USA: un’economia con infrastrutture obsolete

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

 Quando le campagne elettorali dei partiti s’intrecciano alle scelte politiche ed economiche, i risultati non sono sempre positivi, ovunque nel mondo. Anche in Italia e negli Stati Uniti. 

 Per esempio, il programma di investimenti in infrastrutture de l presidente Biden è stato di fatto dimezzato. Il partito Repubblicano non intende permettere che esso diventi un successo per i Democratici nelle elezioni di metà mandato del 2022. Per evitare un ostruzionismo paralizzante al Senato, il governo si è detto disposto a un accordo bipartisan per progetti più “annacquati”. Il piano infrastrutturale iniziale di Biden era di 1.900 miliardi di dollari in otto anni. E’ stato ridotto a 1.200 miliardi di cui, però, 650 già stanziati in precedenza dall’amministrazione Trump. I nuovi investimenti, quindi, ammontano a 550 miliardi.

 Sembra una cifra ragguardevole. Non lo è se, però, si tiene conto che la maggioranza delle infrastrutture è obsoleta, vecchia di 40 anni o più. Il Rapporto 2021 dell’American Society of Civil Engineers (ASCE), l’organizzazione indipendente degli ingegneri civili, identifica in dettaglio le aree di sviluppo infrastrutturale e quantifica in ben 2.590 miliardi di dollari la necessità di investimenti in 10 anni. Servono almeno 786 miliardi solo per modernizzare o riparare le strade e i ponti. Biden ne prevede ora 110 miliardi.

La seconda area che richiede un grande intervento riguarda l’acqua potabile e le relative infrastrutture. L’ASCE stima che il gap di investimenti potrebbe salire a 434 miliardi di dollari entro il 2029. Nel programma dell’Amministrazione sono previsti soltanto 55 miliardi.

Vi sono poi i settori dell’energia il cui gap potrebbe aggirarsi intorno ai 200 miliardi di dollari entro il 2029. Ma ne sono previsti solo 73.

Tutto ciò non sorprende: è la conseguenza della profonda trasformazione degli Usa, dove nei passati decenni la finanziarizzazione dell’economia e l’outsourcing (lo spostamento delle industrie all’estero per pagare meno il costo del lavoro e le tasse) sono cresciuti enormemente, a discapito dei settori produttivi. Infatti, mentre nel 1965 il settore delle macchine utensili rappresentava il 28% dell’intero mercato mondiale, oggi tale percentuale è ridotta al 5%. Nel 2018 i produttori di macchine utensili ne hanno esportato per 4,2 miliardi di dollari e importato per 8,6 miliardi.  

Se si produce di meno e si vuole mantenere alti i livelli di consumo, l’unica via è il debito. Non solo quello pubblico delle amministrazioni centrali e periferiche, ma anche quello privato. Infatti, nel secondo trimestre del 2021 il debito delle famiglie americane ha raggiunto quasi 15.000 miliardi di dollari, dei quali oltre 10.000 per ipoteche sulla casa.  In un solo trimestre l’aumento del debito privato è cresciuto del 2,1%. Anche la spesa sanitaria delle famiglie è aumentata enormemente.

L’amministrazione Biden ha un programma di investimenti, sulla carta, molto ambizioso. Oltre alle infrastrutture, vi sono dei pacchetti di spesa per il digitale, per i cambiamenti climatici e soprattutto per l’infanzia e le scuole.

E’ chiaro che fare tutto a debito, emettendo Treasury bond e stampando moneta, non sarebbe possibile. Per questa ragione Biden ha annunciato la volontà di aumentare le tasse sui profitti delle grandi corporation e per i super ricchi. Anche su questo è in corso una battaglia ideologica, con ricadute elettorali.

D’altra parte, la politica di Trump di tagliare le tasse per 1.900 miliardi di dollari non ha dato grandi frutti. La narrazione liberista sosteneva che le tasse condonate si sarebbero automaticamente trasformate in nuovi investimenti nei settori dell’economia reale. Così non è stato!

