40 commenti
  1. sylvi
    sylvi says:

    Ho appena finito, quasi, di spignattare per due giorni, perchè, beati voi che sarete in qualche ristorante riveriti e serviti, magari, quasi sicuro, a mangiare cibi di tanta apparenza e poca sostanza, dicevo che io non riesco a trovare un notaio abbastanza serio che sa dirmi che cosa c’è realmente nel piatto. E così non mi fido,e continuo , fin che posso, a non aver bisogno possibilmente, dei dettami delle varie conferenze di Parigi.
    Ma volevo anche raccontare un po’ delle tradizioni di Natale dalle nostre parti.
    Ho tre nipoti: uno frequenta la Scuola materna privata cattolica; uno frequenta il nido privato a Trieste dove la mensa prevede abbondanti lenticchie e legumi vari, poca carne perchè non macellata secondo i riti che potrebbero offendere bambini di credo musulmano.
    I bambini che non si adeguano? …stanno digiuni!!!
    Questo bambino, figlio di genitori non particolarmente cattolici praticanti, andrà alle scuole materne ed elementari private cattoliche.
    Mio genero agnostico, fra scuole fin troppo politicamente corrette , con scuole che temono di offendere i musulmani, che temono di offendere le famiglie gay che pretendono di imporre le loro teorie gender…ha scelto …le suore!
    Ma è il nipote più grande, quello della scuola pubblica , che desta la mia attenzione.
    Il quaderno di Religione è diciamo molto , fin troppo , corretto. Gesù e la sua nascita è ancora un dato di fatto, ma la maestra deve avere una gran paura di perdere il posto , il Preside è di sx sx e non si sa mai!!!
    I bambini sono andati in giro per il paese cantando : Buon Natale a te che vieni da Nord; Buon Natale a te che vieni dal mare; Buon Natale a te che vieni dal Sud…!
    Il nipotino non se la ricordava, era lunga, girava con il foglio, e non riusciva a commuoversi sul testo.
    Non si inventa una canzone che sia accettabile in quattro e quattr’otto e che passi alla storia e quindi alla tradizione solo perchè abbiamo un problema di migranti.
    Che facciamo della tradizione musicale natalizia con qualche secolo di storia?
    Che facciamo delle opere della tradizione napoletana, di quella di tutte le regioni italiane?
    E perchè mantenere una Traviata che in fondo è la storia di una puttana, e non la dolcissima ” Fermarono i cieli” di San’Alfonso Maria dei Liguori? O le elimineremo entrambe ?
    Eliminiamo del tutto la musica per fare prima?

    Voglio essere ottimista: la nostra storia merita rispetto, senza togliere nulla agli ospiti , ospiti di altre credenze , che però devono ricordare che se noi siamo pronti ad accoglierli, loro devono essere pronti a rispettare la nostra cultura , le nostre tradizioni, la nostra storia.
    Qui la politica non c’entra un bel niente, nè c’entrano ” i furbetti” italianissimi che non si capisce bene dove vogliono andare!
    Il mio Buon Natale va a questi e a quelli, nonostante le diverse opinioni.
    Natale è la nascita dei nostri bambini, del nostro futuro.
    E così il mio Buon Natale è per tutti voi, uno per uno, senza dimenticare nessuno.
    E’ per il nostro futuro!
    Il Buon Anno è un altro discorso!

    Ps: Ho la posta che non funziona perciò non posso privatamente scrivere a nessuno.

    Sylvi

    Rispondi
  2. caino
    caino says:

    Ma il Natale e’di sxsx o solo di sx o al centro o a dx odxdx ?
    Con questo incubo che mi tormenta aspetto l’anno nuovo e la Befana, Magi sono in ritardo,un drone li ha scambiati per dei califfi e li sta inseguendo.
    Di sicuro l’anno nuuovo ci portera’tante cose nuove nell’area del mercato.

    Caino

    Rispondi
  3. Peter
    Peter says:

    A me invece il cioccolato! Adoro il cioccolato al latte di buona marca, specialmente a Natale.

    Un tale una volta disse ‘ in principio era il Verbo, ed il verbo era ‘cioccolato’.

    P.

    Rispondi
  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Carissimi tutti,
    anche se in ritardo vorrei mandare un amichevole e sentito augurio di buone feste e di buon anno a tutti i commentatori: quelli ancora presenti, quelli che se ne sono andati, quelli che sono stati mandati.
    Sapete cosa ne penso, ebbene il mio punto di vista non è cambiato.
    Comunque tantissimi auguri ed un caro saluto a tutti U.

