Perché non sprangare i baristi, i gioiellieri e i tabacchini che ci derubano non solo di un pacchetto di biscotti, ma frodando pantagruelicamente il fisco? Il ministro Alfano calunnia Sabia Guzzanti, mentre i suoi colleghi Carfagna e La Russa vaneggiano

1) – “L’omicidio di Abdoul Salam Guiebre, il ragazzo italiano figlio di immigrati del Burkina Faso, fa riflettere per la futilità delle motivazioni: l’aggressione è avvenuta dopo che il giovane aveva rubato dei biscotti in un negozio di Milano. Voi che ne pensate?”. I giornali soprattutto on line pongono questa domanda e per realizzare un sondaggio su cosa ne pensi “la ggente” sollecitano una delle seguenti risposte:

- Non ci si può stupire di una reazione esagerata quando gli italiani vivono tutti i giorni nel senso di insicurezza

- È stata una tragedia e i colpevoli vanno condannati, ma non si può giudicare una città per il gesto di due persone violente

- L’aggressione è stato un atto vergognoso, figlio della cultura dell’intolleranza di cui questa maggioranza politica spesso è portavoce

Strano che venga definita “reazione esagerata” quella che è in realtà una reazione criminale, ma ormai il senso civico, civile, penale, morale, il senso della misura e della decenza viene meno perfino in testate di grande prestigio. Io comunque aggiungerei un’altra domanda: “Perché non andare a sprangare a dovere i baristi e simili che non danno gli scontrini fiscali e quindi rubano a tutti noi ben più di una scatola di biscotti?”.

Poco tempo fa sono stato proprio in quel bar, ho ordinato una consumazione piuttosto consistente, e al momento di pagare NON mi è stato dato lo scontrino, bensì un pezzo di carta con annotata una cifra. Purtroppo non ho preso a sprangate i due baristi, e me ne pento: se li avessi mandati all’ospedale o al creatore non avrebbero avuto modo di ammazzare Abdoul, che sarebbe quindi ancora vivo continuando a non fare del male a nessuno.

Lo stesso discorso vale per i gioiellieri assassini di via Ripamonti, uno dei quali corse in strada per uccidere a revolverate un poveraccio che aveva tentato di spaccargli la vetrina per razziare la mercanzia esposta, e per il tabacchino assassino di piazzale Baracca, che inseguì in strada un ladruncolo disarmato e sparando tra la folla lo uccise, con il rischio di ammazzare anche altra gente. Non ricordo se i ladruncoli fossero due, nel qual caso li uccise entrambi. Le statistiche dicono che perfino i gioiellieri dichiarano al fisco introiti risibili, da morti di fame. Ma se evadono così massicciamente, rubando a tutti noi moooooooolto di più di una scatola di biscotti o di una vetrina di ori o di una manciata – peraltro mancata – di quattrini nel registratore di cassa di una tabaccheria, perché non sprangarli fracassandogli almeno le mani da ladri? Con quelle mani ci derubano infatti talmente tanto e talmente in continuazione che ogni italiano che nasce nasce già gravato da un debito pubblico mi dicono di quasi 25 mila euro a testa. “Occhio per occhi, dente per dente”, acclamano i pii amanti della bibbia? Bene: restituiamo a sprangate in testa le sprangate sul fisco che questi ladri matricolati sferrano in testa a tutti noi.

2) – Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato che non concederà il nulla osta alla richiesta di processare Sabina Guzzanti per avere vilipeso il papa, motivando così la sua decisione: “Il papa ha grandi capacità di perdono”. Fossi nei panni di Sabina, denuncerei per calunnia il ministro. Alfano infatti ha implicitamente definito la Guzzanti colpevole, e senza né processo né indagine istruttoria. E sì, colpevole, perché dire che il papa ha “grande capacità di perdono” significa dire che il capo di Stato del Vaticano ha sicuramente ha perdonato la cittadina italiana Sabina Guzzanti, che quindi è colpevole: non si perdona infatti un innocente, ma solo un colpevole. Ecco perché Alfano ha calunniato Sabina Guzzanti ed ecco perché io nei suoi panni lo querelerei. Invece l’ipocrisia è talmente congenita in tutti noi, specie quando si tratta di papi, che nessuno ha colto questo aspetto e tutti hanno semmai lodati Alfano per la sua misura ed equità. Bella misura ed equità definire colpevole chi non ha commesso nessun reato!

3) – Il ministro Mara Carfagna vuole moralizzare le strade italiane dichiarando guerra alla prostituzione fino al punto da prevedere multe salate per le “lucciole” e per i loro clienti. A parte il fatto che sarebbe meglio moralizzare le strade dai negozianti che non pagano le tasse e non solo le strade da ministri che diventano tali solo perché amici intimi del capo di governo, in totale un danno ben più grave dell’esercizio della prostituzione, resta il fatto che questo miserabile moralismo clerical-carfagnesco è un altro brutto segnale dopo quello della caccia allo zingaro varata dai razzisti impuniti della Lega. Da sempre infatti una società quando inizia a sprofondare in una crisi alla quale non sa porre rimedio, o meglio alla quale la sua classe dirigente non sa o non vuole porre rimedio, comincia a dare giri di vite “morali”. Comincia a predicare l’ordine e la legalità a bastonate anziché formare i cittadini fin dalle scuole elementari o – magari fosse! – fin dall’asilo.

Credo che il mestiere della prostituta vada scoraggiato, ma per scoraggiarlo non a chiacchiere o a pompini all’aria fritta ci dovrebbe essere la possibilità di avere un lavoro e un salario decente per tutti. E in particolare per tutte. Poiché comunque è un mestiere antico quanto il genere umano, in molte società ed epoche storiche, comprese quella greca e romana, anche apprezzato, meglio sarebbe legalizzarlo come qualunque altra professione. Facendo anche pagare le tasse, si noti bene. Così i puttanieri in particolare di passione leghista, assieme ai filo clericali e ai fascisti più o meno neo il vero nerbo dei clienti del marciapiedi, non potrebbero farsi fare più scopare o farsi fare pompini a prezzi stracciati, molto inferiori a quello delle prostitute italiane che ormai lavorano solo in appartamento lasciando il marciapiedi e i suoi pericoli alla extracomunitarie. Anche il puttaniere tutto casa e famiglia dovrebbe pagare l’Iva, e le signore professioniste pagare finalmente le tasse. Se poi i magistrati cominciassero a perseguire anche chi usa la parola “puttana” per offendere a sangue qualcuno, ecco che cominceremmo a essere più civili non solo con i filoisraeliani duri e puri o con i “negri” che non si possono più chiamare impunemente così.

Voglio essere chiaro: il mestiere della prostituta non mi pare sia un bel mestiere, non lo raccomanderei a donne cui voglio bene, ma è sicuramente un mestiere che non fa male a nessuno, anzi, fa sicuramente meno male dei fabbricanti e venditori di armi, dei fabbricanti e dei venditori di sigarette e superalcolici, fa sicuramente meno male perfino di certo giornalismo, che mentendo e leccando spiana e asfalta la strada alle invasioni militari utili allo zio Sam o alla premiata ditta Usa&England. C’è un vangelo – forse non uno dei quattro cosidetti sinottici – nel quale Gesù della Maddalena dice che comunque facendo il suo mestiere “ha molto amato”.

Ci dica la Carfagna se tutti coloro che vanno a prostitute perché purtroppo non hanno alternative devono diventare asceti, votarsi alla castità o se per caso vuole provvedere lei ai loro bisogni. Non basterebbe neppure se con lei si prestassero come volenterose volontarie altre ministre degne di lei. Gratis, naturalmente, visto che ci ha tenuto a dire che a lei “come donna il mestiere della prostituta fa orrore”. Più che farci sapere cosa le fa orrore o no, cosa di cui non frega nulla a nessuno perché sono solo affari suoi, meglio sarebbe se la ministra ci facesse sapere quali buone leggi scritte intende fare approvare per migliorare – migliorare, non far finta di migliorare – la condizione femminile, le pari opportunità e quindi la società italiana nel suo complesso. Sappiamo che il ministro Carfagna preferisce gli esami orali a quelli scritti, ma anziché auto incensarsi con sermoncini di chiacchiere alla stampa ci delizi con le prove scritte, cioè con testi di legge decenti.

