1) – Affondiamo nel ridicolo per il petrolio in mani poco chiare. 2) – Le grandi banche diventano corporation industriali

Per capire meglio come mai i diplomatici kazaki se la facciano quasi da padroni nel Belpaese, obbediti a bacchetta perfino dal ministero dell’Interno, è utile leggersi l’agile e documentatissimo libro “Extra virgin oil”, edito dalla casa editrice Aracne, specializzata in testi universitari, scritto dal docente universitario Aldo Ferrara e dal giornalista Filippo Bellantoni. Ferrara era tra i consulenti di Dario Fo all’epoca della sua candidatura a sindaco di Milano e aveva preparato un programma per abbattere l’inquinamento della città.  “Extra virgin oil” documenta gli intrecci  e gli enormi interessi, compresi quelli italiani, che stanno dando vita alla rete dei giganteschi oleodotti e gasdotti che trasporteranno in Europa il gas e il petrolio dell’Asia Centrale. Tra i protagonisti non mancano gli italiani, compresi Silvio Berlusconi e uomini di sua stretta fiducia.

Ferrara riassume così le odierne perplessità per il caso della signora Shalabeyeva e figlia:
” L’Eurasia è scenario di affari petroliferi. Un tempo Enrico Mattei cercava il greggio al minore costo possibile nell’interesse del consumatore, adesso numerosi imprenditori italiani, politici e dirigenti di Aziende Statali fanno affari con le nuove pipeline come South e North Stream, Nabucco etc. Questi oleodotti passano quasi tutti dal Kazakhastan. E’ possibile non esaudire le “minime” richieste” politiche di Nursultan Nazarbayev?”.
Per chiarire su cosa si basi il potere di Nazarbayev Ferrara spiega che “l’Eurasia, dal Turkmenistan al Tagikistan, è un ventre d’0r0″. D’oro nero, per l’esattezza, e gas. Nel libro si legge infatti quanto segue:
In quella lontana regione che confina a Sud con l’Afghanistan e l’Iran ed a nord trova i confini di Santa Madre Russia, si stendono cinque Paesi. Sono definiti “i 5 Stan” per il loro suffisso che indica la primitiva definizione etnica (Kazakhstan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan) che compongono l’area più ricca di risorse naturali del Centro Asia, definita Eurasia per la sua vicinanza geopolitica ai Paesi dell’Eurozona. L’area è quella ricchissima dei giacimenti ad est del mar Caspio, l’area su cui voleva insediarsi Hitler per sconfiggere gli Alleati. Un’area dove petrolio, gas energia sono le parole chiave. Anche il lontano Giappone, dopo le consultazioni del Central Asia plus Japan dialogue a cui hanno partecipato i ministri degli Esteri dei cinque Stan più il Giappone, ha annunciato di voler investire in Asia centrale 700 milioni di dollari in vari settori tra cui, ovviamente, quello energetico.
Il Kazakhstan è il paese più autonomo dalla Russia anche per il polso del Presidente Nursultan Nazarbayev. Il Kazakhstan, nell’area ex-sovietica, si situa al secondo posto dopo la Russia per riserve e produzione di petrolio e i due giacimenti giganti di Tengiz e Karachaganak, nella parte occidentale del paese, dominano la produzione”.
A dire che Silvio Berlusconi ha interessi nel settore energetico, quanto meno del gas, è stato nel 2009 l’allora ambasciatore Usa a Roma, come ha rivelato Wikileaks. Come che sia, il comportamento fin troppo arrendevole del ministro degli Esteri Emma Bonino nei confronti dell’ambasciatore del Kazakistan è francamente imbarazzante. Specialmente dopo le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riguardo l’incredibile espulsione a tappe forzate della signora Shalabayeva e figlia. Anziché dichiararle persone non gradite e ritirare l’accredito diplomatico all’ambasciatore del Kazakistan e ai suoi troppo invadenti collaboratori, costringendoli a tornarsene subito a casa, il ministro Bonino l’ambasciatore si limita a convocarlo. E siccome questi è in vacanza il ministro degli Esteri deve accontentarsi dell’incaricato d’affari, come dire il fanalino di coda della sede diplomatica, e di fare a lui la reprimenda che avrebbe voluto fare all’ambasciatore. Tanta remissività da parte di un personaggio che si è sempre pregiato di battersi per i diritti umani, le minoranze, ecc., lascia francamente stupiti. In queste ore sono molti a vedere allungarsi sul caso Shalabayeva e figlia l’ombra di Silvio Berlusconi e dei suoi traffici energetici con i Paesi ex sovietici dell’Asia Centrale. I maligni pensano che tanta inconsueta mansuetudine del ministro Bonino sia dovuta al fatto che a suo tempo anche i radicali, Bonino compresa, sono stati alleati elettorali proprio di Berlusconi.

