Chi e perché ha ucciso Vittorio Arrigoni, Cristo laico dei nostri tempi, eliminato con un altro “omicidio mirato”. Certamente Roberto Saviano vorrà illuminarci riguardo “la macchina del fango” all’opera contro Gaza. Che non a caso pur con 1.500 uccisi dalle bombe israeliane non è una “città martire” come invece la libica Misurata con molte meno vittime

Obama ha torto. Le ONG (Organizzazioni NON Governative) italiane hanno ragione. Obama ha deto che “l’uccisione di Vittorio Arrigoni a Gaza è un atto insensato”. Non è vero, signor presidente Usa. Lei che ha tradito il discorso che fece a Il Cairo quando promise una “nuova era di rapporti” con il mondo islamico e con quello arabo sa bene che l’assassinio di Arrigoni ha un senso ben preciso. Ci duole doverlo dire, signor presidente Usa, ma il senso dell’uccisione di Vittorio Arrigoni è lo stesso di tutti gli omicidi – e gli espropri di terre – che il suo Paese, gli Usa, e il nostro Paese, l’Europa, hanno permesso a Israele di compiere impunemente, a partire dall’uccisione dell’inviato dell’Onu conte Folke Bernadotte nel ’48 e alla cacciata dei palestinesi da quasi 500 loro villaggi. L’uccisione di Vittorio Arrigoni non è insensato, ha infatti lo stesso senso dei 300 “omicidi” mirati compiuti propio nella zona di Gaza dai militari israeliani su ordine dei loro governi. Il senso dell’uccisione di Vittorio Arrigoni c’è, ed è lo stesso senso che hanno tutti gli omicidi del terrorismo palestinese, lasciati compiere dal “civilissimo” Occidente senza mai intervenire sulla cause che hanno partorito anche tale mostro.

Le ONG hanno ragione: “E’ impensabile che Arrigoni sia morto per mano palestinese”. E’ talmente impensabile che, appunto, non lo pensa nessuno, a parte i mandanti della sua soppressione per mano anagraficamente palestinese. L’uccisione di Vittorio ricorda quella della sua compagna di volontariato Raquel Corrie, assassinata con un bulldozer perché si opponeva alla demolizione per rappresaglia di case palestinesi così come Arrigoni si opponeva alla demolizion e allo strangolamento di Gaza, l’odierna mega Masada palestinese. Che gli aguzzini e i carnefici finali siano palestinesi o meno, sta di fatto che sono comunque uno dei prodotti tossici di una situazione di degrado, disperazione, disgregazione, corruttibilià e ricattabilità voluta, perseguita, ottenuta e mantenuta armi alla mano dai governi israeliani. I libri degli israeliani Tania Reinhart, Ilan Pappe, Shlomo Sand, Israel Shahak ed altri parlano chiaro, puntano il dito, prove alla mano, contro i governi, i politici e i capi militari responsabili di volere la distruzione e il collasso delle strutture portanti della società palestinese, andare ben oltre l'”Ultima fermata Gaza” per meglio spingerla alla disperazione senza sbocchi e quindi ad atti utili ad aizzarle contro l’opinione pubblica occidentale.

Obama ha torto. Le ONG italiane hanno ragione. Il governo israeliano e i fanatici che lo supportano si fregano le mani: è stato tolto di mezzo l’unico varco rimasto aperto tra la prigione chiamata Striscia di Gaza, un milione e mezzo di anime e corpi, e il resto del mondo. Ma spesso il sangue di certi delitti ricade, come nel caso di Aldo Moro, su chi li ha compiuti, su chi ha voluto fossero compiuti, su chi ha lasciato venissero compiuti.

Sorprende – ed è sintomatica della direzione in cui guardare per capire – la fulmineità con la quale molti giornalisti hanno scritto e parlato dei vari “gruppi salafiti” presenti a Gaza. Domanda: visto che oltretutto nessuno di loro ha potuto mettere piede a Gaza, e visto che di tali gruppi non s’è mai letto nulla da nessuna parte, come facevano i giornalisti che ne hanno scritto ad essere così bene informati in “tempo reale”? Non c’è bisogno di avere sul groppone 35 anni di giornalismo investigativo e una dozzina di libri per capire che questi colleghi sono stati imbeccati. Da chi? Certo non ha Hamas…

Per rispetto a Vittorio Arrigoni, vero e proprio santo laico, vero volto e vera imitazione laica di Cristo, non mi dilungo su altri temi. Mi limito a far notare come la disonestà professionale e la sporcizia morale dei professionisti del supporto alla “esportazione della democrazia” a suon di bombe e cannonate siano arrivati al punto da definire “città martire” la libica Misurata perché a quanto pare le forze armate libiche – o se si preferisce “di Gheddafy” – hanno sparato razzi che hanno ucciso non ho capito se 8 o 10 rivoltosi. Tralasciamo che i bombardamenti Usa, francesi e inglesi di morti ne hanno fati ben di più, tra i civili e gli stessi rivoltosi. Non si può invece tralasciare che Gaza, dove la mattanza israeliana – testimoniata da Vittorio Arrigoni e dal collega israeliano Gideon Levy  – ha massacrato in sole due settimane 1.500 esseri umani, varie centinaia dei quali bambine e bambini,  viene definita non “città martire”, quale in realtà è, ma “covo di terroristi”. Che si possono quindi uccidere a piacimento, ora per fame e mancanza di medicine e ora per bombardamento o con fucilate dal confine. Ecco perché Misurata è “città martire”fin dai primi con 8 o 10 morti, purtroppo a quanto pare man mano aumentati, mentre l’ultima ventina di morti di Gaza per rappresaglia israeliana in soli 3 o 4 giorni non fanno neppure notizia. Eppure già solo loro sono il doppio dei morti di Misurata al momento dell’elezione a “città martire”. Qui non si tratta di fare classifiche improponibili, ma di cattivo giornalismo. E cattiva coscienza, disonestà politica.
L’uso miserabile dei due pesi e due misure così tanto amato dai nostri maestri di pensiero, privi di vergogna e amanti delle guerre “umanitarie” e “contro il terrorismo”, è ormai arrivato anche “a sinistra” (?) a vette o meglio ad abissi impensabili.

Sono certo che Roberto Saviano, il nuovo giovin di successo schierato a favore di Israele, vorrà dire la sua su questa “strana” uccisione di Arrigoni e la annessa “macchina del fango” che l’ha indicato ai sicari “salafiti”. Saviano potrebbe se non altro rispondere ora all’invito “restiamo umani” rivolto anche a lui da Arrigoni in occasione del videomessaggio ( http://www.youtube.com/watch?v=UPzZwNnq2nc ) inviato il 6 ottobre scorso in amorevole soccorso al vincitore durante la “maratona oratoria” romana dal sobrio e modesto titolo “Per la verità, per Israele”.
Ah, ecco, appunto: la verità. Come quella testimoniata da Vittorio Arrigoni, Cristo dei nostri giorni.

217 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Peter { 17.04.11 alle 15:20 } Una riflessione estemporanea: la cultura cattolica e’ profondamente bizantina, cioe’ ‘convoluted’ come dici tu, anche nello scrivere e parlare. L’unico che sul blog sembra esserne immune e’ Uroburo, ed anche tu in verita’, perche’ quando eviti o ‘svicoli’ lo fai consciamente…
    ——————————————————–
    Caro Peter,
    lo prendo per un grosso complimento.
    E poi dicono che mi arrampico sugli specchi …
    Un saluto U.

