Giornata della Memoria? No, della Falsa Coscienza e della Retorica. Utile a chi vuole dimenticare molto e molti

http://www.articolo21.org/2014/01/giornata-della-memoria-moni-ovadia-nessuno-ha-mai-detto-mi-sento-rom-omosessuale-antifascista/

Giornata della memoria: Moni Ovadia, “Nessuno ha mai detto ‘mi sento rom, omosessuale, antifascista…’”

di Stefano Corradino

Raggiungiamo Moni Ovadia il giorno della morte di Claudio Abbado. Visibilmente scosso ed emozionato per la perdita di un uomo di “grande valore umano e civile”. “Un artista purtroppo ben poco valorizzato dal nostro Paese” sottolinea Ovadia. “Sia come musicista che per il suo impegno nelle battaglie civili e sociali. Per questo lasciò l’Italia. D’altronde l’Italia tende a trascurare la grandezza delle persone di maggior talento. Dario Fo non ha neanche un teatro….” “C’è una parte ampia della classe dirigente che non ama questo Paese, che considera l’Italia terreno di conquista, di sfruttamento, di giochi politici. Riflettevamo alcuni giorni fa con Renzo Arbore sul fatto che in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia non siamo stati capaci neanche di raccogliere in una pubblicazione quei canti che rappresentano le nostre migliori tradizionali nazionali. Non abbiamo fatto alcunché per il recupero delle nostre radici”.

D – Singolare che sia proprio un ebreo a dirlo.R – La Giornata della Memoria non si deve fare per fare piacere agli ebrei. Gli ebrei hanno la loro memoria “interna”. Io, la Shoah la ricordo tutti gli anni quando vado in Sinagoga e partecipo ai canti e alle preghiere per i defunti di morte violenta.DOMANDA – Il recupero delle radici è un punto centrale anche dei percorsi storici sulla memoria. Ma come si fa a sottrarre retorica dalle celebrazioni e recuperarne autenticità, come nel caso del 27 gennaio?
RISPOSTA – Questo è un punto su cui mi sto battendo da anni. Il 27 gennaio sta diventando il giorno della falsa coscienza della retorica. Il limite principale, e il grande equivoco è di non aver capito, prima di tutto, che questa giornata non è stata istituita solo per gli ebrei. Il Giorno della Memoria doveva essere importante per una riflessione comune sull’Europa, sulle ragioni dello sterminio. Per rispondere alla domanda se tutto questo si è determinato per un incidente di percorso o se la degenerazione fosse iscritta nei geni dell’Europa. Parliamo della Germania ma magari ci dimentichiamo dei genocidi commessi dai fascisti italiani in Africa o della pulizia etnica nei paesi dell’ex Jugoslavia. La memoria ebraica non serve agli ebrei che lo sanno già ma dovrebbe essere un paradigma, un immenso edificio della memoria che possa servire anche agli altri.

D – Eppure, comprensibilmente, tutto è incentrato sulla commemorazione del popolo ebraico. Gli esponenti politici che si recano in visita ai lager di Auschwitz e uscendo dichiarano “io sono israeliano”.
R – Un’affermazione bizzarra. Mai nessuno che dica anche “mi sento rom, omosessuale, antifascista”. Nei lager nazisti son morti tra gli undici e i tredici milioni di persone . Di questi 6 milioni sono ebrei. Ma 500mila erano rom e sinti, 3 milioni gli slavi e poi omosessuali, antifascisti, testimoni di Geova. Perché non si parla anche di loro? E poi la ex Jugoslavia, il genocidio dei Tootsie, i campi della morte in Cambogia e ovviamente i gulag staliniani. Per questo penso che “il Giorno della Memoria” dovrebbe diventare giorno “delle Memorie” e che si parli di tutto questo con lo scopo di edificare un mondo di pace, di eguaglianza, di giustizia sociale. Altrimenti è pura retorica.

D – Tenere viva la memoria affinché ciò che che è accaduto non si ripeta
R – Esattamente . Questo il lascito di Primo Levi secondo cui ciò che è successo può ancora succedere perché è stato partorito da uomini, non da mostri. Pertanto la memoria deve essere rinvigorita quotidianamente. Forse chi lo ha capito meglio sono stati i tedeschi che si sono fatti la domanda principale: come mai una grande nazione civilizzata nella quale sono nate tra le più grandi espressioni della letteratura, della musica, e della cultura in generale, è precipitata nella barbarie del nazismo? Domanda che in Italia non ci siamo fatti a sufficienza. E invece dovremmo chiederci perché un paese cristiano, cattolico ha potuto produrre un regime che ha varato leggi razziali perfino peggiori di quelle dei nazisti.

D- Non abbiamo fatto i conti a sufficienza col nazismo e col fascismo?
R – Abbiamo fatto finta. Tante commemorazioni retoriche ma poche analisi profonde. Mi tolgo il cappello sull’immane lavoro fatto dai nostri insegnanti che ha permesso a milioni di giovani di sapere cosa fossero i lager nazisti ma bisognerebbe che nelle scuole si spiegasse che gli ebrei non furono le uniche vittime del genocidio.

D – Quanto può servire l’informazione, tv, radio, giornali, al lavoro sulla memoria e per creare i giusti “anticorpi”?
R – Il giornalismo ha una funzione essenziale ma che non svolge adeguatamente. L’esercizio della memoria non può essere limitato alle giornate delle commemorazioni ma dovrebbe essere uno sforzo costante. Anche attraverso confronti con gli orrori di oggi. L’Iraq ad esempio dove, all’epoca delle Guerre del Golfo sono stati compiuti crimini di guerra in nome di armi di distruzione di massa che non esistevano. Per questo, ripeto, la giornata deve diventare “delle Memorie” per rilanciare, attraverso l’edificio della memoria un’azione comune per portare pace, uguaglianza sociale e applicazione vera dei diritti. Una condizione universale dell’esistere dove ogni persona sia libera di circolare nel mondo senza restrizioni di diritti e di dignità.

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Di mio aggiungo quanto segue:

1) –  Giusto e comprensibile che ognuno, ogni gruppo sociale, etnia o popolo pianga i propri morti. Il laidume inizia quando si impone a TUTTI di piangere solo una parte dei morti, quella di un gruppo altrui. Pianga e piangete pure i vostri morti nei kampi nazisti, ma la smetta e la smettiate di voler far credere che siano stati gli unici morti e che quindi sono da ricordare, commemorare e piangere solo quelli, cioè i vostri. La Giornata della Memoria NON fa nessun cenno alle vittime non ebree, e dire che lo sterminio di 400-600 mila morti “zingari” (un milione, secondo Moni Ovadia) è percentualmente molto più grave della Shoà.
Se oggi Israele non servisse come cuneo occidentale nel mondo del petrolio arabo, la Giornata della Memoria NON esisterebbe, sarebbe solo una ricorrenza ebraica così come i “pellerossa” hanno la loro il 1* febbraio, gli armeni la loro il 24 aprile, i palestinesi il 15 maggio hanno la Giornata della Nabka, peraltro porcamente vietata e negata in Israele, ecc. Tutte Giornate della Memoria altrui delle quali ce ne freghiamo allegramente.
Ripeto l’esempio: che ne direbbe se si istituisse la Giornata delle Twin Towers per ricordare solo ed esclusivamente le vittime ispaniche o irlandesi o protestanti e la Giornata del Titanic per ricordare solo ed esclusivamente i passeggeri di prima classe morti, ignorando quelli di seconda classe? Che oltretutto furono fatti crepare chiudendogli in faccia i cancelli d’uscita onde evitare non ci fossero scialuppe sufficienti per i privilegiati di prima classe.

