Il successo di Camilleri è la ribellione della lingua italiana, di origine contadina, alla camicia di forza dei modernismi anglosassoni

In vacanza al mare ho notato che sotto gli ombrelloni in spiaggia sono ancora molto letti i romanzi di Andrea Camilleri, e non solo gli ultimo come  La regina di Pomerania, La moneta di Akragas, La setta degli angeli. Vari anni fa rimasi colpito dallo strepitoso successo de La gita a Tindari: non appena comparve in libreria ne vennero “bruciate” oltre 200 mila copie in poco più di una settimana. E dopo questo blitz, dall’Olimpo dei best seller La gita a Tindari non si mosse per un bel pezzo. Anzi, ci rimase in compagnia di non pochi altri titoli dello stesso autore: un intero blocco di romanzi, per un’occupazione in massa della Hit Parade. Un’abboffata, per quanto incredibile e priva di precedenti, che al tempo de La gita a Tindari era già al suo terzo anno di vita e, a onta dei molti nasi storti, non se ne vedeva la fine.
D’accordo, Camilleri è un buon giallista, un ottimo giallista, e la Sicilia, terra di Sciascia e di Pirandello, è quanto mai adatta ad ambientare suspense di spessore. Ma basta davvero questo a spiegare un successo di dimensioni pantagrueliche? Forse che altri giallisti, anche più bravi di Camilleri, hanno goduto di un così lungo tappeto rosso di vendite? In ogni caso, l’autore de La gita a Tindari era un ottimo giallista anche nei molti anni durante i quali, come ama ricordare, gli editori cestinavano in massa i suoi “romanzetti”, inorriditi dal vocabolario arcaico, spesso dialettale, infarcito di meridionalismi. Un vocabolario accidentato, pieno di cocci, di vestigia agresti, di avanzi di archeologia più che di antiquariato preindustriale. Veri e propri rottami in un’epoca di postmodernismi e relative arie fritte, parole spesso incomprensibili disseminate come pietre in una terra non ancora arata.
Prendiamo per esempio la prima pagina de Il cane di terracotta (Sellerio, 1996), anch’esso vendutissimo. Ci imbattiamo in non pochi termini di significato oscuro, non sempre intuibile: smèusa, incaniato, stizzichi, ciriveddro, bannèra, intìfico pinsèro, gana, a patrasso, arriniscì.
La prima pagina de Il birraio di Preston (Sellerio, 1995), a mio modesto avviso un capolavoro vero, anche di intarsi, regala al lettore sorprese come scantusa, decino, truniata, scatasciante, trimoliare, arrisbigliò, picciliddro, d’incascio, vagnaticcio, timbulata, si susì, il retré. Più avanti, le pagine, per me meravigliose, di Concetta e Gaspàno, con il fantastico dialogo a gesti in chiesa, afferrano alla gola, ma i sentimenti devono farsi largo inciampando tra soro, squetò, trasuta, cilestrino, quadiò, stinnicchiata, muschittera, darrè la tarlantana, acchianava, ascutato, scantata.
Mi è venuto un dubbio, che con gli anni è diventato certezza ed  molto piaciuto, fino quasi a commuoverlo, allo stesso Camilleri: e se il suo maxisuccesso fosse la vendetta dell’anima vera, profonda e incomprimibile della lingua italiana? La vendetta e la rivincita della sua anima arcaica, agreste, contadina, stufa di essere calpestata sull’altare del modernismo più becero e servilmente anglofilo. Ovvero: e se si fosse ribellato il grumo centrale, addirittura strapaesano e un po’ burino, il grumo ancestrale ereditato di sana pianta dal latino, che tuttora scorre nel sangue della lingua italiana e batte nel suo cuore? Definire il latino «langue de paysans», come osò fare nel 1925 il latinista francese Jacques Marouzeau, provocò gli strali del Giacomo Devoto della splendida Storia della lingua di Roma.
Eppure l’origine “paesana” della lingua latina, non più originale e nobile dell’osco o del sannita, è un dato di fatto. Ed è un dato di fatto l’origine altrettanto paesana dell’italiano, più di altri eredi figlio del latino. Può persino essere divertente, in un Paese dominato dalla morale e dalla Chiesa cattolica, ricordare come Marouzeau indicasse che la usatissima parola peccare in latino altro non era se non lo scalciare del cavallo. Ci si immolerebbe forse meno se si sapesse che immolare viene da quella “salsa mola” con la quale i romani aspergevano gli animali prima di sacrificarli agli dèi. Vasco Rossi invoca una vita esagerata, senza immaginare che l’aggettivo non vuol dire altro che “fuori dal campo coltivato”. Così come egregio significa “fuori dal gregge”. E a proposito di greggi, peculiare, pecunia (oggi apprezzata più che mai!) e peculato (così di moda…) sono tutti vocaboli provenienti dall’umile “pecus”, vale a dire pecora. In un’epoca di giustizialismo vero o presunto non è male ricordare, a scanso di equivoci, che giustizia, giureconsulto e giuramento vengono dal giogo, quello dei buoi.
Il sereno come il sazio vengono da “serere”, cioè da seminare. Maturare, che si tratti di una decisione o di un carattere, viene chiaramente dalla frutta e dalle messi. Idem per acerbo ed esacerbare. Imbecille voleva dire “privo di appoggio”, così come stimolare e pungolare vengono dall’incitare gli animali con bastoni acuminati. Decidere, verbo caro ai decisionisti, non significa altro che tagliar rami, così come la buona e la cattiva reputazione, le imputazioni degli imputati e le amputazioni vengono tutte dal potare vigne e alberi da frutta. Notizia che non farà piacere all’ex ministro e sindaco di Milano Letizia Moratti, la parola letizia viene dal “laetamen” dei campi e la parola cultura viene dal coltivarli, così come il verso, anche quello della poesia, l’avversario e il delirare nascono dai solchi e confini d’acqua dei campi coltivati. Il vivere viene dalla vite, quella con i cui grappoli facciamo da millenni il vino. E addirittura i vocaboli forse più importanti, quelli che utilizziamo infatti per indicare la nostra specie di esseri viventi diversi dagli animali, vale a dire le parole umanità e umano, non derivano altro che dall’humus, che è in definitiva la zolla di terra. Per fortuna che si tratta della terra fertile e non arida, come del resto indica la parola umido, che sempre da humus viene o forse lo ha generato. Anche il nostro umore è espresso da un vocabolo che viene da humus…
