Sulle “atomiche di Teheran” pur di evitare una guerra, almeno per ora, l’intelligence USA sbugiarda pubblicamente Israele

Le pressioni del capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu verso il presidente Obama  per dare inizio ai bombardamenti sull’Iran sono sempre più forti. Ed è sempre più forte il pericolo che Israele proceda da sola mettendo gli Usa di fronte al fatto compiuto. Con il vantaggio, per Netanyahu, di far fallire così il tentativo di Obama di essere rieletto e vedere alla Casa Bianca un nuovo inquilino, più avventurista di Obama e più docile alle pretese della destra israeliana e dei suoi forti supporter negli Stati Uniti, a partire dall’organizzazione “Prima Israele”, della quale fanno parte molti politici e alti gradi militari. Per contenere la pressione israeliana ed evitare i colpi di testa di Netanyahu, ai quali sono contrari perfino i vertici militari del suo Paese, negli Usa hanno pensato bene di correre ai ripari rendendo pubblico che NON esiste nessun pericolo che l’Iran stia producendo o anche solo progetti o pensi di produrre bombe atomiche. L’agenzia dell’Onu per l’energia atomica (IAEA) afferma, peraltro sulla base di documenti di alcuni servizi segreti non proprio interessati alla verità, che l’Iran sta facendo grandi passi in avanti nel suo programma nucleare e ha “triplicato la capacità di arricchire l’uranio in un impianto sotterraneo”. Ma in un’audizione al Senato degli Stati Uniti il 31 gennaio James Clapper, il direttore della National Intelligence, forse la più importante delle 15 agenzie di spionaggio Usa, è stato esplicito: ”Certamente si stanno muovendo su questo percorso, ma non riteniamo che abbiano davvero preso la decisione di procedere con un’arma nucleare”. Gli ha fatto eco con affermazioni simili il grande capo della famosa CIA,  David Petraeus, mentre il capo del Pentagono, Leon Panetta, in un’intervista tv, è stato ancora più esplicito. ”Stanno sviluppando un’arma nucleare? No, ma noi sappiamo che stanno tentando di sviluppare capacità nucleari”.

Secondo il New York Times alla base di tanta esplicita prudenza pubblica c’è la lezione dell’Iraq, fatto invadere da George Bush junior sulla base di panzane inventate di sana pianta e rapporti della Cia debitamente fatti truccare dal suo staff (senza dimenticare che la balla colossale dell’”uranio del Niger per le atomiche di Saddam, balla che ha dato inizio alla valanga, è stata confezionata in Italia. Per l’esattezza dal settimanale Panorama, all’epoca diretto da Carlo Rossella, quanto mai desideroso si servire il suo padrone, Silvio Berlusconi all’epoca capo del governo, strattonato o ricattato da Usa e Israele grazie alla sua vita privata a base di bagordi).

Nel governo Obama, e questo è uno dei motivi per cui Netanyahu vuole evitarne la rielezione, nessuno intende ripetere l’errore di ritenere che chi ostacola il lavoro degli ispettori dell’Aiea abbia un programma nucleare segreto. Il New York Times cita funzionari dell’intelligence Usa secondo i quali probabilmente l’Iran millanta volontà militari atomiche con una ”strategia dell’ambiguità”’ per rafforzare la sua influenza nella regione.

”Credo che gli iraniani vogliano avere la capacità di costruire la bomba atomica, ma non vogliano un arsenale”, ha affermato Kenneth Brill, un ex ambasciatore Usa alla Iaea ed ex direttore della comunità di intelligence del Centro Nazionale contro la proliferazione nucleare.

L’ex capo del team della Cia incaricato di trovare le armi di Saddam dopo l’invasione del 2003, David Kay, cerca di salvare capra e cavoli: “Nessuno ha le prove che Teheran abbia deciso di costruire la bomba, ma credo che questo riflette un vero vuoto di intelligence”. E’ un po’ come dire che nessuno ha le prove che negli Usa gli asini o gli elefanti volino, ma tale mancanza di prove “riflette un vero vuoto di intelligence”.

Che Netanyahu e il suo entourage, a partire dall’indecente ministro Avigdor Lieberman e dal ministro Ehud Barack, il macellaio di Gaza, non scherzino lo dice chiaro e tondo anche il giornalista israeliano Gydeon Levy, noto per il suo sbugiardare le verità ufficiali e il fanatismo dei governi del suo Paese. Ecco infatti cosa ha scritto  Levy il 5 febbraio:

“Tra le persone che leggono queste righe c’è chi non supererà l’inverno. Probabilmente alcuni di loro non moriranno di morte naturale.
Se diamo credito alle minacce di questi giorni, Israele attaccherà gli impianti del programma nucleare iraniano entro l’inizio della primavera. Se le parole si trasformeranno in fatti, centinaia – se non migliaia – di israeliani moriranno sotto i colpi della controffensiva missilistica di Teheran
Qualcuno sostiene che Israele vuole solo fare pressione sull’Iran. Ma le minacce di questo tipo tendono a sfuggire al controllo di chi le ha lanciate, e alla fine possono scatenare una guerra nonostante l’obiettivo iniziale fosse un altro. Teheran potrebbe scegliere di giocare d’anticipo e sferrare un disperato attacco a Israele. C’è anche chi sostiene che l’offensiva israeliana sarà un successo: i jet decollano, sganciano le bombe e distruggono gli impianti nucleari iraniani,
senza lasciare all’Iran l’opportunità di vendicarsi.

