32 commenti
  1. Sylvi
    Sylvi says:

    Per puro caso, accendendo la TV , mi sono imbattuta sulla Rete 4 dove cominciava il funerale di Ennio Doris, famoso banchiere di Mediolanum.
    Intimo amico di Berlusconi, avevo sempre pensato : dimmi chi pratichi e ti dirò chi sei.
    Poi banchiere ben installato in quel mondo dove si vende e si compra denaro e non sempre in maniera limpida. Insomma me lo immaginavo come uno squalo in un mondo di squali.
    Il funerale si svolse nel piccolo paese del padovano dove era nato e dove aveva mantenuto la sua residenza e dove vi si recava ogni weekend.
    La Chiesa modesta, concelebrava il Parroco con sacerdoti che avevano ricevuto benefici da lui.
    In prima fila c’era Berlusconi con la “fidanzata” , un po’ più in là Zaia e il Sindaco.
    Ma …man mano che la Funzione procedeva comincia a sentirmi come il Giusti in Sant’Ambrogio..cominciai a non esser più io…un piccolo coro che cantò Fratello sole e sorella luna, unica ricchezza un famoso flautista che suonò divinamente Panis Angelicus, il ricordo dei figli e dei nipoti che tracciarono la figura di padre e nonno amorevole, la vedova in dignitoso riserbo…l’omelia che descrive un uomo buono e generoso come ce ne sono tanti.
    E allora ho pensato…-ma che ci fa in prima fila un Berlusconi pluri sposato, pluri fidanzato, pluri bunga bunga, al funerale di un uomo che esibiva la sua unica famiglia normale che fa pure la Comunione?
    Sono entrata in confusione…

    Sylvi

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    Quella della responsabilità personale ed individuale è una creazione del sistema capitalistico, inesistente prima e, ipotizzo, legata al bisogno della borghesia di annullare le antiche, millenarie, tradizioni del passato, sia classico sia medievale.
    Non che prima fosse meglio ma solo per precisione storica.
    La responsabilità politica degli stati nella loro totalità (geografica e demografica) non è l’eccezione perché era SEMPRE stato così. Fin dai babilonesi e dagli egizi la popolazione di uno stato sconfitto, che con le decisioni del governo non c’entravano una pippa, era alla totale mercè del vincitore e poteva essere fatta schiava. Quindi pagava, in corpore vili, quel che (assolutamente senza alcuna sua partecipazione) aveva deciso il suo governo. Questa prassi, diffusa in tutto il mondo antico, era diventano l’arcana imperii del mondo romano che per mille anni ha avuto come suo UNICO obiettivo quello di riempire di schiavi a prezzo quasi nullo il proprio territorio. Uno stato di sanguinari sfruttatori, come gli Assiri!.
    Nel nostro mondo questa concezione è sopravvissuta integralmente solo nel campo politico-diplomatico-militare. Ma qui senza eccezioni né pietà. Ai pensi all’abituale modo di far la diplomazia e la guerra degli anglosassoni. U.

  3. Peter
    Peter says:

    @Uroburo

    Guardi pero’ che l’articolo del Gusrdian e’ elogiativo dell ‘uptake molto alto dei vaccini in Italia, superata finora solo da Portogallo e Spagna.
    E la Sicilia non fa eccezione. Hanno solo contato in eccesso i non residenti in quel bel paesino che mi pare molto ben tenuto.
    Ora pero’ e’ arrivata la variante omicron con una catena di mutazioni.

    D’accordo col suo commento successivo, ma infatti io parlavo di strutture e leggi, non di prassi medievali o piu’ antiche.
    Il processo di Norimberga, per dirla tutta, fu molto strano dato che i crimini contestati (almeno quelli contro l’umanita’) non erano ancora contemplati da alcun ordinamento, meno che meno internazionale.
    Vi erano la convenzione di Ginevra e quella dell’Aia, e basta.
    L ‘Italia venne esonerata per benevolenza e per la Resistenza ovvero guerra civile.
    Il Giappone subi’ processi non corretti, come quello di Togo che venne condannato per i maltrattamenti dei prigionieri di cui non aveva una reale responsabilita’.

