Matteo Renzi comincia male.

Matteo Renzi rappresentarà anche il nuovo e salverà oltre alla sinistra (?) anche l’Italia, ma il suo esordio dopo la trionfale vittoria alle primarie è segnato da due pessimi indizi:

- NON ha detto una parola sul conflitto d’interessi. Tace cioè sul cancro che ha invaso e corrotto la politica italiana dal ’94 ad oggi. Forse Renzi è convinto che le sentenze della magistratura e la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi  abbiano eliminato il problema, ma se davvero lo pensa sbaglia e pecca d’ingenuità. Sbaglia, perché intanto una critica sulla pregressa inosservanza pro Berlusconi della legge che pure esisteva da decenni va comunque fatta: gli errori, specie quelli così gravi, vanno ammessi pubblicamente, e con l’impegno a non ripeterli più. Ieri Berlusconi, domani non sappiamo chi: meglio essere chiari e varare una legge sul conflitto d’interessi che non sia aggirabile all’italiana.  E Renzi pecca d’ingenuità se pensa che l’anomalia berluscona sia stata risolta una volta per tutte: Berlusconi infatti benché decaduto può approfittare della mancanza di una sentenza definitiva, cioè di terzo grado, quello della Cassazione, riguardo la sua incandidabilità e ricandidarsi quini alle prossime elezioni. Che può vincere, stando ai sondaggi, se la rinata Forza Italia si allea con il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano.

E se Renzi inizia il “nuovo corso” da segretario del Partito Democratico con un tale errore e con una tale ingenuità, allora comincia male.

2) – Apprendo dai giornali che Renzi già il giorno successivo alla sua vittoria “primaria” s’è speso a favore della caccia ai pensionati “d’oro”, che in realtà non sono neppure d’argento. Voler stangare col blocco delle perequazione, cioè del parziale adeguamento alla svalutazione calcolata dall’Istat, pensioni che al netto iniziano da 1.800 euro al mese, è solo una mascalzonata demagogica. Intento perché, come è ormai stranoto, il gettito per il fisco ottenuto con una tale misura sarebbe irrisorio. E poi perché definire “d’oro” e voler colpire un reddito da 60 euro netti al giorno denota, oltre a una pericolosa tendenza alla demagogia di bassa lega, una mentalità pauperista da vero e proprio pezzente mentale.

Ci si lamenta di avere privato di un futuro le generazioni dei giovani d’oggi. Giusto. Ci si lamenta di avere strangolato l’accesso al lavoro delle giovani generazioni. Giusto. Ci si dimentica però di specificare che le responsabilità sono anche, se non soprattutto, dei governi di centro sinistra come quello di Romano Prodi e quello di Massimo D’Alema, nonché delle dirigenze sindacali, in gran parte “de sinistra”, che hanno lasciato passare le misure prese da quei due governi. Misure che, soprattutto col governo D’Alema, intendevano “fare emergere il lavoro nero” e hanno invece finito con l’affondare anche il lavoro che nero non era.

E ora, dopo avere taciuto sulla rottamazione del futuro dei giovani, il baldo Renzi vuole guidare la demolizione del presente dei pensionati che hanno il grave torto di essersi guadagnata la pensione lavorando e NON intascando pensioni di comodo. Non intascando, cioè, le pensioni elargite a man bassa dai governi all’epoca della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista per comprarsi il consenso elettorale di qualche milione di “lavoratori” assai poco propensi a lavorare. renzi ha imparato bene la lezione: ora vuole comprarsi il consenso di chi ha poco lavoro, poco reddito e molta invidia sociale. Invidia, si badi bene, non organizzata e guidata da un partito su obiettivi di interesse generale, ma invidia personale che tale resta per il semplice motivo che mancano, anche a Renzi, le cose essenziali:

- l’analisi delle realtà produttiva e sociale italiana;

- l’enunciazione di quali siano gli strati produttivi e sociali alleabili per un governo in grado di fare anche l’interesse generale e non solo quello dei propri blocchi sociali, ormai ridotti a blocchi elettorali;

- la strategia che spieghi e pianifichi l’utilizzo dell’analisi (che come abbiamo appena visto manca) da parte dei blocchi sociali (che come abbiamo appena visto non si sa quali siano) verso obiettivi di governo (che restano ignoti, a parte le chiacchiere sulla riforma elettorale e qualche altro blablablà).

Meglio farebbe il “giovane” Renzi a incazzarsi perché il “tecnico” Fabrizio Saccomanni, ministro dell’Economia e delle Finanze, Oltre a continuare chissà perché a sorridere beato e soddisfatto continua anche lui a indicare l’inizio del radioso futuro “alla fine del prossimo anno”: ne più e nemmeno come i governi Berlusconi e il governo Monti.

