11 settembre (2001) e 17 settembre (1982): i due pesi e due misure che stritolano la nostra morale. E la nostra credibilità

La profonda ipocrisia e disonestà, nel senso anche di malafede, dell’Occidente, cioè dell’Europa e degli Usa, appaiono in tutta la loro grave enormità dal confronto tra queste due date e relative rimembranze: 11 settembre 2001 e 17 settembre 1982. La prima data è – come sanno anche i sassi – quella dell’abbattimento delle Twin Tower di New York. Ma la seconda? Chi di noi occidentali se la ricorda? No, non è la presa di Porta Pia, quella è del 19 settembre, se non erro.  Non ricordate, vero? E’ il giorno della strage di Sabra e Chatila. Vale a dire, della terribile mattanza – tra i 3 e i 6 mila civili ammazzati a sangue freddo, le donne e le bambine dopo essere state stuprate, le donne incinta dopo essere state sventrate e massacrate con il feto messo loro in braccio – fatta eseguire a Beirut dai militari israeliani alle milizie collaborazioniste dei falangisti cristiani nei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila. Falangisti cristiani… Questo è dunque il cristianesimo in Libano?
Per i 2.750 morti delle Twin Tower (cifra recente di Repubblica), che l’approssimazione giornalistica anche della Rai fa diventare sempre “oltre 3.000 morti”, è stata immediatamente scatenata l’invasione dell’Afganistan e ogni anno si fanno celebrazioni e ricordi vari non solo nei giorni che cadono l’11 settembre. In più, suoniamo a rotta di collo la grancassa del dolore, esibito in modo fin troppo eccessivo, e delle accuse all’islam intero. Al punto da scatenare una campagna contro “la moschea a Ground Zero”, sorvolando disinvoltamente – as usual – che non si tratta niente affatto di Ground Zero. E’ come urlare contro una moschea in piazza S. Pietro a Roma mentre invece si intende farla in corso Vittorio Emanuele, o a Milano contro una moschea in piazza Duomo mentre invece si tratta di farla in piazza Cavour o in piazzale Augusto. Insomma, il solito nostro barare.

Per il massacro a sangue freddo di Sabra e Chatila, uno dei vari fatti compiere dagli israeliani ai cristiani falangisti o compiuti in prima persona in Libano, non è invece successo nulla. Anzi, il suo responsabile, il generale israeliano Ariel Sharon e vari altri ufficiali dei servizi segreti e dello stato maggiore, è in seguito diventato capo del governo israeliano! Reputo grave che un popolo affidi il proprio governo a un soldataccio con le mani così lorde di sangue, ma questi sono affari del popolo israeliano. Che però a un certo punto su questa orripilante vicenda ha prodotto persone capaci di autocritica e dolore, come il regista Ariel Folman con il bel film Valzer con Bashir. Noi invece navigando in senso opposto abbiamo prodotto i Giuliano Ferrara, Paolo Guzzanti, ecc.

Insomma, il solito due pesi e due misure elevato all’ennesima potenza, che individua, descrive e misura alla perfezione il nostro abisso morale e la vera natura della nostra politica in Medio Oriente. Si noti che il massacro di Sabra e Chatila – durato qualche giorno e non un paio d’ore – è stato reso possibile dal fatto che la Casa Bianca decise di evacuare da Beirut con 15 giorni di anticipo i suoi militari fatti arrivare per proteggere la disgraziata e affamata popolazione civile dei campi profughi dai massacratori falangisti cristiani e dagli stessi militari israeliani, che con un esercito di 30 mila soldati e centinaia di carri armati, appoggiati da un nugolo di aerei ed elicotteri fa guerra, avevano da qualche tempo invaso il Libano. Il loro traguardo era schiacciare la Resistenza palestinese e far fuori anche Arafat. Dopo una serie di trattative questi evacuò dalla città i suoi uomini e le armi imbarcandosi nel porto di Beirut per trasferirsi  a Tunisi, e i campi profughi rimasero privi di protezione militare motivo per cui per proteggerne la popolazione arrivarono le truppe di alcuni Paesi, Stati Uniti soprattutto. Insomma, partendo all’improvviso, con due settimane di anticipo su quanto concordato, gli Usa hanno la grave responsabilità di avere spianato di fatto la strada alle belve. Fermo restando che il tracollo morale dell’Occidente verso il mondo arabo e islamico è iniziato con la spedizione di Napoleone in Egitto ed è proseguito senza sosta fino ad oggi, è esploso con il colonialismo inglese e francese per diventare il cancro che ancora oggi ci consuma con la politica angloamericana in Medio Oriente. Nel passato recente c’è da dire che come Londra ha la responsabilità delle tragedie etniche e territoriali dell’Iraq e dell’India/Pakistan, così Parigi ha la responsabilità del sistema politico confessionale che dilania il Libano da decenni anche con guerre civili: i cosiddetti cristiani, infatti, non vogliono assolutamente perdere il predominio assegnato loro dal colonialismo dei cattolici francesi.

La sporcizia intellettuale, la disonestà politica e l’opportunismo voltagabbanesco di noi occidentali, e italiani in particolare,  è descritta alla perfezione dalla parabola dell’arcitaliano, come lui stesso si pregia definirsi, Giuliano Ferrara. E mi scuso se in un tale contesto nomino un personaggio così imbarazzante. Ferrara è partito prendendo a suo tempo a pugni in diretta tv un direttore di orchestra che rifiutava di dedicare ai martiri di Sabra e Chatila il concerto in esecuzione in piazza a Torino ed è arrivato a organizzare a Roma l’Israele Day, e fin qui passi, ma poi anche l’ossequio ruffiano e conformista, se non anche leccacingoli, a qualunque eccesso e crimine dei dirigenti politici e militari israeliani. Insomma, un paladino tra la Oriana Fallaci e la Giovanna d’Arco dell’ultrasionismo arabofobo duro e puro, che ci spinge alla guerra globale con l’islam. Non è cambiato solo Ferrara, del quale non frega niente a nessuno, ma anche gran parte di noi, sinistra compresa. Marco Travaglio, l’eroe dell’antiberlusconismo duro e puro, ha applaudito anche lui il massacro di Gaza definendo l’invasione israeliana una giusta risposta ad una aggressione. Lo ha cioè definito negli stessi termini in cui di recente l’ha definita Berlusconi e prima di lui il voltagabbana Paolo Guzzanti e la colona ultrasionista arabofoba Fiamma Nirenstein, portata da Berlusconi nel nostro parlamento nonostante risieda in una colonia vicino Betrlemme.

