EMANUELA ORLANDI E’ VIVA! ABITA A ROMA IN VIA DI VILLA CHIGI. DITELO A “CHI L’HA VISTO?”. E A PIETRO ORLANDI. COSI’ SI POSSONO LUCRARE ALTRE PUNTATE, ALTRA AUDIENCE E ALTRE COPIE DI LIBRO DA VENDERE

Tanta fatica per niente, e da ben 28 anni, quando basta andare a un ben preciso numero civico di via di Villa Chigi a Roma e suonare il campanello: EMANUELA ORLANDI. Oppure farle una telefonata, dato che figura regolarmente nell’elenco telefonico. Invece Pietro Orlandi è partito per Londra…. Ha ragione chi, come Gianfranco Zucchi, nel sito Politicamente Corretto, intitola “Emanuela Orlandi: quando la speculazione è un’arte” il suo pezzo su questa ennesima macabra  puntata della lunga messinscena. Ormai siamo davvero all’arte della speculazione, ma è evidente che più che un’arte è una scienza: della speculazione e soprattutto del depistaggio.

Ironie a parte, Pietro è accompagnato da una troupe di “Chi l’ha visto?” per tentare lo scoop del secolo, perché di questo si tratterebbe se davvero sua sorella Emanuela, la bella ragazzina vaticana sparita nell’83, fosse rinchiusa in un manicomio di quella città. Come è noto, a sostenere quella che vorrebbe essere l’ultima verità del famoso mistero vaticano è un sedicente ex 007 del nostro servizio segreto militare. Ex non perché in pensione, ma, come ha spiegato in seguito lui stesso, cacciato dal Sismi per non avere eseguito un ordine troppo sporco. Qualificandosi come Lupo Solitario, il sedicente ex agente segreto la scorsa settimana ha telefonato al programma televisivo Metropolis, di RomaUno, mentre erano in studio Pietro Orlandi e il giornalista del Corriere della Sera Fabrizio Peronaci per presentare il loro libro “Mia sorella Emanuela”, nel quale Pietro racconta i suoi ricordi di Emanuela e le ormai quasi trentennali vane speranze di ritrovarla. Il sottotitolo del libro – “Il rapimento Orlandi: voglio tutta la verità” – indica però che si parte da un presupposto sbagliato: è infatti ormai chiaro che non si è trattato di un rapimento, come dimostrato non solo nei miei due libri sull’argomento (il secondo, edito nell’ottobre 2008, si intitola “Emanuela Orlandi. La verità”), ma come dimostrato soprattutto dall’assoluta incapacità dei “rapitori” di esibire la benché minima prova di avere davvero in mano la ragazza. Un particolare, tale assoluta mancanza di prove, che distingue – smascherandolo – il caso Orlandi da tutti gli altri rapimenti non solo italiani, che già da soli sono centinaia. Emanuela è scomparsa, certamente contro la sua volontà, ma non è detto sia stata rapita, può essere rimasta vittima di un incidente, imbarazzante oppure no, banale (anche se una morte non è mai cosa banale) oppure no, e i motivi per i quali il suo cadavere non si trova o non viene fatto trovare possono essere i più vari.

Riguardo la “pista” del Lupo, gli inquirenti sono convinti che si tratti dell’ennesima bufala, ma Pietro non demorde ed è partito. Perché? Lo ha spiegato lui stesso: “E’ un tentativo che bisogna fare per non lasciare dubbi. Stiamo partendo armati di pessimismo, perchè, in fondo è solo una segnalazione, ma non ce la sentiamo di restare nel dubbio: prima o poi ci sarà una volta buona!”.

Il primo viaggio finito con un buco nell’acqua è stato 18 anni fa. L’immancabile “supertestimone” aveva fatto sapere che Emanuela viveva in un convento del Lussenburgo, pista colta al balzo dai magistrati. Pietro infatti racconta: “Ricordo la prima volta che ho tentato un viaggio del genere, nel Lussemburgo. Era il 1993, ero accompagnato dalle forze dell’ordine. Mi è rimasta impressa quell’esperienza più di altre, perchè allora eravamo tutti convinti di andarla a riprendere: l’ennesima delusione, la più brutta finor.” Tornando all’oggi, Pietro aggiunge: “Anche se c’è solo una probabilità su mille che si trovi lì, non voglio lasciare nulla d’intentato: la nostra ricerca della verità, per quanto dolorosa e difficile, non si fermerà mai. Nonostante sia molto scettico e non mi faccia illusioni, davanti a situazioni d’incertezza e trepidazione come questa, noi familiari non abbiamo altra scelta: vincono le ragioni del cuore.Ne abbiamo sperimentato tante, non ci si può più arrendere adesso, anche perchè i responsabili di tutto questo devono sapere che non rinunceremo mai”.

Pietro Orlandi è stato anche in Turchia, a parlare con Alì Agca, il terrorista dei Lupi Grigi turchi, l’uomo che nell’81 attentò alla vita di papa Wojtyla sparandogli all’addome alcuni colpi di pistola. Agca è uno degli uomini meno attendibili del pianeta, vista la marea di panzane che ha rifilato un po’ a tutti, specie durante il processo che si concluse con la sua condanna all’ergastolo. Graziato dal presidente della Repubblica nel 2000, è stato poi tenuto in carcere in Turchia e infine rilasciato. A Pietro Orlandi ha ovviamente detto di sapere tutto su sua sorella, anche dove si trova e come andarsela a prendere. E’ perfino parso credibile, agli occhi di Pietro. Che però la sorella non l’ha comunque trovata, nonostante le mirabolanti parole del Lupo Grigio Agca. Ora tocca al Lupo Solitario….

Uno dei motivi per i quali gli inquirenti non credono alle sue parole è che ha nominato una banca, la Antonveneta, come crocevia di strani maneggi di danari scoperti da Ercole Orlandi, padre di Emanuela e Pietro, all’epoca della scomparsa di sua figlia. Che si tratti di una balla lo dimostra il fatto che l’Antonveneta è nata ben 13 anni dopo l’epoca di cui parla il sedicente 007. Un altro motivo è che nella sua telefonata “Lupo” prima ha nominato la clinica psichiatrica Queen Margaret e poi invece ha fatto il nome del Queen Elizabeth II. Ma Pietro non demorde: “Prima proveremo la’, poi in altre strutture analoghe: non abbiamo un itinerario preciso”.