    P.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    è noto che i dati in Sicilia dipendono dagli obiettivi del governo (regionale), secondo la sua esclusiva convenienza.
    E poi, scusi tanto, ma le pare che sia possibile calcolare tra gli abitanti vaccinati anche i non residenti? Ma neanche un bambino di v elementare! E lo farebbe un segretario comunale??? Mah…

    Ho letto solo i titoli del Guardian: pensavo che dicessero che sono dai cacciaballe. Non vorrà dirmi che li hanno presi per buoni??? Ogggesugggesù!….

    I processi successivi alla II GM non solo facevano accuse che non erano contenute in nessuna norma di legge conosciuta ma accantonavano il fatto che TUTTE le potenze vincitrici avevano fatto cose uguali o simili (ad esempio: i francesi hanno scientemente lasciato morire di fame decine di migliaia di prigionieri tedeschi, compresi donne e bambini; Roosevelt ha fatto carte false per fare in modo che i giapponesi attaccassero per primi, ecc.)
    Tuttavia il processo di Norimberga è importantissimo perché per la prima volta afferma in realtà e non solo in teoria che ci sono leggi naturali che, anche se non scritte, hanno un valore. Gli odierni tribunali internazionali attuano gli stessi principi. Purtroppo solo ai poveracci. Mai che i bibliofagi paghino per i genocidi che mettono in atto fin dall’inizio… anzi, da ancora prima. U.

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    @Peter
    La Resistenza è stata tante cose insieme.
    Prima di tutto è stata una guerra di liberazione nazionale (CLN vuol dire Comitato di Liberazione Nazionale).
    Poi è stata una guerra di classe, soprattutto per i partigiani socialcomunisti. Proprio come guerra di classe era stata la Prima Guerra Mondiale.
    Ed infine è stata una guerra civile. Con la fondamentale precisazione che senza i tedeschi, i fascisti sarebbero stati spazzati via in pochi giorni. Quindi come guerra civile era decisamente poco rappresentativa. U.

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    il Banana fa solo la sua solita sceneggiata, proprio come il Salivini co’ rosari.
    Poi c’è il povero cardinal Bagnasco che ci crede, poverino! Poi ci si chiede perché i praticanti sono il 10-15% della popolazione, e tutti vecchi… u.

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    La storia la scrivono i vincitori, certo, ma da Baruch Spinoza e da Lorenzo Valla in poi nascono individui che demoliscono la vulgata imposta dal potere. A partire dall’indecente bibbia e dalla truffa della Donazione di Costantino, base del potere politico istituzionale e territoriale della Chiesa, con gli orrori che ne sono seguiti in tutta Europa prima e America e Africa dopo.
    Nel mio piccolo, caro Peter, smonto le vulgate scritte dai vincitori dei quali a volte mi occupo: nel ’72 ho fatto crollare la montatura “anarchica” della strage di piazza Fontana e dal 2001 demolisco il laido, necrofilo e necrofago romanzo a puntate della scomparsa di Emanuela Orlandi. Tra queste due faccende ho smontato anche altro: guadagnandomi anche una mezza fatwa già l’11 ottobre 2001, esattamente un mese dopo l’attentato alle Torri Gemelle di NY.
    Come vede NON può fare di tutte le erbe un fascio.
    Buona domenica.

  8. Peter
    Peter says:

    @Pino

    Qui si fa un po’ di confusione.
    Ora lei parla di demolire vulgate, cosa certo buona e giusta, ma si era partiti giorni fa parlando di risarcimenti e danni di guerra. Per via di responsabilita’ di stati. Storia scritta a parte, dai vincitori, io parlavo della giustizia dei vincitori, che in effetti non e’ piu’ credibile della storia scritta da loro. Trovo un tantino grottesco che la Germania abbia finito di pagare i danni della PRIMA guerra mondiale solo pochi decenni fa. D’accordo che ha i soldi, ma….
    Preferisco non giudicare i risarcimenti pagati ad un certo stato invece od oltre a quelli dati a persone individuali con nomi e cognomi, se mi intende, ma non mi sembra un buon motivo per chiederli anche verso una ‘nazione gitana’ non meglio identificata, se l’ho capita bene.
    Faccia pure, buona fortuna, cosa altro posso dire?

    P.