    Rispondi
  5. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,
    lei non si smentisce mai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E’ Natale, abbondiamo!!!!!
    Mi spiego: che lei possa amare il cioccolato mi parrebbe cosa abbastanza normale, soprattutto fra i maschietti; ma casca l’asino quando lei aggiunge ” al latte”.
    Ma le pare? Il cioccolato è cioccolato solo se fondente extra con il 75% di cacao. Tutto il resto …aggiunta di latte, di aromi vari, persino di zenzero e peperoncino, quando non noccioline o mandorle, arance fresche e candite…per non dire di Gran Marnier o altri liquori è appunto un miscuglio CON cioccolato.
    Lasci stare i Verbi, e impari a mangiare cioccolato degno di tale nome.
    Le auguro una tazzina di ottimo caffè Illy e un cioccolatino come si deve accanto!
    Come sono buona!

    Sylvi .

    Rispondi
  6. sylvi
    sylvi says:

    caro Uro,
    prima di tutto auguri carissimi a te.
    Per Natale i figli mi hanno regalato una bellissima Tajine con fondo di ghisa e coperchio di porcellana.
    Ho già pentole di ghisa che funzionano in maniera eccellente, ma la tajine non l’ho mai preparata, solo mangiata in Tunisia e Marocco.
    So che tu sei esperto, perciò ti sarei grata se mi dessi alcune dritte:
    a) con quale successione si mettono gli ingredienti? So che la carne va in fondo alla “padella”…ma poi?
    b) Sulla cima del coperchio c’è un piccolo vano dove suppongo bisogna metterci dell’acqua. Ti risulta?
    c) suppongo anche che bisogna aggiungere ceci, carote, zucchine …ho visto che i berberi fanno una palla di verdure tritate e le posano in cima. Ti risulta’
    Ho le istruzioni e le ricette solo in francese e tedesco e questo non aiuta!

    Attendo tuoi lumi!
    un salutone
    Sylvi

    Rispondi
  7. Peter
    Peter says:

    Ecco, esponiamo il fianco….lo sapevo.

    Basta dire cioccolata ed il gioco e’ fatto.
    Il cioccolato fondente non mi e’ mai piaciuto, troppo amaro.
    Ammetto che il caffe’ Illy e’ l’ unico bevibile da queste parti, anche il Lav… che vendono qui mi pare quasi ciofeca di remota memoria.
    Ed alla lunga il Carte Noire francese stanca un po’.

    Dopo lunghe riflessioni, dichiaro che i cioccolatini Thornton sono appena superiori ai Lindt. Ma lo sono. Anche perche’ mi regalano solo i primi.

    La vera passione degli inglesi, e l’ unica cosa che mi accomuna, e’ il cioccolato/a. Non il te’, che in realta’ appresero a bere nel XVII secolo da una regina portoghese che ebbe la ventura di maritarsi in Albione.

    Ancora mi ricordo quante porte mi si aprirono per pregiate scatole di cioccolatini di marca al momento giusto. Un gioco da bambini.

    P.

    Rispondi
  8. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    ho un pomeriggio di “libera uscita” nessuno mi chiede niente, nessuno mi scoccia, così mi dedico al blog di Pino.
    Innanzitutto i “miei” Re Magi avanzano a tappe sostenute verso la Grotta. La raggiungeranno in tempo …non ci sono droni che tengono!
    Non credo che il Bambinello chieda ai tre Re quale sia la loro fede politica,…ma poi, su questo povero Stivale , ci sono imbecilli di tutte le fedi, e il Bambinello li sopporta da lungo tempo, figurati se lo spaventano quattro fascio-comunisti con quattro chiacchiere su presepi e crocifissi!
    Forse sussurra: voi non eravate, voi non sarete…IO SONO.

    Come va il Mercato in Piemonte? Tanto per scendere sul pratico!

    Sylvi

    Rispondi
  9. caino
    caino says:

    Mi sembra che in UK, più che di cioccolata vi sia bisogno di salvagenti a Capodanno.
    Putin ne manderà alcune migliaia.

    Caino

    Rispondi
  10. caino
    caino says:

    Quello che serve è un governo Salvini -Grillo un governo sfascio legaiolo cri.cri..
    Renzi potrebbe fare il Capo delle giovani marmotte al Quirinale.
    E con questo auspicio ,vi auguro un buon anno.

