Iran: come sempre, il diavolo non è brutto come lo si dipinge. Anzi, sorpresa: l’Iran non è affatto il diavolo

Chi vincerà le elezioni presidenziali, inshallah?
“Chi verrà scelto dal popolo”.
Certo, ma – chiunque vinca – lei non crede sia comunque auspicabile un cambiamento?
“Il cambiamento ci sarà e sarà molto grande. L’opinione pubblica mondiale ne sarà sorpresa”.
E quali saranno i temi del cambiamento? Per esempio, quali sono i punti centrali del suo programma?
“Lo sviluppo economico, la politica estera, i diritti civili e i diritti delle donne”.
Ad Esfahan, mentre entriamo nella cattedrale cristiana armena di S. Gregorio, nota anche come cattedrale di Vank, la nostra guida Reza Sayah (a destra in entrambe le foto, con gli occhiali da vista) riconosce tra le guardie del corpo che lo circondano per farlo uscire senza intoppi Mehdi Karroubi, presidente del parlamento e – con Mir-Hossein Moussavi – uno dei due candidati riformisti alla presidenza della repubblica islamica dell’Iran, e con presenza di spirito gli grida al volo: “Presidente, sono con un gruppetto di giornalisti italiani in visita turistica. Perché non si fa intervistare?”. Karroubi è colto di sorpresa quanto noi e gli uomini della sua scorta, ma si ferma sorridendo forse solo per salutarci. Presi alla sprovvista, i miei colleghi si traggono d’impaccio additandomi: “Su, fagli delle domande”. Totalmente impreparato e anche incredulo, ho reagito d’istinto con la prima domanda, fin troppo diretta: tant’è che ho pensato bene di ingentilirla terminando con la parola “inshallah”, cioè “a Dio piacendo”. Poi è una giovane collega a chiedergli quali siano esattamente i punti del suo programma politico. E quando Karroubi nomina i diritti civili e quelli delle donne a volergli far domande siamo in molti, l’incontro casuale rischia di diventare una assemblea compresi i passanti e i curiosi, ma gli appuntamenti del candidatio presidenziale e l’insistenza della scorta non gli permettono di fermarsi se non per pochi minuti.
Sicuro di sé e affabile, Karroubi nonostante il turbante mi ricorda da vicino sia i migliori leader democristiani di una volta che quelli socialisti: molto abile, paziente ma molto deciso, del tipo che punta al cambiamento vero senza esagerare nella retorica e conciliando tra loro temi apparentemente inconciliabili. Fa uno strano effetto sentir parlare di diritti civili e diritti delle donne uno dei principali uomini politici di una repubblica islamica nota anche per l’obbligo delle donne di indossare in pubblico il velo, ma la sincerità di Karroubi si percepisce con chiarezza. Con tanta chiarezza che quando lui elenca la politica estera come il secondo punto dei cambiamenti necessari si capisce che parla anche di un decisivo miglioramento dei rapporti con gli Usa e Israele. Il cui nuovo governo ha tentato di ottenere negli ultimi giorni della presidenza di Bush il disco verde per il bombardamento della centrale nucleare di Natanz ed è stato ammonito due volte nelle ultime due settimane da Obama a non fare colpi di testa militari contro l’Iran. Il nuovo governo israeliano ha vinto le elezioni anche promettendo di bloccare con “qualunque mezzo” il programma nucleare iraniano ed è talmente ben deciso a distruggere la centrale nucleare “sospetta” che Obama non solo gli ha spedito in gran segreto due settimane fa il capo della Cia per “consigliare” di non far decollare i bombardieri, ma ha pensato bene di non aspettare l’ormai imminente arrivo a Washington del nuovo primo ministro israeliano per ripetergli di persona e a quattr’occhi il concetto, preferendo un ammonimento espresso pubblicamente prima dell’arrivo del baldanzoso ospite.

A proposito della centrale di Natanz, si dà il caso che ci passi davanti una autostrada, tant’è che la abbiamo vista da non più di 300 metri di distanza. E’ impossibile che qualcuno, iraniano o israeliano o eschimese, si metta a fabbricare bombe atomiche, o anche solo ad arricchire l’uranio al punto da poterlo usare in seguito per le bombe, davanti a una autostrada. Non a caso i laboratori israeliani di Dimona, nel deserto del Negev, dove le bombe atomiche la hanno fabbricate e le fabbricano per davvero, mi dicono siano piuttosto lontani da autostrade e occhi indiscreti… Compresi quelli innocenti dei turisti.
Ho notato che dagli impianti di Natanz parte una lunga fila di tralicci che reggono cavi elettrici. Di solito i tralicci che ho visto in Iran reggono dai tre ai sei cavi, quelli che si snodano da Natanz ne reggono invece 12, segno che la centrale già produce corrente elettrica. Il che parrebbe equivalere a dire che gli iraniani non raccontano balle quando giurano e rigiurano che non solo non stanno tentando di arrivare a produrre bombe atomiche, ma non ne hanno nessuna intenzione neppure per il futuro. Del resto gli ispettori dell’Agenzia atomica internazionale non hanno segnalato nulla di allarmante, a parte gli interessati allarmismi della stampa occidentale e soprattutto israeliana, chiaramente imbeccata da chi vuole fare il bis dell’avventura irachena utilizzando la tessa strategia: quella della menzogna e del mentire sapendo di mentire.

In fatto di Iran e bombe atomiche l’ebreo americano Noam Chomsky ama ogni tanto ricordare che la buonanima di Reza Pahlevi, scià di Persia ovvero dell’Iran ai tempi della sua sanguinosa monarchia benedetta dall’Inghilterra e dagli Usa, stava per comprare uno dei più prestigiosi laboratori di ricerche atomiche degli Stati Uniti e ci teneva a dichiarare che voleva quei laboratori “perché siamo ben decisi ad arrivare a produrre armi atomiche”. Chomsky ama ricordare anche che “l’affare” non andò in porto solo per la decisa opposizione dei docenti, ricercatori e scienziati che in quei laboratori lavoravano. E’ quindi evidente che l’allarmismo degli Usa oggi è quanto meno poco credibile, per il semplice motivo che dopo la beata disponibilità della Casa Bianca a vendere laboratori nucleari all’Iran perché si facesse le sue belle bombe atomiche, in funzione anti Urss, non è più credibile quando sbraita inventandosi un (inesistente) pericolo atomico militare dell’Iran di oggi. Del resto gli Usa non sono molto credibili soprattutto quando parlano della necessità di “esportare la democrazia” a cannonate. La democrazia infatti gli Usa l’hanno soffocata sul nascere proprio in Iran, quando organizzarono il sanguinoso colpo di Stato che eliminò il democraticamente eletto capo del governo Mossadeq, reo di voler nazionalizzare il petrolio, così come poi la soffocarono in Congo con il golpe e annessa uccisione di Lumumba, in Indonesia con il golpe che abbatè Sukarno e in Cile con quello che abbattè Allende e portò alla sanguinosa dittatura militare. C’era del resto la Cia, cioè gli Usa, anche dietro la dittatura militare argentina e annessa uccisione di qualche decina di migliaia di esseri umani. Capisco avere poca memoria, ma allora non asfissiamo la gente cone la Memoria a senso unico.

