1) Il sistema bancario è malato non solo in Italia 2) Joan Baez denuncia la passione USA per le armi 3) Un ottimo articolo sulla Cina come economia di mercato

Il sistema bancario è malato non solo in Italia
Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
Il malato è ancora una volta l’intero sistema bancario internazionale. Da una recente analisi fatta dal Wall Street Journal sulle 20 maggiori banche mondiali, tra cui la JP Morgan Chase, la Goldman Sachs, la Deutsche Bank e la nostra Unicredit, risulta che dall’inizio dell’anno esse hanno perso almeno 500 miliardi di dollari del valore delle loro azioni quotate in borsa.

Circa un quarto della loro capitalizzazione di mercato. Al momento della pubblicazione dello studio le azioni dell’inglese Barclay’s, del Credit Suisse e della Deutsche Bank avevano perso circa la metà del loro valore, quelle della Bank of Scotland erano cadute del 56% e quelle della UniCredit di  quasi due terzi!
Secondo la banca delle banche centrali, la Banca dei Regolamenti Internazionali, l’intero sistema bancario internazionale sta registrando un netto ridimensionamento dei crediti interbancari ed in particolare di quelli verso le imprese non finanziarie, con la sola eccezione della Cina e di alcuni Paesi asiatici.

Il problema principale per le banche è adesso l’effetto del tasso di interesse zero che, in verità,avrebbe dovuto aiutarle fornendo liquidità senza costi.
Oggi si racconta un’altra storia. Nel mondo, infatti, obbligazioni e altri tioli di debito per quasi 12 trilioni di dollari sono entrati nel cono d’ombra dell’interesse negativo. L’intero sistema è compresso nella morsa fatta da un debito crescente, da una produttività in diminuzione e dall’inefficacia delle politiche monetarie cosiddette accomodanti.

Una simile combinazione crea ovviamente instabilità e perdita di fiducia.
Perciò si è tornati a ventilare la possibilità o la necessità, di creare delle fusioni tra mega banche per dare ‘l’illusione’ di maggiore forza e solidità, ignorando il fatto che due debolezze non fanno una forza. Al contrario, i giornali tedeschi citano nuovi studi, come quello del centro di consulenza bancaria ZEB, limitati alle maggiori 50 banche europee, dove invece si parla di rischio di contagio tra le banche in crisi che hanno un livello di profitto inferiore al costo del capitale.

Non deve quindi sorprendere se anche il Fondo Monetario Internazionale indica la Deutsche Bank, seguita a ruota dall’inglese Hong Kong Shanghai Bank e dal Credit Suisse, come “la più importante ‘too big to fail’ che contribuisce ad aumentare i rischi sistemici”.
D’altra parte un confronto tra la situazione della Deutsche Bank di oggi e quella della LehmanBrothers prima del fallimento è devastante. La banca americana aveva attivi per 639 miliardi di dollari e debiti per 619 miliardi con un pacchetto di derivati otc pari a circa 35 trilioni di dollari. Ogni sua azione valeva 25 dollari nel 2007 e 10 centesimi nel 2009!

La DB ha attivi per 1630 miliardi di euro e debiti per 1560 miliardi a cui occorre aggiungere 428 miliardi di prestiti. A fine 2015 aveva in pancia derivati otc per 42 trilioni di euro. Un anno prima erano 52 trilioni. L’azione DB valeva 135 dollari nel 2007 e oggi ne vale 17.
E’ in questo contesto che si colloca anche l’emergenza bancaria italiana che necessiterebbe di 150 miliardi di euro per stabilizzare il sistema. Nei giorni passati si sono sentite dichiarazione ufficiali che fino a qualche ora prima sembravano venire solo da ‘voci fuori dal coro’. Si pensi algovernatore Ignazio Visco che non esclude nuovi bail out, “interventi pubblici” per salvare le banche o al presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che denuncia il bail in come anticostituzionale!

E’ ovvio, quindi, che non c’è ragione di presentare ‘l’altro’ come se fosse in condizioni peggiori:l’americano per gli europei, la Deutsche Bank per Roma o le banche italiane per i tedeschi.

A otto anni dall’esplosione della crisi globale dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che il sistema finanziario vive una situazione ancora peggiore. Peggiore in quanto i comportamenti rischiosi delle banche sono continuati e sono stati tollerati, mentre l’economia globale è stata indebolita da una progressiva recessione e le autorità monetarie hanno esaurito tutte le munizioni standard.
Si ripropone quindi, con più urgenza, la necessità di approntare insieme regole efficaci e stringenti per riportare la finanza e il sistema bancario nell’alveo della loro vera missione, cioè quella di fornitori di credito alle politiche di sviluppo e di crescita.