Al Queen Elisabeth II si è già recata a razzo una troupe televisiva del Tg2. A quanto si dice, qualcuno della struttura ha confermato che, in effetti, una ricoverata di nome Orlandi c’è stata. Ammesso che sia vero, è chiaramente impossibile che venga chiusa in un manicomio e registrata con il suo nome una persona che è stata rapita. E in ogni caso il cognome Orlandi è molto diffuso. Basta dare un’occhiata agli elenchi telefonici di una qualunque città, e non solo italiana. A Roma, ripeto, c’è una Emanuela Orlandi che abita in via di villa Chigi. Ma procediamo. Un Queen Elizabeth II Hospital in Inghilterra c’è, ma non a Londra. Dove invece c’è un Queen Elizabeth Hospital Woolwich. Il problema è che nessuno dei due è dotato di strutture adatte al raccontino del Lupo ex 007. Non vi esistono strutture psichiatriche, quelle cioè dove si curano i matti o vi si rinchiudono a forza quelli che per matti si vuole far passare. Basta dare un’occhiata a Internet via Google per vedere che c’è sì un reparto di Neurologia ( http://www.nhs.uk/Services/hospitals/Services/Service/DefaultView.aspx?id=92057 ), ma cura malattie come l’Alzheimer. Tra le migliaia di pazienti, può benissimo essercene stata una che sia chiama Orlandi o che ha un altro cognome famoso, senza tuttavia averci nulla a che fare. Le omonimie a volte giocano brutti scherzi: il Cesare Battisti fuggito prima in Francia e poi in Brasile non è il famoso patriota, giornalista, politico socialista e irredentista italiano fucilato dagli austriaci a Trento il 12 luglio 1916, ma un ex terrorista condannato per alcuni omicidi degli anni ’70.

La strana telefonata fatta a Metropolis, evidentemente da qualcuno che sapeva ci sarebbero stati proprio quei due ospiti, Orlandi e Peronaci, somiglia molto a un espediente pubblicitario a favore del loro libro, così come somiglia molto a una trovata pubblicitaria a favore del libro e del film “Romanzo criminale” la telefonata del luglio 2005 a “Chi l’ha visto?”, mandata in onda a settembre, che ha riesumato la faccenda della tomba di Enrico “Renatino” De Pedis nella basilica di S. Apollinare, già archiviata come priva di lati oscuri dal magistrato Andrea De Magistris dieci anni prima. Le parole del Lupo Solitario sembrano lo sbocco di quelle del telefonista, anonimo pure lui, che il 4 maggio ha telefonato a “Chi l’ha visto?” per ricicciare la vecchia tesi già naufragata nel nulla: “I casi Gregori e Orlandi sono collegati”, dove Gregori di nome fa Mirella, sparita anche lei, tre settimane prima di Emanuela, senza lasciare nessuna traccia e nessuna rivendicazione degna di tale nome. Come riportano i giornali, il nuovo anonimo telefonista di “Chi l’ha visto?” ha “rivelato” che: “a proposito del caso Orlandi e Gregori, le due scomparse sono opera della stessa mano. Un’esca interna al Vaticano, nel caso Gregori, ed un informatore, sempre interno al Vaticano, nel caso Orlandi: basta che andiate a rivedere la storia e, sopratutto, cercate di riparlare con (….) amica di Mirella Gregori, lei sa chi è stata l’esca che l’ha fatta rapire, Ok? Vi richiamerò”. Ovviamente non ha più richiamato, ma i puntini usati per non dire il nome dell’amica della Gregori sono superflui. E’ scritto nei giornali dell’epoca, nei miei libri e in una marea di siti internet che l’amica si chiama Sonia De Vito e che, interrogata come testimone, è stata sospettata dai magistrati di reticenza, ma le prove non ci sono. Insomma, anche questo anonimo rilancia nel ventilatore notizie vecchie e stravecchie, che miracolosamente, come certi cibi disidratati messi sotto il rubinetto, riacquistano di botto spessore…

Chi sia Lupo Solitario non è dato sapere. Eppure Peronaci, il coautore del libro “Mia sorella”, lo ha intervistato. Una combinazione alquanto suggestiva. In ogni caso, per capire che l’asserito ex agente segreto non è molto credibile, è istruttivo leggere l’intervista pubblicata sulle pagine romane del Corriere della Sera:

Ma perché dice la verità a rate? Se riuscisse a far ritrovare viva la ragazza sarebbe un grandissima benemerenza.

«Lo so, ma a che rischi si va incontro?» .

Rischi?

«Eh eh, lo sai benissimo…».

Intende la pista dei soldi «da ripulire in Vaticano» , come ha detto l’altra sera in diretta tv a Romauno?

«Esatto».

Lupo, il collega Argo 3, da lei definito «mercenario» , un anno fa avrebbe visto Emanuela: aveva i capelli rasati. Altri particolari?

«La si può riconoscere perché qualche cosa di come era prima le è rimasto».

Che lingua parla?

«Un inglese farfugliato: ha la voce impastata per i tanti sedativi che le fanno prendere».

Al fratello, Pietro Orlandi, consiglierebbe di salire su un aereo e andare a verificare?

«Intanto di stare attento a come si muove».

In che senso?

«Suvvia, giornalista! Questa è una faccenda un po’ strana, io non mi fido neanche delle mutande che porto. Attenti alle persone che si vanno a toccare. Ci sono in ballo troppi soldi».

Meglio non alimentare speranze?

«La speranza sì, ma senza far casino. Il fratello può andare là, prendersela e portarsela a casa. Ma senza creare un polverone e toccare centri di potere».

Il Sismi. Lei era a busta paga fino al 2000, giusto? Poi è andato in pensione.

«Macché, non prendo neanche quella, mi hanno buttato fuori a calci nel sedere».

Ha compiuto reati?

«Reati no, piuttosto ordini da me eseguiti che non sono piaciuti. Guardiamoci in faccia! Io rischio la galera e anche la vita qui in Italia, mentre in Brasile sto bene, sono tutelato» .

