velo di silenzio

    poltroni? Veltroni, I suppose.
    Sì, stendiamo un pietoso velo…..
    Un saluto.
    pino nicotri

  10. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Pino, nomi quali: villot, cody, marcinkus, gelli, sindona, calvi, con il loro contorno di intrighi e misteri dell’Italia di fine anni 70, lei li conosce molto bene e li potrebbe mettere insieme, con il loro contorno di burattini e burattinai, al nome di Albino Luciani.
    Che ne dice? Se fossi un editore, sarebbe questa la prossima inchiesta che le proporrei di scrivere. La morte di un Papa, di cui a tutt’oggi non se ne sa, per quanto mi risulti, la causa, e di cui non si e’ scritto e sopratutto, indagato molto.
    Naturalmente pero’ lei avra’ le sue idee sul suo futuro di scrittore e non voglio ingerire piu’ di tanto. Volevo prenderla solo in un momento di pausa e farla riflettere su un possibile progetto.
    Buon lavoro. Follotitta.

  11. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X 60 – Follotitta { 11.10.10 alle 22:29 }
    Complimenti per il post sintetico ed efficace che sottoscrivo in tutto e per tutto
    (compreso la difficoltà di trovare anche qui il libro di Pino, ma mi hanno detto che attendono arrivi che sono in ritardo per colpa dei libri scolastici)

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  12. Follotitta
    Follotitta says:

    Mi dovete scusare, ma non avendo altri mezzi satirici, qualche volta ricorro a satireggiare sui nomi dei protagonisti (si fa per dire) della sventurata politica italiana. I risultati non sono certo brillanti, come per veltroni=poltroni, o come quando il b lo chiamo nanofrottolo, o cortofrottolo, o ghepensimi, ecc. Il problema non e’ che io sia un faceto, ma piuttosto che certa gente non mi sembra abbastanza seria da meritare di essere ricordata col proprio nome e cognome e magari anche con la iniziale maiuscola. Semplicemente non potrei farlo; e’ piu’ forte di me. D’altra parte da blogghista, salvo Peter a contraddirmi, me lo dovrei poter permettere. Buona notte a tutti. F.

  13. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Antonio, spero che il libro di Pino riesca a trovarlo solo alla X edizione (e’ un indiretto augurio a Pino, naturalmente). Per me e’ diverso, ma mi armero’ di pazienza e di ottimismo, che non guasta mai. Buona notte. F.

  14. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Anita, non ho mai acquistato niente on line. E certamente non ho la sua flessibilita’ mentale per incomiciarlo a fare adesso. Si figuri che mio figlio vende un prodotto on line, e io piuttosto che ordinarlo on line, lo costringo a spedirmelo personalmente by mail dall’Italia.
    Che ci vuol fare, ognuno ha le sue idiosincrasie.
    Buona notte. F.

  15. Popeye
    Popeye says:

    # 67
    Bravo fottotella! Abbiamo capito! Se compri online paghi tu ma te lo fai spedire paga lui.

  16. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Sylvi
    Ho letto, o meglio o scorso un po’ di post passati, tanto , troppo per commentare, ma alcune precisazioni a Sylvi le faccio perché toccano argomenti su cui avevo promesso di intervenire anche temo fa.

    Sylvi
    Spalare le macerie della guerra?
    Ripristinare le fabbriche? Cacciare gli americani, ….

    Cara Sylvi Le macerie della guerra non le spalarono certo gli ex repubblichini.
    Le fabbriche o meglio quel poco che si era scampato ai bombardamenti, e quello che i perfidi comunisti avevano salvato, molti lasciandoci le penne, dalla distruzione dei tedeschi in ritirata, furono in gran parte ripristinate proprio da qui lestofanti rossi quando ancora proprietari e dirigenti in gran parte compromessi con il fascismo se ne stavano prudentemente inquattati. Io non ho letto molti libri di storia ma ho “letto” moltissimi lavoratori e ho testimonianze ed esperienze dirette. Nel ’62 alle acciaierie di Piombino ho lavorato su sistemi di regolazione oleodinamici recuperati dagli stuka che erano ancora in funzione. Gli operai erano andati a recuperarli a Grosseto, li avevano modificati ed istallati per riprendere la produzione dell’acciaio indispensabile per la ricostruzione.
    Il tuo sarcasmo è quindi decisamente fuori luogo se non offensivo.