  9. Peter
    Peter says:

    Un mio zio lavoro’ in un campo di lavoro o fattoria in Sud Africa come prigioniero durante e per diversi anni dopo la fine della guerra.
    Ovviamente senza una lira in retribuzione.
    Se avesse provato a chiedere danni a inglesi, sudafricani o italiani ( beh, c’era pur sempre ‘un dovere da compiere verso i reduci’ come diceva B. Croce a guerra finita…) gli avrebbero tutti riso in faccia; o bastonato per aver salvato la pelle.

    P.

  10. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    Invece il mio prozio, in Sudafrica, a fine guerra fu liberato e regolarmente pagato dagli anglo- africani, peccato che i soldi furono dati al governo italiano, cioè ad Andreotti.
    Indovina che fine fecero…stessa fine fecero i soldi degli italiani trattenuti negli US!!!
    E Andreotti poi firmò il Trattato di Osimo con la Yugoslavia, e i soldi dei risarcimenti degli italiani cacciati indovina che fine fecero!
    Mi sono sempre opposta a che mio marito facesse “affari” con lo Stato italiano, io sono stata sua dipendente e conosco l’andazzo. Non c’è imbroglione peggiore!

    Ps: Parlo come una dipendente che voleva essere corretta e onesta.
    In fondo Lo Stato imbroglia, il dipendente imbroglia…
    Io faccio finta di pagarti e tu fai finta di lavorare! Questo è il comandamento

    Sylvi

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Se è per questo, il successo del nazismo è stato facilitato dalla enorme cifra che ha dovuto pagare per i danni di guerra agli Stati vincitori, prassi prima del tutto inesistente. Le dure condizioni del trattato di pace della seconda guerra mondiale hanno imposto per esempio che l’Italia cedesse all’URSS la corazzata Giulio Cesare e il veliero Cristoforo Colombo, gemello del famoso Amerigo Vespucci.
    Io non dico che i danni da guerra è giusto che gli sconfitti li debbano pagare, magari è giusto se a iniziare la guerra sono stati gli sconfitti. Preferirei che le guerre venissero messe fuori legge, abolite in tutto il mondo, condannate anche dalla Chiesa, che invece prevede quello che chiama “la guerra giusta”.
    Dico solo che i romanès non sono figli di un Dio minore. E poiché hanno subito dalla Germania nazista un genocidio e poiché la Germania ha pagato dei ricchi risarcimenti ad associazioni ebraiche per la Shoà, è giusto che paghi anche per il Samudaripen. A mio avviso sollevare questo argomento anche in sede giudiziaria internazionale è l’unico modo perché gli “zingari” comincino a far capire che sono un popolo come gli altri. E che hanno subìto vessazioni in vari Stati occidentali, vedi gli Usa e la Svizzera fino ai primi anni ’60.
    Per il resto, io aborrisco non solo i nazionalismi, ma anche un po’ lo stesso concetto di popolo. Io vedo solo le singole persone. E come tali le considero e le valuto. Cosa diversa dagli Stati. E dal giudicarli come accettabili o come inaccettabili.
    Buona serata.

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    la Germania ha pagato carissima la folle avventura del nazismo e del povero Adolf. Noi invece abbiamo dovuto cedere terre in buona parte neanche nostre ed indebitamente catturate dopo la I GM, in una zona nella quale le diverse popolazioni erano talmente intersecate da rendere impossibili divisioni che rispettassero i diritti di tutti. Tenendo comunque ben presente il fatto che anche le nostre frontiere d’anteguerra, diciamo del 1939, erano del tutto ingiuste.
    I francesi hanno dovuto rinunciare alla Valdaosta; noi, grazie alla Resistenza, non abbiamo dovuto rinunciare all’Alto Adige.
    A dimostrazione del fatto che la buona Silvy di.politica estera capisce una pippa.
    Rispetto ai danni fatti in Russia direi che una corazzata è un prezzo di liquidazione.
    In saluto u.