Siamo in pieno periodo vacanziero e lo scandalo finirà nel dimenticatoio. A farlo dimenticare contribuirà la nuova figuraccia fatta grazie agli Usa che si sono riportati a casa l’ex capo centro della Cia a Roma Seldon Lady alla faccia del nostro ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, poche ore dopo la sua richiesta di estradizione. Lady infatti è ricercato per il rapimento dell’imam di Milano Abu Omar, concluso con una raffica di condanne ai vari rapitori, compresi alcuni agenti della Cia. Ferrara però non esclude che lo scandalo possa invece allargarsi perché potrebbero venire alla luce altri interessati a compiacere il Kazakistan. Ferrara vorrebbe infatti che per esempio Pierluigi Bersani rispondese a quattro domande visto che ha fatto parte della commissione del parlamento europeo preposta agli accordi con i Pasei del “ventre d’oro” e che è stato il nostro ministro prima dell’Industria e poi dello Sviluppo Economico:

“1) Che ruolo ha svolto il politico Bersani nella Commissione del Parlamento Europeo per i “5 Stan”? E’ forse solo in ossequio alla tradizione di famiglia, essendo stato il padre del Bersani un piccolo imprenditore degli idrocarburi?

2) Ovvero ha un particolare interesse verso l’industria petrolifera esercitato da Ministro per l’Industria prima e lo Sviluppo Economico dopo?

3) Perché quel Comunicato entusiasta del South Stream? Poteva non sapere quali erano gli interessi del Cavaliere nelle Regioni Euroasiatiche?

4) Delle trattative, non del tutto trasparenti, dell’ENI in Russia, il Ministro era a conoscenza?”

Bersani si guarderà bene dal rispondere. Forse queste domande dovrebbe fargliele ad alta voce Matteo Renzi.

Intanto il professor Ferrara illustra così il suo libro:

“Abbiamo voluto ripercorrere a ritroso il sentiero dell’oro nero e questo ci ha portato a scoprire l’Eurasia, un coacervo geopolitico dove le risorse del sottosuolo, gas, metano, petrolio, rame ed altro sono miracolosamente apparse in superficie dopo il dissolvimento improvvido dell’Unione Sovietica. E dove abbiamo trovato che la lingua locale si arricchisce dell’idioma italico trasferito, a migliaia di kilometri dai nostri confini, da volti della politica nostrana. Insomma, quei volti, irradiati quotidianamente dai nostri telescherni (sic), ci hanno preceduto con tanto di colbacco e li vediamo aggirarsi tra oleodotti, tubi, condotte e manometri, segni tangibili del percorso del petrolio. Se poi non ci sono tutti, è perché molti controllano a distanza ma nel loro petto, dove sta il portafogli, il cuore pompa petrolio. Forse hanno solo male interpretato il messaggio sulla dieta mediterranea a base di olio extravergine di oliva: solo che oil non è l’olio d’oliva…..”.
————————–

Le grandi banche diventano corporation industriali

Mario Lettieri+ e Paolo Raimondi**

Invece di essere sottoposte ad un processo di riorganizzazione e di ridimensionamento, le banche americane “too big to fail”, quelle troppo grandi per essere lasciate fallire, hanno bypassato tutte le limitazioni e i controlli (i Chinese walls), che separavano il sistema bancario da quello commerciale, per “invadere” e impossessarsi di ampi settori dell’economia reale. Altro che riforma del sistema bancario! Esse stanno penetrando le sfere commerciali non finanziarie, allargando i loro business nei settori di produzione e di distribuzione dell’energia, delle materie prime e delle imprese di pubblici servizi.

Una recente indagine fatta da parlamentari americani, concentrata in particolare sulle nuove attività commerciali svolte dalla JP Morgan Chase, la banca Usa numero uno, dalla Goldman Sachs e dalla Morgan Stanley, ha portato ad una richiesta di intervento e di controllo da parte della Federal Reserve. Però la stessa Fed è messa sotto osservazione per il suo coinvolgimento in simili processi.  Orami è evidente che le banche in questione si stanno trasformando in grandi corporation e multinazionali. Gli effetti dirompenti per l’economia industriale potrebbero essere imprevedibili e incalcolabili.