A Beirut e in Libano ho fatto il giro di vari campi profughi e degli annessi luoghi delle varie stragi e massacri di palestinesi compiuti dagli invasori israeliani e annessi fiancheggiatori cristiani. Ne sono uscito abbastanza scosso. Mi venivano in mente spesso le parole di un film: “Ho visto cose che voi umani….”. Umani? Il livello di vita degli ormai oltre 400 mila profughi palestinesi, ammassati nei campi in condizioni semplicemente disastrose, è nella stragrande maggior parte dei casi miserabile. L’aumento demografico ha nel frattempo raddoppiato i palestinesi, che però sono costretti a vivere negli stessi spazi angusti dei campi perché è vietato ampliarli. Anzi, gli spazi sono diminuiti perché ci sono campi non più ricostruiti in tutto o in parte dopo le tragedie dell’82. Solo da poco tempo i palestinesi hanno acquisito il diritto al lavoro, ma solo dietro domanda al ministero del Lavoro e annessa autorizzazione, se concessa. In ogni caso i palestinesi devono lavorare sotto padrone e NON possono svolgere professioni autonome come fare il medico, l’avvocato, l’ingegnere, ecc. Non credevo alle mie orecchie quando mi hanno detto che per comprare un televisore o un frigorifero i palestinesi devono avere l’autorizzazione dei servizi segreti libanesi! Il problema è che per evitare “l’inquinamento” di oltre 400 mila musulmani i cristiani non vogliono assolutamente che i palestinesi abbiano i diritti civili: da ormai 60 anni. Grazie ai cristiani, in Libano i palestinesi sono trattati decisamente peggio che in Giordania e Siria, dove esistono gli altri loro campi profughi. I palestinesi, ammassati in ghetti e sottoposti a mille divieti e al continuo furto della loro terra perfino a casa loro in Palestina, sono diventati di fatto gli ebrei moderni, una diaspora di massa della nostra era: per loro però niente “diritto al ritorno”…. Il lato comico, si fa per dire, è che i palestinesi NON vogliono diventare libanesi, non ci pensano neppure da lontano, vogliono infatti restare palestinesi in attesa del chimerico tornare a casa, cioè in Palestina. Nel frattempo però, ovviamente, vogliono i diritti civili, ma sono trattati dai cristiani libanesi come neppure Umberto Bossi si sognerebbe di fare con gli extracomunitari o i rom in Italia.
Il viaggio è stato organizzato dal comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”,
che dal 2000 organizza ogni anno una visita pellegrinaggio sui luoghi dei massacri grazie all’impegno del grande giornalista Stefano Chiarini, purtroppo scomparso poco tempo fa, e dal Forum Palestina. Chiarini, amato in LIbano non solo da tutti i palestinesi, con la sua inossidabile volontà è riuscito – tra l’altro – a far diventare un sacrario la discarica di Chatila dove erano stati gettati a mo’ di immondizie ciò che restava dei corpi delle migliaia di palestinesi vittime della “soluzione finale” voluta da Sharon ed eseguita dai miliziaoni cristiani. Dagli incontri cui ho assistito e partecipato tra personalità libanesi ed esponenti del comitato sono venute fuori alcune buone notizie. La prima è che il leader del movimento Almustaqbal, una delle maggiori basi dell’attuale governo di Saad Hariri, figlio del precedente capo del governo Rafic Hariri ucciso in un attentato assieme a sette uomini della sua scorta, si è impegnato a farci trovare per la visita dell’anno prossimo il pieno diritto dei palestinesi al lavoro, segno che l’opera di Chiarini e la credibilità del comitato sono notevoli. Da notare che il leader di Almustaqbal è un Hariri, cugino dell’attuale primo ministro. La seconda buona notizia è che Walid Jumblat, il leader della minoranza drusa, progressista,  s’è impegnato anche lui per la piena conquista dei diritti civili per i profughi palestinesi, per i quali è da sempre all’opera, pur avvertendo che il processo sarà lento. Infine, Talal Salman, direttore ed editore del quotidiano Assafir, il più autorevole del Libano (non ha mai interrotto le pubblicazioni neppure durante la guerra civile), ha spiegato che secondo lui l’attacco all’Iran non ci sarà. Opinione ripetuta giorni dopo da Jumblat.

Sono stato tra l’altro a Kana, il paesino nel quale gli israeliani nel corso dell’ultima invasione del Libano hanno bombardato due palazzi con la scusa che “da lì sparavano contro i nostri soldati”, con il risultato di fare un massacro di decine di civili, soprattutto bambini. Che quella israeliana fosse una scusa lo faceva intuire l’orribile frase di uno dei massimi comandanti militari – “Per ogni nostro caduto uccideremo cento di loro” – inferocito per l’imprevista resistenza opposta dalle milizie di Hetzbollah. In realtà, come è facile appurare andando a Kana, gli israeliani volevano uccidere i due comandanti militari di Hetzbollah che abitavano con le loro famiglie in quegli affollati palazzi, e per uccidere loro hanno massacrato decine di civili innocenti. Ne pubblico parte delle foto. Così come pubblico parte delle foto che mostrano le orrende condizioni di vita nei campi profughi palestinesi e come è ridotto ancora oggi il campo di Chatila. Non c’è bisogno di didascalie. Purtroppo.

