La truffa elettorale di Kabul è più buona di quella di Teheran. E i cattolici filo clericali sono come i fumatori incalliti: devono assolutamente imporre il velenoso fumo passivo anche agli altri. La Lega ci sprofonda nel guano mentre un libro di Maria Latella dimostra che il Chiavaliere è davvero malato

E adesso? Due Ahmadinejad imbroglioni elettorali a Kabul anche se filo occidentali? Eravamo e siamo ancora talmente presi dalle accuse ad Ahmadinejad di avere commesso giganteschi brogli elettorali, accuse peraltro finora non provate, da non avere messo nel conto che i tanto deprecati brogli potessero entrare a vele spiegate proprio nell’Afganistan da noi più che democratizzato semplicemente occupato. Occupato e da troppo tempo vittima di invasioni e invadenze di Paesi stranieri: dagli inglesi ai sovietici fino agli americani, talmente cinici e imprudenti da avere finanziato, armato e allevato sia Bin Laden che i taliban illudendosi di poterli scaricare dopo averli allattati e usati contro l‘Unione sovietica. Ci troviamo nella molto imbarazzante situazione di scoprire che entrambi i candidati alla presidenza dell’Afganistan si accusano gagliardamente l’un l’altro di brogli elettorali e hanno anche tentato il colpo di mano di attribuirsi a razzo la vittoria e perciò il diritto a dirigere o a tentare di dirigere il loro Paese. Per non parlare dell’affluenza alle urne piuttosto fallimentare. La molto bassa affluenza sarà anche colpa delle minacce dei taliban, resta però il fatto che le democratiche elezioni presidenziali, assai poco democraticamente imposte manu militari da noi occidentali, si sono rivelate se non una farsa, termine che non uso per rispetto verso chi comunque ha avuto il coraggio di andare a votare, almeno la classica montagna che s’è ridotta a partorire il classico topolino.

“Fonti occidentali” ora dicono che ha vinto Karzai, addirittura con il 70 per cento dei voti, vale a dire con una percentuale non di poco superiore a quella di Ahmadinejad: mentre però l’asserito più o meno 62 per cento dell’iraniano ci appare decisamente scandaloso e truffaldino, lo scandaloso e truffaldino 70 per cento del docile afgano ci pare invece credibile, anzi credibilissimo, certo e doveroso. Altro che due pesi e due misure! Embé, si tratta di cifre fornite da “fonti occidentali”…. Che chissà come fanno a sapere in anticipo ciò che gli scrutinatori afgani ancora non sanno, così come in Iran pretendono di sapere ciò che agli iraniani non risulta.

Il tutto mentre le vittime civili, cioè innocenti, delle nostre bombe più o meno “intelligenti” (!), sono ormai quasi 900, senza contare la marea di storpi e mutilati creata anche dalle nostre mine antiuomo, aggettivo che già da solo ne descrive l‘immonda ferocia, che per giunta non distingue tra uomo e bambino. I soli uccisi per errore dalle nostre bombe e piloti “intelligenti” sono cioè più della metà delle vittime israeliane delle bombe sicuramente non intelligenti dei palestinesi, eppure nessuno fiata e nessuno di scandalizza né tanto meno scatena rappresaglie e ritorsioni che, rispettando le proporzioni esistenti tra vittime innocenti israeliane e vittime innocenti palestinesi, producano tra gli occidentali il triplo abbondante delle vittime civili afgane. Il discorso non cambia neppure se si vuole accettare la versione per noi più innocentista, secondo la quale un terzo di quelle quasi 900 vittime è da attribuire a bombe e proiettili dei taliban. La matematica infatti dice che di conseguenza almeno due terzi sono responsabilità nostra, e due terzi di quasi 900 è eguale a quasi 600. Seicento civili, donne, bambini, anziani, adolescenti e adulti, massacrati per errore dai nostri piloti e artiglieri.

Si tratta pur sempre di una cifra quasi pari a oltre due terzi del totale delle vittime israeliane mietute dai palestinesi. Ma mentre queste giustificano anche ai nostri occhi rappresaglie di varia gravità e orrore, compresa la mattanza di Gaza e il suo assedio permanente per strangolarla, quelle invece non fanno neppure notizia. Sì, lo so bene: le bombe sganciate per errore dagli aerei della Nato sono almeno nelle intezioni cosa diversa da quelle fatte esplodere a bella posta dai palestinesi. Vero, verissimo. Dubito però che per le vittime e i loro congiunti la differenza sia così marcata e sentita, infatti ogni volta che ripeto a un afgano che deve “capire e distinguere“ quello mi manda al diavolo. Inoltre l’abbondanza di vittime “per sbaglio” da parte di piloti e artiglieri dotati di strumenti di precisione molto sofisticati, con obiettivi scelti da servizi segreti ufficialmente molto bene informati, è il sintomo più eclatante e tragico del fatto che i militari occidentali, a parte le chiacchiere e i vari blablablà retorici, NON sentono nessuna motivazione per quella guerra, a parte qualche ingenuo che abbocca alle propagande tutti gli altri ci vanno solo perché la busta paga diventa molto più ricca e/o perché lì il nostro “spirito di avventura“, ovvero di violenza da bravi maschioni, ha più spazio: in Sicilia contro la mafia o a Detroit contro la disoccupazione non possiamo usare le mitragliere e i carri armati, ma in Afganistan sì. Vuoi mettere? C‘è una bella differenza. Lì ci si può sfogare per benino.

I militari occidentali si comportano perciò in maniera sbrigativa, imprecisa e fin troppo alla carlona, tanto sbrigativa da preferire ormai di routine massacri di civili altrui alla pur remota possibilità di venire abbattuti col proprio aereo.

E del resto non potrebbe essere diversamente, dal momento che non è più chiaro perché le truppe della Nato si trovino in Afganistan, né più e né meno come non è mai stato chiaro il perché dell‘invasione dell‘Iraq, petrolio a parte. Iniziata di fatto per volontà dell’ottuso e disonesto George W. Bush con lo sbandierare la caccia a Bin Laden e la distruzione dei taliban, definiti d’autorità responsabili tout court dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, s‘è poi trasformata nell‘ennesima esportazione della democrazia a cannonate e, dato che il tema si prestava a ulteriore nostro appoggio alla guerra, anche nella liberazione delle donne dal burqa. Strana motivazione, questa, visto che proprio gli americani avevano allevato gli stessi taliban che trattavano sin da sempre le donne poco meno come soprammobili o bambole gonfiabili. Quali che fossero le scuse iniziali per la guerra, ci si è però poi man mano impantanati anche nel menefreghismo verso le afgane e nelle trattative con i “taliban buoni“ pur di uscire in qualche modo dalle sanguinose sabbie mobili in cui ci ha precipitato la volontà di Bush. Nei giorni scorsi Chiara Saraceno dalle colonne di Repubblica si è lamentata appunto di questo nostro tradimento verso le afgane. Qui non si tratta neppure di “bieco illuminismo”, come direbbe qualche bieco vescovo biecamente colpito da un bieco colpo di sole agostano, ma di retorica salottiera romana “de sinistra”, un avanzo “demmocratico” e capitolino di ciò che fu il femminismo. Spiace dirlo, perché Chiara Saraceno è figura illustre che merita rispetto, ma i suoi starli dovrebbe rivolgerli prima contro gli Usa che quei talibani hanno allevato e contro i loro cari alleati sauditi che, oltre ad avere partorito il loro connazionale Bin Laden e vari connazionali talibani, a tutt’oggi trattano le donne come i talebani.