Per essere molto chiari e sintetici: a me non interessa nulla commemorare e/o piangere solo una parte delle vittime dei campi di sterminio, lo trovo un gesto di vile ipocrisia e di interessata bottega. Le vittime o si commemorano tutte o si sputa su quelle che non vengono commemorate. Il tenerle presenti in registri e affini è solo un’elemosina, non il riconoscimento di un loro diritto e di un nostro dovere.
La Giornata della Memoria è diventata un transfer per dimenticare che il nazismo è stato, ed è tuttora, una mostruosità europea e solo europea, del mondo cristiano, in particolare di quello cattolico, e solo del mondo cristiano, in particolare cattolico, e per sostenere che il nazismo è l’islam.

Il problema è semplice: o si ricorda l’intero Olocausto, che comprende anche i rom, ecc., o si commette una amputazione, una censura, cioè un falso. È come voler commemorare il terremoto di Messina o l’affondamento del Titanic o la distruzione delle Twin Towers commemorando solo le vittime cattoliche o circasse o nere o rom o islamiche o ebraiche. Sarebbe un falso. E infatti la Giornata della Memoria è in parte un falso, perchè omette gli “altri”, tant’è che per cattolici e affini è ormai la Giornata del Buonismo Ipocrita. La tragedia è che NON si ricordano più le date dell’entrata in guerra, così la memoria nazionale viene man mano cancellata od ottusa…. Avanti di questo passo i 40 milioni di vittime della seconda guerra mondiale, 20-30 delle quali sovietiche, verranno dimenticate, gettate nella spazzatura, e in parte è già avvenuto, e si sosterrà che la seconda guerra mondiale è stata fatta solo contro gli ebrei. La Giornata della Memoria è diventata, esattamente come volevano i suoi promotori, la Giornata del Giustificazionismo di Israele, cioè dell’Odio Verso i Palestinesi, gli Arabi e gli Iraniani.

Nel libro “L’industria dell’Olocausto”, scritto dall’ebreo Norman Filkenstein, c’è scritto chiaro e tondo che agli ebrei Usa promotori del Memoriale dell’Olocausto di New York, che conosco bene, venivano i brividi alla sola idea, infatti rifiutata, di ricordare nel Memoriale anche i rom. Del cui sterminio ce ne freghiamo. Anzi, strafreghiamo.

156 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Caino
    Caino says:

    Egr sig Uroburo,
    qual buon vento !
    E’ un piacere ,.. avevo letto di Lei ,ma non la si vedeva più , almeno da quando Caino risvegliato dal sonno dei “perfidi ” è comparso sul Blog,con i diritti ceduti in presenza di notaro del “FU cc”.

    Mi spiace che Lei si annoi mortalmente nelle letture del Blog.., Caino per esempio trova Corradino siculo interessante e degno di nota !
    In tutti i casi ,non ha importanza, quando si tratta di cucinare cavoli , a Lei non si può lesinare nulla.
    Caino li fa così : Tagliare il cavolo (non a merenda) a striscioline fini fini,
    Mettere il padella con un filo di olio a fiamma bassissima,fino a che non cedono parte del volume e perdono acqua.
    A quel punto, quasi al limite dell’abbrucciaccamento,aggiungere un bicchierone di aceto rosso metà,acqua, l’altra e poco zucchero!
    Versare e finire la cottura, controllando il livello di abbrucciacchiamento.
    Sale e pepe a seconda dei gusti !
    Relativamente veloce.
    Sempre a sua disposizione per discutere di cavoli !

    Ossequi
    Caino

  2. sylvi
    sylvi says:

    caro Uro,

    intanto ti rispondo a proposito di crauti.
    I crauti senza lunga macerazione e fatti stufare in acqua e aceto sono una bestemmia,… dove hai sentito una simile facezia?
    Che non sia il caso che tu ti metta in casa a preparare i crauti veraci, quelli che si mangiano qui a Est , in Austria e in Germania, posso essere d’accordo, ma sia mai che ti metti a fare un pasticcio di cavoli capucci con l’aceto!
    -Cossa xe ”sta bestialità?- direbbe un triestino!

    Per curiosità posso darti la ricetta della preparazione dei crauti:
    si tagliano a sottilissime listarelle i capucci, si pressano ben bene a strati in una crautiera…
    …a Trieste, come ovunque in Austria, si trovano già pronti in botticelle da cr 10/15 kg che servono all’uopo e da acquistare nella quantità desiderata…
    …su ogni strato ben pressato si aggiunge sale marino e spezie tipo cumino, semi di finocchio ecc. Dopo averli ben pressati, fondamentale, si mettono a macerare sotto peso, per due o tre settimane.
    Se hai fatto un buon lavoro dovresti vederli dorati e con un profumo acidulo. Altrimenti…butta tutto!
    Ma non è finita…devono stare a riposo un mese!
    Vedi che non è cosa!!!
    Ma piuttosto che il tuo stufare in acqua e aceto, sarà meglio che tu vada in un buon supermercato dove potresti trovare i crauti in scatola Zuccato. Sono i meno peggio!
    Se per caso trovi gli altoatesini o gli austriaci in confezione da kilo molto meglio.

    Io li faccio così: un soffritto di cipolla, uno spicchio d’aglio e due foglie di alloro; aggiungo i crauti e li allungo con acqua a filo.
    Sale e pepe. A chi piace , (a me sì) una spolverata di semi di finocchio. Il tutto deve cuocere dolcemente per circa 20/25 minuti.
    Mia suocera, se lessava a parte il musetto, dopo aver ben sgrassato l’acqua, aggiungeva quel brodo ai crauti al posto dell’acqua. Ma questo succedeva quando non avevano molti problemi con grasso e colesterolo!
    Comunque sono buoni il giorno dopo!

    I triestini, ma ora anche i carinziani, oltre che servirli con salsiccia e wustel, li usano soprattutto per fare la jota, minestra tipica del Carso che d’inverno si trova in ogni ristorante.
    Minestra “robusta” che scalda sotto bora!

    Mi sono sempre appassionata alla storia dei cibi e a come i popoli usufruissero al meglio ciò che trovavano sul territorio.
    Lungo la costa istriana c’erano, ci sono ancora ora a cavallo fra Slovenia e Croazia) le saline di Sicciole Pirano, che fornivano sale alla Serenissima e poi all’Impero austrugarico.
    Quindi il sale marino per trasformare i capucci ,che crescevano sul Carso, in crauti non mancava.
    E’ evidente poi che la miscellanea di popoli faceva il resto!

    Invece in Friuli crescevano , in quantità notevole, le rape, e c’erano i vigneti!
    Apicio , gastronomo romano, parla del modo di conservare le rape in forma acidulata.
    Quindi dalla necessità di conservare il più a lungo possibile le rape per l’inverno in vinacce nacque la Brovada, che già era conosciuta nel Medioevo.
    Le rape venivano, e vengono, poste in botti stratificate con le vinacce, resti della spremitura dell’uva con aggiunta di poca acqua.
    Restano a macerare per due mesi; le rape acquistano un bel colore violetto.
    Vengono quindi grattugiate grossolanamente e infine cotte come i crauti.
    Ora la brovada ha il marchio Dop, perchè con la rivoluzione vinicola del Collio, con la cura dei vitigni e perciò del vino, anche le vinacce sono di qualità superiore…indi la brovada di qualità.