  13. Sylvi
    Sylvi says:

    Noi invece abbiamo dovuto cedere terre in buona parte neanche nostre ed indebitamente catturate dopo la I GM, Uro

    caro Uro,
    io non capisco se tu sei solo cocciuto e testardo o se la Storia, una parte di Storia, la parte che riguarda queste terre, l’hai studiata superficialmente e non l’hai studiata affetto.
    Hai ragione a dire che queste terre non erano VOSTRE, nè in grande nè in piccolissima parte.
    E non dirmi che qui si parlava italiano, sbagliato, si parlava friulano o veneziano.
    Venezia ha parlato veneziano per ben oltre mille anni, qui il friulano si perde nella notte dei tempi. Dante scrisse la Divina quando noi avevamo la nostra lingua , anche “dura e sgradevole”
    disse nel De vulgari eloquentia:
    «Aquilegienses et Ystrianos cribremus, qui ‘ces fas-tu?’ crudeliter accentuando erructant».

    Insomma, tutto quello che vuoi ma non italiani. Allora gli aggressori siete stati VOI e NOI abbiamo pagato!
    Paolo Rumiz ha scritto anche numerosi articoli e un libro sui ragazzi che durante le guerre del 1915 e 1940 non sapevano letteralmente se stare con l’esercito italiano o con quello austriaco.
    Poi tu dici che fu la Resistenza a rendere italiano l’Alto Adige. A me risulta che De Gasperi per tenersi l’Alto Adige cedette Istria e Dalmazia!
    Ma evidentemente i libri che leggiamo non sono gli stessi!

    Cambio discorso: ho sentito oggi Bersani dire, tutto convinto, che la dx per il futuro e il bene dell’Italia , deve “riconoscere il 25 aprile”, allora diventa forza politica normale!
    Che cosa debba fare la sx non ha specificato, forse va bene com’è!
    Quindi se tutti in coro cantiamo Bella Ciao finalmente l’Italia sarà una Nazione normale!!!
    E così morirò sicura che è più facile che io veda le moschee e che senta il muezzin chiamare alla preghiera .

    mandi
    Sylvi

  14. Sylvi
    Sylvi says:

    x Uro

    Della tua Storia io non capisco una pippa, della Storia qualcosa capisco e so anche come si deve fare per uscire da un garbuglio di storia che in Italia non ha mai trovato una pacificazione.
    Se abbiamo pagato la Russia con una corazzata evidentemente i russi hanno trovato equo il prezzo.
    Giorni fa ho avuto ospite a casa un amico con sua moglie , una moscovita di ottima cultura e di padre che aveva fatto la guerra.
    Ad un certo punto, parlando di viaggi a Mosca, io dissi che io avevo chiesto convintamente scusa alla guida russa per l’aggressione di mio padre.
    Si commosse profondamente , mi abbracciò e mi disse: mio padre mi diceva che i soldati italiani erano vittime mandate al macello!
    Tanto mi basta!

    Sylvi

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    io sarei un po’ meno contento.
    Vuol dire solo che gli italiani sono entrati in guerra con scarsissima convinzione, cosa per altro già accaduta nel 1915 quando la guerra fu imposta da una minoranza di esaltati, insipienti su quel che era diventata la guerra moderna. Manovrati nascostamente, costoro, da esercito e corona.
    Nel 1940 invece il povero Buce ha fatto tutto da solo, ed essend’egli un gegno mi sembra ovvio c’abbia fatto gegnalate… Inoltre il tasso di repressione precedente era molto più feroce di quello fascista: allora non si usava il confino ma il carcere, con condanne durissime. E nessun paese ha avuto un tasso percentuale di fucilati come l’Ittaglia.
    Il fatto che fossero dei poverazzi buttati allo sbando, con equipaggiamenti miserrimi, nulla toglie al fatto che di siano, sempre e dovunque, comportati con l’abituale ferocia dei pezzenti. Forse in Russia un po’ meno, ma solo perché i russi facevan loro paura.
    Ed anche questo dimostra che tu di storia capisci una pippa. U.

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    @Silvy 16.02.
    Va bene. Che dovrebbe fare la sinistra, di grazia? E poi con quale scopo, per arrivar dove? Grazie u.

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy 16.02,
    ma se friulani e veneti vogliono andarsene mettano in atto delle democratiche procedure di uscita.
    Sarà una cosa lunga, bisognerà cambiare la costituzione, ma nulla è impossibile.

    Comunque le frontiere orientali d’Ittaglia erano ingiuste ANCHE rispetto a veneti e friulani. Tutta l’Istria interna, ad esempio, era slava e, proprio come Fiume non era MAI stata una città veneto-giuliana.

    Non ho mai saputo di una scambio Altoadige-Veneziagiulia, credo sia una stupida leggenda metropolitana.