Si tratta perciò di sganciare il sistema bancario e finanziario dalla costante “tentazione speculativa” attraverso la reintroduzione della legge Glass-Steagall, la separazione bancaria voluta dal presidente Roosevelt proprio per affrontare gli eccessi speculativi delle grande crisi del ’29, di proibire alle grandi banche di giocare alla roulette dei derivati otc e di vietare in borsa le vendite allo scoporto.
Basta con i bail out e i bail in.

Questa è la vera sfida di fronte ai governi e a quei leader politici che sentono la responsabilità di essere statisti e non soltanto politicanti di successo.

*già sottosegretario all’Economia

**economista

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2) Joan Baez denuncia la passione USA per le armi 

http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/joan-baez-ecco-perche-nessuno-ama-le-armi-come-gli-americani/246525/246629?ref=HRESS-5

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3) Un ottimo articolo sulla Cina come economia di mercato

http://www.pandorarivista.it/articoli/riconoscimento-della-cina-come-economia-di-mercato-uno-scontro-inevitabile/

8 commenti
  1. Peter
    Peter says:

    x Nicotri

    Caro Nicotri, gli avvenimenti certo non mancano, anzi l’Europa ne e’ satura.

    Com’e’ che sul suo blog non si scrive piu’ nulla salvo i soliti interventi dei noti economisti?!

    Saluti

    P.

  2. pino nicotri
    pino nicotri says:

    Caro Peter,
    ho avuti seri problemi di vario tipo. Io non sono potuto andare alla rimpatriata da Uroburo per altri impegni familiari.
    Scrivo poco perché sono disorientato. Vox clamans in deserto serve? Credo di far parte di unn mondo che non c’è più e non mi piace la parte ciceroniana di “O tempora, o mores!”.
    A parte questo, lavoro molto per Blitz e Italia Oggi, inoltre seguo le mie impegnative pagine FB.
    Ora me ne sto al mare per rimettermi in sesto e spero di chiarirmi le idee. E la vena di pessimismo crescente che mi inquieta più per i giovani che per me.
    Un caro saluto e grazie per l’attenzione.
    pino

  3. Anita
    Anita says:

    Cari anici,
    non sono entrata per discutere, ma solo per farmi viva e dirvi che non vi ho dimenticato.
    Sarebbe impossibile ! :-) Abbiamo passato molti anni su questo forum, i vecchi amici non si dimenticano mai.
    Ci sono notizie di Nico – Faust ?
    Sylvi e’ ancora con voi….le scrissi un paio di volte sulla sua posta personale, ogni tanto cliccco il suo timeline su FB, ma e’ fermo.
    Buongiorno, un abbraccio a tutti, Anita

  4. pino nicotri
    pino nicotri says:

    Ciao, Anita!!! Come stai? Che fai di bello?
    Rodolfo vedo che è attivo su FB.
    No, di Nico non ho più nessuna notizia.
    Un forte abbraccio.
    pino

  5. Anita
    Anita says:

    Ciao Pino,
    di salute sto abbastanza bene, dopo due anni….posso tenere la testa eretta, non grazie ai dottori e terapisti…ma alla mia caparbieta’ ! Si’, Rodolfo e’ su FB, e’ un passa tempo.
    Io ci entrai quasi per sbaglio, mi accorsi che i miei nipoti erano molto attivi, cosi’ fu per me un mezzo per conoscerli da adulti. Abitano a 5 minuti da me…ma chi li vede !
    Anche per me FB e’ un passa tempo, non lo prendo seriamente !
    Basta che mi limiti a pochi amici, dei quali ne conosco la meta’….diversi dal defunto LS, Amici personali, vicini e amici di Rodolfo.
    A presto, Anita

  6. Peter
    Peter says:

    x Anita

    Mi fa piacere che stia meglio e ti sia ripresa.
    Mi fa anche piacere che Rodolfo stia meglio e sia attivo su FB.

    Fammi un santissimo piacere, facendolo contestualmente anche al tuo paese e la tua famiglia: non votare per Trump. Se proprio non puoi votare per Hillary, almeno astieniti.

    Un fascista pazzoide, egocentrico e farabutto alla casetta bianca segnera’ la fine del mondo.

    Ciao cara

    P.

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    entro rarissimamente nel blog ed oggi ho abbastanza casualmente visto il suo messaggio.
    Mi fa piacere che lei stia meglio rispetto a qualche anno fa. E sono molto lieto che stia meglio anche Rodolfo, che la prego di salutare cordialmente da parte mia. La prego anche di salutare il signor Popeye se le dovesse capitare di sentirlo.
    Da parte mia scriverò o telefonerò a Silvy dicendole che lei le ha scritto in modo che possa mettersi in contatto con lei.
    Ancora un cordialissimo saluto Uroburo

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