C’è a dire il vero anche un vocabolo che disturba assai perché mostra come la parola che indica l’attitudine e l’attività più elevata del genere umano, quella che ci distingue dagli animali, ha una origine e un significato francamente mortificanti. Mi riferisco al verbo pensare. Che infatti viene dal pensum, che altro non era se non la quantità giornaliera di lana che le schiave romane dovevano filare ogni giorno per poi – appunto – appenderla agli appositi ganci. Tant’è che in definitiva pensare e pesare si possono considerare etimologocamente come la stessa parola, cosa che riscontriamo quotidianamente in alcune espressioni italiane e dialettali, da “gravato da pensieri”, con gravare che significa pesare, tant’è che un grave altro non è se non un peso,  al modo di dire partenopeo – rozzo ma efficace – “il cazzo non vuole pensieri”, perché questi gli sono di peso. E in effetti se sul “coso” ci appendiamo dei pesi ecco che è tirato verso il basso anziché tirare verso l’alto…
Si potrebbe continuare a lungo. Come si vede, sono tante le parole della lingua italiana che incorporano e risuonano significati più premoderni e campagnoli del previsto. Con buona pace anche del Manzoni e delle risciacquature in Arno. Come dice Umberto Eco: stat rosa pristina…
Si dirà che tutte le lingue antiche hanno inevitabilmente un forte bagaglio “paesano”. Ma non è vero: il greco, il sanscrito, il vedico, lo stesso indoeuropeo e la sua variante indoiraniana hanno un vocabolario che denota origini ben più aristocratiche.
La mia ipotesi, tuttavia, qualche riscontro almeno cronologico lo ha. È infatti curioso come, in definitiva, stando al calendario, il successo di Camilleri sia arrivato quando il Bel Paese “entrava in Europa”, con la camicia stretta, se non di forza, di Maastricht. Ed è parimenti curioso come tale successo sia poi montato man mano che aumentava la dose di modernità varie (Internet, moda e pubblicità in testa) a base di terminologie e/o scopiazzature anglosassoni. Per diventare infine un successo ancor più strepitoso quando il diluvio anglofilo ed esterofilo (purché non si tratti di immigrati, per carità!) vomitato dai mass “midia” è diventato universale, irrefrenabile, un vero e proprio sport, o delirio, nazionale: la New Economy e il “Padania day”, l’“I care” del popolo veltroniano e il “Security day” di quello berlusconiano, il “Crime day” della Confesercenti, gli spot pubblicitari esclusivamente in inglese. Infine, a mo’ di fuochi d’artificio finali, l’imperversare di conduttrici, presentatrici, vallette e ospiti più o meno fisse, ormai su qualunque canale, a dozzine, onnipresenti e onniscienti, tutte buone, tutte brave purché non italiane. Purché parlino “esotico”, storpino cioè la lingua italiana e la riducano a optional in tutti i modi possibili e immaginabili.
Concludo: probabilmente Camilleri ha grande successo perché utilizza una lingua, tutta sua, quanto mai adatta a pescare bene e a fondo nelle memorie più o meno inconsce della lingua italiana minacciate dal diluvio anglo-moderno. La stessa attività del pensare è resa possibile solo ed esclusivamente dalla lingua parlata: quando pensiamo, infatti, pensiamo tramite vocaboli, tramite parole e modi di dire. Inevitabilmente, quindi, anche tramite i loro contenuti sedimentati, che in qualche modo agiscono in noi come rumore di fondo. Gli innumerevoli termini arcaico-dialettali del “camillerese”, da meridionale premoderno, sconfitto e superato dalla Storia, sono il pendant ideale nei confronti di modernità e postmodernità minacciose, incalzanti, nordiche in quanto “anglo”, imposte, vincenti e/o supponenti. Il linguaggio di Camilleri inoltre ci aiuta a ricordare meglio quando, appena una cinquantina di anni fa, eravamo ancora un popolo di emigranti, con le pezze al sedere. Si vede che il benessere e la modernità non hanno cancellato in tutti la memoria. La memoria e un pizzico di nostalgia: se non altro la umana, inevitabile nostalgia del “bel tempo che fu”, l’amarcord. Il vocabolario camillerese pizzica ancora in molti quelle corde…
Si dice che la lingua italiana diventerà, nel vasto mondo, una faccenda priva di importanza e di futuro. Sono cose che succedono, nella Storia. Ma se siamo o saremo in vista degli ultimi fuochi, il successo di Camilleri credo ci dica che molta gente ne vuole e ne vorrà vedere ancora a lungo le fiamme, le faville, il fumo, i tizzoni. E sentirne il calore.
Tutto qui. Ma vi pare poco?
P. S. Una dozzina di anni fa ho pubblicato queste mie considerazioni su La Rivista dei Libri. E come ho detto prima piacquero talmente a Camilleri che intervistato da Gianni Riotta alla Fiera del Libro di Torino del 2000 ebbe a dichiarare: “… e devo dire di essere stato molto contento di leggere in questi ultimi tempi degli interventi sul linguaggio mio, uno di Sofri e uno di un giornalista che si chiama Nicotri, il quale elabora una teoria devo dire per me molto suggestiva, e che quasi mi commuove, cioè a dire che uno dei fattori del successo è il recupero di una lingua italiana praticamente contadina, come passò dal latino e divenne volgare ma proprio con termini contadini, terreni, e che forse, di fronte a questa previsione che abbiamo di perdite di identità varie (che poi bisognerà vedere se è un rischio) noi italiani ci aggrappiamo a quest’ultimo calore di questa lingua”.
286 commenti
Commenti più recenti »
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alessandro e Anita