Analoga lamentela nei giorni scorsi è venuta da Francesco Cossiga, che nel rimembrare la politica mediorientale di Aldo Moro e Giulio Andreotti s’è rivolto agli israeliani dicendo in buona sostanza che con la politica di quei suoi due ex compagni di partito li abbiamo “venduti” in nome della nostra sicurezza. A parte il fatto che gli israeliani per la loro sicurezza hanno venduto e vendono ben altro, il buon Cossiga e si suoi megafoni – tra i quali l’impagabile suo amico Paolo Guzzanti – dimenticano alcuni piccoli particolari. Intanto c’è da dire che ogni Paese ha diritto a preoccuparsi della propria sicurezza e i suoi governi hanno il dovere di realizzarla e proteggerla in concreto. O forse l’Italia anziché della propria deve occuparsi, che so, della sicurezza degli svizzeri, dei polacchi o dei cinesi? In secondo luogo Cossiga e i suoi megafoni dimenticano di dire che con il dopo Moro e il dopo Andreotti ci siamo venduti e continuiamo a venderci anche i palestinesi e, soprattutto, che ai tempi del cavalier Benito noi italiani ci siamo venduti in blocco gli ebrei. Non c’è che dire, siamo un popolo di santi, poeti, eroi e navigatori sì, ma anche di venditori, ipocriti e doppiopesisti incalliti. Venditori anche di vite altrui.

Tra le vite vendute ci sono ora anche quelle degli immigrati. La recente tragedia dei 73 morti in mare tra Malta e Lampedusa nel menefreghismo generale riporta a galla alcuni snodi fondamentali della nostra disonestà congenita. Se ho ben capito, si tratta di eritrei e/o libici, vale a dire di esseri umani provenienti da quelle che sono state nostre colonie, ovvero territori dove ci siamo macchiati di ogni sorta di delitti anche se la scusa era sempre la stessa: vi abbiamo portato “il lavoro e la civiltà”, peraltro non richiesta dai diretti interessati ai quali di civiltà andava benissimo la loro. Date le nostre pesanti responsabilità pregresse, decenza vorrebbe che fossimo verso di loro almeno un po’ meno strafottenti. E poi c’è l’untuosa ipocrisia del ministro Roberto Maroni, persona peraltro di soliuto assai civile: “Il racconto dei superstiti non è detto sia vero, dobbiamo verificare”. Giusto, perbacco! Solo ciò che ci rifilano gli israeliani, gli americani o Berlusconi e accoliti è vero per definizione, senza nessun bisogno di fare verifiche di sorta: le loro frottole, vedi per esempio l’Iraq e l’Afganistan o Gaza, sono la nostra verità. Più che il vangelo. Oro colato.

Per quanto riguarda il giochino “Rimbalza il clandestino” diventato famoso grazie alla pagina Facebook di Renzo Bossi, il figlio più asino del senatùr balabiot, al secolo l’Umberto Bossi dalla canotta facile, è strano che la magistratura non sia intervenuta. Questo merdoso gioco ha la motivazione del “controllo degli immigrati in Italia”. Ma perché invece di dire puttanate quasti giovin signorini non si impegnano nel controllo del proprio cervello?

Nei giorni in cui si cerca di mascherare il nostro razzismo contro i musulmani rompendo le scatole alle donne che fanno il bagno in piscina con quello che noi, ma non loro, chiamiamo “burkini”, ecco che un giornale israeliano documenta che anche le ebree ortodosse fanno il bagno a mare – e quindi si presume anche in piscina – vestite allo stesso modo: come le musulmane bigotte e le nostre monache, ma anche come le nostre nonne, possono mostrare solo la faccia, le mani e i piedi, tutto il resto in spiaggia deve essere coperto. Bene: proviamo ora a immaginare cosa sarebbe successo che se le pie mammine di Verona avessero reclamato perché i loro pargoli, gli stessi che magari poi affidano a presti non di rado pedofili, erano spaventati dall’appaire in piscina di ebree ortodosse che fanno il bagno vestite come una musulmana convinta. Già mi vedo lo sdegno zelante e furioso non solo dei difensori della civiltà occidentale un tanto al chilo, come i vari Vittorio Messori, Giuliano Ferrara, Paolo Guzzanti, Furio Colombo, Fiamma Nierenstein, ecc., ma anche dei direttori di tutti i giornali e telegiornali nonché dei vari ministri, off course in testa Bossi e le Gelmini-Carfagna, capo del governo e capo dello Stato. Embé, i due pesi e due misure sono una cosa seria, nel nostro caso sono addirittura elemento, come si suol dire, “fondativo dell’identità collettiva”. E infatti si vede…

Non si tratta però, purtroppo, solo di ignoranza più o meno legaiola e renzobossista. Si tratta del periodico bisogno di violenza, da sfogare sempre e solo sui più deboli: l’altro ieri sui “negri” delle nostre colonie, ieri sugli ebrei, in un’epoca in cui i dementi figli di dementi ma potenti avrebbero sicuramente inventato e avuto successo con un giochino del tipo “Respingi l’ebreo”; oggi contro i rom e gli immigrati extracomunitari. L’importante è inventarsi un capro espiatorio utile a far dimenticare che i nostri problemi, gravi, sono in realtà altri e a soddisfare almeno in parte il nostro periodico bisogno viscerale di sopraffazione e violenza, bisogno che è parente stretto della sete di sangue. Dopo bel 65 anni di pace, benesse e sviluppo, c’è evidentemente nel ventre del Bel Paese chi senti di nuovo il bisogno di menare le mani e “fargli vedere chi siamo!”.