Oltre al giallo Orlandi, lei sostiene di essersi occupato del caso Calvi. Ha già rivelato che nel calzino del banchiere impiccato sotto il ponte dei Frati Neri c’era un biglietto: «Tanti auguri da Lupo» . Ulteriori dettagli?

«I quattro sassi in tasca al morto. A che cosa servivano?»

Come zavorra (nuova risata).

«Macché, l’acqua era alta 20 centimetri! I sassi erano il segnale per delle persone che il lavoro era stato portato a termine».

Altre inchieste scottanti?

«Il caso Moro».

Pure lì ha pestato qualche callo?

«Sì, ma tanti, tanti… Mmh, chi era il capo dei servizi all’epoca? Cossiga. Lo stesso che aveva promesso a Moro che non gli avrebbero torto un capello. E infatti poi è morto».

E dunque? «Morto per mano dei servizi, non delle Br»

E in tutto ciò il ruolo di Lupo?

«Te lo dico quando ci vediamo».

Non teme di essere intercettato?

«Non me ne frega niente, da un momento all’altro possono spararmi. Io non voglio parlare con nessuno. A fine mese torno in Brasile: vengano a trovarmi e dico tutto».

Torniamo a Emanuela. Ieri aveva detto che stava telefonando a dottori e infermieri a Londra, ma non rispondevano.

«Esatto. E oggi sto ritentando, mi hanno detto di chiamare alle 20.30 tramite i nostri canali, niente mail o Skype che sono intercettate. gente dei servizi, di certe strutture, e a noi italiani, fino al 2000, ci hanno invidiati…».

Poi, come dice lei, l’hanno esiliata.

«Quando mi guardi in faccia capisci».

Ha ferite sul volto?

«No, ma ho un proiettile in pancia e uno nel sedere, una spalla e due gambe rotte».

Accipicchia.

«Tutte cause di servizio».

Per quale motivo aveva detto di essere un killer professionista?

«Ci sono persone che vengono pagate per fare lavori sporchi. Io ero uno di quelli. Andiamo, giornalista, tu lo sai… Ci sono i film, ma la realtà è diversa. É più cruda».

Da notare che oltre all’errore sulla banca Antonveneta e sul nome dell’asserito manicomio, il sedicente Lupo Solitario commette un altro errore, imperdonabile per un agente segreto anche se ex: Cossiga all’epoca del sequestro Moro non era affatto il “capo dei servizi”, ma il ministro degli Interni. Che se può avere una qualche autorità – forse – sui servizi segreti civili (all’epoca si chiamavano Sisde), non aveva assolutamente nessun potere su quelli militari, il Sismi di allora. Senza contare che chi ha davvero notizie utili per risolvere i gravi casi di cronaca nera non li spara in diretta tv o in strampalate intervistine, giocando così sulla pelle del dolore altrui, ma le fa avere ai magistrati o alla polizia o ai carabinieri. Specie se si è stati 007. E magari in forma pur sempre anonima, se non vuole finire sotto i riflettori.

Quasi quasi mi faccio fare da qualche amico tutta una serie di telefonate anonime a un bel gruppone di programmi televisivi per rilanciare i miei libri….

117 commenti
Commenti più recenti »
  1. sylvi
    sylvi says:

    SONO UNA CREATURA di Ungaretti
    Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto 1916

    Come questa pietra
    Del S. Michele
    Così fredda
    Così dura
    Così prosciugata
    Così refrattaria
    Così totalmente
    Disanimata

    Come questa pietra
    È il mio pianto
    Che non si vede

    La morte
    Si sconta
    Vivendo.

    x CC

    Non conoscevo la poesia Lucca di Ungaretti.
    L’ho letta e mi pare un po’ bruttina
    Invece ,data la posizione geografica, qua si è studiato le poesie di gerra di Ungaretti. A memoria.
    Lo amavamo anche perchè erano corte!

    Con la testa di oggi lo avrei scelto tracciando dei paragoni con le poesie conosciute e con l’ermetismo che avevamo studiato.

    Giorni fa sono stata a Trieste a bere un caffè al Caffè San Marco: mogano, specchi, decorazioni di nudi maschili che rappresentano i fiumi….intarsi…un’aura speciale!
    Un Caffè dalla lunga storia, che merita visto e merita sostare presso la targhetta che ricorda Joyce, Svevo , Saba, Ungaretti…tutti assidui frequentatori…fino a Magris…Rubbia…

    Una V elem provava il saggio di fine anno in triestino nel piccolo palco in fondo alla sala con un’ arcigna maestra di musica che pareva non volesse sfigurare con cotanto passato!!!!

    Visitatelo , se ti capita, si respira cultura mitteleuropea.

    Sylvi

    L’avevo scritto per l’altro post, ma Pino mi ha preceduto.

  2. Peter
    Peter says:

    x Pino

    non mi risulta che in GB esistano dei ‘manicomi’ come tali. Tranne quelli criminali

    un saluto

    Peter

  3. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    di tanto in tanto soffro di masochismo.
    Ho visto pezzi di Chi l’ha Visto?
    Capisco il fratello di Emanuela Orlandi, al suo posto farei come lui. Però…mi chiederei anche -chi paga?-
    E il caso Claps, chi paga?
    Le trasferte di giornalisti RAI, e su e zo…CHI Paga?
    Non vorrei che si pensasse che non ho a cuore la soluzione di questi casi che hanno coinvolto giovani vittime.
    Non è vero.
    MA….

    Così per fare un esempio a caso: di 100000 alpini rimasti in Russia sono rientrati in Patria 10000.
    Nelle numerose fosse comuni sparse fra la Russia, l’Ukraina, la Moldavia diventerebbe troppo costoso riesumarli…e questa Nazione non ha soldi!!! Per pagare i lavoratori del posto, per pagare le ricerche, per pagare i viaggi.