    Difendere Togliatti non puoi immaginare quanto mi costi, ma per amore della verità sono costretto a farlo. Che Togliatti volesse portare l’Italia nella sfera sovietica è completamente falso, proprio perché uomo legato all’apparato sovietico sapeva benissimo i termini degli accordi di Yalta e da burocrate qual’era vi si adeguò. La cosiddetta “Svolta di Salerno” in cui accettò di collaborare oltre che con gli alleati anche con Badoglio ed i monarchici lo dimostra e lo confermano l’amnistia per dirigenti fascisti compreso Almirante che come ministro di della RSI che aveva firmato l’ordine di fucilare tutti i partigiani e gli “sbandati” (cosa che molti compagni mai gli perdonarono). Togliatti fu sempre un “pompiere” anche verso le lotte sindacali più dure, era quasi ossessionato dal timore che si sviluppassero rivolte e situazioni pararivoluzionarie che il partito non sarebbe stato in grado di controllare.
    E fu sempre Togliatti che contro il parere di Nenni ed anche di repubblicani e liberali che concordò l’articolo 7 della costituzione con De Gasperi che lo ricompensò con il manifesto dei cosacchi che abbeverano i cavalli nella fontana di P. S. Pietro.
    A proposito di De Gasperi quando hai parlato del cinismo di Togliatti per gli alpini in Russia ti sei dimenticata che il “tuo” De Gasperi non fu da meno. Guareschi pubblicò mi pare su “Candido” nel ’53, fotocopia di una lettera del ’44 nella quale De Gasperi chiedeva agli Alleati anglo-americani di bombardare la periferia di Roma allo scopo di demoralizzare i collaborazionisti dei tedeschi. Periferia di Roma, non truppe di invasione con fucili cannoni (e scarpe di cartone)!! Ma quel cinismo la Sylvi non lo ha registrato questione di visuali è noto che da Grado si vedono meglio Le Frattocchie del Vaticano.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  17. Popeye
    Popeye says:

    A proposito di De Gasperi quando hai parlato del cinismo di Togliatti per gli alpini in Russia ti sei dimenticata che il “tuo” De Gasperi non fu da meno.
    ——————-
    Eccommennnooooo! Due mali fanno sempre un bene. Logica toscana?
    1 male + 1 male = 1 bene!
    QED.

  18. Popeye
    Popeye says:

    La civilta’ di questo paese continua a meravigliarmi!

    ROMA
    Le autorità iraniane hanno arrestato il figlio e l’avvocato di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna di 43 anni condannata alla lapidazione per adulterio e concorso in omicidio. Il ventenne Sajjad Qaderzadeh, e il suo avvocato Javid Hutan Kian, sono stati arrestati domenica sera, intorno alle 19, insieme a due giornalisti tedeschi nella città di Tabriz: le forze di sicurezza iraniane hanno fatto irruzione nello studio del legale dove era in corso un’intervista con i due reporter tedeschi. Le autorità iraniane hanno riferito che i due giornalisti erano entrati con un visto turistico. Dopo l’arresto non si è avuta più alcuna notizia dei quattro e non è chiaro dove siano stati portati. L’incertezza sulla loro sorte si aggiunge a quella per Sakineh, la donna condannata per adulterio alla lapidazione, pena poi convertira poi nell’impiccagione per concorso nell’omicidio el marito.

    Nei momenti concitati del blitz uno dei due giornalisti era al telefono con Mina Ahadi, portavoce del Comitato Internazionale contro la Lapidazione e la Pena di Morte. È stato lo stesso Mina Ahadi a raccontare che il giornalista ha interrotto bruscamente la comunicazione quando le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nell’ufficio. Da qual momento Nina Ahadi ha tentato per varie ore di rimettersi in contatto con loro, ma senza successo: «Da allora i cellulari di Sajjad, Hutan Kian, e dei due giornalisti tedeschi risultano irraggiungibili», ha riferito a Le Monde. Gli arresti non sono stati confermati dalle autorità iraniane e la Farnesina ha fatto sapere di aver allertato rappresentanti diplomatici in loco per cercare di saperne di più.

  19. Popeye
    Popeye says:

    Comizio elettorale movimentato quello che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha tenuto a Filadelfia: prima un uomo ha deciso di presentarsi nudo per l’occasione, ed è stato arrestato per comportamento indecente in luogo pubblico; poi un altro suo simpatizzante ha lanciato un libro al suo indirizzo, sfiorandolo di poco, e per questo è stato a sua volta fermato e trattenuto per alcune ore dagli uomini del Secret Service.
    ——————
    Meno male che Filadelfia e’ 80% Democratica! Poteva essere una scarpa!

