Inopportuna e sbagliata la sortita di Napolitano. Bill Clinton, presidente degli Usa eletto dal popolo, ha dovuto non solo rispondere al magistrato, ma perfino far controllare le fattezze del suo “coso”, pena la cacciata dalla Casa Bianca. Perciò è una balla che Berlusconi – peraltro eletto sì, ma NON dal popolo – non è tenuto a rispondere ai magistrati e che questi sono “eversivi”. Ma il nostro ormai è lo Strapaese delle nullità politiche ipocrite in puro stile Carfagna/Marrazzo

L’intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per sollecitare nell’interesse nazionale una minore tensione tra la magistratura e il governo è quanto mai fuori luogo e ha dato la stura al solito balletto delle ipocrisie nazionali. Per prima cosa c’è da dire che non ci sono magistrati che ce l’hanno col governo o che indagano su di esso, ci sono solo magistrati che a norma di legge devono completare alcuni iter processuali riguardanti solo Silvio Berlusconi e i suoi più stretti sodali. La trovata di Napolitano equivale a dire che i giudici della Consulta, cioè della Corte Costituzionale!, ce l’hanno con il governo o con  Berlusconi solo perché hanno osato emettere una sentenza su una legge chiaramente illegale perché chiaramente incostituzionale, che Napolitano semmai non avrebbe neppure dovuto promulgare.

Sgomberiamo il campo dagli equivoci e dalle cazzate con un esempio che moooolto stranamente nessuno ricorda, in queste ore, neppure a sinistra. A suo tempo il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton dovette sottomettersi non solo a interrogatori stringenti da parte di un giudice appositamente nominato per torchiarlo sulle fellatio e sveltine con la stagista Monica Lewinsky, ma anche a una visita medica nudo come un verme per permettere di verificare se avesse davvero il “coso” come lo aveva descritto un’altra sua ex amante, vale a dire non diritto come quasi tutti i maschietti, ma abbastanza piegato (si spera verso l’alto e non verso il basso…). Da notare che Clinton non era impegnato solo in orge e gag di pessimo gusto con gli altri capi di Stato e di governo, ma anche in una guerra e aveva tra l’altro la responsabilità, in quanto capo anche delle forze armate Usa, di varie migliaia di bombe atomiche. Eppure ha dovuto calare letteralmente le brache, e le mutande, e mostrare come mamma  lo aveva fatto, “attrezzo” compreso.Da notare anche che mentre Berlusconi NON è stato “eletto dal popolo”, cosa che peraltro non lo sottrarrebbe alle vigenti leggi stando quanto scritto nella Costituzione, Bill Clinton invece, come tutti i presidenti Usa, era stato sì eletto dal popolo. Che Berlusconi cianci e deliri, evidentemente terrorizzato all’idea che vengano finalmente fuori certe atroci magagne, è comprensibile, ma che anche il capo dello Stato gli dia in qualche modo retta è piuttosto imbarazzante. Molto imbarazzante.

Non vorrei che fosse vero quanto ho ventilato nel blog a proposito dell’improvviso viaggio non ufficiale di Berlusconi dall’amico Putin, e cioè che sia volato a Mosca per cercare di farsi dare dai russi qualche documento dell’ex Kbg, i famosi servizi segreti dell’Unione Sovietica, sul Napolitano dei tempi della “fratellanza” stretta del Partito Comunista Italiano con quello sovietico. Qualche documento utile  a rendere più malleabile il Colle, visto anche che altri documenti, per quanto di origine ignota e tutto sommato di nessuna importanza, avevano provocato la cacciata di Dino Boffo dalla direzione del giornale dei vescovi italiani L’Avvenire d’Italia. Del resto già l’11 maggio 2006 il quotidiano Libero è uscito con un servizio sul “compagno  Napolitano capo della Gladio Rossa”, “attenzionato” fin dal 1953 dalla questura di Napoli “come dirigente di strutture clandestine comuniste”. Berlusconi poteva quindi sperare che il suo blitz russo fosse produttivo. Per quanto, come già abbiamo scritto e letto,  Napolitano è indicato in almeno due libri, “L’inciucio” e “Il baratto”, come molto utile a Berlusconi in più circostanze.

Come che sia, l’infelice sortita di Napolitano – che avrebbe dovuto semmai bacchettare il Chiavaliere perché calunnia a più non posso la magistratura e parla ormai apertamente di guerra civile – ha dato fiato alle trombe dei molti sepolcri imbiancati, a destra come al centro e a sinistra: tutti a ripetere giulivi che sì, è meglio essere responsabili come auspicato dal capo dello Stato, meglio una tregua. Tradotto in italiano, tutti questi bei messeri vogliono solo che Berlusconi resti sopra le leggi e che la scampi anche alla sorte che lo aspetta e alla quale è sfuggito solo perché s’è fatto confezionare ben 18 leggi ad personam. In attesa della 19esima del “processo breve” o almeno della intoccabilità giudiziaria del capo del governo. Siamo cioè al golpe bianco. In attesa che l’avventurismo berlusconiano, l’irresponsabilità dei leghisti e l’ignavia venata di opportunismo della sinistra spinga a qualcosa di più drammatico e meno bianco.

