Il sistema bancario internazionale naviga pericolosamente a vista: a quando le collisioni e gli affondamenti?

Il sistema bancario internazionale naviga pericolosamente a vista

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

Di fronte alle crisi bancarie che investono di volta in volta differenti Paesi della zona euro, la cosa peggiore, e suicida, che l’Unione europea possa fare sarebbe di trattarle come mere questioni nazionali. Oggi sembra toccare all’Italia, domani chissà.

Ne è prova il fatto che le autorità preposte, a cominciare dalla Banca centrale europea, dalle banche centrali nazionali e dalla Commissione europea, navigano a vista, senza una chiara politica. Non si tratta, infatti, di tamponare gli effetti finanziari ed economici della grande crisi globale, ma di approntare misure che neutralizzino in modo definitivo la finanza della speculazione senza regole e che rimettano in moto lo sviluppo produttivo.

Gli attuali grandi problemi del sistema bancario italiano hanno due nomi: crediti inesigibili per oltre 200 miliardi di euro e gravissime responsabilità degli amministratori delle banche e degli organi di controllo della Banca d’Italia.

Il primo problema, ovviamente, è in gran parte dovuto agli effetti della crisi globale, che ha portato ad una drastica diminuzione nelle produzioni, nei commerci e nei consumi. Ciò ha messo molti imprenditori in ginocchio, rendendoli impossibilitati a mantenere la regolarità dei pagamenti e dei rimborsi per i prestiti precedentemente chiesti ed ottenuti.

Per il secondo problema si dovrebbe invece mettere sotto i riflettori le banche e soprattutto la Centrale Rischi della Banca di’Italia. Come è noto, le banche e le società finanziarie devono comunicare mensilmente alla Banca d’Italia il totale dei crediti verso i propri clienti, sia i crediti superiori a 30.000 euro che i crediti in sofferenza di qualunque importo. Il compito primario della Centrale Rischi è quello di valutare i crediti concessi per rafforzare la stabilità del sistema bancario. Si sottolinea inoltre che dal 2010 essa scambia queste informazioni con le altre banche centrali europee e con la Bce.

Come è possibile, dunque, che, sia a livello nazionale che a livello europeo, siano stati permessi e tollerati prestiti e altre operazioni finanziarie che, stranamente solo oggi, scopriamo essere ad altissimo rischio?

Comunque nel sistema europeo vi sono molte altre anomalie che meritano attenzione ed interventi correttivi. L’Autorità bancaria europea, per esempio, oggi giustamente analizza criticamente i crediti concessi dalle banche ma, nel contempo, permette un leverage altissimo per le banche. Permette cioè che siano sufficienti tre (3) euro di capitale per creare finanza per 100. Permette anche che certe attività finanziarie, come i cosiddetti asset di terza categoria, che sono in gran parte derivati asset backed security, trattati e tenuti fuori mercato e quindi con un valore altamente incerto, vengano contabilizzati dalle banche secondo criteri interni molto convenienti alle stesse.

Dopo il 2008 dovrebbe essere ovvio tener conto del fatto che l’intero sistema bancario internazionale è profondamente interconnesso e perciò pericolosamente esposto al contagio e a crisi sistemiche. Eppure Bruxelles, Francoforte, e spesso anche Berlino e Parigi, preferiscono, sbagliando, l’approccio nazionale a quello europeo. In questo modo si rischia di giocare al massacro.

Ce lo ricorda anche l’Office of Financial Research (OFR), l’agenzia del ministero del Tesoro americano, creata nel 2010 dalla legge di riforma finanziaria, la Dodd-Frank, con il compito di studiare i lati oscuri del sistema finanziario allo scopo di ridurne i rischi.

Nell’ultimo rapporto dello scorso dicembre l’OFR ammonisce che le banche americane di importanza sistemica si sono esposte per oltre 2 trilioni di dollari nei confronti dell’Europa, di cui circa la metà in derivati otc tenuti fuori bilancio.

Quando Wall Street e le banche americane vendono derivati lo fanno per proteggersi da eventuali fallimenti; quando invece li acquistano esse offrono una copertura a eventuali crisi di altre banche. In questo caso di quelle europee.

Consapevoli delle difficoltà bancarie in Europa, gli Usa hanno lanciato questo allarme. L’OFR ne ne lancia anche un altro tutto interno al sistema di Wall Street. Avvisa che già alla fine del 2015 anche le assicurazioni americane sulla vita hanno abbondantemente superato i 2 trilioni di dollari in derivati finanziari. Il 60% di tale “montagna” sarebbe stato sottoscritto soltanto dalle 9 maggiori banche americane ed europee, quelle too big to fail: Goldman Sachs, Deutsche Bank, Bank of America, Citigroup, Credit Suisse, Morgan Stanley, Barclays, JPMorgan Chase e Wells Fargo.

L’allarme non è da sottovalutare, si ricordi che soltanto l’AIG, il gigante delle assicurazioni, a suo tempo dovette essere salvato con 182 miliardi di soldi pubblici!

Anche in questo caso si evince la urgenza di rispondere alla globalizzazione dei mercati finanziari e del sistema bancario con regole globali e condivise.

*già sottosegretario all’Economia **economista

 

105 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. caino
    caino says:

    X uroburo ”
    Mentre un altro mio amico Lucas , riporta :

    Come scriveva Giorgio Colli nella sua Ragione errabonda, il capotribù dipende dallo stregone. E se in una consistente fetta di mondo il rincoglionimento religioso, ancora oggi, gioca la sua fottuta parte nel controllo mentale del popolo, nell’altra zona – non voglio dire la più mentalmente progredita, diciamo la più disillusa, la più secolarizzata – qualcosa bisogna fare, il cinema e la televisione fors’anche lo sport non sono più sufficienti a tenere a bada il disagio, la crescente idea che chi comanda voglia continuare a comandare fottendolo, il popolo. Allora, i capotribù chiedono agli stregoni di cercare sul fronte della simulazione qualche espediente per far sì che le persone credano che «la nostra realtà non sia altro che una di queste simulazioni, realizzata da un’altra civiltà super intelligente ed esterna al nostro mondo», così ce la pigliamo cogli alieni, nevvero, entità che hanno regolato l’universo in modo tale che è impossibile cambiarlo. In sintesi: anche gli alieni, come gli dèi, hanno creato un mondo che sottostà ad Ananke, detta anche più volgarmente Legge del Menga universale.

    caino
    Ora sta a te trarre le conclusioni che ritieni necessarie ..eh,eh !

    • Linosse
      Linosse says:

      Caro CC
      ” E se in una consistente fetta di mondo il rincoglionimento religioso, ancora oggi, gioca la sua fottuta parte nel controllo mentale del popolo, nell’altra zona – non voglio dire la più mentalmente progredita, diciamo la più disillusa, la più secolarizzata – qualcosa bisogna fare, il cinema e la televisione fors’anche lo sport non sono più sufficienti a tenere a bada il disagio, la crescente idea che chi comanda voglia continuare a comandare fottendolo, il popolo”
      In questi tempi di disorientamento generale la religione è stata sostituita dalla tecnología ,da sempre fine a se stessa e a chi mette i danè.Grazie all’uso indiscriminato in particolare di computer, cellulari ,TV , il fatto di essere dipendenti da tecnologie ci porta ad usare sempre meno muscoli e cervello che ,poco per volta ,si debilitano e….se il sonno della ragione genera mostri ti puoi figurare cosa potrebbe generare un cervello usato sempre meno;in particolare quello del pò..pollo in eccesso di egocrazia.
      Ma si viva la tecnología,e il computer che sostituiranno l’homo sapiens con quello cibernético ,metà corpo e metà elettronica.
      L.