    Mi sono un po’ allargata, spero di averti chiarito le idee.

    Mino va matto per brovada e crauti.
    Prima di sposarmi avevo ancora abitudini culinarie venete; poi mi sono adeguata , ma mescolando le cucine; così mangiamo i bigoli in salsa, le sarde in saor…ma anche musetto e brovada o la Jota!

    Un caro saluto da Mino e da me.

    Sylvi

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    questa poi! Non sai come si fanno i cavoli stufati con l’aceto?! Mah … non c’è più religione.
    Eppurtuttavia il buon Caino (ore 19.39) mi ha mandato esattamente quel che andavo cercando, anche se mi mancano i tempi. Tuttavia mi pare che tra quaranta minuti e un’oretta di cottura dovrebbe bastare per cuocere i cavoli, o no?
    Fammi sapere.

    Caro Peter,
    ho la sensazione che lei sia come il vino cattivo: invecchiando peggiora.
    Anche un bambino avrebbe capito che plaudivo al fatto che Pino si sia deciso a censurare le espressioni disdicevoli, senza minimamente entrare nel merito di quel che aveva scritto lei.
    E una curettina per i nervetti scoperti?…. Lei sta diventando decisamente cattivo e per di più senza nessuna ragione. E, comunque in modo del tutto spropositato.
    Un saluto a tutti U.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro e buon Caino,
    un personaggio come lei bisognerebbe tenerselo caro, co’ tempi che corrono (di buonismo unilaterale).
    Ho letto su wiki la sua ricetta ma io preferisco non metterci lo zucchero. Inoltre non ho nè il tempo nè la voglia di stare a guardare una pentola che cuoce, quindi faccio soffriggere con un pochino di cipolla ed aglio, aggiungo l’aceto, faccio sfumare, aggiungo un bicchierone d’acqua e vado a fare altro …. Ma, appunto, mi mancavano i tempi di cottura. Direi un’oretta.
    Ci sarebbe poi da dire che, con il gas, il fuoco bassissimo rimane una pia illusione.

    Quanto al blog, pare che qui ormai l’unico argomento di discussione sia l’aggressione reciproca, per di più fatta senza reali motivi, quasi come un arco riflesso. Trovo la cosa veramente noiosa.
    Un cordiale saluto U.

  5. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Invecchiando miglioro in certe cose, peggioro in altre, come tutti, anche se il merito ovviamente cambia da persona a persona.

    I famosi ‘nervetti scoperti’ non rientrano in nessuno dei due noveri, dato che sono un ‘figment of your imagination’.
    Si faccia magari spiegare da Anita cosa vuol dire.

    Ossequi e tanti bei cavoletti

  6. Peter
    Peter says:

    x U. 54

    Concordo pero’ in molto con questo post.

    Salvo che non é affatto un arco riflesso, é che siamo tutto trincerati nelle nostre posizioni, ed alla fine si puo’ solo ‘agree to disagree’, come si dice da queste parti.
    Se almeno vi fosse onesta’ intellettuale, si potrebbe anche discutere, per esempio nessuno (salvo una o due persone) nega a Rodolfo il diritto di essere sionista, ma dovrebbe dire allora chiaro e tondo che dei palestinesi non gliene importa un baffo, sono tutti dei potenziali terroristi e basta, fine della storia. Il problema nasce dalla pretesa che egli abbia anche a cuore il futuro ed i diritti di certa gente, che pero’ agisce male, e’ mal guidata, etc etc.

    Nessuno vieta a Sylvi di credere che il Friuli o il Nord Est siano il meglio d’ Italia, che stavano meglio con gli austroungarici, che gli altri italiani siano inferiori, che i meridionali in genere siano invasori e ladri di impiego, etc etc.
    Il problema nasce quando lo viene a sbandierare villanamente qui, pretendendo anche risposte educate dato che e’ ´una signora ´.
    E quando pretende di credere all ‘unità italiana come valore, osannando la bolsa retorica di poesie ottocentesche che sappiamo tutti, solo che la mia sarebbe erudizione e nozionismo, la sua ‘vera cultura’ dato che conosce a memoria tutti gli usi e costumi del suo asfissiante ambiente regionale

  7. Peter
    Peter says:

    Dicevo, usi e costumi del suo ambiente paesano o regionale, come dice la Treccani, che ovviamente e’ per lei verbo incarnato da 50 anni….

    Ora, se incontro una persona come Sylvi in treno, faccio finta di leggere un giornale e non le permetto mai di attaccare bottone…

    Qui non posso, al limite la sfotto un po’, come al solito.

    Capito mi ha?

    Saluti

    Peter

  8. sylvi
    sylvi says:

    caro Uro,

    intanto bisognerebbe chiarire se si tratta di cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza…che non c’entrano niente con i crauti che sono cavolo cappuccio macerato come ho scritto.
    Io comunque aggiungo un po’ d’aceto alla cottura del cavolfiore,
    e un po’ di vino bianco quando cuocio il cavolo verza con le costine di maiale, oppure se ti riesce di trovare, difficile!, ossi, non troppo spolpati dal macellaio, a ridosso del filetto e controfiletto. Slurp!

    Il cavolo verza, e anche il cappuccio, vogliono 40/50 minuti di cottura …non aggiungere troppa acqua in un colpo altrimenti sembrano lessi!

    Cercheremo argomenti, oltre la cucina, che possano farci piacevolmente passare un po’ di tempo sul blog!
    Appena posso vorrei dire la mia a proposito di visione ideologica e visione pragmatica dei problemi che affliggono il mondo.
    Riferito soprattutto al Sudafrica e alla Palestina- Israele.
    I problemi sociali sono simili, quelli storico-geografici molto diversi.

    un caro saluto
    Sylvi

  9. Peter
    Peter says:

    E ti pareva che non le piacessero i crauti….

    A volte mi tocca mangiarmeli come contorno, dato che anche qui a volte…

    Ma ci vuole tanto a bollire cime di cavoli o cavolfiori, e condirmi con olio d’ oliva?

    É il solo modo in cui li cucino e mangio volentieri. Amen.

    Peter

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Signori…oggi avrei avuto in petto un paio di argomenti molto interessanti…ma sara’ per domani…lo so’ che vi manco…saro’ presentuoso….ma a volte …anzi spesso “chi disprezza compera”…
    …la prima parte del post 56 di Peter che mi riguarda la trovo sensata…
    ..la seconda parte appartiene alla Sylvi….
    …dicevo mancanza di tempo….oggi e’ il compleaano di Anita….e qui c’ e’ un traffico enorme….dunque buona serata a voi e a domani.
    Rodolfo

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x ANITA

    Tanti auguri! Mille e anche di più di questi giorni!!!!!!!!!!
    Che combinazione: oggi è il compleanno anche di mia moglie. Un’amica moscovita le ha regalato un suo ritratto dipinto apposta da lei. Bellissimo. Sono rimasto senza parole. I gatti come al solito appena sono arrivati gli ospiti si sono rifugiati sotto la mia poltrona e lì sono rimasti.
    Buona baldoria.
    pino

  12. sylvi
    sylvi says:

    Un grande e affettuoso augurio di Buon Compleanno ad Anita,…e anche ad Ornella.
    Serenità e…salute, salute, salute!