Se davvero l’interesse principale degli Usa e dell’Europa fosse la democratizzazione dei governi del Medio Oriente la prima cosa da fare sarebbe allora cambiare l’odioso regime in Arabia saudita, dove gli inglesi misero sul trono i più fanatici in circolazione, vale a dire il ramo wahabita dell’Islam, e dove tuttora le donne – tra i molti divieti che devono subire – hanno anche quello di guidare l’auto e perfino di andare in bicicletta! Altro che il velo islamico delle donne iraniane, che lo hanno ormai sempre più trasformato in capo di abbigliamento disinvolto, come lo scialle delle nostre nonne. E che rifiutarono l’ordine di toglierselo emanato a suo tempo dallo scià, anche quello messo sul trono dai colonialisti inglesi esattamente come i wahabiti.  Le giovani iraniane, onnipresenti, allegre e piene di vita, meritano un discorso a parte, a partire dal fatto che costituiscono addirittura il 70 per cento della popolazione scolastica, segno certo che non sono discriminate, o comunque non come ci viene fatto credere, mentre invece sono minoranza nei luoghi di lavoro perché – stando almeno a quel che amano dire gli uomini – dopo avere giustamente preteso di essere colte alla pari dei maschi preferiscono ancora in molte lasciare a loro la vita lavorativa esterna e gestirsi invece quella domestica, nella quale hanno meno obblighi e più diritti di quanto pure si ama farci credere.

Ma il duro regime dell’Arabia saudita ci fa comodo come alleato politico militare, e quindi urliamo per il velo islamico, però ce ne freghiamo – con i soliti due pesi e due misure – di ben altro dei sauditi a danno delle donne e non solo delle donne: i giganteschi proventi del petrolio servono anche a mantenere nel lusso 30-40 mila “prìncipi” della famiglia o meglio della tribù saudita, con corruzione e danno dell’interese generale, tanto da avere finito con il far nascere per protesta l’intero gruppo dirigente del ben noto Bin Laden. Figlio anche lui quindi della nostra cecità, oltre che delle alleanze più criminali degli Usa con chiunque disposto a suo tempo ad aiutarli nella lotta armata contro l’Urss.  L’obiettivo reale del nostro continuo abbaiare contro l’Iran non è affatto una sua migliore democrazia, bensì impedire il suo decollo economico ed industriale. L’Iran infatti è un Paese temibile perché oltre ad avere immense riserve petrolifere ha anche oltre 5.000 anni di civiltà – e che civiltà! – ed è quindi in grado di fare rapidamente passi da gigante in campo scientifico, industriale ed economico, funzionando anche come volano per l’intera zona.

Vorrei sommessamente ricordare che dalla civiltà della zona iranica e mesopotamica, cioè anche dell’attuale Iraq, è nata anche la base della nostra stessa civiltà e perfino della nostra o delle nostre religioni, oltre che la scrittura delle parole. E’ a Susa che i segni scritti per documentare i debiti verso il Palazzo e il Tempio sono pian piano diventati parole scritte. E a chi – contro ogni evidenza archeologica – crede che Abramo sia realmente esistito è bene ricordare che il famoso patriarca e i suoi emigrarono dalla natia città di Ur: la “terra dei padri” – e per certi versi la stessa terra natia dell’ebraismo – è perciò l’Iraq, non la mai esistita “Terra Promessa”, invenzione di un altro clero “duro e puro”. E fu il persiano Ciro a permettere se ne tornasse a casa quella parte di popolazione ebraica che 70 anni prima era stata trasferita d’autorità a Babilonia, come del resto era normale accadesse anche ad altri popoli dato che i regnanti volevano amalgamare il più possibile i popoli del proprio impero: nulla a che vedere dunque con l’antisemitismo, l’odio universale per gli ebrei e simili facili slogan. Il “Va, pensiero” di Giuseppe Verdi andrebbe dedicato anche ad altre etnie, anziché farne il solito boccone per la bulimia retorica a senso unico.

Il persiano, cioè iraniano, Ciro è stato senza dubbio più generoso per esempio dell’attuale ministro degli Esteri di Israele, Avigdor Lieberman, che vuole “trasferire” all’estero, ma senza ritorno in futuro, i tre milioni di arabi israeliani e di palestinesi che ancora si accaniscono a vivere o sopravvivere dentro i confini di Israele. Che l’Iran abbia bisogno di capitali ed energia elettrica lo si percepisce chiaramente girando per il Paese, che è un immenso cantiere a cielo aperto. Sono in costruzione metropolitane a Teheran (17 milioni di abitanti) e ad Esfahan (tre milioni di abitanti), ma certo non solo in quelle due città, piuttosto tetra la prima e davvero splendida la seconda, e sono in costruzione un po’ ovunque autostrade e ferrovie per accorciare le distanze e facilitare i trasporti in un Paese che è quasi cinque volte l’Italia ed è attraversato da quella che era la Via della Seta, vale a dire l’arteria che per oltre 20 secoli ha fatto arrivare in Occidente, Roma prima ed Europa dopo, materie prime, conoscenze e beni di lusso senza le quali e senza i quali non sarebbe durata a lungo Roma e non sarebbe nata l’Europa. Stiamo infatti parlando di un traffico la cui importanza vitale era talmente chiara già ai romani da avere tentato più volte di conquistare la Persia, cioè l’Iran di oggi, senza mai riuscirvi: l’immensamente ricco Crasso ci rimise la vita assieme ai suoi soldati e l’imperatore Valeriano non solo venne sconfitto in battaglia, ma visse prigioniero del re persiano Shapur che lo aveva sconfitto e lo umiliò per il resto della sua vita usandolo – secondo alcune fonti non molto attendibili – anche come sgabello per montare a cavallo. E l’importanza vitale dell’arteria chiamata Via della Seta era talmente chiara anche in seguito che quando il diffondersi dell’Islam ne rese problematico l’accesso all’Europa un certo Cristoforo Colombo provò ad aggirare il problema tentando di raggiunge le Indie dalla parte opposta, cioè da Occidente via mare anziché verso Oriente via terra. Tentativo che gli fece “scoprire” quel continente già abbondantemente scoperto da secoli dai milioni di persone che lo abitavano e che abbiamo spazzato via, continente in seguito a noi noto con il nome di America.

Per fare cassa e avere i fondi necessari a sostenere lo sviluppo e dar vita all’imponente piano di opere pubbliche l’Iran deve vendere più petrolio. Ma per venderne di più deve consumarne di meno, e le centrali nucleari appunto a questo servono, a produrre cioè elettricità senza bruciare petrolio con le centrali termiche usuali. Anzi, le centrali nucleari prendono due piccioni con una fava: fanno risparmiare petrolio e producono grande quantità di energia elettrica, necessaria per mandare avanti ferrovie, metropolitane, industrie e illuminazione civile crescente man mano che aumenta il livello di vita e quindi i consumi. Tanta fame ha l’Iran di energia elettrica che sta mettendo a punto anche un programma per produrla sfruttando il sole, che certo non manca per esempio nelle sue varie zone desertiche. Verranno costruite anche centrali a energia solare, le quali però hanno un punto debole: poiché i pannelli solari devono avere una grande totale e devono necessariamente essere piazzati in superficie, privi quindi di qualunque protezione, ecco che diventano obiettivi facilmente distruggibili con bombardamenti aerei o missilistici. L’Iran ha già dovuto sopportare oltre alla rivoluzione contro lo scià anche otto anni di guerra con l’Iraq, che venne sostenuto dagli Usa, specie dall’allora uomo d’affari Donald Rumsfeld diventato poi lo stratega bellicoso di Bush, ben decisi a evitare il decollo economico sia dell’Iraq che dell’Iran. Nulla di meglio quindi di una bella guerra e qualche milione di morti per praticare l’usuale “divide et impera” e per far lavorare la gigantesca industria militare a stelle e a strisce, che con le guerre si ingrassa sempre quanto meno vendendo armi ai belligeranti, cosa che ha anche il vantaggio di permettere di svuotare i propri depositi di armi vecchie, per sostituirle con armi nuove.  Si tratta però di giochini che non possono durare in eterno, perché anche i più ottusi e fanatici alla fine mangiano la foglia e imparano la lezione.