Ma le cose potrebbero anche andare diversamente. In ogni caso dobbiamo ammetterlo: siamo in pericolo, Israele (forse) si prepara ad attaccare l’Iran. E allora
sì che dovremmo avere paura.

Ma l’impressione è che la maggioranza degli israeliani non ha paura. Nessuno sta abbandonando il paese in preda al panico, nessuno sta accumulando scorte. La decisione viene lasciata a un piccolo gruppo di persone convinte che l’opinione pubblica, come sempre, si idi ciecamente di loro. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa Ehud Barak decideranno cosa bisogna fare, e noi israeliani li sosterremo silenziosamente. Non facciamo affidamento su di loro se si tratta di domare un incendio come quello che ha distrutto la foresta di Carmel o amministrare i loro uffici. Ma un attacco all’Iran? La vita e la morte (soprattutto la morte) su larga scala? In quel caso, ci ridiamo. È sempre andata così nelle guerre di Israele. Prima che venissero combattute, il popolo sosteneva
i suoi leader. Dopo invece, quando il sangue era stato versato in abbondanza e le conseguenze erano davanti agli occhi di tutti, ce la siamo presa con loro.

Scelte discutibili.

Tutte le guerre combattute da Israele dal 1973 sono cominciate a causa di scelte discutibili. Nessuna guerra era inevitabile e nessuna guerra ha portato benefici che non si potevano ottenere con altri mezzi. Sono state tutte guerre disastrose, anche se a soffrirne le conseguenze peggiori sono stati i nostri avversari. La più folle di tutte, la guerra in Libano nel 2006, è stata anche la più catastrofica. Vale la pena di ricordarlo quando parliamo di un attacco all’Iran, che evidentemente sarebbe ancora più folle.

Sia nella guerra in Libano sia in quella nella Striscia di Gaza, Israele ha perso più di quanto abbia guadagnato. Ma se davvero scoppierà, la guerra con l’Iran ha
le potenzialità per diventare la più devastante di tutte. Possiamo anche credere alle rassicurazioni di Barak, ma le previsioni parlano comunque di centinaia di vittime tra i civili.

Il programma nucleare iraniano è pericoloso, ma lo sono anche quelli del Pakistan e della Corea del Nord. Eppure il mondo ha imparato a conviverci. Un attacco israeliano potrebbe rendere l’Iran ancora più pericoloso. Sulle conseguenze dello scontro è stato detto di tutto. Nella migliore delle ipotesi il risultato sarebbe un rallentamento nel programma di Teheran per lo sviluppo di armi nucleari, ma potrebbe anche succedere il contrario, e i piani del governo iraniano potrebbero subire un’accelerazione. Inoltre le relazioni tra Israele e Stati Uniti peggiorerebbero inevitabilmente e le città israeliane potrebbero essere investite da una
pioggia di missili. La verità è che Israele deve fare di tutto per impedire a Teheran di dotarsi di un arsenale nucleare, e deve evitare di scatenare un’altra guerra inutile.

La decisione, però, è nelle mani sbagliate. Non possiamo più dipendere dagli Stati Uniti per scongiurare la minaccia di una guerra, e non possiamo più dipendere dal governo israeliano per la sicurezza del nostro paese. Un governo che ignora l’opportunità di raggiungere un accordo con i palestinesi è un
governo pericoloso.

È arrivato il tempo della paura. Non ci resta che ammetterlo e farlo capire anche agli altri. È passato molto tempo dall’ultima volta in cui Israele è stato governato da leader codardi, il genere di persone che per timore agisce in modo saggio e con prudenza. Per troppo tempo siamo stati governati da eroi, quelli che non ci pensano un attimo prima di trascinare il paese in un attacco militare pericoloso e insensato. E allora forse è arrivato il momento di fargli capire come stanno le cose: abbiamo p-a-u-r-a”.

231 commenti
Commenti più recenti »
  1. rodolfo
    rodolfo says:

    Difficilmente si rompono due cose nello stesso giorno…
    le eccezioni…quelle…pero´esistono sempre.
    Sono stanco..e´stata una mattinata molto movimentata.
    Si e´rotta la lavatrice…ed e´stata una fortuna a non fare come spesso si fa´…accendere la lavatrice e andare a fare spese…cosi quando si ritorna il gioco e´fatto. No …oggi siamo rimasti a casa .
    E´stata un po´anche fortuna ..una mia necessita´… per cui aperta la porta del bagno mi sono trovato un bel lago..ho chiuso subito il rubinetto ed e´stato un bel lavoro togliere tutta quell´acqua….ma ci sono riuscito.
    Peccato…mi ci ero affezionato alla mia lavatrice marca Siemens comprata nel lontano 1998….per 14 anni mi e´stata fedele..ora ci ha lasciato….sono triste…faceva un po´parte della famiglia.
    Dopo ho avuto la necessita´di farmi un bell´espresso e di fumarmi una sigaretta. Ho pensato dunque di accendere il computer …dopo aver letto varie notizie per scovarne qualcuna da essere degna di postare nel blog di arruotalibera …leggo il post 476 e 477 di Nicotri e mi accorgo che qualcos´altro e´andato in frantumi.Per cui:-

  2. controcorrente
    controcorrente says:

    Ma allora non sono solo io a dire certe cose..

    Dal Blog di Alessandro Gilioli..