    Sylvi

  13. Nonno Pero: Caino, W i busi NERI! Quei bianchi e grigi i xe boni pa' i 'cuea o i distrati.
    Nonno Pero: Caino, W i busi NERI! Quei bianchi e grigi i xe boni pa' i 'cuea o i distrati. says:

    Incauta la natura nel formar

    Incauta la natura nel formar
    Quei do bei busi al sesso femminin,
    un, che deve servir per far pissin,
    l’altro, co riverenza, per cagar.
    Provvida all’omo ghe doveva dar
    In vece dei cogioni un lanternin,
    perchè volendo fotterla a passin
    in culo no gavesse da sbrissar.
    Per Dio! Do busi in tanta vicinanza,
    come se pol usar d’una maniera,
    che no ve sbrissa in cul quel che va in panza?
    Ah natura indiscreta! O al genio uman
    Ti dovevi accordar volontà intiera,
    o farghe el bus del cul tre mia lontan.

  14. Peter
    Peter says:

    Ref Sylvi 59

    Ora Sylvi vuole dire la sua su Sudafrica e Palestina.

    Attendiamo ‘con ansia’ la sua soluzione pragmatica a degli annosi problemi ideologici…
    Solo una sana massaja friluana puo’ darci tale soluzione, bastava chiedergliela prima, no?

    Peter

    Ps
    Ovviamente, e’ la solita scusa per fare un altro piagnisteo sul nordest e le proprieta’ che la sua famiglia dovette, ahilei, lasciare in Istria.
    Mettiamoci le cinture di sicurezza, ed aspettiamo pregando…

  15. sylvi
    sylvi says:

    Ora, se incontro una persona come Sylvi in treno, faccio finta di leggere un giornale e non le permetto mai di attaccare bottone…Peter

    Mio caro,
    stia sereno! Io nemmeno la vedrei, in treno!
    Non sono abituata a tacar boton con gli estranei…poi ho un sesto e anche settimo senso per i tipi come lei!!!
    In borsa ho sempre un libro, ci ficcherei il naso .

    Perchè le dà fastidio che io racconti come gli Austroungarici facessero funzionare le Poste, la burocrazia, l’anagrafe , il Catasto e quant’altro…e come sia tutto andato a rotoli con la burocrazia meridionale che invase i nostri uffici?
    Se è per questo anche ai tempi della Serenissima tutto funzionava perfettamente!
    Pensi…andare in un Ufficio, chiedere ciò che si desidera, sentirsi rispondere cortesemente, senza salamelecchi, : -attenda, prego!-
    E dopo pochi minuti avere documentazione completa di ciò che si è chiesto!
    Senza i…dottore la prego, i Vossiabenedica, e l’impressione di trovarsi davanti a un padreterno che decide della tua vita, della tua coda, del tuo tempo!
    Sapesse come i racconti dei miei vecchi mi paiono favole, rispetto alla realtà di oggi…anche in questo luogo che mantiene ancora inevitabilmente le tracce delle favolose antiche usanze!

    Ma lei non può capire , capisco!

    Sylvi

  16. Caino
    Caino says:

    Tratto dal Salmo 3456, cpd 23, acp32,45

    del poema sumero di Gilgamesh,quando se andò da UR !

    Cain losa

  17. Peter
    Peter says:

    Ref Sylvi 68

    QED….’lei non puo’ capire’….

    Capisco benissimo, invece, il punto e’ che lei se la prende coi meridionali, come i tedeschi se la prendevano cogli ebrei, altri oggi con gli zingari o i pakistani, etc etc…si parva licet. Parva e’ lei sia chiaro, piccina piccina piccina….

    Per esempio, tanti anni fa mi trovai dalle parti della ‘serenissima’ che dice lei, una impiegata con accento localissimo mi tratto’ in modo del tutto non professionale e sgarbatissimo. Dunque? La mia esperienza di burocrazia vale quanto la sua, che le piaccia o no. E preciso che non era certo l’unica.

    Mi creda, in treno sarei io il primo ad evitarla.
    E’ un’ illazione che mi spetta di diritto.

    Peter

  18. Peter
    Peter says:

    In questo bloggo di augusti e pensionati
    Che si cimentano sui massimi sistemi,
    E che ricettano a gara su cavoli stufati
    Quai cincinnati ma senza quinquiremi,

    La mescia friula ostinata ci soffrigge
    Con su’ vision del mondo assai inebriante,
    Alterna cavoli, merende, grappe, crauti e ciccie,
    Con treccani, storia, giograffia, e razzismo andante.

    Il Uroburo del blog cavaliere errante,
    Ma alla cucina dedito ormai ogni ora,
    A spada tratta difende la baccante,
    Purche’ gli passi ricette per la Candelora

    Peter

  19. Anita
    Anita says:

    x Ringraziamenti…..

    Grazie a tutti per i graditissimi auguri per il mio compleanno…gli anni passano in fretta, viveteli bene.

    Giornata un po’ movimentata, ho ricevuto l’ordine di non entrare in cucina…il telefono squilla, e-cards umoristiche, e la giornata passa…

    Perfino facebook e’ piu’ attivo….

    Auguri alla Signora Ornella che conosco in fotografia.

    Affettuosi saluti,
    Anita

  20. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    la Musa poetica ti e’ amica, pizzicante ma divertente, e sempre in rima.
    Complimenti.

    Anita

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Alla Candelora
    dell’inverno semo fora,
    ma se piove e tira vento
    nell’inverno semo dentro.
    ——
    Qui minaccia di nevischiare…. Perciò, ahimé, dell’inverno mi par che semo ancora dentro.
    Se devo essere sincero, preferirei essere invece o comunque ancora dentro i “busi” della poesia postata da Nonno Pero…
    Un saluto.
    pino
    P. S. Qualche ora fa ho sbloccato un suo post finito chissà perché nelle sgrinfie dello spam.

  22. Caino
    Caino says:

    A proposito di Cavoli.

    Caino scrisse a suo tempo un testo di 2456 pagine :

    PER UNA CRITICA DELLA FILOSOFIA DEL CAVOLO

    Intendo pubblicarla a puntate.
    Intanto, penso di fare cosa gradita ai lettori , pubblicando questo estratto ,rubato al dizionario Hoepli

    cavolo
    \’kavolo\ [sm]
    1 bot col (f) ● 2 fig pop pepino, nada (f) ● | non vale un cavolo: no vale un pepino | non sapere un cavolo: no saber nada 3 fig pop (persona) bobo, estúpido ●
    FRAS | andare a ingrassare i cavoli: estar criando malvas | andare tra i cavoli: alejarse del mundanal ruido | cavolo broccolo: bróculi, brécol | cavolo cappuccio: repollo | cavolo di Bruxelles: col de Bruselas | cavolo nero: col lombarda | cavolo palmizio: palmito | cavolo verza/verzotto: berza | col cavolo!: ¡y un pimiento/cuerno! | del cavolo: de mierda | entrarci come i cavoli a merenda: no pegar ni con cola | farsi i cavoli propri!: no meterse en lo que no le importa | grazie al cavolo!: ¡cómo si no lo supiera! | non importare un cavolo: no importar un comino/pepino/bledo | son cavoli acidi/amari: es una leche | salvare capra e cavoli: nadar y guardar la ropa | testa di cavolo: gilipollas

