La Bestia e il Bello.

LA BESTIA. 

http://video.repubblica.it/dossier/movimento-5-stelle-beppe-grillo/io-voglio-che-i-cittadini-devono-votare–lo-sfogo-di-di-battista-diventa-un-trailer/262272/262620?ref=HRESS-3

E IL BELLO 

Matteo Renzi nel suo profilo su Facebook

Torno a Pontassieve, come tutti i fine settimana. Entro in casa, dormono tutti. Il gesto dolce e automatico di rimboccare le coperte ai figli, un’occhiata alla posta cartacea arrivata in settimana tanto ormai con internet sono solo bollette, il silenzio della famiglia che riposa.
Tutto come sempre, insomma.
Solo che stavolta è diverso.
Con me arrivano scatoloni, libri, vestiti, appunti.
Ho chiuso l’alloggio del terzo piano di Palazzo Chigi.
Torno a casa davvero.
Sono stati mille giorni di governo fantastici. Qualche commentatore maramaldo di queste ore finge di non vedere l’elenco impressionante delle riforme che abbiamo realizzato, dal lavoro ai diritti, dal sociale alle tasse, dall’innovazione alle infrastrutture, dalla cultura alla giustizia. Certo c’è l’amaro in bocca per ciò che non ha funzionato. E soprattutto tanta delusione per la riforma costituzionale. Un giorno sarà chiaro che quella riforma serviva all’Italia, non al Governo e che non c’era nessuna deriva autoritaria ma solo l’occasione per risparmiare tempo e denaro evitando conflitti istituzionali.
Ma quando il popolo parla, punto. Si ascolta e si prende atto. Gli italiani hanno deciso, viva l’Italia.
Io però mi sono dimesso. Sul serio. Non per finta. Lo avevo detto, l’ho fatto.
Di solito si lascia Palazzo Chigi perché il Parlamento ti toglie la fiducia. Noi no. Noi abbiamo ottenuto l’ultima fiducia mercoledì, con oltre 170 voti al Senato. Ma la dignità, la coerenza, la faccia valgono più di tutto. In un Paese in cui le dimissioni si annunciano, io le ho date. Ho mantenuto l’impegno, come per gli 80 euro o per l’Imu. Solo che stavolta mi è piaciuto meno:-)
Torno semplice cittadino. Non ho paracadute. Non ho un seggio parlamentare, non ho uno stipendio, non ho un vitalizio, non ho l’immunità.
Riparto da capo, come è giusto che sia. La politica per me è servire il Paese, non servirsene.
A chi verrà a Chigi dopo di me, lascio il mio più grande augurio di buon lavoro e tutto il mio tifo: noi siamo per l’Italia, non contro gli altri.
Nei prossimi giorni sarò impegnato in dure trattative coi miei figli per strappare l’utilizzo non esclusivo della taverna di casa: più complicato di gestire la maggioranza.
Ho sofferto a chiudere gli scatoloni ieri notte, non me ne vergogno: non sono un robot. Ma so anche che l’esperienza scout ti insegna che non si arriva se non per ripartire. E che è nei momenti in cui la strada è più dura che si vedono gli amici veri, l’affetto sincero. Grazie a chi si è fatto vivo, è stato importante per me.
Ai milioni di italiani che vogliono un futuro di idee e speranze per il nostro Paese dico che non ci stancheremo di riprovare e ripartire. Ci sono migliaia di luci che brillano nella notte italiana. Proveremo di nuovo a riunirle. Facendo tesoro degli errori che abbiamo fatto ma senza smettere di rischiare: solo chi cambia aiuta un Paese bello e difficile come l’Italia.
Noi siamo quelli che ci provano davvero. Che quando perdono non danno la colpa agli altri. Che pensano che odiare sia meno utile di costruire. E che quando la sera rimboccano le coperte ai figli pensano che sì, ne valeva la pena. Sì, ne varrà la pena. Insieme.
Ci sentiamo presto, amici.
Buona notte, da Pontassieve.

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[Ho scritto una puntata per spiegare il perché del mio cambio di parere e voto, dal No convinto al Sì come male minore. Renzi in tempi non sospetti l’ho anche preso per il sedere e ho ridicolizzato la scenografia, con annessi significati, del famoso convegno alla Leopolda. Devo però dire che il Renzi del dopo dimissioni mi ha sorpreso. Sobrio e apprezzabile. Il problema è che si addebitano a lui, come per esempio ha fatto Leno Lazzari nel commento immediatamente prima del tuo, ciò che si usa chiamare partitocrazia e annessi guasti].

 

41 commenti
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo
    Riporto qui quanto ti ho scritto in risposta al tuo commento nella puntata precedente:

    Ho scritto una puntata per spiegare il perché del mio cambio di parere e voto, dal No convinto al Sì come male minore. Renzi in tempi non sospetti l’ho anche preso per il sedere e ho ridicolizzato la scenografia, con annessi significati, del famoso convegno alla Leopolda. Devo però dire che il Renzi del dopo dimissioni mi ha sorpreso. Sobrio e apprezzabile. Il problema è che si addebitano a lui, come per esempio ha fatto Leno Lazzari nel commento immediatamente prima del tuo, ciò che si usa chiamare partitocrazia e annessi guasti.
    Un saluto.
    pino

  2. yousri
    yousri says:

    Avete fatto come Egitto perfettamente.
    Ciò è .. si nostro presidente è nuovo.
    Ma alla fine hanno chiamato un copia delggoverno vecchio.
    Grazie

  3. caino
    caino says:

    I Bagarozzi .

    Dice il SiG Leno : .Vorrei vedere fuori da palazzo e dai giochi per intero la classe politica che ci ha rovinati e per me ogni mezzo è buono………….anche i bagarozzi stellati.