  2. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Non so di cosa parli con ‘teppista, bullo’ etc.
    Dubito seriamente che sia possibile discutere in modo ‘normale’, almeno su di un blog, con un tipo come lei.

    Per cui cerchero’ di evitarlo.

    Un saluto

    P.

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    la globalizzazione aveva secondo me (e lo penso da sempre) due obiettivi:
    1. schiantare l’ex-URSS
    2. diffondere il turbo-capitalismo su scala planetaria, eliminando ogni e qualunque possibile alternativa.
    Il primo obiettivo è stato raggiunto (almeno in gran parte).
    Il secondo ha messo in moto una rivolta nel cuore stesso dell’impero, non proprio facilissima da controllare fino a che ci saranno le elezioni (ricordi la mia tesi sulle elezioni?). Ma ha anche svegliato un gigante addormentato da secoli e che si è messo rapidamente al pari (almeno a grandi linee).
    Il gigante ha bisogno di ancora un po’ di tempo, non tantissimo dieci-vent’anni, e l’Useggetta lo sa. Non me la vedo tanto rosea, perché la tentazione di un colpo preventivo potrebbe essere forte. Ad esempio a partire dalle isole Spratley, della cui occupazione si accusa le Cina che ne ha occupate esattamente la metà del Viet Nam!…
    Non ci sarà nessuno scontro per il Medioriente, penso, ma il mar Cinese Meridionale potrebbe essere una zona di confronto diretto tra le due superpotenze. Per ora senza storia ma la Cina rimane un paese difficile da sistemare (sono troppi ed è un paese grande tanto quanto l’Useggetta), e per di più stanno facendo dei progressi tecnologici stupefacenti, anche in campo tecnico-militare, elettronico, cibernetico.
    All’Useggetta, come alla Germania dell’Hitler, il tempo comincia a giocargli contro. U.

  4. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Derogo dal mio proposito ma solo per stasera.
    Mai parlato di Putin in quei termini, se non forse metaforicamente. Il problema e’ che lei, e secondo me lo fa coscientemente, non prende mai sul serio chi non vede le cose come lei, ma prende alla lettera tutto cio’ che dicono. Viceversa, io prendo di solito sul serio cio’ che altri dicono sul blog, concedendo pero’ il cosiddetto beneficio di inventario, cioe’ non prendendoli troppo ad litteram. In questo sono sulla stessa linea di Pino, direi.

    L’ultimo paragrafo del suo ultimo post per CC e’ piu’ o meno cio’ che dicevo a Pino ieri. Trump e Putin si accordano, per quel che si vede, e la Cina sara’ probabilmente chi ne fara’ le spese. Ma Putin dovrebbe avere carta bianca in Europa come contropartita. Nessuno potrebbe annientare la Russia, o ridurla a staterelli come dice lei, dato anche che almeno come numero assoluto detiene molte piu’ testate nucleari di US. Sulla loro qualita’ non saprei.

    P.

  5. sylvi
    sylvi says:

    Forse per mentalità e carattere, forse perchè sono Vergine ( come segno zodiacale ,Peter!!!) non sono mai riuscita ad avvolgere tutto il mondo nelle mie riflessioni; ci riesco spezzettandolo e riconsiderandolo nelle varie parti.
    Il preambolo per analizzare i fatti e la loro storia con il microscopio anzichè con il macro.
    La mia solita mania di partire dal particolare per giungere, forse, al generale.
    Il mio particolare sono non le razze, ma le etnie.
    Etnia, secondo la Treccani:
    Nell’antropologia della fine del 19° sec., raggruppamento umano (dal gr. ἔθνος «razza, popolo») distinto da altri sulla base di criteri razziali, linguistici e culturali.-
    Quindi non solo razza, ma anche lingua e cultura.Ove ricorrono queste tre caratteristiche là c’è un Popolo.
    La mia esperienza approfondita in un quarantennio nei Balcani, teatro senz’altro unico per complessità, mi ha insegnato a vedere oltre i ristretti limiti di confini tracciati da uomini e guerre.
    Elenco: la Slovenia, territorio etnicamente sufficientemente omogeneo, è uscita dalla guerra dei Balcani quasi senza colpo ferire.
    La Croazia ne è uscita con pulizie etniche alle sue propaggini, Istria e Kraina, la Serbia con grosse problematiche ancora in piedi in Kosovo, che io do per perso, ma soprattutto in Bosnia dove è in atto una islamizzazione feroce, pagata dagli Stati del Golfo, su metà del territorio, l’altra metà è la Republika Stpska, abitata da popolazione che parla serbo, usa il cirillico, è ortodossa di testa e di Chiese e cimiteri, ( sono importanti i cimiteri) sul cui nome si concentrano tutte le ipocrisie politiche avallate dall’occidente, dall’America di Dayton.
    Sarebbe non Repubblica dei serbi, ma repubblica del popolo dei serbi. Così volle l’America!!!!
    Morale, in quel territorio che ufficialmente appartiene alla Bosnia ci sono popolazioni,leggi, usi costumi e religione che si riferiscono esclusivamente alla Serbia, ma non si può dire!
    I poliziotti, gli uffici pubblici, le scritte rigorosamente in cirillico sono serbi…ma non si può dire:
    Fino a quando???
    Alla prima buona occasione la Republika Stpska diventerà Serbia senza colpo ferire! O QUASI.
    Così come è avvenuto in Crimea.
    Leggo che già si parla di uno Stato Curdo che inglobi terre della Turchia, dell’Irak e della Siria.
    Qui la vedo più complicata perchè anche se l’Irak e la Siria escono disastrate da una guerra terribile, non altrettanto è della Turchia che non mollerà l’osso facilmente.
    Ma non sottovaluterei la forza di una etnia, i curdi, che sembrano decisi a tutto pur di raggiungere il loro scopo.Le etnie avranno molto da dire in un futuro prossimo.
    L’occidente si è sempre fatto scudo dell’intangibilità dei confini post 2° GM, ma a me pare che questa intangibilità stia perdendo pezzi un po’ ovunque, in tempi di valanghe e slavine.
    E non credo sia sufficiente leggere il Guardian o il NYTimes per capire cose che bisognerebbe annusarle da vicino!
    L’America non ha capito da troppo tempo ( ma anche alcuni itolo-anglo) che non si può fare sempre i guardiani dei porci mondiali, soprattutto badando più alle cosce di prosciutto che alla salute dei maiali stessi; e se non l’ha capito glielo faranno capire i piccoli porcili di maiali incazzati.
    Buonanotte

    Sylvi

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Per cortesia mi fornisci qualche elemento in più sulla Bosnia islamizzata coi soldi del Golfo? Se è vero, bisogna cominciare a gridar forte fin da subito, senza perdere (altro) tempo.
    Un saluto.
    pino
    P. S. Se preferisci puoi inviarmi di dati via mail.