Viene da ridere che certi discordi moralisti e auto laudatori – Oddio, quanto sono morigerata, timorata e sensibile! – vengano declamati da chi fa o ha fatto parte in modo non trascurabile di quella fiera della carne e della gnocca chiamata elezione di Miss Italia, tracimata ormai anche ad elezione delle Veline. Che pena tutte quelle povere criste costrette a mostrare il culo al pubblico, ad esibirsi come scimmiette ammaestrate, a sorridere a comando e a dire scempiaggini per far vedere che – oibò – anche le donne possono essere “‘ntelliggenti”. Con i presentatori maschi e con i maschi delle giurie che hanno un modo di fare che se mi dicessero che è da ruffiani o prosseneti non saprei cosa ribattere. Per non dire delle vallette del presentatore…

Il culo e la fica vanno bene se gestiti con maestria e grandi fatturati dall’industria della pubblicità, della moda – pardòn, “fashion” – e dello smutandamento in tv, o dell’industria del blablablà e dell’ingordo guardonismo nazionale sui mega pompini del Cavaliere di turno. Ma se il corpo e annesse delizie se lo gestiscono le legittime proprietarie, a esclusivo vantaggio personale oltre che dei clienti che vanno a scopare come possono anziché restare seduti a guardare la tv, allora butta male: meglio vietare!

Il declino di Milano è riassunto bene anche dalla parabola che ha portato la città dal progetto di “città del sesso” in una parte del decaduto quartiere Isola o alla altrettanto decaduta Bovisa all’ipocrisia moralista del sindaco berlusconian-carfagnesco signora Letizia Moratti, la tizia che ha iniziato lo scardinamento della scuola pubblica a favore della privata e che ha fatto assumere in blocco dallo Stato italiano le decine di migliaia di insegnanti di religione nominati dai prefetti dello Stato estero Vaticano noti con il nome di vescovi. Ora c’è la ghiotta occasione dell’Expò. Che sia ghiotta per il giro berlusconiano e annessi e connessi è sicuro. Che sia ghiotta anche per il rilancio effettivo della città e del suo futuro lo speriamo, ma non è affatto certo.

4) – Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ogni tanti ci tiene a dichiarare che la presenza dei militari nelle città in funzione di ordine pubblico serve a “far sentire agli italiani la presenza dello Stato”. Dichiarazione pessima. Caro La Russa, la presenza dello Stato preferiremmo sentirla PRIMA di arrivare a tanto, e anche adesso preferiremmo sentirla non tramite un supplemento in pubblico di divise, pistole o fucili e stellette, bensì – visto anche che paghiamo le tasse – tramite servizi i istituzioni funzionanti a dovere, dagli sportelli degli uffici comunali agli ospedali e scuole pubbliche, dall’assistenza sanitaria dei medici di base alla distribuzione della pillola del giorno dopo alle giovani che ne hanno bisogno, dai treni decenti ai voli della “compagnia di bandiera” che non faccia pensare a Bossi che con la bandiera italiana ama dire “mi ci pulisco il culo”, dalle metropolitane non sporche come la Suburra di una volta allo Stato che sappia farsi rispettare dal clero dello Stato estero Vaticano e di altri Stati esteri, dal Parlamento che funzioni al Governo composto da ministri e ministre non solo amici o amiche più o meno intimi e intime, più qualche avvocato personale, da una politica verso l’immigrazione ala certezza della pena non solo per “gli altri”. Fino a un Fisco che sappia farsi rispettare anche dai baristi ladri e sprangatori.

Altrimenti, caro ministro La Russa, siamo solo alle solite chiacchiere. Che non risolvono nessun problema e anzi aggravano la situazione esasperando la popolazione con altre promesse mancate e altro diluvio di blablablà. Lei che non è un novellino cerchi di non limitarsi e imitare le carfagne. Anche se le piacciono le discoteche e annessi e connessi, non è detto ci si debba limitare alla oralità: la politica è fatta di concretezza. Esattamente come i problemi della gente.

771 commenti
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  1. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Credo che questa crisi al di la dei numeri momentanei sia non solo peggio di quella del l’87, ma anche molo peggio anche di quella del ’29, quella era una crisi da sovrapproduzione industriale si usci distribuendo un po’ meglio l’eccesso, oggi invece è crisi da sovrapproduzione di fumo elemento assai difficile da commercializzare.
    Buona notte … Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  2. Anita
    Anita says:

    x Antonio

    Nel 1929 non c’erano i salvaguardia che ci sono adesso.
    Il 95% della popolazione paga i suoi mutui e le sue credit cards.
    I soldi in banca sono assicurati fino a $ 100’000 per persona.
    Anche molti mutual funds sono coperti.
    C’e’ molto che non sappiamo, per esempio, ho chiamato il mio broker e mi ha detto che sono coperta da una nuova legge passata il 19 di questo settembre.
    Se non ci facciamo prendere dal panico, tutto si risolvera’ come sempre.
    Chi ha soldi liquidi sta facendo affaroni.
    Io non mi azzardo perche’ sono di eta’, senno’ mi slancerei a comprare….

    Negli anni 70 ed 80 molti giovani entrepreneur hanno fatto una fortuna acquistando proprieta’ abbandonate in zone tipo ghettos, le hanno rinnovate, vendute e adesso quella parte della citta’ e’ diventata una bellezza.

    That’s America !!!
    Anita

  3. Anita
    Anita says:

    Ultimo commento.

    Se fossi nei panni del Preisdente Bush, licenzierei Henry Paulson su due piedi.
    Domani… STAT !!!

    Forse in buona fede Paulson ha agito come se fosse ancora il CEO di Goldman Sachs…ma non adatto per queste crisi.
    Paulson e’ arcimilionario, si specula che il suo patrimonio personale sia di $ 700’000’000.
    Non pochi.

    ‘Notte, Anita

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Cartesio
    Proprio ieri sera ho scritto i messaggi 684 e 681. Sono solo piuttosto impegnato ed ho poco tempo a mia disposizione. U.

  5. el Guerrillero
    el Guerrillero says:

    Sei civili uccisi dagli yankees in Afganistan

    Nove persone, tra le quali sei civili, sono morte durante un attacco delle forze d’occupazione guidate dagli USA in Afganistan, ha informato la polizia locale.

    Il capo della polizia, Mohammad Ghaus, ha detto che le forze della coalizione hanno realizzato un attacco contro una casa, sulla base di false informazioni secondo le quali nell’edificio c’erano dei Talibani.

    Al contrario, c’erano solo civili.

    Nasir Ahmad, fratello di una delle vittime, ha detto che si stavano preparando per mangiare quando sono arrivati i soldati.

    “Io li ho supplicati di non sparare, ma hanno aperto il fuoco e i miei fratelli e i miei ospiti sono tutti morti”.

    Quattro soldati francesi sono stati feriti in uno scontro nella località di Ebdakel, in provincia di Kapisa, a nordest di Kabul.

    Che siano gli ultimi colpi di coda di un gigante ferito mortalmente ?

  6. el Guerrillero
    el Guerrillero says:

    BOLIVIA

    Il neofascista italiano Diodato dietro il massacro di 15 contadini filo governativi.

    Sembra ci sia una svolta nel massacro avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 settembre a El Porvernir, in Bolivia, quando squadroni della morte legati a gruppi civici che si battono contro Evo Morales per l’autonomia regionale hanno ucciso quindici contadini indios che stavano andando a una dimostrazione di sostegno al presidente boliviano.