Il panorama politico è da avanspettacolo, anzi da suburra, da postribolo. Abbiamo il ministro per le Pari Opportunità, la Mara Carfagna famosa più per il bel culo e le labbra tentatrici che per l’operato da ministro, che si erge a paladina della dignità della donna e si lancia in una filippica contro la moda, la pubblicità e quant’altro “offende, degrada e mercifica la donna”. Bene, brava, bis! Il problema però, egregio ministro delle Pari Opportunità, ma anche e soprattutto Culo Impari, è che lei la sua bella filippica dovrebbe indirizzarla contro chi l’ha portata in parlamento e fatta diventare – chissà perché, “disciamo” – anche ministro, vale a dire contro il Chiavaliere Berlusconi Silvio. Non è forse lui che da quando ha fatto dilagare le tv commerciali ha cavalcato sempre più le mode, gli spot, i programmi e i giornali a base di gossip, culi, tette, Veline, Meteorite, presentatrici varie, tutte sempre più scosciate ed esibite come quarti di bue in vetrina?

E abbiamo uno come Marrazzo, che pentito del suo far sesso con i trans – ovviamente pentito solo dopo che è stato sputtanato coram populo – non trova di meglio che chiedere perdono al papa! Mah. Di solito uno chiede perdono a Dio, magari tramite un confessore. E no! Marrazzo il perdono lo chiede al papa, a “Sua Santità”. Premesso che dovrebbe semmai essere Ratzinger, assieme al segretario di Stato Raffaele Bertone, a dover chiedere perdono per avere firmato entrambi nel giugno 2001 ai vescovi di tutto il mondo l’ordine di nascondere alle autorità civili dei loro Paesi tutti i casi di preti pedofili, la mossa buonista e sfacciatamente autopubblicitaria di Marrazzo fa veramente orrore. Molto più del suo andare a trans. Fa orrore, però ha il pregio di dirla lunga su di che pasta sono fatti  i nostri “leader di sinistra”. Marrazzo è, come Veltroni e qualche altro,  un prodotto della Roma pappa e ciccia partiti-Rai-partiti.

Strana sorte quella del Chiavaliere. Le D’Addario gli si sono ribellate contro perché dopo averle scopate illudendole con la promessa di portare anche loro, a mo’ di Carfagne, Gelmini e via miracolando, non ha mantenuto le promesse. Anche perché s’è messa di mezzo la consorte, donna Veronica, incazzata nera per la Noemi che ha fatto traboccare il bicchiere. Ora pare che il copione si ripeta: se fosse vero ciò che gli Spatuzza e altri pentiti hanno dichiarato, allora si potrebbe dire che la mafia si sta comportando come le D’Addario, e cioè che si stia ribellando all’essere stata usata e poi messa da parte nonostante le belle promesse. Ma i pentiti dicono la verità? Per saperlo c’è un solo modo: fare i processi. Rispondere ai magistrati. Esattamente come Clinton che ha dovuto rispondere a tutte le domande e perfino mostrare l’intimo arnese, pena l’immediato impeachment, cioè l’ingloriosa cacciata dalla Casa Bianca.

Altro che le balle dei vari, avvocati, servi e uomini escort di Berlusconi! E altro che il predicozzo di Napolitano, rivolto all’indirizzo sbagliato. Il re ebbe almeno il coraggio di convocare Mussolini e farlo arrestare dai carabinieri, che lo portarono via nascondendolo in una autoambulanza. Forse l’autoambulanza oggi per Berlusconi sarebbe più adatta di un’auto blu.

141 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x UROBURO
    Ecco il pezzo di Scalfari, scaricabile senza problemi da “Repubblica.it”. Forse tu hai cliccato su “La Repubblica dal 1984″.
    Poiché la riproduzione è riservata, misura che da qualche tempo prendono tutti i giornali cartacei per evitare il saccheggia da copincolla, dopo un primo pezzo – peraltro già abbondantemente messo nel forum per te gentilmente da Linosse – ti ho inserito il link dal quale te lo puoi scaricare.
    Un saluto.
    pino
    ——————————————-
    I fatti oscuri
    e il dovere di governare
    di EUGENIO SCALFARI

    TRA LE tante afflizioni che la “fin du règne” berlusconiana ha procurato al Paese c’è stato anche un crescente scontro tra le nostre massime istituzioni e soprattutto tra il presidente del Consiglio da un lato e il presidente della Repubblica, la Corte costituzionale e la magistratura dall’altro. Nel momento più aspro del confronto anche il cosiddetto triangolo che raccorda il Quirinale con i presidenti delle due Camere ha dimostrato segni di scissura, con Gianfranco Fini solidamente schierato con il Capo dello Stato e Renato Schifani più sensibile ai “lai” del capo dell’Esecutivo.

