Israele, Palestina, Blair, rom di Francia, Iran, Sakineh, Carla Bruni, Gelmini, Berlusconi, Dell’Utri: l’ipocrisia, il doppiopesismo e il falso a mezzo stampa regnano sovrani

1) – Ovviamente speriamo che Obama ce la faccia a spingere, anzi a costringere – perché se non li costringe non otterrà nulla – Abu Mazen e Netanyahu a stipulare una pace degna di tale nome, capace di evitare altre tempeste, e sempre più  grandi, in Medio Oriente. Che nasca uno Stato palestinese è di fatto ormai pressocché impossibile, mancano i presupposti innanzitutto territoriali. E Israele ha ripetuto fino alla noia che non permetterà comunque mai che l’eventuale Stato palestinese possa esercitare i diritti tipici di ogni Stato che sia tale e non una caricatura, dalle forze armate al controllo dei confini e dello spazio aereo.
Per giunta Netayahu ha già detto che NON intende fermare i furti di terra palestinese chiamati colonie, che NON intende permettere che Gerusalemme diventi la capitale anche dello Stato palestinese e che Israele deve essere riconosciuto come “lo Stato degli ebrei”. La stessa pretesa che aveva il Sud Africa di essere riconosciuto come “lo Stato dei bianchi”, con quali risultati s’è visto. Una volta riconosciuto Israele come lo Stato degli ebrei, l’indecente ministro degli Esteri Lieberman è pronto a “trasferire” all’estero – cioè a deportare – i quattro milioni di esseri umani tra palestinesi cittadini israeliani e palestinesi cittadini non israeliani. Del resto l’ancor più indecente rabbino Yosef Ovadia, capo del partito “religioso” ultraortodosso Shas, che non è folklore ma fa parte del governo Netanyahu, ha pubblicamente invocato l’intervento di “Dio che li colpisca con le sue piaghe” (come quelle bibliche d’Egitto….) perché uccida Abu Mazen e tutti i palestinesi.


Notizia, questa di Yosef Ovadia, relegata nelle pagine interne da tutta la stampa italiana. La stessa stampa che – mentendo grossolanamente come ai bei tempi delle “atomiche di Saddam” – sbatte in prima pagina le (inesistenti) “minacce dell’Iran” contro Carla Bruni che “deve morire”. Mi chiedo cosa sarebbe successo se ad augurare la morte di tutti gli israeliani non palestinesi fosse stato un membro dell’Autorità Nazionale Palestinese. Sarebbe cascato giù il cielo! Invece, trattandosi di palestinesi, siamo pur sempre maestri di cinismo da “italiani bravissima gente”. Fermo restando che l’Iran NON ha minacciato di morte Carla Bruni neppure da lontano. E’ stato solo un giornale di destra a scrivere che “meriterebbe la morte”, cosa ben diversa dal dire che “deve morire”, e il ministero degli Esteri – cioè lo Stato iraniano! – ha condannato la sparata di quel giornale. Insomma, la nostra stampa, con quella di sinistra in testa, ha mentito spudoratamente capovolgendo la realtà.

Del resto la realtà è stata taroccata anche riguardo la condanna a morte “per lapidazione” dell’iraniana Sakineh “colpevole di adulterio”. Ho firmato anch’io l’appello contro la condanna, e ho inviato i lettori del blog a fare altrettanto, anche se mi risulta – e l’ho scritto dopo il mio viaggio in Iran – che la lapidazione è semmai praticata in Arabia Saudita, nostra alleata politica e militare, ma non in Iran. Sta di fatto però che Sakineh NON è stata condannata a morte solo perché ha fatto le corna al marito, ma perché secondo i giudici è stata complice del suo amante nell’ucciderlo. Mi pare ci sia tra le due cosa una differenza enorme, fermo restando il fatto che sono contrario alla pena di morte. Però lo sono anche riguardo le condanne a morte nell’Arabia Saudita e negli Usa, dove si mandano alla sedia elettrica o alla camera a gas anche handicappati mentali e colpevoli di reati compiuti quando erano ancora minorenni. In tal caso però, non trattandosi di dare addosso all’Iran, in modo da spingere in qualche modo alla guerra anche contro quello Stato, o si fa finta di niente o ci si sdegna molto meno. Beh, se non è ipocrisia e disonestà questa…

2) – Mi chiedo come mai per sapere che nell’esercito israeliano “il corpo degli ufficiali è composto in misura crescente da sionisti religiosi favorevoli al movimento dei coloni” si debba aspettare di poter leggere un articolo di Thomas Friedman in ottava pagina di Repubblica. Oppure bisogna leggere giornali israeliani come Haaretz. Come mai i nostri vari Guido Olimpio, Lorenzo Cremonesi, Antonio Ferrari, Francesco Battistini, ecc., cioè il fior fiore degli inviati e dei corrispondenti che si occupano di Israele, Usa e Medio Oriente, di una tale preoccupante realtà non parlano mai, tenendola di fatto nascosta? Dico realtà drammatica perché Friedman nel suo articolo su Repubblica del 2 settembre fa capire con chiarezza che l’esercito israeliano difficilmente ubbidirebbe all’eventuale ordine di sgomberare qualche decina di migliaia di coloni. Senza dimenticare che Rabin è stato assassinato da un fanatico cresciuto alla scuola del rabbinato oltranzista e protetto non è chiaro da quale servizio segreto o altro ganglio delle forze armate del suo Paese.

3) – Gheddafi è venuto a Roma e ha fatto il suo numero. Trovo assurdo, e razzista, che dal Corriere della Sera a Repubblica siano state date per giorni le prime pagine alle sue innocue cazzate, per giunta relegando – ripeto – le gravi porcate del rabbino Ovadia nelle pagine interne come se fossero solo folclore e non la base delle stragi come quelle di Gaza e la causa del continuo furto di terra a danno dei palestinesi. Tanto per cambiare, Gheddafi nei suoi fervorini alle comparse arruolate per farlo contento NON ha mai minacciato l’Europa né di farla diventare africana né che deve diventare islamica. Ha solo detto cose addirittura banali, come possibili conseguenze dell’ingresso della Turchia nella Comunità Europea e del flusso di immigrati africani se non si riesce a fermarlo. Scusate, ma non sono queste le stesse cose che scriveva ululando Oriana Fallaci? E che più o meno scrive anche Fiamma Nierenstein per quanto riguarda il “pericolo islamico” invasivo dell’Europa? Come mai se le dice Gheddafi in un contesto da avanspettacolo ci si scatena al grido di “Mamma, li turchi!”, mentre se le scrivono fanatiche come Fallaci e Nierenstein o le dice qualche decerebrato “padano” vengono invece applaudite in massa al grido di “Dalli al musulmano!”?.

Senza contare che Gheddafi le sue cazzate le ha dette al chiuso, in una riunione privata, in puro stile berlusconiano, non si trattava cioè di un proclama, e a farle diventare pubbliche è stata la stampa che ha trovato il modo di infilare nostre giornaliste nel circo Barnum gheddafiano. Gheddafi è un dittatore? Di certo è meno mascalzone dei reali sauditi, che invece ci coccoliamo e con i quali facciamo affari a partire dal comprare il loro petrolio.
L’indecoroso tormentone razzista da “italiani brava gente e sempre vittime” scatenato contro Gheddafi ha anche un altro piccolo difetto: nessuno parla degli oltre 4.000 patrioti resistenti libici deportati da noi italiani alle isole Tremiti e lasciati crepare in massa nel periodo delle nostre “glorisoe” guerre coloniali. Sappiamo solo parlare degli italiani cacciati via dalla Libia di Gheddafi “dopo avere fatto ai libici tanto bene”.