    Caro Uroburo,
    mi sembra che Pino ti abbia fornito una risposta articolata in merito alle sue motivazioni per il voto referendario.
    Le mie sarebbero troppo lunghe , il solo fatto di essere andato a votare ,già ha rappresentato una deviazione dal mio proposito di astenermi per il futuro dal voto.
    Decisone questa, maturata piano piano nel tempo e che probabilmente però , sarà valutata volta per volta, e che di certo terrà conto degli sviluppi e degli schieramenti in campo a partire dall’analisi della situazione internazionale che è in piena evoluzione.
    Ritengo presuntuosamente , che la mia ” testa”, non valga la ” testa” di un “Baca rozzo qualunque “e che pertanto ,almeno in questo (ed l’unica cosa che posso fare ) individualmente parlando ,mi sia concesso preservare il mio cervello “umano” che (detto tra di noi) non è né meglio ,né peggio di quello di tanti altri ,ma che almeno penso di tenere al riparo ,finché potrò, dalle funzioni meramente corporali (in tutti i casi sia sempre lode all’intestino, quando funziona).
    Tengo in questa a sottolineare che ho profondo rispetto per le nobili ragioni del No che sono state esposte (una minoranza),anche se non le ho mai condivise appieno, mentre le restanti le ho sempre delegate al mio intestino e al suo organo finale , ovviamente nei luoghi preposti all’espletamento delle funzioni.
    Non ho di certo la speranza ,che la mia “testa” possa influenzare alcunché per il futuro, tu sai come la penso ormai sulla effettiva validità del concetto di democrazia ,le ho esposte lungamente in precedenti “post” argomentandole.
    Sarà un caso , ma proprio oggi, su Rai 3 una interessante trasmissione argomentava sui Greci,e sulla “democrazia ateniese”, ricordando che la guerra del Peloponneso ,fu scatenata proprio nel periodo di maggior fulgore della medesima, proprio quando l’Assemblea più larga possibile per il tempo ( un ” baca-rozzo”,tante teste, un voto ) decretò l’attacco alla Magna Grecia.
    Atene ne usci con le ossa rotte ,come tutti ben sanno (spero anche Di Battista DiMaio e Grillo che di certo avranno studiato a lungo il periodo ).
    Detto ciò mi resta ben poco da aggiungere, salvo il fatto che domani comincerò a potare le due viti che mi sono rimaste, più ornamentali che altro.
    In attesa di rivederci tutti, (tocca a voi )questa volta ..
    un caloroso salutone !

    caino

  4. caino
    caino says:

    Avviso ai naviganti !

    Segnalo (ovviamente per chi avesse voglia di leggerlo ) questo pezzo apparso su Giap.
    Indipendentemente da cosa si possa pensare del sito dei Wu Ming , trovo l’articolo interessantissimo

    http://www.wumingfoundation.com/giap/

    caino

    ps L’articolo è : la lingua del Duce.
    Personalmente ho tratto delle conclusioni pessimistiche, un senso di impotenza sul valore dei Social, ma soprattutto ( tipo facce ebucche e tuit ).sui metodi per contrastarli.., ma almeno intuitivamente ho sempre avuto la sensazione di cogliere al volo una Xerdx !(anche se si camuffa).

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Caino

    Articolo interessante. E che dice il vero. A un certo punto la gente non vuole ragionare, ma essere “guidata”. Ovviamente al disastro. I vari Masaniello lo sanno, e quando arriva il loro turno puntano a “conquistare i cuori”, cioè in realtà a solleticare le viscere, e conquistano rapidamente un grande potere. Per sé. Da usare per metterlo in culo ai poveracci che ci hanno creduto. Il delirio di onnipotenza conquista e seduce, fa delirare anche i sedotti. La Storia lo dimostra chiaramente: mille e mille volte….
    Del resto è noto: il sonno della ragione genera mostri.
    pino

  6. caino
    caino says:

    Nota sul linguaggio da Social..

    Oggi ho sentito dire ad una non ben identificata giovane baca-rozza (secondo Leno ) in Parlamento, che questo governo per lei (loro) non esiste , che è come dire per il noto principio che (sempre per loro), non esistono 13 milioni di Italiani.
    Affermazione forte, più da Social- viscerale che da parlamento, verrebbe dunque da replicare, sempre con linguaggio social : Aho ! giovane baca rozza (secondo Leno),ne terremo conto, ne terranno conto !
    Invece ci asterremo da un simile linguaggio…comprandoci uno spray-insetticida, cacchio come battuta non dice nulla , ma fa tanto figo ! Fichissima !

    caino

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Sobrio ed apprezzabile il Renzi? Perbaccolina! Non direi proprio visto che continua ad affermare quando e come si dovrà sciogliere il Parlamento, cosa che sarebbe di competenza del presidente della Repubblica. Per non parlare dei continui ricatti a Gentiloni, a cominciare dall’incarico alla Boschi, le cui doti (nascoste) sono ignote ai più … U.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Ho scritto che è stato sobrio ed apprezzabile il Renzi del dopodimissioni, cioè in pratica nelle cose scritte sulla sua pagina Facebook, perché la mia affermazione l’ho fatta a ridosso di quelle e PRIMA che facesse altre dichiarazion, comprese quelle cui ti riferisci.
    ‘Notte.
    pino

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    il Parolaio fiorentino – proprio come il Banana ed il Truce, a cui molto assomiglia, quantomeno come forma mentis – mi sembra strutturalmente incapace di sobrietà. E’ un uomo di rottura che non sa mediare,m e neppur di capire quel che gli vien detto se esula dai suoi schemi mentali.
    Un uomo politico che confessa di non essersi accorto di essere tanto odiato non ha il polso del paese: farebbe meglio a tornare a casa. Anche perchè quel che riuscirà a combinare in futuro sarà ancora più grave di quel che ha fatto finora.
    Io poi trovo che di apprezzabile non abbia fatto assolutamente nulla.
    Un caro saluto U.