    Come vedete, non mi sono dimenticato del vostro desiderio di leggere il mio articolo, che nel frattempo ho leggermente ampliato, sul perché del successo di Camilleri.
    Un saluto.
    pino nicotri

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Con riferimento al suo commento 218 della puntata precedente, vedo che ci ha tenuto a dare lei stesso la migliore definizione del suo razzismo guerrafondaio. Che è molto peggio di quanto pensassi.
    Le fa adeguata compagnia il tizio al quale ho appena risposto.
    Aggiungo che nel mondo islamico non c’è nulla di così vergognoso come la tomba del massacratore Baruch Goldenstein con l’iscrizione che ha compiuto una azione giusta e santa. E nell’intero mondo islamico non c’è neppure la vergogna dei furti ed espropri di terre, case e coltivazioni di ebrei. Non c’è cioè il crimine della pulizia etnica nei loro confronti, invece in Israele c’è da decenni il continuo crimine della pulizia etnica contro i palestinesi.
    Eviti perciò di sparare fanfaronate. Qui non siamo a Informazione Corretta. E neppure a casa della colona Fiamma Nirenstein.
    nicotri
    P.S. Ad Ariel Toaff hanno anche tentato di incendiare la casa. Gli ebrei israeliani, non i musulmani.

  3. controcorrente
    controcorrente says:

    caro pino ,
    sono di corsa..per cui ancora non ho letto il Tuo ultimo !
    Mi premeva rispondere alla Sylvina

    per cui cara Sylvi.

    x Sylvi,

    non mi risulta una nobiltà storica di agnelli e pecore!
    Qui l’unica cosa che ha sempre contato è il “merdoso” profitto (tanto per rimanere in tema) per il profitto .
    Punto e basta.
    Con il profitto si diventa Santi,Nobili,Papi e perfino Gesù Cristo !
    Secondo te Marchionne è nobile?
    Non lo so, dopodichè se viene sorpreso con il culo al vento da un paparazzo,che famo ?
    L’importante non è il CULO ,ma il profitto..il Culo si giustifica sempre nella storia,con la Morale, e le Etiche ufficiali !
    Che cambiano a seconda dell’artelnanza dei CULI !
    Due pesi e due misure..poffarbacco ecco l?Arcano..regola che vale anche per i culi !

    cc

  4. controcorrente
    controcorrente says:

    Ah.. e nessuno mi venga a parlare di degenazione del Blog di Pino per favore…,ma scusate possibile che nessuno senta il “Tanfo” che si sta diffondendo nel Mondo ?
    Capisco bisogna sempre essere corretti , dare l’esempio , capisco..capisco ..capisco ,
    Ma l’odore resta !

    cc

    ps – e poi adesso , convengo,capisco che bisogna essere superiori, e allora appena posso vi parlerò di Marxismo e basta !

  5. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara <Sylvina,
    a proposito di Marchionne (grande meneger) che tu approvasti inpieno ai tempi di Fabbrica Italia..ect,ect..,come ben saprai ai tempi della marcia dei 40.000 ect,ect etciùù la buona Fiatte mise in Cassa integrazione a 0 ore ben 15.000 dipendenti ..dopo che ovviamente da tempo aveva prima esternalizzato un sacco di produzione a favore delle PMI.
    Dopodichè mentre i soliti Pantaloni socializzavano le perdite, le PMI si trovarono sul Mercato in nero, (non ho mai detto che gli operai sono etici,pensa non l'ha mai detto neppure Marx ) un sacco di manodopera in nero che sommavano alla CI le ore in nero.
    Come dire che la Socializzazione delle Perdite, giovò due volte alle PMI !
    Certo che Oggi la crisi globale Capitolista , non permette più certe operazioni a favore delle PMI sui due tempi e GI sui lunghi !Avere manodopera parzialmente qualificata a prezzi stracciati, una manna per le PMIai tempi, si sono fatte delle fortune !
    Buon Dio, è proprio vero che la merda non conosce classi in sè !

    cc

    ma conoscererà, obtorcollo quelle per sè e non perchè l'ha detto il Profeta , ma perchè il capitolismo globalizzato porta Lì eh,eh,eh

  6. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    – A -parliamo della evoluzione della classe operaia negli ultimi 35anni?
    – B- parliamo della geografia industriale italiana, nello stesso periodo?
    -C-parliamo della globalizzazione, sopraggiunta dopo e che è stata “il ceffone” dato alla classe operaia che si illudeva di aver vinto il padrone?

    Vedi, l’Europa ha attraversato e affrontato A e C con esiti diversi a seconda degli Stati; la caduta del muro di Berlino ha terremotato l’intero Vecchio Continente…anche se le ode sismiche sono state globali.
    La Germania ha addirittura affrontato e risolto una riunificazione da far tremare le vene e i polsi!
    Ma, almeno in Occidente, moltissimo è cambiato a livello politico, economico e sociale.
    In Italia abbiamo subito e sopportato una lunga coda delle rivoluzioni sociali che altrove era stata presto riassorbita.
    Perchè?
    La mia risposta…perchè a livello di aristo-borghesi padroni nulla è cambiato o quasi con la connivenza dello sviluppo industriale.
    Mi chiedo…e ti chiedo: perchè i “i padroni” hanno subito uno Statuto dei lavoratori estremamente di sx che li penalizzava al massimo e che, come ha detto giustamente Monti, ha incatenato e imbrigliato con mille lacci il mercato del lavoro?
    Erano politicamente troppo deboli? Non credo!
    Erano dei Gattopardo? Più probabile!
    Agli operai si è lasciato credere, e i politici e i Sindacati di sx andrebbero impiccati per la loro assoluta mancanza di…chiamiamola professionalità…meglio, demagogica smania di potere qui e subito,… dicevo che si è lasciato credere agli operai che finalmente i ricchi avrebbero pianto e che era venuto il loro turno di gozzovigliare!
    Così nelle aziende si rubava a man bassa e impuniti; ci si ritagliava l’orario a piacere; si passava il tempo a fumare e a bere il caffè; una appendicite? due mesi di malattia.
    Un infortunio nel posto di lavoro in nero? Qualche settimana!…
    e potrei continuare per un pezzo!
    Tu dici che neppure Marx disse che gli operai sono etici?
    Ma avrebbero dovuto esserlo i Sindacati che li rappresentavano e i medici che firmavano certificati senza sosta!
    Così ci fu la gara a chi imbrogliò di più. Vinse il più forte.
    E lo Stato dormiva! Perchè?
    E tutto questo in maniera veramente industriale succedeva soprattutto e solo in Italia. Perchè?
    La globalizzazione ha spazzato via questo finto sviluppo industriale, queste finte relazioni sindacal- industriali.
    E’ inutile ora frignare…il posto di lavoro sicuro ha ingessato le professionalità dove c’erano; ha scoraggiato la continua formazione e l’aggiornamento…e ora abbiamo un esercito di disoccupati non qualificati dei quali nessuno sa che cosa fare; e perdipiù ritengono di avere diritto a un posto di salario, non a un posto di lavoro, senza percepire la differenza.
    Marchionne se ne andrà perchè ha capito che nè i sindacati, nè gli operai hanno capito che aria tira fuori del loro cortile!
    E soprattutto non hanno capito che o noi saremo Europa o noi torneremo geograficamente,( punto B) all’Italia ante 1861!
    Ognuno per la sua strada!