Una lettrice del nostro blog fa giustamente notare che i leghisti sono espressione di ciò che “vuole il territorio”. Sì. Però è strano che gente così gelosa del proprio territorio si lasci poi comandare a bacchetta da gente che con il loro territorio non c’entra un tubo, quali sono i prefetti spediti dal Vaticano e noti con il nome di vescovi. Gente scelta dallo Stato estero Vaticano e certo non dai credenti del territorio competente. Non sono tra coloro che applaudono i vescovi quando fanno finta di fustigare Berlusconi o si spendono contro la Lega e a favore degli immigrati per poi fischiarli quando si immischiano di staminali, di scuola e delle mille altre cose di cui non sanno nulla se non quanto ci possono guadagnare a favore del Vaticano. Contro la politica criminale della Lega nei confronti degli immigrati dovremmo essere noi italiani, di qualunque regione, a fare la voce grossa anziché nasconderci sotto le sottane clericali. Non ha tutti i torti Bossi quando dice, anche se alla sua maniera, rozza e sgradevole, che i vescovi dovrebbero pensare agli affari loro anziché ai nostri, ma la sua disonestà emerge clamorosamente perché in fatto di demolizione della scuola pubblica a favore di quella privata, cioè cattolica, dove non a caso mandava il figlio asino del giochino anti immigrati, lui è totalmente dalla parte dei “vescovoni”, come li chiamava una volta, e anzi vorrebbe un’Europa tutta cattolica e guidata dal papa. Roba cioè da manicomio. O da esito nella terza guerra mondiale.

Non a caso il governo, del quale il Cavaliere Balabiòt de La Canotta è socio decisivo, ha deciso di ignorare la sentenza del tar del Lazio che sottrae agli insegnanti (?) di religione l’indebita possibilità di influire sul giudizio finale degli studenti. I recenti Mondiali di atletica hanno visto l’exploit di altri atleti del “Terzo Mondo”, ma registrano un ulteriore calo di vittorie italiane. “Nelle scuole italiane lo sport non esiste più”, denuncia Arese, presidente dell’Associazione italiana di atletica leggere. Beh, perché lamentarsi? In compenso esistono gli insegnanti di religione…. L’Italia va indietro anche negli sport, però il Vaticano è felice perché lui e i suoi protetti vanno avanti nelle classifiche scolastiche e diventano incostituzionalmente titolari di cattedra passando sulla testa di decine di migliaia di precari delle altre e più utili materie scolastiche, compresi quelli di educazione fisica che dovrebbero far coltivare ai nostri giovani l’amore per lo sport.

Anche nello sport ormai funziona quasi solo ciò che serve al Signor Padrone il Cavaliere a dondolo: ovvero il calcio e qualche pezzo di Ferrari, in attesa che anche il Cavallino Rampante faccia la fine del cavallo di viale Mazzini. Per rendere ancor più gli italiani, compresi i “padani”, spettatori passivi ed ossequiosi, nonché molto guardoni, è meglio puntare sui circenses calcistici, che oltretutto hanno il pregio di sfornare divi calciatori che fanno tandem con le Veline e fanno perciò ancor più venire l’acquolina in bocca e il desiderio di imitazione agli italiani corrosi da decenni di tv “commerciale”, pubblicità e moda sempre più volgare e demenziale.

Mentre le gerarchie badano solo ad arraffare a spese dello Stato e della scuola, badando a non alzare troppo la voce, e comunque mai per bocca dei massimi vertici, ecco che un libro della giornalista Maria Latella, basato su testimonianze di Veronica Lario in Berlswuconi, rivela impietosamente che il Cavaliere a dondolo è davvero malato, tanto che la cerchia di amici intimi gli ha più volte proposte di farsi ricoverare: in una clinica per disintossicarsi dall’eccesso di quella particolare droga chiamata sesso. E un politico più o meno ex come Cirino Pomicino comincia a rivelare che le “cene”, cioè le orge, di Berlusconi erano “note in tutta Roma”. E poiché Roma non è su Marte è da presumere che fossero note anche anche fuori Roma, per esempio in casa di Bossi, di Fede, di Vittorio Feltri neo ri-promosso al giornale formalmente proprietà del fratello del Chiavaliere. A Roma comunque c’è l’ambasciata americana, con tanto di ufficio della Cia, così come ci sono tante altre ambasciate, con altrettanti uffici di servizi segreti vari.

Non dimentichiamo inoltre che a Roma c’è il Vaticano…. Che, come ho dimostrato con il mio libro “Tangenti in confessionale”, sa sempre tutto del marciume anche altrui. Impossibile quindi non sapesse del “vizietto” di Berlusconi, che per soddisfarsi pare proprio non abbia mai esitato ad approfittare del fatto che lui era ed è il più grande editore europeo, nonché proprietario delle tv sue e padrone di quelle dello Stato. Se un giornalista gli – scusate il termine, ma è quello più adatto – vende il culo fa carriera. E infatti s’è visto. Se una bonazza “gliela dà” fa carriera, in tv o nel partito o nelle massime istituzioni del Paese. A dire il vero tutto ciò si chiama corruzione, se non anche sfruttamento della prostituzione, due argomenti che dovrebbero interessare anche i vertici della Chiesa. Che però fanno come gli ipocriti di Comunione e Liberazione nel loro meeting: “A noi interessa la politica e i suoi risultati, non i comportamenti privati”. Solo l’ipocrisia dei cattolici filo clericali o la faccia di bronzo di un Vittorio Feltri può continuare a definire “comportamenti privati” ciò che è invece un clamoroso caso di pubblica indecenza, menzogna continuata e corruzione esercitate da un capo di governo. Ma ai filo clericali interessa solo che venga messo a tacere il Tar del Lazio, come molto altro che dà fastidio al papa re.

C’è poco da fare: i cattolici filo clericali sono come i fumatori incalliti. Hanno infatti lo strano bisogno di obbligare anche gli astanti a sorbirsi la puzza delle loro sigarette e a respirarne i veleni, nonostante sia dimostrato che il “fumo passivo” è nocivo e causa anch’esso di tumori alle vie respiratorie e quindi anche di molte morti. La voglia di potere temporale, cioè volgarmente terreno, della Chiesa sta ridiventando un vero e proprio cancro che corrode la società italiana, così come ha già fatto per secoli anche nell’intera Europa. Strano che gente che ha fallito su tutti i fronti, eccetto quello di accumulare ricchezze e provocare disastri altrui, anziché vergognarsi e parlare a bassa voce gridi ancora con la strampalata pretesa di essere sempre nel giusto e di dover quindi anche essere obbedita perfino da chi nulla ha e nulla vuole averci a spartire.

Non deve essere un caso che il Concordato, ottenuto dalla Chiesa grazie a Mussolini dopo avergli venduto la libertà dei cattolici, spianando così la strada alla dittatura in camicia nera e alla seconda guerra mondiale, sia stato poi confermato da quel Bettino Craxi che ha inoculato nel Bel Paese il morbo della corruzione sistematica e poi anche quello del berlusconismo iniziale. A conti fatti, i due Concordati sono stati ottenuti dai due peggio del peggio della storia unitaria italiana. Non è un bel viatico. O noi?

E del resto il potere statale della Chiesa è iniziato con la clamorosa truffa della “Donazione di Costantino”, falso operato in Vaticano per convincere Pipino il Breve a intervenire militarmente a favore del papa e delle sue pretese territoriali.