4) – Qualche settimana fa l’impagabile ministro della Pubblica (d)Istruzione Mariastella Gelmini è stata intervistata sul caso dei tre operai che la Fiat a Melfi non ha voluto far rientrare al lavoro nonostante la sentenza del magistrato ne avesse ordinato il reintegro. Non vedo che c’entri la Pubblica istruzione con un simile caso, ma tralasciamo. Il fatto è che la Gelmini ha dichiarato che sì “le sentenze vanno rispettate, ma vanno rispettate anche le aziende”. E’ chiaro il concetto? L’ipocrisia filopadronale della signora Gelmini è tale che non si vergogna a sostenere quella che per giunta è una falsa eguaglianza, falsa perché la Fiat le sentenze di riassunzione NON le ha mai rispettate, come ci ha tenuto a ricordare con orgoglio un suo avvocato. Tradotto in italiano, abbiamo un ministro della Pubblica istruzione per il quale le aziende sono dei totem, dei feticci da adorare a schiena prona. Feticci che delle sentenze e dei diritti dei lavoratori possono anche tranquillamente pulirsi il sedere per decenni. Con lo Stato italiano che nonostante un tale affronto ha continuato a foraggiare la Fiat con gagliarde regalie di danaro pubblico! Poi ci si lamenta di  Berlusconi e dell’indecente legge che premia la sua Mondadori castigando il fisco dello Stato italiano. Fiat docet.

5) – E a proposito di Berlusconi: è davvero indecente come ormai sia chiaro anche ai ciechi che s’è installato al governo qualche manigoldo che, ingannando gli elettori, s’è fatto eleggere per evitare di dover rendere conto alla Giustizia delle proprie azioni pregresse. E non solo di quelle pregresse… La sinistra ha la gravissima responsabilità, tra l’altro, di avere chiuso gli occhi davanti al mega conflitto di interessi del Chiavaliere, interessi che sono una piovra aggrappata al vascello Italia e decisa a non mollare a costo di colare a picco il vascello. Ma il conflitto di interessi non è solo l’immensa ricchezza del satrapo Chiavaliere, la sua tossica concentrazione di mass media,  con cui imbottisce la testa degli italiani di segatura svuotandola dal cervello, e il suo fare concorrenza allo Stato con le proprie aziende, vedi il caso Mediaset-Rai. Il conflitto di interessi da tagliare consiste anche nell’indecente portare in parlamento i propri cavalli avvocati, Previti prima, Taormina dopo, Ghedini&C oggi, e nel prostituire i ministri della Giustizia fino a farne dei mezzani che curano gli sconci interessi privati consistenti nel fuggire alla Giustizia a parte del Chiavaliere che ne ha fatte più di Bertoldo.

6) – Ho sostenuto più volte che le azioni politiche di Berlusconi possono somigliare per certi versi al reato di Alto Tradimento, tradimento soprattutto della realtà. Il fatto è che il Chiavaliere sta davvero sovvertendo le istituzioni facendo finta di essere un democratico e di appellarsi alla democrazia, al popolo che lo ha eletto. Non basta inventarsi la novità di scrivere sulla scheda elettorale il nome Silvio Berlusconi o Clemente Mastella o Ciccillo Percoco per poter pretendere che questa trovata pubblicitaria abbia la meglio sulle regole scritte nella Costituzione e debba quindi prevalere su tutto e su tutti. Se in ipotesi si scoprisse che Berlusconi ha accoppato qualcuno, potrebbe forse continuare a ragliare che essendo stato “eletto dal popolo” non lo si può processare né toccare in alcun modo? Certo che no! Se lo facesse, bene farebbe il presidente della Repubblica a convocarlo al Quirinale e a farlo uscire su una autombulanza come fece il re con Mussolini ormai schiacciato dai sanguinosi fallimenti.
Sì, certo, il Chiavaliere – che si sappia – non ha accoppato o fatto accoppare nessuno. Però attenzione: i reati per i quali è atteso in ben tre processi, più quelli commessi in passato con Previti come ha scritto la Cassazione, sono comunque reati gravissimi. Sanno molto di omicidio della legalità. Fermo restando il fatto che un capo di govenro che da anni ormai accusa la magistratura del suo Paese di ordire complotti contro di lui somiglia a un cialtrone, che non può certo governare un  Paese civile. E voglio ricordare che il fuoco preventivo contro la magistratura il Chiavaliere ha cominciato a farlo sferrare sulle sue televisioni da Vittorio Sgarbi quando anziché “scendere in politica” si limitava a leccare gli stivali di Bettino Craxi e ad essere Sua Emittenza.

6 bis) – Curioso questo Marcello Dell’Utri. Va in giro a spacciare per autentici quelli che lui chiama “i diari di Mussolini”, utili solo a rendere umano e vittima perfino il Truce, come veniva chiamato il Duce (embé, italiani brava gente e sempre vittime…). Ma le prove che Dell’Utri esibisce per giurare sull’autenticità dei diari sono autoreferenziali e soggettive ben più delle prove che i vari Spatuzza e Ciancimino portano in tribunale per sostenere che lui è un mafioso e il Chiavaliare il suo puparo o viceversa. Come la mettiamo? Due pesi e due misure? Sì, certo, un conto sono le sentenze di un tribunale, un altro conto è il resto. In questo caso però il resto è la Storia. E gabbare la Storia con sentenze sotto forma di diari patacca è ben più grave che emettere sentenze sbagliate in un tribunale. Non vorremmo che gli uomini di mano del Chiavaliere dopo avere, con Previti, corrotto magistrati per comprare sentenze patacca, arrivassero anche a corrompere la Storia per comprare altre sentenze patacca.
Come fa una persona intelligente come il senatore (!!!) Dell’Utri a non capire che se si accetta il metodo delle sue prove per l’autenticità dei diari di Mussolini poi ne consegue che si debba accettare anche il metodo delle prove che i vari Spatuzza, Ciancimino&C adducono sulla mafiosità sua e di qualche suo amicone di Arcore?