Diminuire le tasse per le pmi, per le famiglie e anche per le industrie grandi, produttive e innovative, è positivo. Però, è pratica di certe multinazionali e di alcuni settori dei servizi, in primis quelli finanziari, utilizzare i soldi rimasti nelle loro casse per differenti operazioni di borsa, come il riacquisto delle proprie azioni, di buyout, cioè per l’acquisto di altre imprese con denaro preso a prestito, o per distribuire dividenti più alti. Il contrario di quanto dovrebbe essere fatto, non solo negli Usa.

*già sottosegretario all’Economia   **economista     

 

 

 

 

40 commenti
  1. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    Non ho capito la tua affermazione: Siviglia non esisterebbe senza il Guadalquivir:
    E quale città esisterebbe senza il suo corso d’acqua o il suo mare che la bagna?
    E più l’acqua è abbondante e più si sviluppò la città. Leggevo che già nel ‘500 Siviglia fosse ricca e importante perchè il suo porto sul fiume era ben sviluppato e la città commerciava lungo le coste dell’Atlantico fin oltre i Paesi Bassi. Un po’ meno verso Oriente ma là comandavano Venezia e Genova. Genova sul mare, Venezia sulla laguna che chiedeva continue e intense cure.
    E’ affascinante leggere storie di Città sulle loro acque.

    Sylvi

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    Se c’è qualcosa che dimostra la natura strutturalmente predatoria, antisociale e totalmente individualistica del capitalismo è proprio quello che viene descritto da Lettieri e Raimondi.
    In questo senso il capitalismo è un sistema che distrugge lo stesso terreno su cui vive, in totale ed incosciente allegria.
    Il problema è che gli antagonisti, poveracci entrati incautamente in un gioco più grande di loro, o si sono suicidati o sono diventati come i capitalisti, pur senza possederne i veri e reali strumenti.
    Non rinnego il mio.post della puntata precedente, ma avremo abbastanza tempo? Oppure Marte, il.pianeta, sta diventando sempre più vicino? U.

  3. Peter
    Peter says:

    Mi riferivo essenzialmente alla calura, mi pare che Siviglia sis una delle citta’ piu’ calde. Molto ricca di storia, di cui la gente va molto fiera.
    Mi sorprendeva un po’ la ‘timidezza’ del gruppo di turisti di cui facevo temporaneamente parte oggi; la guida si divertiva a fare domande per stimolare l’attenzione dato che la visita era lunghissima (Alcazar, cattedrale etc) e nessuno sapeva niente o voleva rispondere.
    Io sapevo come distinguere aranci amari dai dolci senza assaggiare i frutti, cosa che ha stupito molti…
    L’arte barocca stufa perche’ puzza di controriforma e poi ne abbiamo in grande abbondanza in Italia, e piu’ godibile.
    Ma cio’ che rimane di arte e architettura arabiche in Andalusia e’ davvero notevole.

    P.

  4. Peter
    Peter says:

    @Uroburo

    Buona fortuna alle generazioni future per terraformare Marte.
    Atmosfera quasi assente, niente oceano, temperature glaciali ma senza ghiacci tranne permsfrost, solicello lontano ma radiazioni a volonta’.
    E gravita’ un terzo della Terra.
    Sarebbe meglio investire in fretta in soluzioni megatecnologiche per smaltire CO2 e plastica e modificare il clima. Oltre ad eliminare subito i combustibili fossili ad ogni costo.

    P.

  5. Sylvi
    Sylvi says:

    Se c’è qualcosa che dimostra la natura strutturalmente predatoria, antisociale e totalmente individualistica del capitalismo è proprio quello che viene descritto da Lettieri e Raimondi.Uroburo

    I capitalisti predatori, antisociali e individualisti, gli aspiranti capitalisti vogliono diventare capitalisti.
    La Politica ? Biden un pover’uomo nemmeno umile da dare ascolto a qualcuno con idee più chiare delle sue. La Cina?
    Quando l’America andò sulla Luna era una Nazione prospera in grado di spendere sullo spazio.
    La Russia era una grande potenza che gettava i problemi sotto il tappeto sicura che tutto ciò sarebbe durato a lungo! Sta leccandosi le ferite.
    Ripeto: la Cina? Potrà contemporaneamente badare ai suoi problemi interni ( internet non è facile da controllare), badare a sfruttare l’Africa, e nello stesso tempo magari battere l’America nello spazio?
    O ci invierà un altro virus per metterci KO definitivamente con mascherine, green pass e vaccini?
    In questo marasma chi può continuerà ad arricchirsi fin quando non farà come la rana della favola che scoppiò.
    Il popolino? Farà qualche piccola rivoluzione qua e là giusto per cambiare gli inetti che fanno finta di governare?
    In Italia? Continueremo a parlare di ius soli, di immigrazione incontrollata, di legge Zan, di reddito da dare a tutti, dell’evoluzione dei 5St,e di altri simili massimi sistemi .
    Dio protegga Draghi fin che reggerà! E protegga anche Figliuolo che da buon generale continua imperterrito a “punturarci” fino all’ultima Caporetto, pardon, fiala.