    Secondo Aldo Michel Irusta, ex parlamentare e giornalista, dietro il massacro potrebbe esserci un italiano neofascista, Marco Marino Diodato, operante in Bolivia dalla fine degli anni ’70 al servizio dei dittatori di Hugo Banzer e Luis Garcia Meza, qualcuno afferma per conto della Cia.

    Secondo Michel, il prefetto di Pando, Leopoldo Fernandez, attualmente agli arresti per il massacro, ha consolidato legami con il gruppo Diodato, e ad un giro di introiti illeciti mediante case da gioco clandestine. L’ex parlamentare sostiene addirittura che alla struttura criminale lasciata da Diodato apparterrebbero, oltre Fernandez, anche il prefetto di Santa Cruz, Ruben Costas, ed esponenti dei Comitati civici di quel dipartimento.

    «L’attività delittuosa del gruppo di Diodato, ha detto, ha operato per oltre 10 anni a Santa Cruz con copertura dei Banzer, Jorge Tuto Quiroga e Gonzalo Sanchez de Lozada».

    E squadroni paramilitari finanziati da questo, ha concluso, hanno agito al servizio della prefettura di Pando nel massacro dell’11 e 12 settembre di contadini ed indigeni inermi.

  7. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Cara Anita
    Mi auguro per te che i tuoi investimenti siano ben protetti ed assicurati, personalmente, con i venti che tirano, preferirei avere qualche acro di buona terra coltivabile piuttosto che qualche chilo di azioni ancorché teoricamente protette, ma è possibile sia solo colpa della mia ignoranza su tutto quello che concerne il “giocare in borsa”. Giocare non rientra nelle mie abitudini neppure il caffè a briscola, in fatto valore del denaro resto legato a quanto scriveva alla metà dell’800 un famoso corrispondente da Londra del New York Times. Quando vedo che dei signori accumulano fortune immense scambiandosi misteriosi (per me) segni intorno ad un tavolo in Downing Street, e non producendo cavoli o fabbricando automobili, mi sorge il dubbio che quelli stiano fregando quelli che coltivano cavoli e fabbricano automobili, saranno anche fisime di un vecchio comunista, ma i recenti avvenimenti mi inducono a pensare che, forse, a pensarla così non ho tutti i torti.

    I Giovani “entrepreneur” ( da noi i furbetti del quartierino) che negli anni 70 ed 80 hanno fatto una fortuna, per se stessi, hanno probabilmente innescato loro quel meccanismo perverso che è poi proseguito come una valanga ed ha portato alla situazione attuale.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  8. ber
    ber says:

    x Cartesio,
    Pino non ha perso nessun amico per la strada,…forse,…
    qualche falso amico.
    SONO A Roma senza internet,….ma seguo sempre.
    Un saluto a tutti,Ber

  9. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Antonio,

    ===mi sorge il dubbio che quelli stiano fregando quelli che coltivano cavoli e fabbricano automobili===
    —io invece credo che tutti stiano cercando di fregare tutti—
    Dovremmo farci la semplice campale domanda:
    -quanto vale il lavoro? quello fatto male vale come quello fatto bene?-
    Piccolo esempio di ogni giorno: giovane magazziniere assente per mal di schiena- più avanti motivi di famiglia (moglie incinta), poi male alla gamba, poi assente per controlli specialistici della moglie ecc.ecc. nel frattempo i colleghi fanno anche il suo lavoro.
    Si presenta a chiedere l’aumento di stipendio perchè la moglie partorisce e lui ha il mutuo da pagare…
    Ha fatto il mutuo anche per andare in ferie all’estero…
    Caro Antonio, nessuno va più in Paradiso, nemmeno la classe operaia!!!
    Ps. Mio figlio e mio marito sono stati a Stoccarda alla fiera della robotica: l’oleodinamica sta scomparendo, presto lavorerà solo chi ha studiato seriamente!
    Siamo da capo: la scuola!
    ciao

  10. ber
    ber says:

    x Vox,
    C’erano troppi dollari in giro,…allora arriva la svalutazione,
    poi i crolli in borsa,….la stato si prende tutto,…e si ricomincia
    a ristampare di nuovo,…il ciclo trentennale ricomincia,solo,… che questa volta sara’ dall’altra parte del pianeta.
    Per tutti gli altri,quelli che non sono seduti intorno al tavolo…?
    C’e’ la legge del menga,…o discussioni ideologiche sul sesso
    degli angeli…

    Ciao,Ber

  11. ber
    ber says:

    Il petrolio cala quando diminuisce la produzione mondiale,dato
    che e’ la risorsa di energia piu’ a buon mercato.
    Quando diminuisce la produzione mondiale,aumenta la disoccupazione,…e,di conseguenza, i casini sociali,…i furbastri seminano insicurezza,…e sorgono i “cosiddetti”
    governi forti,…per rimettere a posto le situazioni,…
    pescando nel torbido e arricchendosi,…
    come in casa ns.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mah, c’è una strana concezione dell’amicizia in questo mondo: quando qualcuno non è d’accordo con noi, non è più neanche amico. Cartesio dice a Pino: ne hai persi di amici…
    Se ne ha persi, è perchè non erano amici.
    Se nelle amicizie dovessi usare la discriminante della concordanza di pensiero, di amici non ne avrei neanche uno. Invece ne ho tanti, affidabili e da tantissimi anni ( alcuni da oltre 50 anni). Quando ho avuto bisogno di qualcosa, c’è sempre stato un amico disponibile. Indipendentemente dalla concordanza di pensiero. Sono amico del senatore di AN che è amico di Gasparri e sono amico del deputato dei C.I. grande amico della buonanima di Arafat. Sia Arafat che Gasparri sono due persone che aborro. Solo per questo dovrei distruggere un’amicizia di oltre trent’anni?

  13. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Sylvi
    Siamo da capo con la scuola!! Giusto se non si parte da li non si arriva da nessuna parte, io ho studiato poco, scuole professionali, ma per mantenermi un lavoro interessante, a volte pesino appagante da operaio , ho fatto corsi di aggiornamento almeno ogni due anni.
    Ero operaio ma non ho mai alimentato il mito “operaista”, gli operai come individui hanno mediamente i pregi e i difetti di tutti gli altri, onesti e disonesti, compagni solidali ma anche rufiani e spie, sindacalista di frontiera in una fabbrica di oltre 3000 dipendenti (e li conoscevo tutti) figurati se non so queste cose.
    Un magazziniere scansafatiche, (peraltro tipico impiego ambito dagli “sbuccioni”) non è meglio di un industriale sfruttatore se non quantitativamente, il primo sfrutta 2 o 3 colleghi, il secondo decine, centinaia o migliaia di dipendenti, sono entrambi dei parassiti sociali. L’altra differenza e che forse per condizione intrinseca e non per merito, i parassiti tra gli operai sono una minoranza, tra i padroni,(pardon imprenditori), sarà un caso, ma sono la stragrande maggioranza.

    Che vada scomparendo l’oleodinamica mi rattrista un po’ perché mi ricorda il tempo che passa, il mio percorso nel campo dell’automazione lo avevo iniziato proprio con quella, e la pneumatica, c’erano perfino strumenti pneumatici che dinamicamente trasponevano in lineare una misura ad andamento quadratico, tararli era un’impresa titanica ma riuscirci dava soddisfazione. Poi sono arrivate l’elettronica e l’informatica per le misure, le regolazioni i comandi ma gli “attuatori finali” restavano sempre pneumatici o oleodinamici, ora non so.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  14. Damocle
    Damocle says:

    È ufficialmente fallita la lotta al terrore di George W.

    Bush. La guerra senza quartiere che gli Usa hanno lanciato dal 2001 a oggi, senza una pesante presa di posizione di un alleato importante, quel Hamid Karzai, collocato proprio da Washington a capo dell’Afghanistan, paese in mano allora ai talebani.

    E il presidente afghano, dà ora un sonoro e pesante schiaffo a Bush, ed invita il leader dei talebani, il Mullah Omar, a tornare in patria per di mettere fine alla terribile guerra in Afghanistan.