7) – I giornali titolano che Toni Blair ha rivelato che per la guerra in Iaq ha anche pianto. Se però si va a leggere l’intero articolo si scopre che NON ha pianto per la guerra in Iraq, ma solo ed esclusivamente per i militari inglesi morti in quella guerra. Per le decine di migliaia di iracheni uccisi, feriti, mutilati e con la casa distrutta dagli invasori, militari inglesi compresi, neppure mezza lacrima. Per uno che si picca di essersi convertito al cattolicesimo e che su questo suona la grancassa come Gheddafi sull’Islam, beh, non è un atteggiamento coerente. Non è cattolico, e neppure cristiano. E’ solo la solita merdosa retorica patriottarda. Che fa il paio con quel bel tomo di pezzo grosso repubblicano Usa che, per dare addosso al ritiro dall’Iraq ordinato da Obama, riferendosi ai 50 mila militari Usa rimasti chiede ai giornalisti e ai suoi elettori: “Cosa accadrà ai nostri ragazzi rimasti lì se Al Qeda li metterà sotto tiro?”. Come sempre, sono “i nostri ragazzi” se vanno ad ammazzare il “nemico” in giro per il mondo, se invece se ne fossero restati in patria farebbero parte dei 40 milioni di statunitensi che, si scopre, vivono sotto la soglia della poverta. Ma tra questi non ci sono mai i “nostri ragazzi”: solo i “che ce ne frega di loro”.
Questo bel politico a stelle e a strisce dimentica inoltre di dire che Al Qeda NON esiste ancora in  Iraq, e sicuramente NON esisteva quando c’era il laico Saddam perché si detestavano a vicenda. Se esiste oggi in Iraq qualcosa che somiglia ad Al Qeda è solo per responsabilità di un mascalzone mentitore come George Bush junior.
Tornando a Blair, che la Comunità Europea lo abbia scelto come suo rappresentante nella tormentata vicenda dei rapporti Israele/Palestina non va affatto bene. L’Inghilterra è la massima responsabile non solo dei drammatici problemi dell’Iraq, dato che a suo tempo il Foreign Office si vantò di averne tracciato i confini “in modo che quel Paese non avrà mai pace”, come si è ben visto, ma in buona parte anche dei problemi sorti nella Palestina storica, a suo tempo da Londra amministrata. A parte questo, che come si suol dire attiene al passato, la conversione al cattolicesimo di Blair, cosa che attiene al presente e al futuro, non ne fa certo l’interlocutore ideale per trattare con dei musulmani quali sono in maggioranza i palestinesi e i Paesi che almeno a chiacchiere li appoggiano oppure coi fatti li sobillano. Blair è invece la persona più adatta a lasciare che la situazione marcisca facendo finta di cercare la pace: il solito divide et impera, strategia della quale l’Europa è maestra e Londra docente universitaria.

8 ) – Ci voleva la Chiesa per ricordare alla Francia e all’Europa intera che anche i rom, “invogliati” con 300 euro a testa da Sarkozy a “trasferirsi” fuori Francia, hanno patito la loro Shoà, che nella loro lingua si chiama Porrajmos e anche Samudaripen. I nazisti ne hanno sterminati tra i 400 e gli 800 mila. In proporzione, quindi, più che gli stessi ebrei. E poiché i rom esistevano solo in Europa, fatta eccezione forse per una emigrazione negli Usa, se Hitler avesse vinto la guerra i rom sarebbe stata l’unica etnia destinata ad essere davvero cancellata dalla faccia del pianeta, visto che gli ebrei vivevano invece in gran numero anche fuori Europa e questi si sarebbero per fortuna comunque salvati.
Chissà come la metterà ora la Francia con l’appuntamento fisso per l’elezione della “regina degli zingari” a S. Marie de la Mer, nella Camargue, e annesso folclore, turismo, ecc. Strano che la signora Sarkozy, la Carlà dal sorriso impallato gommoso, si mobiliti per Sakineh e se ne freghi dei rom che suo marito caccia dalla Francia…. Mah, che animo sensibile quello di Carlà: sensibilità a senso unico, si direbbe.
Per i rom, sinti, ecc., cioè per coloro che chiamiamo zingari, non c’è mai stato nessun ricco risarcimento per lo sterminio subito e il lavoro forzato. E con la strana scusa che non hanno un territorio loro o almeno di loro origine, cosa peraltro non esatta, non s’è mai posto neppure da lontano il problema di assegnare loro un territorio per farne il loro Stato, magari assegnando loro una fettina del territorio della Germania. Il silenzio e l’ignavia dell’Europa e l’acquiescenza di buona parte della stessa Francia sulla cacciata dei rom, così come l’indecente politica razzista in specie contro i rom della Lega Nord e del sindaco di Roma, la dicono lunga sulla reale composizione della pasta di cui è fatto il nostro improvviso inchinarci sempre e comunque davanti non tanto agli ebrei in quanto tali, ma ai sionisti. Non è a causa della Shoà che siamo rinsaviti, uscendo dall’obbrobbrio dei 16 secoli di antisemitismo della Chiesa e dai dieci secoli di antisemitismo dell’Europa. Ne siamo usciti, o facciamo finta di esserne usciti, solo perché il mondo ebraico è estremamente potente e Israele ci fa comodo nello “scontro di civiltà”, cioè, mutatis mutanda, nella prosecuzione del nostro colonialismo nei confronti delle ex colonie musulmane o comunque orientali dell’Europa.

890 commenti
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  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Linosse

    Intendo dire che la sinistra deve cambiare. E non poco. Cacciando i vari responsabili, Veltroni in primisi, della resistibile ascesa del Chiavaliere.
    Non basta fare il mea culpa e recitare l’atto di dolore più qualche pater, ave e gloria: bisogna CAMBIARE uomini e programma.
    Un saluto.
    pino

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x COMMENTO N. 33

    Forse lei non ha letto neppure cosa scrive il Time. Che è il Time. Scrive che agli israeliani dei colloqui di pace non frega nulla. E aggiunge che sono troppo occupati a fare quattrini, espressione che non voglio condividere, ma che, a quanto ho letto, il Time ha scritto.
    Popeye è meno cieco: almeno ha capito che io mi auguro che i colloqui si concludano con una pace degna di questo nome.
    Riguardo le dichiarazioni di Netanyahu, lei non è bene informato riguardo la sceneggiata che fece Ehud Barak prendendo per il sedere Arafat, Clinton e il mondo intero, israeliani compresi.
    Lei inoltre ignora che Netanyahu, come mi hanno spiegato a Gerusalemme noti giornalisti israeliani, è uno dei massimi responsabili dell’invenzione della “guerra asimmetrica”, detta anche “guerra di civiltà”, inventata per poter continuare a foraggire il complesso militare-industriale e il neocolonialsimo occidentale dopo il crollo del comunismo.
    Su questo argomento scriverò quanto utile scrivere. Nell’interesse di tutti.
    pino nicotri

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Popeye

    Grazie. Lei almeno ha capito. Mi ha letto. E quindi ha capito.
    Un saluto.
    pino nicotri

  4. sylvi
    sylvi says:

    caro Follotitta,

    ringrazi sua moglie …ero sulla sua stessa lunghezza d’onda!!!
    Però domani mattina aggiungerò, in una delle ciotole, una grattugiatina di amaretti sopra i savoiardi.
    Vi saprò dire.
    Osserva,Esperimenta e Impara…con fantasia…
    potrebbe essere anche un motto politico.

    Buonanotte
    Sylvi

  5. Paleonico
    Paleonico says:

    Esperimenta e Impara…con fantasia…

    ti sei dimenticata o x meglio dire invece che con fantasia… con immaginazione al potere… era il Movimento accui ho partecipato nella estrema isquierda italiana… mentre i cattocomunistas mascherati da comunisti gambizzavano e uccidevano innocenti solo xcche di ideologia diversa… Il Movimento si chiamava ” Immaginazione al Potere” … x aiutare arricordare eravamo quelli che suggerivano ” metti l’erba nella pipa di Lama” … e xchi capisce rispondo chiaro ettondo ai trombetta… che con l’immaginazione sbarcano il lunario e mettono insieme pranzo eccena… invece di usarla x essere d’aiuto ai meno capacitati… e nell’Inferno dei Poveri Diavoli li definiamo “inumani” poverychristy
    Paleonico felice… y en fiesta grande… senza se y senza ma!!