    Ma di questo tu senti parlare a sx?
    La dx fa il suo gioco, quello che ha sempre fatto, anche se peggio del solito, mi pare…ma la sx???
    Quelle foto intercambiabili…Bersani, Vendola,Di Pietro, Ferrero, Diliberto e compagnia oscena…mi fanno veramente rivoltare lo stomaco e dire…tutto mi sta bene purchè tutti, cominciando dall’osceno liftato, escano, vadano, spariscano!

    Concludo…tu parli della PMI che ha fatto i soldi col nero…sicuramente molti sì, e sono quelli che non avendo avuto una visione del futuro…ora, se non sono già caduti, stanno cadendo come mosche.
    Potremmo non farcela anche noi, a casa mia, ma se appena la crisi smorza…se appena uno Stato fa leggi di sviluppo,noi abbiamo piani per il futuro, guardiamo oltre e la globalizzazione saremmo in grado di affrontarla.
    Ma…i posti di lavoro sarebbero soltanto per gli altamente qualificati!
    Per ora stiamo in apnea!

    Sylvi

  7. alessandro
    alessandro says:

    Caro Nicotri,
    direi che ha perfettamente ragione.
    La lingua da usare e´ sempre stato un gran problema per i narratori:
    c´e´ chi ha preferito la semplice lingua borghese(Moravia per esempio),
    chi ha seguito una linea medio-alta e comunque in linea con la tradizione letteraria(come Calvino) e chi,invece, ha pensato a non far morire il dialetto ( con tutto cio´ che questo vuol dire e che lei ha espresso benissimo:legame alla terra,umilta´, senso della memoria, ecc.ecc.);e Camilleri appartiene a quest´ultima categoria(che si puo,´ se si vuole, e con un po´ di prudenza, far risalire alla Commedia dantesca-il plurilinguismo di cui parlava il Contini in opposizione al monolinguismo petrarchesco-;e che e´ proseguito,per esempio. con Teofilo da Folengo, fino ad arrivare a Gadda,Pasolini, Arbasino e,appunto,Camilleri).
    Al di la´ del genere che usa, Camilleri resta, in campo narrativo, il piu´ importante scrittore degli ultimi tempi proprio dal punto di vista linguistico che gli permette sia di restare legato alla sua terra (vuoi o non vuoi la buona e grande letteratura e´ sempre un atto d´amore) sia di distinguersi da tutti gli altri(basta leggere l´incipit per capire che si tratta di Camilleri).
    Di fronte a tutti quei narratori che quando li leggi non riesci a distenguerli, Camilleri e´ riuscito a trovare “la sua lingua” da usare,
    attorno alla quale far ruotare tutto un mondo reale e fantasmatico.
    un bel saluto,
    alessandro.

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri,
    prendero’ le solite ferie….non ho davvero voglia di stare qui a discutere con chi (a proposito del suo ultimo lavoro) non sa’
    “pesare i miei pensieri” o non vuole per partito preso ed ha persino la sfacciataggine di accusarmi di razzismo.
    In me non c’ e’ razzismo….tutti gli uomini sono uguali….ma non mi si puo’ vietare di essere molto critico con gli Islamisti….in special modo riguardo gli ultimi avvenimenti…. va bene….critico fino anche a pensare che si dovrebbe fare qualcosa per fermare questa follia…. ma questo non e’ razzismo…..questo e’ cercare di difendere la propria idendita’ contro chi sta cercando di togliertela….di chi ha il proposito dopo il dito di prendersi tutta la mano….e di quello parlava Daniele da lei accusato anche di razzismo.
    Ma la sua ragionevolezza….caro Nicotri, dove e’ andata a finire?
    Il motto di “arruotalibera” e’ :-“Critica delle verità ufficiali. Contro l’ipocrisia e l’uso di due pesi e due misure da parte del potere”
    ….niente di piu’ falso….LEI vuole essere il potere con le sue verita’ a senso unico….con la verita’ sempre in tasca con chi puo’ dire quello che vuole ….allaVirna Lisi….e vieta agli altri che non usano la
    “Pasta del Capitano” di dire la sua ….”senza mai voler entrare nel merito”….ma distogliendo accusando di razzismo.
    Lasci stare Goldstein e Toaf…quelle sono quisquiglie…
    credo che lei sottovaluti molto quello che e’ successo e succede in questi giorni…non ne vuole parlare ….ne’ vuole commentare i fatti …ne’ nessuno si e’ permesso di farlo..questo e’ molto …ma molto fastidioso.
    Lei….caro Nicotri e’ caduto su un semplice trabocchetto…..nell’ argomento precedente avevo raccomandato a gc…..dopo il mio post Nr. 184 di non scadere a parlare del singolo …..ricordandogli che qui si tratta di follia fanatica e collettiva che ha persino toccato
    l’ ambasciata Tedesca di Khartoum capitale del Sudan.
    Se non ci ha fato caso io ho parlato solo di quello e di nient’ altro….ho parlato del fanatismo COLLETTIVO Islamico….ho parlato di 150.000 Cristiani uccisi per mano Islamica…ho .parlato di chiese distrutte nei paesi Islamici….e di Moschee che si costruiscono in Europa.
    E’ difficile…e solo lei puo’ vedere razzismo in questi argomenti….che non sono nient’ altro che fatti.
    Parlare del passato…..cominciando dalle Crociate non porta a niente…
    perche’ di questo passo sarebbe alla fine… una storia che non avra’ mai fine….perche’ ci sara’ sempre una lamentela e un passato come alibi.

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Pino,
    questo più gli si sbatte in fronte verità e fatti concreti, più fa la parte del sordo.
    Si strappa le mutande tutto contrito per quel povero soldato seviziato e starnazza su Goldstein ritenendo quel massacro quisquilie.

    Ci marcia, è evidente. Quando piagnucola poi, non ne parliamo!

    C.G.