Il campo profughi di Sabra non è stato più ricostruito, tanto era stato ridotto a macerie e a montagne di cadaveri. Gli israeliani avevano chiuso in una morsa di acciaio i due campi respingendo indietro, mandandoli così a morte certa, i disgraziati terrorizzati che cercavano scampo fuggendo. Il regista di Valzer con Bashir racconta le telefonate di militari di truppa come lui per avvertire Sharon che  “sta accadendo qualcosa di allarmante” e la gelida risposta di Sharon: “La ringrazio della telefonata”. Della quale peraltro non aveva bisogno: è assodato che con il suo stato maggiore si godeva lo spettacolo del massacro osservandolo con il binocolo dai piani alti di un palazzone immediatamente fuori dal campo. Che a un certo punto gli israeliani di notte hanno illuminato dall’alto con i fari fotoelettrici per permettere allo sciame di pluriassassini di condurre meglio il lavoro loro affidato. C’è chi crede, anche tra gli israeliani, che forse tutto ciò è il motivo per cui Dio ha ridotto da anni Sharon in coma irreversibile e per farlo soffrire il più possibile non si decide a farlo spirare: il “grande condottiero” è da anni solo un misero tronco umano, che di umano ormai non ha neppure il poco che aveva prima, tenuto accanitamente in vita artificiale a mo’ di totem e reperto archeologico nazionale. Riguardo tale convinzione circa l’operato di Dio, no comment.

Per i morti delle Twin Tower è stato invaso l’Afganistan, poi anche l’Iraq. Per quelli della guerra civile in  Kosovo è stato messo in moto e fatto funzionare il Tribunale Internazionale. Per Sharon e i massacratori di Sabra e Chatila non è successo nulla. Stefano Chiarini e altri erano riusciti a fare intervenire la giustizia del Belgio, che per i delitti contro l’umanità può intevenire ovunque, ma tutto è stato messo a tacere: Israele e gli Usa sono troppo potenti: loro non si lasciano processare, quale che sia l’atrocità commessa. Qualcuno dovrebbe ricordare loro che quando la nostra Democrazia Cristiana era sotto scandali vari il suo leader Aldo Moro in parlamento scandì con orgoglio che “la Democrazia Cristiana non si fa processare!”, e che sia Moro che la DC hanno fatto la fine che hanno fatto: meglio sarebbe stato se avessero accettato di essere processati. Anche Silvio Berlusconi, come è ormai evidente da anni, non si lascia processare, ma tralasciamo.

Alcuni dei massacratori sono diventati ministri del Libano mentre altri campano comunque tranquilli. Almeno uno fa il taxista e ancora oggi si vanta di averne “sgozzati un sacco” e che il problema era “se stuprare le donne prima o lavorare subito di coltello o ascia”. Coltello o ascia? “Eh sì, perché gli israeliani ci avevano fornito di quelle armi per evitare che usando le armi da fuoco suscitassimo allarme e capissero anche fuori dal campo che era in corso un massacro. Però alla fine per sbrigarci abbiamo usato anche le armi da fuoco e gli esplosivi per cercare di cancellare la tracce”.
Che però non sono cancellabili. Non negli animi degli esseri umani non accecati dall’odio e dal fanatismo.

Due pesi e due misure: una tenaglia che stritola la nostra morale. E la nostra credibilità.

Non è il caso di volere giustizia? Non vendetta: ma giustizia.

668 commenti
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  1. ber
    ber says:

    x 483,
    NO COMMENT,AND G F O

    PS,io ho recuperato i dollari che mi avete fregato voi,con la svalutazione del 74,l’imbroglio di borsa delle Bahamas..,
    Il tutto con il mio nonesto lavoro,…mentre VOI,…per campare
    dovete fare imbrogli in borsa…,e raccontare barzellette alla Greenspan.
    Esco dal blog per non vomitare,…la puzza di carogna si sente anche qui….,a 300 km

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino, prendo nota.
    Convieni con me però che questa del pregevole signor Popeye (“assassinatore di carattere”) per quanto poco comprensibile è almeno originale. U.

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Mio pregevole signor Popeye,
    io dicevo che lei ha falsificato un mio messaggio. Ne ho le prove perchè io conservo copia di tutti i messaggi che invio e quel che avevo scritto non era quello che lei mi ha fatto dire con tanto di virgolette.
    Ma il bello è che la versione falsificata del mio messaggio lei non l’ha messa rete subito, quando si sarebbe potuto controllare i testi originali, l’ha messa in rete mesi e mesi dopo, quando i testi originali non erano più visibili. Un caso, naturalmente ….
    Poi lei si è inventato la scusa che il suo testo glielo aveva mandato un amico ….. mesi dopo, naturalmente …. Incredibile, vero? eppure questa è stata la sua tesi. Queste cosa AZ le ricorderà benissimo, e forse non solo lui.
    Lei è un falsario, signor Popeye, lo sappiamo ambedue ma le prove sono sepolte negli archivi dell’Espresso. Questa non è una questione di logica ma lei evidentemente non sa cos’è la logica.
    Stia di buon animo Uroburo

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 22.09.10 alle 13:51 } Caro Uroburo, anche lei ha la memoria corta.
    ——————————————-
    Cara signora,
    lei risponde a cose che non ho detto e NON risponde a quel che ho detto. More solito.
    Il Gino direbbe che quaglieggia. Il Gino avrebbe ragione. Uroburo

  5. ber
    ber says:

    Caro Uro,
    la colpa e’ nostra,abbiamo dato troppo importanza a uno che non meritava niente,sia per la sua cultura,uno zero assolto, che per la sua presunzione.

    Uno che ad ogni frase mette consigli di andare a zappare,e se non sei d’accordo con lui sulle truffe finanziarie Usa,ti consiglia di andare a piantare rape….

    MA A QUESTA SCIMMIA APPESA AL RAMO,( NELLA SUA PRIMA
    EVOLUZIONE) ,…TUTTA QUESTA CONFIDENZA CHI GLIELO HA DATO?

    Noi,…e’colpa ns,noi siamo i fessi,…quindi,arrivati a questo punto,si cambia registro,…nessuna confidenza e scambio di opiniononi.
    Un saluto,Ber

  6. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Ho descritto cosa era il forum di Bocca.

    E lei ci infila il nick di Gino e quando mai, lei viaggia sempre in tandem.

    Anita

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ummammamia!
    Caro U, pietà!
    Come sente “Gino” l’ineffabile si incarognisce di brutto.
    Gli vado indigesto.
    Echissenefrega!
    C.G.

  8. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    grazie per la” MEMORIA CORTA”,…mi faceva tenerezza sola sul forum di Bocca,… ma,da quando vedo che,…la bandiera Usa e il pugno sul petto,…viene davanti a tutto,…la tenerezza e’ quasi svanita.
    Buona fortuna Signora a Lei e alla sua grande patria adottiva.
    Goodbye Madam.