  6. Anita
    Anita says:

    x Follotitta

    Neanch’io seguo il weather channel.
    Ogni canale interrompe per dare gli ultimi avvisi, non c’e’ scampo.
    Poi ci sono gli avvisi locali.
    Dove abito io ci sono case stile vittoriano del 1660, di legno, hanno superato i maggiori uragani.

    Ma rimane il fatto che bisogna prendere previsioni, per evitare danni causati da oggetti volanti.
    E anche salvaguardare i vasi con i fiori…ci vuole tanto lavoro nel giardino e la nostra stagione e’ breve.

    Gli Indiani erano gente piu’ semplice, adesso per spostarci ci vogliono un mucchio di suppellettili, e se perdiamo la corrente siamo finiti.

    Nel 1938 un uragano ha fatto oltre 600 morti in un ora.
    Io non c’ero, ma ho visto filmati e ci sono libri.
    E’ entrato nella citta’ capitale senza avviso, allora non c’era la TV o il servizio meteorologico.

    La Florida poi e’ nota per i frequenti uragani, in stagione.

    Buona sera,
    Anita

  7. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Silvy, mia moglie veramente ha parlato anche di liquori al caffe’ e al mandarino, piu’ dulcis in fundo, o come dicono qui, last but not least, cognac. Ma non ho voluto aggiungermi al suo “predicament”, virgolettato ad uso di Peter, e mi sono limitato al Marnier e cioccolato. Peccato per l’alta deperibilita’ del prodotto su cui sperimentera’, altrimenti, sarebbe dovuta almeno all’invio di un assaggio per tutti i componenti del blog, con una porzione intera per Pino. Diciamo che per questa volta se l’e’ cavata. Buona notte. F.

  8. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Anita, in questi 3 anni non e’ mai successo niente. L’ultimo che e’ passato vicino, ma senza fare danni, e’ stato Katrina. Spero che continui cosi’. Ci tenga informati. Good night. F.

  9. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    So che sei a nanna, ma mi incuriosito il tiramisu’, io non l’ho mai fatto, la panna e le uova NON sono per me.
    E’ nel menu’ di molti ristoranti.
    La ricetta richiede i tuorli d’uovo crudi…da molti anni non usiamo piu’ le uova crude e neanche alla coque.
    Sempre per il timore della salmonella.

    Nel tuo tiramisu’ usi le uova crude?

    Vorrei provare a farlo, non per me, ma e’ una ricetta facile e andrebbe bene per quando vado ad un party.
    Il mascarpone si trova e cosi’ pure i savoiardi, o potrei usare anche una torta gialla.
    Il liquore sarebbe o al caffe’ o al cioccolato.
    Io preferirei uno meno dolce…

    Fammi sapere delle uova.
    Grazie.

    Un abbraccione,
    Anita

  10. Paleonico
    Paleonico says:

    Follotitta { 03.09.10 alle 22:25 }

    Cara Silvy, la mia inclinazione, non consiglio per carita’, mi farebbe dire grappa. Ma non credo di fare testo perche’, altro che nel tiramisu’, io metterei la grappa anche nella pastasciutta. La saluto. F.

    … non è la mia ciucca preferita… mi piace il ron… torno da un pranzo finito x me in grappa… non so quanti bicchierini mi sono sparato in gola… erano anni che non trangugiavo tanta grappa eddevo dire che sto bbene… non ho gli effeti secondari di una cicca… sono lucido e felice… tanto che continuero ad incrementare il mio stato di felicita… il piu allungo possibile… Ho invitato appranzo una mia antica amica giornalista e opinionista politica in Tv, con un suo programma… sorpresa al tavolo da me riservato ci trovo, lei è arrivata molto dopo… nientepopodimeno che il consigliere personale del Presidente de la Repubblica Dominicana… Leonel Fernandez… un colpo mi ha preso quando lho visto… Un mio mito… Prof. di filosofia e sociologo dei piu contundenti in latinamerica…( non faccio nomi, in quanto non autorizzato…) anzi lo faccio Prof. Carlos Dore… insieme alla mia amica ed il suo fotografo ( settimana scorsa mi ha fatto un’intervista che sara pubblicata, spero prima che parta… magari domani che è il gg che il giornale pubblica le interviste appersonaggi della cultura… ma lei mi dice che non è la padrona della pubblicazione e non si sa se uscira domani sabato…)
    lo ivio xcche son oras que estoy tomando cerveza senza l,imiti colmio vicino canadese … quello che ci porta la ceveza… sta aperto oltre l’orario xcche io e il canadese archeologo siampo bbuoni clienti di cervveza muy costosa… xcche vabbenne mbriacarse ma chi¡e la cerveza no il ron sian buoni… cervesa y ron cche vida… feliz….
    P.

  11. Anita
    Anita says:

    x Paleonico

    La grappa mi sempre dato fastidio, non mi piace l’aroma.
    Mio papa’ beveva il suo caffe’ mattutino con la grappa, piu’ grappa che caffe’…
    Quando e’ venuto qui, lo trovavo in cucina alle 5 di mattina col suo caffe’ e grappa, sentivo l’odore dal corridoio.
    Qui i meridionali usano l’anisette col caffe’, un’altro liquore che non mi e’ mai piaciuto.
    Stai attento, vai piano col rum e con la grappa, una cerveza ti basta.
    Faccio la suocera…..

    ‘Notte, Anita

  12. Il  Cuoco
    Il Cuoco says:

    Per le Signore di “Arruotalibera” Silvj e Anita.

    Dessert “TIRAMESU”

    E’ sicuro che il ” Tiramisù” sia stato inventato nel ristorante
    “el Toulà” di Treviso situato all’epoca nei pressi di una casa chiusa e servito appunto per “tirare su”.

    Importante consiglio da seguire
    E’ molto importante verificare la freschezza delle uova, come? riempire una bacinella d’acqua ed immergerle, se rimangono adagiate sul fondo significa che sono fresche.
    Questo perchè non essendo bollite si corrono dei rischi, per questo bisogna esser certi della loro assoluta freschezza.

    INGREDIENTI per 4/6 persone
    Grammi 500-mascarpone,
    Grammi 200 -biscotti pavesini o savoiardi
    Sei uova fresche di giornata
    Sei cucchiai di zucchero
    Caffé qualità rossa
    Cacao in polvere
    Un pizzico di sale

    Per prima cosa preparate il caffè, tanto quanto basta ( e qualcosa in più per non rimaner senza durante la preparazione)- per inzuppare i savoiardi o i pavesini, versatelo in una ciotola (se volete zuccheratelo a piacere, però che non sia stomachevole) e lasciatelo rafreddare.
    Montate i tuorli delle uova insieme a metà dello zucchero fino ad ottenere un bel composto chiaro e cremoso .

    Mescolate poi (non troppo a lungo) il mascarpone con uno sbattitore (o cucchiaio di legno) fino a ottenere una crema senza grumi e unite sempre sbattendo, il composto di uova e zucchero preparato in precedenza.