    Dobbiamo all’estrema prudenza di Giorgio Napolitano se queste tensioni si sono parzialmente attenuate, ma lo dobbiamo anche al vasto capitale di credibilità e di fiducia che il Quirinale raccoglie nella pubblica opinione, scoraggiando chiunque volesse impegnare un duello all’ultimo sangue con la nostra massima autorità di garanzia. Sarebbe un duello dall’esito assai prevedibile: gli italiani infatti hanno sempre avuto bisogno di esser rassicurati sulla propria qualità di “brava gente”.

    Questo riconoscimento sta loro a cuore più di qualunque altro; sta a cuore agli adulti come ai giovani, alle donne come agli uomini, agli abitanti delle province settentrionali e a quelli del Mezzogiorno. Si possono avere opinioni diverse su questa particolare fragilità dell’anima italiana, ma non sul fatto che esista. Con la conseguenza che, in un ipotetico duello tra il Quirinale e l’inquilino di Palazzo Chigi, la palma della vittoria andrebbe al primo e non al secondo.

    Per Berlusconi metà degli italiani nutrono sentimenti di amorosa esaltazione; per Napolitano più del 70 per cento sente profondo rispetto e stima. A lui affiderebbero in custodia i figli e gli averi, all’altro no.
    http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/scalfari-editoriali/29novembre/29novembre.html?ref=search

  2. peter
    peter says:

    x a chi puo’ interessare

    vorrei fare notare che ‘l’estero’, ovvero paesi piu’ avanzati dell’Italia in molti settori, come UK, Francia, Germania ed USA ed anche i paesi scandinavi, non sono esattamente un rifugium peccatorum per laureati italiani falliti in Italia o laureati senza speranza in genere.
    Direi che anche per l’emigrazione ‘intellettuale’ valgono gli stessi principi pratici dell’emigrazione ‘muscolare': vengono accettati gli elementi piu’ validi e produttivi, e soprattutto i piu’ adattabili, che in termini evolutivi sono i piu’ intelligenti. Gli altri prima o poi tornano a casa. Piu’ prima che poi.E’ il capitalismo, bellezza, diceva quello.
    Del resto, conosco molti laureati italiani che si trovano benissimo in Italia. Mia cognata (per restare in famiglia) ha molto successo, fa un sacco di soldi, e’ da sempre stata incline a molti compromessi, e se la ride del cognato piu’ giovane che vuole fare l’inglesino. Se io avessi avuto la capacita’ d’ingoiare rospi, avrei fatto il paio con lei.
    Una nota importante, pero': chi emigra si mette di regola in coda dopo tutti i laureati locali. Le regole non contano. Salvo rare eccezioni, chi viene ‘da fuori’ serve solo a riempire vuoti non colmabili da quelli del loco per mancanza di persone fisiche. Spero di essere chiaro

    Peter

  3. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Lei ha chiarito bene le cose.
    Ma un ragazzo in gamba che non vuol scendere a compromessi all’estero trova opportunità, in Italia no, perchè i posti sono tutti occupati dagli altri!
    Certamente,
    l’emigrante è sempre emigrante, anche se di lusso e la valigia di cuoio, ma ognuno misura i rospi che è disposto ad ingoiare; a volte quelli stranieri sono più digeribili!
    Almeno gli altri ti misurano per quel che vali, non per il padrino che hai!

    E infine, io provo una sincera pena per chi pesa la vita sulla quantità di denaro che possiede.
    Il giusto denaro serve alla libertà e agli affetti, quello in più toglie tutto!

    Buonanotte Sylvi

  4. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,
    la mia e-mail era per lei…non per il forum.
    Non importa, solo che come ho specificato il link non e’ piu’ accessibile ed anche per me e’ stato un piccolo problema copiare il testo.
    Il mio “script blocker” non me lo permetteva……

    Comunque il mio interesse su questo articolo era solo per rinfrescare la memoria e…forse correggere errori.

    Grazie, Anita

  5. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    i posti di lavoro, in particolare quelli Statali vengono dati secondo a chi conosci e anche a che partito appartieni, e…cosa o quanto hai contribuito.

    Secondo le regole dei sindacati le posizioni aperte devono essere messe su un bulletin, il male e’ che molte sono “create” per una certa persona ed infatti sono gia’ state assegnate prima dell’avviso.