Come si vede, il “giovane” Renzi esordisce come i peggiori “vecchi”. L’accento è fiorentino e accattivante. La lingua però è l’italiano di sempre: con in aggiunta, oltre al giubbottino alla Fonzie, quel pizzico di televisivo che non guasta. Anche perché serve a nascondere meglio il vuoto.

Ma vogliamo essere ottimisti: vedremo.

Intanto però notiamo che nella caccia al “pensionato d’oro”, che nella stragrande maggior parte dei casi non è neppure d’argento, ci sono alcune cose decisamente strane. Per esempio, ci si affanna a sostenere che le cifre risparmiate evitando di adeguare le pensioni ad almeno parte dell’inflazione andranno anche a favore dei famosi esodati della legge Fornero. Ma le casse previdenziali privatizzate di categoria, come l’Istituto Previdenziale dei Giornalisti Italiani (Inpgi), spesso di esodati non ne hanno neppure uno. L’Inpgi ha forse degli esodati? Se non mi hanno informato male, pare proprio non ce ne siano.

La cassa forense, cioè a dire l’istituto previdenziale degli avvocati, ha forse degli esodati? E ne hanno gli istituti previdenziali dei farmacisti, degli ingegneri e di altre categorie professionali? Pare di no. Che c’entrano quindi i pensionati di tutti questi istituti previdenziali privatizzati con gli esodati? Assolutamente nulla, a quanto pare.

La cialtronaggine, il pressappochismo e la demagogia, se non la disonestà intellettuale e politica, di chi si riempie la bocca con la “maggiore equità sociale” per giustificare il tiro al piccione contro i pensionati risulta molto più chiara facendo altri esempi.

Ci sono operai specializzati che hanno lo stipendio molto più alto dei principianti della loro stessa categoria: forse è il caso di togliere quattrini dalle loro buste paga per aumentare quelle dei principianti? Ci sono i manager delle banche, delle industrie e delle società private o pubbliche e di istituzioni statali che – come è tristemente sempre più noto – hanno retribuzioni e liquidazioni pazzescamente alte. Per giunta, assolutamente NON giustificate dai risultati di bilancio – soprattutto se si tratta di banche – delle società nelle quali operano: queste infatti, con l’Italia intera, retrocedono, mentre gli stipendi, i benefit e le liquidazioni dei manager crescono senza pudore. Si usa dire che i pensionati ricevono di pensione più di quanto gli spetterebbe perché fino al 1995 è esistito il sistema retributivo, basato sullo stipendio ricevuto, invece di quello contributivo, basato su quanto effettivamente versato di contributi. Forse che la marea di manager strapagati ricevono meno di quanto spetterebbe loro in base a hanno prodotto? O non ricevono invece molto, anzi troppo di più? Ma in ogni caso: perché non tagliare i loro mega emolumenti a favore degli impiegati e degli altri lavoratori, i cui stipendi non arrivano neppure a 2.000 euro al mese? Dov’è la “maggiore equità sociale” in tutti questi casi?

Altri esempi. Perché non diminuire gli stipendi dei generali e ammiragli, che oltretutto in Italia sono una marea che non ha confronti con gli altri Paesi, per aumentare le paghe dei caporali, sergenti, ecc.? Più in generale, perché non diminuire gli stipendi degli ufficiali per aumentare quelli dei sottufficiali in nome di una “maggiore equità sociale”?

Perché non eliminare le pensioni degli ex parlamentari, ex consiglieri regionali, ex consiglieri provinciali, ecc., per aumentare quelle dei pensionati ex dipendenti della pubblica amministrazione, che oltretutto hanno lavorato una vita e non solo per qualche legislatura? Forse le pensioni di tutti coloro che hanno occupato per qualche tempo uno scranno negli enti locali e nel parlamento non sono tutte d’oro, ma sicuramente non sono facilmente giustificabili.

Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, sempre sorridente e così soddisfatto per avere ideato l’ultimo meccanismo che falcidia gli adeguamenti perequativi delle pensioni, quanto percepiva di stipendio nell’istituzione dove lavorava, la Banca d’Italia, prima di fare il ministro? Quanto ha preso di liquidazione? Quanto prenderà di pensione o di pensioni al plurale  se avrà anche quella da ex ministro? Perché il ministro Saccomanni non regala ai poveri almeno parte del suo mantello, così da dare anche l’esempio pur se sicuramente lui non è S. Francesco?

Stesse domande per il serafico Mario Monti, che intasca anche l’assegno da senatore a vita su grazioso regalo del Quirinale e sui vari altri virtuosi della “maggiore equità sociale” sulla pelle dei più deboli.