  20. Anita
    Anita says:

    x Popeye

    Caro P.,
    anni fa’ ero un po’ reticente a fare acquisti online.
    Risparmio moltissimo, e per la maggioranza gli acquisti sono esenti da tasse.
    Piu’ che altro compro libri, articoli che non si trovano piu’ nei negozi, uso solo un po’ di cipria e sono anni che non si trova piu’, ma la trovo in varie lontane citta’.
    Uso solo un unica carta da credito e con PayPal e Google non devo inserire i miei dati, solo la scadenza della credit card.
    Pensa che ho trovato il rubinetto per il lavandino discontinued dagli anni 60.
    ————
    Ho appena finito di visionare su HBO “The House of Saddam”, parte 1 e 2.
    ————
    Temo che Paladino sia una causa persa.
    I agree with him on many subjects. However, I am beginning to think he is a demorats “plant” in this race !
    A sure win for Cuomo…
    It is a wonder we can still hear him with both feet in his mouth !!!!!

    ‘Night, Anita

  21. Anita
    Anita says:

    Ma che strano, qui erano le 12:24 AM, e sull’orario del forum le 4:24 AM

    Due ore in meno?

    Anita

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Poppy,
    E così allevi polli…
    Attento però a non diventarlo, il passo per quelli che si abbuffano di propaganda usaescippa, è breve.
    Molto breve.
    Non è sarcasmo, solo un consiglio.

    C.G.

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Mi sono letto il blog precedente a questo (Più scandalismo e mistero che informazione e verità) con vero spasso. Alcuni interventi sono veramente comici per la loro assoluta mancanza di logica. Tra tutti brillano quelli della nostra pregevolissima Silvy, che ha inventato un nuovo metodo di valutazione storica, quello dell’interpretazione psicoanalitica.

    1) sylvi { 10.10.10 alle 14:53 } “Togliatti usò il potere per se stesso, per portare a termine, costi quello che costi, la sua ideologia … Aveva l’animo del dittatore come il suo degno compare Mussolini! Non credi che i dittatori siano tutti fatti con lo stampino? Togliatti SAPEVA di non avere speranze di portare il Comunismo al Governo. Nemmeno con un’altra strage, che non lo avrebbe fermato se fosse stato sicuro di avere una change! ”
    Una delle prime cose che Togliatti fece appena rientrato in Italia fu quella di lavorare per la pubblicazione de I quaderni dal carcere di Gramsci. Strana azione per uno che non ha la minima idea di migliorare la società “in spirito di servizio”.
    Nessuno storico ha mai affermato che Togliatti volesse fare la rivoluzione in Italia, che non volesse rispettare la Carta costituzionale, che volesse instaurare una dittatura comunista in Italia. Ed anzi tutto quello che sappiamo di lui va proprio in senso contrario ma ammettiamo pure che sia come dice la Silvy. Ebbene questa sarebbe la miglior prova, naturalmente per chi sa leggere, che Togliatti era un grande politico capace di adattare i suoi obiettivi alla realtà. Miglior complimento l’ignara Silvy non avrebbe potuto fare.
    2) sylvi { 10.10.10 alle 18:29 } “in fondo lui [Togliatti] era un cittadino sovietico che aveva ripudiato l’Italia”. Per la verità aveva ripudiato l’Italia fascista ma queste sono quisquilie. Tuttavia non si capisce bene cotanto amor di patria a fronte delle dichiarazioni filo-leghiste e para-seccessioniste della nostra. Spiegare perché perché Togliatti aveva dovuto assumere la cittadinanza sovietica è del tutto inutile con una tale preclusione mentale.
    3) sylvi { 10.10.10 alle 21:58 } … dopo l’attentato a Togliatti … i rossi dove avrebbero trovato soldi e armi per finire il lavoro? A parte i fatto che i tuoi preziosi partigiani erano rimasti quattro gatti…chi avrebbe imbracciato le armi? Sbandati ,delinquenti, mercenari…?
    Sono solo i fascisti a chiamare “rossi” i socialcomunisti, mai nessun altro. Ancora un’ennesima confessione della nostra Silvy. Mai nessuno tranei fascisti ha definito i partigiani comunisti “Sbandati ,delinquenti, mercenari”
    4) “E Fassino è una persona per bene!”. Io che sono un riformista socialdemocratico non giudico Fassino una persona per bene. Chi sta dalla parte degli israeliani non può essere di sinistra e non può essere per bene.
    5) “Non credi che i dittatori siano tutti fatti con lo stampino?” Ovviamente no, basta saper leggere un libro di storia delle medie.
    6) sylvi { 10.10.10 alle 22:03 } io non ho niente da spartire con Feltri e Pansa. Falso,Pansa l’ha difeso a spada tratta come uno dei suoi.
    Possiamo fermarci qui. La logica della nostra pregevole Silvy non conosce contraddizioni. Proprio come i sogni…. La politica non si giudica con la pancia ma con la testa e la Silvuìy non ce l’ha.
    Un saluto U.