Per ora mi fermo qui. Ma su quello che ho visto e capito in Iran, anche parlando con esponenti della famosa scuola coranica della “città santa” di Qom, resta famosa da Khomeini, sarà il caso di scrivere anche un’altra puntata del blog. E’ però utile che aggiunga fin da ora che l’Iran è molto diverso da come lo si dipinge. L’ho appurato non da solo, visto che da Shiraz a Teheran siamo stati liberi di andare dove ci pareva e di parlare con chiunque volesse rispondere alle nostre domande, scoprendo così che la popolazione, specie i giovani e soprattutto le ragazze, molto aperte e anzi civettuole in particolare a Shiraz, è molto cordiale, curiosa, sempre desiderosa di parlare con i turisti. E a proposito di turisti, cominciano a essercene molti, specie italiani. Buon segno e speriamo che il turismo cresca.

Certo, un regime teocratico non è il massimo della vita, non lo si augura a nessuno e non lo vorremmo mai in Italia, dove abbiamo conosciuto per secoli il potere politico della teocrazia cattolica, ma è sorprendente come un governo “di preti” sia riuscito a rimettere in moto, a far sviluppare e rendere più moderno un Paese dissanguato anche dagli otto anni di guerra con l’Iraq. La Chiesa ha comandato direttamente il suo Stato pontificio per secoli e indirettamente non solo l’Italia per altrettanti secoli, ma NON ha saputo MAI promuovere lo sviluppo economico, anzi tutt’altro, per non parlare dello sviluppo scientifico: se c’era uno Stato ridotto a un livello di vita davvero basso, da “valle di lacrime”, era proprio quello pontificio. Compresa Roma che a un certo punto era stata ridotta ad avere appena 80 mila abitanti quando Napoli ne aveva dieci volte di più e inaugurava la prima ferrovia italiana se non europea.

351 commenti
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  1. ber
    ber says:

    ciao Linosse,
    mi dispiace contraddirti ma le cose all’Aquila non stanno esattamente cosi:
    Le case periferiche possono essere agibili al 53% dopo certe riparazioni,…(le macerie non sono state ancora tolte del tutto),..e le funzioni governative sono dislocate alla caserma della finanza,…la stessa che deve ospitare il g8.
    Gli sfollati sono circa 70.000 di cui piu’ della meta’ negli alberghi della costa con un contratto che scade a fine maggio,…gli albergatori nonvogliono perdere i pochi turisti che non hanno ancora disdetto la prenotazione.
    L’affarista fara’ casette per 13000 persone,…(dice a novembre),e gli altri?
    Un’architetto locale ha proposto di far lavorare le industrie del posto,mobilifici etc.., con progetti di case anche meglio di quelle del bertolaso,..io ho visto i progetti,..e
    prime consegne entro 45 giorni,…ma tutto tace.
    L’universita’ di ingeneria e’ dislocata tra Avezzano,Sulmona e Roseto,…nemmeno batman riuscira’ a seguire la lezioni.
    Forse e’ meglio che mi ferma, altrimenti mi viene da vom….e
    Un saluto,Ber

  2. Linosse
    Linosse says:

    X Ber
    Ma non mi dire!
    Che illuso! E dire che dovevo già aspettarmi gli stessi effetti come quelli del gover no come l’altro “glorioso “2001-2005 che ci ha portato primi nelle “classifiche”,ma cosa vuoi sono un milanista incallito ed il peggio non mi fa neanche un baffo ,figurati queste situazioni!.
    Avevo preparato lo spumante per brindare oggi alle 16,30 in punto l’avvenimento delle promesse mantenute,come del resto tutte le precedenti!
    Che delusione!
    Anche questa fa parte del “miracolo” non economico ma relativo a tutto il resto,spazzatura ,aerei,scuola(o squola?mah),lavoro,sicurezza,produzione,clandestini(siamo già conosciuti e bene! mondialmente…grazie a maroni e la russa!)trasporti,benessere ….
    Mi fermo qui perche tutta questa attività mi ha agitato in modo tale che finirò nel farti compagnia nel vom.. e.
    Che non sia il vuoto d’aria dovuto al “respiro Brahma”
    che ci sta risucchiando e così non dobbiamo neanche atterrrare! come sostiene Marco !
    Saluti e ocio!…ne vedremo purtoppo altre,prepariamo i “sacchetti”
    L.

  3. Anita
    Anita says:

    x #42

    L’articolo e’ in data (2 gennaio 2009)

    Palestina: dividi et impera, da “Il pane e le rose”.
    Rifondazione Comunista.

  4. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Mi hai fatto ritornare a scuola.
    42* parallelo nord:

    The parallel 42° north passes through the southern end of Lake Michigan and Lake Erie. Part of the water boundary between the United States and Canada passes south of the 42nd parallel, and the southern tip of the Canadian province of Ontario just barely goes south of it – this is located at Point Pelee and Pelee Island.

    The parallel passes through the states of Wyoming, Nebraska, Iowa, Illinois, Michigan, Pennsylvania, New York, Connecticut, Rhode Island and Massachusetts, and passes through (or near – within one-half degree of latitude) the following cities in the United States:

    Medford, Oregon
    Yreka, California
    Des Moines, Iowa
    Chicago, Illinois
    Detroit, Michigan
    Cleveland, Ohio
    Erie, Pennsylvania
    Binghamton, New York
    Hartford, Connecticut
    Providence, Rhode Island
    Boston, Massachusetts.
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Io abito sotto Boston, circa 60 miglia a sud.

    In quanto alle meraviglie locali, ti devo confessare che non ne sono molto pratica, i nostri viaggi ci portavano lontano dalla regione.
    Purtroppo mio marito non aveva mai il tempo di giocare, pensava di farlo quando in pensione…ma anche in pensione e’ andato a lavorare per il Crowne Plaza Hotel come consulente, ancora ad orari simili a quelli di prima.
    Poi apparteneva ad almeno due dozzine di associazioni, sempre con perfetta ‘attendance’.

    Io sono stata semi vedova per tutta la mia vita negli US.

    Comunque mi farebbe piacere conoscervi.

    Ciao, Anita

  5. controcorrente
    controcorrente says:

    Cari Syvi, Linosse e Ber,

    Forse ho scoperto una “passione segrta in me ora che ho un pò di tempo: il critico televiso.
    Dopo che ho visto Report, ho fatto un giretto su La 7 dove andava in onda un programma di informazione scientifica diretto mi pare da Tozzi, credo si chiami così.
    Lì, ho scoperto che i Norvegesi o Svedesi (non ricordo, l’ora era tarda ),gia utilizzano i liquami umani di scarico per generare un processo di Teleriscaldamento per una cittadina di 20.000 ab,sfruttando un processo di questo genere se ho ben capito..
    La temperatura media dei liquami umani si mantengono a una temperatura media di circa 10 c, interagendo con non ho capito bene cosa, si genera un gas che opprtunamnete comprasso permette di attivare un Boiler e di conseguenza poi con opportuno scambiatore di invia il teleriscaldamento in città!