    Caino
    Ps Putin travestito da Befana, arriverà dal Nord est per completare…mentre a Bruxelles, i funzionari saranno vestiti da Croupier

    Rispondi
  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Lieto di rileggervi. Fermo restando che da qui non ho mai bannato nessuno, eccetto mi pare il siciliano emigrato in Germania, del quale ora non mi viene in mente il nome. Se non ricordo male, aveva pubblicato qui una mia mail privata inviata come risposta non ricordo se a lui o ad Anita Alla quale ho chiesto più volte via mail notizie, ma purtroppo non mi ha mai risposto.
    Un saluto.
    pino

    Rispondi
  12. caino
    caino says:

    Caro Pino,
    feci la comparsa sul tuo Blog, all’epoca ancora sull’Espresso, circa due lustri fa, in un periodo pre-crisi.
    Sembra ieri.
    Mi ricordo che all’epoca circolavano strani personaggi tipo l’Alberto detto l’economista o quell’altro della tesi sulla Madonna di non so più di dove.
    Mi ricordo però una Madonna fascistissima,nel senso che i Repubblichini ,portavano in barella i malati ,dove avvenivano le visioni …(documentazione fotografica tratta da internette).
    Non so quanti miracoli avvennero,di certo non fece il miracolo di salvare il Regime.
    Ora alla Madonna ,a san Giuseppe al Bue e all’Asinello e al Bambin Gesù nei presepi di Roma e Milano hanno messo le maschere per le polveri sottili,I Magi invece ,per fortuna li ha salvati la Sylvi nel Presepe del Nord-Est.
    Poi vennero i simpaticoni …purtroppo scomparsi ,mentre la crisi si annunciava..
    Mi ricordo che fu proprio in quel periodo che mi caddero in testa dalla mia polverosa biblioteca i libri di due noti ubriaconi di metà ottocento, che trattavano di vini e bevande alcoliche.
    Da allora la mia vecchia passione non mi ha più abbandonato e ho letto e riletto molto, tanto da avere delle crisi etiliche.
    Oggi preda dei fumi dell’alcool, devo dirti ,in tutta sincerità, che non mi sono mai divertito tanto ,tra i vigneti, ad ascoltar cazzate sui nuovi vini.
    I vini italioti oggi ci propongono i Renzi, i Salvini,i Grillo,mentre dall’Est arrivano i vini russi di Putin,Obama continua con i vecchi cereali.
    Penso di ridere ed ubriacarmi almeno fino al 2030,se non mi cadono le montagne in testa, toccherà alle nuove generazioni il bello …quando i vini finiranno e non sapranno più che cazzo dire ..parafrasando il buon Crozza. : La pregiata ditta “.INC cool 8″ sta avviandosi al dessert.

    un saluto
    Caino

    Rispondi
  13. Peter
    Peter says:

    Da che pulpito umido e nebbioso vengono certi commenti. Infatti se certe isole atlantiche sono un po’ bagnate, il nordoveste italiota certo non e’ da meno. E non sta’ neanche sul mare….
    Si presume che cola’ usino autarchicamente gomme di pneumatici di pregiata marca a mo’ di salvagenti, declinando i prestiti putiniani.

    Ma perche’ poi Putin, che e’ sempre piu’ incline a prendere che non a dare?! Misteri dello humour italiota. E la teobromina mi aiuta a capire solo fino ad un certo punto. Non potro’ mai raggiungere le audaci e mordaci vette etiliche di chicchessia.

    P.

    Ps
    Eh eh eh

    Rispondi
  14. caino
    caino says:

    Non credo nemmeno io, nemmeno se ingurgiti una tonnellata di alcaloidi,
    Per quanto attiene a Putin ,non è al sottoscritto che devi chiedere .La moda è partita dal Nord Est e va diffondendosi tra la piccola e media borghesia italiota,
    Quelli come me ne sono immuni da tempo,

    Caino

    Rispondi
  15. sylvi
    sylvi says:

    Non trovo corretto affermare che Putin” è più incline a prendere che non a dare…”
    In fondo è lui che si dà da fare in Iraq e in Siria …e la Turchia badi alle sue intemperanze, credendo di leccare i calli alla Nato e all’Obama tentennante…
    L’ho già scritto in tempi non sospetti, ma repetita iuvant, Putin ha i russi dalla sua parte e i russi hanno dimostrato abbondantemente di che tempra son fatti quando c’è da combattere. Sanno fare anche senza il tacchino del Ringraziamento, e senza il the delle cinque!
    Gli basta la neve!
    Non è che io mangi direttamente il borsch con gli ortodossi di Russia, ma la sarma in ricetta serba l’ho mangiata più volte, e i serbi sono, da tutti i punti di vista, parenti stretti dei russi. Basta ascoltare.
    Ho la netta impressione che la stampa occidentale scriva, in blocco, sulla Russia ciò che gli americani desiderino accada , non le cose come stanno.