  10. Peter
    Peter says:

    Non sono esattamente un fan del sig. Renzi, ma conviene ricordare che quando Juncker fece un commento poco lusinghiero sul suo governo quasi un anno fa (‘e’ difficile trovare un interlocutore adeguato nel suo governo’ o una espressione simile) fece poi rapidamente marcia indietro al pensiero di cosa poteva essere l’alternativa a quel governo.

    I commenti di sopra di U. sono ingenerosi per quanto concerne le riforme di Renzi, assurdi per la supposta somiglianza col ‘duce'; non sara’ invece che gli italiani hanno il brutto vizio/ossessione di dare del fascista a qualunque politico che voglia cambiare qualcosa invece di fare osannah a costituzione, sindacati, chiesa cattolica, tagliatelle alla bolognese, cotolette alla milanese e pizza ai quattro formaggi?!

    L’unica somiglianza plausibile e’ che entrambi divennero primi ministri a 39 anni, ma mi pare che Renzi ha battuto Mussolini di qualche mese.
    Ed entrambi senza essere gia’ parlamentari o ministri.
    Ma le personalita’ nonche’ le circostanze erano diversissime.

    Se il SI avesse vinto, avremmo potuto avere una stupenda riforma costituzionale e l’abolizione di un bicameralismo obsoleto, inutile, dannoso e impantanatore di ogni seria riforma e cvile progresso.
    No non si puo’, dice quello, il paese e’ troppo complesso per farlo!
    Bene, tenetevi clientelismo, ed annessi e connessi pantani, anzi inondazioni parlamentari.

    Di riforme Renzi ne ha fatte almeno due, nonostante opposizioni e critiche ingenerose sia da destra che da sinistra.

    Trovo poi encomiabile che parli almeno tre lingue, tra le quali un ottimo italiano, qualita’ non disprezzabile tra i politici italiani di primo piano.

    P.

  11. caino
    caino says:

    Andiamoci sempre pianino…

    Caro Peter,

    mi trovi con te appieno, sul bi-cameralismo imperfetto, molto meno sull’aggettivo di “stupenda” riforma istituzionale.
    Ora chi e che cosa ,rappresenti ancora il “renzismo”, il tempo e solo quello ce lo dirà.
    Di sicuro il “carattere” del personaggio non fa testo in una discussione politica che voglia essere di un certo livello.
    Diciamo che il “nostro”,è salito al potere con un piano preciso che si conformava ad un particolare momento politico dell’Europa ,che è entrato in crisi quasi contemporaneamente in diversi Stati.
    Ora bisognerà attendere il prossimo “futuro”per conoscere il nostro destino, fermo restando che a determinati fattori economici politici della vicenda del Capitalismo(pardon economia di mercato)piaccia o meno non si può sfuggire …e in ciò l’occhio deve essere aperto sulle vicende internazionali di più ampio respiro. (Trump,Putin ,Cina ect,ect)
    L’integrazione europea ha subito uno stallo (così come era stata pensata)(e non è che fosse granchè, detto tra di noi ),attendiamo quindi gli eventi prossimi venturi.

    In merito ai fatterelli di casa nostra , mi sganascio dalle risate a vedere un Travaglio che in TV ,difende la Raggi ,come un qualunque pennivendolo democristiano dei tempi andati .
    Ciò è indicativo del fatto che nessuna rivoluzione si possa fare senza una …….
    Quando si passa dalle parole ai fatti, più sono state le parole, più ci si schianta contro la realtà nella migliore delle ipotesi ,il mondo è pieno di fosse di buone intenzionati che alla prova dei fatti ..schiantano miserevolmente.
    In un certo senso , la Raggi poteva anche ignorare …Travaglio beh no , sta diventando inassolvibile ed anche un poco ridicolo !

    caino

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    che il carattere di un politico non faccia testo in una discussione politica è un’affermazione a priori, sul piano storico del tutto priva di realtà: basti pensare alle notorie tendenze delinquenziali del povero Buce, alla paranoia di Stalin, al realismo di Franco, al bisogno di plauso e di popolarità del Banana, allo spirito truffaldino del Bassi.
    Qui non si tratta di leggere il futuro nei fondi del caffè, si tratta di valutare se un oersonaggio del genere (che non sa ascoltare, che non sa ragionale, che non capisce i bisogni del paese e che non sa neppure leggerne gli umori) possa creare alcunchè di utile.
    io penso di no.
    Un saluto U.

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Che Renzi sia anche lui un piacione incapace di comprendere bene la realtà non c’è neanche bisogno di starlo a ripetere. Oltretutto, lo dimostra proprio ciò che ha scritto su Facebook una volta andato via da palazzo Chigi. Un politico infatti NON dovrebbe mai abbandonarsi pubblicamente a toni così intimistico familiari: le sconfitte, i drammi e perfino le tragedie personali sono cose che vanno vissute in silenzio e con dignità, senza nulla concedere all’esibizione di sé e al buco della serratura. Mi ha infastidito anche la presenza sia pure defilata della moglie durante la lettura delle sue dimissioni, che ha spostato l’attenzione dei giornalisti guardoni e del pubblico pruriginoso dal livello politico a quello del pettegolezzo sui rapporti Agnese-Renzi-Boschi o sul costo e la griffe del maglione bianco. Che Renzi abbia da tempo una relazione con la Boschi mi pare assodati anche solo guardando le foto che li ritraggono assieme, ma a mio parere si trata solo di affari loro, non vedo perché dovremmo impicciarci della loro vita privata. In particolare, non vedo a che titolo, se non quella della solita compiaciuta invedenza e illusione che sapere delle mutande dei potenti significhi essere partecipi anche del loro potere, impicciarci delle vita privata di Agnese Renzi, che oltretutto non essendo neppure un personaggio pubblico e non avendo nessuna responsabilità né politica né amministrativa ha ancor più diritto alla propria privacy.
    Ciò detto, ripeto che il comportamento globale di Renzi dopo le dimissioni mi pare sobrio e apprezzabile. Ciò NON significa dire che è un ottimo uomo politico. Qualifica che oggi in Italia non saprei proprio a chi assegnare tra i viventi.