  7. Popeye
    Popeye says:

    Caro Peter,
    Se dico che sono osteggiato da te e CC non puoi dedurre che Peter è CC sono alleati. Credo che sul fatto di Trump sei molto influenzato dai giornali che leggi, the guardian, e la propaganda elettorale fatta dalla Clinton e compagnia facendo credere che Trump è un fascista. In tempo vedrai che Trump non è il matto fascista che hanno inventato dalla Gjeorge Soros e la Clinton.
    Popoeye

  8. Popeye
    Popeye says:

    Vedo che stiamo ancora combattendo la guerra fredda. Ma non sono sicuro se la strage degli indiani americani sia terminata. Forse sì perché nessuno si è lamentato. La distanza da Cuba e Florida è 180 chilometri e nel 1963 sistemi di difesa contro missili era inesistente. Paragonare questo con i missili (di difesa contro missili diretti all’Europa) in Polonia o altrove è assurdo. Voglio anche notare che dal 1945 al 1950 zio Sam aveva ridotto le forze armate degli Stati Uniti a un punto insignificante mentre questo non era il caso con la USSR. L’invasione della Corea del Sud fu un doccia di acqua gelata sulla testa di Truman. Questo precipitò NSC 68 è come si dice il resto è storia. La storia ci insegna anche che nessuno rompe i coglioni a quello più forte. Per questo motivo non mi sento che devo scusarmi se gli Stati Uniti mantiene questo atteggiamento e pagherò qualunque prezzo per mantenerlo. Se considerate questo essere imperialista mi va bene lo stesso.

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro signor Popeye,
    sono lieto di leggerla di nuovo sul blog. Ovviamente avendo ciascuno la sua propria visione del mondo e delle cose. Le sarei grato se volesse mandare ad Anita i miei saluti ed auguri per un buon 2017, cosa ovviamente valida anche per lei; se può mi saluti anche Rodolfo.
    Esamino il suo messaggio di stanotte per punti.
    1. la guerra fredda. Il passato è sempre ben presente nell’attualità di adesso e conoscerlo permette di capire come si è arrivati al momento attuale.
    2. In realtà gli indiani si lamentano. Da sempre per come sono stati volutamente sterminati e trattati da esseri inferiori (che sarebbe poi normale in Useggetta per chiunque non sia WASP) e proprio ora per l’autorizzazione a passare attraverso territori a loro sacri con un oleodotto.
    3. La distanza tra Cuba e Washington è superiore a quella tra l’Ucraina e Mosca. Curioso che per lei valga qualunque territorio dello stato mentre io facevo riferimento alla capitale.
    4. Un sistema antimissile serve anche a proteggere dalla reazione ad un primo attacco rendendolo di fatto privo di qualunque possibilità di difesa. Il risultato sarà una nuova corsa agli armamenti atomici, che forse è il vero obiettivo dell’Useggetta.
    5. Dopo la guerra lo Zio Sam aveva ridotto l’esercito, che per voi non ha mai contato molto (visto che rimane uno dei peggiori eserciti del mondo). Marina ed aviazione non sono stati ridotti di un bel nulla, quindi il vero potenziale militare era rimasto intatto.
    6. L’invasione della Corea del Sud era stata preparata da migliaia di scontri di frontiera messi in atto per anni ed anni da Si Man Ri, il dittatore sud-coreano, contro il Nord, attacchi che l’Useggetta ben conosceva e che non ha mai impedito né contrastato.
    7. Dipende quale è l’obiettivo politico suo e del suo governo. Se quel che volete è un accordo generale per poter vivere e guadagnare in pace allora direi che è una visione pericolosa. Se volete essere sempre e solo più forti di tutti gli altri messi insieme vuol dire che avere obiettivi aggressivi. E di conseguenza vuol dire che gli altri si difenderanno. Proprio come si è visto in Afghanistan ed in Irak e dappertutto dal 1945 in poi. Se pensate di poter fare da soli tutto quel che vi pare contro tutto e tutti accomodatevi pure. Se i vostri calcoli saranno sbagliati i prezzi saranno alti, ma il vostro complesso militare-industriale guadagnerà molto.
    Un cordiale saluto U.

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Popeye, la Storia insegna che il più forte, e specie il molto più forte, ha SEMPRE rotto i coglioni agli altri. Che pare si siano stufati di questo andazzo e cercano di porvi rimedio.
    Se la Cina o l’Iran o la Russia inviassero flotte con armamenti atomici di fronte a NY o a S. Francisco o installassero basi militari a Panama, imitando quello che gli Usa fanno nei confronti di Cina, Russia e Iran, non credo proprio che lei sarebbe d’accordo.
    È fin troppo chiaro che gli Usa puntano al riarmo permanente per soffocare economicamente gli antagonisti, come già fatto con l’Urss, e alla frantumazione degli Stati ritenuti troppo autonomi come già fatto con Urss e come si sta facendo con la Russia oltre che come ha fatto e fa anche l’Europa con Nigeria, Libia, Siria…
    Il gioco durerà finché qualcuno ripagherà pan per focaccia finanziando, addestrando e armando i secessionisti che prima o poi salteranno fuori anche negli Usa, dove motivi di scontento e separazione non ne mancano certo. E magari per appoggiarli “democraticamente” qualcuno invierà potenti flotte navali dodate di missili con bombe atomiche davanti Miami, davanti NY, davanti la California, ecc. Allora anche lo zio Sam capirà che chi la fa l’aspetti. E forse anche che chi di atomica ferisce di atomica perisce.
    Un saluto.
    pino

  11. caino
    caino says:

    Caro Uroburo,

    la “globalizzazione” non è nata per distruggere l’Urss !
    E’ un movimento naturale del capitalismo in genere e del capitalismo finanziario in particolare.
    Ovvio che stia ed abbia creato “sommovimenti ” colossali..dove, ovviamente, per pochi che guadagnano altri devono per forza perdere.
    E quando mai il capitalismo ha fatto qualche cosa di diverso nella sua storia.
    Il problema semmai sta in chi ci perde e chi ci guadagna nel panorama delle nazioni ed ovviamente delle classi sociali nel loro interno. Detto in altre parole : Chi devono e dovranno essere i “prendinculi “.
    Mi pare altrettanto ovvio che poi, in determinate situazioni gli sbocchi naturali dello scontro siano le guerre.
    L’attuale situazione mi pare sia stata ben sintetizzata da Pino.
    Trump tenta di invertire il senso dell’arretramento strategico degli USA (parte della dottrina Kissinger , se vuoi).
    Bisognerà ancora attendere le prossime mosse e i loro effetti.
    Mi pare chiaro che la sua sia una classica politica della Moglie ubriaca e della botte piena, per il momento.
    Protezionismo, muro con il Messico e parimenti mantenimento del più potente esercito del mondo, avranno dei costi, che gli USA vorranno scaricare sugli altri ,mi pare ovvio a scalare..nell’ambito storico della catena dei “prendiculi”..a scendere..
    Contiamo poi che la catena del protezionismo ,quando si innesca avrà effetti come le pietre rotolanti..
    L’obiettivo è come sempre l’Europa oltre la Cina , mi pare ovvio.
    Si sta sempre meglio a spese degli altri..noi dovremmo pagare il nostro prezzo, ovvio..
    Si vedrà finché saremo disposti a pagarlo sia in termini sociali che di sussidiarietà al Padrone.
    I tempi vanno restringendosi .

    caino

    ps stabilito che c’è sempre chi ha di più e chi di meno, il problema è quanto chi ha già di meno è ancora disposto a perdere per chi ha di più, ora nel nostro tempo.
    La partita è aperta.