    Montate ora gli albumi a neve con un pizzico di sale, aggiungete la restante metà dello zucchero e, con un mestolo di legno, uniteli poco alla volta e delicatamente al composto di mascarpone e tuorli, avrete ottenuto così la crema del tiramisù.

    Adagiate in un contenitore i savoiardi o i pavesini e iniziate ad bagnarli col caffè; dovranno essere ben imbevuti ma non completamente molli o zuppi.
    Ricoprite i biscotti inzuppati con uno strato di crema al mascarpone livellandolo con una spatola da cucina,
    spolverate la superficie di cacao amaro.

    Disponete poi il secondo strato di biscotti : se i primi li avete disposti verticalmente, questi ultimi disponeteli orizzontalmente (e viceversa).
    Ricoprireteli con la restante crema e livellateli.

    Terminata questa operazione spolverate con abbondante cacao amaro la superficie del vostro tiramisù e aggiungete una manciata di scaglie sottili di cioccolato.

    Riponete il tutto in frigo per qualche ora per far compattare il dolce e..buon appetito!

    Un piccolo ed importante consiglio;
    per dare un sapore un po’ più deciso al vostro Tiramisù potete aggiungere al caffè un po’ di liquore tipo il rum o il marsala all’uovo (quel tanto che basta per farne intendere quel gradevole gusto profumato)

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Post 104-105

    Popeye non me ne voglia e nemmeno lei caro Nicotri, ma se c´e´qualcuno che legge , anche tra le righe, sono io.
    Nel primo dei suoi 10 argomenti lei , e´vero esprime una speranza quando scrive:-
    “Ovviamente speriamo che Obama ce la faccia a spingere, anzi a costringere – perché se non li costringe non otterrà nulla – Abu Mazen e Netanyahu a stipulare una pace degna di tale nome, capace di evitare altre tempeste, e sempre più grandi, in Medio Oriente.”



    Dopo di che lei distrugge , polverizza quella stessa speranza sostenendo che:-“. Che nasca uno Stato palestinese è di fatto ormai pressocché impossibile, mancano i presupposti innanzitutto territoriali.”

    Ma mi scusi…..il vertice si e´fatto , ed altri ne seguiranno appunto ed anche per dipanare questa matassa. Anche Gerusalemme e´un problema che si deve risolvere. E´chiaro che non puo´esistere uno stato a macchia di leopardo.



    Lei continua a stridolare ed a uccidere la sua speranza quando scrive che:- “E Israele ha ripetuto fino alla noia che non permetterà comunque mai che l’eventuale Stato palestinese possa esercitare i diritti tipici di ogni Stato che sia tale e non una caricatura, dalle forze armate al controllo dei confini e dello spazio aereo.”

    Per me pero´ e´chiaro(e lo dovrebbe essere anche per lei) che uno stato accanto ad Israele, quello Palestinese appunto, si deve guadagnare la fiducia, per questo sono necessarie delle precauzioni che con l´andare del tempo andrebbero scemando fino a scomparire del tutto e fare della Palestina uno stato come tutti gli altri.
    Un motivo e la dimostrazione e´, che Gaza per esempio si e´lasciata, ma non si sono viste altre intenzioni che non siano state che quelle bellicose.
    I Palestinesi di Gaza avrebbero potuto pero´agire diversamente per OTTENERE di piu´.
    Di piu´…….per vivere insieme…..ma tutto no.



    Lei devasta la sua speranza se continua scrivendo delle affermazioni di un pazzo (che se anche fa´parte del governo, non e´il governo).
    Da misurare sono le parole di Netanyahu che sono state proprio quelle e nient´altro. Anche noi non misuriamo le parole di un pazzo come Bossi con i suoi fucili ecc., perche´sono cose irrealizzabili , cosi irrealizzabili come le parole di quel Rabbino.



    Lei fa´annichilire e ardere la sua speranza quando scrive che Netanyahu e´stato questo e quest´ altro, che ha inventato quello e quell´altro.

    Ed a me che me ne frega, io misuro Netanyahu su e per quello che dice e fa´oggi, non su e per quello che ha fatto o detto ieri.
    Di politici Israeliani e del popolo Israeliano che ieri pensavavano in una maniera ed oggi pensano in un´altra maniera, (perche´hanno capito che non ci sono altre soluzioni che uno stato Palestinese), ce ne´sono a bizzeffe.
    L´uomo in quanto essere pensante nelle idee e nei propositi non e´statico. Un saluto e buona giornata a tutti. Rodolfo

    Ps: Io che sono un ottimista incallito ho solo speranze e sogni, questi mi aiutano a trovare ogni giorno le soluzioni giuste per me e la mia famiglia. Se questa fosse la mentalita´ dei nostri politici, l´Italia sarebbe veramente il paese dei balocchi e delle meraviglie.

  14. Popeye
    Popeye says:

    Nella mia casa c’e’ una hurricane room, cioe’ una stanzetta con pareti di cemento con 3 piedi, 90 cm, di spessore. Poi raccontano che quando c’era l’avvisaglia di un uragano, gli indiani si rifugiassero nella parte di costa dove sono io ritenendola la piu’ sicura.
    ——–
    x Follotitta
    Eccomeno! Anche loro avevano un weather channel! Avevano la loro versione del Morse code e usavano il fumo di un fuoco per comunicare a grande distanze.
    Questa stanzetta l’hai costruita tu o c’era? Assomiglia a un trullo? Forse fu costruita da un emigrato di Alberobello.
    Dimmi signor Follotitta, in quale stato vivi?