  9. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    Quante volte ho scritto che ero contraria alla guerra in Iraq e per le sue ramificazioni?
    Ho perfino convinto mio nipote di scegliere un servizio non bellico, i Marines possono scegliere che ramo vogliono partecipare.
    Quando si arrulo’ aveva 18 anni, col permesso di sua mamma, non mio.
    Io lo avvisai di entrare nella Guardia Costiera.
    Allora non c’era guerra, il conflitto in Afghanistan era all’inizio.
    Mio nipote fu mandato in Iraq nel suo ultimo anno di servizio militare.
    Percio’ non mi racconti balle.

    I miei commenti si limitavano a dire che una volta iniziato un conflitto si doveva portare a termine.

    Il resto e’ sua fantasia.

    Anita

  10. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Ilary Blasi si è offesa perché le ho chiesto di mettersi la gonna a Porta a Porta? Faccio pubblica ammenda. Ma se invitiamo in trasmissione una showgirl pensiamo si vesta sbarazzina.

    Bruno Vespa,
    Ansa 21 settembre

  11. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Ci mancavi anche tu.
    La mia patria sono gli USA, sono diventata adulta qui.
    Su questo forum pochi amano l’Italia, almeno io ho alleanza con una nazione.
    Pero’ guai a chi mi tocca l’Italia.
    Le mie radici sono li’.

    Mi dispiace di avere persa la tua amicizia.

    Anita

  12. Linosse
    Linosse says:

    Caro Ber
    Non è il caso di due pesi due misure ma di avere una misura, un peso:quello di poppy.
    Io non lo conosco molto ma da tutti i suoi commenti mi sono fatto l’idea di un personaggio alla eterna ricerca dell’ingiuria o della offesa per supplire alla mancanza di opinioni oltre quella messa al di sopra di qualunque ragione dei blessati vittoriosi e delle vittorie “stelle strisce” sui “perdenti”.
    Tu commenti che hai dei sospetti su azioni che ripetono una lunga precedente storia di”maneggi strani” e zacchete sei un perdente.
    Quando ha esaurito la “perdenza” ti dice a chiare note che della tua oponione e di quelli come te non gliene frega propio niente.
    Ha ragione Uro:
    che commenta a fare?
    Siamo tutti persone diverse ,a parte quelli che hanno il cervello lavato e insaponato senza risciacquo che invece di ragionare si oppongono a colpi di chissenefrega,con opinioni diverse bagaglio diverso di culture diverse e bene o male ci accettiamo nella diversità.
    Ricordo il detto :
    il saggio quando chiede pareri vuole ascoltare sempre quelli contrari alla opinione personale per le eventuali correzioni.
    Come fa a correggere quello che ritiene giusto?.
    Nel nostro caso abbiamo avuto interferenze di moltissimo peso ,
    misteriose stragi ,cadute di aerei,bombe impiazzate ad hoc,scomparsa definitiva di persone “scomode” e la fine della pista rimette sempre sulla strada occidentale.
    Sarà il caso perverso e cinico?
    Sarà una via battuta da tutti i venti e tornado che portano là volenti o no?
    Come sempre la divisione in categorie è conseguente.
    Ci sono quelli che mandano giù tranquillamente a Spagna e Franza,come ci sono quelli che non sono d’accordo e lo esprimono.
    Se gli argomenti per chiarire sono convincenti bene ,la cosa si rimuove dall’oscurità altrimenti resta lì e ben piazzata.
    Sicuramente non si rimuove con le offese!
    Nel caso di Anit? sono sempre confuso sul numero racchiuso in un unico nome,alla fine si saprà quante sono?
    Come sempre è una mia opinione personale.
    Saluti
    L.

  13. Pasquino
    Pasquino says:

    DISUMANA UMANITA’.

    Terra straniera 22 Settembre 2010

    Un’intera mattinata,
    aterro dalla libellula alata,
    sbuttato vicino ai compagni,
    massacrati in tuta mimetica,
    la bocca storta, digrignata,
    palottola m’ha colpito,
    politici sciagurati, per la fame,
    sono stato amazzato,
    a terra, a bocconi,
    al mattino m’han trafitto i polmoni,
    ultimi istanti, la congestione
    delle sue mani, appesantite, lasciate,
    in silenzio con dolore ho scritto
    poesia piena d’amore,
    provo sdegno, rancore,
    per il politico mentitore,
    ultimo anelito di vita di giovin
    sacrificato per fame e stolta giustizia.

    Pasquino

    Scrivo queste righe d’amore dopo aver visto un reportage su degli attentati in Iraq, in Afgnistan e il ritorno del nostro soldato Tenente Romani, caduto in un conflitto a fuoco con i Taleban-.
    Questa consuetudine di convivere con la tragedia induce una riflessione sull’umanità/disumanità della situazione.

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI UROBURO
    ————————————
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica?query=benedetta%20tobagi&view=repubblica

    La Repubblica 20 settembre 2010
    SCUOLA ELEMENTARE PUBBLICA LA FINE DI UN MITO ITALIANO