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    molto interessante il tuo n.27. Ci deve però essere un errore di stampa: perché mai Israeliani e Sauditi dovrebbero incontrarsi a Mosca? U.

  3. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    conosco Codroipo come le mie tasche, anche se non mi è mai piaciuto come paesone! Contadini bifolchi, direbbe Uroburo, con il foro boario come ricordo del passato!
    Nei dintorni sorgevano le ville dei proprietari nobilotti che ruotavano attorno a Villa Manin…e nei dintorni abitava l’intellighenzia che non era affatto da sottovalutare.
    Scrittori, poeti,in lingua friulana, ma soprattutto italiana conosciuti a livello nazionale…salotti sparsi nella campagna accanto alle risorgive dello Stella.
    Ho imparato molto, al tempo!!!
    E di Codroipo era il mio primo amore , ai tempi…tanti sospiri e batticuori!!! Nient’altro! Non usava!!!
    Soprattutto non anagrammava Codroipo come fai tu!!!!!!

    Lui finì a Londra, pittore di certo successo, io …nelle montagne …non carniche…tarvisiane…crucchi che più crucchi…!!!

    E non mi cantavano PPP!

    mandi biel
    Sylvi

  4. sylvi
    sylvi says:

    x Uroburo

    Scusi, ma che c’entra il mio concetto di “leghismo” con Bossi e relativa trota?
    Si vede benissimo che lei non ha mai respirato …la bora!
    Troppa nebbia!!!
    Dice che non desidera che me ne vada…perderebbe…dopo Rodolfo, Popeye e molti altri…il giocattolino con cui prendersela?

    E, infine, a Linosse troppo ghiaccio nel moiyto fa male!!!

    Sylvi

  5. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    dimenticavo…se tu fossi finito a Tanamea, come Linosse, non oso pensare che cosa avresti anagrammato!!!

    Buonanotte
    Sylvi

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alex

    Proprio anche a quel video mi riferivo. Ora però mi rendo conto che è meglio inserirlo anche nel testo del mio intervento della presente puntata del blog.
    Grazie per lo stimolo.
    Un caro saluto.
    pino

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Mah, pare molto strano, se non assurdo, anche a me. Ma tant’è, così è scritto nel pezzo che mi sono limitato a riportare per la sua analisi piuttosto dettagliata. Che è interessante e utile anche cestinando l’asserito incontro a Mosca, a mio avviso un po’ troppo alla John le Carré.
    Un salutone.
    pino

  8. Faust
    Faust says:

    e nei dintorni abitava l’intellighenzia che non era affatto da sottovalutare.
    Scrittori, poeti,in lingua friulana, ma soprattutto italiana conosciuti a livello nazionale…salotti sparsi nella campagna accanto alle risorgive dello Stella.

    … i miei amci/compagni di Codroipo mi hanno trattato come un principe… si dice da queste parti… ero Uno di loro… mi cambiavo d’abito in casa del mio amico poeta e intellettuale ancora 18enne… e passavamo lunghe serate… abbere … il magico nettare del vino che si faceva li eppoi proibito… sia x consumo familiare che x commercio…aaaa IL CLINTON… quanti ettolitri… pomeriggi con amici non militari … feste in casa… sono riuscito anche a fidanzarmi ufficialmente in casa come si dice da quelle parti… io 20enne, lei 17enne… me la ricordo bellissima… capelli neri ed occhi smeraldo… aaahhh!! quanti ricordi… gia promettevo che mi sarei trasferito avvivere li… un fidanzamento serio… chissa cosa sarebbe stata la mia vita se mi fossi sposato allora… Una bbella STORIA…
    Faust

  9. Anita
    Anita says:

    xFaust

    Caro Nico,

    anch’io a volte penso cosa e come sarebbe stata la mia vita se mi fossi sposata in Italia.

    Una cosa e’ sicura, non avrei sofferto tanti anni di vera poverta’, benche’ non mi sono mai sentita povera, efettivamente lo eravamo.

    Avevo corteggiatori molto seri, ma ero troppo giovane per pensare a matrimoni.

    Mi restano i ricordi ed un po’ di rimpianto per non avere avuta la possibilita’ di crescere mentalmente prima di imbarcarmi ad un commitment = impegno che avrebbe segnata la mia vita.

    Non si puo’ andare indietro.

    Ciao bel fieu,
    Anita

  10. Un bell'incontro tra arabi venduti all'Occidente, palestinesi corrotti e capitolazionisti, russi oligarchi ladri e israeliani guerrafondai
    Un bell'incontro tra arabi venduti all'Occidente, palestinesi corrotti e capitolazionisti, russi oligarchi ladri e israeliani guerrafondai says:

    Notizie – Politica
    Israele e Arabia incontro a Mosca
    Il Cremlino mediatore occulto

    Al centro dei colloqui le rivolte arabe, la Libia e la Palestina.
    Le rivolte arabe al centro di colloqui segreti a Mosca. Mentre i riflettori erano puntati su Bruxelles e Parigi, il Cremlino ha riunito il premier israeliano Netanyahu, il leader Abu Mazen e il ministro degli Esteri saudita Saud Al Faisal e il capo dell’intelligence di Riad, Muqrin bin Abdul Aziz. La visita ufficiale del primo ministro israeliano e quella di Abu Mazen dovevano puntare a riaprire i negoziati tra Israele e palestinesi. L’aggravarsi della situazione in Nord Africa e in Medio Oriente ha imposto un’altra agenda. Il regista di tutto è stato Valdimir Putin che ha favorito l’incontro tra israeliani e sauditi. Non è la prima volta che questi ultimi si incontrano in gran segreto. Muqrin aveva avuto colloqui anche con Olmert. Al centro degli incontri moscoviti c’era tutta la situazione mediorientale. Sia Israele che l’Arabia Saudita non vedono di buon occhio i cambi di potere nei Paesi della regione. A Riad sono particolarmente in allarme per l’evolvere della situazione in Bahrain e nello Yemen. Tel Aviv teme un cambio repentino a Damasco che potrebbe avere un effetto domino sul Libano e sulla Giordania. Con il rischio di un’ascesa dei gruppi legati all’Iran. E proprio l’eventaulità di una maggiore influenza di Teheran nella Mezzaluna fertile preoccupa la dinastia saudita. Inoltre l’offensiva di Hamas e la protesta in Siria potrebbero scatenare un vortice che potrebbe coinvolgere il Libano e aprire uno scenario di guerra globale. Arabia Saudita e Israele si trovano così dalla stessa parte, due Paesi fortemente legati a gli Stati Uniti di cui però criticano le scelte fatte sinora. L’appoggio di Washington alle rivolte arabe e la decisione di bombardare la Libia, senza sentire gli alleati nella regione, ha indebolito Tel Aviv e Riad. Non è poi gradito da israeliani e sauditi l’interventismo di Francia e Inghilterra, i Paesi europei colpevoli di molti errori storici ai tempi dei loro protettorati nella regione nel secolo scorso. Il governo russo ha approfittato di questi malumori per inserirsi e aprire una nuova via diplomatica. Dai tempi dell’Unione sovietica, Mosca ha guardato con interesse ai Paesi arabi e aprire un canale preferenziale con Israele le consentirebbe di entrare nel Mediterraneo dalla porta principale. Oltretutto la Russia è coinvolta nel programma nucleare di Teheran: argomento che mette agitazione sia Tel Aviv sia Riad. Così Netanyahu e il ministro degli Esteri saudita hanno chiesto rassicurazioni sull’impegno di Mosca a fermare le aspirazioni atomiche degli ayatollah. Mosca, senza clamori, si infila così nel gioco diplomatico in Medio Oriente e apre la strada a una mediazione per risolvere la crisi libica. Sebbene, infatti, abbia richiamato a Mosca l’ambasciatore a Tripoli, mantiene aperti i canali diplomatici. E Medvedev, titolare della politica estera di Mosca, è in contatto con Erdogan e Berlusconi. La Russia ha ribadito che non parteciperà alla no fly zone, ma si è detto disposto a «compiere sforzi» per «ricomporre il conflitto» in corso. E l’Europa resta divisa.