    Lo so’ benissimo, dettomi dal mio legale, Senatore statale e dal mio vecchio amico Sindaco e dopo Governatore.

    Tutto il mondo e’ paese…ancor di piu’ nel mio Stato, essendo piccino la corruzione e’ rampante.

    Buon riposo,
    Anita

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Consoliamoci: ci resta pur sempre la Carfagna. Il ministro del Culo a Mo’ di Cuccagna.
    Mah.
    ‘Notte.
    pino

  7. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    Caro Kompare,
    I am the rock of my family and many friends.
    Sono la roccia della famiglia e di molti amici, altro che saltellare come una quaglia.
    Non sono mai stata volubile, ma una persona forte nelle mie convinzioni e pronta a dibatterle.
    Non faccio mai un passo indietro, la quaglia che lei descrive, non sono io….

    Il troppo stroppia….
    Sono un po’ stanca dei suoi grugniti, that’s all.

    Anita

  8. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,
    anche se sovente scherzo con i fatti della della Storia, almeno cerco di essere oggettivo il più possibile.
    La prima regola dell’oggettività impone però che Per primi bisogna esserlo con se stessi.
    Pertanto è ben difficile che io non faccia sforzo in tal senso tutte le volte che è necessario.
    Il menar vanto dei Piemontesi è “Ironico”.
    I Piemontesi non sono stati nè peggio , nè migliori di altri e poi bisogna sempre distinguere tra governati e governanti che i vari periodi storici hanno imposto i secondi ai primi.

    Ognuno nei limiti del possibile cerca di far virtu di quello che possiede , nel quadro delle condizioni geo.politiche in cui si trova .
    L’imprinting dei luoghi in cui si nasce poi permane e credo che da questo punto di vista una parte dei caratteri delle genti ittaliche, addirittura risalga al Medio_Evo, ovvero al tipo di incellulamento che quella società richiedeva.

    Noi del Piano e della collina del Piemonte Nord -Occidentale ,eravamo circondati da Selve, la mia era la Selva Gerulfa che era enorme e praticamente comprendeva un triangolo ideale che da Chivasso puntava verso le valli di Lanzo ad Ovest fino ai contrafforto della Serra ad Est.
    Le colline erano poi piene di Orsi.
    Insomma a Nord di Torino era un’avventura e nè i Monferrato, nè i Savoia, per lungo tempo riuscirono a domare i Conti Rurali parecchio inselvatichiti al pari dei sudditi delle nostre terre.

    Proprio per questo sono prudente e scettico ,ad esaltare oltremodo le qualità delle terre delle origini…figli di lupi et orsi e aquile , noi siamo . figli di Streghe delle Selve…

    cc

  9. Peter
    Peter says:

    xCC

    mi fai venire l’uzzolo di visitare il Piemonte (anzi Torino) almeno una volta. Credo che a dicembre, cioe’ adesso, visitero’ Lisbona per qualche giorno.
    Forse l’anno prossimo faro’ un city break dalle tue parti. Chissa’, se vuoi potremmo incontrarci in citta’ per una bevuta al bar

    saluti

    Peter

  10. GV
    GV says:

    Caro Peter

    il Piemonte è molto bello.
    Conosco benissimo il Verbano Cusio Ossola, il torinese, le valli di lanzo e le langhe. Zone veramente stupende.

    Concordo con lei su quanto scrive sull’andare all’ezstero in cerca di opportunità. Con alcuni commenti che farò in seguito sulla base della mia personalissima esperienza.

    Che cosa intende per intelligenza evolutiva? Leggendo il suo post ho trovato questa espressione che mi ha molto interessato, per cui sono andato a guardare su internet varie cose riguardanti l’intelligenza e l’evoluzione.
    Ma non ho trovato il concetto di intelligenza evolutiva.
    credo di capire che cosa intenda ma vorrei chiederlo per sviluppare poi, magari assieme una riflessione.

    Quote “Direi che anche per l’emigrazione ‘intellettuale’ valgono gli stessi principi pratici dell’emigrazione ‘muscolare’: vengono accettati gli elementi piu’ validi e produttivi, e soprattutto i piu’ adattabili, che in termini evolutivi sono i piu’ intelligenti”

    Mi par di capire che la adattabilità sia per lei una prova di intelligenza nel senso che permette l’evoluzione rispetto a quelli che sono più specializzati e meno adattabili.
    Chiedo speigazioni perchè è un concetto che mi interessa molto.