  24. Uroburo
    Uroburo says:

    Due piccole note sul modo di argomentare del signor Popeye.
    1) Popeye { 10.10.10 alle 16:40 Spero che non avrai mai occasione di provare cosa provano i parenti stretti delle vittime.
    Abbiamo inventato una nuova superiore forma di democrazia: la giustizia amministrata dai parenti stretti delle vittime. Rispetto ai linciaggi useggetta comunque un passio avanti.
    2) 209 Popeye { 10.10.10 alle 21:43 } x 208 ZZZZZZZZZZZZZ…. ZZZZZZZZZZZ……. ZZZZZZZZZ……. ………………..
    Questo è un pregevole esempio di argomentazioni di alto contenuto logico, culturale,s torico, intellettuale. Nella versione popeyana.

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Frattini, ministro (sob!) degli Esteri, quello che quando apre bocca sembra un prete che predica alle vecchiette che vanno alla prima messa mattutina delle 6:

    “Nel 2011 l’Italia via dall’Afghanistan”

    Non ha fatto i conti con La Russa.
    C.G.

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Fassino, ma non solo lui, dice che gli italiani in Afghanistan sono in missione di pace. Forse è per questo che ci sono andati con quattro cacciabombardieri Amx. Se li avessero chiamati caccia-pandorieri, o caccia-caramellieri, utilizzati cioè per seminare “canditi a grappolo” o per lanciare “panettoni intelligenti”, allora forse ci avrei creduto. A togliermi ogni illusione ci ha pensato subito La Russa, che in piena sintonia con il (suo) concetto di pace, vuole dotare i nostri caccia-bombardieri di quattro bombe a testa, ognuna con il suo bel carico di 1 tonnellata e mezzo di tritolo…

    Fanculo!
    C.G.

  27. Peter
    Peter says:

    x Anita

    beh, mi pare un accento americano ‘normale’, anche se capisco che c’e’ l’Italian twang quando ne fa la caricatura…

    Peter

  28. Peter
    Peter says:

    x CC (ovun-que lui sia…)

    caro CC, mi ricollego ad un tuo commento di giorni fa per provare a sviluppare un certo tema.
    Tu alludevi alla possibilita’ che ci possa essere , per assurdo, un razzis-mo e magari un ‘antisemitis-mo’ (o ant-igiud-ais-mo per i filologi puristi…) di sinistra o a sinistra (di cosa esattamente, poi? e dove? ). Fuor di polemica, e senza riferimenti personali di sorta, io credo che sia un’ipotesi del tutto legittima.
    In generale, non sono i partiti di sinistra a promuovere politiche x-enofobiche o anti-immigrati, ma i votanti possono avere idee del genere. L’antiebr-ais-mo e’ poi sempre stato un caso molto particolare di razzismo, se ci dimentichiamo per un momento di Israele che e’ una realta’ rel-ati-va-mente recente secondo un metro storico.
    Poi non ci scordiamo, per pura analogia, che il cristianesimo e’ o dovrebbe essere per sua natura antirazzista, ‘siamo tutti fratelli’, ma ci sono pochi dubbi che i cristiani siano stati tra i piu’ razzisti e discriminatori al mondo, forse i piu’ in assoluto…E’ solo un esempio anche se religione e politica sono cose, oggi, diverse.
    Tempo fa, prima delle elezioni, un mio conoscente piuttosto progressista di queste parti faceva dei commenti privati mentre si guardava in TV quello che sarebbe poi diventato il PM attuale. E’ cosi’ falso e doppio (diceva), sembra quasi ‘ebreo’. Un commento che mi sorprese un tantino. Direi che dimostri che una certa forma di razzismo e’ molto antica e radicata nonostante tutto, a prescindere, fatte le debite proporzioni, dall’orientamento politico dichiarato delle persone.
    Tempo fa un altro blogger, non ricordo piu’ chi, diceva che non si poteva essere ‘antimeridionali’ o anti-immigrati perche’ di sinistra. Eppure anche in Italia ho conosciuto persone che conciliavano benissimo, almeno nelle loro teste, delle agende piuttosto diverse…
    Solo una riflessione

    un saluto

    Peter

  29. Banche zombie e liquidità a go-go:  di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
    Banche zombie e liquidità a go-go: di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi** says:

    La recente dichiarazione del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, sul rischio rappresentato anche in Europa da certe “banche zombie” è veramente inquietante. Non tanto per il colore delle parole usate quanto per la pesante verità che esse nascondono.