  11. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    abbiamo fatto i conti, in maniere diverse, della situazione famigliare che ci è toccata!
    Non potevamo nulla contro questo dato di fatto!
    Ed è quello che ci ha condizionato irreversibilmente.

    Io ricordo che stavo per sposarmi e un ispettore affettuosamente, ma con convinzione, mi disse: non si sposi!
    Si trasferisca ad insegnare a Trieste…completi gli studi e vada avanti…
    Nemmeno per un istante l’ho preso in considerazione!!!
    Anche se per lungo tempo ho rimpianto di non aver finito la scuola.
    Poi…ho capito che potevo fare tante cose utili!
    Abbiamo avuto periodi economici molto duri, anche noi…risparmiavo in tutto…ma non in libri e qualche viaggio…anche se alla garibaldina!!!
    Mio marito si è costruito in due anni, con l’aiuto di due amici, la barca a vela che abbiamo avuto per 18 anni…il weekend, facevo la pizza in casa! Ma non mi pareva una tragedia!

    Io credo che Faust, per il poco che so di lui, che non sarebbe durato nemmeno per la luna di miele incatenato nelle campagne furlane …è di quelli che devono correre…andare…occhi smeraldini o meno!!!
    In casa ero, sono, io quella che ogni tanto deve partire…altrimenti mi vengono crisi claustrofobiche…ma mio marito …non si oppone…anzi!

    Sei sicura che ti sarebbe piaciuto vivere in una Nazione così sbrindellata, incasinata, egoista, individualista come è diventata l’Italia?

    Buon risveglio e un abbraccio.

    Sylvi

  12. alex1
    alex1 says:

    Ho visto un video riguardo ai golpisti libici, e sembra che abbiano appena ricevuto armi e mezzi di traporto. Da come dicevano gli intervistati, militari ex ufficiali libici passati ai golpisti, (altro che giovani sognatori desiderosi di liberta!) i mezzi di trasporto (jeep SUV, e camionette) sono venuti dal Quatar, loro allleato, e le armi da non specificati paesi (ma non e’ difficile immaginare, non mi stupirei se ci fosse probabilmente anche l’Italia, collegando anche le parole di Frattini, “armi non letali”). Ma non c’era l’embargo sulle armi? O e’ a senso unico?
    Ma c’e’ di piu’. Secondo l’agenzia libica, un esponente di al quaida si sta spostando in nave da Bengasi a Misurata. Sara’ vero? e mi chiedo, come i nemici mortali della civilta’ occidentale possono tranquillamente spostarsi in nave nel mediterraneo in uno scenario di guerra? Certo che mi sembra che la china sia abbastanza brutta, staremo a vedere..

  13. sylvi
    sylvi says:

    Quando posso…mi tolgo qualche sassolino…

    x Peter
    che afferma che la Germania non ha avuto un Dante e che per questo non ha una lingua comune…
    La comunicazione è solo “parola comune” per lei?
    Bene, lasciamo stare i musicisti!!!
    dimentichiamo l’Inno alla Gioia!!!
    Nominiamo solo Goethe e Thomas Mann …quelli che vengono in testa a una ignorante come me…ma vada, vada a leggere la sfilza degli altri…legga i luoghi di nascita…senza considerare gli austriaci Musil e Roth…in Germania tutti li leggono!!!

    Dante, da noi, chi lo legge oltre Benigni e Sermonti?
    Nelle Scuole??? Ei fu!

    Non parlo di Shakespeare inglese…che come Dante si studia praticamente solo nelle Università!

    Giusto per puntualizzare!

    Sylvi

  14. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    piu’ che altro lei muore dalla volgia, un po’ infantile, di dover avere sempre l’ultima parola…
    Potrei risponderle con la domanda chi oggi in Germania legge Goethe e Mann…o ascolta musica classica su base regolare, a casa…
    E poi forse che il business, la diplomazia, il commercio, le lettere, i giornali, si inspirano all’inno alla gioia??! allegria, allegria…
    Non la facevo cosi’ naive. Shakespeare viene citato spesso in corsi e conferenze NON letterari, e parecchi lo vedono ancora a teatro. Ma il vero punto di Dante, che lo si legga o meno, e’ che porto’ alla conclusione unanime che il toscano e’ lo standard aureo della lingua italiana. Quindi lei o non capisce, o fa finta di non capire….faccia lei.
    In Germania nessuna regione ha avuto ufficialmente quella palma, ed oggi e’ troppo tardi.
    Ma se i giovani ‘somari’ italiani venissero d’ora in poi educati in veneto, lombardo o siculo, con la vaga cognizione dell’italiano come lingua straniera…beh, allora ci sara’ da ridere. Lei potra’ sempre rimediare facendogli sentire Va’ Pensiero a tutti…

    Peter

  15. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    qualche altra coscetta , su quel suo naive ‘in Germania tutti li leggono’, o supponente…
    La mia ex tedesca, con tanto di laurea a pieni voti in Germania, conosceva appena di nome Hegel, Kant, Goethe, Mann, Heine, etc etc. Non li aveva letti nemmeno nelle antologie scolastiche come si (usava) in Italia…Non sapeva poi neanche che Hanover (dove si era laureata) era il casato di una lunga dinastia di reali inglesi.
    Un bavarese mio coetaneo, laureato in Germania, idem. Gli citai una volta Goethe (‘grigia la teoria, amico mio, mentre l’albero della vita e’ verde’), lui mi chiese chi lo avesse detto, poi mi corresse la pronuncia di ‘Goethe’, che pero’ lui non aveva mai letto in vita sua.
    E cosi’ gli altri che ho conosciuto, salvo uno o due.
    Tutti erano dell’avviso che per sapere quelle cosine io, povero ‘terrone’, avessi una cultura mostruosa…
    Veda un po’ lei

    Peter

  16. Peter
    Peter says:

    sempre il bavarese, una volta gli dissi che questo era il migliore dei mondi possibili.
    E chi ca…lo ha detto? mi fece lui. Non ti lamentare, era un tedesco. Chi?? fa lui. Leibnitz, dico io. ‘Mai sentito’. Pero’ mi pare che mi corresse la pronuncia (in Baviera tendono a dire Leibitz come noi, invece di L-ai-bnitz…)….