    Cordialità
    GV

    PS so che non ama le montagne , però un giretto in Val sesia o in valle di lanzo a giugno lo consiglio

  11. Marta
    Marta says:

    La Svizzera e i minareti che tanto ha fatto discutere, soprattutto dalle parti di Bruxelles dove tutti i politici, da bravi ipocriti, si sono sentiti in dovere di criticare….senza minimamente analizzare il perchè. Io ho votato a favore, anche se personalmente non ho seguito la campagna elettorale. Ho votato a favore semplicemente perchè vedo i minareti non come simbolo religioso, ma semplicemente simbolo d’identità, come l’emigrante che tornnando al paesello la prima cosa che cerca è il campanile della chiesa e capisce di essere tornato nei luoghi piu`cari. Invece sembra siano per i mussulmani simboli religiosi e qualcuno li ha definiti anche di potere, senza pero`darne spiegazione.
    Indubbiamente non sono mancate le discussioni prima della votazione,era ovvio, il tema era di quelli caldi, anzi bollente, di questi tempi ,( la storiaccia infinita fra Geddafi e il mio Paese di sicuro ha influito negativamente, aggiunte a preoccupazione e paura)) ma fino a qualche settimana fa i sondaggi davano un vantaggio a favore.In Svizzera ci sono 5 o 6 moschee e 450.000 mussulmani bene integrati.
    Faccio un paragone con la Francia, che piu`di tutti ci ha criticato, dove esistono in totale 10 moschee per una popolazione mussulmana di 5-6 milioni. A Marsiglia esiste già il progetto per la costruzione di quello che dovrebbe essere il piu`alto minareto d’Europa, progetto per il momento fermo perchè c’è una forte opposizione di politici e popolazione…….che coerenza, che facilità a farsi belli davanti alle telecamere a criticare un altro Paese per il ministro degli esteri Kouchner!!…. se si votasse in tutta la UE sarei curiosa di vedere da quanti verrebbe accettata?
    Si è tanto criticato lo sbaglio di mettere in votazione simile tema, non bisogna dimenticare che la nostra è una democrazia diretta percio`molti quesiti vengono sottoposti a esame del popolo tramite votazione.
    Da ultimo vorrei ricordare ai cari politici che siedono a Bruxelles la decisione di togliere il crocifisso dai pubblici uffici e scuole in Italia non era, a parer mio, compito loro, ma del governo italiano…..ma oltre l’Italia non ho sentito altre critiche.
    un saluto a tutti M.

  12. Peter
    Peter says:

    xGV

    caro GV, ho provato a risponderle ma non passa. Riprovero’ in seguito

    un saluto

    Peter

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Peter,

    senz’altro, quando vieni , fammi sapere!
    Torino va benissimo,ma se avrai un pochino di tempo ti porterò a visitare le terre del Canavese che distano pochissimo!

    cc

  14. Peter
    Peter says:

    xMarta

    la quale non mi leggera’ perche’ fa ‘toccata e fuga’, credo.

    La decisione sul crocefisso nei luoghi pubblici non e’ stata affatto dei politici di Bruxelles, ma dei giudici della Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo. Usque tandem repetita iuvare?
    Che la Svizzera non gradisca l’UE e’ cosa ben nota, quindi sono certo che un eventuale referendum non passerebbe. E’ mia personale opinione, pero’, che Svizzera e Norvegia non dovrebbero avere ‘the best of both worlds’, infatti hanno entrambe molti vantaggi di scambio con l’UE che altri paesi non UE NON hanno

    un saluto

    Peter

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Marta,
    da che Mondo e Mondo, i simboli si sono imposti sui simboli , le chiese sulle chiese, mura su mura, mattone su mattone con il clangor dell’arme e lo stridio delle lame sul collo dei vinti, come musica di sottofondo!
    Riprenderò l’argomento !

    cc

  16. sylvi
    sylvi says:

    cara Marta,

    a Udine va avanti da un pezzo la storia del cimitero musulmano:
    i musulmani della città vogliono un cimitero per conto loro, anche perchè trasportare i morti nei Paesi di origine costa caro.
    C’è uno spazio , in un cimitero appena fuori città, dove c’è la sala del commiato usufruibile da tutti, credenti o no, con gli spazi per le tombe, per tutti.
    Gli islamici lo vogliono tutto per sè, la chiami integrazione, questa?
    Noi cristiani ci ammasseremo uno sopra l’altro, perchè lo spazio è quello che è, per far posto a loro.Desiderio di integrazione, questo?

    Io mi rifiuto di capire le motivazioni del Vaticano, nel sostenere l’accoglienza a tutti i costi, e accuso la sx di miopia nel non prevedere anche un futuro a medio termine di grosse contrapposizioni.
    Quanto a Geddafi, soltanto un Paese incivile e lecchino, senza spina dorsale e misogino , come il nostro, ha potuto sopportare un pagliaccio del genere che si permetteva ciò che si è permesso, soprattutto nei riguardi delle donne, in Italia.
    Ma fra pagliacci….