    E ancor di più, il presidente Karzai si è impegnato personalmente a proteggerlo dalle truppe internazionali, dagli Usa e dai loro alleati.

    Ecco come sta per finire la cervellottica politica espansionistica del guerrafondaio Bush.

    Saluti pacifici.

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    purtroppo ciò che è stato pensato come previdenza per proteggere il lavoratore in una situazione di debolezza, viene spesso utilizzato fraudolentemente dal lavoratore stesso.
    Do ragione a Brunetta, nella sua battaglia contro gli assenteisti, anche perchè conosco gente che con l’assenteismo ci marcia, danneggiando chi ha necessità vere.

  16. Un'idea per Berlusconi, che fa rima con fognoni e chiaviconi
    Un'idea per Berlusconi, che fa rima con fognoni e chiaviconi says:

    Interviene nella battaglia condominiale. Ed è polemica
    L’accusa è di presenzialismo: “Non può occuparsi di tutto”
    Le fogne della suocera
    ultima missione di Sarkò
    dal nostro corrispondente GIAMPIERO MARTINOTTI

    Le fogne della suoceraultima missione di Sarkò

    PARIGI – Infaticabile e onnipresente, Nicolas Sarkozy si occupa di tutto, compresi i problemi fognari della suocera. E lo fa anche quando l’attualità internazionale lo obbliga a viaggiare in tutto il mondo. In agosto, per esempio, il capo dello Stato ha dovuto interrompere più volte le sue vacanze: il 12 è andato a Mosca e a Tbilisi per tentare di negoziare un cessate il fuoco tra Russia e Georgia; il 14 ha ricevuto il segretario di Stato americano, Condoleeza Rice; il 19 è volato a Kabul dopo l’eccidio dei paracadutisti francesi. E durante il ponte di Ferragosto non si è riposato, perché il 16 si è presentato con Marisa Borini Bruni-Tedeschi all’assemblea condominiale del Cap Nègre. Con l’obiettivo di convincere gli altri proprietari delle ville situate sul piccolo promontorio della Costa Azzurra ad accettare la realizzazione delle fogne. Ma da oltre un mese gli oppositori al progetto, perfettamente legale e anzi obbligatorio, imbeccano la stampa per pubblicizzare l’interventismo del presidente, che ha perfino mobilitato il prefetto per risolvere il problema.

    La famiglia Bruni-Tedeschi possiede dagli anni Settanta una bella villa arroccata sul mare. Un piccolo angolo di paradiso appartato rispetto ai luoghi mitici della costa mediterranea. Un promontorio privato in cui non ci si riesce a mettere d’accordo sulle fogne: lì vigono ancora le “fosse settiche”, malgrado la legge non lo consenta. E la suocera del presidente si batte da anni per realizzare i lavori, ma i proprietari contrari continuano ad ostacolare il progetto. E Sarkozy ha deciso di intervenire all’assemblea, cui partecipava anche il sindaco del Lavandou, il comune su cui si trova il promontorio.

    Il primo cittadino ha promesso un aiuto ai refrattari (tirchi che non vogliono pagare e che preferiscono veder finire in mare le loro acque nere e grigie), mentre il presidente ha lanciato ai presenti: “Questa situazione non può più durare. La rete fognaria è l’unica soluzione. Bisogna andare avanti. Vi aiuterò”.

    E’ vero che l’operazione è costosa: il collettore centrale, installato dal comune, costa 750 mila euro, secondo il Canard enchainé, e i 56 “condomini” devono pagare il collegamento con le loro case, cioè qualche decina di migliaia di euro a testa. Quattordici di loro hanno creato un’associazione per opporsi.

    Tre giorni dopo, il 19, un’altra riunione, questa volta a casa dei Bruni-Tedeschi. Tra i partecipanti, oltre al sindaco, c’è anche il prefetto. E siccome sono in vista contributi pubblici per realizzare i lavori, sui quali c’è battaglia dal 2003, i commenti maligni si sprecano.

  17. GLI ZINGARI CI SABOTANO LA MONNEZZA 'E NAPULE! SPRANGHIAMOLI! W BOSSI, W SPORKEZIO, W IL PAPA-RE, W l'ITTAGLIA E L'INNO DI MAMMELI
    GLI ZINGARI CI SABOTANO LA MONNEZZA 'E NAPULE! SPRANGHIAMOLI! W BOSSI, W SPORKEZIO, W IL PAPA-RE, W l'ITTAGLIA E L'INNO DI MAMMELI says:

    Domani Berlusconi a Napoli, sindaci della zona pronti a presentarsi in catene
    La ribellione dei cittadini contro le discariche in fase di realizzazione
    Rifiuti in Campania, si estende la rivolta
    Barricate a Chiaiano, blitz militare a Formicoso
    di ROBERTO FUCCILLO
    Rifiuti in Campania, si estende la rivolta Barricate a Chiaiano, blitz militare a Formicoso

    NAPOLI – Chiaiano ieri sera era di nuovo in strada. Assemblea popolare, all’ormai famosa rotonda “Titanic”, il punto da cui parte la strada per la discarica. Nel frattempo in Irpinia i sindaci dell’area del Formicoso schieravano i loro Consigli comunali davanti al sito della prevista discarica in zona, per protestare contro la presa di possesso dell’area da parte dell’esercito. Non è un buon clima per Silvio Berlusconi, che sarà di nuovo domani a Napoli per fare il punto sulla emergenza rifiuti. A Chiaiano, dopo gli incidenti di sabato sera, ieri i comitati di lotta sono tornati in strada, bloccando il traffico. Era stato infatti considerato una provocazione il persistente diniego all’ingresso in discarica di una delegazione nella quale il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, voleva includere tecnici di sua fiducia. La risposta era stata la stessa di sabato: nel sito di interesse strategico nazionale entrano solo le istituzioni. Alla fine Perrotta ha preannunciato di voler nominare assessori due dei tecnici, Franco Ortolani e Giovan Battista de Medici.

  18. GLI ZINGARI CI SABOTANO L'ECONOMIA, LE PROSPETTIVE, IL POTERE d'ACQUISTO, L'OCCUPAZIONE, IL CERVELLO DI BERLUSCONI: SPRANGHIAMOLI! W BOSSI, W SPORKEZIO, W IL PAPA-RE, W l'ITTAGLIA E L'INNO DI MAMMELI
    GLI ZINGARI CI SABOTANO L'ECONOMIA, LE PROSPETTIVE, IL POTERE d'ACQUISTO, L'OCCUPAZIONE, IL CERVELLO DI BERLUSCONI: SPRANGHIAMOLI! W BOSSI, W SPORKEZIO, W IL PAPA-RE, W l'ITTAGLIA E L'INNO DI MAMMELI says:

    Il ‘Price Monitor’ di Ipr Marketing fotografa un’inflazione percepita alle stelle
    soprattutto per alimentari, trasporti, mutui e spese per la casa
    Economia, italiani pessimisti
    Male per il 95%, e al Sud va peggio
    I risparmi spesi per mantenere faticosamente lo stesso livello di consumi
    E per la metà degli intervistati nei prossimi 12 mesi le cose peggioreranno
    di ROSARIA AMATO
    Economia, italiani pessimisti Male per il 95%, e al Sud va peggio

    ROMA – Percepiscono un’inflazione pesante come un macigno, ben più di quanto segnalato dai dati Istat, ritengono in maggioranza che la situazione economica in Italia peggiorerà, a cominciare dalla disoccupazione in aumento. Per proteggersi da un futuro che appare sempre più nero vorrebbero adottare comportamenti ‘conservativi’, risparmiare, ma finiscono con l’erodere il proprio conto corrente anche più che in passato. Emergono preoccupazione e scetticismo dal Price Monitor di settembre 2008, il monitoraggio sul clima economico effettuato da Ipr Marketing per Repubblica.it.