  12. caino
    caino says:

    X Uroburo

    Mi sembra ovvio, che il “mondo Anglosassone ” tenti nel suo complesso al disgregamento europeo,(peraltro con l’inclusione dei paesi dell’Est e la Brexit ci sta già pensando da solo ).
    Questi ancora pensano che da noi i salami crescano sugli alberi.
    Un quadretto mica male però ,nel suo complesso, in parte ovviamente un déjà-vu.

    caino

  13. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,
    voglio parlare della Bosnia Erzegovina perchè, senza temere di essere una Cassandra, la ritengo uno dei gineprai più pericolosi che non riguardano solo l’Italia che è alle porte, ma il mondo occidentalizzato.

    Le mie fonti: soprattutto sono orali, traduzioni cartacee, quando le trovo, oltre a quelle che trovo su internet.
    Sono in continuo contatto con Sarajevo e gli amici che ho là erano magistrati nella città e dirigenti di importanti aziende di import-export, oltre che medici e dentisti; per dire persone che hanno vissuto in una Yugoslavia direi moderatamente comunista, che ha studiato in Scuole e Università laiche anche se un esame obbligatorio era sul Capitale di Marx, che hanno sempre guardato alla realtà cittadina con occhi intelligenti sia prima della guerra che dopo.
    Io sono stata a Sarajevo due volte: al tempo di Tito e cr dieci anni fa, e mentre la prima volta ero incantata dall’atmosfera di multiculturalità che vi regnava, la seconda, guidata da occhi esperti, mi resi conto di come già tutto stesse cambiando irrimediabilmente.
    Ciò che mi raccontano ora, quando tornano regolarmente dalle ferie, mi rafforza sull’impressione che tutta una civiltà si stia disgregando.
    Qualche numero:
    -prima della guerra a Sarajevo vivevano circa 250.000 serbi, se ne sono andati in 200.000.
    -i croati erano cr 40.000, ora sono 16.000 cr.
    Prima si dichiarava “yugoslavo” il 15% della popolazione, ora sono scomparsi perchè dichiararsi yugoslavo corrisponde a un atto di alto tradimento.
    Questo secondo l’ultimo censimento del 2013, anche se da quelle parti devi dare tutto con il beneficio di inventario.
    I miei amici che abitano in uno dei quartieri a prevalenza serbi si sentono sempre più accerchiati dai numerosissimi musulmani che nel tempo si sono riversati in città occupando il posto dei partenti.
    I vecchi sono rimasti, i giovani, moltissimi, sono soprattuto in Canadà e in Australia, piuttosto che in Europa;oppure si sono rifugiati, oltre le montagne, in Serbia.
    Già quando ero a Sarajevo mi portarono a vedere gli enormi spiazzi ove si lavorava alacremente alle infrastrutture di megamoschee. Ce n’è una, a Vrelo Bosne, uno splendido e grandissimo parco cittadino, che è un vero agglomerato urbano con scuole, mercati, ristoranti e alberghi… finanche centri di bellezza.
    Si dice che ora Sarajevo abbia più moschee di Teheran.
    Ma non soltanto in città le moschee sono fiorite; ovunque, anche nei villaggi più sperduti e miseri si erge la “racheta” come chiamano loro il minareto con la moschea o ristrutturata o costruita ex novo.
    Ci chiedavamo dove prendesse tutti quei soldi da dove arrivassero tutti quegli investimenti in una nazione ancora devastata dalla guerra e senza una economia che si possa chiamare tale.
    Sempre parlando di “prima” in città non si vedeva assolutamente una ragazza che avesse solo un foulard nei capelli, e le poche moschee parevano certe chiese semivuote dalle nostre parti.
    “Dopo”? Le moschee piene, le donne con foulards, e sempre più numerosi i burka e i niqab.
    Le Scuole diventate madrasse , negli ospedali vigono le regole coraniche.
    Sarajevo è musulmana, cioè non più laica nè democratica, sempre più clericale e lontana dall’Europa.
    E’ il segreto di Pulcinella, anzi non è proprio un segreto che gli ingenti investimenti arrivino dall’Arabia Saudita e da altri Stati del Golfo che ormai hanno in mano quel po’ di economia che ancora regge la Nazione.Come? non si sa.
    E’ sicuro che la più grande “azienda” bosniaca sia il Santuario di Medjugorje, in Erzegovina, nella zona a maggioranza croata cioè cattolica.

    Così metà Bosnia aspira a ricongiungersi con la Serbia, l’Erzegovina tende al mare croato e il resto è in mano agli Arabi del Golfo che , dal punto di vista pacifico, sono sicuramente i più pericolosi, anche come covo di islamisti terroristi.
    Parliamo della Bosnia! ma soprattutto rizziamo le orecchie a tutto ciò che succede da quelle parti.
    Ti dirò sinceramente che, per ora, gli unici “guardiani” della pace di cui mi fido sono i devoti della Madonna, e soprattutto il Vaticano che vigila!

    Approfondirò gli argomenti e riferirò!

    Ciao Sylvi

    -

  14. Linosse
    Linosse says:

    Caro CC
    ” E se in una consistente fetta di mondo il rincoglionimento religioso, ancora oggi, gioca la sua fottuta parte nel controllo mentale del popolo, nell’altra zona – non voglio dire la più mentalmente progredita, diciamo la più disillusa, la più secolarizzata – qualcosa bisogna fare, il cinema e la televisione fors’anche lo sport non sono più sufficienti a tenere a bada il disagio, la crescente idea che chi comanda voglia continuare a comandare fottendolo, il popolo”
    In questi tempi di disorientamento generale la religione è stata sostituita dalla tecnología ,da sempre fine a se stessa e a chi mette i danè.Grazie all’uso indiscriminato in particolare di computer, cellulari ,TV , il fatto di essere dipendenti da tecnologie ci porta ad usare sempre meno muscoli e cervello che ,poco per volta ,si debilitano e….se il sonno della ragione genera mostri ti puoi figurare cosa potrebbe generare un cervello usato sempre meno;in particolare quello del pò..pollo in eccesso di egocrazia.
    Ma si viva la tecnología,e il computer che sostituiranno l’homo sapiens con quello cibernético ,metà corpo e metà elettronica.
    L.