    Come potete apprezzare (ma si potrebbe anche fare in tedesco. ES :testa di Krauto) il Cavolo è una verdura internazionale che si presta oltre che a diversi piatti, come già esaurientemente descritto dallo Chef da Sylvi,anche alle varie filosofie.

    no vale un pepino
    no saber nada…
    estar criando malvas
    y un piemiento/cuerno
    de mierda
    no pegar ni con cola
    no importar un comino/pepino/bledo
    es una leche

    Come vedete c’è una stretta relazione tra i cavoli e la filosofia,in molte lingue del mondo
    In attesa quindi della Weltanschauung dello Chef da Sylvi,che sicuramente tratterà anche di cavoli a merenda (almeno spero),spero di avervi fatto cosa gradita con questa introduzione alla difficile”filosofia del cavolo”.
    Sono sicuro che avremo a breve pure una poesia
    “Elegia del cavolo “,se Pasquino vorrà degnarci di un suo intervento per esempio.
    Anche Nonno Pero in Veneto sono sicuro non vorrà mancare all’appuntamento.
    Ricostruire la Storia del cavolo anche in chiave estetica ,non sarebbe male.
    Tanti saluti del cavolo a tutti.

    Caino

  23. Nonna Pera
    Nonna Pera says:

    Ma Caino, cossa ti vol co’ sto casso del cavolo? Mi preferisso i osei! Bei oseoni! E no moji come el to cavolo coto, boìio, ma bei duroni come el manego del cavolo cruo. Me soi spiegà?
    Nonna Pera

  24. Caino
    Caino says:

    Egr sig Peter,

    in fatto di Cavoli, essendo tipicamente una verdura nordica ,(si raccolgono anche sotto la neve)lei,mi spiace dirlo,non può competere con cuoca Sylvi che ritengo la massima autorità di cavoli, in materia.
    Spero però, che almeno un cavolo siculo esista come piatto e sono sicuro che non mancherà come ricetta in questo excursus di carattere culinario come stiamo tentando di fare su questo Blog.
    Molte ricette del cavolo sono già state date in passato basterebbe raccoglierle.
    Poi manca all’appuntamento il SIg CERUTTI che attendiamo con ansia .
    In passato, il Gino, ci ha spiegato a sufficienza la filosofia del Krauto siculo,e non mancherà di certo in futuro di scrivere nuovi capitoli in materia.
    Come vede siamo già una piccola comunità internazionale !

    Caino

  25. Peter
    Peter says:

    x Caino

    Mi aspettavo un suo inspirato intervento in materia bracacea…

    Orbene, in inglese non si usano esclamazioni a base di cavoli, e neanche nel gallico idioma, direi…
    Mi chiedo se in italiano non siano su base come dire…di assonanza?
    Cavolo somiglia un po’ a ca…, infatti si dice sono cavoli tuoi se si e’ educati, ovvero non sai un cavolo, testa di cavolo, etc etc…
    Nel linguaggio popolare, scambiano ostia con osteria, e tante altre assonanze, cosi’ bestemmiano ‘educatamente’.
    A proposito, mi pare che le bestemmie religiose esistano solo nel volgare italicus. Lei come lo spiega?!
    I francesi dicono putaine, gli italiani aggiungono eva.
    Gli spagnoli sono forbitissimi, madre de dios, santa virgen del pilar, y nada mas.
    Gli anglosassoni jesus christ, o jeeee, robetta insomma.
    Ehm….sara’ per avere il Vaticano in casa, ma per gli italiani il regno dei cieli deve essere o una fattoria con molti animali, o un frequentatissimo bordello…
    Riflessioni estemporanee…

    Peter

  26. Caino
    Caino says:

    X Nonna Pera

    In fatto di verdure credo di capire che lei preferisca La carota, e lo zucchino (one), in mancanza di uccelli a tavola a volte ci si deve accontentare con le verdure.
    Nonno Pero ci ha già chiarito la sua preferenza per la fritola,e non si può certo dargli torto.
    Nonno Pero è un saggio !

    Caino

  27. Caino
    Caino says:

    Egr sig Peter,
    ritengo interessanti le sue riflessioni estemporanee.
    Non saprei esprimermi in materia.
    Caino sa però che le più colorite espressioni sono in Toscana.
    Purtroppo ci manca un Toscano a meno di non rivolgerci in questo momento a tal Matteo Renzi.
    Come lei ben sa, Caino non è Onnisciente per cui la pregherei di illustrarmi con altre parole ..in materia bracacea..
    A tal riguardo ho anche consultato il Delcavulus celebre monaco di origini Aquileiane, che scrisse un opera monumentale : Siamo tutti figli della Mona, ove pare sia contenuto tutto lo scibile passato,presente, futuro.Non ho trovato nulla in materia.

    In merito al suo ritenermi inspirato, ha decisamente trovato il termine più appropriato, nel senso che avendo conosciuto in passato il Budda, ho appreso direttamente dalla fonte, le tecniche di inspirazione ed espirazione,al fine di evitare di cadere in incidenti verbali, dopo certe letture!
    Creda, funziona !

    Caino

  28. Peter
    Peter says:

    x Caino

    Pardon, volevo dire brassicacee…

    Mica tutti hanno la treccani di 50 anni come la Sylvi…
    Al limite abbiamo la quattrogatti o tressoldi….

    Le proprieta’ anticancro dei cavoli si disperdono con la cottura, si legge, ergo non cuoceteli troppo….

    Direi che stufati e’ il peggio…

    Poi i cavoli stufano un po’ cotti o crudi, ma questa e’ un’ altra riflessione estemporanea…

    Peter

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Caino.
    Una mia piccola ricerca a titolo di informazione:

    “Caratteristiche nutrizionali dei crauti”

    “Contrariamente a quanto si pensi, i crauti favoriscono la digestione perchè rinforzano la flora intestinale.
    Sebbene la fermentazione possa portare alla perdita di qualche nutriente, i crauti rimangono una buona fonte di vitamina C e di fibre. Nella preparazione dei crauti non vengono aggiunti alimenti calorici per cui i crauti hanno in sostanza gli stessi valori nutrizionali del cavolo. E’ vero che durante la fermentazione perdono l’acqua assorbita dal sale e quindi vengono concentrati, ma il valore nutritivo aumenta di poco: i crauti hanno circa 25 calorie contro le 19 del cavolo cappuccio crudo.
    Se si acquistano crauti in scatola, meglio controllare che siano «al naturale» e non conditi con alimenti grassi.

    Nel 2002, alcuni ricercatori hanno identificato nei crauti una serie di composti che potrebbero essere utili per combattere il cancro. Il processo di fermentazione infatti, produce isotiocianati, composti identificati come potenziali agenti antitumorali nella sperimentazione animale.”

    Sul “krauto siculo” invece, non so cosa dirle.
    Nei miei viaggi siciliani non mi è mai capitato di vederli nè mangiarli.
    A meno che lei non si riferisca al.. krauto siculo con approcci meregani. Casomai fosse, potrebbe informarla lui stesso.
    A cavolate acìdule non lo batte nessuno.