    di Benedetta Tobagi
    Un articolo sul libro La scuola è di tutti di Girolamo DI Michele
    Un saggio racconta le colpe di un declino culturale che sancisce la fuga nelle private. Nel 1985 erano stati varati nuovi programmi che insistevano sulla didattica. Era il punto di forza dell’educazione pubblica italiana: ma ora anche l’istruzione primaria è al collasso
    …..nel ’90 si avvia una riforma, che ha passato il vaglio della Corte dei Conti, la stagione di lacrime e sangue pre-ingresso nell’euro e un rodaggio faticoso, per regalarci una posizione di eccellenza nelle classifiche internazionali (TIMMS 2007 per la matematica e PIRLS 2006 per la lingua). Con buona pace di chi sostiene che servì solo al sindacato per moltiplicare i posti.
    Cosa offriva la primaria pubblica del nuovo millennio? “Modulo” o tempo pieno, ossia due o tre maestri, specializzati in aree disciplinari diverse: ben venga un’attenzione specifica per l’area logico-matematica, in cui l’Italia è sempre indietro. Programmazione collegiale, cioè più teste che concordano la didattica e rispondono alle esigenze dei bambini: più sguardi pronti a cogliere i loro disagi come i talenti. Ore di compresenza: indispensabili per gestire la presenza di bimbi stranieri che non padroneggiano l’italiano, per il recupero di chi resta indietro, specie nelle aree più disagiate, ma anche per gite e laboratori.
    Tempo scuola più lungo (da 27 a 40 ore) e più ricco: al pomeriggio non c’era più il vecchio doposcuola, merenda e compiti, ma lezioni e laboratori, cioè apprendimento attivo. Una ricchezza per i bambini, una necessità per i genitori che lavorano. A parità di maestri incompetenti e lavativi, che non mancano mai (la Gelmini parla di premi al merito, ma nessuna misura è stata varata), il sistema offre più risorse e garanzie. La primaria pre-Gelmini rispondeva alle esigenze di una società profondamente mutata con spirito democratico: molto per tutti i bambini e speciale cura per i più deboli.
    Lo scenario tracciato da De Michele è inquietante: c’è un disegno politico per smantellare la scuola pubblica, per foraggiare il business delle scuole private, perché l’ignoranza rende le persone più controllabili Disperdono un patrimonio, picconano la base sana della piramide educativa. Danneggiano i bambini e le loro famiglie e la società in cui dovranno vivere, non gli “insegnanti fannulloni”. Almeno, la smettano di mentire.
    ——————————————————–
    Credo che qualcuno abbia già detto qualcosa su questo articolo, io ne invio un riassunto.
    Constato che, come al solito, le tesi della destra mafio-fascio-clericale in nessun modo si distinguono da quelle della pregevole signora Silvy.
    Che ci tritura regolarmente il genitale con tutte le sue balle sulla squola di qualità. Quella della Gelmini, che a lei piace tanto. E che sta facendo molto per la squola, come questo articolo illustra bene.
    La signora Silvy fa la furba oppure realmente non capisce? Mah ….. U.

  15. Anonimo
    Anonimo says:

    Caro Pale (470), per carita’, se sta in questo blog per imparare a scrivere, scappi via a gambe levate. Se c’e’ qualcuno qui dentro che scrive in modo originale e’ proprio lei, e cosa vuol fare, imparare dal ns stile compassato? Se proprio vuol guardare qualcosa, guardi ai ns contenuti e quelli soli. E il suo stile di scrittura lo lasci stare com’e’, perche’, almeno per quanto mi riguarda, funziona benissimo.
    Le assicuro poi che essere spontanei e rifuggire dalle ricercatezze, e’ molto + difficile e interessante. Noi applichiamo solo regole grammaticali, lei applica la propria fantasia; c’e’ una bella differenza, e tutta a suo vantaggio. La saluto e ben tornato in It. F.

  16. sylvi
    sylvi says:

    x Striscia Rossa 511

    Penso che anche Pino dovrebbe chiedere a me e ad Anita se ci siamo messe “sbarazzine”!!!
    Cosa sono queste abitudini di mettersi sul blog tornando dalla cucina o dal giardino…o magari con l’accappatoio e l’asciugamano in testa!

    Non mi fa schifo Vespa per le sue idee politiche, mi fa schifo per come ha fatto carriera.
    Fahrenheit 451 dei suoi libri, poi se si scotta anche lui…pazienza!
    Sylvi

  17. Anita
    Anita says:

    x Linosse

    Nel caso di Anit? sono sempre confuso sul numero racchiuso in un unico nome,alla fine si saprà quante sono?
    Come sempre è una mia opinione personale.

    ——————————————————————————–

    Non ha altro da fare che chiedere a PINO quante Anita ci sono sul forum.
    Il mio IP non e’ mai cambiato.

    Anita

    PS:
    Sul forum di bocca ed anche su l’Espresso Aruotalibera (con un R) ce n’erano diverse, ma non ero io.
    Erano spesso anche stolti, scrivevano nei nostri orari notturni mentre io dormivo.
    Non solo diversi forumisti credevano che io fossi un uomo, Antonio AZ compreso, credevano che fossi un agente della USIA, (agenzia defunta nel 1999) e di cui non ne sapevo neanche l’esistenza.
    Le assicuro che hanno fatto di tutto per diffamarmi.

    Per loro sfortuna non sono un anonima, mi potrebbe’ ricercare su internet se lei fosse a conoscenza del mio cognome.
    Ma anche qui ho postato il website con la mia casa, le pagine di un libro su noti Italiani nel R.I., etc….

    Su questo forum quasi tutti hanno il mio indirizzo e-mail, anche quelli che sono scomparsi o hanno abbandonato.

    Anita

  18. Linosse
    Linosse says:

    X 516
    Dimenticavo il terzo ed ultimo” modus commentandi”
    Gnauuu….Gnaaaauuuuuu…. GNNNNAAAAUUUUU…..
    Tutto un modo di pensare che parla da sè.
    L.

  19. Linosse
    Linosse says:

    I.P ,I.P chi era costui(costei)
    Per es su I.P. di Rodolfo sisistema senza scomodità Alessandro con piccole varianti di Anonimo,per adesso
    L.

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xUroburo
    Si parla di argomenti, di fatti, di accuse….di cui ci si aspetta delle risposte argomentate e ragionevoli. E´questo che vogliamo ? E´questo che si desidera? La risposta e´…si.
    Per altri pero´la risposta sarebbe:- “Quando conviene si, quando non conviene si sorvola.”
    Nel mio post Nr. 67 per esempio ho cercato di spiegare a Peter
    (Che chissa´perche´sembra che mi pensi in modo molto intenso)
    che e´sbagliato quello che lui ha scritto circa i miei Sabati.
    Nello stesso post spiegavo come ero arrivato alla conclusione che Shalom non puo´essere un Ebreo.Assolutamente.

    Ebbene , ho aspettato di questi due bei tomi invano una risposta.