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    anche a me le faccende private del Renzi importano men di nulla. Però quando, minottescamente, tre illustri signorine Nessuno vengono catapultate ai vertici interni ed esterni dello sctato allora la faccenda diventa un po’ più delicata. Come giustappunto osservava Junker..
    Dopodichè il paese sceglie per quelli che sono i suoi livelli… che son noti.
    E tuttavia non so bene se sia proprio più pericoloso il Grullo oppure un tizio che voleva creare un sistema di governo, del tutto privo di contropoteri e di strutture di controllo, che, nelle mani di certi personaggi della storia dell’Ittaglia ultrarecente, con quella riforma fortunatamente passata agli atti avrebbero instaurato una bella dittatura.
    Si vede che questo pericolo lo vedo solo io. Sarò daltonico ….. voi mi sembrate tanto più acuti di me…. U.

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    X Uroburo

    Insisti ad attribuire anche a me una stima per Renzi politico e per il suo operato che non ho affatto e non ho mai avuto. Reputo però che la pericolosità della sua riforma sia stata enormemente sopravvalutata. Te lo dico sulla base della mia esperienza su un fatto “storico” ben noto a suo tempo: il famoso Piano Solo, noto come il piano del comandante dei carabinieri De Lorenzo per un colpo di Stato, era noto FIN DA SUBITO che NON era affatto il piano per un colpo di Stato, ma solo ed esclusivamente un piano di messa al confino forzato di tutta una serie di persone ritenute pericolose in caso di invasione sovietica. Insomma, un tutto sommato normale piano di sicurezza interna in caso di invasione dall’esterno, piano che ovviamente hanno TUTTI i Paesi seri anche se altrettanto ovviamente non lo dicono ad alta voce e, anzi, se del caso negano. Insomma, in Italia gridare AL LUPO! AL LUPO! è pratica purtroppo diffusa anche quando non di lupi si tratta ma di cinghiali, montoni o pecoroni.
    Io le conseguenze della vittoria del No le temo molto di più della riforma Renzi ove avesse vinto.
    Un saluto.
    pino

  16. caino
    caino says:

    Caro Uroburo,

    “che il carattere di un politico non faccia testo in una discussione politica è un’affermazione a priori, sul piano storico del tutto priva di realtà: basti pensare alle notorie tendenze delinquenziali del povero Buce, alla paranoia di Stalin, al realismo di Franco, al bisogno di plauso e di popolarità del Banana, allo spirito truffaldino del Bassi.”

    Si tratta sempre di capire di quale Storia si stia parlando.
    Si tratta sempre di capire come “certi” personaggi possano emergere, ovvero se siano determinati o se determino.
    Le mie letture (magari poche e sovente prive di fantasie) ,confortate dai dati, (che per fortuna si accumulano nel tempo) mi costringono ad essere in disaccordo con quel tuo “apriori “.
    Converrai che sovente a “priori” è già il passato, aspettiamo il presente.(di capirlo al di là delle passioni e dei nostri gusti personali).

    Ti saluto con un pensiero di C. Cattaneo :

    La storia, quale fu fatta sinora, rassomiglia ad un cimitero, in cui fra la vasta congerie di scheletri, che pur tutti vissero in un giorno, poche croci sparse qua e là privilegiano d’un ricordo alcuni nomi che non ne sono forse più degni degli infiniti dimenticati che lor giacciono intorno.

    caino

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Cari Pino e CC,
    a volte ho l’impressione che non mi leggiate, cosa di per sè non grave però che vi fa rispondere a cose diverse da quella che ho in realtà detto. Comunque:
    A PINO
    Archiviato il Reverendum – che comunque tu hai appoggiato con motivazioni che trovo esattamente quelle del Renzi, che per altro sta provvedendo ad avvelenare i pozzi rendendo impossibile ogni soluzione che non sia la sua, così confermando le sue previsioni (ohhyeaaahhhh) – resta il fatto che si trattava di una riforma senza contrappesi politici e senza struttura di controllo sull’operato del governo: una cosa da Europa Orientale.
    Pensare di farla passare perchè altrimenti cade il governo e noi usciamo dall’Euro per ora è fantapolitica. Dall’euro ci usciremo perchè ci butteranno (giustamente) fuori e non sarebbe stato certo il Renzi ad impedirlo, visto il suo populismo e la sua strutturale incapacità di fare riforme che costano. A cominciare da quella della pubblica amministrazione.
    A CC
    Secondo me le azioni di un politico dipendono anche dal suo carattere, E forse soprattutto perchè se uno è quadro non può uscire tondo. Il resto è chiacchiera.
    Scusami tanto ma il determinismo marxista (che forse Marx non ha mai pensato) mi sembra illusorio: uno schema mentale trasformato in realtà, che sarebbe poi la storia dell’URSS.
    Un caro saluto a tutti U:

  18. caino
    caino says:

    Il Marxismo non è mai stato determinista, ma dialettico.
    Chi lo afferma non ha mai letto né Marx ,né Engels.
    Dirò di più, chi afferma il contrario è un detrattore che pur sapendo la verità ,la modifica a suo vantaggio , oppure una persona che ha letto solo delle recensioni dei due.
    Se si vuole, possiamo dire che i due hanno colto delle tendenze di fondo del Capitalismo.
    Mi pare che i fatti lo dimostrino oggi.
    Certo è che sui tempi ci si possa sbagliare, ma se letti bene i contenuti, questi , siano estremamente corretti.
    La tua tesi , per esempio , porterebbe ad affermare , che senza Giulio Cesare non vi sarebbe stato l’impero romano, mentre assurdamente per converso l’impero americano non avrebbe “padri” , perché cosa naturale.
    Un saluto
    caino

    ps- proprio in questi giorni sto leggendo un libro (mio auto regalo di natale) che tratta del “triennio giacobino” in Canavese tra il 1796 e il 1799.Periodo estremamente breve , ma utile a comprendere come in poco tempo dagli ideali si passi a più acconce conclusioni.
    Ovviamente, gratta , gratta, alla fine si scoperchia Il “borghese di fondo ” e si spiega perché poi molti non finiscano mai in galera né , prima né dopo.
    Questione di affari si dirà, ma molto sommessamente.