    Sylvi

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma porcaloca ogni tanto azzera tutto!
    Cara Silvy,
    “rispondo” per punti al tuo confuso ed oscuro messaggio.
    1. La Russia è stata una potenza SOLO sul piano militare, con un contenuto tecnico e scientifico globale misero. Si è allargata troppo per le sue povere forze e di è suicidata con le sue stesse mani.
    Inoltre le purghe staliniane hanno lasciato una mediocrissima classe digggerente di yes-men decisamente non all’altezza. La Russia è finita e non sarà mai più una grande potenza.
    2. Condivido le osservazioni sulla Cina e su Internet. Ma i veri problemi della Cina si chiamano aria ed acque (scarse ed inquinatissime), grandi divisioni interne, uno stile di governo di un centralismo di tipo sovietico, asfissiante e perennemente in ritardo, l’inesistenza di moderni sistemi fiscali, una corruzione levantina, un.benessere diffuso ancora scarso.
    Per di più i cinesi hanno spinto la sfida alla superpotenza planetaria molto più in là delle loro reali forze, che rimangono inferiori.
    Sequitur U

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Silvy, segue.
    3. Le tue insinuazioni sul vairus sono indimostrate, ma escluderei la volontarietà. Ricerche le fanno TUTTI, ed incidenti capitano: si vedano quelli nucleari. La Cina non collabora ma farlo sarebbe un suicidio viste le minacce trumpianesche.
    4. È vero che il capitalismo ha un”enorme attrattività. Vuol dire che per raggiungere il livello ittagliota i cinesi avranno 900 milioni di auto…. Respireremo CO e CO2.
    5.Biden fa politica da 50 anni, ed è uno dei più esperti.
    6. Classi dirigenti all’altezza dei compiti (siamo in una fase d transizione) ne vedo poche, dovunque.
    7. Draghi mi sta deludendo o forse non è sostenuto a sufficienza. Personalmente lascerei il governo alla destra e la parola all’Europa. Si dian da fare anche loro.

    Come CC, anch’io sono senza speranze. Aspetto, con molta curiosità ma temo che il futuro sarà peggio del passato. U.

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Personalmente manderei Draghi al Quirinale, come estrema garanzia, e Salivini al governo. Andasse lui a trattare con l’Europa. u.

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    non conosco.le soluzioni ma certamente dovremmo porci seriamente i problemi.
    Qui il vero rischio è quello di “ammartare” la Terra… u.

  10. cc
    cc says:

    Caro Uroburo,

    trovo anch’io molto incomprensibile l’Ultimo “post” della Sylvi.
    Aggiungo che, se letto bene, lo trovo molto “capzioso “pur nella sua incomprensibità del genere di un altro postato tempo fa.
    Affastellato direi , pur di accreditare ,colpe alle sinistra ,riesce a mettere insieme il formaggio nei piatti di pesce.
    Vedi, da tempo ,non ho più voglia di argomentare ,ma ti dirò una cosa, ero deciso a disertare il voto ,ma ultimamente ho deciso di partecipare pur di non dare ragione a quelli come La Sylvi che si aggira tremebonda con in mano le siringhe del Generale,
    pur di evitare le innumerevoli caporetto che ci attendono.
    In ultima analisi direi che se la Sinistra (poi quale ? ) mi fa pena, direi che le argomentazioni politiche di Salivini e della Merloni non esistono, navigano di conserva ,in sostanza non sono nulla e nel nulla non puoì argomentare un bel niente.
    Sì, direi che nel nulla ,bisogna lasciarli governare, navigare nel disastro che si prospetta come quelli che vedono nel Mar dei Sargassi la terra promessa.
    Salivini lascerà “nostra signora delle Siringa “aggirarsi con il cappello di Alpino in testa bucare la nostra Patria ?