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Io non stritolo un bel nulla. Riporto quelle che sono le posizioni ufficiali e di fatto fino ad oggi. E’ chiaro che quando Netanyahu dice, come in effetti dice, che la colonizzazione, cioè i furti di terre e di case, andrà avanti, che Israele deve essere “lo Stato degli ebrei” e che Gerusalemme deve essere “eternamente una e indivisibile capitale d’Israele”, beh, è come se di fatto dicesse: “NON c’è nulla su cui trattare”. Si tratta infatti di posizioni specurali a quelle di Hamas, che è nata come conseguenza di cerete ottusità e malafede dei coloni e dei governi israeliani.
    Aggiunga che il governo Netanyahu è stato eletto con il preciso mandato elettorale di NON permettere la nascita dello Stato palestinese e di fare la guerra all’Iran o almeno di aggredirlo con una serie di bombardamenti, il che equivale a dichiarargli guerra: dopo pochi minuti infatti non esisterebbe più Tel Aviv, preselezionata come obiettivo perché non ci vivono palestinesi. Tutti gli osservatori più informati concordano nel dire che a Netanyahu, se davvero vorrà fare la pace, non resterà che andare a nuove elezioni. Si ricordi che nel suo governo ci sono delinquenti morali come il rabbino Yussuf Ovadia e indecenze come Lieberman, ministro degli Esteri e non usciere o autista.
    Esiste un libro, purtroppo ottimo, edito da Jaka Book, mi pare si intitoli “Palestina: fine di un sogno”, che – a firma di eminenti studiosi israeliani, palestinesi e anche terzi – dimostra come NON esistano più le condizioni per la nascita dello Stato palestinese. Ovviamente tutti speriamo in un miracolo. Ma sperare nei miracoli…. non serve a realizzarli. Sta a Obama, e alla vile e ipocrita Europa, minacciare l’uso del bastone: contro i palestinesi ma soprattutto contro israele. Se non minaccia rappresaglie dure, NON avrà nulla. O meglio: non AVREMO nulla.
    Le faccio infine notare cortesemente una cosa: l’Onu ha deciso a suo tempo la nascita dello Stato palestinese. Oggi, 60 anni dopo, Netanyahu si permette di dichiarare – come i suoi predecessori – che non ne permetterà lo nascita “a meno che…”. Capito? Il governo israeliano si arroga il diritto di pulirsi il sedere con le risoluzioni dell’Onu, anzi di contrastare e impedire quanto deciso dall’Onu se non sta bene a Tel Aviv, come del resto ha già fatto oltre 80 volte. Un comportamento degno forse di Hamas, ma non di un governo civile. Su questo bisogna essere chiari. Fottendosene delle accuse di antisemitismo cui ricorrono i mascalzoni compresi quelli a noi ben noti.
    E’ ovvio che io mi auguri e che speri con tutte le mie forze che l’accordo ci sia e sia decente, vero e duraturo. Lo spero perché altrimenti, caro Rodolfo, sarà guerra anche per l’Europa. Con tanti saluti alle speranze anche per e dei nostri figli e nipoti. Mi sono spiegato?
    Per fare un po’ di ironia, in un argomento così tremendo, potrei dire che da uno che indossa le cravatte che indossa Netanyahu c’è poco da sperare… Ma chi gli sceglie cravatte così orribili, ordinarie, da impiegato imbranato? Riguardo Abu Mazen, oltre alle cravatte e a una retorica bolsa, il problema è che tutto il governo dell’ANP è scaduto da un pezzo… Con Hamas che punta i piedi. A proposito: nella trattativa è sbagliato non coinvolgere Hamas. Almeno non ufficialmente…
    Una carezza a Beniamino.
    pino nicotri

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Stamattina la sveglia è venuta dai Canadair e dall’elicottero della protezione civile impegnati a spegnere un incendio di vaste proporzioni arrivato fino a meno di un km da casa mia. Ieri sera, tornando dal concerto, erano visibili i due fronti delle fiamme che si diramavano dalla cima della montagna verso il basso, a forma di una v rovesciata.
    L’incendio sembrava distante da noi, ma stamattina era bruciata anche la collina prospiciente la strada che porta a casa mia. La spola dei Canadair e dell’elicottero va avanti da ore. Mi chiedo quanto carburante abbiano, quanta autonomia prima del rientro. Fortunatamente stamattina non c’è vento e la visibilità è perfetta, ma il sole a picco certo non aiuta. I Canadair mi passano a una cinquantina di mt sulla testa, perchè il mare è vicinissimo e quindi sono ancora bassi, in fase di risalita. Non so se abbiano base a Napoli o a Roma, forse si alternano, nel senso che quando i primi due hanno esaurito il carburante, vengono sostituiti da altri due senza soluzione di continuità. Fatto sta che sono ore che vanno avantie indietro con una frequenza di minuti.

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Dimenticavo: a Gerusalemme alcuni giornalisti israeliani, tra i migliori, mi hanno detto, quando ci sono stato di recente, che ormai anche la destra comincia a pensare che la cosa migliore sia uno Stato unico. Il problema, mi pare, è che la destra vuole che lo Stato sia “degli ebrei”, mentre la democrazia, la civiltà e l’umana dignità vuole che uno Stato, qualunque Stato eccetto l’obbrobbrio vaticano, sia semplicemente dei suoi cittadini, che vi pagano le tasse.
    pino nicotri

  18. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cosa ha detto tra l´altro Netanjahu ?:-
    “Israele e´impegnato e obbligato a conquistare e ottenere non solo una “breve pausa tra combattenti” ma cerca una pace che metta fine una volta per sempre ai nostri conflitti, cerchiamo una pace che duri e perduri per generazioni. Questa e´la pace che vuole il mio popolo, questa e´la pace che spetta a tutti noi.


    Dichiarazioni del genere non si possono vituperare ma si devono prendere sul serio, se non lo si fa´ andando a cercare di proposito chesso´, le dichiarazioni di un Rabbino, Sharon ecc. si perdono tutte le chance per uno sviluppo positivo della situazione. Almeno si dovrebbe avere l´accortezza di aspettare e di non fare ne´previsioni ne´l´indovino, ne´trascinare tutto nel pessimismo. Rodolfo
    -

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Pino:
    gli israeliani saranno criminali, ma non sono stupidi. Se bombarderanno l’Iran, i primi obiettivi saranno le postazioni missilistiche, proprio per impedire rappresaglie in tempo reale. D’altronde in Iran c’è una buona parte della popolazione che si è rotta le scatole dei preti e questo gli USA lo sanno bene, infatti stanno lavorando sottobanco per sostenere l’opposizione. Quando scoppierà il bubbone, perchè prima o poi scoppierà, credo che resterà un fatto circoscritto a quell’area anche in senso temporale, non il pantano iracheno o afghano senza soluzioni.

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri, non credo che uno Stato unico possa essere una buona idea. I motivi sono moltleplici, il piu´importante e´il fattore demografico, pur essendo due popoli semiti i Palestinesi e gli Israeliani sono profondmente diversi, l´uno viene da una diaspora durata 2000 anni con esperienze ,usanze , modo di pensare molto diversi dal popolo Palestinese che di li invece non si e´mai mosso.
    L´evolversi dei due popoli deve essere separato, certo con i dovuti contatti diplomatici , commerciali ecc.
    L´ideale sarebbe uno Stato unico si, ma questo appunto per il fattore demografico porterebbe con l´andare del tempo a conflitti ben piu´gravi che non mi voglio nemmeno immaginare.
    Il trucco per capire e´mettersi nei panni degli altri.
    La paura dei Tedeschi di cui in questi giorni si parla in tutti i giornali e che dovrebbe essere anche la paura degli Italiani, e´ di perdere nell´arco di qualche generazione la propria identita´.
    Nel caso di Israele la situazione e´anche peggiore. Rodolfo

  21. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Certo e´bella la visione di un mondo in cui tutti siano in grado di vivere con tutti senza discriminazioni.

  22. Linosse
    Linosse says:

    X Pino Nicotri 103
    Che il cambio sia utile e necessario,che anche noi abbiamo “a dream” :la definitiva messa a riposo del Walter(ego?) ed il Baffino velato è ormai un realtà o un desiderio tanto diffuso che si farà realtà.Quello che mi preoccopa è il breve termine che si fa sempre più stretto.
    Rimettiamo l’autobus in grado di funzionare nelle migliori condizioni e pieno di persone ,poi alla prima fermata si lascerà a terra la zavorra per fare più posto .
    L.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    D’accordo col ragionamento di Rodolfo su Netanyahu, ma io credo che il problema più grosso sia all’interno dei palestinesi stessi, appoggiati in questo dall’oltranzismo di alcuni gruppi di irriducibili fanatici israeliani .
    Senza considerare l’interesse delle monarchie vicine di casa a tenere in vita lo stato di belligeranza, perchè un Israele impegnato con i palestinesi è sempre un nemico in meno da temere per loro. Per cui uno può essere ottimista e speranzoso, ma deve fortemente credere nei miracoli, se pensa ad una pace in Palestina a breve termine.