    Draghi ha detto che “alcune banche sono diventate molto dipendenti dalle emissioni di liquidità della Banca Centrale Europea, sono diventate addicted rispetto ai fondi ottenuti”. Esse hanno preso a prestito a zero tasso di interesse la liquidità che la BCE da due anni sta fornendo a piene mani. Si tratta di una replica minore del “quantitative easing”, cioè dell’espansione della base monetaria attivata dalla Federal Reserve americana..

    I soldi ottenuti in prestito dalle banche sono stati utilizzati dalle stesse per operazioni ad alto rischio, con l’intento di un’immediata redditività finanziaria. Come abbiamo più volte sottolineato, certi settori più aggressivi del mondo bancario hanno sfruttato l’emergenza finanziaria per accaparrarsi fondi da “giocare” sui tavoli della speculazione. Proprio come prima della crisi.

    Queste banche hanno abusato del moral hazard, sottovalutando i rischi e confidando sempre negli stati come creditori di ultima istanza. Cosa succederebbe se i tassi di interesse dovessero salire per contenere i rischi inflazionistici di una liquidità smisurata? Avremmo una nuova reazione a catena di collassi bancari innestata su un sistema fortemente indebolito da due anni di recessione e già enormemente indebitato.

    Draghi dovrebbe dirci se simili zombie bancari esistono anche in Italia.

    Di certo alcune banche irlandesi entrano a pieno titolo in questa categoria. L’anno scorso una parte dei loro titoli tossici, circa 80 miliardi di euro, furono trasferiti nella National Assets Management Agency (NAMA), una sorta di bad bank messa in piedi dal governo di Dublino. Adesso si prospettano altri aiuti per circa 50 miliardi di euro per tamponare le nuove falle della Anglo Irish Bank e della Allied Irish Bank. L’Irlanda rappresenta un rischio concreto per l’Europa e per le banche internazionali, soprattutto europee, che sono esposte per 844 miliardi di dollari immessi nell’economia irlandese. Questo piccolo stato, con una popolazione pari a quella del Lazio, con un Pil in caduta libera e con un deficit di bilancio del 32% previsto nel 2010, è diventato una piccola “bomba atomica finanziaria”. I primi a soffrire sono gli stessi irlandesi ma i rischi sono per l’intera Europa.

    Si consideri inoltre che la Fed e la Bce sono in continua fibrillazione per la crescente bolla del debito pubblico degli stati. Entrambe hanno deciso di acquistare i rispettivi titoli di stato per evitare rischi di insolvenza, ma anche per cercare di contenere i tassi di interesse sui titoli stessi ed evitare buchi di bilancio più grandi. Dal programma di salvataggio della Grecia di maggio, la Bce ha acquistato circa 65 miliardi di euro di obbligazioni emesse dai singoli stati europei. Tanti, ma pochi rispetto agli acquisti di Treasury bond fatti dalla Fed.

    Queste politiche hanno fallito il loro scopo di riportare l’economia globale fuori dalla crisi. Anche Obama ha riconosciuto che lo squilibrio del bilancio americano è insostenibile. Adesso si appresterebbe ad apportare tagli di bilancio che faranno sentire gli effetti negativi sulla produzione e sull’occupazione, mentre però la liquidità continua a rifluire verso i settori finanziari. E’ un mix esplosivo.

    Perfino il Fondo Monetario Internazionale recentemente ha evidenziato il danno che l’eccessiva forbice di “bassi tassi di interesse e tagli di bilancio” produrrebbe nel breve periodo al sistema economico. E’ anche da prendere come un serio avviso la recente ipotesi di studio sul rischio di “iper inflazione” fatta dall’International Accounting Standards Board (IASB), l’ente responsabile dei principi contabili internazionali.

    Nonostante il tanto parlare di grandi riforme, il sistema finanziario continua ad operare come prima. Basti un dato. L’ultimo bollettino dell’Office of the Comptroller of the Currency ( Occ) americano sull’andamento dei derivati finanziari Otc conferma che a giugno, alla fine del secondo trimestre 2010, essi sono aumentati di 9 trilioni di dollari, pari al 3 % rispetto al trimestre precedente. Se l’economia americana va alla deriva con un deficit di bilancio di 1.500 miliardi di dollari, come è possibile che si tolleri un’ulteriore crescita della speculazione?. Si avrà la forza di deliberare un’effettiva exit strategy a Seul il prossimo novembre?