    cc

  11. Sylvi
    Sylvi says:

    x Uro e CC

    Diciamo che a volte per volontà di stringere stringo un po’ troppo.
    Se alla Cina è sfuggito inconsapevolmente il virus non ha fatto molto per evitare di impestare il mondo!
    Di Biden penso che un paio di maniche sia bazzicare a lungo i luoghi del potere e un’altro paio di maniche sia prendere la responsabilità primaria del Governo degli Usa.
    Penso che avesse ragione Bin Laden.
    La Russia è abitata da un popolo con una lunghissima storia e una cultura profonda. Può capitare di tutto ma quella cultura rimane incardinata nel DNA.
    Mi spiego: una volta conobbi una signora ebrea di Tel Aviv che aveva lasciato il suo studio legale per venire in Italia a studiare Storia dell’Arte. Le dissi che Storia dell’Arte si può studiare ovunque.
    Mi rispose: no, perchè in Italia non ci sono soltanto le opere d’arte ma si respira l’aria che impregna gli stessi cittadini che camminano per strada.
    Ecco io credo che i russi siano impregnati di cultura, cosa che non si può dire degli americani.
    Anche degli italiani è inutile parlare di dx o sx, parliamo piuttosto della cultura di cui siamo impregnati; aggiungerei della cultura regionale, di mentalità geografica.
    Ma adesso mi prenderò della razzista, e sarebbe la cosa più cretina che uno possa pensare!

    Sylvi

  12. Sylvi
    Sylvi says:

    x CC

    I siciliani sono un popolo di antica cultura; allora mi chiedo quali siano le motivazioni che li spingono a rifiutare il vaccino che presuppone un atto di fede nella scienza: politiche non credo, sociali nemmeno, razionali non direi…e allora?
    Credo che bisognerebbe andare a spulciare nella storia antichissima di cui sono pregni!

    Prova a chiederti in profondità: perchè io mi sono vaccinato?
    Ma poi …ti sei vaccinato?

    Sylvi

  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    ho avuto, e talvolta perfino agito, le stesse pulsioni rinunciararie.
    Però ragioniamo un attimo: la/le sinistra/e è/sono reduci da una sconfitta epocale, che ha lasciato ben poco dietro di sé. Si è perduta una intera classe dirigente, tanto che perfino un normalissimo segretario come Occhetto è sembrato incarnare il nuovo; e rispetto a chi è venuto dopo era un nuovo di alto valore!
    La sinistra, di cui mi ritengo parte, deve cambiare organizzazione, valori, prassi, sistemi di comunicazione … insomma tutto. E gli uomini in grado di farlo dove sono? Ci vorrà tempo, non poco. Per questo insisto nel dire che è fondamentale soprattutto non farsi spazzare via.
    Torniamo al voto. La sinistra è messa male ma gli altri sono perfino peggio. Non perché sono della destra reazionaria (quindi di estrema destra) o mafiosa (quindi criminale), ma perché sono ottusi, semplicisti (una prassi tipica della cultura fascista che da sempre propone soluzioni semplici a problemi complessi), beoti.
    Io credo che non sarà possibile opporsi a questa deriva e in questo senso penso che sia meglio lasciar loro l’onere del governo e delle trattative con l’Europa. Ed anche presto: Draghi al Quirinale e Salivini al governo. Facciano e attuino le loro soluzioni, pagando loro il loro prezzo.
    Un caro saluto. U.

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    a me sembra che la cultura nei russi sia un fenomeno altamente elitario che non ha mai interessato la dirigenza politica.
    E la cultura siciliana mi sembra fondamentalmente medievale (vedi donne e concezione del potete).
    Infine penso che la distinzione tra destra e sinistra sia un fenomeno basale ed inevitabile, in qualunque tempo ed in qualunque luogo.
    Vairus. La super potenza planetaria ci ha messo mesi e mesi per decidersi a riconoscere ed affrontare la pandemia. Però la Cina doveva sapere tutto a priori! Curiosa pretesa …. loro hanno impestato tutto il nuovo emisfero ma solo la Cina deve pagare i danni! U.