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Rodolfo:
    cosa significa perdere la propria identità? Ognuno di noi conta per uno, non dimentichiamolo. Ha una sua identità diversa da quella di suo padre, di suo fratello, di suo figlio, del suo vicino di casa. Nessuno può perdere la propria identità poichè questa è intrinseca a se stessi. Noi siamo la nostra identità. Io parlo il dialetto biscegliese, ma ora vivo in una zona a cultura napoletana e qui il dialetto vigente è il napoletano, che io conosco, come conosco anche il piemontese ed in Piemonte mi son trovato benissimo. Conosco altre tre lingue straniere, escludendo il tedesco che ho perso; mi trovo molto a mio agio sia nella Svizzera tedesca che in quella francese. Allora quale sarebbe la mia identità?
    Quale quella di tanti giovani che viaggiano all’estero con grande facilità, che studiano all’estero con l’Erasmus, che conoscono le lingue, che hanno amici di tutte le nazionalità? L’identità del posto dove si è nati? In un’era di globalizzazione non ha più senso. Oggi in mezza giornata si fanno 300 km con trenitalia, ma anche 5000 km con l’aeroplano, e tutti si spostano molto di frequente dai luoghi dove sono nati. Non è più il tempo in cui gli spostamenti si facevano a dorso dellu ciucciu e l’orizzonte si limitava alle montagne intorno a casa propria. Si è sempre più cittadini del mondo. Sempre più. E non è affatto un male, anzi…

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Marco scrive:-
    x Pino:
    “gli israeliani saranno criminali, ma non sono stupidi”

    Non ho mai letto che Nicotri abbia mai considerato tutti gli Israeliani criminali. Se lo ha scritto ha sbagliato.
    E se gli Israeliani sono criminali dimmi allora quale popolo nel circondario e oltre non lo e´.
    Minchia…..Marco….quanto le spari…le spari grosse.

    Se cosi fosse Netanyahu non si incontrato con Obama ,Abbas Mubarak ,Adallah per parlare di pace e fare le dichiarazioni che ha fatto ma continuerebbe nella politica sbaglliata del passato , della “Grande Israele” ecc. mah…..chi ti capisce….

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ieri al concerto, un musicista turco, uno arabo e tre italiani.
    Musica dell’altra sponda del mediterraneo.
    Io che sono abituato all’ascolto di quel genere di musica, distinguevo perfettamente i pezzi arabi da quelli turchi.
    Un pezzo era però klezmer puro.
    Mentre hanno annunciato i pezzi arabi e quelli turchi, hanno soprasseduto nell’annunziare quello israeliano: lo hanno eseguito e basta.
    L’importante è che lo abbiano eseguito: la musica non deve avere confini.

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Marco scrive:-“Senza considerare l’interesse delle monarchie vicine di casa a tenere in vita lo stato di belligeranza, perchè un Israele impegnato con i palestinesi è sempre un nemico in meno da temere per loro”.

    Ma insomma stai dando numeri? Ti sei svegliato di traverso?
    Quale pericolo puo´essere Israele per gli stati vicini.
    Israele, bomba atomica o no e´uno Staterello che vuole vivere in pace, non ha allori espansionistici, praticamente impossibili.Rodolfo

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Marco scrive:-
    “cosa significa perdere la propria identità? Ognuno di noi conta per uno, non dimentichiamolo. Ha una sua identità diversa da quella di suo padre, di suo fratello, di suo figlio, del suo vicino di casa ecc.ecc.”

    Ma questo era un discoro che facevo a Peter riguardo un´altra questione.
    Quello che intendo io e´l´identita´nazionale che e´ben altra cosa.

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Rodolfo:
    si sta parlando, come sempre, non di TUTTI gli israeliani, ma di quelli che hanno ordinato ed eseguito operazioni tipo Piombo fuso, per intenderci. Dei coloni che si oppongono di fatto alla nascita di uno Stato palestinese. Dei fanatici che vogliono buttare a mare quel che resta della popolazione palestinese nella zona. Cioè di una parte non trascurabile della popolazione israeliana, se permetti. Non tutti, ma parecchi di loro, sono responsabili della situazione attuale in quell’area.

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma anche l’identità nazionale ormai è legata solo alle partite di calcio. Cosa ho io da spartire con uno che vota Lega? Eppure siamo italiani entrambi.

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xMarco
    Si cittadini del mondo, chissa´perche´ io sogno sempre di finire i giorni della mia vita al paesello.
    Sono emozioni, sono cose antiche che ci portiamo dietro, globalizzazione
    o non globalizzazione del cavolo.

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Se cosi fosse Netanyahu non si incontrato con Obama ,Abbas Mubarak ,Adallah per parlare di pace e fare le dichiarazioni che ha fatto ma continuerebbe nella politica sbaglliata del passato , della “Grande Israele” ecc. mah…..chi ti capisce….
    ————–
    Caro Rodolfo, questo film va avanti da dopo la guerra dei 6 giorni.
    E’ da allora che si fanno trattative di pace. Quali sono stati i risultati, sempre? Che la pace non si è fatta, perchè non appena ci si avvicinava, arrivava l’attentato d auna parte o dall’altra a far ricominciare tutto daccapo. perchè mai dovrebbe essere diverso questa volta? Cosa è cambiato? I personaggi sono gli stessi, la situazione è la stessa, da dove deve venir fuori questa pace?

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xMarcoche scrive :-
    “Dei fanatici che vogliono buttare a mare quel che resta della popolazione palestinese nella zona”.

    A me non mi risulta, a me risulta il contrario e cioeche sono i Palestinesi a voler buttare gli Israeliani a mare, lo hanno sempre voluto e lo hanno scritto persino nel loro statuto.
    Viene insegnto anche nelle scuole.


    Non mi pare che questo sia il cso di Israele.
    Ti sei svegliato proprio male.

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xMarco del 134
    Minchia…. e basta parlare del passato che e´passato.
    Oggi si parla di pace e non e´escluso che possa essere la volta buona.
    Finiamola con questa voglia di distruggere ad ogni costo.

  35. Popeye
    Popeye says:

    Letto su un altro blog e messo senza commenti:

    I Bertinotti in spiaggia a Bordighera L’auto blu pizzicata in divieto di sosta
    di Redazione
    L’ex presidente della Camera pizzicato in Liguria insieme alla moglie Lella mentre rilassano sulle spiagge di Bordighera
    Imperia – Immaginate una spiaggia affollata. E immaginate che prima di fare un tuffo e di sdraiarvi sull’agognato lettino siate stati costretti a girare per quasi un’ora con la vostra auto nel tentativo di trovare parcheggio. Fatto? Bene: come la prendereste se a due passi dalla battigia trovaste una splendida auto-blu parcheggiata in divieto di sosta? E se scopriste che per di più è di un politico famoso? Come minimo rendereste pubblica la storia. Ed è esattamente quello che ha fatto un nostro lettore che, con tanto di fotografie, ha colto sul fatto a Bordighera, nel ponente ligure, l’ex leader di Rifondazione comunista ed ex presidente della Camera Fausto Bertinotti.
    Nulla di grave, certo. L’auto, una Lancia blu, è posteggiata in una zona riservata a biciclette e moto, le auto dovrebbero essere off-limits. Tutte, tranne quella dell’ex terza carica dello Stato, che con la paletta in bella mostra «avvisa» i vigili che quell’auto non s’ha da multare.
    _____________________________________
    PERCHE’ SI COMPORTANO QUASI TUTTI COSI? NON IMPORTA IL COLORE: VOGLIONO I PRIVILEGI ANCHE PER PRENDERE IL SOLE A SPESE NOSTRE, GIACCHE’ L’AUTO BLU’ LA PAGHIAMO NOI.
    PAROLAI, SOLO PAROLAI: GENTE, BADATE AI FATTI, SOLO QUELLI CONTANO!