    Peter

  17. alessandro
    alessandro says:

    per Controcorrente:
    piacendomi le differenze sono portato per natura a ridurre certe distinzioni,ma,per quanto riguarda le persone, credo che una sia la vera distinzione:persone buone e persone cattive.
    Ma, anche in questo caso, si rischia di essere tautologici e ,quindi,di non aggiungere proprio nulla alla conoscenza………per cui si potrebbe pensare che anche le persone buone possono commettere azioni cattive
    e viceversa……..certo…ma ,in realta´, dietro la bonta´ o la cattiveria
    di una persona cosa c´e´?
    c´e´ la sua psicologia.
    Ecco perche´ ho scritto che attaccare frontalmente una persona
    puo´ rischiare di risultare una bassezza se prima non ci si chiede
    che tipo di personalita´ ha quella persona.
    Ora ,potro´ risultarti un vile o chissa´ cos´altro,ma rifiuto l´idea
    di esprimere delle opinioni sui bloggers e questo perche´non li conosco MA SO UNA COSA:
    che in linea generale chi si dimentica di fare discorsi avendo come obbiettivo principale la persona …ecco costui
    e´ una persona debole alla quale gli manca il riconoscimento sociale;
    ovvero…nel momento in cui una persona ,per i piu´ svariati motivi,
    non ha ottenuto il riconoscimento sociale questi sviluppera´ una psicologia dove cio´ che conta non e´ il sapere ma il contrasto.
    Questa idea sarebbe confermata da un post assurdo dove Rodolfo manda un post a Popeye dicendogli affettuosamente fratello;
    ma e´ veramente un post assurdo?no perche´ Rodolfo ha usato la parola “fratello” verso colui il quale e´ stato l´unico a riconoscerlo socialmente.
    Tutti i discorsi hanno allora un senso se prima ci si e´ fatti un´idea del perche´ tizio o caio hanno quelle idee e non altre.
    E´ inutile,ora, continuare questo discorso senza un tuo intervento.
    ciao

    P.S. credo di aver risposto anche a Nicotri,Peter e Uroburo .

    Per Nicotri:
    noto che lei hai forte l´idea della giustizia e,quindi,anche un certo modo di interndere cio´ che e´ reato.
    Io un po´ meno sul concetto di cio´che e´ reato nel senso
    che niente dovrebbe frenare la libera e veritiera espressione di un individuo ………nemmeno un reato.
    Mi pare,se ho capito bene, che lei ha scritto che dire che qualcuno faccia schifo sia reato…….
    ad ogni modo
    sarebbe giusto dire quantomeno il perche´.
    Infine:Berlusconi mi fa schifo perche´ non rappresenta affatto l´immagine culturale del paese…………..MA mi fanno schifo pure coloro che ,in modo non cosciente, vedono in Berlusconi
    la figura del PADRE forte e autoritario perche´ e´ certo che dietro l´appoggio politico e sociale a B. c´e´ pure una motivazione piu´ complessa di ordine simbolico.
    saluti

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alessandro

    Lieto di rileggerla.
    Riguardo il reato del dire pubblicamente che qualcuno ci fa schifo, mi sono limitato a riportare una sentenza, mi pare di Torino. Le motivazioni non le conosco, non le ho lette. Mi pare una sentenza stramba, perché il condannato non ha detto che la sua ex faceva schifo in assoluto, ma solo a lui. Mi pare francamente strano non poter dire se una persona non ci piace al punto da suscitarci sentimenti repellenti, quali lo schifo, la repulsione, il ribrezzo, l’orrore, ecc. A me Berlusconi fa schifo, e credo faccia schifo in senso assoluto, fa schifo soprattutto il berlusconismo e la compagnia di nani, ballerine, azzeccagarbugli “onorevoli”, prosseneti, leccaculi e uomini di mano che lo circondano. Può darsi che io nel dirlo compia un reato, ma sono libero di compierlo perché me ne assuno la responsabilità e a pagare sarei io, non lei o altri. Può però darsi che il mio non sia un reato, ma una critica politica a un personaggio politico, come tale critica legittima anche se dura. Peraltro, ritengo che a compiere dei reati, offendendo, calunniando e minacciando da almeno una quindicina di anni la magistratura e una lunga serie di magistrati, sia lo stesso Berlusconi, in associazione (a delinquere?) con vari suoi compari, lacché, yesmen e yesladies. E ritengo che per tali reati vada arrestato perché li compie spesso in flagranza davanti a pubblici ufficiali. Le ricordo che in Italia tutti diventiamo pubblici ufficiali con facoltà di arrestare chiunque stia compiendo in nostra presenza un reato che comporta l’obbligo di mandato di cattura. Qualcosa di simile mi pare ci sia in Belgio, dove il giornalista David Cronin ha invano dichiarato in arresto – “citizen arrest” – l’indecente ministro degli Esteri di Israele, con il risultato però – abbastanza paradossale – di essere stato cacciato lui dalla polizia, che si è rifiutata di eseguire il “citizen arrest”.

    Cambiando argomento: come sta suo padre, Rodolfo? E il piccolo Beniamino?
    Un caro saluto a tutti.
    pino

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Alessandro
    Bèh, che il Poppy abbia riconosciuto al Rodolfo uno “status” sociale (bisognerebbe però capire chi fosse che glielo negava..) facendo culo e camicia tra loro, non ti sembra che vada considerato il fatto che ambedue siano persone dall’ottusità galoppante?
    Mi spiego: piagnucolare sempre per le loro vittime ma mai un pensierino per quelle degli altri causate dalle loro politiche?

    Un pò come la signora Anita, sempre sgomenta per le gesta malsane di quelli con la pelle olivastra, ma quaglieggiante fino all’ipocrisia quando si tratta di dare una sbirciatina su quelle perpretrate da quelli con la pelle chiara.
    Il classico: due pesi e due misure.
    C.G.

  20. alessandro
    alessandro says:

    Ho appena finito di leggere il suo topic compreso il video di Arrigoni e le confesso che certe cose io non riesco a capirle.
    E´ come se fosse (MA E`) che la realta´ non appare per come e´…
    ci sono persone che hanno scelto di stare da una parte perche´ sanno che stare dall´altra significa stare dalla parte della morte;scelgono la strada della giustizia…e della verita´:vita dura ma vita.
    E ci sono persone che stanno da una parte senza capire bene come mai;
    ora,Saviano ha scelto,per es., di stare dalla parte di Israele…certo che
    ha ragione Arrigoni:ci vuole il coraggio della coerenza e non si puo´ denunciare solo il male che non ci piace:il male e´ il male.
    Ma mi chiedo perche´ Saviano ha fatto quelle dichiarazioni?
    lei che ne pensa?
    Sa per caso quali sono state le reazioni della sinistra dopo l´assassinio di Arrigoni?
    Sa se Saviano ha risposto qualcosa?
    grazie

  21. alessandro
    alessandro says:

    per gino:
    io credo che la verita´ ,molte volte, sia dura da accettare
    soprattutto perche´ mette in discussione la nostra esistenza
    e il nostro benessere psichico.
    C´e´ chi ,invece della verita´,ha bisogno di sicurezza e la sicurezza la si costruisce in mille modi anche attraverso le illusioni di essere nel giusto.
    Adesso dopo parecchi anni che scrivo su questo blog una cosa gliela voglio dire:se mio padre fosse una persona che ricoprisse un qualche ruolo politico o sociale io sarei stato il primo a oppormi a lui;non essendo cosi´e quindi non nuocendo a nessuno le sue opinioni
    vuol dire
    o che mio padre e´,come dici tu, ottuso(ma anche l´uomo piu´ ottuso del mondo dopo parecchi confronti come fa a non vedere alla fine l´evidenza?)
    oppure che mio padre ha bisogno di pensarla a quel modo.
    La verita´ e´ importante ma per qualcuno e´ piu´ importante stare bene.
    Ti prego di non farmi altre domande sul caso in questione.