    Ps: per Caino
    Già oltre un anno fa il mio Marko è diventato cittadino italiano.
    Da buon serbo ha imparato a memoria alcuni articoli della nostra Costituzione a memoria, canta l’Inno nazionale, ma ha mantenuto la cittadinanza serba di cui va sommamente fiero.
    Afferma con orgoglio e riconoscenza : sono un tuo concittadino- ma con tipico carattere serbo afferma che vorrà ricambiare l’accoglienza che questa Nazione gli ha dato.
    Sicuramente non vuole diritti che non siano ricambiati da doveri. E’ un duro, un serbo slavo, appunto!

    saluti
    Sylvi

    Rispondi
  16. caino
    caino says:

    Come hai visto, caro Labour,la risposta alla tua domanda ,arriva dal Nord est profondo,
    Essi sono alla ricerca di una soluzione ai loro problemi, oggi la ricercano presso coloro che adombrano nella figura di Putin il Leader forte,
    Peccato che la risposta non esista ai loro problemi ,che è poi in ultima analisi la perdita di potere ,di quelle frazioni di borghesia,che la globalizzazione impone ed imporrà sempre più,
    E’ una lenta erosione di patrimoni,di ricchezza,accumalata,ricchezza che va ad alimentare sempre più i veri Potenti,siano essi finanzieri o Multinazionali.
    Questa erosione colpisce anche i ceti proletari che durante gli anni del ventennio felice, avevano sperato in un loro riscatto ,alimentando anche le correnti socialiste riformiste,in altre parole il Welfare.
    Perdono potere in questa fase, pure i ceti intellettuali o cosiddetti intellettuali.
    La risposta a questi problemi economici non esiste nel sistema capitalista ,l’attuale crisi ne prepara solo una più grande ancora ed allora si vedrà…
    Ecco che allora si assiste a questi fenomeni di innamoramento,a questi tentativi di rinazionalizzazione delle masse ,che passa anche attraverso una contorta esaltazione delle tradizioni..dei localismi ,ect,ect,un misto di vecchio e di nuovo,di cose già viste nel ventennio e di novità .
    Putin è solo una faccia di una medaglia che in questo momento fa comodo spendere sul mercato ,ovvio che lìaltra faccia della medaglia siano gli USA,oggi rappresentati da Obama-
    Un tempo USA esaltatissimi da quegli stessi ceti che oggi si lamentano.
    Ovvio che all’epoca era in chiave anticomunista, ma oggi che il nemico non esiste più ,bisogna pur prendersela con qualcun altro..
    Ma, caro Labour, temo che nemmeno questa volta , la tua assunzione di alcaloidi possa capire il mio etilismo.

    Caino

    Rispondi
  17. uroburo
    uroburo says:

    Cari tutti,
    vedo che la solita sfrenata vis polemica non vi abbandona mai. Contenti voi!…. Ma non è gia abbastanza pieno di contrasti il povero mondo? Mah …
    Per Silvy.
    Per la verità sono d’accordo con Peter: non mi è mai piaciuto il cioccolato fondente che trovo troppo amaro. Quanto al peperoncino, credo che sia un’uso messicano, e visto che la cioccolata l’hanno inventata loro …
    1. Io non uso la tajine ma solo normali casseruole di ghisa.
    2. La successione degli ingredienti dipende dal tipo di tajine.
    3. Anche le verdure dipendono dal tipo di tajine.
    4. Sì, pare anche a me che si metta l’acqua sul coperchio.
    4. Ti mando per e-mail le mie ricette, compreso la tajine dolce.
    Un caro saluto a tutti U.

    Rispondi
  18. sylvi
    sylvi says:

    caro Uro,
    ho la posta fuori servizio e ci vuole la mano di mio figlio, perchè nemmeno Mino ne viene a capo.
    Ci vorrà qualche giorno e la disponibilità di tempo del figliolo.
    Intanto grazie.
    Sylvi

    Rispondi
  19. caino
    caino says:

    Che simpatico Uroburo,
    per anni la tua Vis polemica non è stata inferiore a nessuno.
    Ora, non ho ancora ben capito se eventualmente ti dia fastidio quella degli altri.
    In tutti i casi ,mi sembra che ognuno eserciti da ultimo le sue idee in piena libertà, senza insulti gratuiti, come purtroppo avvenuto in passato, per cui a esposizioni si risponde con altrettante se si ha il tempo,le conoscenze necessarie od anche solo il piacere.
    Se poi ci si riduce ad un solo Blog di cucina o scambio di ricette ,nulla di grave solo che i Post di partena del Blogmaster ,per ora non ne parlano ancora.
    Un salutone e tanti auguri, devo andare a controllare che l’arrosto non vada in fumo.

    Caino

    Rispondi
  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    dammi un colpo di telefono, oppure mandami un sms con l’indirizzo e-mail di Mino che ti rimando il tutto.
    Un saluto U.