La cialtronaggine e la demagogia sorridente sono inoltre sfacciatamente evidenti nel voler far pensare che le pensioni attuali siano il frutto della volontà di privilegio dei pensionati anziché, come invece è, il frutto della politica pastura e compra voti dei partiti e dei politici degli anni fino al ’95. E’ cioè la classe politica di allora al gran completo, opposizione “de sinistra” compresa, l’unica responsabile del fatto che oggi ci siano ancora molti pensionati che “prendono di pensione più di quanto hanno versato”, per usare le parole di chi vuol far credere che siano i pensionati i responsabili della situazione.

La cialtronaggine e la demagogia sorridente vogliono inoltre tenere nascosto che le pensioni sono state di fatto trasformate dai vari governi degli ultimi 10-15 anni in ammortizzatore sociale della disoccupazione e sottoccupazione giovanile. L’ineffabile ministro Saccomanni e i furbi demagoghi come lui sanno benissimo che se una volta gli anziani i soldi della pensione li spendevano per sé da qualche tempo invece li devono spendere anche e soprattutto per “aiutare” i propri figli fino a 30-35 anni e non di rado anche oltre, dove “aiutare” significa mantenerli di sana pianta anche tenendoseli in casa. Falcidiare le pensioni bloccando la perequazione significa di fatto bastonare anche i figli costretti a vivere con i soldi e spesso nella casa del genitore o dei genitori pensionati.

La cialtronaggine e la demagogia sorridente fingono di non capire che avanti o meglio indietro di questo passo tra 10-15 anni molti pensionati non potranno più neanche pagarsi l’affitto di casa, visto che a differenza delle pensioni “d’oro” gli affitti sono continuamente adeguati a buona parte della svalutazione. Il prode Saccomani e quelli come lui potranno godersi i frutti delle loro maxi liquidazioni e pensioni ottime anche se non perequate mentre a chissà quanti pensionati “d’oro” toccherà d’essere sfrattati. Davvero un gran bel risultato. Una splendida “maggiore equità sociale”  all’italiana. O alla Saccomanni. Una versione del socialismo che oltre ad essere corporativa, riservata alla “corporazione” dei pensionati “d’oro”, è anche decisamente idiota perché finisce col colpire anche quelli che dice di voler invece aiutare, sia pure a spese altrui.

Per rimediare ai problemi pensionistici, compreso l’aumento delle pensioni più basse, basterebbe fare una seria lotta all’evasione fiscale e alla grande criminalità, che guadagna cifre enormi in nero, distorce l’economia, corrompe e degrada troppi giovani e lascia sul terreno anche non poche vittime. Più velocemente, basterebbe annullare o ridurre il maxi contratto per il maxi acquisto degli aerei F35. Ci tocca invece vedere e sentire pontificare in difesa di un tale sperpero di danaro pubblico il Signor Nessuno Mario Mauro, senatore di Scelta Civica e ministro della Difesa  solo perché – come ha spiegato Mario Monti dopo essere stato accoltellato alla schienza anche da lui- “mi aveva tanto pregato di prenderlo con me”. Per giunta il ministro dal pesante accento pugliese e il sorriso beato alla Saccomanni ce lo ritroviamo come testimonial, cioè come pubblicizzatore di fatto, proprio della bontà degli F35! Ovviamente Mauro ha dichiarato che “io di questo uso della mia immagine non ne sapevo nulla”. Strani ministri quelli che pur avendo responsabilità pesanti come la Difesa non sanno nulla di come vengono utilizzati. Non sarebbe meglio che siffatti ministri se ne stessero a casa loro?

Attenzione: il discorso NON riguarda solo i pensionati, d’oro o non d’oro. Il discorso riguarda la credibilità dello Stato. Uno Stato che non mantiene gli impegni presi e che li rinnega o li cambia in peggio strada facendo, per giunta dando la colpa a chi colpe non ha, come si può credere che in futuro mantenga altri impegni? Di più: perché essere onesti come cittadini e come contribuenti con uno Stato che un domani ti può fregare dove e come meno te l’aspetti?

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65 commenti
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  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x50
    Sempre all’ erta eh?
    Hai cambiato solfa all’ improvviso….adeguato per convenienza…
    ma il traguardo e’ sempre uno…
    Rodolfo

  2. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    ….so sorridere e scherzare, so anche ridere e burlarmi da me stessa.
    Di natura sono scherzosa…ma lo trovo difficile su questo forum.

    Non mi piacciono i paragoni !!!

    Anita

  3. Anita
    Anita says:

    Digital scent technology –

    http://en.wikipedia.org/wiki/Digital_scent_technology

    Poco fa’ ho ricevuta una e-mail, una réclame di cosmetici, un forte profumo mi ha circondata…prima credevo che fosse la mia impressione, ma era troppo potente per ingannarmi.