La JP Morgan Chase, per esempio, gestisce in California la distribuzione dell’energia che è prodotta da impianti da essa posseduti. In atto c’è un’indagine per provare se abbia anche manipolato i prezzi delle bollette di energia. Si ricordi che in passato la Enron, la multinazionale dell’energia, fallì per aver “giocato” con la speculazione in derivati. La JP Morgan ora sembra percorrere la strada al contrario, dalla finanza alla produzione e ai servizi legati all’energia.

La Goldman Sachs starebbe facendo incetta di grandissime quantità di alluminio accumulate in attesa che il mercato lieviti. In merito riteniamo di dover segnalare che la Coca Cola, grande utilizzatore di lattine in alluminio, avrebbe presentato uno specifico esposto presso il London Metal Exchange, la borsa delle materie prime di Londra.

La GS starebbe anche espandendo le sue attività alla gestione dei porti, degli aeroporti e delle autostrade a pedaggio, nonché alla commercializzazione di materie prime strategiche, compreso l’uranio, e di altre risorse energetiche.

La Morgan Stanley starebbe diventando sempre più una multinazionale del petrolio. Nel giugno 2012 avrebbe importato negli Usa 4 milioni  barili. Anch’essa è impegnata nella produzione e nel commercio di materie prime, metalli e materiali preziosi. Possiede centri di produzione e di distribuzione di energia elettrica e di gas anche in  Europa. E’ coinvolta anche nei settori dei trasporti e della logistica.

Più volte è stato evidenziato che le tre suddette banche sono coinvolte nelle operazioni internazionali in derivati finanziari, anche in quelli sulle commodity, sulle materie prime e sui prodotti alimentari. Ciò oggettivamente rivela un evidente conflitto di interessi.

In questo modo le grandi banche americane purtroppo dettano legge e comportamenti all’intero mondo bancario globale, spostandolo dai servizi finanziari alle attività commerciali e a quelle di gestione e di produzione industriale.

Di conseguenza i rischi vengono accresciuti, sia per la possibilità di manipolazione dei prezzi e sia per le inevitabili ricadute di eventuali crisi bancarie sui rifornimenti industriali.

Dopo la crisi finanziaria le 5 maggiori banche americane, la JP Morgan Chase, la Bank of America, la Citigroup, la Wells Fargo e la Goldman Sachs, hanno ingigantito i loro bilanci e i loro business. Nel 2007 possedevano asset pari al 43% del Pil americano. Alla fine del 2011 gli asset erano pari al 56% del Pil, raggiungendo un ammontare di ben 8,5 trilioni di dollari. Tale concentrazione di potere finanziario ed economico sta mettendo a rischio anche il sistema delle banche regionali e di quelle che effettuano solo la raccolta di risparmio.

Più volte e in varie sedi si è affermato la necessità di riformare le istituzioni finanziarie “too big to fail”. Ma nulla si è fatto!

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista


76 commenti
« Commenti più vecchi
  1. rodolfo
    rodolfo says:

    45 Pino Nicotri { 31.07.13 alle 13:17 }
    In nessun Paese civile un ambasciatore israeliano avrebbe potuto permettersi di reclamare per una visita di parlamentari in Palestina. La prepotenza israeliana è fuori dal mondo, il sevilismo italiano è inossidabile.=
    =
    =
    Lei lo ritiene inamissibile OK…..ognuno la pensi come vuole….
    ma qualcosa sulla motivazione del reclamo sarebbe stato bene anche scriverlo…tanto per essere un po’ equidistanti…. l’ ambasciatore israeliano….a mio avviso a ragione… metteva nella sua protesta in risalto che quando si vuole affrontare una situazione complessa e’ sempre opportuno ascoltare le posizioni di entrambe le parti…..
    non e’ sbagliato ascoltare le ragioni dei palestinesi….che sappiamo come la pensano e sappiamo anche che soffrono….nessun problema…ma sarebbe stato anche opportuno incontrare i parlamentari israeliani per farsi un’ idea piu’ chiara della situazione e magari poi giudicare come si vuole e finche’ si vuole…in base alla ragione o in base al fanatismo cieco….no problem…e poi di avere viaggiato al fianco di un’attivista che nega “lo stesso diritto all’ esistenza dello Stato d’Israele”….a me sembra cosi che la protesta dell’ ambasciatore sia stata… piu’ che opportuna.
    In un processo mica si sente solo l’ accusa….ma si acolta anche la difesa….se non lo si fa vuol dire che si e’ per principio gia’ prevenuti…

    Rodolfo

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    A Rodolfo che scrive:
    “non vi restera’ altro che continuare a dare la colpa all’ ebreo per nascondere le vostre atroci colpe…”

    Non sapevo di essere un truce con tendenze atroci…sob!
    Dimmi, caro, che robaccia bevi oppure fumi?