    Rispondi
  21. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,
    non so se il tuo riferimento al “Nord est profondo” sia riferito al FVG rispetto all’Italia, o se tu intendessi le ex cortine di ferro.
    La distinzione non è ininfluente, perchè se riferito al Friuli le tue elucubrazioni su proletariato, piccola o media borghesia sarebbero fuori luogo, soprattutto se esposte da un piemontese con la sua storia di nobiltà di grande, medio, piccolo calibro e giù, giù ….un proletariato di tutto rispetto!
    Dalle mie parti c’è sempre stato un via vai di genti e di popoli, un veloce ricambio di situazioni…il nobile veniva sgozzato dal vincitore di turno, e così i suoi vassalli, valvassori e valvassini…e chi era in cima alla scala sociale ruzzolava velocemente in fondo…
    Succedeva anche che il proletariato si incazzasse e allora si liberava brutalmente del signorazzo di turno.
    Insomma un territorio vivace che non teneva in gran conto i minuetti delle corti sabaude!
    Per scendere sul pratico di casa mia, lo stato sociale lo si misurava dalla quantità e qualità della libertà di cui godevamo ( anche la Regina Elisabetta in fondo ha padroni a cui rendere conto!) e ovviamente dalla quantità e dalla qualità di cibo che trovavamo nelle nostre tavole.
    Il Potere? era aleatorio appunto, cambiava spesso di mano e perciò era meno pericoloso.
    Dalle mie parti comandarono a lungo i Principi tedeschi del SRI, erano lontani e delegavano.
    Poi …anche l’Impero austro-ungarico era lontano, ma fu anche, cosa unica nello Stivale, un Padrone illuminato che adattava le leggi ai Popoli.
    Venezia per un millennio fu, dati i tempi, un faro di democrazia e di illuminismo, dove c’erano sì i nobili con i loro privilegi ma erano anche talmente avveduti da non inimicarsi il popolo.
    E così se il popolo ha la percezione della Libertà non fa molto caso se in tavola c’è un cosciotto o un musetto.O anche soltanto una fetta di polenta e formaggio. ( quest’ultimi per me ma anche per mio marito sono i cibi che porteremmo nell’isola deserta!).

    Come vedi abbiamo una percezione della borghesia di qualsiasi misura piuttosto diversa da quella di cui tu hai parlato più volte.
    Come regoliamo i nostri rapporti sociali? Eliminando dai nostri dintorni chi ha la puzzona sotto al naso. Amen.
    Tu parli di perdita di potere degli intellettuali? La cultura non perde MAI potere, basta intendersi sul termine.
    Tu parli di rinazionalizzazione delle masse…che brutto termine coniato da chi credeva di rendere consapevoli le masse con la Rivoluzione.
    Le “masse” mio caro non erano consapevoli affatto, infatti sono passate da un Principe Padrone a un Padrone Socialista. Ed è finita come sappiamo.
    La cultura locale, ce l’avessero avuta le masse!!!…è il fondamento, il nucleo per comprendere la geometria della cellula, cioè della società in cui ci è dato vivere.
    Oh certo,la cultura come la intendi tu,quella tutta rivolta ai massimi sistemi economici, alle leggi fisiche che ci governano, non può che rizzare il nasone davanti alle mie quisquilie sociali e umane che comprendono però anche una grossa riflessione sulle problematiche ambientali, un tutt’uno con la nostra civiltà.

    ciao
    Sylvi

    Rispondi
  22. Peter
    Peter says:

    In effetti mi ci vuole molta teobromina per afferrare le sottilissime analisi etiliche sociopolitiche di cui sopra, ma ne intravedo un barlume, cioe’ che le borghesie varie (ma non direi solo loro) cercano spesso un ‘uomo forte’ cui aggrapparsi nelle loro illusioni quando si vedono minacciate nei loro quattrini, ergo nella loro esistenza, ergo come ‘soggetto politico’. Ma Putin poi???!!!!
    Mi si conceda pero’ di aggiungere in molte parti del mondo, ma non tutte. Infatti gli inglesi sono immuni da tali tendenze da secoli, ma tutto sommato anche i francesi non scherzano, De Gaulle fu una infausta eccezione, un residuato postbellico.

    Sylvi vorrebbe farci credere che anche dalle sue parti siano ‘speciali’, ma noi non ce la beviamo. Come al solito.

    P.

    Rispondi
  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Caino,
    certo ognuno è libero di far quel che gli pare, ça va sans dire. A me però sembrerebbe meglio, piuttosto che far quel che ci pare, far le cose giuste. E se è vero che ognuno ha una sua visione del giusto, è però anche vero che un eccesso di, per lo più immotivata ed eccessiva, aggressività è un inutile spreco di energie.
    Hai ragione nel dire che in passato, un passato alquanto lontano per la verità, io sono stato molto polemico. Mi sono però reso conto che, giustappunto, esageravo e che avrei potuto tranquillamente farne a meno senza che cambiasse alcunchè della forza, o meno, delle mie argomentazioni.
    E questo mi sembra tanto più vero tra persone che si conoscono direttamente e che hanno potuto intrattenere rapporti reciprocamente cordiali se non amichevoli.
    Io faccio un po’ fatica ad essere polemico con persone con cui ho condiviso tetto e desco. Ma probabilmente è solo una mia personale paturnia.
    Un caro saluto U.