    L’invadenza e l’intolleranza dell’ Islam e i reali pericoli di terrorismo, come abbiamo visto recentemente a Milano, porteranno problemi gravissimi per il vivere civile.
    Non capirlo è da orbi.
    Ora la questione dei minareti rientra in questo scenario globale.
    I nostri emigranti non sono andati in giro per il mondo ad imporre le loro regole, nè da vivi nè da morti.
    Coloro che vogliono vivere da noi accettino le nostre leggi che non sono coraniche…e non confondono ancora la laicità con la religione.

    Quanto all’Europa…incapace di vera politica comunitaria, brava a dire arrangiatevi davanti al dramma degli sbarchi clandestini,… si attacca al crocifisso!

    ciao Sylvi

  17. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Della Corte europea dei Diritti Umani fanno parte anche Paesi musulmani, un motivo di più per avere la saggezza e il buon gusto di non entrare in problematiche che sono soltanto italiane e non attentano alla sicurezza di nessuno!

    Sylvi

  18. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    sono d’accordo sull’imprinting dei luoghi dove si nasce…che abbracciano non solo la storia ma la geografia e i movimenti delle genti…
    Una delle cose che mi ha fatto arrabbiare di più nelle varie disastrose riforme scolastiche succedutesi negli ultimi 20anni è stata la pratica abolizione dello studio della geografia oltre che allo studio dei luoghi dove si vive.
    Di tanto in tanto faccio una scorsa lungo i programmi televisivi di quiz. Avrai notato che SEMPRE il concorrente cade su domande di geografia, anche le più semplici.

    Quando sono venuta da te e poi andata a Gressoney sono rimasta a lungo a guardare la maestosità delle montagne, completamente diverse dalle Dolomiti e dalle mie Alpi.
    Quelle davano un senso di chiusura perciò anche di maggiore sicurezza, queste no!
    Da ciò discende una storia che si può intuire prima che studiare.
    Il governo delle zone si rifà appunto alle condizioni geografiche che ne condizionano la storia.
    Osserva ad esempio i castelli, come sono, dove sorgono;
    o le torri saracene lungo le coste, in meridione; parlano da soli!

    E noi tutti siamo figli di questi territori che potranno modificarsi col tempo, ma che a voler modificare violentemente e velocemente non è possibile nè pensabile!

    Non so se hai letto Mario Rigoni Stern; dei suoi libri di guerra io ho letto molto poco, ma i libri sulle sue montagne li ho letti tutti.
    Commuovono a volte!

    ciao Sylvi

  19. gv
    gv says:

    chiude a nord la valle di gressoney la catena dei Lyskamm.

    La traversata di cresta è una delle più spettacolari delle alpi.
    Quando l’ho fatta mi sembrava di camminare nel cielo

  20. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    cosa cavoletto dice mai? quali paesi musulmani farebbero parte di una corte europea (?!).
    Quanto all’annosa, e vexata, questione di moschee, cimiteri e minareti: mi permetto di osservare che a Roma (e forse non solo) vi e’ da secoli un cimitero protestante, e sicuramente uno ebraico. Sicuramente ebrei e cristiani hanno ovunque, in Italia, Europa e mondo intero, i loro luoghi di culto (tranne forse in Arabia Saudita). Gli italiani che emigravano all’estero si portavano appresso (purtroppo) preti, processioni, statue, ex-voto, etc etc. Dunque?

    Peter

  21. Quando la faccia è peggio del culo: i leccaculo del Comune di Roma leccano anche la defunta mamma del Chiavaliere
    Quando la faccia è peggio del culo: i leccaculo del Comune di Roma leccano anche la defunta mamma del Chiavaliere says:

    CONSIGLIO COMUNALE
    «A Roma via o piazza Rosa Berlusconi»
    In Campidoglio la mozione del vicecapogruppo del Pdl Siclari: «Ha contribuito al successo del figlio»

    Siclari con il premier Berlusconi (da http://www.marcosiclari.it)
    Siclari con il premier Berlusconi (da http://www.marcosiclari.it)
    ROMA – Una via Rosa Berlusconi. A Roma. L’idea è di Marco Siclari, consigliere comunale in Campidoglio e vicecapogruppo del Pdl. E l’ha trasformata in mozione, perché diventi realtà: una strada intitolata alla mamma di Berlusconi.