    C.G

  30. Caino
    Caino says:

    Egr Cerutti e Peter,

    ringrazio entrambi per le esaurienti risposte ai miei dubbi.
    Tutto quanto detto, viene da me, doviziosamente registrato e servirà alla compilazione della Nuova Enciclopedia del Cavolo, che potrà degnamente sostituire sia la Treccani(tre numero magico, in teoria, avrebbe pure essere chiamata la Due cani ,tanto cane più o cane meno ,cosa cambia?).
    In seconda istanza potrà integrare l’opera insigne del Decavulus, a cui ho già fatto riferimento.
    Nel frattempo Caino per evitare L’Alzheimer, tiene impegnata la mente con problemi di numerologia,logica matematica , e spiritismo.
    In particolare rovistando nelle polverose biblioteche , gli è capitato tra le mani un vecchio testo di Eric Temple Bell,ove rubo le seguenti informazioni :

    : Se una retta viene fatta passare per il centro di un cerchio,questo resta diviso in due parti identiche sotto ogni rispetto..Ancora se due lati di un triangolo sono uguali.gli angoli opposti ai lati eguali sono anch’essi eguali.Basta disegnare le figure corrispondenti,perchè queste due proposizioni risultino evidenti e altrettanto vale per la proposizione seguente : se due rette si intersecano, gli angoli opposti al punto di intersezione sono eguali.Gli OCCHI ci dicono che questi fatti geometrici sono veri. ….Perchè? Per definizione,dicono alcuni e si accontentano di questa risposta.Altri traggono motivo di conforto nella convinzione che “l’UNIVERSALITA'” delle rette astratte è un attributo della Mente Eterna.
    _____
    Disquisizione ancora aperta all’oggi !
    Ora , ma perché tediarvi con queste “cavolate” da Elementari o primo anno di medie inferiori , che la cuoca Sylvi,non aveva nessuna difficoltà a spiegare.
    Semplice, il dubbio che mi assale è come avrà fatto cuoca Sylvi a spiegare queste cose,ignorando l’evidenza degli occhi ed invocare l’intervento della Mente Suprema ?
    E’ un mistero che affascina e tiene sveglia la mente !
    A scanso di equivoci il dibattito è ancora aperto,per cui si può assolvere in parte cuoca Sylvi,tenendo separate le parti !
    Un buon metodo per allontanare l’Alzheimer!

    Cavoli amari per tutti

    Caino

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI i maschietti, compreso nonno Pero

    Il cavolo fa benissimo alla prostata!!! Mangiarlo anche crudo. Nel qual caso può nuocere agli ipotiroidei (ipo, non ippo).
    E ha proprietá anti cancro (non anti carro, però).
    pino

  32. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    so che lei ha conosciuto e colloquiato con il defunto CC,lettore, studioso ed estimatore del filosofo Carl Marx, quello che voleva a tutti i costi illuminare i proletari di tutto il mondo ed esortarli a togliersi le catene.
    lei , caro Caino, dovrebbe aver imparato da quell’intellettuale, ex blogghista, quanto siano state, e siano, importanti le rape e tutta la famiglia delle brassicacee, che tanto merito ebbero e hanno nell’alimentazione proletaria!

    La rapa pare che sia stata fiera compagna nella lotta del proletariato dell’intero Est europeo contro gli infami nobili latifondisti e i borghesi affamatori del tempo.
    Pare inoltre che negli orti degli umili contadini i ricchi ci lasciassero solo le rape che non gli piacevano.

    Si dice che durante la Rivoluzione una Rapa Gigante combattesse strenuamente a fianco e in padella di Lenin, mentre i bolscevichi pare si dividessero le altre, grosse e piccole, secondo la gerarchia di potere, alla faccia dell’uguaglianza !

    Ancora oggi, dopo la sconfitta dei bolscevichi, la rapa , la verza e la barbabietola, da autentiche voltagabbana, allietano la mensa del grande Putin!
    Infatti la rapa, povera e umile, sopravvisse ai rivolgimenti dell’URSS, e si guadagnò un posto indelebile nella storia, nella letteratura e nella cucina russa.
    Persino nelle fiabe che cullavano e cullano i bambini russi…e non solo, mantenne il suo primato.
    ( vedasi la fiaba russa ” La Rapa Gigante”)!

    So che furono gli Avari, stabiliti lungo le rive del Volga, che valicarono assieme ai Longobardi le Alpi Giulie e ci portarono il prezioso umile ortaggio.
    Ma che fu Togliatti a indicare alle plebi italiche le ricette del borsch e della zuppa di verza piccante, con le quali avremmo tutti raggiunto l’Internazionale comunista culinaria.
    Qualcuno mi ha raccontato che nel ’21, durante il Congresso che portò alla scissione del PSI e la nascita del PCI, Gramsci e Togliatti festeggiarono con una favolosa ribollita di verze, che tanto ricordava le verze della Madre Patria russa.

    I toscani di oggi, un po’ meno rossi di allora, non hanno però tradito l’ideale e la ribollita resta l’unico ricordo di un grande sogno svanito!

    Ecco, caro Caino, queste ed altre storie avrebbe lei potuto rievocare con il nostro indimenticato amico.
    Io non posso che concludere:

    Viva la verza, viva la rapa!
    Sylvi

  33. Anita
    Anita says:

    Il cavolo…

    Porca l’oca, ci mancava una ricetta Americana sul cavolo…

    Basic Coleslaw Recipe –

    http://www.chow.com/recipes/28490-basic-coleslaw

    Coleslaw e’ usato per contorno al pesce fritto con la pastella di birra, aragosta lessata, carni, hamburger nei barbeques…etc…
    Si serve in piccole porzioni.

    I krauti non mi piacciono, io ogni morte di vescovo faccio la verza in umido, cipolla appena saltata, cavolo cappuccio tagliato a fette e qualche cucchiaio di salsa di pomodoro e di brodo, sale e pepe, buono caldo e freddo.

    Immacabile nel minestrone alla milanese.

    Il Krauto siculo e’ buono cosi’ com’e’, originale.