    GUARDA LE TABELLE

    Prezzi degli alimentari alle stelle. Per quanto il Price Monitor rilevi l’inflazione percepita, e quindi non si tratti di una rilevazione scientifica ma di una verifica delle sensazioni dei consumatori, emergono diversi tratti in comune con le rilevazioni Istat. Innanzitutto l’allarme alimentari: secondo gli intervistati, a settembre l’inflazione ha raggiunto il 19,2 per cento, il tasso più alto tra le categorie di beni e servizi. Seguono i trasporti (+14,7 per cento), le spese per la casa (14,6 per cento), per manutenzione di auto e motorini (13,9 per cento), abbigliamento e calzature (12,7 per cento). A differenza dell’Istat, che non include le spese per i mutui nella rilevazione dell’inflazione, l’Ipr considera anche le rate dell’acquisto della casa, che nella percezione dei consumatori a settembre sono aumentate su base annua dell’11,6 per cento, il 4,8 per cento in più rispetto al trimestre precedente (si tratta dell’aumento congiunturale maggiore). “Includiamo i mutui nella nostra indagine perché influiscono moltissimo in questo momento sul potere d’acquisto”, spiega il direttore di Ipr Marketing Antonio Noto.

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro U. ,
    so di dire una cosa sgradevole ma, nella difesa di Hlafo, ho voluto rimarcare che chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non solo, ma anche nel caso del famoso hvg, l’unico intervento contro di lui l’ho avuto perchè ha sbandierato in pubblico una faccenda privata, il chè ha dato il metro della sua dimensione.
    Se Hlafo è co…ione perchè esprime una sua convinzione, per errata che noi possiamo ritenerla, tale misura vale per qualsiasi seguace acritico di un qualsiasi …ismo, proprio perchè è noto che gli …ismi, in quanto utilizzatori di dogmi, hanno fatto e continuano a fare solo danni.
    Come ben dice Buddha, la via migliore è quella di mezzo. A parte le battute oscene, come dargli torto?

  20. ALLAH U AKBAR. ALLA'' PERO' SE NE STAVA ALL'AK BAR. E JAHVE' V'E' O NON V'E'? O CE FA?
    ALLAH U AKBAR. ALLA'' PERO' SE NE STAVA ALL'AK BAR. E JAHVE' V'E' O NON V'E'? O CE FA? says:

    Per la celebrazione in onore alla dea Durga raccolti 25.000 persone, soprattutto donne
    Secondo la polizia, è crollato un muro e la folla spaventata ha calpestato i fedeli in fuga
    India, calca in un tempio del Rajasthan
    Almeno 170 morti, centinaia di feriti
    India, calca in un tempio del Rajasthan Almeno 170 morti, centinaia di feriti

    NEW DELHI – Almeno 170 persone hanno perso la vita per la calca in un tempio di Jodhpur, città storica del Rajasthan, nell’India nord-occidentale. Centinaia sono i feriti. Al tempio Chamunda Devi, stamattina i 25.000 fedeli erano in maggioranza donne. Cominciava la festa di Navaratri, nove giorni dedicati alla dea Durga durante i quali le donne digiunano e pregano per i loro mariti.

    Alcuni testimoni hanno raccontato che la calca si è prodotta quando gli agenti di guardia hanno tentato di impedire l’accesso ai pellegrini per lasciare invece entrare nel tempio un notabile locale. Diversa la versione ufficiale secondo la quale un muro che delimita l’angusto passaggio è crollato scatenando il panico generale.

    Pensando a un attentato, i fedeli hanno cercato di correre altrove ma nella ressa molte persone sono state calpestate o soffocate e quando è tornata la calma, i corpi rimasti a terra erano decine. Il bilancio delle vittime, già drammatico, sembra purtroppo destinato ad aggravarsi. Gli ospedali della zona sono affollati di feriti, alcuni in condizioni disperate, e scarseggiano ossigeno e sangue.

    Già in agosto c’era stata una strage in un tempio indiano: almeno 150 persone rimasero uccise nella calca a Naina Devi, nel distretto di Bilaspur. Scene che ricordano le drammatiche immagini viste due anni fa in Arabia Saudita quando un ponte affollato di fedeli musulmani crollò provocando 362 morti nell’ultimo giorno di visita alla Mecca.

  21. METTONO IN GALERA GLI INNOCENTI E LASCIANO LIBBERI GLI ZINGARI C'HANNO FATTO LA STRAGGE E CI RUBBANO I BIMBI. CI VUOLE UN LODO ALFANO ANCHE PER I POVERI CAMORRISTI!!! W BERLUSCONI-BOSSI-FINI-RATZY e W l'ITTAGLIA!
    METTONO IN GALERA GLI INNOCENTI E LASCIANO LIBBERI GLI ZINGARI C'HANNO FATTO LA STRAGGE E CI RUBBANO I BIMBI. CI VUOLE UN LODO ALFANO ANCHE PER I POVERI CAMORRISTI!!! W BERLUSCONI-BOSSI-FINI-RATZY e W l'ITTAGLIA! says:

    Maxiblitz contro il clan del casertano: tra gli arrestati Alessandro Cirillo
    Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia. Eseguiti 127 ordini di custodia
    Strage di immigrati a Castel Volturno
    Presi tre presunti killer dei Casalesi
    Tra le persone finite in manette anche la moglie del superboss “Sandokan”
    Strage di immigrati a Castel Volturno Presi tre presunti killer dei Casalesi

    CASERTA – Due operazioni contro il clan dei Casalesi, compiuti tra la notte e la prima mattina di oggi nel casertano, hanno portato all’esecuzione di 127 misure cautelari (una ottantina contro persone già detenute), ma soprattutto alla cattura di tre personaggi di spicco dell’ala stragista del clan. E cioè Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia. Considerati mandanti ed esecutori della strage di Castel Volturno, sono stati sorpresi dai carabinieri in una villetta di Licola, sul litorale domizio, poco lontano dal chilometro 43 della Domiziana e da Baia Verde, dove il 18 settembre hanno ucciso il gestore di una sala giochi e poi 6 extracomunitari di origine ghanese. I miliari hanno anche sequestrato due Kalasnikov e due pistole di grosso calibro.

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Per il post 720:
    urge un’educazione alla spesa.
    La gente spende male, si alimenta male, abbocca a troppe sirene pubblicitarie.
    Di questo argomento primario, la sinistra è lontana anni luce dal farsene carico. La destra ci sguazza. Il debole soccombe.

  23. Il Passator Cortese
    Il Passator Cortese says:

    Per Antonio n. 715.

    Mi scusi caro Antonio, dissento per quello che lei scrive sugli imprenditori.

    Lei ingiustamente apostrofa gente onesta e laboriosa ” I padroni” forse nel periodo fascista s’usava. I padroni li hanno i cani, non le pare?.

    Lei deve distinguere tra imprenditori veri e onesti, e ce ne sono tanti, quanti lei non può credere, e pseudo imprenditori, e, lei questo non lo fa. Il buono e cattivo caro Antonio c’è dappertutto s’immagini se non può esserci tra gli imprenditori, però.

    Le pongo una domanda; un’azienda che si tramanda di padre in figlio da tre, quattro generazioni può praticare per regola la disonestà imprenditoriale e sociale? e altri tantissimi casi, non tutta l’Italia imprenditoriale è ladra.

    Noti anche che la stragrande maggioranza delle imprese italiane esportano e di certo il ladrocinio non s’abbina con l’esportazione, solo questo, grazie.

    Saluti cordiali.