    Silvio Berlusconi con la mamma Rosa (Ansa)
    Silvio Berlusconi con la mamma Rosa (Ansa)
    «RICONOSCIMENTO» – «Abbiamo presentato in Consiglio comunale una mozione, che mi vede primo firmatario, – scrive in una nota Siclari – il cui fine è quello di valutare la possibilità di intitolare una strada o una piazza romana alla signora Rosa Berlusconi, madre del presidente del Consiglio dei Ministri. Questo vuole essere un riconoscimento non tanto alla mamma di Silvio Berlusconi, ma ad una persona semplice che grazie alla sua dedizione ha concorso a scrivere una pagina della nostra storia recente contribuendo alla decisione del figlio di scendere in campo. Una scelta questa condivisa in 16 anni da milioni di cittadini. La nostra città è la prima in Italia a voler ricordare in modo ufficiale la signora Rosa. È fondamentale infatti che non si perda il ricordo di quelle persone comuni che, con il loro coraggioso contributo quotidiano, hanno determinato una svolta del nostro paese».

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!!
    Vede che quaglieggia?
    Se ne accorge?
    Per quale motivo pontifica sulla sua vita privata?
    Lei è davvero stupefacente: si parla del criminale di guerra Rumsfeld e lei se ne esce fuori con io quà.. io là.. io sù.. io giù.. sono una roccia..mica una quaglia, eccetera.
    Sarà forse la nostra età che, a volte, fa brutti scherzi?
    màh..
    P.S.: sono i maiali che grugniscono, mentre i cerutti non hanno peli sulla lingua.
    Capita la metafora?
    Buonaseeeeeeera.
    C.G.

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Se a certi legaioli di Bossi chiedi loro cosa sono i minareti, ti rispondono “chi lavora in miniera”.
    Quindi..
    C.G.

  24. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    Vada a leggere quello che lei ha scritto di me.
    Lei mi descritta come una quaglia .

    “Le quaglie sono dei simpatici volatili, qualcuno dirà pure che cucinate a dovere sono ottime da mangiare.
    Solo che, da vive, zompano (saltano) molto volentieri quà e là, titubanti, senza mai prendere una direzione certa”

    E io lo ho scritto chi sono.

    Anita

  25. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    ebbene e’ una cavolata. La Turchia non e’ un paese UE, e forse non lo sara’ mai. La Corte di Strasburgo non ha affatto giurisdizione in Turchia, e non mi risulta che i turchi o altri possano farvi ricorso dalla Turchia!

    Peter

  26. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Berlusconi è un uomo politico che rassomiglia a Lukashenko. Viene in Bielorussia come un uomo d’affari.
    Per lui tutto è una merce che ha un prezzo, anche se bisogna sacrificare i valori europei.

    Anatoli Lebedko,
    leader dell’opposizione bielorussa,

    30 novembre

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!!
    Non ci capiamo, evidentemente parliamo due lingue diverse.
    Lei estrapola frasi dal contesto e non la dice tutta. E vabbè..
    Lasciamo perdere e pensiamo alla salute.
    P.S.: come vanno i reumatismi?
    C.G.

  28. Controcorrente
    Controcorrente says:

    L’unica Lingua Internazionale….
    …è quella del Denaro…!!!

    Al fayed , padre del più noto Dody, possiede da anni i celebri magazzini Harrows a Londra, il che equivale a dire ..una delle più celebri Istituzioni Commerciali di Londra.( e Si sa ,quanto i sudditi di SMB tengano alle Istituzioni)

    Orbene , ritengo , presumo che di mezze lune ve ne siano pochine da Harrows….ma presumo anche che se le medesime , per qualche ragione facessero aumentare Le Vendite del 20% , si farebbero alberi di Natale con mezze Lune rosse al posto delle più celebri palline…in Italia , non ritengo il caso poichè se decidiamo di appenderci le nostre che girano,vi sarebbero addobbi e risparmio di energia per almeno mezzo secolo….

    Carini tutti dei Blog europei,ma risulta chiaro del perchè e del percome delle preoccupazioni…ma come dice il vecchio proverbio …non si può aver “moglie ubriaca e botte piena al contempo”…

    Il vaticano…beh mi pare chiaro…la nostra è una religio che pretende di essere Universale Comunitas, ..come potrebbe mai chiudersi negli angusti spazi del continente piccolissimo qualora ammettesse per Principio di volersi relegare allo spirito del Varesotto,che è l’altra faccia della medaglia dei minareti…

    Ora come si sempre , si fa prender aria ai denti…accetterebbero i Musulmani di costruir Minareti secondo “urbanistiche locali”..anche l’urbanistica è scienza storica e si attiena così come il gusto alla ferrea legge del numero…???
    In materia di luoghi di culto…?