Da Pipino il Breve alla signora Gelmini… Embé, siamo passati anche da Renzo Tramaglino e Renzo Bossi. Cambiano i protagonisti, fino a livelli talmente infimi che definirli pompadouriani o vespasiani è perfino troppo gratificante, ma la politica clericale a base di inganni e prepotenze non è cambiata. Bisognerà davvero battersi per l’abolizione del Concordato e perché i fumatori incalliti rispettino la legge: che si tratti di tabacco o di religione, di ideologismo o di coglioneria alla renzobossi, fumino pure, ma senza avvelenare anche i vicini.

214 commenti
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  1. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    mia cara, lei e´disinformata come sempre. Maternal leave qui in GB e´appunto di 5 mesi, tra prima e dopo il parto. Come ´disabled´ad occhio e croce preferirei esserlo qui che non dalle parti sue (che pero´non conosco, pero´conosco queste. Motability, DLA, e tutto il resto. Spero comunque di non averne mai bisogno). Quanto alle tasse in piu´, se in Italia si incentivano ladri ed imbroglioni, cosa vuole da me? Le fasce di tassazione vanno dal 22 (mi pare) al 50%, Mr Darling l´ha appena alzata mesi fa. Indovini dove mi trovo.
    Cosa legge di GB se non parla nemmeno la lingua, poi? Suvvia.
    Quanto ai furbi, che sono poi quelli che vogliono farsi passare per cio´che non sono, si faccia un po´un esema di coscienza ogni tanto. Come cattolica praticante dovrebbe esserci abituata

    senza saluti

    Peter

  2. Peter
    Peter says:

    xAnita ed un po´per tutti

    mi trovo finalmente oggi a visitare Madrid, cuore pulsante di latinita´. Mi fermero´tre giorni. Una vera capitale, dove si parla la lingua nazionale al meglio. Forse meno artistica, ma molto meglio organizzata ed anche meno caotica di Roma. E senza il patetico vernacolo della nostra capitale. E molto piu´user friendly ed alla mano di qualunque citta´italiana abbia visto finora (comprese ovviamente quelle del nord), e lo dico da italiano. E lo stesso vale per Barcelona, dove sono stato molte volte, e che ho appena lasciato. Ma perche´noi italiani (…??!!). Ok, ok. Mi fermo qui.
    Mi sto rilassando senza problemi. Il Prado e tutto il resto puo´aspettare. Viva la Espana

    saludos a todos

    Peter

  3. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Beato te che giri il mondo, almeno l’Europa e’ molto piu’ interessante dei miei viaggi nelle isole caraibiche e nel sud e centro America.
    Io dicevo: Quando ne hai vista una le hai viste tutte.

    Avrei sempre voluto visitare molti degli Stati degli US, ma abbiamo sempre rimandato ad un domani…

    Passando ad altro, negli US la Maternity leave e’ di 6 mesi, in generale.
    Le maestre hanno un sistema, cercano di avere i figli alla fine dell’anno scolastico cosi’ si predono circa due mesi in piu’.
    Le ferie estive e la maternity leave.

    Stanno cercando di passare anche la Martenity leave per i papa’, perche ci sono parecchi papa’ che accudiscono i bebè mentre le mogli sono al lavoro.

    Divertiti, la vita passa in un lampo.

    Ciao, Anita

  4. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Non ho niente in contrario che Berlusconi faccia le sue orge.
    Ma non sopporto che per compiacere il Vaticano dica no alla fecondazione artificiale e al testamento biologico.

    Questa ipocrisia la trovo indecente.
    Anche D’Annunzio faceva le orge, ma almeno le dichiarava

    Tinto Brass, “L’Espresso”

  5. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    mi devo correggere sulla Maternity Leave.
    Ho scritto di quelli che sono a mia conoscenza.

    Varia di Stato in Stato.
    Varia sul numero di impiegati.
    Varia se si contribuisce.
    Varia dal periodo o anni di impiego…e continua.

    Detto questo, il datore di lavoro deve tenere aperto l’impiego per un dato periodo di settimane.

    Le variazioni vanno da 12, 16, 20 settimane, sia per l’impiego che per la maternity leave.

    La maggioranza preferisce ritornare al lavoro dopo due mesi.

    Variano anche le settimane con paga, o con una percentuale di paga.

    Chi ha solo 12 settimane puo’ ricevere altre settimane di invalidita’ per un dato periodo.

    Leggendo ho scoperto che sono proprio state le donne liberali a non volere piu’ agevolamenti degli uomini.
    Equality per tutti.

    Come vedi, non si puo’ generalizzare.
    Chi se la passa bene o meglio, sono sempre gli impiegati statali e governativi.
    Hanno benefici a non finire.

    Bye, Anita

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non ho niente in contrario che Berlusconi faccia le sue orge.
    Ma non sopporto che per compiacere il Vaticano dica no alla fecondazione artificiale e al testamento biologico. ( striscia rossa – tinto brass)
    ——————
    E’ stata la penitenza che il Vaticano ha comminato, per assolverlo dai suoi peccati.

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, Francesco Boccia, della corrente di Enrico Letta (PD), già minaccia lo scissionismo.

    C’è diversa gente a sinistra, che non vuole Vendola come candidato alle prossime regionali.

    Il primo step delle mie fosche previsioni riguardanti sia il PD che Vendola, è dunque in corso. Aspettiamo gli sviluppi.

  8. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    io parlavo di mia figlioccia, manager della Delta a Londra, ha avuto diritto a 12 settimane di maternità pagate, poi eventualmente ad un ulteriore periodo pagato in parte del quale non usufruì perchè la Delta la pregò di rientrare.
    Ha lavorato fino alla fne prima del parto.

    In Italia tutte le dipendenti di ogni azienda restano a casa al settimo mese. Quelle con partita IVA no!

    Di solito, quando parlo sono abituata a documentarmi e a non offendere gratuitamente chi non la pensa come me!

    Buona giornata Sylvi

  9. Il  Cuoco
    Il Cuoco says:

    E’ quasi mezzogiorno, vi suggerisco un primo piatto veloce e gustoso.

    Penne ai quattro formaggi

    INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
    350 gr di penne rigate,
    50 gr di mozzarella,
    50 gr di gruyere,
    50 gr di pecorino tenero,
    50 gr di grana grattugiato,
    30 gr di burro, 1 bicchiere di panna da cucina, sale e pepe.

    A piacimento potete sostituire uno dei formaggi con il gorgonzola.

    Preparazione: Tagliate a dadini i formaggi.
    In un tegame dai bordi alti, fate sciogliere il burro, unitevi la panna e portate a bollore.
    Versate i formaggi tagliati, lasciateli fondere e a questo punto unite il grana grattugiato amalgamando bene.

    Fate cuocere le penne in abbondante acqua salata,
    scolatele al dente e passatele per un minuto nel tegame con la salsa ai quattro formaggi,
    che dovrà addensarsi intorno alla pasta.