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Rodolfo:
    tu fai parte della generazione dei nostalgici, perchè vieni da una tradizione che i giovani di oggi non hanno. Tu hai il senso delle radici, ma già la generazione dopo di te non l’ha più. Tuo figlio si sente siciliano, tedesco o cosa? Probabilmente si sentirà cittadino del mondo, magari un domani se ne andrà a vivere chissà dove, in Australia, chessò, o da qualche altra parte strana, non per questo sentendosi diverso dalla gente tra cui vivrà. Diverso in cosa, poi? Se guardi bene, tutti abbiamo le stesse esigenze, gli stessi ideali, gli stessi desideri, dal più sperduto paesello della basilicata al più sperduto villaggio della Papuasia. Le differenze sono veramente poche, nelle grandi linee. Si tratterà di differenze di abitudini; ma più si va avanti, più i nuovi nati assumono una mentalità globalizzata, il chè a mio avviso è un bene, non un male.

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Oggi si parla di pace e non e´escluso che possa essere la volta buona.
    Finiamola con questa voglia di distruggere ad ogni costo. (Rodolfo)
    ———-
    Non devi dirlo a me. Io sarei d’accordissimo per la pace.
    Devi dirlo ad Hamas, invece, che d’accordo non è proprio per niente e ha dichiarato che farà di tutto, anche attentati suicidi, per boicottare le trattative. Prova a convincere loro, non me.

  38. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xMarco 139
    ed e´quello il problema……


    Poi nell´insieme ” nun te reggae cchiù”,
    ci sono tradizioni che non si vogliono perdere, che e´un peccato perdere, non trovo niente di strano che nelle scuole Italiane si insegni anche il dialetto.
    Lo trovo preoccupante , depresivo non appartenere a niente e a nessuno. Rodolfo

  39. Popeye
    Popeye says:

    Caro Marco,
    Israele ha fatto pace con l’Egitto il più grande e pericoloso nemico che aveva a quei tempi. La pace e’ durata fino a oggi. Lo sai perché? Perché Israele e l’Egitto hanno lavorato per mantenerla. Questo e’ una possibilità anche con i palestinesi ma non sono certo che Hamas e Hezbollah lo permetterà. Spero che sbaglio!

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Mio figlio Rafael e´Tedesco si, ma ha una collanina con un ciondolo…..la Trinachria, oggi parte per la Sicilia in ferie con la sua ragzza ed e´molto felice. Per motivi vari uno puo´essere costretto a vivere in un´altro paese, ma non conosco nessuno che ad avere la possibilita´non tornerebbe la´dove e´sempre vissuto o la´dove si sente legato.
    Il popolo Ebraico ne´e´un esempio eclatante. Rodolfo

  41. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    il Cuoco ti ha dato la ricetta, invece io ti do il sistema per usare le uova con tutta sicurezza contro i batteri.
    Me l’ha insegnata un chirurgo di trapianti che poi deve combattere il rigetto.

    Immergere le uova in un litro d’acqua mescolata a 2dl di amuchina.
    Lasciarle un quarto d’ora.
    Risciacquarle e asciugarle.
    Pronte per l’uso o da mettere in frigo.

    Un buon pesce non si può mangiare con la maionese industriale e così io me la faccio.
    Sono un po’ impegnata oggi.

    ciao Sylvi

  42. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xSylvi
    Non capisco…. Anita parlava di salmonella dovuta a uova contaminate. Questi batteri si trovano nella buccia dell´uovo o nell´uovo stesso? Se si trovano nell´uovo (e si trovano nell´uovo) come e´possibile che si eliminino immergendoli sono nella amuchina?
    Mah

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Forse non saranno i vecchi comizi, ma l’esperto di comunicazione e’ lei, ce lo dica lei cosa dobbiamo fare.
    ———-
    Io l’ho già detto come dobbiamo fare: internet, ma anche una comunicazione diretta (lettere casa per casa), fatta di programmi precisi e dettagliati. Auto che vanno in giro col megafono e recitano slogan sul lavoro, dicendo ai cittadini di dare un’occhiata ai programmi del partito. Conferenze capillari in associazioni, club, luoghi di ritrovo, con poche parole facili da ricordare e una lista di cose da fare subito, reali, non ipotetiche. Tipo: nella vostra zona, lavoro tale=tot posti. Lavoro talaltro=tot posti, e così via. Di lavoro da fare ce n’è tanto, come ho già spiegato.
    Non l’enciclopedia di 280 pagine del PD, ma frasi brevi, precise e facili da ricordare, unite a una serie di progetti lavorativi fattibili subito e quantificati. La gente vuole, nell’immediato, la certezza del lavoro. Se possibile, contemporaneamente, la moralizzazione della politica. Tutto il resto dei grandi princìpi viene dopo, nella classifica popolare delle urgenze.

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’errore che invece si sta facendo è quello di disperdersi in particolari inconsistenti: D’Alema si D’Alema no, falce e martello o Ulivo o Vendola o Bersani o le primarie o il doppio turno…e via di seguito.
    Alle gente queste cose interessano poco.
    Ora come ora vogliono certezze e seguono i venditori di certezze, vere o false che siano.
    La merce richiesta è la CERTEZZA.
    Chi saprà venderla avrà i suoi clienti. Gli altri resteranno a bocca asciutta.
    Alla Lega lo hanno ben capito. Infatti, pur avendo una scarsissima presenza televisiva, con buona pace di Uroburo, prendono voti a palate, e vengono votati anche dai cattolici, nonostante vadano contro i bei principi evangelici. Perchè vendono certezze, vere o false che siano.

  45. Linosse
    Linosse says:

    X M.T.146
    Oppure,quando le parole non spiegano……un fischio li seppellirà.
    Venezia,Como,L’Aquila tanto per accordarsi sulla nota.
    L.

  46. Linosse
    Linosse says:

    ‘A Ma 148 una cosa è la politica da bar delle intenzioni come la tua altro quella reale.Coraggio una coppa di tirami su Sylvi ,la generosa,te la può dare ,confortati .Non sono per il dolce ma promette bene.
    L.

  47. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Popeye.
    La pace tra Israele ed Egitto è stata possibile perchè nè l’uno nè l’altro avevano reciproche mire territoriali nella zona. Non è così per ebrei e palestinesi, dove il possesso e il controllo del territorio è fondamentale.

  48. sylvi
    sylvi says:

    x Rodolfo

    Io ho il vizio di ascoltare “i professionisti” in qualsiasi campo operino…quando si tratta di luminari…anche di più…

    Non seguo il calcio e non ho mai sostituito l’allenatore come usano “gli italiani” uniti solo dal calcio!!!????

    Sylvi

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