    Non trovo altra spiegazione.

    C.G.

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    1) – La ringrazio. La sua è la migliore ammissione che Israele altro non è se non il ferro di lancia con il quale l’Occidente mutatis mutandis perpetua la sua “civilizzazione” dei Paesi arabi e islamici. Come del resto già avvenuto con i noti splendidi risultati per i nativi delle Americhe, per gli africani resi prima schiavi e sfruttati poi con le colonie, per i Paesi arabi e islamici dalla spedizione di Napoleone in Egitto e col colonialismo inglese e francese in Oriente (Vicino, Medio, Centrale ed Estremo).
    2) – Mi sorprende che lei sia conseguentemente favoevole a che i palestinesi reclamino ogni volta che parlamentari occidentali vanno in Israele senza incotrare dirigenti dell’ANP.
    3) – Eviti di parlare come un ubriacone molesto delirando delle “atroci colpe vostre”, cioè nostre, me compreso. Non vorrei dover venire in Germania o negli Usa per prenderla a sberle.

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Immaginavo te e Giacomo stravaccati in plancia dediti al dolcefarniente e non mi sbagliavo. Godetevi l’onda, vi invidio.
    Verrei volentieri ma ho tanti di quegli impegni (pensionato un corno!)
    che mi lasciano poco spazio. Tra non molto dovrò andare in Sicilia, passando prima nelle Marche a trovare mia sorella, vecchietta che di più non si può e che ogni volta che la vado a trovare penso sempre sia davvero l’ultima.
    Poi magari prima di tirare le sue cuoia ci sotterra tutti…
    Poi “l’abbondanza” con i figli, corri di quà e corri di là..si sa che l’Hotel Papà è sempre il migliore ( altro che 5 stelle..) per di più a costo zero.
    Sono indaffarato nella fase organizzativa dei corsi e i contatti con i docentie relatori per UNITRE, ovvero l’Università della terza età messa su un paio di anni fa insieme a miei coetanei nella consapevolezza che il sapere non ha confini di età, di razze e di anagrafe e gli stimoli sociali e culturali ci accompagnano, vuoi o non vuoi, durante il corso di tutta la vita.
    In questo periodo di “petìt fugue” manco a parlarne.
    Un abbraccione unitamente a Giacomo.
    C.G.
    Dimenticavo:
    porka miseria! Come si permisero quegli scarrafoni, di violare la cameretta che ospitò il Cerutti?
    Ke peste li kolga…

  5. rodolfo
    rodolfo says:

    “prenderla a sberle”
    Parole grosse per uno che si ritiene far parte di un paese civile…
    o di essere egli stesso una persona civile…mi dispiace per lei…
    vorrei risponderle per le rime ….ma a che vale….
    e come discutere con i pazzi….si faccia curare i nervi va’….
    Rodolfo

  6. rodolfo
    rodolfo says:

    I sensi di responsabilita’ e la vergogna per voi dovrebbero durare in eterno….per quello che e’ successo nell’ arco di 2000 anni….in special modo nell’ ultima guerra…che dovrebbero continuare vita natural durante per tutte le generazioni fino alla fine dei tempi….anche di quelle generazioni che non portano colpe …scrivetevelo sulla fronte …
    Rodolfo

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Pensi alle sue di parole, visto che oltre che civile si ritiene anche “eletto da Dio”.
    Fa benissimo a non rivolgermi la parola, anzi per questo la ringrazio.

  8. rodolfo
    rodolfo says:

    Vorrei come dicevo …caro Nicotri risponderle per le rime…
    ma so’ che poi si va’ a prendere una brutta china….e questo e’ gia’ successo una volta e certamente non per colpa mia….
    dunque cerchi di moderare i termini….
    Rodolfo
    Quando scrivo di atroci colpe….scrivo di colpe di cui tutti sanno….
    non in senso individuale ma in generale…..ognuno poi deve sapere e potere nel suo intimo vergognarsi anche per colpe non sue…
    se uomo e’….
    Rodolfo

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Perciò lei che certo è un uomo – e che uomo!!! – si vergogna ben a ragione.
    Bravo.
    Comunque, sia conseguente ed eviti quindi di rivolgermi la parola. Chiaro?