    Io credo che non sia ancora chiaro a tutti quello a cui stanno portando l’elegante sorriso e le commosse lacrime della signora Elsa Fornero.
    Quando si arriva a dire che il welfare «era un sogno» e che anzi «l’unico vero welfare nella storia di questo paese l’hanno fatto San Giuseppe Benedetto Cottolengo e San Giovanni Bosco», si dice una cosa sola: che il welfare non è una questione di cui si deve occupare la società – attraverso lo Stato, gli enti locali o altro – ma è soltanto carità. Nuda, nudissima carità. A cui possono pensare, se ne hanno voglia, i benefattori e i santi, alla cui generosità quindi i ceti meno abbienti – ma anche i disabili, gli anziani e così via – devono rassegnatamente affidarsi.
    La cultura che c’è dietro non è inedita, si sa: è quella che per semplicità possiamo chiamare ‘americana’ (o se volete ‘protestante’) in base alla quale lo Stato interviene il meno possibile nel riequilibrare la forbice tra ricchi e poveri, compito lasciato alla liberalità dei singoli, attraverso fondazioni o opere di beneficenza. Non è la comunità che deve occuparsi in qualche modo di scuole, ospedali, asili nido, sussidi di disoccupazione e così via. Sono i privati buoni, se ne hanno voglia.
    E’ una filosofia che, ovviamente, non ha nulla a che fare con le ‘politiche sociali’ delle quali il ministro ha in teoria la delega. Anzi, è esattamente il suo contrario.
    E qualcuno dice ancora che questo non è un governo di destra.

    ——–

    Si ma poi bisogna anche trarre la conseguenza che allo stato attuale delle cose, di capire dove risieda il fallimento delle politiche di Welfare in Europa e l’arretramento in USA,da cui nonostante Obama …se ne escono del culo..
    Ma che sia una questioni di contraddizioni insanabili del sistema ehh,ehh
    Piuttosto la Sinistra parlamentare,arranca…e non vuole fare analisi…mandiamo i Veltroni in Africa !

    cc

    ps-Rudy, sto preparando una squadra per te,non vorrei sbagliare nemmeno di un grado durante l’introduzione metaforica di un palo telefonico,è una questione di serietà professionale..e che diamine,spero che avrai capito la metafora ed il senso etico-morale che si cela dietro le mie frasi apparentemente “nude e crude”!

  3. sylvi
    sylvi says:

    Poi dici che gli ins. guadagnavano, sì…, meno di un metalmeccanico, ma facevano anche un c…. e lavoravano per le cosucce…solo perchè non erano mogli di un metalmeccanico!… …Questa è sicuramente la cazzata più memorabile che hai scritto negli ultimi decenni!…

    …Tu non sai niente dei sacrifici immani degli insegnanti, quando entravano nella Scuola per MERITO, non per raccomandazioni politiche o sindacali. Sylvi

    caro CC

    Le ins. che facevano la maglia non erano sicuramente quelle entrate nella scuola per merito…ma per raccomandazioni politiche e sindacali…
    Questo ho scritto e questo ribadisco!
    Anzi, se vuoi, aggiungo che non facevano un c. anche se erano mogli di metalmeccanico, o appunto per quello!!!
    E le più fannullone erano quelle molto sindacalizzate.
    Grande coscienza dei loro diritti…molto meno dei loro doveri.

    Ora…io non conosco la catena di montaggio dal di dentro…suppongo che il lavoratore, oltre che attenzione e conoscenza della macchina debba anche avere discernimento su come intervenire di fronte a una emergenza, al di fuori del mansionario…
    Il lavoro dell’insegnante, se fatto bene, è un continuo uscire dal mansionario, è una continua assunzione di responsabilità ” in scienza e coscienza”…come medici e infermieri, perchè anche la morte intellettuale è una perdita irrimediabile.
    E tu questo discorso dovresti capirlo!
    Inoltre …quelle mogli di professionisti …erano quelle che spendevano di più in libri, in aggiornamento ( sempre a pagamento!) e in mille altre cose che erano per la scuola…non cosucce per sè.
    Erano in fondo quelle che potevano “permettersi il lusso di far bene le insegnanti”.
    Poi vennero, soprattutto dal sud, quelle del posto fisso, e della maglia sferruzzata in classe!
    Altro che le tue storielle.!
    Sii, gentile! Se vuoi contestarmi, leggi almeno quel che scrivo!

    Ps: siamo una Nazione che va a rotoli anche perchè pagava e paga i suoi insegnanti meno di un metalmeccanico!

    Sylvi

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Credo che lei abbia qualche problema. Ma questo non è uno studio psicoterapeutico.
    Credo invece che – dai oggi e dai domani – a essersi denudato sia lei. Per giunta mettendosi in una posizione che non so se sia a lei congeniale, ma comunque non è affatto virile.
    Se si sente limitato nela sua libertà di espressione se non può essere volgare, beh, tragga le conseguenze. Io sopporto bene il divieto di sputare in faccia ai passanti o di non orinare sui loro piedi, senza che tali divieti mi facciano sentire leso nella mia libertà di espressione. Che è tutt’altra cosa. Così come è tutt’altra cosa dalla volgarità gratuita l’erotismo che lei tira in ballo a sproposito. Lo strano è che lei col suo comportamento oltre a uccidere eventuali simpatie nei suoi confronti dovute alla umana bizzarria fa anche un pessimo servizio alle idee e alle realtà che le sono care.
    Qui nessuno ha più diritti degli altri. Un saluto.
    pino nicotri
    P. S. Credo che oltre alla lavatrice mi toccherà cambiare quanto prima anche il frigorifero. Dovrei cambiare anche l’auto, una Citroen Picasso comprata usata, ma non posso. Come vede, ha di che consolarsi.