    *Sottosegretario all’economia nel governo prodi ** Economista

  30. Peter
    Peter says:

    l’ambasciatore tedesco, l’Iran caso particolare, etc etc

    Beh, sara’ anche in parte vero cio’ che dice sull’Iran, ma i tedeschi sono sempre ‘bravi’ a dare i voti sugli altri paesi e fare confronti, ma guai a dire niente sul loro…
    Anni fa ebbero l’impudenza di dire che , fatta salva qualche quisquilia, in cosa mai la Turchia sarebbe diversa dall’Italia?
    Ora immagino che tocchi all’Iran questo grande elogio…Nel qual caso, non mi dispiacerebbe se qualcuno gli desse un cazzotto sul naso, che porti pena oppure no…

    Peter

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Anni fa ebbero l’impudenza di dire che , fatta salva qualche quisquilia, in cosa mai la Turchia sarebbe diversa dall’Italia?-

    Bah….mai sentito nulla del genere. Se una affermazione del genere fosse stata fatta davvero (in Germania), sarebbe “scoppiata una bomba” e ne avrei sicuramente sentito parlare. Rodolfo

  32. sylvi
    sylvi says:

    x AZ.

    Per prima cosa chiarisco che io parlando di questi argomenti uso molti registri, fuorchè il sarcasmo.
    Parlando con cc di uomini che mancavano all’appello, almeno due per famiglia, intendevo i morti…

    Ricordo, e mi ha colpino moltissimo, una coppia con quattro figli maschi: uno rimasto in Grecia, due in Russia…il quarto, anni dopo, si recò a pescare in uno dei numerosi corsi d’acqua con l’elettricità;
    non so come si faceva, so che ci è rimasto!
    I due vecchi si sono presi per mano e si sono buttati sotto al treno!
    Negli archivi del Gazzettino si può sicuramente controllare.
    Questo era il dopoguerra… e chi è rimasto ha tirato su tutto, fosse comunista o che altro!

    Vedi parlando di questi argomenti noi non possiamo prescindere dalla geografia…è quella che fa anche la differenza dei nostri racconti.

    Sylvi

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Vero, Peter.
    Fu “Der Spiegel” un settimanale tedesco che mise in copertina
    un piatto di spaghetti con sopra una pistola P32, paragonando (tra l’altro) l’Italia alla Turchia dove anche lì si ammazzava in agguati gente per strada per motivi politici.

    C.G.

  34. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Notizia presa per la coda alla radio mentre mettevo in moto auto.

    Se ho ben capito un qualche organismo della commissione europea ha detto che l’esenzione dal’ICI di una vasta tipologia di immobili proprietà della chiesa è contraria alle norme comunitarie in materia e lo stato italiano dovrà adeguarsi.
    Tappiamoci bene le orecchie, nei prossimi giorni saremo sotto attacco dei soliti pianti grechi!!!!

    W L’EUROPA!!!

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  35. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    dal basso della mia vacuità ribatto:
    io non ho mai detto di essere seguace di Pansa, questa è una sua panzana!
    Ho detto di averlo letto, come ho sempre letto Bocca, Biagi e molti altri.
    A chi lo stroncava ho semplicemente chiesto se scriveva falsità.
    Mi è stato risposto di no.
    Lei e CC siete bravissimi a estrapolare parole, fare copia e incolla da un capoverso all’altro… nemmeno vi sentiste Bartezzaghi…in piccolo!!!
    Questo anche per quanto riguarda gli sbandati, i delinquenti e i mercenari. Le pare onesto?

    Ho detto con altre parole quello che ha detto lei:
    Togliatti non tentò un colpo di mano per portare i comunisti al Governo perchè SAPEVA che non era possibile …proprio perchè aveva ben chiaro la situazione della Russia e della Yugoslavia.
    Gli americani erano in forze nel nostro territorio fino al 1954 ( sei anni dopo l’attentato a Togliatti! memorandum di Londra) se lo ricorda?
    A noi che li avevamo in casa non ci parevano…quattro gatti!

    Togliatti era classista- internazionalista, Tito nazionalista e classista e questo fu il motivo della loro rottura che si compose molto più tardi.
    Togliatti, e si cerchi lei le parole esatte, ripudiò l’Italia e gli italiani… era un coerente internazionalista…se lo vede un Pertini pronunciare le stesse parole???

    Non è detto che perchè lei non capisce ciò che scrivo, le mie affermazioni siano prive di logica.

    A proposito, i rossi, così si chiamavano, e si chiamano ancora molti miei amici orgogliosamente , hanno risolto il dilemma che li dilania…nazione, internazionale , classe!!!!???
    saluti

    Sylvi

  36. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Ogni giorno una nuova sul Rodolfo, lo sapevamo misantropo, omofobo, giocatore incallito, distratto, irascibile, incoerente ….. ora scopriamo che è anche sordo come una campana, sordo da non sentire neppure le bombe, il pover’uomo è messo proprio male !!!!