    Come dire che forse non è troppo inesatto affermare che IL FUTURO STA NELLA MERDA…

    Ora collegando il problema della Pollina nostrana con quello che si vede in giro , si può tranquillamente affermare che almeno da NOI ilprodotto non manca e quindi siamo ricchi..
    Solo che temo che da” noi “resti solo il” prodotto”, mentre gli altri anche in questo caso sapranno come utilizzarlo!!

    Con licenza parlando..!
    Saluti a tutti!

    cc

  6. Linosse
    Linosse says:

    X CC
    Ah la coprocultura!
    Se fossimo più costanti nelle nostre faccende nostrane saremmo oltre il nuovo che avanza!
    Non si dice forse Pil=prodotto interno lordo?
    E cosa c’e di più lordo della tanto trascurata MERDA,che io sappia nulla….(non approfondiamo va,ci sono certi personaggi…)
    Come dici ed illustri i pragmatici del nord(quello vero anche geograficamente)utilizzano il cervello in modo opportuno senza favoleggiare ,come altri nordisti,su mezzi di trasporto riservati(last but not list)e centrali nucleari “sotto casa” , per magnificarne l’effetto etc.etc.Loro ,zitti zitti ,forse abituati a lavare i panni sporchi ma al chiuso e in casa!,senza batter ciclio ,non come si fa da noi che abbiamo sempre la puzza ma sotto il naso,come natura comanda vanno dal produttore al consumatore traendone un caloroso vantaggio.Che dire loro almeno stanno al caldo mentre noi dell’ELEMENTO utilizziamo MONDIALMENTE ,solo la figura.
    A ciascuno il suo
    L.

  7. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    credo di aver capito,60 km sotto Boston si trova Plymouth,
    sulla baia di capo Cod,….
    Scappo che devo andare dal dentista,..a dopo
    Ciao,Ber

  8. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    molti molti anni fa a Udine avevano intallato una nuova centrale per la suddivisione dei rifiuti urbani e suburbani.
    Era il primo passaggio verso la differenziata.
    La Centrale era “altamente automatizzata” per i tempi e lavorava anche le acque reflue delle fogne.

    Nell’estrema periferia della città, in mezzo ai campi, a termine di un lungo processo, di cui non ricordo nulla, restava acqua pulita che veniva rimessa in circolo e montagne di “terra scura” che veniva venduta ai contadini.
    Su una di queste “montagne” crescevano gagliarde piante di pomodori, di tutte le specie e qualità: occhio di bue, costoluto, s.marzano ecc.
    Erano una bellezza!
    Chiesi perchè li avessero seminati…mi risposero che crescevano da soli, perchè i semi ingurgitati ed espulsi dall’uomo erano impermeabili ai loro trattamenti….
    Ritornavano in ciclo!
    Me ne diedero alcuni, garantendomi della loro bontà e salute.
    Li ho mangiati. Sapevano di pomodoro di orto!
    Stallatico, pollina e rifiuti solidi urbani = spaghetti al pomodoro con una foglia di basilico cresciuti accanto alla mia composta!!??

    Mio caro, mi pare di averlo già scritto:
    nelle isole dalmate non esistevano rifiuti.
    I barattoli di pelati si riciclavano per piantare le bouganville, o per mettere a dimora le nuove piantine da trapiantare nell’orto.
    Erano anche unità di misura per bagnare le pianticelle, acqua non ce n’era molta!

    Per i rifiuti solidi politici c’è poco da fare.
    Hic Rhodus, hic salta!!!

    mandi Sylvi

  9. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Si’ sono in linea con Cape Cod ad ovest.
    Circa un oretta in auto.
    Ti faccio ridere, una volta, tempo fa’, mio marito mi disse:
    oggi ti porto a Cape Cod.
    Era inverno e Cape Cod e’ semideserto se non deserto.
    Siamo arrivati li’ ed ha fatto un volta indietro senza fermarsi. ;-)
    Io ci sono stata dopo la sua morte ma solo per vedere un paio di tennis matches, all’interno, sotto un sole cuocente….

    Anita

  10. sylvi
    sylvi says:

    x 60

    I suoi argomenti per confutare un documento citato sono illuminanti e convincenti!
    Soprattutto eleganti!
    Sylvi

  11. La Giudice
    La Giudice says:

    X 60

    di cosa s’impiccia lei? che ne sa lei di eleganza? come avvocato difensore lei è alquanto indelicata!

  12. carlino
    carlino says:

    Laicità, Fini ammonisce: dal Parlamento leggi non orientate dalla religione
    «Il parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso». Nuovo affondo di Fini sulla laicità. Il presidente della Camera parlando di bioetica durante un incontro sulla Costituzione con studenti di Monopoli, ha infatti dichiarato: «Il dibattito sulla bioetica è complesso e mi auguro che venga affrontato senza gli eccessi propagandistici che ci sono stati da entrambe le parti perché queste sono questioni nelle quali il dubbio prevale sulle certezze».

    Replica l’Udc: «Fini oggi compie il peggiore attacco laicista della storia repubblicana; la fede cristiana non dovrebbe informare il comportamento e le idee dei deputati? Siamo alla vergognosa e inaccettabile discriminazione dei credenti, come ai tempi dei totalitarismi neri del ‘900», dice Luca Volontè, in una dura nota. «Il presidente della Camera – aggiunge – passa dal politically correct alla discriminazione religiosa. Fini vorrebbe favorire il dibattito e le leggi solo nel caso in cui i credenti non abbiano dato il loro contributo. È un attacco alla libertà e alla dignità della Chiesa. Un attacco indegno e insopportabile – conclude Volontè – in una parola, antidemocratico».

    Fini ha perfettamente ragione. Le religioni tendono sempre a ledere i diritti di qualcuno. Una legge va fatta non solo per regolamentare ma anche per regolamentare in maniera non discriminante.

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    AH Carlè, andocemo piano, qui se va avanti così , c’è l’omo per tutte le stagioni.
    C’avemo il Bossi che c’è la coi negher e prende voti,c’avemo altri che (meno male che ci sono i Negher da sfruttà) e votano con Bossi, poi ce sono pure quelli (ammazza quanto son bone le 18enni) e votano con Bossi, adesso pure a fa il laico e giù voti per Bossi!
    A carletto..altro che che omo per tuute le stagioni, qui abbiamo tanto omini per una sola stagione..carle credi a me , quelli mica son fessi..

    cc

  14. carlino
    carlino says:

    I salari degli italiani sono fra i più bassi d’Europa, mentre la loro tassazione ed il costo del lavoro sono tra i più alti. I nostri precari sono senza paracaduti sociali, il debito pubblico italiano è il quinto del pianeta (fonte Ocse).
    Non basta legare le retribuzioni agli utili, leva, tra l’altro, ampliamente utilizzata nelle aziende per incentivare il lavoro delle persone. Liquidare il rapporto Ocse con questa finta panacea, significa spostare il problema dalle spalle dello Stato a quelle dei lavoratori e delle aziende.