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x CC

    Beh, significa anche che la signora è Torino-centrica. Insomma, sabauda antidiluviana. Una conferma che il Piemonte sabaudo ha fatto l’unità d’Italia per poter usufruire della manodopera dei “terroni” a favore delle industrie del Nord. Ovviamente, con la benedizione di Dio….
    Mah.
    pino

  6. Faust
    Faust says:

    di cui si deve occupare la società – attraverso lo Stato, gli enti locali o altro –

    ma è soltanto carità. Nuda, nudissima carità.

    A cui possono pensare, se ne hanno voglia, i benefattori e i santi, alla cui generosità quindi i ceti meno abbienti – ma anche i disabili, gli anziani e così via – devono rassegnatamente affidarsi.

    … cioe cc devi andare da loro… se vuoi avere qualcosa del minimo che serve… Non fanno piu cason se baci la mano o NO… l’importante che “devi” andare da loro… Se vuoi quaolcosa… Un monopolio della miseria…. xffare carita’… se alloro ti rivolgi… Altrimenti ciccia ar culo… te mori di fame esso caxxi tua… Ma se vai da Loro… Loro ti danno… una tantum… poi nun veni’ piu’ fino annatale…

    … e gli altri gg… ppippe ar sugo?
    Faust

  7. sylvi
    sylvi says:

    La signora Fornero ha dimenticato il Welfare di don Milani.

    Può piacere o non piacere , ma questa è la realtà!
    E se lo Stato troppo spesso ha confuso il welfare con gli sprechi, con le assegnazioni di pensioni fasulle date per motivi elettorali…se ha fallito platealmente, non capisco perchè ve la prendiate con chi tutto ha dato senza pretendere corrispettivi elettorali.
    La ministra Fornero ha illustrato un dato di fatto!

    Sylvi

  8. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Faust,
    ho potuto leggere in ritardo il tuo messaggio Faust { 26.02.12 alle 11:56 } n.426.
    Non ho assolutamente nulla da aggiungere a quanto già scritto da Pino nei suoi messaggi di risposta ed a quanto da lui deciso. Tuttavia ci tengo a precisare che la tua domanda è, mi spiace dirlo, del tutto fuori tema.
    Com’è noto a tutti io non condivido quasi nulla di quel che scrive Rodolfo, e men che meno potrei condividere il messaggio al quale tu ti riferisci, in seguito doverosamente cancellato. Ciò premesso, sono del parere che nessuno (tranne Pino che ne è il responsabile legale) debba avere il diritto di espellere qualcun altro da un blog a meno di gravissime e ripetute violazione delle norme basali della civile convivenza. Qui ci siamo vicini.
    Penso anche che nessuno debba avere il diritto di rendere difficile la vita di qualcuno dentro ad un blog, come fai invece spesso tu. Se qualcosa non ti piace puoi non leggerlo oppure – come hai ben fatto in questo caso – segnalarlo a Pino chiedendogli di intervenire.
    Rimango però del parere che in un blog tutti, senza eccezioni, debbano avere il diritto di poter scrivere in pace quel che pensano senza inutili polemiche come quelle che troppo spesso metti in atto tu, sulla base di tue personali simpatie od antipatie che riguardano solo te e nessun altro. E soprattutto sono del parere che non debbano essere MAI ammesse delle censure ideologiche, e tu le fai abitualmente.
    Un blog deve essere, per definizione, una palestra di libertà, fino ai limiti del codice penale, altrimenti muore.
    Quindi, per concludere:
    1) Rodolfo ha scritto un messaggio indegno, come gli succede talvolta.
    2) Tu hai fatto benissimo a protestare ed a segnalarlo a Pino
    3) Pino ha fatto benissimo ad intervenire come ha fatto
    4) Un blog deve essere libero e non può tollerare censure, né dirette né indirette, se non in casi particolari. Mai comunque censure ideologiche (che qui non ci sono state)
    5) Tu non hai diritto di impedire a nessuno di esporre le sue idee.
    Spero di essere stato chiaro.
    Un caro saluto a te ed a tutti U.

  9. Shalom: Testimonianze dirette dello sfruttamento della manodopera palestinese all'interno degli insediamenti israeliani
    Shalom: Testimonianze dirette dello sfruttamento della manodopera palestinese all'interno degli insediamenti israeliani says:

    PALESTINA, IL LAVORO NELLE COLONIE
    Testimonianze dirette dello sfruttamento della manodopera palestinese all’interno degli insediamenti israeliani. Nena News è entrata nella colonia di Tomer nella Valle del Giordano e ha raccolto sconvolgenti storie di lavoratori.