    Tu non hai ancora e mai capito che gli stati pagano in solido. Tutto lo stato, compreso quelli che non erano d’accordo. Da sempre.
    Bisognerà che il mondo intero si decida a fare un’eccezione pei furlan. Ouuhhhyeaaaahhh! U.

  18. Uroburo
    Uroburo says:

    Il 27.11 parlavo dei prigionieri tedeschi volutamente lasciati morire di fame, compresi donne e bambini, nei campi di concentramento francesi alla fine della guerra.
    Scopro ora che la cosa aveva avuto dei precedenti che ignoravo.
    In Nuova Caledonia vivevano alcune migliaia d minatori giapponesi che vi erano immigrati dl 1895, quindi cinquant’anni prima, e che si erano totalmente integrati nella colonia.
    Gli uomini sono stati arrestati e rinchiusi in orripilanti campi di concentramento dove il tasso di mortalità era piuttosto alto. Le loro proprietà sono state espropriate e rivendute. Moltissimi sono stati trasferiti in Australia dove le situazione non era migliore (per altro dire che gli australiani sono meglio dei francesi richiede molta disponibilità). Alla fine della guerra è stato loro impedito di tornare in Nuova Caledonia e sono stati costretti a tornare in Giappone, abbandonando le loro famiglia. Non è stata comunicata la morte dei prigionieri, di modo che le famiglia non sanno più che fine hanno fatto.
    E su tutto questo è scesa una cappa di silenzio, uguale a quella che è calata sulle complicità di Vichy nella deportazione degli ebrei francesi. U.

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Ho letto che gli angloamericani hanno lasciato morire nei campi di prigionia almeno un milione di soldati tedeschi. E hanno anche fucilato almeno una donna colpevole di avere gettato oltre la rete del pane ai prigionieri.

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Gli angloamericani non lo so ma un tedesco che ho conosciuto (un tedesco antinazista) mi diceva che i francesi hanno lasciato morire di fame 700.000 cittadini tedeschi, soldati, civili, donne e bambini.

  21. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo,

    sempre a proposito di terre slave in Istria e Dalmazia:-
    dal libro Storia spregiudicata di Venezia di Pieralvise Zorzi:
    – si ricorda la spedizione del dux ( non ancora Doge) Pietro II Orseolo iniziata il giorno dell’Ascensione o dell’ anno 998 0 1000 con la quale, combattendo i pirati narentani che imperversavano in quelle terre, ottiene la dedizione di tutti i Centri più importanti di Istria e Dalmazia conquistandosi così il titolo di Dux Veneziae et Dalmaziae, al quale di lì a poco aggiungerà Croaziae:
    Da lì nasce il predominio di Venezia nell’Adriatico che durerà con alterne vicende , anche di Papi; e ungheresi,fino alla sua caduta nel 1797.
    Da notare che istriani e dalmati volontariamente si affidarono alla protezione di Venezia contro tutti i vari pirati che infestavano il golfo e protezione che si rafforzò con numerosi matrimoni.
    Vorresti ancora parlarmi di popolo slavo?
    Ma anche andando dopo la sua caduta , studia studia, c’erano popolazioni, serbe, croate…la Slovenia era di là del venire, lì c’erano i Cicci, i Carnioli, tribù non popoli.
    Perciò io sarò sciocchina, ma tu sei ignorante della Storia dei Balcani!
    Parla della storia che sai non di quella che ignori!!!

    Sylvi

  22. Sylvi
    Sylvi says:

    Ps: Il Veneto ha indetto un referendum per ottenere l’Autonomia. L’80% dei veneti ha votato a favore; nel rispetto dei dettami costituzionali.
    Zaia si sta arrabbiando perchè Roma fa orecchie da mercante, si dovrebbero rifare le guerre di Indipendanza all’incontrario!
    E in fondo chiedono solo un po’ di autonomia. L a Germania e anche l’Austria vivono benissimo con i Landers.