  22. alessandro
    alessandro says:

    per Controcorrente:
    scorrendo i post ho letto della tua risposta “album di famiglia BR”
    a Uroburo che io ho trovata interessante ma incompleta.
    Ovvero mi piacerebbe sapere la tua idea(e quella di Uroburo e di Nicotri) su un punto specifico:i legami tra brigate rosse e servizi segreti(italiani e non) e tra loro e la mafia .
    Mi piacerebbe anche sapere chi poteva avere il controllo di quei rapporti e soprattutto quei legami a cosa erano finalizzati oltre a far fuori il comunismo.grazie anche a te.

  23. sylvi
    sylvi says:

    x Alessandro

    Non ritengo per niente Rodolfo ottuso…anche se non approvo certe sue uscite che, spesso, fa per farmi andare in bestia!

    A volte c’è più di qualcuno, qui, che fa l’ottuso…
    ma soprattutto ho il sospetto che gente intelligente non possa o non voglia fare la fatica intellettuale di rivedere i propri giudizi e pregiudizi, e, tenendo saldi i loro ideali…andare avanti col mondo,
    e adattarli alle situazioni mutanti!

    ciao Sylvi

  24. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Un pò come la signora Anita, sempre sgomenta per le gesta malsane di quelli con la pelle olivastra, ma quaglieggiante fino all’ipocrisia quando si tratta di dare una sbirciatina su quelle perpretrate da quelli con la pelle chiara.
    Il classico: due pesi e due misure.
    C.G.

    —————————————————————————

    Mi sgomento per l’invasione di milioni di clandestini, cosi’ come si sgomentano i paesi Europei.
    Sono una minoranza ma stranamente hanno un tasso di crimine piu’ alto di tutta la nazione messa assieme.

    Si ricordi che commettono il primo crimine quando entrano nella nazione clandestinamente…lo vada a chiedere agli abitanti degli stati confinanti.

    Due pesi e due misure il cavolo!

    Anita

  25. Vox
    Vox says:

    GLI EROI E I SALAFINTI

    Qualcuno ha mai avuto dubbi su chi sia il vero mandante dell’esecuzione di Vik Arrigoni, armato solo di amore per la giustizia?

    Vittorio era da tempo nella lista nera di un certo pseudo-stato fondato sul furto, il razzismo e il genocidio. Aveva ricevuto diverse minacce. Non si era tirato indietro.

    Lo hanno colpito coloro a cui dava fastidio, come hanno colpito Rachel Corrie = Uccidine uno, per dare un monito a cento. Sperano, i mandanti, che gli altri volontari e partecipanti alle flottille rinuncino a coinvolgersi nella lotta per la liberazione della Palestina. Ma non hanno fatto bene i conti, come non li fecero i mandanti dell’esecuzione di Che Guevara: da morto e’ diventato ancora piu’ poderoso.

    I due gruppi di Salafiti (veri) esistenti nella minuscola Gaza si sono dichiarati estranei al rapimento e all’assassinio, del resto, in perfetto stile Mossad. Invece, del gruppo di salafinti che ha rapito/assassinato Vittorio, nessuno aveva mai sentito parlare prima. Che sia stato anch’esso creato ad hoc per l’occasione e linkato (guarda, guarda!) all’estroflessione fantasmagorica della Compagniadellazia, tal sedicente alqaeda? Magari, uno e’ malpensante a pensarlo, ma pensarlo e’ giocoforza: l’inghippo si vede anche a occhio miope.

    Chi si aspetta che Saviano – cresciuto in Kibbutz e onnipresente alle manifestazioni pro-israele perfino durante Piombo Fuso – faccia una dichiarazione onesta su Vittorio Arrigoni e’ quanto meno un ingenuo.

    Saviano e’ un grande ipocrita ed e’ tanto nocivo, quanto osannato ed eroicizzato dai media nostrani (cosa, del resto, banalmente ovvia e prevedibile). Non e’ altro che l’ennesimo “fenomeno” spinto avanti da certa propaganda.

  26. Vox
    Vox says:

    Vittorio Arrigoni, vittima della Gestapo

    E’ stato ucciso. Era mio amico, avevo avuto il privilegio di vivere con lui un pezzo della sua lunga, dolorosa, sanguinante e resistente Gaza. Era la voce di passione e coraggio che fondeva il castello delle menzogne mediatiche sull’inversione tra vittime e carnefici durante l’operazione nazi “Piombo Fuso”. Aveva ripreso questa missione di verità con l’agenzia Guerrilla Radio che, quasi unica, dava conto a un mondo distratto, ignavo, autosoddisfatto, impegnato nella solita missione di rovesciamento della realtà in Libia e ovunque, della spaventosa escalation terrroristica dei nazisionisti a Gaza, prodromo di una nuova strage occultata sotto altre vicende dell’imperialismo imperversante nella regione. Era insostituibile e cruciale, uno scudo della Palestina. E gli israeliani lo sapevano e non lo potevano tollerare. Hanno sguinzagliato i loro terminali “estremisti islamici” e hanno chiuso una bella, valorosa vita. L’ottusità del morto vivente non gli fa capire che anche questo gli si ritorcerà conto, che Vittorio sarà un osso assai più duro nelle fauci del mostro, che gli farà saltare molti denti. Ci sia d’esempio.
    Fulvio Grimaldi, 15 aprile 2011