  10. rodolfo
    rodolfo says:

    Qui siamo in un forum libero se non erro…. io stesso non potrei anche se volessi non poterle rivolgere la parola….mi dispiace….
    se lei scrive qualcosa che io ritengo ingiusta o sbagliata come potrei scrivere il mio pensiero senza rivolgerle la parola….
    non diciamo sciocchezze e bambinate….
    Lei ha una sola possibilita di liberarsi di me….bannarmi dal blog…
    La saluto cordialmente
    Rodolfo

  11. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro Nicotri,
    le scrivo mentre lei forse dorme il sonno dei giusti….qui per me e’ ancora troppo presto per andare a nanna…
    desidererei puntualizzare…..non e’ che io abbia mai scritto di non volerle piu’ rivolgere la parola…(dove siamo al Kindergarden?) no…ho scritto che non era il caso rispondere per le rime al suo
    “Non vorrei dover venire in Germania o negli Usa per prenderla a sberle”
    …sarei potuto cadere nella trappola della sua sciocchezza…e poi tutto sarebbe degenerato…perche’ accanto alle sottigliezze che le avrei potuto scrivere avrei anche aggiunto che non era il caso di venire negli USA per cosi poco….(o tanto..dipende)…perche’ fra circa due mesi sono di nuovo in Europa…sarei potuto venire io a trovarla….le avrei porto la mia guancia destra….toh mi voglio rovinare…anche la sinistra …e avrei voluto vedere in quale modo lei sarebbe riuscito a prendermi a sberle…..beata curiosita’….
    Ma se penso che qui siamo tutti chi piu’ chi meno…ad eccezione di Peter e qualcun ‘altro…sui settanta anni…troverei il discorso di cui sopra abbastanza idiota…..mica siamo diventati dei diciassettenni scalpitanti… per cui dopo avere letto la sua frase ho sorriso pensando di trovarmi in un film di Toto’ che giustamente direbbe…
    insomma “siamo uomini o caporali?”

    no…con il mio post Nr. 51 volevo solo mettere in evidenza che sarebbe stato corretto da parte sua scrivere il motivo per cui
    l’ ambasciatore Israeliano aveva reclamato…
    se no… chi non ha letto la notizia rimane con l’ amaro in bocca….
    ma era evidente che non era nel suo intento chiarire…..

    per quanto riguarda la “vergogna” guardi che io mi vergogno doppiamente di quanto si possa vergognare lei o gc…se e’ il caso….
    mi vergogno di come l’ umanita’ non sia stata ancora capace da imparare dalle esperienze del passato….
    doppiamente beninteso… non perche’ io sia qualcosa di particolare…
    ma fa’ parte della mia storia familiare….vergognarsi fa’ bene…anche per i crimini che non si sono commessi personalmente ….
    bisognerebbe insomma con coraggio vergognarsi orgogliosamente…
    sempre se e’ il caso…sempre se si e’ in grado… naturalmente.
    Rodolfo

    .

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Rodolfo, provi almeno un pò vergogna delle tue vergognose supposizioni? Perchè di questo si tratta.
    Cerca di darti una regolata quando la fai fuori dal vasetto (come spesso ti succede) con frasi deliranti e astruse e fuori da ogni logica.
    Non tutti sono disposti a prenderla come mero quaglieggio di chi apre bocca e gli da fiato.
    Dovresti tenere più a bada i tuoi polpastrelli quando tartassi la tastiera del tuo palmare per diffamare persone delle quali tu non conosci un kazzo.
    Suvvia!

    C.G.

  13. rodolfo
    rodolfo says:

    xcg
    guardero’ il video piu’ tardi…..
    in ogni cao son casi isolati…soldati che prendono a calci qualcuno secondo me ce ne dovrebbero essere di piu’…sempre meglio di spaccare la testa a manganellate…come in italia o anche in germania…
    e forse chissa’ …quel “lavoratore palestinese “il calcio in culo persino se lo meritava…non ti passa per il cervello eh?….
    …poi vorrei sapere da te esattamente chi e come ho diffamato qualcuno.
    Non essere sempre cosi sintetico….cosi dimostri di nascondere quello che non c’ e’ da scoprire.
    Rodolfo

  14. rodolfo
    rodolfo says:

    Poi caro cg…il video da te pubblicato e’ del 2009…son passati quasi 5 anni….ma all’ occasione son sempre buoni da ripubblicare….non e’ vero?
    E’ vero….e’ vero….
    R

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ettepareva…l’operaio eventualmente se lo meritava!
    Solita manfrina ipocrita un tanto al chilo.
    Peccato che quel deficiente si sia beccato un paio di mesi di galera per percosse e violenze gratuite.
    Te lo ripeto fino alla noia: cercati un hobby, magari produrre dentiere per i cani..