    Qui si parla sempre male dell’America ma io ritengo che sia Nazione civile, come del resto tutte le Nazioni ritenute tali, perchè cerca e riporta sempre a casa i suoi morti!!!

    cordialmente
    Sylvi

  4. peter
    peter says:

    x Sylvi

    ma e’ possibile che la sua lingua batta sempre su quel dente?! anche nel caso di questa ragazza…

    A me poi non risulta che tutti i caduti in Vietnam (non moltissimi, in verita’, rispetto alle vittime vietnamite…) vennero riportati in US.
    Ne’ tantomeno quelli della Seconda GM…infatti vi sono enormi cimiteri di guerra in Europa, Italia compresa. E forse anche in Asia, anzi di certo. Con abbondanza di caduti britannici oltre che americani.

    Ricordo che il gen. Caccia-Dominioni si impegno’ per raccogliere le spoglie dei caduti italiani in Africa. Alla fine riusci’ a far costruire il sacrario militare di El Alamein. Molti dei familiari dei caduti cercarono di far riportare le spoglie in Italia, ma lui si ostino’ a far notare quanto fosse importante che restassero li’, dove erano caduti

    Peter

  5. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    E dove vuole che batta la mia lingua??? Sul dente che piace a lei???

    Il mio discorso andava a parare sui soldi pubblici, e il canone RAI lo è, che devono servire a TUTTI i cittadini, vivi e morti, non suddivisi fra chi fa notizia e chi non la fa!

    Trovare e riconoscere i propri morti non significa riportarli in Patria…significa semplicemente sapere DOVE SONO!!!
    Ma vedo che per lei è un discorso troppo difficile!

    Sylvi

  6. peter
    peter says:

    x Sylvi

    scusi, ma allora confusa e’ lei…se mai ci fossero dei dubbi.

    Prima dice ‘riesumare, riportare in Patria, riportare in casa…’, poi mi da’ dell’imbecille perche’ per lei significava solo ‘trovare’…

    Vuole dire che i 10.000 alpini ‘rimpatriati’ erano stati solo ‘trovati’?

    Peter

  7. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    ha ragione!
    So dov’è mio zio,22 anni allora, ce l’ha comunicato il Ministero della Difesa , dopo l’apertura degli Archivi russi, e dopo la caduta del Muro di Berlino.
    E’ in una fossa comune con ungheresi e altri…chissà chi!
    Al massimo possono essere 300 resti!!! I Nostri.
    Il lager si è reso famoso perchè li ha “fatti fuori” velocissimamente, tanto velocissimamente da stupire i lager vicini. Ma i russi della Regione di Tambov avevano problemi ben più gravi di questi nemici.
    Nessuno li giudica!

    Se non fosse caduto il Muro,da Roma i Togliatti prima e gli Andreotti poi, italici leader non si sarebbero sognati di comunicarci neppure quello!
    Figurarsi la Cloaca Maxima di dopo!!!

    Io sono semplicemente schifata di questa Nazione che mi conosce solo come suddito da spremere, e lei, che se n’è andato, dovrebbe capirmi!!!

    buonanotte
    Sylvi

  8. sylvi
    sylvi says:

    L’anno scorso, quando il Presidente Napolitano venne in Friuli, gli fu chiesto da tutto “l’arco costituzionale friulano” di restituire il Castello di Udine, sede del primo Parlamento al Mondo, alla Città di Udine che già paga, dall’unificazione d’Italia , allo Stato, l’affitto, più le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria di un Bene che nemmeno Maria Teresa d’Austria, nè i Veneziani e neppure Napoleone osarono rubare.

    L’Italia sì!
    L’altro ieri votò il Parlamento: 314 Sì , 288 No… Per la restituzione!

    Qualcuno mi spieghi perchè l’opposizione di sx votò compatta per tenersi un Bene che non le apparteneva!

    Mah! Quando ci sarà da votare…qualcuno se lo ricorderà!

    Sylvi

  9. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Non so quanti soldati caduti in Vietnam furono riportati in patria.
    Molti furono sepolti dove sono caduti.

    In totale ci sono 58,196 nomi elencati sul muro-monumento del Vietnam.

    Forse di piu’ perche’ stanno ancora trovando i resti negli scavi e vengono rimpatriati.

    Credo che includano i POW ed i MIA = missing in action.

    Anita

    Ogni tanto si legge o si vedono in TV cerimonie per la sepoltura di militari trovati dopo tanti anni, ormai i genitori non ci sono piu’, ma ci sono figli, fratelli e sorelle…..

    L’eta’ media dei caduti in Vietnam era di 22-23 anni.

    Anita

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Perdere la vita a 22-23 anni per una sporca guerra, una delle tante.

    C’è di che andarne orgogliosi….
    La cosa più schifosa.
    C.G.

  11. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Ho scritto l’eta’ media dei militari in Vietnam perche’ uno dei tanti MITI e’ che l’eta’ media era di 19 anni.

    Allora c’era la leva.

  12. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Pisapia sbugiarda Letizia Moratti: «Sul bilancio ha mentito»
    Il neosindaco di Milano denuncia un disavanzo potenziale di 186 milioni di euro di spesa corrente nel 2011, destinato a salire a 452 milioni in caso di rispetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità.
    «Purtroppo l’avanzo di 48 milioni – ha detto Pisapia – che la Moratti ha dato per sicuro, non corrisponde a realtà».
    Ora a Pisapia tocca il compito di combattere l’abbuffata edilizia dei soliti speculatori.

  13. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Bersani: nostro copyright primarie
    Con Vendola e Di Pietro? «Mah» Bersani apre la direzione del Pd: «Abbiamo il copyright delle primarie, non ce le faremo portare via».
    Si faranno con in corsa lui, i leader di Sel e Idv? «Che ne so?»
    Caro Bersani lascia quei due, Vendola ha contribuito ad affossare Prodi, primo governo di centrosinistra, Antonio Di Pietro ha imbrogliato Veltroni e lo può ripetere, lasciali al loro destino di arruffapopoli.

  14. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Povera Italia in mano agli strateghi del nulla, sono solo parolai, faccendieri e puttanieri con il vizio di truffare.
    Il premier ha tracciato un piano di politica economica insensato. La crescita è dimezzata.
    Ora la resa dei conti: servono 43 miliardi per la manovra, sempre smentirà di mettere le mani nelle tasche degli italiani.

  15. Pasquino
    Pasquino says:

    DOLORE

    Da lontano si sente un lamento, una preghiera,
    è la voce dei giovani soldati italiani, dimenticati,
    con fierezza e baldanza son partiti come eroi
    e mai più tornati, dimenticati.