  10. peter
    peter says:

    no Pino, io non sono affatto d’accordo.
    Intanto Camilleri ha scritto molte cose di successo in italiano corrente, mi pare ‘un fil di fumo’, ‘la strage dimenticata’, se non erro anche ‘il re di Girgenti’, o per lo meno mi pare che i dialoghi fossero a volte in ‘camillerese’, ma molte riflessioni ed altri dialoghi in italiano. In puro vernacolo erano i romanzi di Montalbano, sempre.
    Il linguaggio sicilianesco di Camilleri non e’ puro siciliano, anche se ne contiene certo moltissime parole. Molte delle parole da lei Pino ricordate, le capisco perche’ simili al dialetto salentino parlato da Brindisi al capo di Leuca. Es incaniato, astutato, scanto o scantato, gana (che e’ spagnolo), etc…
    Attento alle conclusioni affrettate su latino ed italiano, e le loro origini!
    Il latino era in antichita’ certo meno colto ed elitario del greco, una sorta di lingua franca di allora (il greco). Il latino fu per un certo tempo in antichita’ una lingua ‘industriale’, ed in parte contadina o guerriera come molti del popolo che lo parlavano.
    L’italiano ed anche il francese derivano in buona parte dal latino medievale, molto piu’ ‘contadino’ e terra terra di quello classico. Esempio, pomo, fr. pomme, ma il latino classico era malum.
    Il classico per pensare era puto o cogito, non penso! da qui anche l’italiano cogitabondo, o espressioni idiomatiche come puta caso.
    Obiettare viene da obicio, mi scaglio contro, da cui anche obice.
    Sorgere mi pare venga da surgo, ma piu’ classico e’ orior (sto eretto), da cui anche orizzonte, ortogonale, etc.
    Dominare viene da dominus, a sua volta legato a domo, casa, ma signore in italiano ha un’etimologia medievale.
    Spero di essermi spiegato.
    Il successo di Camilleri dipendera’ da molti fattori (a me non e’ mai piaciuto assai, lo trovo barocco, e molto eccessivo, ovvero teatrale. Ho smesso di leggerlo da tempo). Ma l’avversione verso gli anglicismi ed una malintesa rivalsa del linguaggio italico ‘contadino’, mi consenta, non sono tra quelli.
    Per esempio, ha avuto successo la serie TV di Montalbano, in cui non si parla certo quella ‘lingua’. Lo stanno danno anche adesso su BBC 4, su cui ho anche visto un bel film girato nel Salento 2 anni fa. Tutto in lingua originale coi sottotitoli

    un saluto

    Peter

  11. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    sei tu che sei sordo ….fai orecchio di mercante e non capisci il mio pensiero….
    io sto’ scrivendo della reazione globale della marmaglia…..
    anche Sylvi ne ha parlato….
    Ma insomma che siete qui ….tutti filoislamisti?
    R

  12. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi
    Una pronta ripresa per il riuscito intervento.
    Scrivi”Erano dei Gattopardo? Più probabile!”
    Forse più che gattopardi erano sono e saranno sempre degli squali che,senza farsi vedere, prima fanno un largo giro sui futuri bocconi poi ,al momento decisivo,emergono e quando vedi la fatale pinna è tardi.
    Le colpe ,le ragioni sono del senno del poi ;come ho già scritto chi e dove si produce non è importante per loro, con le lunghe mani sui rubinetti dei finanziamenti aprono e chiudono a chi gli pare e dove gli pare.
    La “qualificazione” nel mondo del lavoro si è persa da molto tempo ,ora è stata sostituita totalmente con l’automazione,macchine che lavorano senza sosta se non per eventuali manutenzioni e gestite da pochi tecnici (intercambiabile come s’a nienta fusse) 24 su 24 ore.
    Le ultime commesse totesche alla Cina sono di macchine mooolto sofisticate.
    La psicologia e le scienze sociali fanno da supporto ad un’economia che è sempre più virtuale,in questo sono squali all’avanguardia ed informatissimi.
    I partiti e i sindacati non sanno neanche dove e con chi stare,figurati se si azzardano a stare al passo col tempo.
    “Così nelle aziende si rubava a man bassa e impuniti; ci si ritagliava l’orario a piacere; si passava il tempo a fumare e a bere il caffè; una appendicite? due mesi di malattia.”
    Fa parte del corollario ,della retroazione di un paradigma ben oliato che prevedeva tutto e a ben vedere il tuo è un modo di pensare infantile e poco reale.
    Se non ricordo male a quei tempi il PIL galoppava “andante con moto” insieme al debito pubblico e non solo da noi ma in tutto occidente.
    Come nei gialli al posto del “cherchez la femme” bisognava stare dietro i movimenti delle finanze ma in questo c’e una colpa globale della politica che ancora insiste a porgere il collo e farsi succhiare l’ultimo rimasuglio dagli aristocratici e non: conti,marchesi,commendatori cresciuti e pasciuti Dracula
    L.

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sicuramente, chi più e chi meno, distanti anni luce dal tuo “pensiero” islamofobo decisamente ipocrita.
    Dimmi: mangi come pensi oppure pensi come mangi?
    màh..
    C.G.

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 17.09.12 alle 15:58 } Ma insomma che siete qui ….tutti filoislamisti?
    ————————————-
    Caro Rodolfo,
    mi auguro che lei la smetta con questo suo andare e tornare (andare in ferie o in paradiso) e si decida a far parte di questo blog con le sue idee come tutti gli altri, e questo nonostante la maleducazione con la quale spesso le si parla. Ed alla quale lei ancor più spesso risponde anche peggio.
    Io non sono affatto filo-islamista, anzi. Personalmente trovo la religione islamica abbastanza fastidiosa anche se noi ne abbiamo per la verità una visione affatto deformata.
    La Jihad non si usa più da una dozzina di secoli e quella attuale e solo una (legittima) difesa dall’aggressione portata agli islamici dagli occidentali, e principalmente da Israele.
    Di fronte ad un continuo attacco che dura ormai da secoli la reazione di chi ha delle tradizioni è quella di rafforzare il proprio senso di identità, che spesso è di tipo religioso. Direi che non fanno altro di quel che fate voi da più di un secolo.
    Quanto alle pretese degli islamici in Occidente, il problema è nostro: se non siamo capaci di rispondere tranquillamente NO le pretese, ovviamente, aumenteranno. La nostra arrendevolezza è solo il frutto della nostra coda di paglia. Sono sottigliezze che certi nazisti dei tempi moderni non hanno.
    Un saluto U.