    http://fulviogrimaldi.blogspot.com/

  27. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Alessandro

    Caro Alessandro,

    il male è in tutti noi. E in certe situazioni può rendere ognuno di noi, me compreso, orribile e criminale. E’ la “banalità del male” di cui ha magistralemente scritto Hannah Arendt.
    Il male è a Gaza e in Hamas come in Israele e in Gush Emunin o in Israel Beitanu o nel Likud, ecc. come cova in Padania ed esplode a volte con le mafie in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania…
    Il problema è solo capire chi sono i deboli e gli afflitti e chi i potenti o i prepotenti. Arrigoni è uno di quelli che ama schierarsi con i deboli e gli afflitti, per un “discorso della montagna” riferito a questa vita terrena e non rimandato nell’aldilà, ma neppure riferito al monte Sion…. Fermo restando il fatto che in ogni pepita d’oro – diseredati e afflitti compresi – c’è un po’ d’oro e molta ganga.
    Perché Saviano s’è schierato per Israele? Mah. A parte il fatto che è legittimo schierarsi pro o contro Israele, pro o contro i palestinesi, pro o contro la Padania, pro o contro l’Italia unita, ecc., a patto ovviamente che si tratti di uno schierarsi che non persegua la cancellazione di uno dei due fronti. Io trovo piuttosto misero che ci si schieri per Israele “perché mia madre era ebrea”. Se avessi un padre o una madre buddista o africano mi vergognerei a schierarmi per un Paese buddista o per un Paese africano solo perché da lì provengono mio padre o mia madre. Perché devo gettare a mare la mia possibilità di scelta?
    Se devo essere sincero, penso che Saviano si sia schierato per Israele per gli stessi motivi per i quali ci si è schierato un Giuliano Ferrara e un Walter Veltroni. Vale a dire, per opportunismo, per scelta della scelta più facile e accattivante, per salire sul carro del vincitore, per vendere più copie o prendere più voti, oltre che per terribile ignoranza di cosa siano “gli altri”, in questo caso i palestinesi, gli arabi, i musulmani. Sfido chiunque a spiegare come possano stare assieme un Roberto Saviano e una Fiamma Nirenstein, se sono reali le reciproche differenze di cui fanno mostra. E sempre se devo essere sincero, penso che molti siano filopalestinesi perché in realtà detestano più che gli israeliani, il che sarebbe il meno, gli ebrei. Ma in questo la responsabilità è non solo dei secoli di “politica” della Chiesa, ma anche della assurda, iniqua e pericolosa anche per gli ebrei pretesa che Israele sia “lo Stato di tutti gli ebrei del mondo” anziché solo lo Stato dei suoi abitanti come invece accade per qualunque democrazia degna di tale. In più, la politica degli Usa per il Medio Oriente è odiosa, troppo di parte, troppo a rimorchio della parte peggiore di Israele, con pericolo anche per tutti noi, non solo per gli Usa e Israele.
    Arrigoni ieri – o meglio l’altro ieri – sarebbe andato probabilmente in un kibbutz, o in un ghetto di Varsavia. Come del resto ci sarei andato io, almeno idealmente parlando. Oggi però gli angariati e gli afflitti, i dannati della terra sono i palestinesi e le altre “minoranze” espropriate e della terra e delle dignità e del futuro.
    Qualunque nazionalismo è orribile, e ha prodotto solo orrori. Il nazionalismo ebraico, che ha il nome di sionismo, non fa eccezione. Come non fa eccezione il nazionalismo palestinese. Due nazionalismi nati da circostanze storiche tragiche, ma oggi da superare per evitare altre e peggiori tragedie. Israele ha diritto di esistere perché così ha deciso l’Onu, e non per le assurde pretese bibliche, paraltro del tutto false e falsificate (Shlomo Sand, Israel Filkenstein, Israel Shahak, Ilan Pappe, ecc.). Anche la Palestina avrebbe diritto di esistere per lo stesso motivo, perché lo ha deciso l’Onu. Oggi però è chiaro che NON esiste NESSUN presupposto perché uno Stato palestinese – ripeto: uno Stato, NON un bantustan o una riserva indiana – possa nascere. E NON esiste NESSUN presupposto, che non sia la guerra permanente, perché Israele possa continuare ad esistere come “Stato degli ebrei”. E’ urgente arrivare a Israele Stato di TUTTI i suoi abitanti, di TUTTI coloro che vi pagano le tasse, che si tratti di ebrei o di musulmani, di cristiani o di atei, di buddisti o di animisti. Il sionismo e il “palestinismo” sono due specchi che riflettono la stessa immagine. Brutta. L’immagine del nazionalismo. Che in Europa ha prodotto le infami tragedie della prima e seconda guerra mondiale, oltre all’infamia del colonialismo. Il nazionalismo quale che esso sia, va buttato nella spazzatura della Storia. Questo è, a mio avviso, l’insegnamento di Vittorio Arrigoni e dei “pazzi” generosi come lui. La testimonianza, sino al martirio se necessario, come accettato dai primi cristiani, è immensamente superiore alla grettezza del nazionalismo. La testimonianza è amore universale: erga omnes. Il nazionalismo è amore per il “particulare”: erga mihi similes. Il che significa che NON di amore si tratta, ma di egoismo. Gretto egosimo.
    Un caro saluto.
    pino
    P. S. Non mi ha poi detto come stanno Rodolfo e Beniamino.

  28. Vox
    Vox says:

    @ Caro Pino,

    mi permetto di osservare che il “palestinismo” non e’ affatto comparabile o equiparabile al sionismo. Ne e’ in primo luogo un’amara conseguenza, in secondo luogo, e’ il risvolto di una lotta impari e disperata, un’ “arma” di resistenza, un modo per non soccombere, per affermare la propria esistenza che altri vogliono a tutti i costi e – si noti bene – con ogni mezzo, anche il piu’ turpe, cancellare.

    I due aspetti non sono equiparabili nemmeno sul piano della loro portata mediatica, lobbistica e di potere internazionale. Sarebbe come comparare la formica con l’elefante.

    Non trovo nemmeno legittimo, tra l’altro, fiancheggiare chi sta dalla parte del torto, chi si macchia quotidianamente di crimini atroci contro l’umanita’ e la storia. Io lo chiamo complicita’ e correita’, anche se solo spirituale o intellettuale.

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x la signora Anita.
    Sulle cause di quelle invasioni meglio soprassedere, vero?
    Capire i perchè, nò èh?

    Occhio non vede, cuore non duole.

    C.G.

  30. Vox
    Vox says:

    LE LACRIME DEGLI SCIACALLI

    […] La maniera con cui venne commentata la morte di Enzo Baldoni… cose terrificanti da destra, ma pure da sinistra.

    Tutti pareri di opinionisti, intellettuali, pacifisti (e soprattutto parrucchiere) che non sapevano minimamente di cosa stessero parlando. Che non si erano mossi quasi mai dalle loro poltrone. Eppure, sui giornali e al bar, nei corridoi e per strada, era quasi tutto un dire che “se l’era andata a cercare”: se ne fosse stato a casa, quel Baldoni lì, che faceva pure il pubblicitario e ci aveva i soldi della McDonald’s.

    …più o meno lo stesso adesso, in calce alla morte di Vittorio Arrigoni.

    Nella guerra civile fredda che contraddistingue il crepuscolo di questo paese, c’è anche – compresa nel prezzo – l’incapacità di unirsi di fronte alla morte. Non che essa cancelli le diversità, certo. Basterebbe però l’umana pietas. “Restare umani”, diceva Arrigoni.

    In Italia anche questo è negato. Se muore un militare, il funerale di Stato è d’obbligo e il martire diviene eroe… Il governo santifica il soldato che portava la pace con la guerra…Se a morire è un libero cittadino, sia esso giornalista o blogger, attivista o utopista, il fuoco di fila continua livido… Chi piange è derubricato alla voce “sognatore”, che è poi l’eufemismo più educato per la meno nobile parola “coglione”.

    Non so se Arrigoni fosse un eroe, certo era un uomo che sapeva lottare. Oggi abbiamo tutti scoperto – chi voleva scoprirlo – che scriveva bene e aveva un coraggio raro. Era stato incarcerato, torturato. Conosceva rischi e prigioni. Era consapevole delle minacce di morte ricevute: ci scherzava, quando poteva[…]

    da:
    http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/04/15/andrea-scanzi-sciacalli-in-italia/

  31. Faust
    Faust says:

    … isdraele l’avrebbe voluto morto… eccoli accontentati… colpire uno x esducarne 100… Ma vi rendete conto di che criminali stiamo parlando…?¿? sparano ai contadini xcche non coltivino… mitragliano i pescatori xcche non peschino… 1500 morti massacrati in casa loro in poche notti… l’espropriazione di tutta la terra dei palestinesi rinchiusi dai carnefici isdraeliani in un grande campo di concentramento… stanno genocizzando un Popolo … e ci vuole niente a trovare 4 criminali che eseguono un crimine di questo tipo… che è propagandistico… sia x educa uno etc… e l’altro è diffamare e fare danno ad Hamas… o sempre x meglio dire il Popolo Palestinese… due piccioni con una fava e loro, gli isdraeliani (almeno fin’ora… ne escono estranei… non ci crede nessuno…) , anzi sanno meglio della polizia di Hamas i nomi dei colpevoli…

    Ps: … ciao Vox, il tuo ritorno è salutare… senza di te ccera un vuoto nel blog… Abbacchi e Braci…
    Faust

  32. Anita
    Anita says:

    x Faust

    La morte, l’assassinio del volontario Vittorio Arrigoni e’ davvero deplorevole.