    Servite ben caldo.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Alessandro, post 91
    siamo alle solite: se non si dà un significato comune al termine ‘irrazionale’ e non se ne definiscono i confini ( gli intervalli, si direbbe in Fisica), rischiamo di parlare entrambi a vuoto.
    La ‘ragione’ è un processo mentale conscio o inconscio, che segue un filo logico, ha una consequenzialità.
    Un quadro di De Koonig, per quanto possa sembrare irrazionale, in realtà non lo è, poichè è armonico, ha un ritmo definito, come qualsiasi dipinto astratto che non sia fuffa ( per fuffa, intendo l’astratto di Emilio Vedova, ad esempio).
    L’astratto non muove solo emozioni, muove una chiave di lettura e quindi segue una logica, benchè poco evidente a chi non sia abituato al pensiero astratto. Chi invece sia abituato ad astrarre, trova del tutto logico e comprensibile un quadro astratto: sa ‘leggerlo’ e descriverlo.
    Una via di mezzo è il Surrealismo, a cavallo tra descrizione ed astrazione. Io sono tendenzialmente un surrealista.

  11. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Per inciso, non mi pare affatto giusto che, almeno storicamente, le donne avessero la precedenza su TUTTI gli uomini (tranne gli sposati, forse) quando la nave affondava…Ma certi archetipi sono molto forti, ancorche´del tutto irrazionali. (Peter)

    E’ l’istinto di conservazione della Specie, a dar la precedenza e quindi a salvare le donne più dei maschi, perchè un solo maschio può fecondare più donne e quindi non è necessario salvarne molti.

  12. Democratico
    Democratico says:

    Per marco tempesta { 28.08.09 alle 10:18 }

    A Boccia rosica ancora la sconfitta e poi da buon ex democristiano forse sti giorni a Trento si accorderà con Fitto per ricostruire il dominio democristiano in Puglia.

    Parla di questione morale e non dice che ad eccezione del suo compagno di partito Tedesco non ci sono altri indagati del CS ma solo del PDL.

    Questa è una risposta di un semplice lettore, ed è molto significativa!.

    Come è significativo il suo continuo tentativo di disinformare, lei si atteggia a sostenitore della legalità in realtà lei è un paladino della politica del premier berlusconi , lei è in malafede!, quando si riporta un’articolo lo si riporta con tutte le sue componenti e non così sfacciatamente in maniera disonesta.
    Gliel’ho scritto già parecchie volte, cerchi di essere onesto, la smetta di disinformare, e, se proprio non può, taccia.

    L’articolo di Bepi Martellotta oltre a Moccia diceva anche altre cose.

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    A me il “surrealismo” sembra un Gioco parecchio incasinato,talvolta fine a se stesso e talvolta anche piacevole a vedersi …

    Dal manifesto…
    _____________________________________
    Nel primo Manifesto surrealista del 1924, definì così il surrealismo:
    « Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale. »
    _____________________________________________
    Dopodichè se si pensa che a partire dai fondatori..

    “Suoi referenti sono Marx e Freud: “Trasformare il mondo, ha detto Marx, cambiare la vita, ha detto Rimbaud. Queste due parole d’ordine sono per noi una sola” (André Breton). Spesso, molti esponenti del surrealismo sposarono la causa del comunismo e dell’anarchismo, per contribuire attivamente al cambiamento politico e sociale che avrebbe poi portato ad una partecipazione più generale alla surrealtà.
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    per finire a …
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    Tra gli artisti di arti visive più riconosciuti spaziamo tra Joan Mirò nel suo allucinato mondo parallelo popolato di forme geometriche colorate sospese che ricerca l’interiorità delle cose con crescente astrazione. Max Ernst l’illogica scava nel profondo dell’animo umano, Magritte che gioca molto sull’estraneamento dalla realta e le sue opere sono sollecitazioni visive che ci portano a riflettere.
    _________________________________________

    Direri che c’è di tutto e di più…

    Per cui per “un pirla come il sottoscritto in materia di arte visive….direi che visto che qualcuno si inventò pure…
    ____________________________________________

    Paul-Marcel Birault, un poeta surrealista, nel 1913 inventò la figura di Hégésippe Simon come Precursore del Partito Radicale francese. Molti deputati del partito credettero che fosse realmente esistito e si fregiarono di avere con lui addirittura amicizie o parentele, facendolo anche per iscritto. Birault raccolse e pubblicò un libro con questa documentazione, a discapito della classe dirigente francese.
    ___________________________________________

    La mia morale rimane dunque , che Le penne ai quatrro formaggi del Cuoco, possono benissimo essere surrealiste, soprattutto se teniamo conto di un vivace accostamento dei colori..degli ingredienti!!!

    cc

    Le notizie sono prese esclusivamente da Wiki,ed io ho voluto giocare , Mentre LA DEMOCRIZIA ITALIANA LENTAMENTE MUORE IN UN TEMPO-SPAZIO CHE NON SAPREI DEFINIRE SE SURREALISTA O MENO !!!!!!

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    « Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale. »
    —————–
    André Breton ha descritto con queste parole la pittura e la scrittura medianica.
    Il Surrealismo ha invece preso una strada diversa, affidandosi all’immaginazione, che non è irrazionale poichè pone in relazione logica elementi reali.
    Come nasce un Mirò? Nasce estremizzando le luci e le ombre eriducendole a volumi ristretti e condensati. Se osservate attentamente, non sono volumi messi in maniera casuale, per quanto invece possano sembrarlo, ma seguono un equilibrio sia statico che dinamico all’interno dell’area occupata. L’equilibrio è sempre frutto di un processo logico, per quanto inconscio possa essere, che divide gli spazi, i pieni e i vuoti, in maniera da mantenere un equilibrio.
    Come nasce un ‘Ernst': con raffigurazioni estremizzate di tutti quegli elementi asimmetrici e sproporzionati che dal cervello umano, dall’istinto, vengono associati ad errori di assemblaggio delle cellule e quindi qualcosa da cui tenersi distanti, pena l’inquinamento della Specie. La Paura altro non è che la percezione di un pericolo che possa mettere in discussione l’esistenza della Specie.
    Un Picasso è lo step prima di Mirò, ma è anche molto bluff, molto ciurlare nel manico. Al di là di Guernica o Les demoiselles d’Avignon e poc’altro, il resto sono segni fatti a casaccio per far soldi con la firma. Guarda caso, Il Picasso figurativo viene sempre messo in secondo piano rispetto a quello, più dirompente, che ha maggior valore commerciale ma anche tanta fuffa dentro.

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Democratico:
    io leggo tra le righe.
    Seguo Boccia dal blog e con lui anche diversi politici minori del PD. Non c’entra quello che si dice in pubblico, ma i messaggi che si vogliono mandare a nuora affinchè suocera intenda. Non sono messaggi rassicuranti.
    Qui da noi si dice: ‘la scopa ( partita a carte) si conta alla fine’.
    Decideremo alla fine, chi ha ragione e chi ha torto.
    Lei non ci crederà, ma io per primo mi auguro di aver torto, alla luce di ciò che accadrebbe se il PD si sfaldasse.