    Per Peter
    Caro Peter,
    tuttavia De Gaulle è riuscito a creare un sistema politico che per più di mezzo secolo ha dato stabilità ad un paese sbrindellato in tanti minipartiti com’era la Francia della V Repubblica.
    Ce l’avessimo noi un De Gaulle!… Che quanto meno, a differenza del Pifferaio fiorentino, ha permesso al suo popolo di scegiersi direttamente i propri rappresentanti.
    Un saluto U.

    Rispondi
  24. pino nicotri
    pino nicotri says:

    x Peter

    x Peter

    A differenza del passato, preferisco non intervenire nei commenti dei lettori. Debbo però farle cortesemente notare che gli inglesi sono responsabili dei disastri, ancora attuali, del Medio Oriente, Israele, Palestina, Iraq e Iran compresi, nel quale Iran hanno ucciso nella culla in tandem con gli Usa la neonata democrazia. E se non ricordo male anche della frattura tra India e Pakistan. Dobbiamo agli inglesi la scelta cinicissima di mettere sul trono arabo i wahabiti, che ovviamente hanno poi finanziato Bin Laden e i talebani così come oggi finanziano l’Isis e Al Qaeda. E non parliamo poi del Kenia e altri Paesi africani.
    Cordialmente.
    pino nicotri

    Rispondi
  25. caino
    caino says:

    Caro Uroburo,
    certo, comprendo quello che hai testé enunciato.
    Se ben ricordi ,un tempo ,proprio mentre eravamo convivialmente seduti intorno ad un desco, in quel di Milano, la seconda volta, a mangiar pesce, dissi che avrei mutato il mio nick, da cc a caino.
    Non era il frutto di un sfizio, bensì il fatto che nella vita a volte si cambia, nel senso che letture vecchie e nuove possono mutare la comprensione dell’esistente, almeno questo vale per me.
    Di conseguenza, non penso,che le conoscenze personali, possano influire per esempio sul modo di esporre le mie convinzioni di come vanno ed andranno le cose in questo benedetto “pianeta”.
    Scrivo quello che penso, indipendentemente dalla stima che posso nutrire per gli altri interlocutori ,e se talvolta vi può essere “vis”, non la trovo così deleteria, purché essa si mantenga entro certi limiti ed inerente al caso .
    L’importante è che non sia gratuita, fine a se stessa.

    un salutone

    Caino

    Rispondi
  26. pino nicotri
    pino nicotri says:

    x TUTTI

    Aveva ragione Caino, anche se arrivare ad uccidere una persona, Abele in questo caso, è sempre sbagliato. Caino sacrificava a Dio verdure e ortaggi e se sacrificava animali sceglieva quelli malati. Abele invece sacrificava, cioè uccideva, gli animali più belli e sani e dacrificava solo animali, niente vegetali. Abele era cioè un mascalzone e la mania di vederlo come martire e di condannare Caino ha taroccato il dna delle civiltà monoteiste, in particolare di quelle ebraiche e cristiane, facendo apparire come normale e bello ammazzare animali per offrirli a Dio e facendo apparire Dio come un feroce e demenziale gustatore di ammazzamenti di povere bestie. Inevitabile che poi si arrivasse nella bibbia alle pulizie etniche e ai genocidi commessi dagli antichi ebrei in nome o per ordine di Dio.
    In Abele c’è quindi la radice del Male.
    pino nicotri

    Rispondi
  27. caino
    caino says:

    Mia cara Sylvi,
    il mondo è bello ,perché è vario.
    Più che di massimi sistemi, in questi ultimi tempi mi sono occupato di minimi sistemi.
    Ciò non toglie, che, per chi sappia praticare un minimo di dialettica essi non possano interferire tra di loro ,ovvero non possano che aiutare ad una migliore comprensione.
    In questi ultimi tempi, ho scoperto che un mio pro-zio da parte materna fu costretto ad emigrare negli USA. poiché un ben giorno trovò davanti a casa, un manganello spezzato.
    Il tutto ovviamente nei primissimi anni di quel favoloso ventennio ,che creò una atmosfera.
    Infine ho scoperto che nelle mie vene ,scorre almeno un 32 .mo di sangue meridionale, se ho fatto bene i conti, leccese in particolare.
    La causa fu il matrimonio del mio bis-nonno, nato a Lecce, ma piemontesissimo, in quanto il padre era un funzionario sabaudo colà inviato per motivi di servizio.
    Ulteriori ricerche poi ,mi hanno portato a scoprire che il trisnonno proveniva da una famiglia di “cerusici “al servizio della salute della “corte “in dal 700.
    Il matrimonio non fu ben visto ed il povero bisnonno , morì ancor giovane, diseredato e povero in Argentina, lasciando 4 figli tra maschi e femmine nella” miseriaccia” più nera.