    Si deve stroncare l’evasione fiscale, contemporaneamente ridurre la pressione fiscale sulle piccole e medie aziende, estendere i sussidi di disoccupazione ai licenziati per tutto l’esercizio 2009, controllare le aziende che hanno impropriamente utilizzato la cassa integrazione per mettere in outsourcing i propri costi, detassare gli straordinari, agevolare le assunzioni con sgravi nei primi tre anni di lavoro, restituire i Tfr alle imprese invece di fagocitarli per sostenere una macchina burocratica fatta di enti, para enti, province e fondazioni inutili.

    I cittadini e le piccole imprese hanno bisogno di soldi veri e subito, non se ne fanno nulla di soluzioni da manager della vecchia finanza, di stock option, che si sono rivelate cambiali senza copertura nella miriade di crack a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno. Per chi afferma che i dipendenti devono condividere il “rischio di impresa”, rispondo che con i loro contratti precari e mal pagati, con una famiglia sulle spalle, molti lavoratori hanno già dato.

    Non è credibile un Governo che vede serrare ogni giorno i battenti di migliaia di aziende e finire in mezzo ad una strada altrettanti lavoratori e che chiede ai cittadini, lavoratori e piccoli imprenditori, di farsi carico di risolvere un problema le cui principali responsabilità risiedono nello Stato stesso e nelle sue inefficienze.
    antonio di pietro

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    la fede cristiana non dovrebbe informare il comportamento e le idee dei deputati?
    ————
    No, non deve avere niente a che fare con le decisioni dei deputati. Ha ragione Fini.
    Perchè proprio la fede cristiana e non quella buddhista, che a mio avviso è migliore? E perchè non la Baha’ì ?
    E poi, quale delle 56 varianti del cristianesimo? Forse per fede cristiana qui si intende il cattolicesimo, tornando ai soliti già rilevati errori nell’uso dei termini della lingua italiana.
    Divertente l’accostamento dell’ebraismo al cristianesimo, nelle famose radici giudaico-cristiane, dove il cristianesimo predica l’esatto contrario dell’ebraismo: sono uguali solo i comportamenti.

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    I costi della politica sono esagerati. Nessuno però si prende la briga di proporre drastici ridimensionamenti.
    Spremessero almeno le meningi per inventarsi un lavoro statale (per lavoro intendo un’attività produttiva reale) dove impiegare temporaneamente i disoccupati…macchè, neanche quello.

  17. Anita
    Anita says:

    x La Giudice { 18.05.09 alle 15:33 }

    “x 53 serva prezzolata della disinformazione israelo/statunitense.”

    E’ lei che fa propaganda fuori testo e fuori data.
    Lei e’ una serva anonima di “rifondazione comunista” per caso?

  18. La Giudice
    La Giudice says:

    x 68

    Lo si nota leggendola. E’ evidente che lei non segue con attenzione la politica. Lei è fatalmente atratto dalle esternazioni dell’ingombrante nano. Solo a sinistra è stato posto il problema della riduzione dei costi della politica, però Lei questa proposta dell’opposizione non l’ha notata; non l’ha sentita, abbagliato com’è ad osservare a bocca aperta l’oracolo indecente che ci governa.

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Marco che fai, disinformi

    Nel bene e nel male il Csx ha proposto

    N 1)sistema unicamerale con riduzione dei parlamentari
    n2) Senato delle regioni

    Divisioni nette tra i compiti dei due rami.

    Sugli stipendi proporrei uno stipendio graduato in base al Patrimonio, al reddito percepito prima e alla funzione che si svolge.
    Mi pare banale.
    Sul finanziamento dei partiti,possiamo girarci attorno finchè si vuole, ma in regime democratico ci deve essere.
    Ipocriti e giudaici mi sembrano i piagnistei che si scatenano sull’argomento.
    Solo tutta manna per un qualunquismo becero e idiota.

    Sennò si sceglie altro, ma è un’altra questione.

    cc

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Ovviamente ho, anzi abbiamo parlato anche con la gente, giovani e non giovani. Ne scriverò per la prossima puntata.
    Un saluto.
    pino

  21. Linosse
    Linosse says:

    X Carlino 67 e CC 68
    Una vecchia ma significativa canzone diceva:
    Non ti fidar di un fini di trecotte
    non ti fidar se il laico vuole far
    Non ti fidar del lupo che non morde
    ora li pecuri si prepara a masticar….
    A me piace Proietti che si trasforma rapidamene in tanti personaggi,ma a TEATRO!
    Cantate con me:
    Non ti fidar……..
    L.

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x arruotaincatenata

    Non so se lei si rebde conto di cosa ha scritto su di me e la mia pretesa “conversione”. Mi viene da chiederle se lei è un idiota, un mascalzone o tutte e due le cose oltre che anche un masochista. Mi pare ci siano infatti gli estremi per citarla per danni.
    A parte il suo giochino di mandare un commento e rispondergli come fosse di un altro con cui non è d’accordo, la prego di cambiare il suo nick. Arruotaincatenata è infatti il nick di uno o più mascalzoni che da mesi si illustrano su alcuni blog de L’espresso contro di me. Quindi lei deve cambiare nick oppure sloggiare. Fermo restando il fatto che solo un mascalzone e un poveraccio può scrivere le cose che lei ha scritto.
    nicotri

  23. ber
    ber says:

    Caro CC,
    noi siamo gia’ nel futuro,…ne siamo gia’ ricoperti fino ai capelli.
    Oggi ho cominciato a guardare i manifesti e indovina che cosa ho scoperto?,…il partito del mentecatto bossetto,dei caldarroste,
    dei marroni rotti ,dei castelli in aria si presenta qui in abruzzo,
    con lo slogan: adesso basta,…il dialetto abruzzese sgrammaticato.

    ARIVOGLIO FRALCISCHIELLO,…

  24. ber
    ber says:

    x Linosse,
    hai sentito il ministro dell’industria?…
    l’Italia e’ in crisi perche’ la sinistra aveva aumentato le tasse,..
    loro invece hanno tolto a mia moglie 50 euro di ICI sulla prima casa e me ne sono ritrovato euro 80 in piu’ sull’immondizia…
    e sarebbe un ministro dellindstria etc…,etc…,

    A RIVOGLIO FRANCISCHIELLO…

  25. Linosse
    Linosse says:

    X Ber
    Purtoppo grazie all’astensionismo di molti nauseati da una poltiglia che sembra tutto meno che politica e che, grazie ad una confusione mediatica, ha fatto il giochetto da “dritto” guarda là che ti frego qua ,anche in Abruzzo si ritrovano personaggi che dovrebbero essere messi solo in quarantena per la tossicità che si portano appresso .È giunto il tempo di dare una risposta netta a questi alieni(ma da dove vengono?)che con quelle belle facciotte da “galantomini” ormai le hanno dette,ritrattate,negate,affermate tutte per cui è ora di urlargli:
    IATAVENNE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    L.

  26. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    scusa l’interruzione,..il dentista oltre a tenermi un’ora sotto i ferri
    mi sta mangiando la pensione di un anno,..