    Anita

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Scrivero’ di quel che sono un po’ i cavoli miei…per di piu’ e’ argomento principale….ho letto qualche giorno fa’ un articolo di un giornalista tedesco ..manco a dirlo ebreo….che mi ha fatto un po’ riflettere…argomento Auschwitz…che giusto in tempo per il 69simo Anniversario della liberazione del campo di concentramento la direzione del memoriale dello Stato Polacco ha annunciato una nuova campagna di informazione…. che si rivolge a persone in paesi i cui governi e mass media negano l’Olocausto…..e fin qui non so cosa ci sarebbe da eccepire…
    statisticamente…. non si hanno visitatori provenienti da paesi arabi o dall ‘ iran…, il direttore del memoriale ha dunque pubblicato pagine online…il messaggio e’ rivolto in arabo soprattutto a quei paesi dove l’olocausto viene messo in discussione .. e’ cosi una campagna multimediale per la corretta ricezione dell’olocausto in iran con la grafica… le foto dal campo…. e le interviste con i sopravvissuti….il concetto non sembra nuovo… ma la sua efficacia puo’ tuttavia essere messa in dubbio…. perche’ anche se il “Muzeum Auschwitz” viene visitato ogni anno da piu’ persone di quanto li’ ne siano morte…stranamente e nello stesso momento aumenta l’ odio per l’ ebreo e la tendenza a banalizzare la shoa’ aumenta anziche’ diminuire…direi che le buone intenzioni spesso cadono nel nulla…..
    alla fine del tour dell’ ex campo di concentramento i giovani escono profondamente scioccati dalle atrocita’ accadute…viste e raccontate…senza tuttavia trarne alcuna connessione con le atrocita’ attuali….lo slogan rimane uno…”non piu’ Auschwitz”…pensando al Titanic di Nicotri …si potrebbe dire …seguendo la stessa logica….”mai piu’ Titanic”…ma nel frattempo attorno a Lampedusa ogni anno muoioni migliaia di persone per annegamento…..
    …fanno onore le buone intenzioni degli operatori della “Muzeum Auschwitz”, che e’ in Polonia una delle maggiori attrazioni turistiche ….ma non sarebbe certo la prima volta nella storia dell’illuminismo… che le buone intenzioni finiscono in un fiasco o addirittura si rivelano controproducenti….
    spesso ho segnalato qui in questo blog la figura dell’ ebreo in Europa….della sua funzione di cittadino che si distingue solo per la religione… che ama e che muore per il suo paese….
    … poco prima della prima guerra mondiale…’ l’Associazione centrale tedesca di cittadini di fede ebraica” emano’ un proclama ai cittadini tedeschi di fede ebraica impegnandoli ed esortandoli a combattere per la patria sacrificando la proprieta’ e il sangue per il Reich e per la Patria….interessante….non e’ vero?…
    ……85.000 cittadini tedeschi di fede ebraica combatterono nell’esercito dell’imperatore… circa 12.000 pagarono il loro patriottismo con la vita…. cosa che esattamente corrispondeva alla proporzione degli ebrei di nazionalita’ tedesca con il totale della popolazione e il numero totale di morti di guerra….ma successe una cosa strana…alla fine della guerra andava in giro la notizia che gli ebrei al contrario sarebbero scappati… o persino cambiato bandiera passando con i Francesi…gli Inglesi e i Russi…cio’ costrinse
    “l’ associazione dei soldati Ebrei al fronte” di pubblicare un “Gedenkbuch” cioe’ un ” libro delle memorie ”
    in cui erano elencate tutte le 12.000 vittime ebree …nome per nome…questo nel 1932…..nella prefazione, scritta dal presidente del’ associazione “soldati Ebrei” il Capitano Leo Loewenthal, scriveva:-… “Il nobile sangue e’ quello che e’ stato versato dai soldati tedeschi per la Germania….questi includono le 12.000 vittime dell’ebraismo tedesco, che a loro volta hanno versato il loro nobile sangue”..
    …..ma quel “libro delle memorie” del 1932 non ebbe effetto e
    come fini la storia del sangue lo sappiamo tutti… i difensori della Patria di fede ebraica subirono lo stesso “trattamento speciale” come tutti gli altri ebrei……oggi vicino a Aachen c’ e’ una caserma che porta il nome del Capitano Leo Loewenthal….non so’ se questo puo’ essere di conforto…ma perlomeno..
    e…cari amici…come sappiamo i desideri non si possono esaudire attraverso il sapere…ci vuol ben altro ….cosi dopo gli attentati alle Torri Gemelle di New York… questa volta su internet girava la voce che 4.000 ebrei furono avvertiti dal Mossad dell’attacco imminente ….ecco perche’ non ci furono ebrei tra le vittime..
    in questo blog…a diffondere la novella….me lo ricordo benissimo fu Vox…… e come ando’ a finire anche questa volta ? Ando’ a finire che le organizzazioni ebraiche pubblicarono un libro con i nomi delle vittime ebree di quella azione terroristica..questa fu la risposta….
    …ma …c’ e’ anche qui un “ma”…i chiarimenti e le buone intenzioni non arrivano al traguardo ….dove gioca l’ ignoranza che si basa sul risentimento ed i desideri… non e’ possibile correggere…cosi come e’ impossibile avere un fiume che scorre ritroso in salita… .
    che strano mondo….tutto funziona a svantaggio degli ebrei…e qualsiasi cosa succeda e’ sempre colpa degli ebrei…cosi vuole la logica antisemita……se non si risponde alle accuse …per quanto assurde..allora e’ la prova che le accuse sono corrette…se si risponde allora a maggior ragione ..lo si fa’ per il bisogno di giustificarsi … ..”damned if you do…damned if you don’t”
    .”dannato se lo fai…dannato se non lo fai….
    …Auschwitz…si dice … simboleggia IL “collasso della civiltà”… come viene spesso affermato dagli storici…Adorno per esempio affermava che… ” scrivere una poesia dopo Auschwitz… e’ barbarico”..pero’ sia la prima che la seconda affermazione rappresentano anche un malinteso che hanno provocato un impasse argomentativo…quando si dice che l’assassinio degli ebrei e’ stato un “crimine singolare” allora non ci si dovrebbe piu’ preoccupare di una possibile ripetizione ….perche’ l’essenza degli eventi “singolari”… e’ che sono unici… e qualcosa di “singolare”.. dunque unico .. non può essere ripetuto…..ma a mio parere l ‘Olocausto e’ a suo modo così singolare come qualsiasi altro genocidio …e per genocidio intendo
    l’ assassinio di popoli e di comunita’ per appartenenza di religione o per diversita’ varie… inermi…impossibilati a reagire e sopratutto che non sono la causa del genocidio stesso….questo tanto per mettere i puntini sulle “i”… a scanso dei soliti interverti del menga alla gc….
    …se si prende il genocidio degli herero e Nama Sud Africa occidentale… ora Namibia quello degli Armeni …quello contro i Tutsi in Ruanda…. lo “sterminio industriale” che viene ripetutamente citato come una caratteristica nella sua “singolarità” non e’ adatto come esempio unico…ognuno uccide come meglio puo’…e. se le vittime sono ammassate in una camera a gas dove soffocano… o costrette nel deserto, dove muoiono di sete… non c’ e’ alcuna differenza … ne’ giuridica ne’ morale…. chi trova che un metodo di uccidere e’ “crudele” o l’ altro a differenza “umano” non e’ mai stato mai messo di fronte alla scelta di dover scegliere una delle due opzioni…..qualche giorno ho letto un articolo di un giornalista Iraniano che scriveva che l’ Iran era ad un “passo nella giusta direzione” e cioe’ sostituire la lapidazione come punizione per gli adulteri …prostitute…stupratori…e omosessuali con l’ impiccagione…definendolo un successo per la societa’ civile iraniana…e cosi son sempre cavoli anche se cucinati in modo diverso….
    l ‘ “unicità” e al “incomparabilita’ ” dell’Olocausto significa dunque solo.. che il livello della tragedia e’ stato impostato cosi estremamente alto….. cosi in alto da essere ineguagliabile tanto che al di sotto puo’ succedere di tutto…8.000 musulmani bosniaci sono stati uccisi nel 1995 nel massacro di Srebrenica mentre un gruppo olandese dei caschi blu era li …poteva intervenire ma non lo fece..
    anche allora si disse che una cosa del genere non doveva piu’ avvenire….ed oggi 20 anni dopo?… il mondo civilizzato guarda la carneficina in Siria e si inventa sempre nuove scuse perche’ non possono fare nulla… nel frattempo, orde di storici ancora cercano una risposta alla domanda di come sia potuto succedere quel che e’ successo ad Auschwitz…..
    a volte ci si dispera andando dietro a queste incongruenze….
    …oggi Auschwitz oggi non e’ altro che solo una Disneyland della morte….dove i visitatori possono provare raccapriccio e rabbrividire senza correre alcun pericolo… tutto questo attesta e conferma quanto giustamente diceva il filosofo ebreo-tedesco Theodor Lessing … quando scrisse 100 anni fa’ che ….
    ..”Geschichte sei die Sinngebung des Sinnloses”
    ..” la storia e’ l’ interpretazione dell’assurdo…dell’ insensatezza” …
    ed ora mi dedico al cavolo che da piu’ di una settimana giace abbandonato in frigorifero….mi attira la sveltina di Uroburo del 55 e cosi faro’ e speriamo bene….
    Un saluto a tutti
    Rodolfo