  15. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma dimmi cg….in quale modo Linosse avrebbe mai potuto interpretare il tuo post Nr. 14….come rivolto a lui?
    Ti sembra che Linosse non sia forse tanto intelligente da capire?
    Ma dove vivi….in un bozzolo?
    Come potresti mai capirmi…se non riesci manco a capire te stesso ?
    Mah …..
    R

  16. peter
    peter says:

    x Uroburo

    errore, ovvero sornionamente benevolo col siculo-tedesco, mi consenta…
    Per quanto mi riguarda, la maleducazione, o meglio volgarita’ francamente da strada, e’ sempre iniziata da lui, verso persone che ritiene di poter disprezzare su di un blog come questo. Per la semplice ragione che la pensano diversamente da lui, che comunque e’ a malapena capace di pensare in modo autonomo. Il che non e’ da parte mia maleducazione notarlo, dopo tanto tempo.
    Prova ne sia, che si rivolse in modo inaccettabile, direi addirittura perverso, a Vox (che io non ho mai avuto in simpatia…), la quale non mi pare si rivolgesse mai a quel tipo ne’ in modo maleducato, ne’ altro modo. Ed il ‘signore’ non le chiese mai scusa, nonostante Pino lo avesse richiesto.
    Sara’ una voce isolata sul blog, ma cio’ non e’ una scusante.

    Peter

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Uroburo,
    non se la prenda….come vede sono qui e sto’ scrivendo….
    l’ ho scritto mille volte …sono maledettamente volubile…..
    un commento al suo 16 seguira’ …forse….non so’ ….vedremo…
    ecco devo essere in vena….in ogni caso
    buon principio di settimana e un saluto
    Rodolfo

  18. Uroburo
    Uroburo says:

    Veltroni ammonisce Renzi
    «Non sciupare la storia del Pd»
    Da l’Unitàonline
    ————————————-
    Detto da un ex-segretario del partito nonchè direttore del suo giornale che ha dichiarato di non essere mai stato kommmunista.
    Un bel vuoto identitario, direi …. U.

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Dare del filoislamista a chi non la pensa come lei la qualifica ulteriormente in modo pessimo. A parte il fatto che essere filoislamista non è un reato né sintomo di porcaggine o cattive tendenze, è lei che è antisemita e confonde l’islamismo con il terrorismo. Lei è simmetrico e speculare di coloro che definiscono l’ebraismo come una iattura pericolosa confondendolo con fior di mascalzoni che pure abbondano sia in Israele che nell’ebraismo come del resto in qualunque altro credo e appartenenza.
    Mio padre mi ha insegnato a non chiedere “mi hai capito?” e a chiedere invece “mi sono spiegato?”. Lei ha la strana pretesa di essere capito anche quando non si è spiegato neppure da lontano o ha detto il contrario di ciò che pretende venga capito.
    pino nicotri

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri , 23
    l’avevo gia’ scritto io poco piu’ o meno di un mese fa’. Dunque?
    Cheffa’ la scoperta dell’ acqua calda?
    Quel che lei pensa di me, qualificandomi come razzista e ….guarda guarda ora …perfino come antisemita…
    nun me ne puo’ fregar de meno…ad ognuno le proprie convinzioni….
    in fondo viviamo in un paese libero….
    Pero’ lei ….se io le dessi dell’ antisemita….mi bannerebbe dal blog…
    mi metterebbe un bel marchio sulla fronte o meglio sul braccio….e se avessi una bandiera andrebbe in piazza a bruciarla….
    insomma ad ognuno le proprie liberta’….ed ad ognuno le proprie proibizioni.
    Io ho portato degli argomenti….e posso dire che l’ Islamismo globalmente ….oggi come oggi e’ intollerante e razzista e ne vediamo e abbiamo visto ogni giorno le prove. Da li non si sgarra….tutto il resto e’ fuffa….anche l’ interpretare in modo falso i miei argomenti .
    Un saluto
    Rodolfo

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    io sarei meno allarmato, tanto torna il Cavaliere che nel tuo pantheon di schifosi non hai nominato, che toglie l’IMU per tutti.
    O in alternativa un comico, e perchè no, magari il potere a Celentano !
    Perchè poi guarda basta un pò di amore e tutto si risolve !
    Pane ,amore e fantasia..!
    Un poco di ladrocinio, truffe, mafiette,mafione,individualismo ,etica religiosa assolvente, due spaghetti , un bicchiere di Vino ..!
    ma chissenefrega di marx, la colpa è dei sindacati e degli operai che prendevano il caffè e si portavano i bulloni a casa..magari poi mettevano in piedi l’aziendina con la complicità dei Digerenti, l’assoluzione della Chiesa, e un pò di voti alla DC prima e Berlusconi poi, passando per Craxi !
    E’ la democrazia bellezza.

    cc
    Tanto le colpe sono operaie!
    Guarda i Sardi , da CappellaCCI NELLA mERDA direttamente .
    Soru era un moralista di sinistra , sospettato di avere magari letto il Bignami del capitale !

  22. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Pino ,
    ho letto e condivido, non per piaggeria, ma perchè conosco la cultura contadina,e devo dire anche nei suoi aspetti meno positivi.
    Camilleri avolte riusciva a far diventare “umano” anche un mafioso di merda ovviamente per chi voleva capire,senza bisogno dei sudditi della regina !

    cc

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Bella liberta’ mediatica che “c’ avete” in UK…..
    ma poi chissenefrega della tua Kate….sta racchia….senza menne che quanno ride sembra “nu ciucciu”……
    R

  24. sylvi
    sylvi says:

    a Linosse devo una risposta un po’ più articolata…

    a te caro cc,
    chiedo …secondo te a chi mi riferivo parlando dell'”osceno liftato”?
    Vedi che sei distratto?
    Parlavo in questi giorni con berluschini convinti…un tempo!
    Sono schierati fra gli assenteisti ora.
    Eravamo d’accordo che passare da un clown a un altro è fuori discussione.
    Che a Vendola gli diamo il matrimonio gay purchè si tolga dai piedi e ci risparmi i suoi pistolotti televisivi.
    Tutti, nonostante le troppe timidezze verso gli amici banchieri, voteremmo in massa per il governo che c’è, almeno non dobbiamo più vergognarci di essere italiani.
    Comunque, io, se non cambiano legge elettorale, non voterò…per la prima volta nella mia vita!