  15. peter
    peter says:

    caro Popeye

    leggo il Guardian ed altri giornali, ma penso col mio cervello ed uso gli occhi. Ho visto i ‘discorsi’ di Trump nella sua campagna elettorale, i repubblicani di destra come te inorridivano. E vedo gia’ adesso cosa ha fatto in appena 5 giorni di presidenza (non ha ancora cominciato coi muri, il che dimostra che matto non e'; di sicuro ha un metodo). Ma se non e’ fascista lui, dimmi tu cosa intendi per fascista. la compagine statale USA non e’ fascista, ed i media sono liberi, quindi cio’ che ‘vedremo’ e’ solo quanta resistenza gli faranno nei prossimi 4 anni.
    Quanto al Guardian (leggo anche Le Monde, e persino a volte Repubblica) e’ l’unico quotidiano di informazione di levatura davvero internazionale. A chi si rivolse Snowden nel 2012?

    Sono invece d’accordo con te che il mondo e’ cambiato moltissimo dal 1962 ad oggi. La distanza di cuba da Miami e’ di appena 500 KM, uguale piu’ o meno a quella dei paesi baltici da S Pietroburgo, per esempio;
    ma le tecnologie di allora (i satelliti non esistevano etc) erano ridicole rispetto a quelle odierne. Come tu dici, i missili Nato in Europa orientale avrebbero appunto una funzione difensiva verso l’Europa.
    In ogni caso, vi sono missili ipersonici a iosa sia in Russia che in US (in Russia molti di piu’, in verita’), per cui si trata per me di litigi ‘accademici’ quelli sui divieti di installare o no apparati difensivi non lontano dai confini di questo o quello.

    ti saluto

    Peter

  16. peter
    peter says:

    x Sylvi

    ma cara signora, mi chiedo se ci potrebbe essere mai un ‘tema’ in cui non tirerebbe in ballo L’Istria, la Slovenia, Croazia e per estensione tutti i Balcani con annessi e connessi?! Non si preoccupi, e’ una domanda retorica.
    Pero’ qualcosina su razza, popolo ed etnia gliela dico, anche se sara’ vox clamantis in deserto. Mi permetto anche di notare che come Vergine lei non e’ fissata sui particolari, ma sulla ‘terra’.
    Orbene, la sua Treccani certo non dice cosa sia ‘razza’ oggi; male, perche’ da un punto di vista biologico (l’unico reale e scientifico) le razze umane non esistono. Sono postulati basati sull’apparenza fisica dei gruppi umani di zone diverse, ma le differenze genetiche tra popolazioni umane sono scarse o nulle; in particolare, le differenze genetiche tra gruppi apparentemente diversi (per esempio svedesi e eritrei) sono molto minori di quelle tra popolazioni apparentemente simili tra loro (ad esempio eritrei e nigeriani, faccio per dire, o svedesi e galiziani). Ma in generale, le differenze sono minime, dato che tutti originiamo dall’Africa Occidentale 150000 anni fa, un periodo molto breve da un punto di vista biologico della specie. Perche’ le popolazioni sembrano cosi’ diverse tra loro, dira’ lei? Non dipende tanto da geni diversi tra popolazioni, quanto dalla diversa ‘attivazione’ degli stessi geni in ambienti diversi; i geni diversamente attivati si trasmettono poi alla discendenza continuando la trasmissione di quei caratteri particolari, almeno per un certo tempo, fino alla prossima mutazione (molte delle quali sono casuali).
    Tutti i ‘popoli’ del mondo (almeno nelle nazioni piu’ importanti e vaste) sono eterogenei. E non parliamo delle lingue che e’ meglio. Per cui il suo discorso su razza, etnia e popoli e’ molto, molto artificiale.
    Popoli e nazioni sono creazioni ‘culturali’, cioe’ frutto della scelta piu’ o meno conscia di nazioni diverse di considerarsi come tali. Cio’ non toglie, pero’, che gli italiani, ad esempio, abbiano modi di pensare, pregare, cucinare, reagire e parlare piuttosto simili tra loro, ed al momento attuale appartengano quasi tutti alla stessa unita’ politica; ma si tratta di un’unita’ ‘culturale’ prima di tutto. Non per dire, ma quando penso e comunico in un’altra lingua sono poco italiano, temo. Popeye sapra’ di cosa parlo meglio di me.
    Il culturismo e’ pero’ diventata la moderna forma di razzismo (Pino lo nota spesso), al punto che alcuni suggeriscono di tacciare altri di culturismo (culturism in inglese) anziche’ di razzismo, se e’ il caso.

    Le interessera’ forse sapere che, in effetti, le differenze genetiche tra italiani sono minime (e questo contraddice in parte il mio discorso di sopra, ma e’ una coincidenza dovuta al fatto che la penisola e’ stata abitata davvero da molto tempo). Le ‘commistioni ‘ (che brutta parola) germaniche nel Norditalia sono appena il 3%, contro il 1-2% a Sud. L’Italia nel suo insieme detiene anche la massima percentuale di geni ‘Neanderthal’ (si pensa che nel mondo vi fu una parziale fusione tra Neanderthal e Sapiens) cioe’ fino al 4% dell’assetto genetico totale.

    saluti

    P.

  17. Peer
    Peer says:

    x Popeye

    Mi ricredo, Trump ha anche firmato oggi il decreto per il muro col Messico…

    E’ anche matto.

    P.

  18. caino
    caino says:

    Islamizzazione della Bosnia ?

    cara Sylvi,
    quello che vai affermando è particolarmente “preoccupante “.
    Ma visto che la “causa” prima è l’ingente e massiccio investimento degli “anglo-arabi”nelle vicende ,che di per sé non si sarebbe prodotto, il tutto a questo punto, è un altro tassello che si aggiunge al lucido dispositivo di disgregazione europea.
    Un cuneo islamico quasi nel cuore dell’Europa.
    Se si dovessero accendere di nuovo Fuochi in quelle zone ,ci sarebbe da “ridere”.
    Non credo però che Croazia, Slovenia e Serbia stiano tranquillamente a guardare l’evolversi dei fatti.

    caino

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    E’ uscita la decisione della Corte Costituzionale.
    Mi sembra vagamente in contrasto con quella presa sul Porcellum (sì alle multi-candidature ma con scelta per sorteggio???).
    Boccia il ballottaggio, che era l’unica norma sensata, ma approva la vittoria totale con il 40% dei voti.
    Sono letteralmente senza parole: ma questi ci sono o ci fanno? U

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Cara Sylvi,

    ti ringrazio. Cerca però di avere altre notizie, con NOMI e FATTI, magari anche cifre in più: quanti sono ora i musulmani? Sono siiti, sunniti o wahabiti? E’ importante saperlo. Temo che siano wahabiti, che è il peggio del peggio anche s ein teoria non sta a me né a noi giudicare: il problema però è che i wahabiti oltre a finanziare la fitna, cioè la guerra civile da sempre endemica tra sunniti e sciiti, finanziano l’Isis e simili organizzazione non proprio di carità.
    Riguardo la Chiesa, fai male a fidarti: sono stati i primi, mi pare assiema alla Germania, a riconoscere il primo Stato nato dalla disgregazione della Jugoslavia, dsgregazione voluta dalla Germania e armata su sua indicazione (e quattrini) dall’Austria.
    Cosa intendi dire con:
    – “E’ sicuro che la più grande “azienda” bosniaca sia il Santuario di Medjugorje”;
    – “negli ospedali vigono le regole coranice”;
    – “dichiararsi yugoslavo corrisponde a un atto di alto tradimento”.