    MARTA FORTUNATO
    Al-Jiftlik (Valle del Giordano), 27 febbraio 2012, Nena News – E’ ancora notte in Cisgiordania quando i primi bus carichi di lavoratori palestinesi lasciano le città settentrionali di Nablus e Jenin per dirigersi verso la Valle del Giordano. Pulmini da dieci posti straripanti di palestinesi stipati uno sull’altro. Una, a volte due ore di viaggio, per recarsi al proprio luogo di lavoro: tanti chilometri da percorrere ed un check-point da attraversare.
    Siamo nella colonia di Tomer, a nord di Gerico, a destra della by-pass road 90 che collega Gerusalemme a Tiberiade. Passando veloci in automobile qualcuno potrebbe non rendersi conto che le enormi serre e le infinite distese di coltivazioni sono le terre agricole della piccola colonia che sorge dall’altro lato della strada. Piccole casette col tetto spiovente, una popolazione di nemmeno 300 persone ma un’area coltivabile pari a 366 dunums (1 dunum equivale a 1000 metri quadrati). Tutte terre rubate nel corso degli anni alle comunità palestinesi della Valle del Giordano, a partire dal 1978, anno di creazione dell’insediamento di Tomer.
    Sono le 6 del mattino, il sole è appena sorto e i lavoratori palestinesi scendono dagli autobus e si avviano a piedi verso i campi. C’è chi ha un secchio in mano, chi è alla guida del proprio macchinario, e chi rincorre uno dei numerosi trattori di passaggio, prende lo slancio e si siede sul rimorchio. In pochi minuti arrivano nei campi: un’altra giornata di lavoro è iniziata.
    Pochi vogliono parlare o farsi fotografare, temono la reazione del loro “capo”, hanno paura di essere mandati via e licenziati. “E’ vietato fotografare qui dentro” affermano in molti – “i nostri boss non vogliono che si sappia come vengono trattati i lavoratori”.
    “Lavoriamo dalle 6 alle 14, tutti i giorni fuorché venerdì e sabato” ha racconta Mohammed* a Nena News – per 8 ore di lavoro guadagniamo 70 shekel (equivalenti a 14 euro). In un mese non raggiungiamo i 1500 shekel (300 euro)”. E Mohammad è tra i “fortunati” poiché abita nel vicino villaggio di Fasayil e non deve sostenere alcun costo per i trasporti.
    Diversa l’esperienza di Amir*: “Vivo a Jenin, tutti i giorni mi alzo alle 4 per venire qui, un viaggio che dura più di un’ora e che mi costa 20 shekel. Quindi di fatto alla fine della giornata guadagno 50 shekel, ho una famiglia da mantenere, una moglie e quattro figli piccoli. Senza aiuti esterni non riesco ad arrivare alla fine del mese”.

    Bassam sul suo trattore nella colonia di Tomer (foto, Marta Fortunato)

    “Non solo (gli israeliani) ci hanno rubano le terre” ha continuato Mohammad – ma ci hanno anche costretto a lavorare per loro. Passo le giornata a raccogliere e ad innaffiare le coltivazioni di peperoni e di pomodori. Nel mio villaggio non ho nemmeno l’acqua corrente e sono costretto a comprare i tank da Israele”. Mohammad, come tanti altri, un tempo era un contadino e lavorava la terra che aveva ereditato dal padre. Tuttavia con la costruzione e l’espansione delle colonie e con l’inasprirsi delle politiche israeliane di confisca della terra e delle risorse idriche, i campi agricoli si sono pian piano trasformati in un deserto arido e secco costringendo gli abitanti di molte comunità palestinesi della Valle del Giordano a trovare un’altra fonte di sostentamento. E molto spesso l’esperta forza lavoro palestinese è stata assorbita dalle colonie israeliane. “Il 60% della popolazione di Fasayil lavora all’interno degli insediamenti israeliani” ha raccontato Bassam mentre è alla guida di un trattore in mezzo ad un campo di pomodori – Io lavoro qui da quando avevo 20 anni, ora mi aiutano anche 4 dei miei figli”. Nessuna distinzione di sesso od età. “Ci sono ragazzini di 12 anni che lavorano qui dentro con noi” ha continuato Bassam – lasciano la scuola perché le loro famiglie hanno bisogno di soldi”. E tra le lunghe file di piantagioni di pomodori si intravedono anche molte donne, chine e silenziose, dedite al loro lavoro. “Vengono soprattutto dalle città, da Nablus, Jenin, Tubas o Jericho” ha concluso Bassam.
    Nessuno conosce con precisione il numero di lavoratori all’interno di Tomer. Ci sono sia palestinesi che thailandesi, ma come ha spiegato Amir “gli israeliani preferiscono i palestinesi perchè hanno una maggiore esperienza nell’agricoltura e perchè ai thailandesi devono dare anche vitto ed alloggio”.
    Oltre all’enorme area agricola, l’insediamento di Tomer ha anche un’area per l’imballaggio dei prodotti. I carciofi, le banane, i datteri, i pomodori ed i peperoni di questa colonia vengono impacchettati ed esportati all’estero. E sono gli stessi prodotti che poi ritroviamo ogni giorno sugli scaffali di molti supermercati europei ed italiani. Nena News

  10. Anita
    Anita says:

    Grazie a Shalom ho trovato il website nena-news

    ELEZIONI: L’IRAN CONTRO IL SUO PRESIDENTE
    Conservatori e fondamentalisti sono in corsa per i seggi parlamentari. Con i riformisti fuori gioco e Ahmadinejad in bilico, gli integralisti avanzano senza ostacoli.

    Continua:

    http://nena-news.globalist.it/?p=17384

    Anita

  11. Shalom: x Anita
    Shalom: x Anita says:

    Gl integralisti avanzano anche in Iran grazie alla poltica di quel deficiente di George Whisky Bush e dei fanatici integralisti al governo di Isarele.
    Nena News e’ una buona fonte di notizie.
    Shalom

  12. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    Non posso passare un giudizio da un solo articolo….
    Bisogna acquisire familiarita’ con un website o un giornale.

    Il nome e': George Walker Bush. Thank you.

    Anita

  13. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Pino,

    con la benedizione di DIO..insomma , non facciamo discriminazioni di genere e sesso..e la Madonna dove la metti ?
    Con la benedizione di Dio e della Madonna,sarebbe stata la frase più corretta…!!
    cc
    ps- guarda sono talmenete inviperito,da certe risposte ideologiche,bestiali,e volgari ..di una volgarità che non ha più limiti,pure di una ignoranza bestiale,che tutte le sere prego vivamente Gesù il Cristo e la sua disgraziata Madre ,che ridiscendano veramente in terra..!!