    E’ un vero peccato che tu non abbia girato gli Usa,….io l’ho trovato meraviglioso,…io,mia moglie e mia figlia ci siamo divertiti moltissimo.
    Bisogna esserci per credere,…tutto e’ immenso.
    Se si organizza questo viaggio faremo il giro del canada e degli
    usa,… tanto qui in Italia i soldi ci avanzano,…diremo che abbiamo un’ impresa in crisi e chiederemo i treconti- bond al 12%,…
    una pacchia,…tanto qui piu’ debiti fai e piu’ aiuti l’economia del paese dai…
    Un caro saluto,Ber

  27. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cari ber e linosse,

    chiaccherando oggi, con un funzionario sindacale che fa vertenze ,si parlava del più e del meno a proposito di “furbi”.
    Siamo giunti all’amara conclusione che perfino sulla “social-card” questi sono stai più furbi di noi.
    Ormai “affondano ” il coltello nel burro”.

    Hanno messo insieme un meccanismo “astrusissimo” dove a guadagnarci saà solo l’ente che ha messo a disposizione le card.
    Informatevi un pò su quanto percepisce!, per l’ingrato servizio!
    Per il resto a loro la gloria,ai Caf sindacali , spiegare a molta gente, che non capiscono l’astruso meccanismo per il quale non hanno diritto.
    Morale…sembra che la colpa sia dei Sindacati !!
    Infine ,quando un delegato sindacale , dell’ultima generazione ormai esperto solo in ciucche da Sabato sera, manco riesce più a spiegare ai “compagni di lavoro” una busta paga, proprio vuol dire che “affondano” nel burro.
    Altro che Franceschiello, qui al Nord , presumo che non riusciranno manco a capire che gli hanno chiuso Malpensa, regalato i soldi ai francesi e tanti saluti….!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Gloria in excelsis deo !
    Amen

    cc

  28. sylvi
    sylvi says:

    Racconto una fiaba.

    C’era una volta…e c’è ancora,
    una piccola cappuccetta azienda che ha sempre pagato dipendenti, tasse, IVA, INPS, INADEL e tutti gli INA… di questo mondo.
    Più per pigrizia, forse ,che onestà; più per senso civico che senso del dovere; più per desiderio di vivere tranquilli che vivere spericolatamente, trovando più divertente misurarsi con il mare che con il Lupo-Agenzia delle Entrate.

    Credeva, la piccola cappuccetta illusa, che bastasse avere quel miliardo di scartoffie in ordine, la leg. 626 rigorosamente applicata, un rapporto con i dipendenti complessivamente gradevole, rispettando le quote rosa, le quote handicap e tutte le quote…escluso il K2!

    Il Lupo non era solo Cattivo, era anche sospettoso!!!
    Non si presentò di persona,con il suo pelo, ma nelle vesti di un cagnetto chiamato Riscossione Crediti.
    Mostrò i denti e disse: – Tu non hai elargito 1500 agnelli che dovevi al mio Padrone Lupo.-
    La povera cappuccetta -aziendina era sicura di aver pagato, mostrò anzi la documentazione animale della sua dazione!
    Il cagnetto mostrò i canini e digrignò:
    -Io non c’entro, è con il Lupo Cattivo che te la devi vedere.
    Se non paghi ti sequestro il gregge, il pascolo e il recinto!
    A protestare vai da LUI!-

    La povera cappuccetta pensò:
    – Mi aveva promesso di darmi il tempo di svezzare gli agnelli neonati, di rifare la recinzione rovinata dagli ultimi temporali borsistici e bancari…ma,- concluse – si sa com’è, è nella sua natura! Quando ha fame …mangia anche me che gli do da vivere.-

    Firmò l’assegno di 1500 agnelli, si ripromise di presentare protesta al Lupo, il quale, se di buon umore, le avrebbe permesso, fra un secolo, di scalare 1500 agnelli dal pedaggio annuale!!
    La Cappuccetta però era rossa di rabbia, non solo di cappuccio, e decisa a cercarsi un pascolo dove ci fosse un Lupo serio!!

    Come potete vedere,
    non vissero felici e contenti!

    Sylvi

  29. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,
    copio da altrui Blog.
    Un contadino ha nove mucche , muoiono tutte, tranne tre.Quante ne rimangono vive, al contadino?
    Vale la prima risposta.

    cc

  30. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    nessuna, perchè quelle tre se le era già mangiate l’Agenzia delle Entrate!
    Che vuoi, come direbbe Ber: la lingua batte dove il dente duole!!!

    Sylvi

  31. Faust x marco tempesta
    Faust x marco tempesta says:

    E poi, quale delle 56 varianti del cristianesimo? Forse per fede cristiana qui si intende il cattolicesimo, tornando ai soliti già rilevati errori nell’uso dei termini della lingua italiana.

    … cambia la forma, ma non la sostanza, credono tutti allo stesso ddio.. come tutti i socialismi e comunismi credono nel marxismo.

    Lunico cche non crede neanche in se stesso e rilevi il radicale libbero cche nascondi in tte…, ci resti solo…. ttu.. ttu… ttu… ttu..ttu,Bip… il cliente da lei chiamato è ffuori di testa e non risponde annessuno, si prega di lasciare un breve messaggio, dopo il segnale dellambulanza in arrivo… ttu… ttu…ttttuuuu…. tttuuuuuuuuuuuuuu!!!
    Faust

    Ps: …. amme i radicali, mi sono sempre stati sui coglioni… marco è leccezione cche conferma la regola, parlapparlaeppalla, trova luovo nel pelo eppoi…. girano intorno allObelisco, salgono su qualsiasi carro cche non porta da nessuna parte… Non conosco governi radicali, nel mondo… cosa sono i radicali libberi..??? x capirli serve un microscopio…. nel macroscopio diggiunano x andare in Tv…

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    conoscevo la risposta !
    ma non ti preoccupare , l’ho fatto apposta!
    Pensa al sottoscritto a cui arriva un sacco di gente a cui devo spiegare come mai la rata del suo mutuo non si abbassa nonostante il calo dell’Euribor.
    Mia cara , hanno firmato anche lo spreed, che non è una spremuta come normalmente si immagina!

    cc

    A ognuno le sue elucubrazioni,temo però che per chi lavora, a qualsiasi titolo il risultato non cambia!
    Prova però a cambiare , e dammi questa risposta..se a Mucche sostituiamo, vacche e a vacche , veline , qual’è il risultato finale?

  33. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    il mio amico veterinario, del quale, una volta o l’altra, ti racconterò come si liberò dei mattinieri Testimoni di Geova, che si presentarono mentre lui andava a dormire dopo un parto gemellare di una vacca, ….
    bene, lui direbbe:- per cortesia , non offendiamo le oneste vacche!

    Sylvi

  34. monsignor Sgreccia e altri rompicoglioni, un branco di Lupi
    monsignor Sgreccia e altri rompicoglioni, un branco di Lupi says:

    Il presidente della Camera rilancia il tema della laicità dello Stato
    Il centrodestra non ci sta. Monsignor Sgreccia: “Non taceremo”
    Fini: “Le leggi non seguano la religione”
    Dure critiche da Chiesa e Pdl

    Fini: “Le leggi non seguano la religione” Dure critiche da Chiesa e Pdl
    MONOPOLI – Due precisi messaggi. Uno a favore della laicità dello Stato, l’altro contro chi usa l’immigrazione per “fini elettorali”. Gianfranco Fini torna a farsi sentire. Pronunciando parole che non è facile sentire nel Pdl. Che, non a caso, non nasconde la sua irritazione.

    Parlando di bioetica durante un incontro sulla Costituzione con studenti di Monopoli, Fini rilancia il tema della laicità dello Stato. “Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso – dice il presidente della Camera – Il dibattito sulla bioetica è complesso e mi auguro che venga affrontato senza gli eccessi propagandistici che ci sono stati da entrambe le parti perchè queste sono questioni nelle quali il dubbio prevale sulle certezze”.