    Sylvi

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    ai tempi di Caracalla si era tutti cittadini dell’impero romano. Ma nel 1913 non più. E nel 1919 la stragrande maggioranza dei non-italofoni (o loro dialetti) non avrebbero mai scelto di diventare ittagliani.
    Sciocchina!…

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi e Uroburo

    L’unità d’Italia è stata fatta male, molto male: stampata sugli interessi piemontesi e savoiardi.
    La suddivisione in regioni a me pare non dico demenziale, ma quasi. Sono troppe, molte inventate a tavolino e SENZA una propria storia che ne giustifichi l’esistenza. In Germania ogni Land era un regno o comunque uno Stato. In Italia, seguendo il modello tedesco, di regioni ne bastano poche.

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino, ha ragione: una dozzina sarebbero sufficienti.
    E cheddire poi delle provincie, veri carrozzoni sottogovernativi? Per un quarto inventati da’ fascisti e per un altro quarto da leghisti e mantenuti. U.

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Se non va bene la storia dell’altroieri possiamo tranquillamente rivolgerci alla storia di oggi…
    L’Unione Europea ha molti difetti, come ci illustrano il gegnale Salivini e la nostra pregevole Silvy. Tuttavia stanzia milioni e milioni di euri in progetti per lo sviluppo delle aree più arretrate del continente.
    Certo, non sono regali, come invece regolarmente chiedono i valenti ittaglioti: bisogna fare un progetto, il progetto deve essere controllabile e controllato, altrimenti non viene accettato. Insomma per avere i fondi bisogna funzionare come dei paesi moderni: progetto, controllo, anticipo di versamento, altro controllo, saldo. Una cosa ovvia e molto normale.
    L’Ittaglia utilizza il 48% dei fondi a lei dedicati, il restante 52% non utilizzato viene distribuito agli altri paesi. Siamo al quartultimo posto per tasso di utilizzo, PERCHÉ NON SIAMO CAPACI DI PRESENTARE PROGETTI ACCETTABILI. Primariamente per ragioni formali: i nostri progetti non seguono.lo schema sopraddetto.
    Insomma anche in queste cose siamo dei chiacchieroni incapaci, mentre perfino Grecia, Portogallo, Ungheria ci bagnano il naso. U.

  27. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino .

    per Uro niente perchè da una sciocchina può venir niente di interessante per un genialone par suo.
    Dicevo, oggi ho letto su Repubblica “Appello agli amici russi”, di Bernard Guetta e di due ex Primi Ministri polacco e lituano.
    Un bellissimo editoriale, uno sprazzo di luce nel buio,una speranza soprattutto perchè viene da due ex Nazioni già soggette all’URSS.
    Noi sappiamo che a livello europeo molte difficoltà di integrazione ci vengono da popoli che erano imbrigliati nel comunismo sovietico; hanno una terribile paura di ricadere in ulteriori dittature!
    Persino i numeri miseri di vaccinazioni anti Covid in Romania, in Bulgaria,persino in Slovenia sono dovuti al terrore di vedersi iniettato qualcosa che riporti all’annullamento della volontà.
    Ecco che la mano tesa alla Russia è qualcosa di molto positivo, per lo meno si parla ad amici, non a nemici.
    Fin qui tutto bene, ma…ma c’è l’America e c’è la NATO, una nazione che è abituata ad imporre le sue volontà con la forza e la Nato che è il suo braccio armato.
    Ammettiamo e speriamo per un momento che la Russia ritiri le sue truppe dai confini ucraini, da quelli georgiani…in cambio di che? Della Nato che entra a Kiev sotto il naso di Putin?
    Ed ecco che il mio entusiasmo per l’editoriale di oggi si squaglia come neve al sole.
    Credo che Putin sia un politico ed un leader navigato a tutte le bufere, Biden, un ometto che non dà nessuna garanzia, pare incapace di avere una visione lungimirante su una reale opportunità di pace. Forse neppure la cerca!
    Non credo facile una tale rivoluzione geopolitica, agli americani piace troppo comandare e comandare con le armi in pugno.
    Rileggerò l’editoriale illudendomi che altre luci si accendano in una visione di un’Europa che va da Lisbona a Vladivostok aggrappandoci alla nostra comune cultura.
    Sognare si può!

    Sylvi

  28. Sylvi
    Sylvi says:

    x Uroburo

    La vuoi smettere di affiancarmi sempre a Salvini? Io con lui non ho niente da spartire, non è nemmeno mio parente in nessun modo! Caso mai è lombardo come te! Tientelo!

    Sylvi

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