  14. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    non fare la “furbetta del quartierino ” con me.
    A) Io non ho mai detto che solo le Ins. mogli di metalmeccanici(si contano a decine di migliaia), facevano il loro dovere.
    B)Solo tu,hai sempre detto che molte Ins sferruzzavano in classe ed adesso con Grande gioia del Portoghese, hai aggiunto due qualità che ti stanno a cuore “Terrone e Sindacalizzate” Ovvero ideologia più razzismo che ti distingue da sempre su questo Blog.
    c) Io ho solo detto che molte Ins che potevano accudire la casa, (o in alternativa a farsi trombare dall’idraulico)andavano per “le spesuccie” ad Ins egnare sic!
    D) Io non metto indubbio la tua buona fede,quando fai certe affermazioni, lo so, che sei fatta così !

    cc

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Shalom.
    Io lo chiamerei George-Wisky-marionetta del Cheney-testadikazzo che di più non si può-semi-infermo di mente-Bushhh.

    E chissenefrega della la SIGNORA d’oltre oceano, tutta patria, marlins possibilmente white only e onore (sob!) da padreterno,
    quello loro, come se non avesse niente altro da fare, sempre il padreterno, che arrabattarsi con questi quì.

    Io mica gliele mando a dire, le dico.

    C.G.

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    Ps-
    Per la Sylvi, il lavoro di metalmeccanico alla catena,vai a farlo per quindici giorni e poi vedi che ti passa la bava alla boccuccia.
    Prova, prima di banfare..!!
    Dopo di chè io so perfettamente cosa sia il lavoro intellettuale, era la parte che mi piaceva di più del mio lavoro,quando mi aggiornavo o aggiornavo gli altri,manco segnavo lo straordinario..era solo dovere perché, piacere, ed il piacere che si trae dal lavoro è l’unica cosa che valga la pena di essere vissuta,quindi tolta la sussistenza che mi pare necessaria,l’unica cosa che rende uomini è il lavoro intellettuale.anche se manuale., ma già tu non hai mai letto Marx, nè Gramsci…tu sei stata dalle Suorine cattolichine..vai a farti una immersione in acqua benedetta per favore di Amore e di carità cristiana…

  17. peter
    peter says:

    X cc

    vi sono lavori intellettuali come il prof ma persino medico ingegnere commercialista che possono essere monotoni e ripetitivi clome l operaio solo che stancano di meno e rendlno di piu.
    comdivido il tuo ultimo post per sylvi ma il suo razzismo non mi tange piu. sara’ la bronchite con cui sono tornato al lavoro oggi…pensa pero’ un po’ anche al tuo

    peter

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x cc
    Lo dicevo a mio figlio Romano: ” guarda che se non studi e non sudi ti sbatto su qualche catena di montaggio a fare il mazzo dalla mattina alla sera”.
    Capì l’antifona, prese la maturità e in seguito la laurea a pieni voti.

    C.G.

  19. sylvi
    sylvi says:

    Peter dice:

    ci sono lavori vi sono lavori intellettuali come il prof ma persino medico ingegnere commercialista che possono essere monotoni e ripetitivi clome l operaio solo che stancano di meno e rendlno di piu.

    Se abbiamo appena detto che i prof sono pagati peggio degli operai….!!!
    Peter, fra un colpo di tosse e l’altro, si metta d’accordo con CC!

    Sylvi

  20. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Mi stavo preoccupando….e’ in ritardo.

    Devo constatare che sotto sotto il vero razzista e’ lei, senno’ non menzionerebbe i bianchi vs i non bianchi ad ogni occasione, anche se l’occasione manca.

    Il Padre eterno non e’ mai entrato in questione, caro C.G. per essere in consono con la fraseologia del forum….
    Lei fa sempre la pipi’ fuori dal vaso.

    Anita

  21. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    ti avevo scritto sul forum precedente….con i miei consigli di mamma.

    Prenditi cura e stai ben idrato.

    Ciao, Anita

  22. sylvi
    sylvi says:

    ….l’unica cosa che rende uomini è il lavoro CC

    caro CC,

    donne no, vero? quelle ( che hanno turlupinato uno ricco e si siano fatte sposare!) stiano a casa ad accudire casa, prole e a ” farsi trombare dall’idraulico… ” non pretendano di aver diritto ad essere donne attraverso un lavoro, magari intellettuale!!!

    Caro Rodolfo,
    ti chiedo scusa di averti bonariamente ripreso con la sintassi per sottolineare il tuo razzismo maschilista nei riguari delle donne!!!
    In questo blog ci sono razzisti misogini che ti battono!!!

    caro cc,
    non so che razza di ins. tu conosca!
    Da quel che scrivi… so che hai fatto parte di consigli di scolastici,
    hai fatto politica scolastica…
    Sicuro di averci capito qualcosa?

    Quanto ai metalmeccanici…sicuramente si sono venduti bene…
    so di altri lavoratori che senza far tanto casino…facevano e fanno sacrifici uguali se non maggiori, senza tanto chiasso appunto!

    Ho visitato qualche fabbrica, anche in Germania; so come sono cambiati i ritmi e le sicurezze rispetto ad anni fa. E meno male!
    Perciò lasciamo stare gli schiavizzati del lavoro!!!