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  37. sylvi
    sylvi says:

    caro Rodolfo,

    a proposito del tuo piccolo che corre dietro al pallone…
    spero che tu gli abbia anche comprato almeno un Lego Duplo da un anno e mezzo in poi e che ci perda qualche mezz’ora con lui.
    Sono le basi del ragionamento matematico e dello sviluppo della logica.
    Dagli un bacino anche per me!

    Sylvi

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Az,
    quella di De Gasperi non la conoscevo,interessante, molto interessante…,ma come dice la pregevole Sylvi ,che ha introdotto giustamente la La geo-politica ,materia peraltro studiata in parecchie facoltà di scienza umanistiche,molto probabilmente come affermi tu, la Sylvi vede la storia da Grado, De Gasperi, anche se si trovava in Vaticano, vedeva le vicende italiche con lo sguardo che al massimo si spingeva poco oltre la linea del PO,come si può ammirare dalle alte vette del Trentino in una limpida giornata di sole.
    Cosa volevi che fossero poche teste di SPQR, di fronte ai destini nazionali…!!!

    cc

    Con la riforma della squola gelminiana e l’abolizione della geografia, dalle materie di insegnamento, questi errori non si faranno più, per cui quando si dirà delle vicende che portarono differenze enormi ecte,cet al di qua e al di là dell’Elba, verranno interpretate dai nostri stuedenti come la storia della sardegna e quella della toscana.
    checcè vuoi fà!!!

  39. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro peter ,
    non ti ho dimenticato, ho letto ,ma spero di prepararti una risposta esauriente e ponderata entro sera!
    Ciò da fà!!

    cc

  40. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    x Sylvi
    Mi stupisce un po’, ma non più di tanto , che nel rispondermi non abbia fatto neppure un accenno alla vicenda di De Gasperi, vicenda su cui invece ritorno io per dirti che mi ero dimenticato di precisare che quell’esortazione agli alleati a bombardare la periferia romana, non la condivido ma se mi calo nel contesto la comprendo. Quando si parla di idee politiche il contesto geografico non dovrebbe influire sui giudizi, ed ancor meno lo dovrebbero le vicende personali, altrimenti io dovrei star qui a stramaledire ad ogni riga quei fottuti di alleati che con uno dei loro fottutissimi bombardamenti ridussero in polvere la nostra bella casa milanese di via Broletto, ed invece guarda un po’ me la prendo con quelli che per manie di grandezza, sete di potere e di dominio, avevano quella guerra scatenato, poi la guerra è la guerra, e dagli uomini e dai gruppi dagli stati distilla quasi sempre tutto il peggio possibile. Ma tu non puoi incolpare dell’incendio le foglie secche che hanno fatto da innesco e dimenticarti di chi ha gettato il cerino acceso.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  41. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Opps, dimenticanza alla veloce…

    In certo qual senso poi la cosa venne realizzata,col il Bombardamento di SAn Lorenzo…che diede una bella spallata al regime..ovviamente in pieno giorno e su quartieri periferici popolari, mica sul Cupolone della Grande Moschea…cosa che poi che con tempismo inusitato permise l’uscità del grande pope a cose fatte, (grande impatto mediatico per l’epoca) e sì,questi musulmani ci sanno fare con i mezzi mediatici!!!
    Ovviamente a pregare sui cadaveri…e fare un pò di confusione tra i soccorritori !!

    cc

  42. Peter
    Peter says:

    x Anita

    com’e’ un accento ‘mafioso’? perbaccolina, per gli italo-americani di PC proprio non ce n’e’! non avremo mai un italo-am. for president…Pensa che anni fa qualcuno mi decantava Mr Giuliani che aveva ‘ripulito’ New York. Gia’, ed e’ italiano, dicevo io. Ma no, ma va! non ci credevano…

    L’allagamento dal soffitto di giorni fa si sta rivelando un blessing in disguise. A parte la scocciatura di avere aspettato per pulizia e rimozione di tutti i tappeti (anche quelli appena bagnati…), e quella del rumore continuo dei deumidificatori che perdura, alla fine ci guadagnero’ non poco. Tappezzeria nuova, nuovo e moderno materiale isolante nel soffitto, nuovo intonaco, riverniciatura….(eh eh eh). Ho speso milioni in assicurazioni inutili negli ultimi 20 anni, era ora che ottenessi ‘my own back’…

    ciao, peter

  43. Linosse
    Linosse says:

    Domani 13 ottobre,Togliatti,De Gasperi richiamano alla memoria tante situazioni che sono ancora nella nebbia .
    Il tempo è passato ma ancora c’è molta confusione,in particolare su quelli che sono stati i traditori della patria ,la storia è chiara e non vi sono possibilità di equivoci.