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    ovviamente ognuno vede la storia secondo i suoi occhi.
    Così si potrebbe anche arrivare a dire, come è stato detto, che l’Unione Sovietica non ha mai avuto nulla in comune con il marxismo: una tesi non più singolare di tante altre. Peccato che i capi del suddetto stato, tutti e sempre, pensassero esattamente il contrario. Non avranno capito niente neanche loro….
    Quanto ai due esempi che porti, analogie che io trovo un po’ discutibili, tu puoi affermare con assoluta sicurezza che senza un genio militare e politico come Cesare ci sarebbe comunque stato un impero romano? O che senza Lincoln ci sarebbero comunque gli USA per come li conosciamo? Ohibò! Te l’ha detto la sfera di cristallo?
    Ecco io trovo che il tuo modo di veder le cose è talvolta, come in questo caso, del tutto deterrministico al di là delle tue pretese, che mi sembrano non poco illusorie.
    Un saluto U.

  20. caino
    caino says:

    Caro Uroburo,

    “ovviamente ognuno vede la storia secondo i suoi occhi”

    Ahimeeeh, carissimo, indubbiamente nella tua breve frase è contenuta una profonda verità, che nulla toglie però al ” dato” di fondo.
    Ed è proprio perché non interpreto la sfera di cristallo, né mi accingo a leggere i fondi del caffè, che mi accingo a leggere in questo Natale la caduta della neve in una vecchia palla di vetro ,rimasta in soffitta .
    Avrai notato che cade sempre in basso e normalmente si distribuisce regolarmente se appoggiata su un piano a bolla , ma diversamente può coprire in modo irregolare la superficie interna se lasciata obliqua.
    Lo sforzo immane di comprendere questa legge fisica ,mi ha sempre fatto credere di essere un dialettico e non un determinista.

    caino

  21. caino
    caino says:

    Ps- Dimenticavo ,ovviamente se non intervengono cause sia interne che esterne che determinano vortici o movimenti molecolari .
    La legge diventa a questo punto statistica o probabilistica ,ma le curve che descrivono tali leggi a seconda dei parametri immessi ,ahimeeeh , infine presentano sempre gli stessi andamenti.
    Chissà perché ?

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    “Il marxismo non è deterministico è dialettico”. Ohibò!
    Caro CC,
    ma tu di quale marxismo parli? Perché io, che sono al riguardo un grosso ignorante, conosco il marxismo di Marx, e poi quello di Engels che non è esattamente uguale.
    Poi quello di Bernstein e di Kautski, il primo dei quali contiene alcuni aspetti che definirei deterministici. Poi quello della Luxemburg e quello di Lenin molto diversi da quello di Gramsci. Poi quello di Trozkij del tutto opposto a quello di Stalin, altamente deterministico. Poi quello di Mao e quelli sudamericani.
    E ce ne sono sicuramente molti altri che io non conosco o non ricordo.
    E poi che cos’è il marxismo?
    Una filosofia, una cultura, una prassi politica, un sistema politico, dei sistemi politici reali?
    Oppure è la filosofia di Marx e nulla più?
    Tante, troppe cose per poter essere veramente inserite in una parola sola con un significato univoco. A me sembra che la tua frase iniziale sia solo una frase fatta.
    Perchè il mio riferimento alla storia dell’URSS ( “uno schema mentale trasformato in realtà, che sarebbe poi la storia dell’URSS”) indicava chiaramente il taglio nel quale mi muovevo.
    Io penso che gli schemi intellettuali o culturali, per altro utilissimi, colgano solo una parte della realtà, che rimane sempre molto più complessa.
    Un saluto U.

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    RENZIANA
    Poletti:(ministro renzista del lavoro): “100mila giovani in fuga?
    Meglio non averli più tra i piedi”
    Ouuuhhhhyeaaaahhhhhhhhhhh….. U.

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ciao a tutti!
    Vi auguro Buone Feste, luculliane & arrapate. Che poi sono il sale della vita, non solo quando l’anno va a finire. E se Sylvi mi legge: vale anche per te & tenero consorte!

    C.G.

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    Anche da parte mia un cordialissimo buon augurio di serene festività al Gino ed a tutti, presenti ed assenti, vicini e lontani, attuali e passati.
    Buon Natale e Buon Anno Uroburo

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Poletti NON ha detto ciò che gli hai ascritto. Di quei 100 mila – che peraltro NON fuggono, ma semplicemente vanno via dall’Italia come accade DA SECOLI – ha detto che “ALCUNI è meglio non averli più tra i piedi”. ALCUNI, cioè NON tutti.
    La frase è comunque infelice anche perché – oltre a NON essere una frase da ministro, e tanto più del Lavoro – la si può applicare a qualunque gruppo umano. Anche dei ministri ALCUNI è meglio non averli più piedi”, caro Poletti. Per questa frase il presidente della Repubblica, che rappresenta TUTTI gli italiani, compresi i giovani che “è meglio non avere tra i piedi”, dovrebbe chiedere e anzi imporre le dimissioni di Poletti.