    Su quanto detto sopra , infine, sorvolo per carità cristiana dato che non ti rendi neanche conto di quello che scrivi ed è una totale perdita di tempo arrabattarsi con le tue supposizioni sballate e, quel che è peggio, decisamente diffamatorie. Non parlo di Pino che è capacissimo di far valere le sue ragioni, ma per quanto il sottoscritto è stato chiamato in causa.
    Una person vera si vede dal coraggio nel saper dire “ho sbagliato, ho scritto una stronzata”.
    Buona giornata, comunque.
    C.G.

  16. rodolfo
    rodolfo says:

    Poi nell’ articolo riguardo il video da te pubblicato si parla di
    “atroce pestaggio”….e mi domando se quel giornalista ha mai assistito ad un vero atroce pestaggio….
    son cose da pazzi…da fanatici senza il senso di un po’ di pudore….
    R

  17. rodolfo
    rodolfo says:

    Sisississi…..sorvola che e’ meglio va’….
    ach come e’ bello sorvolare…..
    R

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S: il video è del 2009, ma circola insistentemente nella rete israeliana da un paio di giorni messo lì da un network israeliano.
    Sul perchè non mi è dato di saperlo.
    A parte che la violenza non dovrebbe mai cadere nel dimenticatoio, se non mi sbaglio sei proprio tu che ti attacchi come una ventosa su storielle bibliche molto, ma molto discutibili, di 2’000 anni fa.
    Mi sbaglio?
    C.G.

  19. Anita
    Anita says:

    =============================================

    Mi domando il perche’ Il Corriere della Sera metta in evidenza una scaramuccia tra un soldato Israeliano, non in divisa, ed un gruppo di lavoratori Palestinesi, fatto avvenuto nel 2009, proprio adesso che negoziazioni sono in via….

    Mah…..

    Anita

  20. rodolfo
    rodolfo says:

    Storie uniche…irripetibili…un esempio per l’ umanita’….anche per
    “l’ occhio per occhio….dente per dente” se studiata e capita….
    le altre storie si ripetono ogni giorno in questo mondo migliaia di volte…
    Rodolfo

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sulla tecnica dei pestaggi e le atrocità che ne derivano forse bisognerebbe chiederlo a chi li mette in pratica quotidianamente, nascondendoli accuratamente all’opinione pubblica.
    Sanno benissimo che a parte qualche eccezione rimarranno impuniti. Quel video mi ricorda militari tedeschi che malmenavano gente inerme nei ghetti sparsi per l’Europa.
    Passare da vittime a carnefici il passo è, la storia recente ce lo insegna, molto breve.

    C.G.

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.
    è un network israeliano che ha messo in rete quel video.
    Temo che sia un piccolo anticipo per surriscaldare gli animi in vista di un eventuale incontro tra i leader.
    La tecnica governativa israeliana per sabotare indirettamente qualsiasi tentativo di avvicinamento e provocare disordini oramai la conoscono anche negli Stai Uniti.
    Esclusa lei, ovviamente.
    C.G.

  23. rodolfo
    rodolfo says:

    Peccato che non capisci pero’ e non parli mai della tecnica palestinese che USANO i loro bambini per creare disordini ….
    paragonare le scaramuccie tra soldati e palestinesi con quelli dei tedeschi che sappiamo dove sono arrivati e’ pura calunnia…
    e’ fomentare odio inutilmente….
    basta soffermarsi sulla Siria …sull’ Egitto…Libia e Tunisia…
    di cui non si parla mai…. solo le vittime in pochi mesi della Siria superano di gran lunga tutte le vittime palestinesi dal 48 in poi….
    Rodolfo

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Chiamala se vuoi calunnia (attento alle parole che a volte sono pietre )
    eppure non ci ho trovato nessuna differenza.
    Stesso arrogante disprezzo per un proprio simile.
    Se i tedeschi arrivarono a tanto è perchè è stato loro permesso di farlo.

    C.G.

« Commenti più vecchi

I commenti sono chiusi.