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x AZ, ber, marco tempesta e Uroburo

    Ma no, Cartesio è il solito buffone calunniatore, che ama travestirsi, ma sempre dietro anonimato. Non ha nulla a che vedere con il lettore che si firmava Cartesio, e confonde Cartesio con la carta igienica.
    Insomma, un altro poveraccio roso dall’odio. Buon pro gli faccia. Specie al fegato.
    Mah.
    pino

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x AZ, ber, marco tempesta e Uroburo

    Quel poveraccio aveva già inviato un post calunniatore, il 229 di questa puntata, firmandosi così:

    Cartesio (IP: 149.20.54.204 , isc-tor-two.lostinthenoise.net)
    E-mail : i.posadinu@tiscali.it

    Cliccando sul Whois dell’IP del computer usato in quell’occasione, cioè cliccando su
    http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=149.20.54.204
    vengono fuori questi dati:

    OrgName: Internet Systems Consortium, Inc.
    OrgID: ISC-94-Z
    Address: 950 Charter Street
    City: Redwood City
    StateProv: CA
    PostalCode: 94063
    Country: US
    —————————————————–
    Possiamo tirare tranquillamente lo sciacquone.
    Un caro saluto.
    pino

  26. Hlafo
    Hlafo says:

    xAZ. Rispondo mio malgrado al suo post Nr. 700.

    Se mi avessi voluto riferire al suo seminar leguminose,avrei scritto “coltura”. Qui più che altro lei semina vento per raccogliere quel che sà. Lei scrive che ha poco cultura.
    Perchè si interessa allora cosi tanto degli accenti? Se qui si volesse dibattere sugli errori ortografici e grammaticali dei postisti, si finirebbe per scrivere e discutere solo su quello.Lei và a cercare su Word per vedere se può declassare qualcuno? Penoso !
    Si occupi un pò di più sugli accenti o meglio accidenti che ha nel cervello.
    Poi le si immischia nelle mie faccende familiari. Cosa le fà pensare che io assilli mio figlio.
    Ho un debito con questo blog. Avevo scritto di voler raccontare “Le pene di un ragazzo padre”. Lo farò, e forse lei capirà meglio.

  27. x marco tempesta
    x marco tempesta says:

    Ma brahma akkàh o allàh? Berluscono bramah ad Arcore, a Roma e in Sardegna, soprattutto brahma i quattrini, il potere e la sorca. Bossi brahmava la passera con le Corna. A Roma ladrona tutti brahmano de fregà, e Ratzy e George brahmano pure loro…
    Allora io pensavo che Jahvè dato che v’è poteva darsi una mossa e aiutare gli indiani. O fa l’indiano pure lui? Anche se v’è si comporta come se non v’è. E peggio di Zazzà.
    Scartesio

  28. I cronisti e le intercettazioni telefoniche - 1
    I cronisti e le intercettazioni telefoniche - 1 says:

    FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA
    Unione Nazionale Cronisti Italiani
    Il Presidente
    Roma, 29/9/2008

    Gentile Presidente,
    i cronisti, come tutti i giornalisti italiani, sono contrari al testo del disegno di legge sulle intercettazioni del Governo in discussione alla Camera. Lo abbiamo annunciato e argomentato nell’audizione in Commissione lo scorso 30 luglio e lo ribadiamo oggi.

    In particolare la proposta si configura come una forte limitazione della libertà di stampa e in pratica cancella ogni possibilità di cronaca giudiziaria. Sui 18 articoli solo 3 riguardano le intercettazioni mentre per gli altri 15 si dettano norme per impedire la pubblicazione di atti giudiziari non vincolati da segreto.

    L’attuale testo del ddl si richiama strumentalmente all’esigenza di difendere la privacy delle persone non coinvolte nelle indagini. In realtà impedisce qualsiasi informazione giudiziaria fino all’udienza preliminare del processo. Il che significa l’impossibilità di informare sulle inchieste giudiziarie per diversi anni. Una situazione che lederebbe irreparabilmente il diritto-dovere di cronaca.

    Quanto alla privacy i cronisti conoscono perfettamente i criteri di tutela delle persone – tra l’altro contenuti nelle Carte e nel Codice deontologico che i giornalisti italiani si sono dati – in particolare di chi è al centro di fatti di cronaca come vittima, o come minore, o comunque come soggetto che ha diritto alla protezione dei suoi dati sensibili. Per questo i cronisti italiani chiedono modifiche sostanziali al ddl e continueranno a mobilitarsi contro ogni proposta che limiti la libertà di stampa.

    Inviamo pertanto alla Commissione, come da Sua richiesta, un parere scritto, curato dal collega Alessandro Galimberti, contenente le proposte di modifica all’articolato secondo noi indispensabili per garantire il rispetto del dritto costituzionale dei cittadini ad essere informati in modo completo, compiuto e tempestivo su quanto accade in Italia.

    Ringraziando per l’attenzione, La saluto
    Guido Columba

    ——–
    On. Giulia Bongiorno
    Presidente Commissione Giustizia

    00186 ROMA – Corso Vittorio Emanuele 349 – Tel 06/680081 – Fax 06/6871444
    sito: http://www.unionecronisti.it – mail: unci@unionecronisti.it

  29. I cronisti e le intercettazioni telefoniche - 2
    I cronisti e le intercettazioni telefoniche - 2 says:

    FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA
    Unione Nazionale Cronisti Italiani

    Roma, 29/9/2008

    CONSIDERAZIONI SUL DLG ALFANO

    L’intervento legislativo ad iniziativa del Governo in materia di rapporto tra segreto processuale e diritto di cronaca presenta aspetti ad alta criticità.

    L’approccio del legislatore appare orientato a privilegiare unicamente i diritti di presunta privacy delle persone indagate, e trascura invece del tutto le esigenze di trasparenza del processo (principio di civiltà, prima ancora che giuridico e costituzionale), oltre a quelle relative al diritto/dovere di cronaca.

    Una premessa storica è necessaria per inquadrare l’esito, ad oggi, del dibattito politico/parlamentare. L’intervento legislativo è stato preparato da una prospettazione mediatica secondo cui, per finalità scandalistiche prima ancora che informative, sarebbero state compiute numerose, palesi e intollerabili “violazioni del segreto” d’indagine.

    Si tratta di un’affermazione falsa. (SEGUE con il link)

  30. I cronisti e le intercettazioni telefoniche - 3
    I cronisti e le intercettazioni telefoniche - 3 says:

    FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA
    Unione Nazionale Cronisti Italiani

    Roma, 30/9/2008

    Ancora manifestazioni regionali per preparare la Giornata Nazionale del 27 ottobre
    Alla Commissione Giustizia le richieste di modifica dei cronisti
    Un documento tecnico sul ddl Alfano che punta a eliminare la libertà di informazione
    Il ddl Alfano sulle intercettazioni privilegia unicamente i diritti di presunta privacy degli indagati, e trascura del tutto le esigenze di trasparenza del processo, oltre a quelle relative al diritto/dovere di cronaca. Per limitare gli abusi nella pubblicazione delle intercettazioni è sufficiente modificare la disciplina di produzione degli atti prima del loro deposito: è condivisibile che il Gip non possa inserire la trascrizione delle intercettazioni nell’ordinanza di applicazione della custodia cautelare.
    Sono i punti centrali del documento tecnico che l’Unci ha inviato all’on. Giulia Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia della Camera, per motivare la opposizione all’attuale testo del ddl Alfano e le richieste di profonda modifica. (SEGUE con il link)
    ecronisti.it – mail: unci@unionecronisti.it

  31. B'Tselem: alla presenza di un colonnello e vari commilitoni un soldato israeliano prende con calma la mira e spara da un metro di distanza a un prigioniero palestinese legato e bendato.
    B'Tselem: alla presenza di un colonnello e vari commilitoni un soldato israeliano prende con calma la mira e spara da un metro di distanza a un prigioniero palestinese legato e bendato. says:

    Alla presenza di un colonnello e altri commilitoni un soldato israeliano prende con calma la mira e spara a un prigioniero palestinese bendato e legato

    http://www.youtube.com/watch?v=AC6jm7mH-k4&feature=related

    “Le autorità israeliane stanno valutando SE aprire una inchiesta…..”. SE: campa cavallo mio che l’erba cresce. Non si vergognano mai perchè hanno il sostengo di troppi fanatici.
    ‘Tselem