    Non si ha la buona creanza di chiedere scusa. Sarebbe troppo.
    Non si ha il coraggio di un Follotitta che ha il coraggio,(ma poi ci vuole davvero coraggio?) di scrivere , si ho sbagliato…mi scusi…oppure ci siamo capiti male….oppure ho fatto un errore……
    Io ritengo questo un comportamento vile.
    (Follotitta poi, ha un modo di scrivere , piuttosto particolare, direi di una gentilezza inusuale , in questo blog poi direi ….una gentilezza esagerata quasi vomitevole)

    Ho scritto dei post riguardo la svolta attuale di C.uba, argomento ripreso anche da Popeye e mi sembra anche da Anita.
    Si sono forse letti un solo post che abbia commentato quella evidenza? Scena muta.

    Caro Uroburo , qua´ non si tratta di reggere il moccolo a Popeye ,
    qui si tratta di realta´.
    Le realta sono:-
    R.ussia
    C.ina
    C.uba
    La realta e´, quello che hanno trovato i Tedeschi nella Germania dell´Est dopo la riunificazione. Uno stato fallito, fabbriche carcasse, terreni contaminati.Eppure sembravano felici, li…nella Germania dell´Est Com.unista dove tutti avevano una casa ed un lavoro,
    disoccupazione 0%.
    Ho ricevuto forse un solo post che seguisse l´argomento…….per esempio del mio post Nr. 459?
    Siiiiii….certo , ho ricevuto qualcosa, da lei e da cc…e cioe´, offese e nient´altro.

    E poi Nicotri scrive inutilmente”Che non la pensiate allo stesso modo è noto, non c’è bisogno di ricorrere a parole calibro 38 o 45. E se uno dice di un’altro una cosa inesatta o non vera, basta ribattere che appunto è inesatta o non vera, non c’è bisogno di ricorrere alla clava”.

    Dunque seguo una relta´ che mi dice che il Com.unismo non puo´essere la soluzione dei mali di questo mondo. Forse non lo sara´nemmeno il Cap.italismo quello sfegatato.
    Ed e´li che si puo´cominciare a ragionare.
    Da certi post che leggo, e come se solo il Comu.nismo avesse l´esclusiva del bene di questo mondo.
    Che solo il Com.unismo puo´avere la facolta´di debellare la fame e la poverta´nel mondo.
    Io lo trovo estremamente sbagliato, per la fame e la poverta´ piu´nera puo´fare di piu´sicuramente il Capit.alismo.
    Basta riflettere solo un po´.
    Un saluto Rodolfo

  21. Popeye
    Popeye says:

    Cara Anita,
    Mi dispiace che hai perso un amicizia a causa mia solo perche’ hai avuto il coraggio di dire la verita’.

  22. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Ber, e’ un po’ che seguo con una certa assiduita’ saltuaria (scusi l’ossimoro) il blog di Pino. Ci sono arrivato leggendo L’Espresso on line. Sono intervenuto anche un paio di volte, ma non avendo il tempo per un impegno contributivo reale, mi sono sempre tirato indietro precipitosamente. Bocca, se si tratta della stessa persona, lo conosco come ottimo giornalista e non riesco a capire come abbia potuto lasciare che un blog col suo nome degradasse al livello descritto da lei e altri. Anche io, come lei, sono qui per esprimere la mia opinione; preferirei farlo con persone ragionevoli, ma nel cammino di un blog, parafrasando la vita, puo’ capitare di tutto e a volte ci si deve rimboccare le maniche. Lei se non sbaglio e’ abbruzzese. L’Abruzzo e’ una regione che apprezzo molto e, se un giorno mi dovessi ritirare in It, la sceglierei come residenza, perche’ fra Roma, dove sono i miei figli e Brindisi, dove sono nato. La ringrazio per il suo interesse nei miei confronti e la saluto. F.

  23. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Rodolfo (524), che qualcuno se la potesse prendere con la mia gentilezza, giudicandola vomitevole mi sembra il colmo. Se d’ora in poi giudicasse il contenuto di quello che scrivo e non la forma in cui lo faccio, farebbe un bel passo avanti per la sua intelligenza. La saluto affettuosamente (e’ vomitevole abbastanza?), F.

  24. Anita
    Anita says:

    x Popeye

    Caro Popeye,

    se le amicizie si perdono per cosi’ poco, non sono amicizie to begin with.

    Anita
    —————————————-

    Guarda cosa ho trovato in internet:

    March 01, 2007
    Interview with Anita xxxxx
    Back in November, we visited with the wonderful and beautiful Anita xxxxx, whose husband Conrad was the general manager of Rocky xxxxxxxxxx for over 30 years.
    She was kind enough to show us many of her things, which were old and precious, like the photograph below clearly dictates.

    Hear what Anita has to say about her great late husband and….

    photo by Nicole Gesmondi

    This is about a movie….
    ———————————————————-

    I dati non sono corretti, mio marito era manager e presidente per 37 anni.
    Ma e’ sempre il caso con i reporters, sono sbadati….a dire poco.
    Infatti adsesso non accetto piu’ interviste o inviti anche se in onore di mio marito. A.

  25. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Rodolfo, ho postato per prima l’articolo su Castro.
    Nessun commento.
    Poi P. ha fatto lo stesso….
    Negli US e’ stato riportato ampiamente, ma con pochi commenti.

    Anita

  26. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Pale, dimenticavo di dirle che quando scrivo ai miei figli ho preso in prestito un suo modo di salutare, anche se credo di averlo cambiato un po': ‘Abbacchi e braci’. Se le devo una roialty me lo faccia sapere. F.

  27. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    tanto per “scantonare” come non piace a lei, si può dire che nell’Espresso di allora ho partecipato a quasi tutti i blog, escluso quello di Bocca: mi pareva un manicomio prima di Basaglia.
    Anche quando è subentrato Pino davo una scorsa e via…anche se Pino ha poi preso una morbida ramazza;
    mi è rimasta però la meraviglia del perchè ci si debba insultare, quando non si è d’accordo per idee, storia e geografia.
    E se lo dico a lei…!!!