    Grazie.
    Un saluto anche alla famiglia, dal marito al nipotino.
    pino

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    L’Italia nel suo insieme detiene anche la massima percentuale di geni ‘Neanderthal’
    ——————————————————–
    Con tutto il rispetto per i Neanderthal, non ne avevamo il minimo dubbio.
    Basti vedere come si vota …. U.

  22. Popeye
    Popeye says:

    Caro Peter,
    Per dire la verità l’unica definizione e’ il controllo statale della produzione di compagnie private. Cioè un passo rimosso dal socialismo puro. Però ultimamente, anche qui negli Stati Uniti, la parola fascista e usata per denotare un persona con cui non sei d’accordo usata da persone liberali e di sinistra. Forse tu mi puoi dare la tua definizione.
    Qui compagnie statale dello stato federale non esistono anzi è proibito dalla costituzione come è proibito per lo stato federale di avere azioni in compagnie private. Per un periodo di tempo sotto il regno di Obama lo stato federale aveva azioni della GM, completamente fuori legge. Con il tempo lo stat federale dovette vendere l’azioni.
    Fino adesso Trump ha:
    1 – eliminato donazioni di soldi alle compagnie del l’estero che sostengono l’aborto
    2 – eliminato il visto per persone che vengono dalla Siria, Iraq, Iran, Yemen, Somalia, Libia, è un altra nazione che non ricordo fino a quando hanno metodi sicuri per determinare chi veramente sono
    3 – rimpatrio di persone che sono negli Stati Uniti che hanno una storia criminale
    4 – riiniziato la costruzione del muro con il Messico
    5 – ha dato mano libera al ministero della difesa nella guerra contro ISIS
    6 – ha messo uno stop a azioni esecutive di Obama che mette aziende in difficoltà per aumento del costo di lavoro o impedimento della produzione
    7 – ha rimosso il no di Obama alla costruzione di oleodotti
    È forse qualche altro atto “fascista” che non ricordo.
    Popeye.

  23. Popeye
    Popeye says:

    Caro Uroburo,
    Passerò gli auguri a Anita e Rodolfo come richiesto.
    Ovviamente non sono d’accordo con quello che hai scritto insomma niente di nuovo. Ognuno ha i suoi pareri.
    Popeye.

  24. Popeye
    Popeye says:

    Caro Signor Nicotri,
    Quello che lei a suggerito mandare mezzi con bombe nucleare è stat già fatto dalla USSR con un risultato negativo per loro. La Cina ha fatto un passo avanti con nuovi aerei tutte brutte copie dell’aereo degli Stati Unity e come navi non ne parliamo. Iran ha una lunga strada da camminare. La nuova Russia deve ancora risolvere la sua economia basato solo sul petrolio. Putin sta cercando di modernizzare i suoi armamenti e ha approfittato del nostro incapace lead-from-behind ex-presidente. La relazione tra Putin e Trump è da vedere. So solo che Trump non vuole rompere le scatole a Putin e viceversa.
    Popeye

  25. peter
    peter says:

    Caro Popeye

    il fatto che non intendano rompersi le scatole a vicenda non toglie che US e Russia abbiano al momento la ‘bellezza’ di 800 testate nucleari in ‘high alert’ cioe’ pronte per il lancio ad ogni secondo. Ed uno come Trump ha il dito sul grilletto. Una proposta di legge di questi giorni e’ che il Congresso debba prima dichiarare lo stato di guerra, prima cioe’ che quel pazzo possa premere un pulsante un giorno che si e’ svegliato male, ma passera’? In US molti come te non si rendono conto di quanto siamo vicini al baratro.

    Non posso mettermi a scrivere un essay sul fascismo, ma la tua definizione mi pare davvero curiosa. Per te fascista sarebbe ogni forma o grado di controllo statale sulle imprese private?! Semmai tale sarebbe una caratteristica di regimi tendenzialmente socialisti o comunisti. Semmai il fascismo storico (ma non solo esso) promuoveva il corporativismo, che e’ una cosa molto diversa.
    Direi che abbia senso parlare di fascismo solo come involuzione rispetto a contesti democratici e liberali pre-esistenti (che senso avrebbe in Arabia Saudita, Iran, Nord-Corea, Cina, quasi tutti i paesi africani, ma anche in fondo Corea del Sud e Russia? insomma laddove non vi e’ mai stato un vero regime democratico e liberta’ di stampa completa). Per cui Gobetti chiamo’ il fascismo italiano l’autobiografia della nazione, nel senso che il regime liberale pre-esistente era fragilissimo e in sostanza solo apparente, infatti il parlamento in Italia non aveva alcun controllo sul governo, non vi era reale diritto di sciopero, la stampa aveva scarsa liberta’ etc. Il fascismo fu un enorme passo indietro rispetto a progressi in verita’ molto esigui.

    Umberto Eco scrisse un bel saggio sul ‘fascismo universale’, che potresti trovare in rete e leggere.
    Trump ha come caratteristiche ‘fasciste’ secondo me le seguenti: vuole essere autoritario, ed odia ogni opposizione o critica; approva l’uso della tortura negli interrogtori; odia il ‘diverso’ quindi e’ xenofobo fino alla paranoia; e’ machista (parla di donne come oggetti passivi e detesta ogni sessualita’ non binaria); disprezza i ‘deboli’ (scimmiottava un cronista disabile che lo intervistava in pubblico); e’ populista, parla ‘per il popolo americano’ in termini di promesse e revanches in gran parte false (lo si vedra’ presto) ed e’ quindi anche nazionalista; e’ per il liberismo selvaggio, cioe’ nessun controllo statale a tutela dei lavoratori ed impiegati; e’ per il militarismo e la proliferazione nucleare come mezzo di intimidazione su altri paesi; e’ contrario alla liberta’ di espressione ed insulta abitualmente giornalisti che lo criticano, anche se le critiche sono interamente fattuali.
    La lista potrebbe continuare.

    Almeno meta’ delle cose dette sopre a te non faranno ne’ caldo ne’ freddo, ma ricorda che i regimi fascisti hanno sempre portato alle catastrofi.

    Un saluto

    Peter

  26. sylvi
    sylvi says:

    Cosa intendi dire con:
    – “E’ sicuro che la più grande “azienda” bosniaca sia il Santuario di Medjugorje”;
    – “negli ospedali vigono le regole coranice”;
    – “dichiararsi yugoslavo corrisponde a un atto di alto tradimento”.Pino

    caro Pino,
    -il Santuario di Medjugorie, anche se non ancora ufficialmente riconosciuto dal Vaticano, muove ogni anno dalla Croazia, dall’Italia, dall’Austria un giro di pellegrini e di affari connessi che si avvicina a Lourdes.Tutta l’Erzegovina campa su questa “industria” in una nazione priva di industrializzazione.
    – Mi dicono che in certi reparti degli ospedali, come per esempio maternità, gli operatori, medici e infermieri, sono suddivisi rigidamente per genere, e che le operatrici si recano al lavoro obbligatoriamente velate; cose impensabili prima.
    -dichiararsi yugoslavo può significare un rigurgito di aspirazioni nazionaliste, di idee yugonostalgiche, di un irredentismo laico che riporterebbe, profughi compresi, le cose come stavano prima e questo è considerato alto tradimento dal “nuovo” corso politico e religioso.