  32. http://italian.irib.ir/index.php?option=com_content&task=view&id=4069&Itemid=47
    http://italian.irib.ir/index.php?option=com_content&task=view&id=4069&Itemid=47 says:

    Palestina occupata: rapporto B’tselem su violenze e soprusi dei coloni PDF Stampa
    Venerdì – 12 Settembre 2008 – 09:58
    RAMALLAH- Intimidazioni, violenze, costruzione illegale di barriere e abuso di potere: sono alcuni dei metodi usati dai coloni israeliani in Cisgiordania per appropriarsi delle terre palestinesi e documentati nell’ultimo rapporto diffuso dall’organizzazione per la difesa dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati (Tpo) B’tselem, dall’evocativo titolo ‘Accesso negato’, un dettagliato documento di 58 pagine. “I coloni, talora sostenuti dalle forze di sicurezza, attaccano con violenza i palestinesi che tentano di avvicinarsi agli insediamenti, recintati da barriere e muri che di fatto impediscono il libero passaggio delle persone” afferma il rapporto citato dall’agenzia Misna secondo cui “bloccare l’accesso nelle aree limitrofe agli insediamenti costituisce uno dei metodi più utilizzati per espandere le colonie”. In alcuni casi, prosegue il documento, questi stratagemmi hanno consentito ad alcuni insediamenti “di occupare una superficie fino a due volte e mezzo più estesa”. Blocchi, cementificazione e pavimentazione che, anche se realizzati dai coloni, spesso implicano una complicità da parte delle autorità israeliane che “chiudono un occhio se non tutti e due” ed evitano di applicare la legge contro quello che si definisce un vero e proprio “crimine” ai danni dei palestinesi. Particolarmente evidente, in questo contesto, è la questione delle “zone di sicurezza speciali” (ssa), 12 insediamenti a est della barriera costruita da Israele – definita da alcuni ‘muro dell’apartheid’ e da altri ‘della vergogna’ – circondati da anelli di terra sottratti ai proprietari palestinesi per presunti “motivi di sicurezza”. Ogni metro di terra chiuso all’accesso significa che “i contadini palestinesi sono obbligati a sospendere la coltivazione delle terre”, principale voce dell’economia.

  33. http://www.bilin-village.org/italiano/articoli/stampa-e-media-indipendenti/Rapporto-di-BTSelem-e-Bimkom-il-blocco-di-colonie-di-Modiin-Illit
    http://www.bilin-village.org/italiano/articoli/stampa-e-media-indipendenti/Rapporto-di-BTSelem-e-Bimkom-il-blocco-di-colonie-di-Modiin-Illit says:

    Rapporto di B’TSelem e Bimkom : il blocco di colonie di Modi’in Illit

    Fonte: B’TSelem

    L’estratto del rapporto di B’TSelem e Bimkom, intitolato “Sotto il pretesto della sicurezza : il percorso della barriera di separazione permette l’espansione coloniale israeliana in Cisgiordania” analizza quattro settori : le colonie di Tzofin e di Alfei Menashe vicino Qalqilia, di Modi’in Illit e la barriera di separazione intorno al quartiere di Neveh Yaakov a nord di Gerusalemme. Di seguito lo studio sul blocco di colonie di Modi’in Illit.

    Questo studio concerne un gruppo di quattro colonie che sono state insediate come blocco urbano a ovest di Ramallah e vicino a Modi’in, una città all’interno di d’Israele. La più grande del gruppo è Modi’in Illit, che è situata al centro del blocco. Le altre colonie – Hashmonaim, Matityahu, e Menorah – si trovano a ovest e a sud di Modi’in Illit. L’accesso al blocco è possibile attraverso la strada 446, una sezione della 443 in direzione nord. Alla fine del 2004, il blocco di Modi’in Illit contava 32.000 residenti.
    Blocco di colonie di Modi’in Illit

    (SEGUE con il link)

  34. B'Tselem condanna l'uccisione da parte dei soldati israeliani di un minorato psichico
    B'Tselem condanna l'uccisione da parte dei soldati israeliani di un minorato psichico says:

    B’Tselem condanna l’uccisione da parte dei soldati israeliani di un minorato psichico

    http://achtungbanditen.splinder.com/post/15977552/B%27Tselem+condanna+l%27uccisione+

    [Diversi giorni fa, su Repubblica, nella sua rubrica L’amaca Michele Serra prese posizione sulla questione del boicottaggio contro la Fiera Internazionale del Libro di Torino. Da scriba autorizzato all’espressione del sofisticato sentimentalismo della sinistra in formato PD non c’è bisogno che vi dica da che parte sta lui.
    Fece comunque senza troppa originalità la sua parte di manipolazione, ripetendo la sciocchezza che il boicottaggio era contro la letteratura israeliana, e non contro un governo, legittimo rappresentante dello stato d’Israele, che è il vero destinatario dell’invito degli organizzatori della Fiera. Di suo, Michele Serra pontificò dicendo che chi era dietro al boicottaggio doveva essere un bell’ignorantone per non aver mai letto una sola riga di Amos Oz, altrimenti non avrebbe mai preso una posizione contro un tale pezzo di pacifista, presente alla Fiera.
    (SEGUE con il link)

  35. 28 settembre 2008: coloni israeliani uccidono a Nablus giovane palestinese e ne feriscono un altro
    28 settembre 2008: coloni israeliani uccidono a Nablus giovane palestinese e ne feriscono un altro says:

    http://frammentivocalimo.blogspot.com/2008/09/settler-uccidono-nablus-giovane.html

    domenica 28 settembre 2008
    Settler uccidono a Nablus giovane palestinese e ne feriscono un altro.

    Israeli settlers kill Palestinian teen
    Palestinians blame settlers for shooting death of West Bank shepherd

    Sintesi personale. un giovane di 19 anni anni è stato ucciso a Nablus. I palestinesi accusano i coloni e attribuiscono la responsabilità di quanto sta accadendo alla colonizzazione israeliana della Cisgiordania. In questi mesi sono aumentati i casi di violenza contro i palestinesi e l’esercito israeliano: una tattica per scoraggiare l’evacuazione degli insediamenti

  36. Leibowitz :Ebraismo,popolo ebraico,stato di Israele(1989)
    Leibowitz :Ebraismo,popolo ebraico,stato di Israele(1989) says:

    Frammenti vocali in MO:Israele e Palestina

    “… la corruzione tipica di ogni regime coloniale prenderà piede anche nello Stato d’Israele. Il regime dovrà dedicarsi da un lato alla repressione di un movimento di rivolta arabo, dall’altro all’acquisizione di quisling arabi.. Non vi è relazione diretta fra il problema della sicurezza e quello dei territori: non esistono confini sicuri…” Leibowitz :Ebraismo,popolo ebraico,stato di Israele(1989) http://www.hakeillah.com/4_02_18.htm

  37. La polizia cinese è bestiale? Per le Olimpiadi è stata addestrata in Israele
    La polizia cinese è bestiale? Per le Olimpiadi è stata addestrata in Israele says:

    http://www.haaretz.com/hasen/spages/1024878.html

    Last update – 08:17 28/09/2008
    Israeli police trained Chinese counterparts prior to Olympics
    By Jonathan Lis
    Tags: Israel News, Olympics, China

    Israel Police held secret training for Chinese police officers ahead of the recent Olympic Games, Haaretz has learned. The approximately six-week course was held in Israel for about 20 selected officers of the People’s Armed Police Force, to use Israeli experience to train them for possible scenarios involving terror and civil disturbances at the Games.

    The training involved, among other things, how to neutralize terrorists with their bare hands, how to deal with a crowd that riots on the playing field, and how to protect VIPS and remove demonstrators from main traffic arteries.