    Secca la replica del Pdl. “Non capisco la preoccupazione di Fini – dice Maurizio Lupi – Se pensa che certi valori rappresentino dei ‘preconcetti religiosi’ sbaglia e si pone su un piano di scontro ideologico molto lontano dalla laicità positiva da lui stesso evocata”.

    Chiamata in causa, la reazione della Chiesa non si fa attendere. E non è accomodante. “Mai pensato di imporre al Parlamento italiano precetti religiosi, ma non taceremo sui temi di bioetica, che riguardano i diritti umani, i dettami costituzionali, la stessa razionalità umana e il bene comune” dice monsignor Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia della Vita. Che incalza: “Non si tratta di precetti religiosi ma di argomenti basati sulla ragione e il diritto: il fatto che vengano portanti avanti dal clero o da organismi cattolici non deve consentire a nessuno di considerarli come prodotto di una razionalità minore”.

    E anche dall’Udc arrivano reazioni critiche. E i toni sono duri: “‘Si tratta di un appello alla discriminazione verso i cattolici impegnati in politica e tutti coloro che vivono una fede o credono ad una religione. Il presidente della Camera ci riporta nel piu’ buio dei totalitarismi neri nel Novecento”. Più mordiba la reazione dell’Idv: “”Apprezziamo le parole di Fini e le condividiamo. Peccato che sia una posizione isolata nel Pdl, un partito non solo autoritario, ma ormai anche confessionale”.

    Poi tocca all’immigrazione. A fronte delle roventi polemiche Fini invita ad abbassare i toni e a non strumentalizzare il tema in vista delle prossime elezioni: “Dovremmo sforzarci tutti di affrontare una questione così complessa e così importante senza cadere nella tentazione di dare vita a un confronto finalizzato unicamente al voto per il Parlamento europeo”. Per il presidente della Camera, infatti, la questione dell’immigrazione è “una sfida culturale difficile ma non impossibile, da affrontare con lungimiranza evitando l’utilizzo di scimitarre e anatemi”.

    La nuova composizione della società, continua Fini, è un problema ineludibile: “Il fatto vero è che dobbiamo affrontare il problema con una logica diversa dal passato e dal presente. Dobbiamo guidare il fenomeno altrimenti ne verremo travolti e schiacciati e la nostra società entrerà in crisi”.

  35. in Israele la feccia alla Rachamistaminkia
    in Israele la feccia alla Rachamistaminkia says:

    “…..solo il 31 per cento degli israeliani guarda con simpatia a Obama e lo ritiene un leader amico d’Israele. Un 14 per cento arriva addirittura a qualificarlo come “filo-palestinese”

    Ah, il poppppolo prediletto da Dio.

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cari amici,

    anch’io questa sera sono in vena di raccontar storielle.
    Una volta “tanto tempo fa” su questo Blog c’era un signore (pare monegasco) che ci teneva aggiornati sugli sviluppi delle “borse e degli investimenti”.

    Ora quasi quasi,sono tentato di andare a CHI l’ha Visto, nella speranza di ritrovarlo, al fine di essere aggiornato sugli sviluppi.

    Invece alcuni anni prima , metà dei novanta, quando ancora “portavo le chiappe sul lavoro ero stupito (basito) del fatto che nella pausa caffè, altro non si parlasse che di Borsa e come molte colleghi con toni cospiratori si passassero informazioni”riservatissime” su come investire o meno.
    Io che arrivavo dalla Provincia proprio non capivo, un tempo si parlava di calcio,o di politica (meno)o di donne , ovviamente in loro assenza .
    Erano di moda già le Impregilo, e vi assicuro che fu un tormentone di mesi,…
    E poi “pacchetti” diversificazioni ect,ect…

    Insomma se non capivi eri un tagliato fuori, un “paria”..guardato con “commiserazione….
    Personalmente “reggevo ” benissimo la situazione..!!!
    E quando qualche ignaro , della mia situazione, mi chiedeva un parere io con “occhio” da intenditore , rispondevo sempre fai bene, fai bene..!!
    Ora due domande ..
    Sarei curioso di sare di che cacchio parlano durante la “pausa caffè”!
    Personalmente ho ripreso a studiare da un punto di vista , matematico scientifico la composizione dei “pacchetti, ovvero un’analisi delle soluzioni di n sistemi in n incognite , e dopo lunga riflessione sulle variabili tendenziali delle composizioni dei “pacchetti”,rapportati ovviamente quantomento ad altri 200 parametri, ho scoperto che sì matematicamente qualcosa si può capire ed intuire, ma rimane l’icognita di non conoscere mai veramente cosa esiste all’interno di un pacchetto.

    Indi siccome suole..ect,ect..sono giuto alla conclusione che le probabilità sono in mano a chi gioca con i tre “campanelli” sotto la stazione dei metrò con l’aiuto dei soci “treccartisti”..
    Dov’è la pallina…?
    Indi direi buona favola con buona metafora in favola del “sistema.
    Chi vince?

    cc

    Ps-??

  37. Israele getta la maschera: Netanyahu a Obama: "No ai due Stati"
    Israele getta la maschera: Netanyahu a Obama: "No ai due Stati" says:

    ” Per quanto riguarda il Medio Oriente Netanyahu presenterà una serie di richieste orientate a una maggiore sicurezza tra cui la smilitarizzazione della Cisgiordania e il controllo di Israele del suo spazio aereo”.

    Dove sono quei pezzi di merda tipo rachamistaminchia che giuravano che dopo il massacro di Gaza ci sarebbe stata la pace e la creazione dello Stato palestinese? Gentaglia della peggiore specie, mentitori e mestatori di professione. Netanyahu ha detto oggi cose che Nicotri aveva già previsto mesi or sono e che gli israeliani onesti avevano già capito e detto da un pezzo.
    Davide

  38. Israele ci farà sprofondare nella guerra.....
    Israele ci farà sprofondare nella guerra..... says:

    ….per il semplice motivo che come si è visto chiaramente dai colloqui con Obama non intende seguire nè i consigli di Obama nè quelli dell’Europa nè del Quartetto e la Road Map. Ora che la politica israeliana ha fatto tutte le stragi che le servivano può evitare di continuare a mentire. E così dice chiaro e tondo che non vuole lo Stato palestinese e che vuole invece la guerra. A partire dall’Iran. E ovviamente con la benedizione del papa della strizza di fronte a Israele e al suo bel rabbinato.
    Baruch S.

  39. Peter
    Peter says:

    xNicotri

    la sua antipatia per Roma la porta a delle travisazioni storiche. Aureliano, forse l’ultimo grande imperatore romano (ancorche’ nato nella Pannonia da una famiglia modesta) non fu mai sconfitto dai perfidi persiani, ne’ tantomeno preso prigioniero ed usato come sgabello dal loro sovrano. Infatti venne assassinato da un suo dipendente mentre si accingeva ad attraversare i Dardanelli, a Bisanzio, per fare guerra ai persiani di allora. La corruzione imperversava nell’impero romano, ed il prode Aureliano si era battuto a lungo contro di essa e la decadenza globale di allora. In particolare si era accanito contro i funzionari della zecca di stato, che coniavano monete false o roba del genere

    un saluto

    Peter

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino.
    Ma perchè all’incatenato schizofrenico non gli pisci in testa e la finiamo lì?
    Vedrai come se la tela…!!
    Se la tua educazione non lo permette, faccio io un fischio a Schizzolungo .
    Quello non ci va mica tanto per il sottile.
    Roba da pioggia monsonica.. non so se rendo l’idea.
    C.G.