    Quando avrò materiale te lo farò avere, ma la difficoltà sono le traduzioni…e poi paradossalmente, questa gente , con la caduta del comunismo sperava di aver conquistato la libertà di parola, ora invece è diventata più guardinga di prima nell’esprimere le proprie convinzioni!!

    ciao Sylvi

  27. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Le dà fastidio che parli del Friuli; le dà fastidio che parli dei confini, le dà fastidio che parli dei Balcani, come se quest’ultimi non fossero stati sempre, fin dal tempo delle incursioni dei terribili bosniaci contro la Repubblica di Venezia, teatro di guerre, distruzioni e causa, finanche dello scoppio della IGM.
    Chissà se troverebbe da ridire se parlassi soltanto delle ricette des escargot a la bourguignonne comparati con quelli alla parisienne…o se mi sarebbe concesso un parere sulle pugliesi orecchiette con le cime di rapa o sulla siciliana pasta alla Norma, dove forse, secondo un suo acido sospetto, oserei parlar male della cucina meridionale.
    Ma se tutti i meridionali fossero come lei, per forza che troverei insopportabili anche i vostri piatti spesso arabizzanti!
    A proposito… il suo post dove mescola razza, con etnia, cultura con culturismo, geni neanderthaliani
    con homo sapiens è un minestrone immangiabile anche per una bocca curiosa come quella della sottoscritta.

    Per l’acidità di stomaco c’è il Gaviscon o il Malox. Ne approfitti; forse le ritornerà il sorriso in quella bocca sempre ghignante.
    Buonagiornata

    Sylvi

  28. Peter
    Peter says:

    In sostanza, cio’ che Sylvi porta a sostegno delle sue ardite tesi balcaniche sono solo pettegolezzi, anzi la sua personale elaborazione di pettegolezzi. Poi alle calende greche mandera’ pregiati documenti a Pino, sempreche’ trovi un traduttore di chissa’ quale lingua ostrogota.
    Ma non importa, lei sente le voci ‘del territorio’ quindi sa di cosa parla.
    Altro che i poveri grulli che leggono il Guardian ed il NYT e ripetono a pappagallo le eresie e dabbenaggini della stampa internazionale.

    Non e’ che la signora mi dia fastidio, per carita’. Ma anche la Nona di Beethoven o il pianoconcerto 21 di Mozart stuferebbero un po’ se il disco si rompesse.

    P.

  29. sylvi
    sylvi says:

    E così, secondo le elucubrazioni di un acidofilo abituato a illuminarsi d’immenso ogni volta che apre un giornale rigorosamente anglofono che deve far felici lettori con i paraocchi come lui, scritto da giornalisti con i piedi al caldo sotto la scrivania che copiano ciò che scrivono i colleghi sempre pantofolai, sarei io quella che spande pettegolezzi.
    Ma si vergogni! Io scrivo ciò che ho visto con i miei occhi, ciò che ho pestato con i miei piedi e che confronto con i racconti di chi camminava per le strade sotto le bombe e sotto i tiri dei cecchini.
    Riporto della fame che hanno patito, dei buchi dei proiettili ancora oggi
    sui muri dei palazzi, dell’andare a donare il sangue rischiando la pelle per rimediare un pasto. Tutto ciò la disturba? E chi se ne frega!
    La storia è piena di imbecilli che hanno sottovalutato la realtà nemmeno tanto nascosta.
    Sappiamo tutti come è finita.
    Comunque è Pino che deve giudicare i miei interventi…lei pussi via!
    Torni a preoccuparsi dei suoi prugni che non fanno prugne, dei suoi meli e dei suoi albicocchi, perchè il suo mondo finisce lì!

    Io ho un ricordo, la guerra non l’ho vissuta, di quando queste due signore, una incinta all’ottavo mese, in fuga dalle bombe, arrivarono fortunosamente a casa mia, sotto un tetto, al caldo.
    Avevo preparato un pollo arrosto con le patate, ero andata sul sicuro perchè non sapevo che religione professassero. La madre guardò il piatto, impallidì e sbarrò gli occhi; tornava da quattro anni di assedio, il più lungo assedio di una città della storia del XX secolo.
    Si mise a piangere in silenzio.
    Raccolsi l’ultima rosa della stagione e gliela misi vicino al piatto.
    Non parlammo, non ce n’era bisogno.
    Ma questi racconti sono troppo profondi, questi sentimenti troppo sdolcinati per uno come lei che se si facesse un buchetto in testa si sgonfierebbe come un palloncino.

    Sylvi

  30. caino
    caino says:

    Le beghe di casa nostra…

    Le “beghette” di casa, nostra legge elettorale compresa, mi paiono “starnazzate di comari”.
    L’economia detta i tempi, e noi altro non abbiamo da proporre che un “grullismo pernicioso”
    E ci sono pure giornali tipo “Il fattaccio quotidiano” che lo sostengono con tesi che chiamare “variopinte”. è dir poco.
    Ovvero saranno pure degli incompetenti e pasticcioni , ma visto che comunque la gente li vota , che vi dobbiamo dire. Bisogna pur vendere il giornale !
    Sinceramente ci sono beghe maggiori che le avventure di una Virginia Raggi che iersera Sgarbi ha definito La “vispa Teresa” al comando mi paiono letteralmente roba da baruffe chiozzotte se non fosse perché c’è Roma di mezzo ..ah Roma l’hai votata e adesso tientela.
    Sgarbi sarà pure antipatico,(molto) ma ogni tanto ci azzecca.
    Per cui con personaggi come La Vispa Teresa, il Grullo parlante ,il giovin DI Battista di belle speranze ci prepariamo a fare i conti del caos sistematico prossimo venturo.
    Sull’altro fronte (Dx) si aggirano personaggi che altro non fanno che scimmiottare i vari Trump e Putin,preconizzare l’uscita dall’Euro, infinocchiando i poveri beoti italioti ,sulle grandi risorse della Lira,lasciata libera.su dazi da rimettere, ect,ect..cavalcando un “sovranazionismo” di ritorno o di andata (verso il nulla)
    Di Matteo meglio tacere ,adesso gioca con facce e bucche.
    Zonin,Debenedetti e Marcegaglia , (pure una parente del Belusca), pare abbiano inzuppato il Biscottino ectect..dalla Toscana al Veneto ,tanto per non far torti a nessuno.

    Robetta in confronto a quanto succede nel mondo ..a qual che vedo altro non ci resta che dichiarare l’area anglo sassone puritana a guida USA, come nemica dell’umanità.

    caino

    ps Nel nostro piccolo Popeye e Peter giocano ai soldatini, con i missili discettando di Kilometri e di strategie..una bel quadro :

  31. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Signora, provi a vergognarsi lei, per una volta, di sbraitare come una santippe piena di bile, e tralascio paragoni meno classici per non scendere al suo livello. Lei e’ stracolma di rabbia ed ogni occasione e’ buona per dare la stura, specie la punzecchiatura viene da queste parti.
    Il mio mondo e’ molto meno limitato di quanto non ne pensi chi si rimpinza delle pappe delle treccani o di rassicurazioni vaticane di fine del mondo che non verra’ (amen).