    Sylvi

  25. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    la distrazione fa parte delle “umane pecche” come il non ricordare o confondere le date di un censimento !
    Liftato è un inglesismo ?
    Credo di sì ,poi posso sempre sbagliarmi !
    In italiano credo ci siano altri termini .

    cc

  26. Anita
    Anita says:

    x CC

    Liftato deve essere un Inglesismo dal verbo to LIFT.
    Alzare, elevare, sollevare, etc….

    Anita

  27. Shalom: dedicato agli imbecilli che sputano su un miliardo e mezzo di musulmani
    Shalom: dedicato agli imbecilli che sputano su un miliardo e mezzo di musulmani says:

    http://www.yallaitalia.it/2012/09/film-blasfemo-il-silenzio-e-la-miglior-protesta/

    Film blasfemo: il silenzio è la miglior protesta

    Dati Articolo
    data: 17 September 2012
    ora: 15:02
    da: Rania Ibrahim
    Episodi prevedibili, reazioni prevedibili, orrori prevedibili.
    Mi chiedo: ce n’era proprio bisogno? Bisognava per forza tirare la corda, spezzarla, e in nome di che cosa poi, della libertà di offendere e di insultare le fedi religiose altrui?

    Innanzitutto condanno categoricamente gli episodi assurdi che si stanno registrando nella maggior parte dei Paesi Arabi: sono inqualificabili e assolutamente non condivisibili. Mi auguro vivamente che la condanna arrivi anche dalle autorità religiose e politiche.
    Non li capisco. Anche io,come un miliardo e mezzo di musulmani nel mondo, mi sento offesa per un film, oltretutto di scarsissima qualità di immagini e di contenuti, non solo blasfemi, ma privi di fondamento e di logica. Ma da qui a colmare la mia frustrazione con una voglia di vendetta alla cieca, ce ne passa. Si sa che per la maggior parte dei mussulmani la fede per la propria religione è smisurata, ma a tutto c’è un limite.

    La violenza no.

    Ci sono diversi modi di protestare, il migliore a mio avviso rimane il silenzio. Lo trovo assordante, profondo, che penetra realmente.

    Ma è mai possibile che ogni qualvolta uno scellerato, o un gruppo di stupidi, inventano prodotti come film, vignette, magliette sul Profeta o in generale sull’Islam succeda il putiferio?
    Non bastava chiedere le scuse, o semplicemente far finta di niente? Posso comprendere la rabbia per gli insulti gratuiti, ma certo non è bruciando bandiere o peggio ancora ammazzando innocenti che si risolvono le questioni, anzi.
    Credo che dietro all’attentato a Benghazi nella quale ha perso la vita l’Ambasciatore e tre funzionari statunitensi, vi sia molto altro.

    Fatto sta che ancora una volta nel nome di non so quale libertà di espressione o di insulto in questo caso, le teste calde e i disperati si ritrovano sempre e subito nelle piazze con i loro inutili riti e ignoranti del “brucia bandiera”…obsoleto, prevedibile, inconcludente e che ci ha annoiato.
    Nel mio paese ( Egitto) si è verificata una situazione di caos assurdo. Davanti all’Ambasciata americana, i poliziotti hanno sparato lacrimogeni mentre centinaia di ragazzi (sbucati dal nulla in pochi secondi) lanciavano sassi e bastoni all’impazzata. Ma dove stiamo?!

    Mi auguro che dopo le dovute scuse da parte dei promotori e degli ideatori di questo pseudo film, vi siano anche le scuse e le condanne di chi ha in questi giorni ha cavalcato l’onda per i propri interessi, per la propria sete di vendetta e per la voglia di destabilizzazione di questi paesi provati dalle “primavere arabe” alle prese con il risveglio della democrazia!!!

    Mi auguro però, che anche l’opinione pubblica ponderi il linguaggio, senza da subito trovare conclusioni affrettate ed errate, innescando ancora di più quel clima di intolleranza e di ignoranza che sfocia direttamente in episodi di violenza e di emarginazione.

    Tra quel miliardo e mezzo di fedeli musulmani offesi ( ai quali la nostra religione dovrebbe avergli insegnato i valori della misericordia e della clemenza) e le famiglie di quelle povere persone innocenti che hanno perso la vita per uno stupido film, il mio pensiero va soprattutto a queste ultime.
    Mi metto nei panni dei loro figli e delle loro mogli e perdonatemi se non trovo una giustificazione a questa morte assurda.

  28. sylvi
    sylvi says:

    mi vergogno di aver scritto liftato…rifatto, rifatto!
    E odio gli anglicismi, e quella mistura di anglo- italiano che ci perseguita in tutti i mezzi di comunicazione !

    Parentesi frivola:
    nei miei pellegrinaggi lungo i vari reparti d’Ospedale per tutti i controlli ho incontrato varia umanità.
    Trieste è città di vecchi e di basagliani…
    insomma i poveri medici continuano a chiedere – come si chiama? dove è nata, quando?-
    per misurare il grado di percezione neurologica.
    Così non si capisce mai se i dialoghi che avvengono sono un approccio normale medico-paziente o se invece…

    L’anestesista mi fece un esame completo e molto accurato, poi…a un certo punto mi chiese: la me scusi, ma dove la ga comprà quel bel vestito?-
    – A Grado-risposi.
    -La me disi dove; mi lo go sercà in tuta Trieste e no lo go trovà.
    Xe una marca così bona…
    Glielo dissi e tutta contenta mi consegnò la cartella clinica.
    E io mi sentii meno ansiosa!

    Stessa scena nell’antisala operatoria…la dott. che mi fa le domande anagrafiche…e mi dice:
    -lei non ha le rughe canoniche per la sua età. Come fa?-
    -Una buona crema- rispondo.
    – Ahh – risponde- mi dica il nome della la crema , così mi metto avanti col tempo!
    E così entrai in sala operatoria sorridendo!
    Non ho capito i confini fra una bella professionalità medica e una usuale consuetudine con le psiconeuroscienze!!!
    Chissà!