    Mi dispiace che venga usata a scopo di propaganda come la morte di Rachel Corrie.

    Anita

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x 86
    Che lei non capisca le cause per le quali le genti vengono costrette a fuggire dalla miseria spingendo verso nord, non è una novità.

    Dorma pure il suo sonno degli innocenti.

    C.G.

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x VOX

    Che il “palestinismo” sia una conseguenza del sionismo e della politica occupazionista ed espansionista è talmente noto ed evidente che non mi pare lo si debba ribadire. Che non si possano mettere sullo stesso piano il supportare Israele, uno Stato occupazionista, espansionista ad armato anche con mombe atomiche, con il supportare i palestinesi, massa di esseri umani trattati come animali da tutti un po’, mi pare talmente evidente da non doverlo stare a ripetere. Ciò non toglie che sia inevitabile che ognuno abbia le sue simpatie e faccia le sue scelte, anche se per me odiose. Ho detto che tutte le scelte sono legittime, SE – ripeto: SE – NON prevedono e NON perseguono la distruzione dell’altro. E’ innegabile che sia tra gli israeliani sia tra i palestinesi e più in generale tra i musulmani ci sia chi persegure la distruzione della controparte. Io ritengo che abbiano torto entrambi gli schieramenti “negazionisti” e “distruzionisti”, anche se è fuori da ogni dubbio che i “negazionisti” e i “distruzionisti” siano molto più forti e numerosi tra gli israeliani e più in generale tra i sionisti, compresi quelli cristiani. Peraltro c’è o almeno c’era anche un sionismo di sinistra, come c’erano i partiti MAPAI e MAPAM, oggi purtroppo esiste solo il sionismo di destra, anzi di estrema destra, vale a dire della feccia come Lieberman e degli indecenti alla Netanyahu e affini. NON dimentichiamo che Netanyahu e tra coloro che, quando viveva negli Usa, hanno teorizzato la trasformazione dello scontro Ovest-Est, cioè tra capitalismo e comunismo, in scontro Nord-Sud, cioè nello scontro tra ricchi e poveri, tra mondo cristiano e mondo musulmano.
    Oggi è più che mai urgente uscire dal vicolo cieco e dalla trappola dei “due popoli, due Stati”. Lo Stato palestinese infatti NON potrà mai esistere, NON ne esistono più le condizioni né territoriali, né politiche né giuridiche. Potrà esistere al massimo un bantustan, governato da una leadership capitolazionista, e quindi come tale fonte perenne di umiliazione e rancore da parte palestinese e di supponenza e prepotenza da parte israeliana. Oggi si deve lottare per uno Stato unico con parità di diritti e doveri per TUTTI i suoi abitanti, a prescindere dalla religione, colore della pelle, ecc.
    Oggi si evita di far sapere alla gente che non esiste la nazionalità israeliana. Lo ignoravo anch’io fino a pochi mesi fa, pur essendo stato in Palestina più volte, e l’ho scoperto solo leggendo il fondamentale libro dell’ebrei israeliano Shlomo Sand intitolato significativamente “L’invenzione del popolo ebraico”. In Israele al posto della dicitura “cittadinanza israelian” sui documenti c’è la dicitura “ebraico” oppure “musulmano”, ecc. Se questa è democrazia….
    NON bisogna MAI farsi prendere dalle passioni fino al punto da negare ai propri avversari dignità identitaria e politica. Non bisogna cioè mai scendere al livello degli integralisti, cristiani, islamisti, ebraicisti o ateisti che siano. Le ricordo che il motto di Arrigoni è “Restiamo umani”. Anche davanti ai disumani come Lieberman. Che vanno sconfitti con la politica e la mobilitazione, non con un fanatismo speculare al suo. Anche se è inevitabile che il suo fanatismo, sporco come tutti i fanatismi, generi altri fanatismi, cioè altri mostri. E’ proprio a questo che puntano i Lieberman, i Netanyahu e i loro simili e tifosi dentro e fuori Israele.
    Un saluto.
    pino nicotri

  35. Damocle
    Damocle says:

    “Abbiamo la responsabilità
    di preservare il futuro socialista
    della patria”
    • Ha detto il compagno Raul Castro Ruz, aprendo i lavori del 6°Congresso del Partito Comunista di Cuba

    Con i messaggi e i saluti provenienti da ogni parte del mondo si è aperto ieri il VI Congresso del Partito Comunista di Cuba.

    Il congresso che è iniziato nel pomeriggio del 16 aprile, ha preso il via con le celebrazioni per il 50° anniversario della vittoria di Playa Girón e con la proclamazione del carattere socialista della Rivoluzione Cubana.

    Il Presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha inviato un messaggio di saluto nel quale afferma “d’aver visto in tutti i preparativi, l’animo indistruttibile della gloriosa Rivoluzione cubana, per consolidare e avanzare nel suo progetto socialista, che rappresenta benessere, equità e protagonismo di tutto il suo popolo ed in particolare dei giovani e delle donne in questo invitto progetto di liberazione che è un esempio per Nuestra America e per il mondo”, come segnala il testo pubblicato dal sito El 19.

    Il VI Congresso che ha luogo nel Palazzo delle Convenzioni alla presenza di mille delegati eletti per l’importante assise dei comunisti cubani, dibatterà il Progetto delle Linee di Politica Economica e Sociale del Partito e della Rivoluzione, ( le tesi ) documento discusso dai cittadini e lavoratori cubani in migliaia di incontri che si sono svolti in ogni città, quartiere e luogo di lavoro nei mesi precedenti.

    Il Partito Comunista Cubano è impegnato a tracciare le prospettive rivoluzionarie della transizione socialista nel XXI secolo, dovendo fronteggiare non solo il vile bloqueo imposto dall’imperialismo americano, ma le pesanti ricadute della crisi sistemica del capitalismo. L’impatto della crisi mondiale nell’economia cubana comporterà solo nel 2011, per importare alimenti primari, una spesa extra di 308 milioni di dollari. Il blocco economico statunitense, la crisi internazionale, la scelta forzata di realizzare valuta attraverso il turismo, è chiaro che tutto ciò provoca difficoltà e nodi nella transizione al socialismo, delle contraddizioni nel processo rivoluzionario, poiché come tutti i processi è naturale che anche quello cubano viva le proprie contraddizioni muovendosi sul cammino sempre del loro superamento a volte difficoltoso, e che spesso appaiono quasi irrisolvibili in una dimensione in cui non esiste come ai tempi dell’URSS e del Comecon un blocco internazionale socialista di riferimento

    Scrive il Granma “Senza dubbio le coperture per offrire miracoli stanno finendo e in un mondo dove la matematica del commercio accresce il suo pragmatismo, mentre gira sempre più forte il vortice contro coloro che hanno meno, dobbiamo utilizzare i nostri suoli e le industrie con le nostre forze, per uscire da questa corrente”.