    Comunque su Repubblica di oggi c’è un articolo sulla dispersione scolastica: ragazzi persi per la scuola, per il lavoro, per la vita.
    ( Il Friuli ha la dispersione più bassa d’Italia eh, eh, eh!)
    Questi ragazzi non saranno buoni neppure per fare i metalmeccanici; …gli spazzini …lo fanno gli extracomunitari.
    E i metalmeccanici …li cureremo e li proteggeremo…come i panda.

    Sylvi

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Ha catarro? Di che colore? Sicuro che non abbia delle bronchiectasie? Faccia una tac. I consigli tipo nonna non bastano.
    Mi raccomando, si curi bene e si rimetta meglio.
    Un saluto.
    pino

  24. peter
    peter says:

    X pino

    grazie ma forse you are pulling my leg?
    Per cominciare farei una radiografia se la tosse persiste. qui in gb le polmoniti sono frequenti. ma i medici insistono che il torace suona chiaro…una tac da x rays pari a 200 radoografie…
    Vedremo

    peter

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Signora!
    Ma come! Non vi sbattete il petto ad ogni occasione pregando che il padreterno vi “blessi” non so chè?

    P.S.: withe only, robaccia tutta vostra. Molti hanno preso lezione da voi, purtroppo.
    A proposito sul farla fuori dal vaso…bèh meglio che per stasera mi mordo la lingua. Ci potrei scrivere un romanzo sui suoi “fuori onda”, mia cara signora.
    Le assicuro.

    C.G.

  26. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Lei vede troppi film….

    Si mette la mano destra sul petto solo quando cantano l’anthem nazionale, The Star-Spangled Banner.
    I civili hanno poche o nulle occasioni di cantarlo.
    Devo dire che non so nemmeno le parole.

    Anita

  27. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    No che non la prendo in giro. Spero invece che lei abbia preso in giro me con una tac pari a 200 radiografie.
    ‘Notte.
    pino

  28. peter
    peter says:

    Purtroppo no caro pino. l ultima volta che ho controllato una tac era tale. oggi le tac sono sempre piu rare ma ha ragione sulle bronchirctasie

    peter

  29. peter
    peter says:

    X pino

    dipende dalla tac. si calcola che l ammontare di radiazioni vari da 30 a quasi 500 radiografie del torace. purtroppo si calcola che un numero non trascurabile di cancri specie nei bambini esposti sia dovuto alle tac

    peter

  30. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Non so cosa sia la tac, ma parlando di raggi…qui li facevano di routine ogni 5 anni o meno, io mi opposi per me e per i miei figli, dopo le prime lastre base, basta.

    Nessuno mi leva dalla testa che la CML di mio figlio minore possa essere stata causata da eccessive radiazioni.

    Ci fu un periodo che dovuto a due incidenti motociclistici e per ragioni di lavoro e’ stato sottoposto a XRays, CT Imaging, MRI Scans, MRI Imaging, dental panoramic and more.
    Tutti questi tests sono stati ripetuti diverse volte entro pochi mesi.
    Io non ci potevo fare niente era sposato e fuori di casa, potevo solo avvisare, tanto che lo chiamavamo: Glow Worm.

    ‘Night,
    Anita

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    in presenza di problemi polmonari una diagnosi si impone, non foss’altro che per evitarsi di prender per banale influenza una broncopolmonite, con tutte le conseguenze del caso.
    Ciò acclarato, in caso di semplice catarro io faccio i suffumigi della nonna [pentolino di acqua bollente, un cucchiaio di bicarbonato, o anche niente, asciugamano sulla testa e respirare il vapor acqueo del pentolino fino a che si raffredda, in totale 5-7 minuti].
    Fatto quattro-otto volte al dì stronca la tosse in due giorni.
    Tanti auguri U.

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 27.02.12 alle 21:46 } ….l’unica cosa che rende uomini è il lavoro CC
    caro CC,
    donne no, vero?
    ———————————–
    Cara Silvy,
    non ho seguito la sua diatriba con CC ma questa sua battuta degna del peggior femminismo anni settanta fa veramente venire il latte alle ginocchia.
    Si dice genere umano, cara, e comprende anche le donne. Le piaccia o meno. U.
    PS. Che non è un appoggio alle tesi di Rodolfo, ovviamente. Ma con lei è meglio precisare.

  33. peter
    peter says:

    caro Uroburo

    grazie del consiglio, il fatto e’ che per me gli sbalzi di temperatura sono ‘micidiali’…dopo i suffumigi dovrei stare chiuso in casa per almeno un’ora, forse due, onde evitare perfrigerazioni dopo il calore, e non me lo posso permettere.
    Credo di avere avuto un’influenza ‘attenuata’ e protratta per 2-3 settimane forse per via dei vaccini che faccio ogni anno. Pero’ la bronchite che ne e’ seguita risponde alle tetracicline, che mi hanno schiarito molto anche i seni paranasali, per cui credo che una complicanza batterica vi sia stata…
    Per le diagnosi, qui ci si basa sui pareri dei ‘GP’, i medici generalisti, che ti auscultano il torace e decidono se hai bisogno d’altro o no. Nel mio caso dicono di no…nessuno puo’ fare radiografie o altro senza il loro placet, e per adesso mi va bene.
    Se i sintomi peggiorano o tornano dopo gli antibiotici, direi che una radiografia sarebbe essenziale.,.

    un saluto

    Peter

  34. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    prima di scagliarsi lancia in resta, gli occhi fuori dalle orbite, le narici fumanti, il ghigno misogino….
    vada a leggere il n.14 punto c di CC.
    E…capirà il mio post!!!
    E forse…forse…molto forse…ne scriverà uno indignato a CC!!!

    cordialità
    Sylvi

  35. Faust
    Faust says:

    E forse…forse…molto forse…ne scriverà uno indignato a CC!!!