  16. Democratico
    Democratico says:

    Per M. Tempesta.

    Stia tranquillo! il PD non si sfalderà! prima si sfalderanno altri che in Puglia son marci sino al midollo. Noi conduciamo una normale dialettica di politica democratica e scambiare questo per un possibile sfaldamento ce ne passa.

    Piuttosto mi dica; perchè la Gazzetta del Mezzogiorno e lei ch’è un’insigne giornalista non ci scrivete qualcosa su Fitto, e il disastro che hanno combinato Rossano Di Bello & company al comune di Taranto, con un ammanco di un milione di euro, e sul traffico di escort e droga di Tato con la Puglia ultima di tutto, o anche voi sperate in una settimana di ferie a villa Certosa. o palazzo Grazioli con un contorno di escort e vulcani fumanti?

  17. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    “che tutto cambi, perchè nulla cambi” così diceva “a naso” il Principe di Salina!

    Me lo comunica la tua beneamata Stampa:
    -I prof devono andare a tirocinio!-

    Nel tempo di Cuore sia il maestro Perboni che la maestrina dalla penna rossa non avrebbero potuto insegnare se non avessere fatto “i cicironanti” cantavano i bambini, cioè i tirocinanti.
    Un classico poteva essere: mi prepari una lezione di geometria rispettosa dei Programmi statali per il secondo trimestre di una quinta elementare.- sai quelli tremendi dell’idraulico!
    Poi quando divenne la Media obbligatoria ci fu qualche Coraggioso che disse: E’ scuola dell’obbligo devono fare tirocinio anche i prof.
    Fu un’alzata di scudi! Un laureato a tirocinio? Mai!

    Penso che farò un monumento alla Gelmini!

    Sylvi

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    tu sei libera di fare i “monumenti” a chi vuoi.

    Infatti per lo stesso principio, , mi saprai senz’altro illustare il tipo di “tirocinio”della Gelmini, per diventare ministro alla PI.
    Sto pensando infatti al tipo di monumento,che un surrealista potrebbe progettare, in merito.

    F.To Moralista, ex-cattolico,irrimimediabilmente contaminato dai principi etici assoluti e proprio per questo inculato nella vita,dal non aver capito il principio della flessibilita etica dei due pesi e delle due misure.
    Diversamente probabilmente con il doppio della pensione attuale.

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,

    ______________________________
    Come nasce un Mirò? Nasce estremizzando le luci e le ombre eriducendole a volumi ristretti e condensati. Se osservate attentamente, non sono volumi messi in maniera casuale, per quanto invece possano sembrarlo, ma seguono un equilibrio sia statico che dinamico all’interno dell’area occupata. L’equilibrio è sempre frutto………….
    _____________________________

    Sono pazzamente innamorato del concetto dell’equilibrio sia statico che dinamico all’interno dell’area occupata…in quanto dirà meglio Az tutti i nostri gesti dal camminare a quelli atletici , altro non sono che la ricerca di un equlibrio dopo l’altro,mantenendo costante la linea del baricentro rispetto al suolo al fine di conservare il principio della minima dispersione di energia,ed essere più pronti al nuovo gesto che di per sè non è programmabile a priori..soprattutto negli sport dove il gesto atletico non è ripetitivo.
    Sto infatti pensando allo sport del “lettone”a quali e quante fantasie di baricentro si debbano studiare per diventare Ministre.

    cc

  20. sylvi
    sylvi says:

    Oppure:
    Alla Gelmini dedichiamo un tracciato surrealista Brescia-Reggio Calabria con sosta a Palazzo Grazioli e traghetto per la Sardegna incorporato!

    E a me non me ne può importar di meno!

    Quello che mi importava non avevi voglia di prenderlo in considerazione!

    Sarà per un’altra volta!

    Sylvi

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara sylvi,

    infatti “il moralista” oggi non ha voglia di parlare di cose serie..per non scadere in discorsi filosifici del tipo ..può nascere il bene dal male..????
    lascio ai credenti tal atroce dubbio?
    Io gioco!

    cc

  22. Anita
    Anita says:

    x il Cuoco -#160-

    Questa sarebbe una pasta di mio gusto…eccetto il pecorino.

    Ma…c’e’ sempre un ma…sono intollerante al lattosio e sto’ molto attenta al colesterolo.

    Quanti sacrifici bisogna fare……

    Anita

  23. Peter
    Peter says:

    xAnita

    tra una gita e l´altra, anch´io mi sono documentato meglio. In GB tutte le impiegate hanno diritto a ben 52 settimane di maternal leave. Di cui 39 sono pagate. Delle quali 39, sei sono pagate al 90%, il resto ad una quota fissa.
    Immagino che alcune tornino al lavoro prima per non perdere soldi, il che mi sembra giusto. Infatti non vedo perche´i datori di lavoro debbano pagare per intero chi decide di fare figli ed assentarsi con comodo. Inutile dire che le assenze lunghe creano gia´abbastanza problemi, specie alle piccole ditte. Immaginiamo le impiegate che decidono di fare 3-4 figli nel giro di 5-6 anni…E ce ne sono.
    Comunque, gli stati scandinavi possono permettersi di essere molto piu´genersosi, questo e´vero.
    Come pensavo, quelli che stanno messi peggio sono in USA, tu me ne dai la conferma.
    La figlioccia (ma che e´?!) di Sylvi ha agito di sua libera scelta.

    Peter

  24. Il  Cuoco
    Il Cuoco says:

    Ecco per Anita: le scrivo una semplice ricetta che le soddisferà il palato, le gratificherà lo stomaco e nello stesso avrà la proprietà o garanzia di ridurre in maniera drastica l’apporto di colesterolo al suo organismo.

    Risotto di zucca e porcini.

    Ingredienti per 4/6 persone

    Pulire ben bene circa 500 grammi
    di zucca e circa 100 grammi di funghi porcini
    tagliare il tutto in dadini piccoli.

    Cuocere nello stesso tempo in una
    padella a parte con dell’olio extravergine
    d’oliva uno spicchio piccolo d’aglio
    i 100 grammi di funghi porcini finchè quasi tutta
    l’acqua di cottura non si sia ritirata.

    Aggiungere a questo punto i cubettini di zucca,
    coprire e cuocere per circa 4 miniti, aggiungendo
    se necessario dell’acqua o del brodo vegetale.

    Quando i cubettini di zucca saranno cotti,
    aggiungere i 400 grammi di riso, gradualmente
    versare del vino prosecco bianco e cuocere per quanto
    necassario sino alla cottura, aggiungendo di tanto in tanto il brodo vegetale.

    L’amalgama , quando si mischia col mestolo dev’essere scorrevole e morbido, non deve presentare viscosità,
    il riso dev’essere al dente, ossia non del tutto cotto, in sostanza al nocciolo il riso dovrà essere duro quanto basta.