    Non è vero che nei riguardi degli “americani”, Anita in testa , si sia contestato la Nazione , non la persona…certi insulti erano personali…richiamavano le vicende private che uno raccontava
    non pensando che gli venissero ritorte contro…
    Comunque ho imparato molto in questo blog, più personale, diciamo, che non negli altri, dove si esegue più o meno bene, il temino dettato dal blogmaster.
    E questo è merito di Pino

    Sicuramente io mi ripeto, perchè al contrario di lei non archivio niente o quasi di quello che scrivo.
    A volte nemmeno rileggo, altrimenti diverrebbe un lavoro.
    Ma mi interessano i due argomenti che ho buttato là:
    -la Patria, che non è solo l’Italia
    -e la sx o meglio le sx perchè a dx , chechè ne dica lei, le idee le ho chiare, ma a sx…è proprio nebbia in Val Padana!
    Penso di aver acquisito il diritto di parlarne perchè ho speso due euro alle primarie per scegliere un segretario.
    Quello che ho indicato io ha perso, ma quello che ha vinto pretendo che comandi e che mi rappresenti.
    Sa, per la prima volta che mi sono presa la briga di prendere il mio certificato elettorale per presentarmi a una votazione diciamo “non ufficiale” , pretendo spiegazioni!
    Le pare esagerato?

    Che io sia di sx o di dx, come sospetta lei, è ininfluente…anche perchè quelli di sx come lei non vanno nemmeno a votare e quindi, direi, perdono il diritto a parlare, e spesso a straparlare.
    Per ora chiudo, ma ci ritornerò…è una minaccia!!!

    saluti Sylvi

  28. Popeye
    Popeye says:

    Lei è un falsario, signor Popeye, lo sappiamo ambedue ma le prove sono sepolte negli archivi dell’Espresso.
    ———————-
    Venendo da un bugiardo non mi da’ ne caldo e ne freddo.

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Follotitta
    La sua gentilezza non e´vomitevole. Lei ancora una volta non mi ha capito…..eh si che non ci vogliono antenne particolari.
    Ho usato quell´aggettivo sicuro che lei avesse capito, ma non e´stato cosi. Poco male.
    Io intendevo in questo blog in particolare la sua esagerata gentilezza e´vomitevole.
    Provi uno qualsiasi…a leggere di seguito questo blog, poi all´improvviso imbattersi in un suo post. Si rimane pietrificati…e ci si domanda se non si e´fatto qualche errore e ci si trova magari senza volerlo in un´altro blog.
    La prego di scusarmi se involontariamente l´ho offesa.
    Non riusciro´purtroppo mai ad eguagliarla(gentilezza)…e mi dispiace.
    Un saluto Rodolfo

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xAnita
    Sai….non e´un problema a chi da´le notizie per primo.
    Ma se controlli meglio ti accorgerai che il primo a dare la notizia della svolta economica a Cuba sono stato io.
    Non mi e´mai andato di riprendere post o notizie date prima da altri.
    Mi piace l´esclusiva. Ciao Rodolfo

  31. Linosse
    Linosse says:

    Per gli interessati:
    “Viva Palestina’. In marcia verso Gaza
    Autore: Repetto. Data: martedì, 21 settembre 2010Commenti (0)
    Dopo l’Operazione Piombo Fuso di quasi due anni fa e gli attacchi alla flottiglia turca del maggio scorso, è aumentata la sensibilità della comunità internazionale nei confronti della tematica palestinese, in particolar modo verso la “prigione a cielo aperto” Gaza. E’ partito sabato da Londra il convoglio umanitario ‘Viva Palestina’.
    L’obiettivo, molto ambizioso, è quello di portare aiuti umanitari via terra all’interno della Striscia di Gaza. Ne abbiamo parlato con Francesca Antinucci, una delle responsabili italiane della raccolta fondi, coordinatrice in particolare dei lavori marchigiani e molisani.
    Continua su:

    http://www.inviatospeciale.com/2010/09/viva-palestina-in-marcia-verso-gaza/

    L.

  32. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Silvy, giusto per intervenire in questo interrogarsi su: patria, stato e nazione. Tutti e 3, uniti all’aggettivo della patria o nazione o stato che si vuole identificare, hanno, tranne il connotato retorico di patria, lo stesso significato. Io personalmente non direi mai nazione (o stato) italiana, ma semplicemente Italia (o meglio It, nei miei post per abbreviare). Ma certamente in testi storici o documenti ufficiali questi 2 nomi non si puo’ fare a meno di usarli. Patria lo si usa nei discorsi retorici quando si vogliono chiedere sacrifici tanto inutili quanto criminali, ed e’ una parola che abborrisco. Se debbo pensare all’It, preferisco pensare a essa come alla mia terra, al posto dove sono nato, e non certo a un luogo per il quale sia disposto a sacrificare la mia vita, qualunque sia la menzogna o la paura di turno. E in questo dovrei essere d’accordo con la Costituzione It, la’ dove asserisce il rifiuto della guerra; naturalmente disattesa, come tante altre cose. Un saluto. F.

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Bèh, cara ineffabile signora, in quanto a “fantasia” lei è proprio imbattibile!
    Se ben ricordo sul blog di Bocca era tanto entusiasta del suo nipote
    il quale aveva prestato servizio volontario in qualche vostra mattanza in giro per il mondo, che gli “voleva regalare un’auto nuova”.
    Vero?
    Vede Komare, il Cerutti ha questo di buono: una memoria di ferro.
    Cosa che a lei, dispiace dirlo, a volte manca.
    Non si offenda e non lanci epiteti fuori luogo. La mia è solo una constatazione.
    Gli epiteti che mi scaglia contro mi fanno semplicemente “un baffo”.
    (P.S.: è un modo di esprimersi nostrano per dire che non me ne frega niente, quindi non si affanni a ricercare sul web un http://www.mifannounbaffo.com)
    Buonasera.
    C.G.

  34. Popeye
    Popeye says:

    alla ricerca del sistema di guida dei missili Sting, …
    —————–
    Questo e’ il problema con questi signori. Si inventano tutto. Non ho lavorato sul sistema si guida Sting. Mai! Forse e’ la mancanza di pillolette adatte.