    Il crepuscolo di una muta speranza avanza,
    anime giovin e gentili all’arme son stati chiamati,
    lasciaron figli, madri e spose, per sporca guerra
    voluta da menti malate e rancorose.

    Giovani cambattenti caduti in steppe lontane,
    onore e gloria del popolo Italiano, siete dimenticati,
    nella solitudine di tanta lontananza, ricordiamo,
    noi popolo vi amiamo, mentre lo sgradevole
    politico regna, mangia, ruba e marcia.

    Pasquino

  16. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Almeno un verso poteva produrlo come “farina del suo sacco!!!

    Oppure poteva correttamente citare il poeta e il titolo da cui ha copiato!!!!!!!!!

    Sylvi

  17. Andrea Rossi
    Andrea Rossi says:

    Una vicenda vergognosa, anche il fatto che Pietro Orlandi scriva un libro sulla vicenda della sorella non mi piace molto (a meno che il ricavato non vada in beneficienza).

    Inqualificabile il comportamento di “Chi l’ha visto? “, prima sposa acriticamente le balle di Sabrina Minardi mentre ora da credito ad Ali’ Agca’ che precedentemente invece aveva bollato come “incredibile” ma l’importante e’ che si parli male del “Vaticano” e che non si citino mai i servizi segreti dei paesi comunisti che invece hanno avuto un ruolo sia nell’attentato al Papa e sia nella scomparsa di Emanuela Orlandi.

    Anch’io penso che la telefonata di “Lupo” sia una trovata pubblicitaria e non solo per il libro di Pietro Orlandi ma anche per il fatto che l’emittente “Romauno” prossimamente andra’ a far parte della piu’ potente televisione del mondo ovvero Sky.

    Mi dispiace generalizzare ma spesso i giornalisti si comportano peggio dei peggiori sciacalli, con la scomparsa di Emanuela Orlandi ci hanno mangiato tanti e molti ci stanno ancora mangiando.

  18. sylvi
    sylvi says:

    caro Pasquino,

    il grazie te lo dicono quei migliaia e migliaia di ragazzi…dimenticati dalle GERARCHIE, ma ancora nel cuore di molti italiani per bene!

    Sylvi

  19. Faust
    Faust says:

    Quasi quasi mi faccio fare da qualche amico tutta una serie di telefonate anonime a un bel gruppone di programmi televisivi per rilanciare i miei libri….

    … se vuoi… posso telefonare dai caraibi… dicendo che la Emanuela
    vende i gelati in spiaggia e con un pappagallo in spalla legge il futuro ai turisti… e i figli vendono gelati… ma da qualche gg non la si vede avvender gelati… Su quella spiaggia la Emanuela la conoscono tutti… Arrivata li molti anni fa… è caduta appena arrivata e non si ricorda nulla del suo passato… identita… etc…
    …ciao caro Pino
    Abbacchi e Braci
    Faust

  20. peter
    peter says:

    x Sylvi 21

    ce lo dica lei, cara signora maestra…puo’ darsi che lo sappia anche se il poeta e gli spedizionieri di Sapri non erano delle sue venerande e nobilissime parti …magari per via delle sue vaste letture extracurriculari, hai visto mai.

    Poi un giorno scoprira’ forse che tra citare e copiare c’e’ una differenza…

    Peter

    ps
    oggi sono di partenza, vado in un paese montuoso e senza sbocco al mare…nemico storico degli italiani nati bene

  21. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    lei mi “obbliga” a brandire la matita blu!!!

    Per citare si virgoletta e si aggiunge il nome del citato.
    Per copiare si “butta” là una frase o un verso orecchiato!!

    Mi ha incuriosito:
    – paese montuoso
    – senza sbocco sul mare
    -nemico storico degli italiani nati bene????

    La Svizzera assolve ai primi due dati…non al terzo.
    L’Austria assolve a due dati e mezzo…è quel “Nati bene” che non ho capito…!!!

    Comunque le auguro di avere gli occhi per guardare al di là dei pregiudizi!!!

    Buon strudel!

    Sylvi

  22. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Ricompare Andrea Rossi detto “El Navigator”…combinando una bella serie di proposte…la cui sostanza Stringi ,stringi, si può così riassumere :

    A) la colpa dei mali del mondo è del comunismo
    B) la soltita difesa d’ufficio delle gerarchie vaticane

    Il soltito “mix” ben studiato questa volta..si vede che Andrea Rossi dopo aver preso una bella serie di “legnate” su questo Blog è andato alle scuole serali,per imparare l’arte dell’intrattenimento…, adesso dopo il caso Orlandi .. aspettiamo frementi ..sue considerazioni sulla salute del commercio del cacao nel Mondo..per tutti gli amanti della cioccolata calda…
    Per il resto Andra Rossi E? il solito Minestrone” rancido” “surriscaldato”.

    cc

  23. Anita
    Anita says:

    x CC

    Il minestrone riscaldato o anche freddo e’ ottimo, purche’ non sia rancido.
    Con questa accoglienza cosa ha da rispondere questo Signor Rossi?

    Ciao neh….!!!
    Anita

  24. La Striscia rossa
    La Striscia rossa says:

    Povera Italia in mano agli strateghi del nulla
    Il premier ha tracciato un piano di politica economica insensato. La crescita è dimezzata.
    Ora la resa dei conti: servono 43 miliardi per la manovra

  25. La Striscia rossa
    La Striscia rossa says:

    Baghdad accusa gli Usa, “Rubati i fondi per la ricostruzione”
    Diciassette miliardi di dollari scomparsi tra le pieghe corrotte delle istituzioni americane.
    Baghdad punta l’indice contro gli Stati Uniti, accusati di aver privato il popolo iracheno di fondi vitali per la ricostruzione.
    Gli esportatori di democrazia trovati con le mani nella marmellata. La storia continuamente si ripete.

  26. Anita
    Anita says:

    Your search – baghdad accuses the usa, “stolen funds for riconstruction” – did not match any documents.

    English to Italian translation

    La tua ricerca – Baghdad accusa gli USA, “i fondi rubati per riconstruction” – non ha dato alcun risultato.