    … non ti preoccupare… Faust ha l’esclusiva dei cazziatoni asspruzzo… .. sai e’ ebbreo… non si puo’ cacciarlo dal blog… mentre un Faust qualsiasi se non fila dritto… ci pensera’ il blogmaster addirgli di accomodarsi alla porta o di aprirsi un suo blog… ce la vie!!
    F.

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Faust

    NON puoi dare del maiale a nessuno, e mi chiedo come fai a non capirlo da solo. Che sia ebreo a me non frega assolutamente nulla, non gli dà maggiori o minori diritti.
    Non fare la vittima.
    pino

  37. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Caro Faust anche tu sei Ebreo…se la mammuccia e’ Ebrea albanese, praticante o meno, il bambino e’ Ebreo sin dalla nascita.
    Ma non lo puoi usare come una scusa…o privilegio.

    Ciao birbante,
    Anita

  38. peter
    peter says:

    x Anita

    penso che hai ragione sulle tac…le risonanze magnetiche non danno pero’ radiazioni

    ciao cara

    Peter

  39. peter
    peter says:

    tossicchiando tossicchiando, oggi sono riuscito a mangiare nel mio ristorantino preferito.
    Due giovani si siedono al tavolo accanto, un inglese ed un francese, forse lavorano per compagnie gemellate o associate. L’inglese spiega al francese molte espressioni che non conosce, il francese prende nota ma e’ tranquillo e rilassato. Parlano e parlano, mi danno quasi sui nervi…l’inglese sciorina le solite idee sui francesi, un posto per la vita, contratto fisso, pero’ vivono quasi tutti in affitto. Gli inglesi invece hanno una sola vera ambizione, dice lui, la casa propria, il posto fisso non importa molto, i contratti qui durano 6 mesi o pochi anni…
    Il francese gli chiede come distinguano dessert da desert (un dubbio che a suo tempo ebbi anch’io, ma potrei dire lo stesso del francese…), l’inglese ribatte che il francese dev’essere molto piu’ complicato come lingua…ma forse lui non ne sa una parola.
    Entrambi parlano del costo della vita, del deposito che occorre per avere un mutuo, etc etc. L’inglese sembra sempre un po’ teso, il francese e’ un ragazzone sorridente e noncurante.
    Alla fine si dicono l’eta’, l’inglese 23, il francese 21…
    Mi contengo, faccio finta di niente, cerco di non esplodere…ma si puo’???!!!
    Se penso ai miei 20 anni mi viene la voglia di rompergli una bottiglia in testa…

    Peter

  40. Pasquino
    Pasquino says:

    LA PIU’ BELLA

    La più grande e la più bella,
    non ha marito, ma è una stella,
    sola e luminosa aspetta e sogna.

    Aspettando un libertino rubacuori
    si mostra nuda e senza vergogna.
    Tutte le notti s’affaccia, canta e brilla.

    Oh cielo dai grandi sospiri fai un cenno,
    un canto al mare, un’ombra, il capanno,
    e lei sogna, timida si nutre d’amore e balla.

    All’erta o magnifica e bella, unica vera stella,
    quando ti rapirò, fuggendo, aggrappato in sella,
    sparirò con il mio selvaggio destriero di nebbia.

    Pasquino

  41. Anita
    Anita says:

    x Peter -46-

    A quell’eta’ benche’ fossi sposata ero piu’ spensierata.
    Meno male, forse fu’ la mia salvezza.

    Ah…le parole in inglese che hanno una simile pronuncia o molteplici significati, mi ricorda di mio cognato Giovanni, mi faceva crepare dal ridere, dopo tanti anni di permanenza negli US l’Inglese non era il suo forte.
    Era capo meccanico nel business, lo dovevi sentire a dare ordini ai suoi dipendenti…era un teatro.

    Anita

  42. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    ha delle rimostranze sul mio 14 ?
    ma basta Laà !!
    Benissimo mia cara , per una volta tanto mi sono permesso di scendere sul stesso “basso terreno”(trombate dall’idraulico) con cui tu voli di solito, parlando di Ins e terroni ,sindacalizzati e anche meno.
    Se Uroburo dovesse rileggere mai i tuoi “post” spettacolari,(ma lo prego di non farlo),si divertirebbe alla grande (ma non ne ha bisogno).

    cc

    Mia cara tu dimentichi la mia “professione”passata…io non andavo in casa dei clienti se non per casi “eccezionali”, ma ti raccomando le storie che raccontavano quelli che lo facevano quotidianamente……oltre all’idraulico c’era pure il telefonista,le noie delle borghesi non erano mai soddisfatte !!

    Amen e non ricorrere a Rodolfo , Lui in queste cose è maestro,da quanto dice..eh,eh,eh
    Chi scende nella melma si aspetti melma di questi tempi ..poi .. ancora ..con San Cottolengo alle porte ..!!

  43. controcorrente
    controcorrente says:

    Ps- per sylvi….non so in genere come si comportino le metalmeccaniche con i turni…ma di certo dati turni e lavoro in casa…anche in questo caso ci sono differenze di classe..i miei raccontavano che non andavano mai via senza essersi fatto il bidè in lussuosi bagni ed al caldo ..!!

    cc

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