  15. cc
    cc says:

    Vuoi che ti mandi via posta, il “green pass” ?
    Trovo inopportuna però la tua domanda.
    Trovo però che ultimamente non comunichino i dati nella maniera corretta o almeno comunichino solo quello che fa più comodo alla campagna vaccinale in corso.
    Mancano di comunicare per esempio dati sulla comorbilità per gli Over 80 e che il 90 % dei morti sia attribuibile solo ai non vaccinati è un dato che non è dimostrato, vedasi gli ultimi dati . O almeno vale solo per gli under.

    cc
    In tutti i casi trovo che la partita giocata dai fascio -leghisti sia del tutto strumentale,
    pari a quella giocata dalle destre dopo la I gm .

  16. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI, ma in particolare per Sylvi

    Con le stessi, identiche argomentazioni usate per il laboratorio CIVILE di Wuhan si può sostenere che il coronavirus dell’attuale pandemia è uscito dai laboratori MILITARI di virologia e biologia di Fort Detrick, negli USA. O anche come prosecuzione di una epidemia di polmoniti di origine ignota, oltre mille, addirittura del 2017 dalla Bergamasca, la cui Val Seriana ha molti traffici con Wuhan.

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi, ma non solo

    Insistere con ‘sta storia della Cina che sfrutta l’Africa significa non sapere troppe cose. E significa pensare che tutti ragionino sempre da colonialisti incalliti come noi, cosa del tutto fasulla anche se la nostra coda di paglia e coscienza sporca, sporchissima, ci spinge a straparlare.
    La Cina ha in mano da anni il debito pubblico USA: vuol dire che sta colonizzando gli USA? Che li sta sfruttando?
    Se la Cina volesse affondare l’economia occidentale basterebbe che svalutasse lo yuan. E se volesse far restare a terra l’aviazione militare USA basterebbe che non gli vendesse più le terre rare.
    In Africa si danno da fare sia la Cina che, molto, la Turchia, molto rispettate. La Turchia si è stufata di essere presa per il culo dai “cristianissimi e superiori” europei , perciò si è massa a battere due strade, quella del panturchismo – “una famiglia di 220 milioni di persone”, come ha detto Erdogan – e quella del neo ottomanesimo.
    Come al solito, amiamo darci la zappa sui piedi. A volte direttamente sui coglioni.

  18. Peter
    Peter says:

    Certo che a mettere la Sicilia sullo stesso piano dei paesi arabi si e’ un tantinorazzisti, e lo dico dopo averla visitata personalmente e letto parecchia letteratura siciliana negli anni.
    I no vax sono un movimento importante in Francia, manifestazioni di centinaia di migliaia a Parigi ma voi ovviamente non seguite la stampa francese. I passes sanitaires lesivi di liberta’ personali etc etc.
    Idem a Londra ma in misure molto minori, sia pure con scontri violenti con polizia.
    Medievali anche Francia e gilets jaunes?!

    Per quanto detestabili e nocivi, sono fenomeni globali e modernissimi

    P.

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    in effetti io.penso che i Gilets Jaunes abbiano una cultura medievale con l’aggravante di un ribellismo anarcoide tipicamente francese (si vedano gli scioperi dei camionisti). In uno dei paesi più garantiti del mondo, con diritti (anche economici) veramente rari. I francesi sono lavativi tanto quanto gl’ittagliani. Lavativi e pleurnicheur!

    Se si riferisce a me, non ho mai fatto confronti tra siciliani ed arabi. Li distingue la religione.
    Non capisco perché un fenomeno modernissimo non dovrebbe avere una cultura medievale. Ed il nazi-fascismo? U.

  20. Peter
    Peter says:

    @Uroburo

    Bravo, allora i siciliani sarebbero arabi di religione cattolica?!
    Forse li confonde coi maltesi (o parte di essi).
    Comunque, questioni etnico-linguistiche a parte, non saprei se il nazi-fascismo si possa catalogare come un fenomeno medievale in seno a societa’ moderne; vi sono certo forti somiglianze coi secoli barbari, nessuno lo nega, ma anche molte differenze specie in merito al nazismo col suo primato della razza ‘superiore’.