  35. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi, tu che voli sull’ali aquilate fai un salto dai vicini.Succede qualcosa ,sarà mica tutta colpa..
    Da Don Chisciotte
    “22/9/2010 (16:3) – IL CASO
    Siemens, accordo con i sindacati “Impossibile licenziare i dipendenti”
    La Siemens ha un organico di circa 400mila dipendenti in 190 paesi
    Contratto blindato per 130 mila
    «Via solo con il sì dei delegati» Svolta mentre il Paese è alle prese con gli stop dei metalmeccanici ”
    Continua su:
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=28281

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    direi che non ho proprio nulla da aggiungere al suo messaggio 531 con cui sono sostanzialmente d’accordo. Io non voto perchè mi sembra una fatica sprecata. Io voglio una sinistra che accetti la sconfitta ma non abdichi alle sue ragioni d’essere. e che si prepari a vincere. Questi non lo fanno ed io “sono andato al mare”.
    Che questi siano un po’ meglio del Banana non mi interessa affatto. Io non voto per il partito dei Baffetti, Bassolini, ex-Binetti, ex-Rottelli, Fassino ecc. Mi va benissimo la Bindi, meno bene Franceschini.
    Un saluto U.

  37. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Rodolfo, la ringrazio per la precisazione, dopo la quale debbo aggiungere nuove scuse nei suoi confronti. Ma il mio intervento e sopratutto la sua risposta sono serviti a chiarire un aggettivo che poteva portare a false conclusioni. Quindi, come vede, a parlare civilmente delle cose, ci si chiarisce ed e’ un bene per tutti. Ma poi, gia’ gliel’ho scritto, mi pare: basta pensare che si e’ tutti amici (se virtuali ha poca importanza) e la gentilezza viene fuori spontanea. Il guaio e’ che vi e’ una parte politica che preferisce avere sempre a che fare con nemici e con la cultura della paura, e che, non avendo giustificazioni, pretende di risolvere tutto con le maniere forti, che per fortuna in questo blog, piuttosto di bombe, si riducono a espressioni coprofagiche. Si puo’ cambiare la natura umana? Evidentemente no, ma se ne puo’ parlare e stiamo qui per questo. Saluti. F.

  38. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    Ah ah NO, lo smemorato e’ lei.

    Se ben ricordo sul blog di Bocca era tanto entusiasta del suo nipote
    il quale aveva prestato servizio volontario in qualche vostra mattanza in giro per il mondo, che gli “voleva regalare un’auto nuova”.
    Vero?
    Vede Komare, il Cerutti ha questo di buono: una memoria di ferro.
    Cosa che a lei, dispiace dirlo, a volte manca.

    ———————————————————————-

    Non ho -MAI- scritto che avrei comprata un auto a mio nipote.

    Ho scritto, seguendo un discorso sul blog, che mio nipote non pensava ad altro che comprarsi una nuova auto con i $20’000 che avrebbe ricevuto dopo il servizio militare.

    Io ero un po’ annoiata con lui e con sua mamma perche’ la sua auto quasi nuova era seduta sul driveway per 4 anni, senza essere usata.
    Poi sua mamma si lamentava di dover pagare le tasse, la registrazione e l’assicurazione annualmente.
    Avendo un doppio garage, lo potevano svuotare e fare spazio almeno per un auto e toglierla dalla circolazione temporeneamente.

    L’ho gia’ scritto diverse volte, e lei ha scritta la stessa menzogna diverse volte.
    Se lo copi e lo conservi.

    Anita

  39. Anita
    Anita says:

    PS: x C.G.

    E’ come la storia dei missili Stinger che e’ nata su questo forum…e ripetuta piu’ volte da Uroburo.

    Uroburo poi e’ quello che si appellava a me come:
    Anita la falsaria. (spesso e volentieri)

    Non ho mai scritto cose che non posso corroborare, ecco perche’, seguendo l’etichetta dei forum, inserisco i links quando possibile.

    Mi sta venendo il mal di testa, mi sembra di essere all’asilo infantile.

    Anita

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    una semplice nota al tuo .
    Per la verità io non ho scritto che il signor Popeye è nu piezz’e mmerda. Gli ho chiesto se per caso non fosse uno di quei pezzi di emme che le cose la fanno solo a chiacchiere. Era una domanda, ancorchè provocatoria, non un’affermazione.
    Un saluto U.

  41. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Il problema non e’ questo. (Castro)
    Il problema e’ che spesse volte ho inserito articoli che meritavano molta attenzione e commenti, ma sono caduti su orecchie di mercanti.
    Sono morti in arrivo.
    Ma se avessi scritto un commento su Chavez o….su el Che’ Guevara si sarebbe scatenata una bufera.
    (come e’ successo)

    Ciao, Anita

  42. Popeye
    Popeye says:

    EccomeNo! Ricordava bene anche che lavoravo sul Sting missile! Le pilloline…le pilloline, prova quelle Usagetta!

  43. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Ho solo conservato un centinaio di messaggi, spesso mi da della menzognera, ma non ho conservato quelli dove per certo periodo il mio nome era sempre seguito dall’aggettivo “falsaria”.

    Mi accusa anche di diminuzioni mentali dovuti alla mia eta’….ma chi se ne frega.
    Io mi conosco bene, e’ possibile che non mi ricordi nomi di attori o di persone che non vedo da anni, ma ricordo quel che dico e scrivo.
    Ne ho avuta la conferma leggendo alcuni dei miei vecchi post del 2003.

    Per oggi mi levo dai piedi e finisco di triturare merce privata.

    Anita

  44. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Uro (540), le avevo gia’ scritto, ma…. Le dicevo che se lei metaforicamente se ne andra’ al mare (sperando che, a scanso di equivoci, quel giorno piova), e se a me, e chissa’ quanti altri come me, come e’ gia’ successo, non arrivera’ il plico del consol., il ‘ghe pensi mi’ avra’ altri 5 anni a disposizione per finire di fascistizzare l’It. Un bel quadretto edificante che, non so a lei, ma a me fa accapponare la pelle (per non parlare di altre parti del corpo + intime). Capisco il suo disappunto per certa gente e mi rendo conto che per votarli + che turarsi il naso, bisognerebbe usare maschere antigas mefitici. Ma io le dico solo di guardare sempre e costantemente, sino all’ossessione, all’altra parte, che e’ di gran lunga, o meglio abissalmente, peggiore. Dopo di che, lei che e’ una persona intelligente, sapra’ fare le sue valutazioni e considere anche che la politica, anche quella piu’ degna, e’ sempre basata su un compromesso al ribasso. Saluti, F.

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