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Una Disneyland della morte l’hanno creata i maniaci dell”unicità della Shoà”, volenterosi ingordi del monopolio del dolore onde dare l’alibi a Israele per poter fare tutte le porcherie che ha fatto e fa senza poter essere criticata. La Shoà appartiene a tutta l’umanità, ma esattamente come gli ancor più atroci genocidi che noi europei, ebrei compresi, abbiamo commesso nelle Americhe. E nelle miniere e latifondi africani.
    pino

  36. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x93
    No…secondo me e’ sbagliato…una cosa e’ la Shoa’…
    un’ altra cosa e’ Israele…che non si prende il diritto di fare quel che vuole usando la Shoa’ come alibi….
    quello che e’ successo in Israele con i palestinesi ha a che fare di piu’ con l’ intolleranza del mondo arabo nei confronti dell’ ebreo….
    figuriamoci uno Stato ebraico…
    intolleranza antica….ricordiamoci ….diciamo cosi…in confronto al tempo…. i recenti rapporti che si ebbero tra il 1934 e il 1945….tra il Gran Mufti’ di Gerusalemme,…Amin al Husseini… capo spirituale dei mussulmani palestinesi… e il pazzo nazista…che rappresenta una delle vicende a sfondo politico e religioso di quegli anni….e che sarebbe interessante da analizzare…
    no…non vorrei ricominciare…sarebbe inutile..
    ma … se gli arabi si fossero resi conto della reale situazione…se fossero stati allora solo un po’ piu’ malleabili…invece che intrisi di odio atavico….le cose sarebbero andate sicuramente in modo diverso. Se poi vogliamo arrivare allo Stato d’ Israele…sotto molti aspetti si puo’ dire che e’ stato partorito dalla Shoa’…..questo e’ il mio parere…ma ho fretta ….sono dietro ai cavoli….
    Rodolfo

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    È ovvio, chi racconta le solite stantìe cavolate, cosa mangia a cena?
    Cavoli.
    Non so se si possa accostare alla teoria della relatività ma poco ci manca.
    C.G.

  38. Caino
    Caino says:

    Egr sig Sylvi,
    cc o non cc, Caino neppure sa chi sia questo Carlo Marx.
    Non posso negare di averne sentito parlare,così come di Santa Giovanna d?arco ?
    Se vuole, cc può dire quello che vuole,credo sia adulto e vaccinato.
    Se vuole, le rape, mia egregia signora , se Le mangi Lei, Caino preferisce i Krauti !

    Anzi si abbuffi di Rape, temo le siano più confacenti , sa, per la dieta.

    Caino

  39. Caino
    Caino says:

    Però, ripensandoci si potrebbe aprire un nuovo capito enciclopedico ,consulterò Delcavulus .

    Teoria e critica delle teste di rapa.

    Ovviamente consulenti in Veneto,Nonno Pero e Nonna Pera.
    Sinceramente,mi creda , mi sto già stufando di argomenti del / sul cavolo.
    Che dice, cuoca Sylvi di propinarci in anteprima alcune ricette su come si cucinano le Teste di Rapa?
    Vanno bene anche le Rape made in USA, ricette comprese.

    Caino

  40. Caino
    Caino says:

    Quarta proposizione di Talete !

    Come si sa Talete,altro che quel tal marx di cui non si capisce quasi nulla è quel noto commerciante greco delle Olive e dei frantoi, e del celeberrimo Asino di Talete.
    Ebbene, pare che costui dopo aver ben lucrato accaparrando frantoi ai suoi concittadini con l’arte della retorica,con i proventi dell?olio di Oliva greco (allora non si conosceva ancora l’olio di Venezia(VI sec a.c),girò in lungo e in largo l’Egitto e la Babilonia ove apprese per puro gusto Kulturale molta matematica e geometria !
    Propose quindi questa quarta proposizione:
    Se un rettangolo viene iscritto in un cerchio,ciascuna diagonale del rettangolo passa per il centro del cerchio.
    Da ciò deriva un bellissimo teorema e cioè che l’angolo iscritto in un semicerchio è un angolo retto .(da non confondersi con il retto intestinale)e udite udite ,di conseguenza la permanenza dell’angolo in qualunque punto della circonferenza del semicerchio si trovi il suo vertice destò pure lo stupore di tal Dante esteta , (autor di un romanzetto titolato commedia).
    Sono tutte cose evidenti,che un bambino può ricavare tracciando linee sulla sabbia.
    Che poi, queste osservazioni, siano scritte nella mente eterna (suprema ) e con dovizia, man mano istillate nella mente di eletti è altra cosa di cui si può discutere.
    Cuoca Sylvi , alla lavagna non aveva difficoltà a spiegare secoli dopo ,invocando l’evidenza a quelle teste di rapa di allievi,restii a seguirla nemmeno sul piano dell’evidenza.
    Fatto sta, che Caino crede che all’Occidente sia servita molto di più la storia dei frantoi di Talete, anche se, solo secoli dopo, ci si accorse pure del resto.
    Nel Mezzo un’epoca di Santi, monaci, streghe e diavoli , draghi e maghi e di profonde discussioni su quanto angeli stessero sulla punta di un ago.
    L?occidente si tenne i santi ben stretti , pur capendo meglio come si faceva con i frantoi.
    I santi servivano allo scopo dei frantoi.
    E la geometria ?
    Beh , pure quella passò al servizio dei frantoi,solo che per le masse incolte ed analfabete servivano di più i santi.
    La geometria fu insegnata nelle scuole insieme all’asino di Talete,meno che la storia della geometria.
    Quella no , per carità si finiva per dar ragione a chi diceva che il sapere provenisse dall’oriente, Giammai !
    Se avrete pazienza la prossima puntata sarà su Pitagora e qui ci si ingarbuglia di più ,ma non temete il Teorema di Pitagora c’è lo dimostrerà Cuoca Sylvi.

    Cain muratore

  41. Peter
    Peter says:

    x Caino

    Ma si figuri cosa ne capisce quella di geometria…

    Scommetto che non sa neanche l’ equazione del cerchio, o come si calcola il delta di una parabola, o cosa definisce la derivata dello spazio rispetto al tempo…o cosa costituisce la totalita’ delle primitive di una funzione qualsiasi…
    Tutte cosette che ho fatto alle elementari ai miei tempi, ovviamente.
    Mentre la Sylvi insegnava ai suoi pampini a cantare ‘ adoriam l ostia divina, adoriam l ostia d amor’…
    Ovvero, dovevano anche sspere a memoria le tabelline in ‘lingua’ friula….
    Poveri pargoli

    Peter

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