    Cambiando discorso, devo dire che le mie ultime letture trattano di un inedito su Fra Dolcino, molto interessante, sai ,le solite rivolte ,che indotte o meno, portano poi i poveracci senza guida al massacro e sostanzialmente per i vivi che restano gli eventuali benefici ,sono solo il frutto del mutare dei tempi economici e non certo per il ben volere dei signori.
    Semmai i signori ,anche se duri di comprendonio si adeguano e continuano a comandare, magari in modo diverso, di sicuro più efficace, oggi né abbiamo le riprove, se mai ve ne fosse bisogno.
    Per il Natale poi” girolando”, ho comperato un libricino ::Sul fronte di Gandesa , che narra le vicissitudini dei Volontari del canavese, del ciriacese, e delle valli di Lanzo dall’emigrazione alla guerra civile spagnola.
    Sai, i soliti vagabondi anarchici, comunisti e socialisti che fecero parte delle Brigate Internazionali.
    Piccole storie, ma molto interessanti e come ebbi a dire da altre parti, quella volta sull’Ebro ,finirono le speranze, ma la storia come sai non si ferma, nonostante le più belle tradizioni.

    un salutone anche a te.
    Caino
    ps Oggi i fiumi ,sono oceani

    Rispondi
  28. Peter
    Peter says:

    x Nicotri

    Fa bene (o meglio farebbe bene, dato che non lo fa…), visto anche che i lettori fanno ben pochi commenti ai suoi post sul Medio Oriente.
    Il Medio Oriente che qualcuno tirerebbe in ballo anche in merito, mettiamo, alla ipotetica prossima ventura colonizzazione (che brutta parola!) del pianeta Marte….

    La ringrazio sentitamente del suo ennesimo illuminante breve. excursus storico sugli albionici. La mia succinta risposta e’ che (ammesso e non concesso che…) se non lo avessero fatto loro, lo avrebbero fatto certamente altri europei magari meno gentili e garbati (vedi olandesi, francesi, portoghesi, spagnoli….).
    I sauditi, per esempio, erano letteralmente dei poveracci fino alla scoperta del noto liquido che muove il mondo, e nessuno aveva interesse particolare a metterli sul trono di checchessia, se non per caso o noncuranza saltuaria. Gia’ dal ’45 i furbetti si diedero pappa e ciccia agli americani, il che la dice lunga.

    P.

    Ps

    Immagini dove staremmo noi se i babbei italici avessro ‘scoperto’ l’oro nero in Libia prima che li buttassero fuori…magari non avremmo partecipato nemmeno alla seconda GM….

    Rispondi
  29. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,
    vedo che ti dai a letture “mooolto locali”delle tue origini!!!
    Il tuo sangue piemontesissimo allungato con un po’ di sangue leccese pieno di sole?
    Ma da quel che capisco era soltanto un tuo bis o trisnonno, cioè a naso attorno alla seconda metà dell’800, dato che l’unificazione dello Stivale avvenne ne 1861.
    Il piemontese che andò al Sud forse a inventare l’Ufficio Anagrafe!?
    Non posso esimermi dal sottolineare i risultati ottenuti!!!…mentre, al tempo, gli austroungarici , tedeschi, avevano un perfetto e funzionante Ufficio anagrafe in : veneto, croato, ungherese, ceco ecc. ecc.