    Come mai solo il Manifesto porta questa notizia?

    Gli USA da anni accusano il governo Iracheno di corruzione….e non solo, in Iraq c’e’ un enorme incremento di consumo, TV, aria condizionata, lavatrici, frigoriferi, computers….molte comodita’ che pochi avevano prima.

  27. Controccorrente
    Controccorrente says:

    x 29 Anita
    Quello che gli pare.
    La storia del Cioccolato fondente…o della cioccolata calda.
    Prima di marx, lenin , mao , c’erano ricette favolose,poi il comunismo ha rovinato tutto.

    cc

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Gli USA da anni accusano il governo iracheno di corruzione”…dice la (?)Vispa.

    Massì, foraggiamo di armamenti, per anni, il regime iracheno quando ci fa comodo, facciamogli scatenare una guerra (delle solite) contro l’Iran che foraggiavamo (come al solito) quando c’era quel suino dello Scià, in maniera che tra loro si ammazzino come porci.
    Tanto dopo troviamo una scusa (delle solite) lo bombardiamo, ne ammazziamo (solitamente) centomila che poi chi rimane si compra frigoriferi e televisori….

    Se questa non è paranoia, cosa è?

    C.G.

  29. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Inutile discutere con lei.

    Avevo inserito due lunghi articoli in Inglese ma non sono passati.

    Con lei non perdo tempo a tradurre.

  30. Damocle
    Damocle says:

    Stati Uniti, democrazia violenta, violenza insensata.

    Circa 12.000 persone sono state uccise nel 2010 negli Stati Uniti, paese che autorizza il possesso di armi da fuoco, ha denunciato alcuni giorni fa il quotidiano della California, La Opinión.

    Durante il primo semestre dell’anno scorso , 373 individui sono stati uccisi nella contea di Los Angeles e 464 a New York nello stesso periodo.

    Su 72 massacri avvenuti nel mondo tra il 1966 e il 2088, 52 sono avvenuti negli Stati Uniti, ha informato ancora il giornale La Opinión ha ricordato che l’8 gennaio di quest’anno, Jared Lee Loughner ha ammazzato a Tucson, in Arizona, sei persone e ne ha ferito gravemente altre 14 durante un comizio della congressista Gabrielle Giffords, anche lei ferita gravemente alla testa.

    Nel 2011 il numero degli assassinati a New Orleans (Louisiana ) ha raggiunto il 60 60, quasi la metà del totale dei morti ammazzati nella contea di Los Ángeles, (California) nello stesso periodo con una popolazione 10 volte maggiore.

    New Orleans ha il tasso di assassinii più alto con armi da fuoco di tutto il paese.

    “La violenza nelle strade di New Orleans è divenuta incredibile e inaccettabile”, ha ammesso il sindaco della città, Mitch Landrieu, durante una conferenza stampa molto recente.

    Amy Rivera, immigrante honduregna residente a New Orleans, ha detto che la stessa polizia ammette che “visto come stanno le cose, è meglio avere un’arma, e nessuno potrà dire niente, perchè spareranno per difesa personale!”

    L’ondata di piombo e di fuoco non è però esclusiva di questa città: l’anno scorso più di 70 crimini di massa sono avvenuti in questo stesso paese, ha terminato La Opinión.

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x 35
    Forse non sono passati perchè anche al web, qualche volta, gli viene il voltastomaco.
    Mica si fa violentare come voi usaescippa vorreste.
    Proprio no.
    C.G.

  32. Shalom: la Nato criminale. Come al solito. In Libia l'obiettivo reale è uccidere Gheddafi, per poter provocare il collasso del regime e avere così la scusa buona per invadere la Libia
    Shalom: la Nato criminale. Come al solito. In Libia l'obiettivo reale è uccidere Gheddafi, per poter provocare il collasso del regime e avere così la scusa buona per invadere la Libia says:

    WASHINGTON, STATI UNITI – Un ammiraglio di alto livello americano ha rivelato ad un deputato del congresso di Washington che le forze Nato si sono prefisse l’obiettivo di uccidere il colonnello libico Muammar Gheddafi, e che truppe Nato verranno inviate in Libia dopo la sua dipartita, a quanto rivela il sito The Cable.

    E’ stato il membro del comitato della camera per i servizi armati, il repubblicano Mike Turner, ad informare il sito che l’ammiraglio Samuel Locklear, comandante delle operazioni congiunte della Nato a Napoli, gli ha detto dell’intenzione dell’alleanza di uccidere il Rais. Locklear ha anche detto che un contingente di truppe dovrà essere inviato in Libia per garantire la stabilità del Paese dopo la caduta di Gheddafi.

    Turner, fin dall’inizio contrario alla missione Nato in Libia, ha citato Locklear, secondo il quale ”l’autorizzazione delle Nazioni Unite ha tre obiettivi: blocco navale, no fly zone e protezione dei civili, e lo scopo della protezione dei civili è interpretato come l’autorizzazione a rimuovere la catena di comando delle forze di Gheddafi, il che include Gheddafi stesso”.

    Le dichiarazioni di Locklear riportate da Turner, scrive The Cable, contraddicono la posizione del presidente Barack Obama, il quale continua a dire che l’obiettivo finale della missione Nato in Libia non è un cambiamento di regime. Al che Locklear ha replicato che ”se si rimuove Gheddafi si determina anche un cambio di regime”.

  33. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    No, perche’ erano in Inglese.

    Il volta stomaco me lo fa venire lei.

    Non posso nemmeno rispondere ai vari Damocli e Shalom senza che lei si metta di mezzo.

    Anita

  34. Anita
    Anita says:

    http://www.miketurner.com/blog/2011/06/23/turner-statement-on-president%e2%80%99s-report-to-congress-on-libya/

    English to Italian translation

    Dichiarazione di Turner sulla relazione del Presidente al Congresso sulla Libia
    Il deputato Mike Turner rilasciato la seguente dichiarazione al momento del ricevimento della relazione del presidente Obama al Congresso sulla guerra in corso in Libia:

    “La relazione del Presidente al Congresso è un tentativo di eludere l’approvazione del Congresso di un’azione militare in Libia. La sua risposta non riesce anche a rispondere alle domande che io e molti altri deputati hanno chiesto per mesi. Noi ancora non sappiamo chi sono le forze ribelli, che i piani sono se il regime Gadahfi cade, e al calendario del nostro impegno a questo conflitto.