    Servite e buon apettito Anita.

  25. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    ancora una volta devo ripetere che gli US sono 50 Stati.
    Non ci sono regole uniche.

    Per esempio, in diversi Stati non esistono tasse-income tax personali e commerciali.
    Mentre altri sono tassati fino all’osso.

    Il mio stato e’ il secondo piu’ caro in riguardo alle tasse, sia di proprietà’, income tax, tasse di morte…etc…..

    La Florida, per dirtene una, non ha tasse, anche quelle di proprietà’ sono minime.
    Infatti basta qualificarsi per 6 mesi di residenza e eviti le tasse.
    Ecco perche’ moltissimi prendono la residenza Floridiana, passano qualche mese in Florida e registrano tutto li’, le auto incluse.
    Bisogna stabilire residenza e ritornare ogni anno.

    Il Nevada non ha tasse, mentre la vicina California ha altissime tasse, i business scappano nel Nevada.

    Nel vicinissimo Massachusetts hanno la Sanita’ nazionalizzata, non funziona, ma ce l’hanno.

    Idem per le tasse su compre, il mio stato e’ il 7%, in altri e’ la meta’ o niente.
    Se compri online eviti le tasse, finche’ dura.

    Ciao, Anita

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Cuoco,
    ognuno nella sua cucina fa quel che gli pare ma una ricetta che mescola mozzarella, pecorino, parmigiano e gruyère mi sembra curiosa.
    Il gruyère con gli altri tre formaggi c’entra come i cavoli a merenda. Sostituirei con del gorgonzola oppure con della fontina o dell’asiago. Ma il gruyère ….. suvvia! U.

  27. Pasquino
    Pasquino says:

    Il cuoco

    Lo zucchero è nelle delizie della vita,
    il miele delizia il palato, senza il cuoco
    non ci sarebbe la cucina e tutto
    quello da lui ideato.

    Si ha un’esistenza meravigliosa
    con il cuoco e la sua cucina deliziosa,
    tanti odori, tanti colori, tanti gusti
    di bontà per i nostri prodotti
    di assoluta qualità.

    Ogni cuoco regala la sua pietanza,
    sensazioni, giuste porzioni, profumi
    profondi, intensi, vari,
    quello che il cuoco rende rari,
    regala gioia e calore
    gratificando il palato ed il core.

  28. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Il gruyere e’ molto usato nelle Fondue suisse, si scioglie bene.

    Ci sono altri formaggi piu’ addetti a quel tipo di pasta.

    Noi usiamo molto il cream cheese, che e’ simile al mascarpone o al boursin, formaggi freschi.
    Pero’ si puo’ anche usare Brie e Neufchatel che sono stagionati.

    Benche’ io sia lactose intollerant posso mangiare i formaggi stagionati come il parmigiano ed il Swiss Cheese=Gruyere.

    I formaggi puzzolenti-piccanti non mi vanno…pecorino e romano proprio no.

    Un piatto di fettuccine all’olio d’oliva ed una manciata di parmigiano, ottimo per me, anche se solo raramente.

    Mia mamma faceva i gnocchi con il burro dorato e parmigiano.

    Anita

  29. Pasquino
    Pasquino says:

    il vino e le osterie.

    Impazzisco per i borghi antichi,
    borgo della paglia, borgo dei fichi,
    e mille altri siti bevitori incalliti e stinti.

    Angoli scuri, anfratti bui,
    fioche lumerie, osterie dormienti,
    con le mille miserie dei soliti credenti,
    dove gruppi d’uomini si dilettano,
    nell’eccesso gaudioso d’un canto melodioso

    Impazzisco pei luoghi bestemmiati e leggeri,
    sono amante dei calici scaccia pensieri,
    calici luminosi, colmi di vini sinceri,
    generosi e capienti dove la mente esulta
    il livello di magici pensieri.

    Insipiente piangere un amore perduto
    meglio tre calici di vino per l’umore distrutto,
    troppo sciocco piangere un amore forse malvissuto.

    Osteria buia, confessionale gioioso, dove
    gli uomini traccanando un liquido meraviglioso
    ringraziano quel tralcio grandioso,
    per aver creato il vino gaudioso.

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro cuoco,
    cosa avresti preparato per la cena della perdonanza?
    __________________________________________

    La decisione di cancellare l’evento, annunciata dalla sala stampa del Vaticano,
    sarebbe stata presa dalla curia aquilana: “Meglio dare quei soldi ai terremotati”
    Annullata cena tra Berlusconi e Bertone
    alla Perdonanza andrà Gianni Letta
    L’Osservatore Romano: “No a coinvolgimento in vicende politiche. La penitenza è cosa seria”
    _____________________________________________

    Propongo una sfida di arte culinaria

    Titolo la” cena del perdono”

    Calvino

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Democratico, a parte che sono maschio ( un’insigne…), sono un fotografo, non un giornalista, ma ho votato Vendola, non Fitto e a Vendola chiedo conto di ciò che ha fatto.

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Swiss Cheese=Gruyere ( Anita)
    —-
    Temo si stia confondendo l’Emmenthaler col Gruyere. Il gruyere lo vedrei bene nei 4 formaggi, mentre non ci vedrei l’emmenthaler. Sentiamo il parere del cuoco…

    L’uno è prodotto nella zona che ha come epicentro Langnau, Canton Bern, Svizzera tedesca, mentre l’altro è prodotto nella zona di La Gruyere, Canton Friburg, svizzera francese.

  33. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Che cos’è una figlioccia lo scoprirebbe aprendo un volgare vocabolario, quello per turisti.
    Ma capisco che i suoi sforzi linguistici si siani esauriti nello studio dell’inglese.
    Io ho volutamente dimenticato anche come si dice “buongiorno”in inglese, perchè sono abituata con gente che al tuo :Guten Morgen risponde Buongiorno e al tuo Danke risponde Prego.

    Questione di educazione e arroganza!

    La sua risposta a proposito della maternità in GB fa ridere i polli!
    Chi e quanto paga dopo le 12 settimane?
    Si informi meglio e ricordi anche che in GB non esiste l’art.18 dello S.L che impedisce il licenziamento della donna, che fa sempre figli, tre giorni dopo che la madre rientra al lavoro.
    Chieda a CC che se ne intende!
    Poi contemplo estasiata la sua misoginia nel giudicare le donne che fanno figli, sfruttatrici del lavoro del mascolo che non c’entra nel tutto!

    Concludo: mi congratulo con lei!
    Ha trovato la Nazione che fa al caso suo!
    Buona permanenza ed eviti pure di nominarmi!

    Slvi

  34. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Caro Marco,
    e’ difficile nei supermarkets distinguere la provenienza dei diversi formaggi da quasi tutto il mondo.
    A meno che ci vuoi passare mezzo pomeriggio.

    Io solo distinguere il Gruyeres Svizzero dai buchi, quello della svizzera francese e’ senza buchi, almeno credo.