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    ho letto anch’io le versioni successive.
    Ma se l’è minga süpa l’è pan bagnaaa…
    il risultato finale, come dici tu stesso, non cambia. U.

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Pare che una parte notevole degli osservatori politici, compreso quelli che non erano noti per un loro spirto barricadiero, si stiano convertendo all’idea che bisogna andare ad elezioni al più presto perché l’attuale parlamento non esprime più gli orientamenti politici del popppolo.
    Quindi bisognerebbe abolire le normali scadenze elettorali sostituendole con altre, legate al mutamento di opinioni supposto (sempre dai suddetti osservatori politici) nel suddetto popppolo. Insomma potremmo andare a votare ad ogni cambio si stagione, creando un governo per la stagione fredda ed uno per la stagione calda. Perché, dicono, questo governo non è stato eletto dal popppolo.
    Ma neanche quello precedente ed, a ben vedere, mai nessuno in Ittaglia, visto che i governi comunque li deve eleggere il parlamento, governi bananieri compresi. Nella banale realtà dei fatti, e della Costituzione (che io ho difeso nel recente reverendum mentre altri no), il parlamento dà la fiducia con un voto a maggioranza al governo che entra quindi in funzione. La legge non dice che il primiaaaa deve essere il leader del partito di maggiorana, dice solo che deve avere la fiducia del parlamento. Il resto sono interpretazioni personali o, addirittura, prassi distorte ed imposte ad un paese un po’ distratto ma soprattutto succube.

    Storicamente parlando la richiesta di continuo ricorso alle elezioni è sempre stata una caratteristica delle minoranze di estrema destra e di estrema sinistre, ambedue caratterizzate, pur se con ragioni opposte, da posizioni nettamente anti-istituzionali.
    Il ricorso alle urne rappresenta sempre e comunque un momento di radicalizzazione politica che mette un po’ in ombra la necessità di un’intesa globale del corpo elettorale almeno sulle regole del gioco. La radicalizzazione dello scontro fa il gioco di chi invece si pone al di fuori delle regole del gioco (o, se si preferisce, al di fuori del funzionamento del sistema): l’estrema destra (quindi la Meloni e Salvini), l’estrema sinistra (che in Ittaglia non si sa più dove sia), le forse populiste (il Grullo, ancora Salvini) … e il Renzi. Sì proprio lui, quello degli ottanta euri, dell’assegno di 500 euri ai giovani e quello dei 101. Lo sfascista fiorentino.
    Leggere che perfino L’Espresso e La Repubblica talvolta appoggino questa linea mi ha lasciato basito. Ma si sa che Zeus dementet quos perdere vult …
    Un saluto U.

  29. Peter
    Peter says:

    L’interpretazione laica di quella massima (che sarebbe Deus non Zeus)
    puo’ essere che chi perde l’approvazione divina (ergo della societa’, o di quelli che contano in essa, o anche del poppolo come dice qualcuno…) e’ ipso facto un pazzo per forza; di qui l’elogio della follia di alcuni del bel tempo che fu.
    Infatti Renzi, con tutte le sue limitazioni innegabili, aveva provato a cambiare profondamente le regole del gioco, una cosa che nella obsoleta, stantia e corrottissima societa’ italiana non poteva che giovare. Di qui i fulmini contro di lui sia da destra che da sinistra: ‘fascista, sfascista, demente’ e via discorrendo.
    Credo che ‘rottamatore’ fosse l’epiteto piu’ gentile, e probabilmente piu’ adatto, che gli sia finora stato appioppato.

    P.

  30. caino
    caino says:

    Caro Uroburo,

    di per sé il 95% delle frasi ,sono frasi fatte e di certo non è un Blog il luogo ideale per sviluppare dei discorsi seri.
    Un blog si presta molto di più al commento dell’attualità (anche politica),al costume, allo scambio di complimenti e sovente anche di contumelie.
    In sostanza un blog ,ricalca i tempi (e non potrebbe essere diversamente)lo stato dell’ “arte” dello sviluppo delle forze produttive, del livello a cui siamo giunti.
    Tuttavia e per fortuna ,pur con tutta la loro potenza ,nemmeno i Nuovi Media , riusciranno a scalzare il corso della storia intesa come economia politica e sue conseguenze.
    Non ritengo quindi di commentare le tue affermazioni.
    Ti ricordo che Marx è Marx,e resta tale se letto, mentre i marxismi sono stati tanti e i comunismi pure.
    Ritengo pure che molti sono stati comunisti, (e poi di quale comunismo si parla ? ) senza essere marxisti e che forse essere marxisti oggi, vuol solo dire riappropriarsi dei contenuti originali del suo pensiero .
    Non ho intenzione di “ricitare ” i “punti fondamentali del suo pensiero”, mi pare di averlo fatto più volte e mai ne sono stato “commentato “.
    Credo pertanto che l’evidenza non voglia essere presa in considerazione, poiché cerchiamo di evitare i brutti pensieri e presagi che ci possano venire in mente. (in fondo siamo tutti struzzi)
    Meglio occuparsi dell’attualità politica e divertirci del teatro che quotidianamente si dipana sotto i nostri occhi in attesa di Godot senza pensare ad una trama che leghi i diversi “siparietti”
    Di tutto ciò che ho scritto (qui sopra) non me ne stupisco PER NIENTE e pertanto

    AUGURO A TUTTI BUONE FESTE

    caino

  31. caino
    caino says:

    Per tornare a noi..(e dunque essere partecipe di una delle tante scenette, non se ne può proprio fare a meno , parrebbe un po’ come la morte..) mi sembra che Uroburo ,richiamando i Principi Costituzionali che vogliono l’Esecutivo eletto dal Legislativo, attraverso l’istituto della Fiducia, non riesca alfine, ad indicarci un alcunché, di prospettiva a breve.
    Meno male che ha tenuto fuori (dal diluvio) papa Francesco , che alla fine potrebbe rivelarsi una risorsa istituzionale..(sic !)
    (sarei curioso di conoscere in merito il parere della Sylvi, che oramai manca da tempo immemorabile!