    Offesa al gusto estetico,..offesa alle tradizioni cristiane..semplice contrasto al dilagare di una religio Aliena e Intransigente….
    E se mettessimo una bella tassa su ogni mezzaluna…..che dite baldi varesotti ???

    cc

  29. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    a quali specchi sta appeso in questo istante?
    La Turchia ha votato sul crocifisso italiano e tanto basta!
    E la Corte di Strasburgo, come ben lei disse a Marta, non è la Corte UE.
    Che i turchi atei (ce ne saranno quattro suppongo), con la legislazione che si ritrovano, possano appellarsi a Strasburgo perchè la mezza luna pende dove non piace a loro, dubito molto anch’io.
    Come vede almeno al chiar della mezzaluna siamo d’accordo!

    Anche a Trieste ci sono cimiteri ebrei e protestanti, ma sono vecchi di qualche secolo e nessuno si sogna di pretenderne uno tutto per sè.

    Sylvi

  30. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    vorrei dire una buona parola sulle intenzioni di C.G.
    Lontana dall’Italia da tanto tempo, ti sei persa alcune sfumature del linguaggio.
    A me pare di aver capito che il suo “quaglieggiare” sia inteso in modo bonario, soprattutto amichevole.
    Non sto parlando della sostanza dei suoi argomenti, ma il quaglieggiare si intende ( riferito alle donne) un parlare leggero, non approfondito sull’argomento.
    Però attenta: quaglieggiano solo le donne!!! Al solito in Italia!
    Ciao Sylvi

  31. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    come vanno i reumatismi?
    ________________________________________

    Io per fortuna non ne ho.
    I suoi come vanno?

    Anita

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Grazie sylvi.
    La capirà la Komare?
    màh..
    P.S.: Fin da ragazzo ho avuto sempre considerazione per le donne di sostanza e l’appunto mi sembra fuori luogo.
    Almeno per quanto mi riguarda. Facciamo i distinguo, please.
    Io non mi reputo il prototipo del maschietto e mi inkazzo, mi sono sempre inkazzato come un suino, quando indirettamente mi mettevano nel mucchio, nella cesta di quelli con il “coso” che gli penzolava.
    C.G.

  33. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    Col Kompare eravamo acerrimi nemici….abbiamo fatto la pace dopo diversi anni.
    Ti basti tanto.

    Ciao cara, un abbraccio.

    Anita

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!!
    Lo dica, lo dica pure che noi due siamo virtualmente “fidanzati”!!
    Virtualmente, come ovvio.

    Ari-buonaseeera.
    C.G.

  35. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Ho cercato inutilmente di spedire un messaggio, non passa.

    Te lo invio a casa.

    Ciao, Anita

  36. sylvi
    sylvi says:

    x GV

    Prima di conoscere mio marito frequentavo assiduamente le montagne.
    Non certo le Alpi di CC, ma quelle dolomitiche del Peralba e del monte Coglians che sono quasi la metà, ma non per questo meno belle.
    Appesa come un salame ai miei amici alpini, sono arrivata anche in cima, ma ricordo che al ritorno in rifugio la mia frase preferita era:
    lasciatemi morire in pace!
    Ricordo la prima volta che sono salita oltre le sorgenti del Piave, emozionanti ma non ho riempito nessuna ampolla!
    Il panorama era da mozzafiato. Le sensazioni incredibili nel cercare e capire piante e animali che vivono lassù e le stelle alpine grosse quasi come margherite.

    La percezione di essere in cielo, però, la si ha nelle Dolomiti “maggiori” del cortinese ma soprattutto della Val Gardena.

    Poi mi sposai con uno che capiva solo il mare…mi “accompagnò” in montagna per farmi contenta, ma …non la capiva, troppo ristretta, troppo lontana la cima!
    E così io mi adattai agli spazi del mare!

    Ricordo solo due grandi spaventi, quasi terrore :
    -sul Sella un giorno di nuvole e pioggia e la terra che smottava; sensazione di non poter controllare nulla.
    -sull’Isola Lunga, ( Dugi Otok) in Dalmazia, un temporale dove i fulmini e le saette arrivavano dai quattro punti cardinali.
    Non lo credevo possibile!

    saluti Sylvi

  37. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Parlando di montagne e di posti alpini, conosci Alleghe?
    Ci andavano in estate, solo con mia mamma, l’aria era troppo fina per papa’.
    Ricordo tutto, il lago, i ruscelli alpini, a me sembravano torrenti minacciosi.
    Il monte Civetta, i ghiacciai, le figurine di legno fatte da artigiani sul luogo…le mia picozza e gli scarponi chiodati…solo per figura.
    Mi sentivo tutta montanara.

    Preferisco le montagne al mare, e sono venuta a vivere tutta una vita sul mare/oceano.

    Guarda cosa ho trovato:

    http://www.magicoveneto.it/Agordino/Alleghe/Alleghe-1.htm

    Buona notte,
    Anita

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
    BUONA LETTURA.
    E BUONA NOTTE:
    pino nicotri

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