    L’ultima volta che mi trovai a Parigi era in corso lo sciopero dei ferrovieri ed il metro’ era fuori uso. Mai camminato tanto in quella citta’ perche’ i taxi erano supergettonati.
    I ferrovieri volevano tenere un contratto anni 40 che gli permetteva pensionamento a 55 anni; i treni andavano a quell’epoca ancora a vapore.

    P.

  21. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    Di tanto in tanto seguo la stampa francese, ma mi fido più di contatti personali che ho sia Parigi che a Tolosa. Le finte proteste no vax sono in realtà proteste che abbracciano motivazioni che ben poco hanno a che fare col vaccino. I gilets jaunes sono diventati no vax basta scendere in piazza, i camionisti e i ferrovieri idem.
    E’ vero che, se è possibile, i francesi vogliono tanti diritti senza tavailler troppo e soprattutto nelle aziende controllate dallo Stato. I francesi sono rivoluzionari e protestatari per eccellenza,e sognano la Libertè, l’Egualitè e la Fraternitè ( questa un po’ meno) che li ha resi famosi nel mondo.
    Sono come gli inglesi che non hanno ancora capito che è finito il tempo dello sfruttamento coloniale.

    Come li metterei un contro l’altro senza vaccino, senza mascherine come al tempo della guerra di religione!!!

    Sylvi

  22. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    Sì i siciliani sono arabi di religione cattolica. La cultura araba la respirano dal mattino quando si alzano alla sera. Non c’è niente di strano, nessuna meraviglia, così come dalle nostre parti si respira un senso di giustizia che va oltre la religione cattolica e il suo perdono sempre e a tutti i costi, oppure alla Parabola del Figliuol prodigo che col fischio accogliamo a braccia aperte come ci ordina Gesù.

    Non so se hai letto del tabaccaio napoletano fuggito con la scheda del Gratta e vinci sottratto alla donnetta legittima proprietaria e rintracciato a Fiumicino pronto per godersi la vincita alle Canarie.
    Roba di Edoardo di Filippo, napoletano doc. Da noi mai sarebbe capitata un cosa simile!
    C’est la differance!

    Sylvi

  23. cc
    cc says:

    X Sylvi

    basta digitare su Google ” criminali in veneto e friuli venezia giulia “per avere un panorama e poi non permetterti a paragonare Felice Maniero con Eduardo Di Filippo

    cc
    Razzisti ..ma fammi il piacere “senso di giustizia superiore “

  24. Peter
    Peter says:

    @Sylvi

    Se i tuoi posts non sono razzisti allora non saprei chi chiamare razzista.

    Buona arrampicata sugli specchi dopo i posts di CC

    P.

  25. Sylvi
    Sylvi says:

    x CC

    Che cosa c’entri Felice Maniero con Eduardo di Filippo lo sai solo TU!
    Diciamo allora che un friulano, ma anche un veneto non avrebbero mai la creatività,la fantasia, la genialità immediata di un napoletano, loro sono aerei noi siamo siamo pesanti, ben posati per terra.
    Quanto ai mostri, la nostra quota l’abbiamo anche noi, anche se quello di Udine non si sa chi fosse nè da dove provenisse:
    Ma tu hai scantonato dal mio discorso, come spesso suoli.
    Comunque ho conosciuto abbastanza nativi delle varie zone d’Italia per riconoscerne la provenienza non solo da come parlano ma anche da come gesticolano.
    E potrei dire cose positive di tutti!

    Sylvi

  26. Sylvi
    Sylvi says:

    x CC e anche Peter

    Noi non ci sentiamo superiori, siamo solo sicuri di alcune certezze; caso mai saranno gli altri che soffrono di un errato senso di inferiorità perchè forse non sono capaci di valorizzare i loro pregi, o non sanno individuarli.
    Avere una cultura che si rivolge agli arabi dovrebbe essere motivo d’orgoglio, magari correggendo quel che di antico ancora non si è riusciti a modernizzare.
    Avere una cultura comunitaria come è prerogativa dalle nostre parti è aspetto da tenere alto come valore assoluto.
    In fondo non è merito nè demerito di nessuno, ma noi siamo figli del Comune Rustico (…e voi, se l’Unno o se lo Slavo invade, eccovi o figli l’aste, ecco le spade,morrete per la vostra libertà. G.C.) mentre al sud sono purtroppo figli del latifondista, di Tommasi di Lampedusa.
    Ma sono dotati di intelligenza vivace, che si sveglino.