    Io non ho certezze sulla qualità del mio sangue; come ho già scritto, qua c’era un tale via vai…però so che , per parte maschile, dal 1558 un mio avo abitava le terre della laguna veneta.
    Parte maschile…perchè ho visto e studiato i Registri del tempo in più di una Pieve .
    Le Pievi sono meravigliose fonti documentali, peccato che non ti permettano più di visitarle se non per ricerche storiche o per tesi di laurea.
    Risultava, dopo il Concilio di Trento, che il sacerdote era obbligato a risiedere nella sede della sua Parrocchia e a tenere aggiornati i registri dei battesimi; ricordi? i battesimi dovevano essere celebrati entro l’ottavo giorno dalla nascita.
    La paternità era acclarata: la maternità? Se la madre era originaria della Pieve era indicata con il solo nome…Giuseppe di Nazareth e…Maria. Se la madre era di altrove…non veniva nominata.
    Il tutto era controfirmato da testimoni con …un cimitero di croci…nessuno sapeva scrivere!
    Napoleone mise un po’ più di ordine nei Registri…le madri venivano citate…ma il lavoro di fino lo fece Maria Teresa d’Austria. Alla tedesca!
    Da questa documentazione di cui parlo risulta che i miei avi erano di sangue lagunare; pescatori, coltivatori dove possibile, trasportatori sull’acqua di prodotti fino a Venezia…insomma proletari di laguna …so che ti piace saperlo!
    Poi è successo che possano aver sposato per amore qualche signorina di più alto lignaggio…in fondo pare che fossero belli e soprattutto intelligenti, e così la nostra casata si alzò un po’ dai canali lagunari! Da proletari, però con una marea di figli, a microscopici possidenti, sempre con una marea di figli!
    Vedi quante cose si scoprono leggendo gli archivi delle Pievi? E…volendo…si possono scoprire le leggi della Serenissima, le invasioni terribili dei bosniaci fino alle porte di Venezia…la fortezza di Palmanova costruita dai veneziani per difendersi dai turchi e molto altro che apre alla Storia maiuscola!

    Sylvi

    Rispondi
  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Con i se e i ma non si fa la Storia…..
    Col suo modo di ragionare posso venire a svaligiarle la casa o rubarle la macchina perché tanto se non lo facessi io lo farebbe un altro, magari meno non garbato di me.
    Ahhhh, che brutta malattia il giustificazionismo. Specie quello verso chi ha responsabilità grandi.
    pino nicotri
    P. S. Lei oltretutto confonde il numero de commenti con quello de i lettori.

    Rispondi
  31. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,
    la ricerca degli avi mi è pervenuta da” altri” ,al limite una curiosità,il resto è quello che conta per me oggi.
    Che gli AVI riposino in pace
    Amen

    Caino

    Rispondi
  32. caino
    caino says:

    La politica della ruspa

    La Lega di Salvini e le nuove destre europee

    di: Valerio Renzi

    Il declino politico di Berlusconi ha aperto scenari nuovi per la destra italiana che Matteo Salvini sembra aver colto al volo. Sotto la sua guida la Lega ha cambiato pelle, marginalizzando le non più spendibili rivendicazioni regionaliste ed egemonizzando il centrodestra con un populismo fortemente caratterizzato dai temi dell’identità e sovranità nazionale. Lo storytelling di Salvini è ridotto all’osso: pochi fronzoli per una comunicazione nuda e cruda, concetti chiari e ripetuti ossessivamente. Le vittime siamo noi non loro, spiega agli elettori parlando dei migranti. Il punto del resto non è la realtà o meno dei fatti, ma il successo della loro rappresentazione.
    Slogan come “prima gli italiani” o “aiutiamoli a casa loro” hanno però una genealogia precisa nello sviluppo del pensiero di estrema destra in Europa, che negli anni ha aggiornato vecchie ideologie impresentabili e dato voce a nuovi teorici, tra cui l’ispiratore della nouvelle droite Alain de Benoist e Aleksandr Dugin, il filosofo vicino a Putin. L’ascesa della “nuova” Lega si inserisce infatti nel più generale affermarsi delle destre populiste nel vecchio continente: da Alba Dorata in Grecia all’Ukip di Farage in Gran Bretagna, dalle formazioni xenofobe dei paesi scandinavi all’Ungheria di Viktor Orbàn. Storie diverse ma che condividono molte parole d’ordine e narrazioni.
    Questo libro inquadra l’ascesa di Salvini nel più complessivo fenomeno delle nuove destre europee, fornendo una cassetta degli attrezzi per smontare la ruspa e vedere come girano le rotelle degli ingranaggi.

    Se ne va in giro su e giù per l’Italia su una ruspa, a volte è vera a volte solo metaforica. Con il suo Caterpillar il leader leghista Matteo Salvini vuole abbattere i campi rom, spianare i centri d’accoglienza, spazzare via il governo Renzi e l’euro. Qualcosa non va? E allora ruspa! Tabula rasa, e chi se ne importa delle macerie. […] Nel serbatoio della sua ruspa Salvini può mettere tutto il risentimento sociale in circolazione, ben miscelato con le paure di chi vede il proprio mondo crollare e il futuro sempre più incerto.
    Tutto questo fa da carburante per la macchina leghista, mentre dal tubo di scappamento escono i gas tossici della microfisica dell’odio.

    Autore:
    Valerio Renzi

    Una buona lettura per inizio 2016

    Caino
    Ps; Magari mentre si ripongono LE STATUINE DEL PRESEPE

    Rispondi

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