    Da http://www.comunicazionidimassa.net/Storia-
    Contemporanea/La-seconda-guerra-mondiale.html:
    “La situazione precipita velocemente: Mussolini viene messo sotto accusa dal Gran Consiglio del Fascismo, il re lo fa arrestare e lo sostituisce con il maresciallo Badoglio. L’8 settembre viene firmato l’armistizio con gli alleati. Il re e Badoglio fuggono a Brindisi sotto la protezione degli alleati, lasciando il nord Italia in mano ai tedeschi, che fanno centinaia di migliaia di prigionieri tra l’esercito italiano, e si attestano sulla linea Gustav (abbazia di Montecassino). Mussolini, liberato dai tedeschi, fonda la Repubblica di Salò, la cui funzione è essenzialmente di supportare le operazioni repressive dei tedeschi nei confronti della resistenza.
    Quest’ultima inizialmente è formata da gruppi spontanei che si oppongono all’occupazione nazista, poi con la fondazione del Consiglio di Liberazione Nazionale, che riunisce tutti i partiti antifascisti, si divide in Brigate a seconda dell’orientamento politico.
    Si crea un contrasto su chi debba governare il paese, tra il CLN e il governo Badoglio, che,il 13 ottobre 1943, dichiara guerra alla Germania. L’intervento di Togliatti, che propone la formazione di un governo di unità nazionale, risolve la situazione. Vittorio Emanuele III lascia la luogotenenza del regno al figlio Umberto, Badoglio si dimette e si forma un nuovo governo Bonomi con all’interno gli esponenti del CLN. “

    Questo dicono i documenti,la storia: il Governo ufficiale dell’Italia era costituito dai partigiani e militari badogliani ,i “repubblichini”di Salo erano fiancheggiatori delle truppe di occupazione,,del nemico.
    Il resto è menzogna.
    L.

  44. Peter
    Peter says:

    x Anita

    avrei potuto, al limite, reclamare anche le spese di un fantomatico soggiorno in albergo per tutta la durata dei lavori, essendo la casa ‘inabitabile’, ma non l’ho fatto.
    Ah, la fulgida onesta’ di noi italici. E poi ci chiamano mafiosi di sopra…

    ciao, Peter

  45. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Az,
    anche io sentito una notizia radiofonica.
    Pare che L’IMan di Adro, resista duramente alla cancella zione dei simboli religiosi, raffiguranti Il DIO PO Maometto dai banchi della Scuola e dai giardini.
    Eh ,si sono lontani i tempi in cui si diceva ai bambini che era diseducazione, attaccare chewingum sotto i banchi,o imbrattarli o intagliarli e altro ancora con simboli impropri.
    Se passa questa resistenza eroica nel resto del Penisulame ,ognuno avrà il diritto di attaccare le Calcomanie che crede più opportune..
    Dove andremo a finire..non c’è più l’educazione di un tempo, con questi Iman che dall’alto insegnano la mala- educazione!!

    cc

  46. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Antonio AZ, sicuro di fargli un piacere. Macabra nel finale, eppure un diamante, uno dei tanti di Sergio Endrigo:

    VIA BROLETTO

    Se passate da via Broletto
    Al numero 34
    Toglietevi il cappello e parlate sottovoce
    Al primo piano dorme l’amore mio
    È tanto bella la bimba mia
    E giura sempre di amarmi tanto
    Ma quando io la bacio
    Lei ride e parla d’altro
    O mangia noccioline

    Troppe volte mi lascia solo
    E torna quando le pare
    E poi mi guarda appena, non dice dov’è andata
    Tante volte penso di lasciarla
    Io vorrei ma non posso andare
    È la mia croce, la mia miseria
    Ma è tutta la mia vita
    Per me è tutto il mondo
    È tutto quel che ho

    Se passate da via Broletto
    Al numero 34
    Potete anche gridare, fare quello che vi pare
    L’amore mio non si sveglierà
    Ora dorme e sul suo bel viso
    C’è l’ombra di un sorriso
    Ma proprio sotto il cuore
    C’è un forellino rosso
    Rosso come un fiore

    Sono stato io
    Mi perdoni Iddio
    Ma sono un gentiluomo
    E a nessuno dirò il perché
    A nessuno dirò il perchè

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