    E’ possibile usare questa tecnologia…devo ammettere che ci sono rimasta…un profumo che deriva da un monitor…e una fragranza non leggera…. Roba de matt !

    Infatti mi sta dando un po’ fastidio…tutta la stanza ne e’ impregnata.

    Anita

  4. Caino
    Caino says:

    Hugh,hugh,ium,ium

    saranno stati,visto la alta “technology”,quelli di “Scientology”,dal mio cono-visore in bianco e nero non si odora nulla.
    Ium,ium

    Il mio cono-visore è un pò arretrato, me lo aveva regalato il figlio del Serpente,sa quello del romanzo…poi è da tempo che non mi regala più nulla,..tempi di crisi, anche dalle mie parti,il Principale sono due secoli che paga solo più acconti..!!
    Rifletto ,ium,ium,ium!

    Caino

  5. Shalom
    Shalom says:

    Ma perche’ non commentate mai gli argomenti mam mano proposti da Nicotri e preferite invece le vostre ridicole liti da comari del ballatoio? E dire che i ballatoi e le comari esistono solo in scemeggiati televisivi….
    Nicotri ha troppa pazienza, farebbe meglio a chiudere un forum cosi’ sterile liberandosi cosi’ anche di certi tristi figuri che lo inquinano e circuiscono menti deboli.
    Shalom

  6. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    I suoi contributi all’articolo/argomento del Sig. Nicotri iniziano con i suoi #10 e #11.

    Il blog e’ diventato rancido, ma anche se non lo fosse un argomento si puo’ commentare per un paio di giorni, non per settimane.

    Si faccia una ragione, i forum esistono per discutere, non per attaccare chi la pensa diversamente, non per offendere, etichettare, rivangare, etc…

    Sono spariti tutti, mano mamo la gente si stanca.

    Ci mancava poi la perdita di Sylvi, una preziosa interlocutrice, e per cosa? Per una parola scritta senza malizia.
    Questa ancora non mi va giu’….

    Io non ho niente da dire sulla politica Italiana, di argomenti ce ne sarebbero a iosa, ma perdere il tempo per poi finire in un pantano non ne vale la pena.

    Saluti,
    Anita

  7. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Per qualche motivo oggi youtube non ha suono, non e’ il miopc, ho controllato.
    Comunque dal titolo ho capito a cosa e dove lei voleva arrivare.

    Al mio paese si chiama: ” The blame game.”
    I politici ne fanno una carriera.

    No caro, la colpa non e’ di un solo individuo, e’ l’atmosfera ormai diventata inquinata, fa danno alla salute…non si puo’ stare in un forum davanti ad un plotone di esecuzione, prima o poi tutti si stufano.

    Poi ci sono i cecchini, sempre pronti.

    La catapulta e’ stata la rigidita’ di Pino verso Sylvi, ma il forum era gia’ malato.

    Chi non ha lanci la prima pietra…..

    Anita

  8. Anita
    Anita says:

    ….Chi non ha colpa lanci la prima pietra…..

    ‘Colpa’ era tra’ brackets ed e’ sparita.

    Anita

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Egregia signora, se l’atmosfera si era inquinata, domandarsi chi è stato l’inquinatore di origine controllata e garantita , nò èh?
    Anche se so che ottenere da lei una risposta sul merito è come mettersi a cercare un ago dentro la foresta amazzonica.
    Stia bene, pensi alla salute.

    C.G.

  10. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Caro C.G.
    la mia risposta e’ : Il pregiudizio, ormai cosi’ inculcato che passa per una normalita’.
    Percio’ non e’ un chi, e’ l’atmosfera, il pregiudizio nasce dalle diversita’, dal bisogno di etichettare tutto, di dissentire ma senza spiegare il motivo, ed altro,,,,
    I am being kind…!!!

    Anita

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ecco, ci siamo!
    Il pregiudizio che nasce dalle diversità, prese queste, come fattore negativo, etichettare tutto. La mascalzonata indigeribile, tra le tante, di accusare persone per bene come antisemiti, per dirne una, la più idiota. La pretesa di dover scendere a quei livelli per spiegarne i motivi pur avendolo fatto decine di volte elencando anche le CAUSE del dissenso.

    Noto con un filino di speranza il fatto che lei sta aprendo gli occhi o perlomeno è meno orba di quello che pensavo.
    Buona giornata.

    C.G.

  12. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Che gioia…soli sul forum… ;-)

    Non sono mai stata orba, il dissentire non e’ essere orbi, anzi porta a discussioni, o almeno cosi’ dovrebbe essere.

    Buona settimana,
    Anita

  13. Anita
    Anita says:

    o…………O………….o…………O…………o…………O………..o

    Pero’ va bene usare termini come: fascisti, nazisti, razzisti, e chi piu’ ne ha, piu’ ne metta ….

    Anita

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