  41. .... Le Profezie di Faust
    .... Le Profezie di Faust says:

    … dunqueddunque;;;;; avevo detto tempoffa…. cche prima dei bombardamenti di isdraele sullIran, ci sara un atto terroristico …. ( atomiche-Pakistan..) daranno la colpa allIran es sara strage STRAZIANTE…. povero Obama, credeva di parlare con degli umani… sono peggio di bbelve assatanate… gli isdraeliani non sono ebrei… ma bestie senza dio…

    …continua….
    Faust

  42. Anita
    Anita says:

    x Ber #80

    Caro Ber,
    io volevo girare tutta l’America, non tutta in una volta certo.
    Mio marito era uno di quelli che andava da punto A a punto Z senza fermarsi.
    Tutto era business, sono stata in diverse citta’, anche lontane, per “conventions” ma ho visto solo l’Hotel.
    Anche a Boston cosi’ vicina, siamo andati di sera a parties, ricevimenti, funerali, etc…ma ho solo visto i parking lots.
    Figurati che avevamo amici (amici di business) con ville nelle rinomate isole vicine, ci avrebbero portato avanti indietro col loro aereo, un salto.
    No, troppo occupato.
    Anche dopo che abbiamo acquistata una casa in Florida, usata pochissimo, chiusa per anche due o tre’ anni, nelle poche settimane, non piu’ di tre’, che eravamo li’, era sempre al telefono per sentire cosa succedeva nel RI, e il business era chiuso nel mese di febbraio.
    Per tiralo fuori da qui, prenotai e pagai un viaggio a Jamaica, con un gruppo, avresti dovuto sentire le storie….
    Il gruppo era piacevolissimo, giorni ed anziani, cosi’ abbiamo deciso di fare un viaggio ogni anno col medesimo gruppo di 17.
    Solo cosi’ abbiamo girato il Centro ed il Sud America ed altre isole Caraibe.
    Ma era la compagnia del gruppo che lo spronava, se fosse stato per lui sarebbe stato in albergo tutto il giorno.
    Questione di carattere….

    Ciao, Anita

  43. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Forse a causa della stanchezza – ho messo in rete il pezzo verso le 3 di notte e non dormivo da 48 ore – ho sbagliato il nome dell’imperatore, che in realtà è Valentiniano. La fonte che parla del suo uso come sgabello non è molto attendibile, anche se l’ho trovato scritto in Iran. Pur di dare addosso ai “barbari”, gli scrittori latini specie se cristiani hanno scritto cose terribili. Compreso il fatto che Valentiniano dopo morto fu spellato e dipinto di rosso per essere esibito in una tempio “pagano”. Ho perciò corretto la frase.
    Grazie per la segnalazione.
    Ora vado a nanna.
    Un saluto.
    pino

  44. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Controcorrente 73 e 81

    “ Sul finanziamento dei partiti,possiamo girarci attorno finché si vuole, ma in regime democratico ci deve essere.”

    Concordo pienamente ma vorrei che il finanziamento più che in soldi fosse in servizi, e soprattutto non ad esclusivo appannaggio delle segreterie nazionali ma a chi concretamente fa attività sul territorio, solo così si promuoverebbe una reale democrazia anche all’interno dei partiti, ma sono solo sogni da vecchi comunisti libertari o da sindacalisti di base.
    _____________
    “quando un delegato sindacale , dell’ultima generazione ormai esperto solo in ciucche da Sabato sera, manco riesce più a spiegare ai “compagni di lavoro” una busta paga, proprio vuol dire che “affondano” nel burro.”

    Buste paga comprensibili, una battaglia (vinta) degli anni ’70, con il compagno Carlo, con un “Commodor 64”, l’antesignano dei PC, mettemmo a punto un programma (in basic) che ricalcolava le nostre buste paga, divenne il terrore dell’amministrazione del personale, rilevava ogni più piccolo errore, preciso alla lira, quello era burro congelato dove affondava male qualsiasi coltello, oggi spesso è burro preriscaldato.

    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it

    PS – X Faust E i Radicali liberi. Per Pannella, anche quando abbiamo condiviso alcune battaglie, non ho mai avuto una gran simpatia, troppo “so’ tutto io”, “solo io sono onesto”, facevo arrabbiare un’amica radicale dicendogli “ quello ha mangiato una vita facendo quattro digiuni”, recentemente ha ammesso che nella mia battuta c’era della verità.

  45. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    x Anita
    Guardando Rhode Island su Google Maps, ho fatto anchio un po’ di ripasso di geografia, interessante per noi che vediamo sempre l’America dove tutto è grande, gigantesco, scoprire che la capitale Provvidence è più piccola del mio capoluogo di provincia Livorno,
    e New Port, quello della coppa america che io mi immaginavo chissà che cosa, ha meno abitanti della mia Cecina.

    Antonio - – – antonio.zaimbri@tiscali.it

  46. Anita
    Anita says:

    x Antonio

    Caro Antonio,
    ho sempre detto che il RI e’ lo stato piu’ piccolo, e’ uno Stato citta’.
    Abbiamo 48 cittadine.
    Molte non hanno un vero centro, anche Warwick, dove abito io, ha solo un piccolo centro antico, il resto e’ tutto suburbia.
    Siamo solo un milione di abitanti.
    Abbiamo piu’ negozi che abitanti…

    Newport e’ un’antica cittadina, tipica del New England, moltissime case risalgono all’epoca dei Coloni.
    Il famoso “Newport Tennis Hall of Fame”, dove vengono tutti i campioni del mondo, non e’ piu’ di un Country Club, modesto, antico, ma parte della storia del tennis.
    Ci sono anche grandiose ville, che una volta erano abitate da gente famosa.
    Se hai visto il film “The Great Gatsby” e’ stato girato a Newport e descrive la vita dei ricchi e famosi di quei tempi.

    Vicino a me c’e’ una villa che apparteneva alla famiglia Aldrich, fu donata alla Diocesi di Providence per essere usata dai Seminariani.
    Quando i seminariani rimasero pochini, la magnifica mansion venne usata per matrimoni, eventi, feste, etc…
    Oh, anche film. Uno e’ “Meet Joe Black” del 1997, credo.
    Molti dei miei vicini hanno fatto da comparse per la grande festa da ballo.

    Eccoti il link:

    http://www.aldrichmansion.com/

    Io ci passo ogni mattina con Alexander….

    Vedi, qui nel New England ci tengono a conservare quello che e’ tipico, c’e’ troppa costruzione, ma i piccoli centri hanno ancora l’aria del passato.

    E’ una zona ideale, tra Boston e New York, abbiamo un aeroporto internazionale e lo stanno ancora ingrandendo.

    RI e’ il 13esimo Stato, uno Stato rivoluzionario e fino a circa 30 anni fa’ era il faro dell’industria.
    Adesso l’industria e’ quasi sparita, in altri Stati, Cina e India.
    Le nostre tasse sono tra le piu’ alte e data la temperatura tutto e’ piu’ costoso e non attrae molti nuovi business.

    Buona notte,
    Anita

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