    Abbiamo anche quello nostrano, molto meno costoso ma va benissimo per salse e per cucinare.

    Non so cosa sia l’Emmental.

    Ciao, Anita

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita:
    i due formaggi hanno buchi di dimensioni differenti ed anche l’impasto è differente.
    L’emmenthaler ha i buchi molto grandi e radi, mentre il gruyere li ha piccoli e fitti.
    Il colore dell’emmenthaler è giallognolo mentre il gruyere è biancastro.
    L’emmenthaler ha una consistenza più dura del gruyere.

    Emmenthaler ( non Emmental) è il formaggio prodotto nella valle dell’Emme, che è un fiume nella Svizzera tedesca. In tedesco, Emmenthal vuol dire appunto ‘Valle dell’Emme’.
    E’ una zona a sud di Berna, molto caratteristica.

    La Gruyere è invece una piccola cittadina del friburghese, con un bel castello medioevale visitabile, completamente arredato di tutto, dalla cima della torre ( compreso il ‘peso’ che si legava alle caviglie del prigioniero) alle cantine. Il castello dà su una rupe, giù dalla quale pare si buttassero i condannati a morte.

  36. Il Clown
    Il Clown says:

    Due signori parlano a voce bassa tra di loro:
    Berlusconi piace al Vaticano perché afferma che la famiglia è sacra.
    Non è che anche in Sicilia piace per lo stesso motivo?

  37. Il Clown
    Il Clown says:

    Berlusconi si rivolge in un discorso ai romani:
    E poi, dite che non credete ai miracoli, suvvia guardate, avevate solo sette colli, e ora… grazie a me… avete anche Tremonti

  38. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Qui siamo in America, chiamiamo tutti i formaggi con buchi e senza buchi Swiss Cheese.

    Abbiamo diversi formaggi americani dal Winsconsin e francamente la cucina americana non richiede formaggi speciali ed a tavola non mangiamo formaggi.

    American cheese bianco o cedar sono i piu’ usati.
    Specialmente per sandwiches.
    Philadelphia cream cheese, per molti usi, da canapes, in cucina, per torte e per jellows.

    Pochi sanno la differenza tra Parmigiano e Romano. ;-)
    Il mio naso si’.

    Anita

  39. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Ccco i nostri formaggi, diversi prendono il nome da erbe o semi, ma il formaggio e’ lo stesso.
    Diversi sono locali e non usati in tutti gli US.

    This is a list of cheeses typical of the United States.
    Many additional European-type cheeses are also made in the United States, such as brie, cheddar, gouda, mozzarella and provolone.
    (Note that the term “American cheese” is also used to refer to the technology of processed cheese).

    American cheese
    Brick cheese
    Colby cheese
    Colby-Jack cheese
    Cream cheese
    Cup Cheese
    Farmer cheese
    Liederkranz cheese
    Maytag Blue cheese
    Monterey Jack
    Muenster cheese
    Pepperjack cheese
    Pinconning cheese
    Provel cheese
    String cheese
    Swiss cheese
    Teleme cheese
    Velveeta

    from “http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_American_cheeses”

    Con l’avvento della cucina messicana i formaggi sono in quasi tutti i loro piatti e pesantemente.

  40. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,
    calmati, ti chiedo i danni !
    Sono al pronto soccorso , dopo aver letto tuti quei “cheese”, mi si si sono infiammati i muscoli facciali !!

    cc

  41. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Effetto Gelmini…

    A Salerno è stato occupato l’Ufficio provinciale, stessa cosa a Trapani, Palermo
    ——————————————————-
    Venezia. Per il 23 ottobre proclamato uno sciopero dal sindacato autonomo
    I precari della scuola in rivolta
    Si taglia: oltre 57 mila senza lavoro

    ——————————————

    Tuuti a pelare patate senza distinzioni…o far tirocinio .”.gnurant”..
    senza distinzioni..

    cc

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Stasera cena con amici.
    Ho fatto del brasato alla California (con panna).
    Mi hanno detto che è venuto una cosa straordinaria.
    Sono fiero di me. E pensare che, tra l’altro, cucinare non mi piace più di tanto. Ma sono diventato un esperto di brasati.
    Un saluto U.

  43. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Ma non ti ho detto di sorridere mentre ti scattavo la foto.

    I nostri “cheese” sono pochi in paragone a quelli europei.

    Buona notte,
    Anita

  44. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Tempo fa’ mi chiese se negli US gli uomini si depilavano il torso.
    Non ne ero sicura, ma incominciai a farci caso, sulle riviste, nei film e venni a scoprire che era di moda, anche per i non giovani.

    Adesso la moda e’ cambiata, stanno ritornando di moda i toraci virili e irsuti.
    Il problema e’ che molti hanno usato sistemi depilatori permanenti, electrolysis, e adesso ricorrono a trapianti di peli sul torace ed altre parti del corpo.

    Un paio di mesi fa’ ho visto mio nipote Alan a torso nudo, era rasato e si vedeva la “five o clock shadow”.
    Non molto attraente e pungente.

    Cosa fa fare la vanita’!

    Anita

  45. Il Passator Cortese
    Il Passator Cortese says:

    Il Chiavaliere in queste ore sta tentando la scalata al quotidiano spagnolo “El Pais”, uno dei giornali che lo ha messo alla berlina in tutto il mondo, pubblicando le foto di un suo ospite nudo con il coso in bella vista, proteso verso una escort distesa e disponibile. Se riuscisse nel suo intento, il Chiavaliere porco e unto dal Signore, metterebbe le sue mani mafiose su una delle più autorevoli voci libere nel panorama della stampa europea.

    Corre in queste ore una forte preocupazione tra coloro che conoscono i fatti, che “El Pais” quotidiano libero da qualsiasi dipendenza, cambi di proprietà e vada a collocarsi nelle disponibilità di Berlusconi già proprietario in Spagna di Telecinco.

    Non moltissimi, in verità, perché sono affari di cui molto poco si parla conoscono la reltà, le intenzioni del Chiavaliere, di tentare questa scalata per italianizzare la Spagna, non balcanizzare, la una scalata berlusconiana viena aggettivata “italianizzare” ma che bella nomea ci ha fatto all’estero questo porco forsennato!!!

  46. Marta x TUTTI
    Marta x TUTTI says:

    A proposito di fondue, la migliore è con il Vacherin fribourgois, se poi la si desidera un po’ piu’ saporita si fa metà con Vacherin e metà con Gruyère quello saporito.
    Marco devo farti di nuovo i complimenti per come descrivi le regioni del mio Paese.Il paesino di Gruyère è bellissimo, il castello è mafgnifico situato sul cucuzzolo e domina parte della valle meravigliosamente verde.
    La fondue è decisamente deliziosa soprattutto accompagnata dai loro vini bianchi e da un ottimo Kirsch che non deve assolutamente mancare.
    ciao a tutti M.

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