    Premesso che il popppolo sovrano ,nella sua maggioranza ,non ha mai compreso bene di che cosa si tratti (Costituzione) e che i Media nostrani di tutto fanno meno che parlare di essa ,(Meglio il Gossip politico quotidiano) e che ogni occasione sia buona per far Casino (in ciò ha ragione Uro),nessuno pensa seriamente a cosa potrà succedere per un dopo elezioni a breve…
    Orbene ve lo dico io, assumendomi la responsabilità di profeta : Niente!
    O meglio nulla di strampalato .fuori dalla logica dei mercati internazionali,ammesso che ne abbiano una, nel qual caso invece tutto è possibile e il suo contrario , come sempre .

    caino

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Ti ricordo che Marx è Marx …
    Caro CC, anche su questo ci sarebbe da discutere.
    Perchè il Marx giovanile dei Manoscritto economico-filosofici del 1844 è molto diverso da quello del Capitale, per non parlare delle opere intermedie.
    E rimane comunque il fatto che non conosco nessun autore della storia della cultura mondiale che sia riuscito a creare uno schema onnicomprensivo della realtà. Marx, Einstein, Freud, o Gesù Cristo compresi.
    Poi c’è chi crede in Marx e chi, più modestamente, nel Renzi, di cui bisognerebbe andare a leggersi le proposte concrete, così tanto per sapere di cosa realmente si parla….
    Un saluto U.

  33. caino
    caino says:

    Caro Uroburo,

    beh sì ,in effetti non hai tutti i torti !
    C’è il Marx dei Manoscritti ,c’è il Marx dei Grundisse ,e poi paradossalmente c’è il Marx della maturità ,quello del Capitale, in cui si presume abbia tentato di trarre una sintesi e una riflessione compiuta del suo lavoro negli anni.(Come molti altri, mica era Zeus)
    Ovviamente si presume non frequentasse più “bettole”, azzuffandosi con gli altri avventori o con il socio della “briscola “per qualche giocata errata.
    O molto più modestamente ,in tarda età non stesse più lambiccandosi il cervello sulla Dialettica Spiritualista ” hegheliana”.

    Infine non penso che avesse previsto l’affermarsi di un Renzi, del quale ti ostini a dichiarare o a supporre “alcuni” di noi come suoi fans.

    Molto più modestamente mi ricordo di aver scritto poesie da giovane, in onore di giovani virgulte per fortuna della ” Poesia” poi scomparse .(le poesie )
    Ora mi accingo a scrivere la “filosofia dello Struzzo ,romanzo storico epico.
    Non so cosa stessi leggendo o facendo tu, sarei curioso…

    caino

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Mi sono comprato un libro di Bompiani che contiene tutte le tragedie dei tre grandi tragici greci, con testo a fronte: Eschilo, Sofocle ed Euripide. Ho letto tre o quattro tragedie che mi han fatto tornare ai tempi del liceo. Grandissime opere. U.

  35. caino
    caino says:

    Chissà perché in questo momento mi sento di asserire che sia più di moda Aristofane.. ,Lisandro abbia vinto ad Egospotami e le mura di Atene stiano per essere abbattute.
    In tutti i casi credo sia comunque una buona lettura.

    caino

    Bilancio in forse a Roma, questi ne sanno una più del diavolo .. è mai possibile che si riesca ad arrivare in aula con un bilancio che vede un parere negativo da parte degli organi amministrativi interni…il Pireo sta per essere inventariato !

  36. sylvi
    sylvi says:

    Parrebbe che stiate tutti bene, dagli appassionati commenti ai fatti nazionali internazionali che ho appena scorso.
    Ho riaperto il computer soprattutto per avere notizie del blog, e, nonostante l’assenza, la mia simpatia per tutti voi, in primis Pino, è rimasta inalterata.
    Ho aumentato famiglia; è arrivata Martina Agnese una bella bambolotta dai capelli neri corvini come il padre, lo specifico perchè il padre è il mio ritratto, perciò per la proprietà transitiva…
    Ma non vi tedio oltre con le mie minuzie familiari, aggiungo soltanto che mia figlia si troverà sotto l’albero il libro di Cazzullo – Le donne erediteranno la terra- cosa però che non succede ancora nel blog di Pino!!!

    Naturalmente io ho votato Si al referendum, non in odio alla nostra Costituzione, sulla quale in illo tempore ho giurato anch’io, ma perchè penso che ,fatta salva la parte valoriale che resta scritta sul marmo,la seconda parte avrebbe bisogno di bucato. Non che la riforma promossa da Renzi fosse il detersivo adatto, un po’ troppo abrasivo, ma piuttosto che morire di muffa e pidocchi…
    La maggioranza ha preferito la puzza di stantio e di mucido. Così sia…il PPPopolo ha sempre ragione!
    Sono già avvolta nell’atmosfera natalizia, fra Presepio, quest’anno ancora più grande e articolato…infatti caro Caino, abbiamo suddiviso la ricostruzione in una parte abitativa con il paesello, l’ovile, il pollaio, le donnette che commentano accanto al pozzo la meraviglia della Stella sfavillante sopra la grotta ( mio marito ci ha puntato sopra un faro), e la rimanente zona artigianale con fabbro, falegname, mugnaio accanto al ruscello, tutto rigorosamente in movimento. Tre giorni di lavoro!
    Se foste qui vi racconterei con accenti pieni di patos la storia sempre attuale di chi coltiva la Speranza in un futuro migliore.
    E con questo entusiasmo che faccio a tutti, uno per uno, gli auguri più affettuosi di un Natale meraviglioso anche per noi poveri umani incasinati.
    Vi abbraccio
    Sylvi

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ciao, Sylvi! Augurissimi anche a te di buon Natale, buone feste e felice anno nuovo.
    Invidio la crescita numerica della tua famiglia, che aggiungo negli auguri.
    pino.