    “Due settimane fa, la Camera ha passato H. Res. 292, fissa la scadenza per questa Domenica per una risposta da parte del Presidente del nostro impegno attuale e futuro in Libia. Se il presidente non si concludeva per l’approvazione del Congresso ‘per continuare l’azione militare, dobbiamo agire per disapprovare le operazioni USA in Libia immediatamente.

    “Il 2 giugno, ho introdotto H.Con.Res. 58, che sarebbe stato formalmente disapprovazione della Casa del coinvolgimento militare statunitense in Libia. Con 77 cosponsors e sostegno bipartisan, questa legge avrebbe mandato un chiaro messaggio al presidente che il Congresso americano non approva le operazioni in corso in Libia “.

    23 giugno 2011 | Tags: HASC, Libia, militare, la Sicurezza Nazionale | Category: Comunicati Stampa

    Anita

  35. sylvi
    sylvi says:

    Le Frecce Tricolori hanno inaugurato la Stagione estiva sopra Grado ma le vedevano da Monfalcone e anche da Pirano Slovenia.

    Hanno rinnovato il loro show con delle “figure” che valorizzano il “solitario”.
    Bravi e commoventi come al solito.

    Giornata caldissima: antipasto in tono.

    x 6 persone 500gr di gamberetti freschi.
    Scottarli dentro- fuori in acqua bollente salata, un sentore di aceto bianco e mezzo dado vegetale.
    Sgusciarli…eh, eh…uno a uno…metterli in frigo.
    Con l’attrezzo adatto formare delle palline di melone ben gelato,
    tagliare dei bastoncini di sedano bianco.
    Mescolare il tutto ed adagiare in un fondo di rucola o radicchietto, secondo i gusti.
    Condire all’ultimo momento con una vinegrette al limone.

    Buona cena

    Sylvi

  36. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Anche nel mio Stato ci sono le acrobazie dei “Blue Angels”, la mia casa trema dai sonic boom, oggi non si vedono da qui, il sole e’ pallido, umido, ma almeno non piove.
    Volevo lavorare un po’ in giardino ma non mi sento bene e non sopporto l’umidita’.

    Lo scorso venerdi’ ho ricevuto l’onore di tagliare il nastro per l’inaugurazione di un nuovo parco pubblico, 41 acri sul mare.
    Non mi sentivo bene…ma con un po’ d’aiuto da farmaci sono riuscita ad farcela.
    C’erano i dignitari dello Stato ed anche un paio da Washington DC.
    Per fortuna i discorsi sono stati brevi e pur essendo una giornata fredda e cupa non ha piovuto fino a sera.

    La mia citta’ ha acquistato il terreno dopo 8 anni di trattative, ci volevano i soldi ed un referendum.
    I soldi sono venuti da NOA, “National Oceanography Association”, da Washintong DC, ed il Department of Environmental Management.

    Hanno gia’ l’occhio su altri 82 acri per unirli ai 41 gia’ acquistati.
    Valore ridotto perche’ il furbetto del mio Sindaco ha acquistato per la citta’ tutto il lungo mare. (non c’e’ spiaggia)

    Ditte locali e volontari hanno donato lavoro, alberi locali e la strada per il lungo mare.

    Un abbraccio,
    Anita

  37. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    sono appena rientrata di corsa perchè mio figlio mi ha chiesto di fare la babysitter domattina presto.
    L’altra nonna è impegnata con gli esami di maturità, e io sono l’unica libera; non è che mi dispiaccia, anzi, ma i miei spazi di libertà diventano sempre più limitati ed è tutt’altro che riposante correre dietro a un bambino pieno di vitalità.
    Di tanto in tanto penso a Rodolfo ( che saluto se mi legge) che ne è il padre. Veramente ammirevole.
    Comunque domani per “tenerlo buono” andrò a caccia di pollai, aziende agricole dove ci sono animali…cose così insomma!

    I soldi spesi per il verde, per la qualità della vita sono sempre una soddisfazione.
    Grado invece , dopo le leggi di Berlusconi, tende ad avere sempre più cemento e sempre meno verde!!!
    Dove abitiamo noi ci sono ancora casette carine, a due piani, che erano state costruite dopo la guerra per ospitare gli istriani.
    Hanno cominciato ad alzare il sottotetto facendone mansarda “troppo abitabile”. Speriamo bene!!!
    Come cresce Xavier? Spero benissimo.
    Ormai ti sorriderà! Sicuramente.

    Ti abbraccio, buona serata a te
    Sylvi

  38. sylvi
    sylvi says:

    x Anita

    Domani, appena posso, ti scrivo su e-mail per sapere come va la tua salute.

    ciao Sylvi

  39. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Genova, perquisiti gli uffici del Pdl della Regione
    I carabinieri del Ros hanno perquisito gli uffici del consigliere regionale Saso del Pdl.
    L’intervento fa parte di un’inchiesta sulla ‘ndrangheta.

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Pensate, anche Capezzolone, il portavoce (sob!) e marionetta DOCG di questo governo di sciagurati il quale, durante una telefonata con Bisignani, da del cialtrone a ministri, “minestre” e rappresentanti del sottobosco di governo del berluska.

    Capezzone!!
    Roba da spararsi in un orecchia con un bazooka.
    C.G.

  41. Andrea Rossi
    Andrea Rossi says:

    Quando non si hanno argomenti si risponde o con la violenza o con superficiali slogan ed e’ quello che fa il “navigatore” che si fa chiamare “controcorrente” e che invece e’ di un conformismo disarmante, infatti e’ almeno dal 1968 che in Italia e non solo esiste un pensiero unico dettato dalla cosidetta sinistra, un pensiero che domina ovunque e che e’ perfettamente combaciante col pensiero del navigatore “controcorrente”.

    Detto questo ribadisco le mie critiche al programma “Chi l’ha Visto?” ed alle panzanate telefoniche spacciate per Verita’, sarebbe molto piu’ proficuo per tutti ragionare senza pregiudizi e senza paraocchi ideologici senza insultare per partito preso.