    Sylvi

  27. Sylvi
    Sylvi says:

    x CC

    Vorrei ricordarti che sono stati i Savoia a correre al Sud per piemontizzare siciliani e napoletani, coi risultati che abbiamo tutti visto! I veneziani si stavano leccando le ferite e sputavano metaforicamente addosso agli austriaci dai quali però imparavano come si fa un catasto o far funzionare la macchina statale. Tiè!

    Sylvi

  28. Peter
    Peter says:

    Tornato a casa a fine estate, trovo prugne e pere su alberetti eroici messi a dimora ormai molti anni fa. Sapori eccellenti che stranamente mi riportano all’infanzia. Stranamente perche’ il mondo e’ cambiato e questa terra e’ diversissima da quella alla quale ero una volta aduso.
    Potenza della genetica, delle piante in questo caso.
    Solo i fichi e gli albicocchi non hanno mai prodotto un bel nulla.
    Il noce va a gonfie vele e produce moltissimo, evito multe comunali per un soffio perche’ cresce moltissimo sulla strada. Persino il nespolo ha dato alcuni frutti.
    Atlantico e Mediterraneo, molto in fondo, se la confanno.

    P.

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Mio padre e suo padre, cioè il mio nonno paterno, erano siciliani. Di Palermo. Vabbè che mio padre ha lasciato la Sicilia quando aveva pochi giorni, ma non mi sono mai accorto che il parentado paterno avesse qualcosa di arabo. A meno che per arabo non si intenda anche e soprattutto la logica e la razionalità senza eguali.
    Gli arabi in Sicilia hanno avuto un grande ruolo, compresa l’importazione della pastasciutta che come al solito facciamo finta di averla inventata noi. Ma se è per questo gli arabi hanno avuto un grande ruolo per l’intera Europa, compresa la scopiazzatura fatta da Dante della Scala di Allah come base per la sua Divina Commedia e quella delle Mille e una Notte fatta da Boccacio per il suo Decamerone. L’apporto arabo è stato soprattutto scientifico, tanto che il celebratissimo Umanesimo italiano è nato come reazione allo “scientismo arabo”. Il lato comico, o meglio grottesco, è che dei classici greci e latini riscoperti per fondare l’Umanesimo e metterla in quel posto agli arabi NON avremmo mai potuto neppure saperne più niente se a recuperarli non fosse stato il Movimento delle Traduzioni, movimento arabo musulmano con capitale Bagdad durato due secoli.
    Noi siamo specialisti nell’ingratitudine, nella supponenza, nella vanità e nello sputare in faccia a chi ci ha tolto dalla merda. E’ per questo che temo finiremo male. Avremo i SalVini e le Meloni che ci meritiamo.

  30. Sylvi
    Sylvi says:

    A meno che per arabo non si intenda anche e soprattutto la logica e la razionalità senza eguali. Pino

    caro Pino,
    è esattamente ciò che intendevo dei siciliani, ma esiste ed è indubitabile una tendenza all’individualismo, alla visione della vita sociale assolutamente asociale, scusa il bisticcio.
    E questo ritengo un lato arabo del carattere.
    Quelli che ho conosciuto io erano anche molto diffidenti, anche se impegnati in quel che intraprendevano. con risultati eccellenti.
    Ho imparato a stimarli per le loro numerose qualità ma anche a misurare le differenze fra la mia e la loro cultura. Nascondersi dietro un dito è inutile ipocrisia.

    Sylvi

    Ps: tu sei un apolide con molte Patrie ben assimilate, non fai testo.

  31. Peter
    Peter says:

    @Sylvi

    La cultura araba, che tu dimostri di non conoscere, non e’ ne’ diffidente ne’ individualista, e’ anzi molto piu’ collettivista delle europee anche meridionali.
    Tu metti in piazza i consueti pregiudizi antimeridionali dei leghisti , chiamandoli poi ‘arabi’ come da cliche’.
    Cio’ che i siciliani potrebbero avere di ‘arabico’, ma nota che io ho il diritto di dirlo in quanto meridionale, e’ una certa tribalita’, che non e’ affatto individualita’ ma l’esatto opposto.
    Preferisco non addentrarmi nella topica.