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    PER SILVY, ORNELLA, CC E CHIUNQUE ALTRO

    Parliamo di cose serie:
    mi mandate una bella ricetta di minestrone (o di zuppa di verdure) invernale in uso dalle vostre parti?
    Non mi interessa quel che sta scritto su internet che me lo trovo da solo, ma la ricetta della nonna. e più è vecchia più mi piacerà.
    Se invece di una ricetta sono due prendo tutto ugualmente, non state a lesinare….
    Un caro abbraccio a tutti e,ovviamente, tantissimi sinceri auguri. U.

  39. caino
    caino says:

    Carissima Sylvi,

    mi ha fatto un immenso piacere risentirti, (meglio rileggerti),dopo tanti mesi.
    Mi congratulo vivamente per la Nuova Arrivata ,sperando (parola chiave del tuo post)che tra vent’anni ,trovi qualche cosa di decente .
    Ho sentito pure le parole di Francesco pope che mi pare riecheggino pure lo stesso messaggio.
    Parimenti molto più laicamente ho letto la vignetta di Altan vignettista dell’espresso che cito : ” La speranza sarà anche l’ultima , però muore.
    In sostanza tra le due versioni vorrei aggiungere anche un : “però fate presto “.

    Prima dei consigli del Minestrone per Uro , direi che mi congratulo per il presepe , con particolare riferimento all’allestimento della zona industrial-artigianale , meno per la zona “donnette” il cui chiacchiericcio temo possano disturbare “il bambino” dal posare gli occhi in terra, piuttosto che ammirare la Stella.
    Anche io ho votato Si, più per disperazione che per altro ,e poi perché vi erano tristi figuri che invitavano a votare per il NO, mica per sincera “convinzione democratica “, ma solo per fiuto politico dell’occasione .(io con “quelli” nemmeno un “piatto di lenticchie insieme.
    Certo è che dopo l’uscita Natalizia di Poletti , i dubbi restano e si ingigantiscono. ,quasi peggio del duo Monti-Fornero.
    Poi mi consolo pensando , che le mie idee di fondo restano immutate sulla lunga distanza e che razionalmente è inutile prendersela con questo o con quello.

    un abbraccione a te e Giacomo

    Per il “minestrone “.
    Caro Uro,
    temo di non poter eccellere in consigli ,salvo che oltre agli ingredienti classici , li farei rosolare prima con un pezzetto di guanciale.
    Il segreto della “nonna”
    Uno solo : “il tempo” prima di tutto una lenta , lentissima cottura, su legna ,dentro un paiolo di rame, magari all’aperto su treppiede a cui appendere il paiolo.
    Temo però che ti manchi il tempo ,il paiolo di rame, e forse la legna.
    Il mondo di mia nonna è finito da mò, pure il nostro penso che non abbia più molto tempo.

    caino

    Un abbraccione dunque a tutti

  40. sylvi
    sylvi says:

    caro Uro,
    non posso che parlarti della Jota, minestra molto robusta che esiste nella variante carnica, triestina e istriana.
    Le tre sono abbastanza diverse sia negli ingredienti che nella preparazione.
    Io faccio quella carnica, insegnatami da un prete di puro lignaggio carnico; mia figlia fa quella triestina tramandatale da sua suocera; in Istria si mangia una jota carsica con carote rosse , spezie, aceto e farina di mais bianca.
    Quel che distingue soprattutto le tre jote è l’aggiunta di varie carni, rigorosamente di maiale con buona pace dei musulmani.
    Nella jota triestina si usa il famoso prosciutto cotto affumicato, non facile da reperire altrove, e i wustel.
    In quella istriana lardo secco e carne affumicata; in quella carnica cotenne e salsicce.
    Altra variante è data dai capuzi garbi triestini, dalle rape acidulate carsiche e dalla brovada friulana, non è una variante secondaria perchè la rapa , i capuzi e la brovada, pur appartenendo tutte alla famiglia delle crocifere, sono ortaggi completamente diversi per sapore e preparazione.
    Io quindi ti do la ricetta della jota carnica che presuppone l’aggiunta della brovada già cotta precedentemente nel metodo classico con le rape grattugiate e cotte in un soffritto di cipolla e foglia di alloro e bagnate con il brodo del musetto cotto a parte.

    ingredienti: cr: 300 gr di fagioli borlotti messi in ammollo la sera precedente.
    qualche cotenna di maiale e un paio di salsicce o costine.
    cr. 3oo gr. di brovada già cotta
    2 cucchiai colmi di farina di mais
    1 bella patata grossa
    1 spicchio d’aglio
    2 foglie di alloro
    olio di oliva friulano o carsolino, sale e pepe.

    Mettere in una pentola con acqua fredda e senza sale i fagioli ammollati dalla notte precedente, le foglie di alloro e l’aglio.
    Portare a mezza cottura, quindi aggiungere le cotenne e le salsicce.
    Far cuocere fino a quando i fagioli sono teneri.
    Mettere da parte la carne dal resto e passare al passaverdure la metà dei fagioli e la patata.
    In un padellino con un filo d’olio tostare la farina di mais.
    Radunare di nuovo il passato di fagioli, la carne e la farina; aggiungere la brovada e portare a bollore per qualche minuto. Lasciare riposare. Buonissima anche il giorno dopo!

    Tu puoi sostituire la brovada con i crauti in scatola anche se non è esattamente la stessa cosa.

    ciao Sylvi

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