    Ribadisco: perche’ Chi L’Ha Visto oltre a fare da megafono alle cazzate della Minardi non ha dato spazio ne all’ipotesi di Pino Nicotri ne all’ipotesi di Ferdinando Imposimato ?

    Perche’ Chi l’ha Visto non si occupa di decine di altre ragazze sparite nel nulla e si occupa soprattutto del caso Orlandi ?
    Semplice perche’ sul caso Orlandi si puo’ sparlare del “Vaticano” mentre su altri casi no, delle ragazze sparite alla redazione non importa, l’importante e’ fare ascolti e gettare merda addosso alle istituzioni che si vogliono combattere in nome di antichi pregiudizi ideologici.

  42. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “….dal 1968 che in Italia e non solo esiste un pensiero unico dettato dalla cosidetta sinistra”.

    E vabbè, mica tutti possono mettersi in coda per seguire Capezzone….

    C.G.

  43. Anita
    Anita says:

    Fonte: Alessandra Farkas – corriere della sera Sabato 25 Giugno 2011 10:57 –

    Il terremoto demografico agita anche la politica NEW YORK —

    In un futuro non lontano gli Stati Uniti assomiglieranno più al Messico dei campesinos che all’Inghilterra dei padri fondatori.

    Per la prima volta nella storia, più di metà dei bambini americani sotto i due anni non sono bianchi ma appartengono a «minoranze» etniche(soprattutto ispaniche e asiatiche) destinate tra qualche decennio a diventare maggioranza.

    Con implicazioni profonde a livello politico, sociale e culturale, in un Paese dove gli over 45sono per la stragrande maggioranza bianchi. Da un’analisi preliminare dei dati dell’ultimo censimento Usa relativo al 2010, che verranno resi noti al pubblico tra qualche settimana,emerge lo storico sorpasso delle baby minoranze sugli under 2 bianchi.
    Scesi di 4,3 milioni —circa il 10%— nell’ultimo decennio, mentre il numero di bambini non bianchi è cresciuto di 5,5milioni, circa il 22%; i bambini ispanici, da soli, sono aumentati di 4,8 milioni.

    Per quanto graduale, il trend è culminato negli ultimi 12 mesi: nel censimento del 2009 i bambini bianchi sotto i 2 anni erano infatti ancora il 51%del totale. Una crescita che Kenneth Johnson, docentedi sociologia e demografo dell’University of New Hampshire, attribuisce «all’alto tasso di natalitàtra le donne ispaniche» , accompagnato dal «crollo di maternità tra le americane bianche» .
    Oggi i bambini under 5 cosiddetti «etnici» costituiscono la maggioranza in ben 12 Stati, più il Distretto di Columbia, (contro sei stati nel 2000): Hawaii, California, New Mexico, Texas,Arizona, Nevada, Florida, Maryland, Georgia, New Jersey, New York e Mississippi. Conl’attuale tenore di crescita, 7 altri Stati si aggiungeranno alla lista nel prossimo decennio: Illinois,North Carolina, Virginia, Colorado, Connecticut, South Carolina e Delaware. E così mentre la popolazione di bambini bianchi crolla in ben 46 Stati e in 86 tra le 100 aree urbane più grandi degli Stati Uniti, i bianchi rappresentano l’ 80%degli americani over 65 e il 73%di quelli tra i 45 e i 64 anni.
    Un divario potenzialmente esplosivo, se si pensa che molti Stati con percentuali elevate di anziani, come Florida, Arizona, Nevada, California e Texas, sono anche quelli dove il baby-boom ispanico è più alto. Non c’è quindi da stupirsi se, prima ancora di essere pubblicato,lo studio — che rivela anche il boom di convivenze gay e il crollo dei matrimoni — abbia già scatenato un acceso dibattito in un Paese costretto a fare i conti con un terremoto demografico che i politici di entrambi i partiti non possono ignorare, alla vigilia di importanti battaglie congressuali sul futuro dell’immigrazione, della riforma sanitaria e scolastica e di servizi statalicome Medicare e Medicaid.
    «La minoranza sarà presto maggioranza anche nel mercato del lavoro» , mette in guardia William H. Frey, demografo della Brookings Institution, che ha analizzato in anteprima i dati.
    «La sfida, per il nostro Paese, sarà adesso quella di integrare ededucare in maniera adeguata queste nuove popolazioni di giovani non bianchi» .
    Il contrario,insomma, di quanto sta accadendo in molti Stati repubblicani del sud, quelli a più alto tasso di migrazione, decisi a invertire le lancette della storia, costi quel che costi. Dopo le rigide misure anti immigrazione varate in Georgia, Arizona e South Carolina, questo mese l’Alabama è diventata l’ultimo Stato a ratificare un pacchetto di leggi anti-immigrati, che tra le altre cose obbliga le scuole a denunciare alle autorità gli studenti illegali. Quella che a sud ha assunto i contorni di una vera e propria «caccia alle streghe ispaniche» negli Stati più liberal del Nordest non ha attecchito.
    I governatori di Stati ad alto tasso di immigrati come Massachusetts, New York e Illinois, si sono dissociati dal programma federale Secure Communities volto a deportare pericolosi criminali, perché a loro giudizio scoraggia gli immigrati clandestini dal denunciare reati alla polizia per paura di essere a loro volta arrestati e deportati.
    Contro la nuova famiglia americana si è levato anche l’anatema dei leader conservatori come Tony Perkins, presidente1 / 2
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    Page 2
    Storico sorpasso in America Bimbi bianchi in minoranza Fonte: Alessandra Farkas – corriere della seraSabato 25 Giugno 2011 10:57 -della lobby di destra del Washington Family Research Council, secondo il quale «Il declino della famiglia tradizionale dovrà fermarsi, se l’America vuole continuare ad esistere come società civile» . 2 / 2

    ************************************

    Questo puo’ spiegare ai vari forumisti il declino delle nostre scuole, l’aumento del welfare, l’aumento dei crimini di tutti generi e di conseguenza dei carcerati.

    E adesso chiamatemi razzista…sta succedendo anche in Europa…anzi siete saturati.

    Anita

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