    “Abbiamo la responsabilità di preservare il futuro socialista della patria” ha detto il compagno Raul Castro Ruz, aprendo i lavori del Congresso.

    E ha richiamato la necessità di bandire la superficialità e l’immobilismo per affrontare l’essenza più profonda del problema, solo così ha detto, saremo in grado di essere degni eredi “dell’autorità e della fiducia illimitata del popolo nella Rivoluzione e nel suo unico comandante in Capo, il compagno Fidel Castro Ruz.”

    José Ramón Machado Ventura, Membro dell’Ufficio Politico e Primo Vicepresidente del Consiglio di Stato e dei Ministri, a conclusione della giornata inaugurale del Congresso ha riferito che i mille delegati per affrontare e concentrarsi al meglio sui temi in discussione, lavoreranno nelle prime due giornate in cinque commissioni: modello di gestione economica (I), gli aspetti globali dell’economia (II), politica sociale (III), politica settoriale (IV) e (V).

    Dato che è molto importante il dibattito che si sta sviluppando nel Congresso, soprattutto per ciò che riguarda le forme che la transizione socialista può assumere nel XXI secolo a fronte della crisi sistemica del capitale, è importante seguirlo attentamente anche per tutti coloro che operano politicamente per la trasformazione nel cuore della potenza imperiale europea,per capire il significato che può assumere per noi “qui ed ora”. .

    REDAZIONE NOSTRA AMERICA

  36. Damocle
    Damocle says:

    Israele attaca nuovamente Gaza

    Gli aerei d’Israele hanno attaccato due località di Gaza, in mezzo al lutto generato dalla morte del pacifista italiano Vittorio Arrigoni, tra i cui autori sono sorti scambi di accuse tra islamisti radicali e sionisti.

    Testimoni palestinesi hanno detto che l’aviazione di Tel Aviv ha sparato con l’artiglieria pesante contro due presunte basi militari delle Brigate Al-Qassam nell’accampamento di rifugiati di Ash-Shati e nel quartiere di Zaytoun di questa città di Gaza, nella zona a nord della Striscia, ha indicato PL.

    Anche se non ci sono state vittime, le incursioni sioniste hanno provocato danni incalcolabili a numerose case situate vicino alle basi delle Brigate Al-Qassam, il braccio militare del Movimento di Resistenza Islamica (Hamas), che controlla Gaza.

    Intanto, giovani palestinesi e attivisti solidali hanno partecipato a un funerale simbolico per l’assassinio dell’italiano Vittorio Arrigoni, attivista e corrispondente da Gaza del movimento internazionale di solidarietà con la Palestina, trovato impiccato in una casa della periferia della città.

    Il crimine ha suscitato molte proteste in Italia e manifestazioni di solidarietà con la Palestina, contro Israele e il governo berlusconiano.

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    53 sylvi { 17.04.11 alle 21:44 } x Uroburo Dice che non desidera che me ne vada…perderebbe…dopo Rodolfo, Popeye e molti altri…il giocattolino con cui prendersela?
    ————————————————
    Cara Silvy,
    non pretendo che lei capisca ma in Italia leghismo e nazionalismo sono due concezioni intrinsecamente contraddittorie.
    Il resto del suo messaggio è da incorniciare.
    Per incominciare io nel blog sono forse quello che meno a ha polemizzato con Rodolfo, decisamente meno di lei, tanto per fare un esempio.
    Io ho insistito perché Popeye tornasse nel blog, e se ho un rimpianto è ch’egli non abbia mai difeso i suoi punti di vista con argomenti ma sempre e solo con battute ironiche che non hanno portato a nessuna discussione interessante.
    Un blog si basa sulla contrapposizione di punti di vista, altrimenti diventa una noia infinita, ma vederlo come lo vede lei è veramente una visione assai parziale e basata sul nulla. Contenta lei …..
    Un saluto U.

  38. Peter
    Peter says:

    leggo che il giovane Pietro Ferrero e’ morto in Sud Africa cadendo dalla bici.
    Peccato, sono sempre i migliori ad andarsene

    Peter

  39. Pietro
    Pietro says:

    Rivoluzione vera!!!!

    arrestato l’uomo forte dei servizi e dei rapporti con gli Usa e con Israele

    Il Cairo, 19 apr. (TMNews) – L’ex vicepresidente egiziano Omar Suleiman è stato arrestato nel quadro dell’inchiesta sulla repressione della rivolta che ha destituito Hosni Mubarak e sul patrimonio di quest’ultimo. Lo ha indicato il portavoce della procura generale.

    Suleiman, direttore dei servizi di intelligence prima di essere nominato vicepresidente, incarico che ricoperto per brevissimo tempo, è stato interrogato “per quanto riguarda le informazioni di cui disponevano i servizi segreti sui fatti della rivoluzione del 25 gennaio”, ha affermato il portavoce.

    L’interrogatorio ha inoltre riguardato “la morte di dimostranti che partecipano alle manifestazioni pacifiche e le fortune dell’ex presidente e della sua famiglia”, ha aggiunto senza altre precisazioni. Nominato vicepresidente il 29 gennaio, è Suleiman che ha annunciato le dimissioni di Mubarak alla televisione l’11 febbraio. Era la prima volta che il presidente Mubarak nominava il vicepresidente dal suo arrivo al potere nel 1981.

    L’ex capo dello stato è piantonato all’ospedale internazionale di Sharm el-Sheikh, dove si trovava agli arresti domiciliari dalle sue dimissioni. Deve essere interrogato nel quadro dell’inchiesta sulla repressione violenta delle manifestazioni di gennaio e febbraio dove circa 800 persone sono state uccise e su sospetti di corruzione.

  40. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    LA CINA SFERZA GLI STATI UNITI E GLI CHIEDE DI ESSERE PIU’ SERI.

    Obama: «Sacrifici per tutti anche per i miliardari»
    «Come gli americani, anche Washington deve iniziare a vivere in base alle proprie possibilità». Lo ha detto il presidente Barack Obama, sottolineando che il proprio piano di riduzione del deficit e del debito prevede un cospicuo taglio delle spese.
    Ma per ridurre il debito «servono responsabilità condivise».
    Per la riduzione del deficit e del debito, che nel lungo termine «potrebbero causare seri danni alla nostra economia», servono «sacrifici condivisi». ha insistito: «Tutti, anche milionari e miliardari, dovranno fare sacrifici».

    Non verrà risparmiato nemmeno il Pentagono. «Bisogna trovare risparmi anche dalla Difesa».
    A queste parole di Barack Obama il campus universitario del Northern Virginia community college è scoppiato in un applauso.
    «La mia proposta prevede investimenti nell’istruzione e nell’energia pulita non in quella nucleare che, al momento, è l’unico modo per aiutare le famiglie alle prese con i rincari dei prezzi dei carburanti».
    Obama ribadisce quindi la propria intenzione a lasciar scadere alla fine del 2012 gli sgravi fiscali per i più abbienti: «Chiederemo sacrifici a tutto il nostro popolo, compresi i milionari e i miliardari».

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