    The Chinese officers arrived in Israel last May for the training, at the request of the Chinese public safety ministry. Brigadier General Bentzi Sau was appointed head of the project and designed the training program.
    (SEGUE con il link)

  38. Silvio Ortona: http://www.hakeillah.com/4_02_18.htm
    Silvio Ortona: http://www.hakeillah.com/4_02_18.htm says:

    Le nuove contraddizioni
    Sul piano nazionale
    di Silvio Ortona

    1. Stati ebraici nella storia

    Stato ebraico e religione ebraica erano convissuti in passato soltanto per periodi relativamente brevi in confronto alla lunghezza complessiva – tre millenni – della nostra storia, periodi, inoltre, ormai lontani.

    Gli Stati ebraici della prima metà dell’ultimo millennio precristiano (documentati dalla Bibbia e da poche altre fonti), quello unito di Saul Davide e Salomone, poi Israele e Giuda, pur con le loro peculiarità, non poterono che essere Stati del loro tempo e della loro area, diciamo “monarchie orientali”, del Vicino Oriente Antico. Esse risultarono, pare, mal accette, anzi a un certo punto fieramente avversate dalla cultura nazionale – religiosa – alla fine prevalente.

    Più breve – un settantennio – è la durata del secondo tipo di Stato ebraico, che fu anch’esso, naturalmente, uno Stato del suo tempo e luogo, una monarchia ellenistica, tardiva e rapidamente degenerata.

    La successiva bimillenaria assenza di statualità ebraica ha fatto sì che fosse poco sentita la necessità di elaborare e aggiornare una teoria alahica dello Stato e in particolare una teoria dell’istituzione, organizzazione e funzionamento di un eventuale Stato nazionale ebraico.

    Israele nasce alla metà del XX secolo come terzo tipo di Stato ebraico, anch’esso all’infuori di ogni indicazione alahica sulla sua ebraicità. Esso nasce con la peculiarità di corrispondere, sì, ad un modello del suo e nostro tempo, ma collocato in un luogo improprio, un luogo cioè dove gli Stati erano diversi.

    (SEGUE con il link)

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Eppure mi domando, io che non vivo nè di rendita e nè di bond, di primes, o come cavolo le chiamano quelle cose lì, se i crack continui negli ambienti economici non siano un segno della Provvidenza anche per la stabilità del pianeta. Penso ai vantaggi in termine politico dei paesi più poveri. Gli UsaeScippa, per esempio, avranno altro a cui pensare che avventurarsi in guerre e guerrette sciagurate dato che non hanno più neanche denaro per far navigare le loro navi da guerra-scippo o i loro aerei bravissimi a centrare agglomerati urbani fottendosene altamente delle vittime civili. Gli altri, quelli che con la scusa obsoleta e sopratutto falsa della loro sopravvivenza , trattano come cani un popolo che non chiede altro che di vivere in pace nel suo fazzoletto di terra rimastogli, dovranno scendere a patti
    e smetterla con l’arroganza del più forte in armi.

    Non tutto il male viene per nuocere, anzi.
    C.G.

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Rifiuti, in Campania si estende la rivolta
    Domani il presidente del Consiglio torna a Napoli, i sindaci della zona sono pronti a presentarsi in catene
    ————————————————–
    Non capisco ….
    Il Banana ha fatto il miracolo e questi esseri inferiori ancora protestano???? I miracolati rifiutano la grazia del Dio???!!!! NON C’E’ PIU’ RELIGIONE!!!!!
    O forse più che il miracolo c’è stata una banale campagna pubblicitaria?… U.

  41. Anita
    Anita says:

    x Antonio

    Caro Antonio,
    tu scrivi:
    “Mi auguro per te che i tuoi investimenti siano ben protetti ed assicurati, personalmente, con i venti che tirano, preferirei avere qualche acro di buona terra coltivabile piuttosto che qualche chilo di azioni ancorché teoricamente protette, ma è possibile sia solo colpa della mia ignoranza su tutto quello che concerne il “giocare in borsa”

    La terra non mi da mangiare e non mi andrebbe di mangiare terra.
    Se una farm non e’ grande, non rende niente, specialmente nel nostro clima.

    Negli US quasi tutti sono depositari in borsa, i risparmi, le IRA, le 401K, le pensioni, sono tutti in borsa.
    Il valore sale e scende, ma solo sulla carta, l’interesse e’ quello che mi permette di vivere, cosi’ come tutti gli altri retiree che non hanno una pensione dalle ditte di lavoro.

    Se mio marito fosse stato un pompiere avrei una pensione da sogni…con tutti i benefici e non mi dovrei preoccupare di niente.

    Ciao, Anita

  42. Sylvi
    Sylvi says:

    Caro Antonio Z.,

    io avevo messo l’accento sul fatto che si chiede l’aumento per pagare il mutuo delle ferie, non per i risultati del lavoro ben fatto,o senza chiedersi se il lavoro fatto è stato produttivo.
    La sinistra, scusami, ha problemi perchè ragiona come te: lo stipendio variabile indipendente!
    Sicuramente tu sei stato un lavoratore appassionato, lo sono stata anch’io e posso tranquillamente affermare che, per chi ha voglia di lavorare bene, non c’è peggior sfruttatore dello Stato.
    Proprio perchè ,come dice M.T. ,i fannulloni danneggiano colleghi e azienda.
    – Ho seriamente minacciato i figli di diseredarli se avessero lavorato per lo Stato!!-
    Vedi, per chiudere, un imprenditore che rischia, lavora 13/14 ore al giorno,sabato compreso, trascura la famiglia, senza ombrelli di nessuna sorta, o ha collaboratori validi con cui fare un discorso propositivo dando a ognuno ciò che vale, oppure si rivolge altrove, che non è necessariamente l’est.
    Questa nazione non ha futuro perchè si vuol tirare a fare i furbi e poi si finisce ad Alitalia, unica in Europa!
    Dimmi: che differenza c’è fra Epifani e Veltroni e D’Alema?
    Il primo sta preparando la sua carriera politica come quelli che lo hanno preceduto, i secondi l’hanno ereditata!
    Forse a sinistra si chiacchera tanto, stanno ancora analizzando le cause della sconfitta(sic),perchè privi di carisma e di argomenti per combattere seriamente la destra.
    Ma a criticare il figlio che non studia si sta con il professore che gli dà il votaccio?
    ciao

  43. peter
    peter says:

    una nota sui posts lunghissimi, anzi chilometrici, che vengono inviati sempre piu’ spesso (e che io di regola non leggo mai).
    D’accordo sulle lettere pubblicate da giornalisti o magistrati sulla stampa, dato che proprio lunghissime non sono. D’accordo sugli appelli di tizio, caio o sempronio.
    Ma certi posts, come il 742, sembrano delle vere tesi di laurea. Quasi ‘disruptive’ (questa volta non so davvero l’equivalente italiano) del normale andamento e scorrimento di un blog come questo. Sarebbe molto piu’ corretto postare un link, cosi’ chi vuole se lo va a cercare (o almeno postare un riassunto piu’ il link, o i passi salienti piu’ il link…).
    E’ chiedere troppo? tanto piu’ che chi li invia odia le ‘colonizzazioni’, a quanto vedo

    saluti, Peter

  44. Hlafo
    Hlafo says:

    Ammazza aò, ma cosa è diventato questo blog, un sito antiisraeliano. C’è veramente qualcuno che si legge tutti quei post, e per di più cosi lunghi? Mah

    Cosa nè pensate?
    La seconda comunità religiosa italiana ha terminato oggi il Ramadan
    Su Rai-Due una donna musulmana dichiarava che il suo digiuno era durato 30 giorni.
    Si abbuffano durante tutta la notte e
    durante il giorno poi sono pieni e stanchi.
    Non credo quello si possa chiamare veramente digiuno.
    Credevo che un digiuno , si potesse chiamare cosi, solo quando passano almeno 24 ore.

  45. Peter
    Peter says:

    xHlafo

    ecco, ma doveva proprio aggiungersi anche lei?
    Io odio i posts lunghissimi, punto.
    Ora chi li invia avra’ la scusa che a non gradirli siano i ‘sionisti’…

    Peter

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