    P.

  32. Sylvi
    Sylvi says:

    X Peter

    La “famiglia” ,la tribù è cosa ben diversa dalla consapevolezza sociale, dalla percezione della convivenza di gruppo, del rispetto di regole comuni accettate come naturali.
    Del rispetto dei diritti delle donne e della loro libertà meglio non parlare.
    ( persino nei film si presentavano le servette venete e friulane come puttane, e il carabiniere sempre un po’ tonto).
    Io non credo che solo i meridionali possano parlare del Sud Italia e dei suoi costumi, anzi forse un settentrionale ha le idee più chiare.
    Tu parla pure dei difetti o delle deficienze dei settentrionali, ti leggerò con attenzione e rifletterò.
    Stupido è dire che non ci sono differenze che risalgono a culture diverse.

    Sylvi

  33. Peter
    Peter says:

    @Sylvi

    Il punto e’ che la cultura italiana in toto e’ molto becera, provinciale e ristretta e francamente non mi interessa spulciare i difetti dei ‘settentrionali’ in un tit for tat senza fine.
    Il recupero di una sia pure modesta identita’ nazionale (che non sfoci nel nazionalismo vecchia maniera in cui tu eccelli, appongiandotelo poi subito sul piu’ ‘sicuro’ regionalismo ) potrebbe invece proprio partire dal guardare ai difetti o pecche o strettezze mentali che hanno in comune piu’ o meno tutti gli italiani. Per quello che vale, ma sarebbe almeno un punto di partenza.
    Gli spagnoli hanno pregiudizi molto simili verso le regioni del sud della Spagna, che considerano ‘africane’ ; ma io ho trovato gli andalusi molto piu’ educati e rispettosi dei catalani, ad esempio, che sono di un’arroganza spesso ‘spagnolesca’ nel senso proverbiale del termine.
    Ma la citta’ piu’ ospitale ed amichevole rimane Madrid, cosa rarissima per una capitale.

    P.

  34. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    E continuiamo a parlare di provincialismo, di regionalismo, di razzismo nazionale senza prendere in considerazione le conseguenze che queste differenze portano; e non sono solo differenze sociali, ma sono soprattutto differenze del vivere civile e ancor di più economiche che impediscono a questa Nazione di evolversi in maniera normale.
    I nostri problemi di differenze sociali, politiche ed economiche non sono così evidenti in nessun’altra Nazione europea. Onesto è chiedersi perchè!
    Invece una parte di italiani patisce una inferiorità sociale che li fa reagire in maniera spesso rabbiosa contro un’altra parte che può si sentirsi a volte superiore ma , se appena riflette, si chiede una soluzione a questo continuo conflitto.
    Ma ci vuole volontà di capire e soprattutto umiltà nel cercare soluzioni.
    Io non sto parlando del popolino più sprovvisto dal punto di vista culturale, sto parlando di intellettuali, di politici, di imprenditori che molto spesso sono più interessati a mantenere la loro fetta di potere piuttosto che tentare di educare alla socialità e alla vera integrazione.
    E il popolo al Sud trova molto spesso più comodo difendersi giocando a chi è più furbo!
    Al tempo in cui insegnavo in Caserma avevo un grande rispetto per i politici che avevano organizzato i corsi per alfabetizzazione dei soldati; non si agganciavano nei corsi ancora le mamme e le fidanzate , ma erano una partenza. E in questo c’era il lavoro del Ministero dell’Istruzione, di quello della Difesa, di quello dell’Economia su tutto il territorio nazionale; un miracolo di integrazione politica.
    Solo Maria Teresa d’Austria aveva fatto di più.
    E il problema del Mezzogiorno poteva avere uno sbocco positivo se solo si fosse proseguito su questa strada maestra. Si è preferito mettersi l’un contro l’altro armati, accontentandosi il Nord di mantenere il Sud purchè stesse buono.
    E a lasciare il Sud a gridare :razzista!
    Mah!

    Sylvi

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