    Sylvi

  29. Shalom: il fanatico guerrafondaio Bibi vuole insegnare a Obama il suo mestiere
    Shalom: il fanatico guerrafondaio Bibi vuole insegnare a Obama il suo mestiere says:

    http://www.councilforthenationalinterest.org/news/israellobby/item/1948-netanyahu-urges-war-with-iran-on-us-television-program-meet-the-press

    Netanyahu urges military action against Iran on US television program “Meet the Press”
    Written by CNI

    News Chief – Netanyahu is insisting Obama draw bright “red lines” in front of Iran’s nuclear program, which, if crossed, would provoke a U.S. military response. Otherwise, he suggests, Israel might go it alone, although the strategic consensus seems to be that an Israeli attack could only delay, not halt, Iran’s nuclear program.

    The State Department says it is “not useful” to set deadlines for Iran. Many in the department believe that stepped-up sanctions against Iran are beginning to bite and that it’s worth waiting to give them a chance to work.

    The Obama administration’s position, one that infuriates Netanyahu, is that there is no concrete evidence that Iran has decided to proceed with a nuclear weapon, although the United Nations-affiliated International Atomic Energy Agency estimates that Iran has on hand enough low- and medium- enriched uranium that, The New York Times says, with further enrichment could make as many as six nuclear weapons.

    The lead time on building a weapon, according to some estimates, could be as little as three to six months, still time enough to respond, in the opinion of the Obama administration.

    Meanwhile, despite the bickering at the top, the U.S. and Israel continue to collaborate on Israel’s “Iron Dome” missile defense and covert operations to disrupt Iran’s nuclear program.

    But there is ill will at the top. The two leaders have never gotten along, and Obama declined to schedule a face-to-face meeting with Netanyahu next week when the Israeli leader is here for a U.N. meeting. The official explanation is that no request was made, but such requests aren’t formally made until the meeting has been agreed to. The two leaders did talk, however, for an hour by phone Tuesday night.

    Netanyahu is also close to violating another U.S. taboo, a foreign leader meddling in U.S. elections. Netanyahu is close to GOP presidential candidate Mitt Romney, who calls Obama’s dealings with Iran the president’s “greatest failure” in foreign policy, although, typically, Romney refuses to say precisely what he would do in the president’s place.

    Netanyahu may feel a real sense of urgency in trying to force the Obama administration into issuing an ultimatum before the November elections. There is the real possibility the president will win a second term, and the Israeli leader’s position is weakening at home.

    The Israeli public and military are deeply divided on the advisability of a unilateral strike against Iran. Netanyahu’s defense minister, Ehud Barak, once a proponent of a strike, is now publicly expressing misgivings and has hinted that he might defect to the leading opposition party.

    Even a GOP victory in the Nov. 6 election may provide no solace for the Israeli leader. Once Romney thinks over the consequences of a war against a nation armed with more than assault rifles and rocket-propelled grenades, he may decide to keep the bombers on the ground and the missiles in their silos.

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Shalom,
    io l’ avevo anche scritto ….certamente ci stanno eccezione…chi puo’ negarlo? Una di queste e’ la Ibrahim….che grosso modo scrive quel che ho scritto io.
    Ma nell’ insieme al 98% son cosi come dico io….fanatici…intolleranti e potenziali terroristi.
    Questo e’ il mio parere.
    R

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Non so come si permetta di dire ciò che farei o non farei!
    Lei è antisemita, come le ho già spiegato più volte, perché sono semiti anche gli arabi, che lei detesta e offende sempre in quanto islamici.
    Detto questo, non vale neppure la pena risponderle.

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xNicotri
    lei nell’ insieme non ha torto….
    ma io le ho spiegato piu’ volte che OGGI quando si dice antisemita… per antonomasia s’ intente chi odia o disprezza l’ Ebreo….
    oppure mi indichi lei un’ altro termine di odio verso l’ Ebreo.
    R

  33. peter
    peter says:

    x 28

    per essere ‘nu cucciu, tu non hai bisogno di ridere…
    ma che apri la bocca per ragliare certo aiuta…

    Peter

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Alessandro,
    A me le poesie di Darwish son piaciute…parla di sofferenza ….fatica ….dolore….orgoglio…
    quelle sono le cose anche mie…..e tue….
    Darwish non parla la lingua dell’ Islamismo fanatico e crudele….quello delle sette vergini in paradiso… di quelli che uccidono i Cristiani….di quelli con l’ odio nel cuore per l’ Ebreo…di quelli che distruggono le Chiese nei loro paesi ma pretendono in nome della nostra liberta’ del nostro plularismo di innalzare i loro minareti in Europa…. delle masse di folle che nelle piazze che come indemoniati bruciano bandiere Americane…
    No….Darwish e’ uno di noi…
    Papa’

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xil peto
    IDIOTA….ma non hai niente da fare?
    Tu eri quello che ad Uroburo hai raccontato la palla che sono sempre io ad incominciare ad offendere…..
    ma anche Uroburo sa’ che sei sempre tu il primo a rompere….
    e meno male che non mi leggi mai…per cui sei anche un bugiardo matricolato…
    ma dico non ti vergogni stronzo che non sei altro?
    Non mi importa ora se Nicotri si incazza….o se Nicotri cancella quello che a lui non piace

  36. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E’ da non credere ….ed ha ragione Uroburo che nel suo post Nr.16 scriveva della nostra arrendevolezza e continuava…..”Quanto alle pretese degli islamici in Occidente, il problema è nostro: se non siamo capaci di rispondere tranquillamente NO …le pretese, ovviamente, aumenteranno”.

    Gia’….aumenteranno e come scrivevo e’ da non credere che in Germania dove la liberta’ di espimersi nell’ arte e la liberta di parola viene difesa ad oltranza…..non dimentichiamoci….Fischer…l’ ex ministro degli esteri Tedesco che in Parlamento apostrofava un deputato con la frase:-“se permette…lei e’ uno stronzo” e non successe proprio niente……nemmeno uno scandalo. Ed ora il Parlamento al completo decide che la liberta nelle arti e la liberta’ di parola e’ da difendersi solo quando non mette in pericolo la sicurezza pubblica ….cosicche’ si e’ deciso di proibire la visione del film “L’ innocenza dei Musulmani”
    In poche parole…chi attraverso ….la parola….il tono…la figura o lo scritto si sente offeso e reagisce in modo violento …ha piu’ possibilita’ di ottenere e far proibire ai media e alla cultura di fare il loro lavoro in liberta’. La violenza dunque viene premiata…le pietre vincono.
    A questo siamo giunti….e chissa’ dove andremo a finire.
    Rodolfo

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