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La resistibile ascesa grazie ai vari Veltroni e l’indecorosa caduta del Cavaliere per antonomasia



[Didascalia della foto: come si vede, la trippa del Cavaliere non solo deborda, ma si piega in avanti come la panza di Giuliano Ferrara. Chissà la goduria anche estetica della fidanzata Francesca Pascale, una vecchiaccia di 27 anni, nell’intimità con il giovanissimo Silvio di appena 49 anni più di lei.]

“La Rivoluzione Berlusconi è di gran lunga la più importante, cui ancora qualcuno si ostina a non portare il rispetto che merita per essere stato il principale agente di modernizzazione, nelle aziende, nelle agenzie, nei media concorrenti. Una rivoluzione che ha trasformato Milano in capitale televisiva e che ha fatto nascere, oltre a una cultura pubblicitaria nuova, mille strutture e capacità produttive”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano difficilmente sottoscriverebbe anche oggi queste parole apparse nell’ormai lontanissimo 1986 sul periodico Il Moderno, organo della corrente “migliorista” del Partico comunista italiano della quale lui era il leader. Oggi siamo arrivati al punto che lo stesso Napolitano viene spintonato per evitare che Berlusconi sia trattato come un cittadino italiano anziché come un satrapo medioevale.

Ma come si è arrivati a questo punto? Cercare di capirlo è davvero istruttivo. Prima però osserviamo alcune cose delle ultime ore. Continua a leggere

Clamoroso: il papa, Obama e il Chiavaliere si sono dimessi in blocco! Dalla decenza. E dalla realtà

1) – Miracolo! Grande miracolo! Dopo 2.000 anni un papa ha scoperto l’acqua calda! Si è finalmente accorto che “il popolo ebreo” non c’entra un fico secco con la crocifissione di Gesù. Tra altri 2.000 anni si accorgeranno che la responsabilità è dei romani. E dopo altri 2.000 forse si accorgeranno anche che alla lingua di Gesù hanno preferito – e preferisocno ancora! – come lingua ufficiale la lingua dei romani responsabili della sua morte.
Nella seconda parte del suo libro “Gesù di Nazaret” papa Ratzinger, ritenuto da tutti chissà perché un fine anzi un “finissimo intellettuale”, ha scoperto l’acqua calda e più o meno tutti i grandi mass media suonano la grancassa. NESSUNO che gli faccia notare la faccia di bronzo e i massacri scatenati in questi 2.000 anni dalla coglioneria cristiana del “popolo deicida”. E i più o meno sei milioni di ebrei fatti fuori dai cristiani tedeschi spessissimo cattolici, durante il nazismo? Mistero. Silenzio. Forse a massacrarli nei campi di sterminio nell’Europa “nata dalle radici ebraico cristiane” (!?) sono stati i musulmani…. Anzi, i palestinesi… Deve essere per questo che pagano loro ancora oggi – e pagheranno domani – l’indecenza dei nazisti e del silenzio complice della Chiesa.
E poi c’è chi dice che la Chiesa non è santa e madre! Continua a leggere

Il bunga bunga non è solo quello di Arcore. E ci guadagnano tutti, a partire dalla Chiesa. Compresi i giornalisti che in un eccesso di servilismo fanno sparire, con buona pace del superpatriottico ministro della Difesa Ignazio La Russa, perfino un nostro militare ucciso in Afganistan

Più che il patriottismo, come sempre di cartone, potè il servilismo. Il 19 gennaio 2011 marchierà per sempre alcuni giornali e annessi direttori. Quel giorno il  servilismo e l’ipocrisia dei giornalisti che difendono a tutti i costi il sempre più indifendibile Chiavaliere Papino il Breve, al secolo Berlusconi Silvio, hanno mostrato tutta la loro grandiosa sporcizia. Uso vocabili gravi e volutamente offensivi perché non se ne possono usare di più morbidi. Allineati all’edicola i vari quotidiani di famiglia e annessi fogli pretoriani gridano addirittura al colpo di Stato o poco meno solo perché i liquami accertati dalla magistratura di Milano sono tracimati come un’ondata di sterco nei vari mass media di tutto il mondo, dimostrando non solo che il reuccio di Arcore è nudo, ma anche brutto da vedere e piuttosto maleodorante.
La foga servile di troppi miei colleghi è stata tale che in quei giornali avreste cercato invano una qualche notizia sull’alpino Luca Sanna ucciso in Afganistan. Ecco di che pasta è fatto il “patriottismo” sventolato a più non posso dai cialtroni in carriera quando serve per dare addosso a qualcuno. Se si tratta di rimettere in fretta e furia le mutande al re nudo per coprirne le vergogne esibite in pubblico, quelli che quando fa comodo vengono definiti “eroi caduti per la pace” possono aspettare. Che vergogna! Anche per l’assenza di qualunque protesta da parte del ministro della Difesa Ignazio La Russa. Continua a leggere

Siamo giornalisti o Minzo Scondinzolini? Uomini o caporali berluschini piegati in preghiera verso Arcore più delle 5 volte al giorno verso La Mecca dei musulmani? La svolta contro l’Iran di Papino il Breve costerà all’Eni, e all’Italia, la perdita degli impianti di Darkhuin e quindi la proprietà di 100 mila barili di petrolio al giorno più una penale e un danno globale di una marea di miliardi di euro. Una stangata di cui approfitterà la Cina, oltre al governo Netanyahu (accusato anche di assassinio in Oman). Intanto il papalinato incassa dai nostri capi di Stato e di governo il silenzio sul silenzio protettore della pedofilia del clero e altri quattrini per la scuola cattolica

Non posso dire, per educazione e rispetto del codice civile e penale, che il direttore del Tguno Augusto Minzolini mi fa augustamente schifo, percò posso dire che il suo giornalismo è ormai davvero esecrabile, servile, se non proprio schifoso. Anzi, è ridicolo. Continuare a battere il chiodo della “giustizia ad orologeria” affermando che le inchiesta giudiziarie arrivano sempre “guarda caso prima delle elezioni” è un argomento da manus habeas o da disonesti in mala fede o da disinformati, tutte cose gravi per un giornalista che per giunta dirige un telegiornale di una tv pubblica anziché del rione Scassanapoli o Spaccamilano. Di elezioni in Italia ce ne sono a getto continuo, tra elezioni per il parlamento europeo, elezioni politiche, cioè per il parlamento italiano, elezioni regionali, cioè per il parlamento regionale, elezioni provinciali, elezioni regionali…. più non di rado qualche referendum. Stando così le cose, egregi Minzolini dello Strapaese, quando lor signori i magistrati potrebbero fare le inchieste ed emettere gli avvisi di reato e gli eventuali mandati di cattura senza venire accusati di “fare politica con l’uso della giustizia ad orologeria”?
Queste cialtronerie accuse minzolinesche sono a ben vedere un boomerang, che dobbiamo far tornare sulla faccia di bronzo, se non peggio, di chi l’ha lanciato. E infatti: di chi è la responsabilità se nello Strapaese ci sono elezioni a getto continuo? Dei magistrati? O piuttosto di una classe politica sempre più gelatinosa, sfaldata, sfaldante, scollata dall’interesse generale, vale a dire berluscona? Il rincorrersi di elezioni anche regionali è responsabilità dei magistrati o dei politici di stampo leghista, localista, “territorialista” cioè affarista?
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