    Mi stia bene

    P.

  32. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,
    ma intanto che starnazzano, Roma chi la governa? Poi, mio caro, mi pare che Roma stia bussando a quattrini dalle nostre tasche…perciò non è proprio più un problema dei soli romani.
    Senza scherzare tanto, io chiederei il ricongiungimento a Vienna!
    Del Fatto e del suo Direttore mi viene l’orticaria solo a nominarli; giornali e giornalisti che hanno “ALTA” l’etica professionale!!! Quasi come il Guardian e il NYT!!!

    ciao Sylvi

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Sylvi non è tenuta a fornirmi documenti. Mi ha dato delle imbeccate, che sarà mia cura verificare se sono vere e in tal caso approfondirle.
    Buona serata.
    pino

  34. Peter
    Peter says:

    x Pino

    Nesuno ha detto che fosse ‘tenuta’ a checchessia, ma il mio commento resta valido per ragioni fin troppo ovvie.

    Vista la gratuita animosita’ su questo blog verso chi si documenta da fonti di stampa non italiane (o non balcaniche, a seconda dei casi….) potrebbe se crede dire lei ad altri cosa sia un giornale come il Guardian (al quale molti lettori pagano contributi come sostegno) e come lavorano i suoi cronisti e reporters. O anche Channel 4 News ed i suoi cronisti tipo Jon Snow e molti altri, Solo un’idea, non una richiesta, sia chiaro.

    Buona serata a lei

    Peter

    Ps

    Dove si firma la petizikne per farli ‘ricongiungere’ a Vienna?! Lei sa do chi parlo

  35. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    mi scusi ma a me pare che questo sia solo un blog di libere opinioni nelle quali ciascuno porta primariamente i suoi punti di vista. Che siano corroborati da prove oppure no mi sembra secondario perchè noi non siamo un giornale che vende ma solo simpatiche persone che chiacchierano.
    Le prove – intese come libri, giornali ecc. – sono bene accetta, almeno da me, ma non sono obbligatorie. E comunque direi non possono mai essere intese testi sacri indiscutibili.
    Noi siamo di cultura laica e pertanto mettiamo tutto in discussione, a cominciare dall’esistenza del buon Dio.
    Invece a me sembrerebbe obbligatorio un po’ più di rispetto reciproco, che comporta anche l’accettazione del diritto di avere ciascuno le proprie opinioni. Alle quali secondo me si dovrebbe rispondere con contro-argomentazioni e non con stizze o peggio.
    Un saluto U.

  36. caino
    caino says:

    XPopeye

    In quella che fu la mia catapecchia di collina , un bel giorno decisi che era opportuno “recintare” il retro casa o giardinetto che confinava con il vicino !
    Interpellato, per dividere le spese, (il vicino confinante) mi rispose che in quel momento non poteva “finanziaramente” venirmi incontro.
    Mi concesse però di farlo (il muretto) metà nel mio e metà nel suo.
    Le parrà incredibile, ma da noi in Italia si usa così.
    Non so da Voi .

    caino

  37. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Ma davvero? E’ da tempo che come blogger non le faccio credito, e la risposta che si merita e’ che nin la scuso, e della sua opinione in materia non me ne frega un accidente.
    Se proprio vuole una contro-argomentazione (senza stizze o peggio che pertengono a Sylvi, non a me) , la signora parlava di finanziamenti arabi alla islamizzazione della Bosnia (un’accusa molto precisa ancorche’ senza molto senso per me) , Pino chiede ‘elementi precisi’, la signora fa il solito ‘giro di nozze’ di viaggi frequenti, amicizie, contatti orali, problemi di traduzione….
    Nulla di grave, per carita’, solo divertente, visto che la signora (e lei egregio) accusa me abitualmente di parlare per sentito dire, o di ispirarmi alla stampa estera!

    E’ una mia ‘pinione, ad esempio, che i missili prossimi ai confini della Russia o chicchessia non alterino nulla dello scenario apocalittico globale, e lei mi ha risposto molto volgarmente.

    Insomma, give me a break, get off my back. Si dice cosi’.

    Notte

    P.

  38. Peter
    Peter says:

    x CC

    Non so da ‘loro’, ma il confine del retro e’ normalmente a spese di chi ha la casa col giardino sul retro, ed il suo vicino e’ stato gentile con te.

    P.

  39. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,
    il nostro “gentile” anglo bloggher ha letteralmente affermato, con una certa supponenza come suole, che…-ma il confine del retro e’ normalmente a spese di chi ha la casa col giardino sul retro,-
    Elementare, Watson!
    Che il confine si chiami confine dovrebbe significare che ci sia una casa con giardino sui due lati, altrimenti sarebbe altro…un fosso, un torrente…
    Normalmente,qui da noi, o si costruisce il muretto a metà e si dividono le spese, o si costruisce interamente sul proprio.
    Forse in Inghilterra hanno altre usanze!
    Il mio muretto sul retro è metà in comproprietà e metà completamente sul nostro terreno. Un vicino si era rifiutato di intervenire.
    Comunque su quattro lati del terreno abbiamo avuto cinque problemi di recinzioni; ma il peggiore è stato il Comune, che lungo tutta la strada ci ha espropriato una striscia, ha promesso, per iscritto, che ci avrebbe pagato fissando anche il prezzo.
    Cambiato Sindaco e tecnico comunale, si sono rimangiati tutto.
    O gli facevamo causa o lasciavamo perdere.
    Abbiamo lasciato perdere , perchè da noi, al contrario di altre parti dello Stivale, non abbiamo l’avvocato facile.

    E i Balcani …non c’entrano!!!

    ciao
    Sylvi

  40. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Inutile fare confronti con ciò che rimane del giornalismo in Italia: perché farci del male?
    Credo che Vienna nel suo noioso isolamento non rivoglia più né quelli del sud né quelli del nord e dell’ovest o dell’est.
    Un saluto.
    pino

  41. caino
    caino says:

    Vabbè, a parte che la domanda era per Popeye,devo concludere che è stato corretto quindi,da parte mia, pagarmi il MURO, visto che al vicino non fregava nulla della recinzione.

    caino

  42. caino
    caino says:

    Come direbbe Uroburo,OOOOYUOAHHAAAAAehiiiiiiii, (più o meno),Teresa May,si è autocanditata a governare il pianeta insieme a Trump !

    caino

  43. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,

    noi chiediamo l’annessione alla Francia, insieme a Liguria e Toscana, e così dopo espropriamo le ville degli Inglesi in Toscana.!

    caino

  44. Peter
    Peter says:

    ‘E i Balcani non c’entrano’

    Toh, che e’ successo?! Per una volta i Balcani nin c’entrano?! mi sa che questa e’ talmente unica che ce la dovremo incorniciare.
    Mica scema la signora, pero’, bisogna dire….i confini coi Balcani sono la proverbiale corda nella casa dell’impiccato….

    P.

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