La senatrice Fiamma Nirenstein vuole le dimissioni del presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, collega Enzo Jacopino, reo di ospitare nella sede romana la conferenza stampa di presentazione di Freedom Flotilla 2. Meglio però si dimetta lei da vicepresidente della commissione Esteri del parlamento italiano

Mi pare sia arrivato il caso di chiedere le dimissioni della senatrice Fiamma Nirenstein, giornalista e autore di libri, da vicepresidente della commissione Esteri del senato. Anche la Nirenstein è infatti caratterizzata da quello che pare proprio possa essere un conflitto di interessi, anche se nessuno ne osa parlare per timore di essere lapidato con il lancio delle solite accuse pretestuose e spesso ridicole di antisemitismo. La nostra senatrice ha infatti casa  nella colonia di Gilo, a Gerusalemme. Come è noto le colonie sorgono su terreni e territori tolti autoritariamente ai palestinesi calpestando spesso e volentieri il diritto internazionale. Mentre i mass media italiani as usual su certi temi tacciono, o vanno a rimorchio delle versioni ufficiali, di norma taroccate, il quotidiano israeliano Haaretz ha dedicato alla nostra senatrice “colona” un articolo decisamente interessante, che la definisce più a destra della destra sia italiana che israeliana, il che è tutto dire, lei ex comunista, evidentemente più che pentita addirittura contrita, articolo che riporto per intero in basso. Mentre un gruppo di ebrei italiani ha inviato alla rivista Karnenu della comunità ebraica torinese una lettera che tra l’altro sintetizza bene l’attuale ruolo della Nirenstein, lettera della quale riporto il link che la pubblica per intero. Ma veniamo ai fatti più recenti, per i quali – sommati al resto –  credo sia il caso di chiedere le dimissioni dalla commissione Esteri.
E’ stata convocata a Roma per lunedì 13 dicembre una conferenza stampa per presentare la Freedom Flotilla 2, cioè la nuova flotta di navi di pacifisti che si prepara a tentare ancora una volta di rompere l’assedio israeliano al milione e mezzo di esseri umani che vivono e/o sopravvivono a Gaza. La conferenza stampa è stata convocata presso la sede nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, non perché l’Ordine patrocini l’iniziativa, ma solo per la normale disponibilità e sensibilità democratica del suo presidente, collega Enzo Jacopino, visto anche che la notizia c’è ed è clamorosa: si tratta infatti di una sfida questa volta più massiccia, il numero di navi e pacifisti sarà notevole, compresa forse una nave di ebrei non sionisti maniacali, cioè arabofobi. Apriti cielo! Da alcuni giorni i soliti noti,  guidati as usual da Fiamma Nirenstein, questa volta in compagnia di tali Claudio Pagliara e Dimitri Buffa, giornalisti, oltre che col solito stantio supporto del sito che chissà perché si chiama Informazione Corretta quando di corretto in senso informativo ha molto poco, si è scatanata con il lancio di mail di protesta le cui parole sono pietre lapidatorie. Se non peggio. L’obiettivo di costoro sono le dimissioni di Jacopino da presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti italiani. Opperbacco!
Nirenstein&C equiparano i pacifisti della Flotilla, nove dei quali sono stati massacrati dai militari israeliani a bordo della nave Mar Marmara, ai terroristi filo Hamas, tant’è che hanno coniato il vergognoso termine di “pacifinti”. Ma tutta la loro forsennata propaganda non è riuscita a nascondere la realtà, documentata da una apposita commissione internazionale, tant’è che a quanto pare Israele, per quanto possa parere incredibile, si è accorta del suo tragico eccesso e si appresta a chiedere scusa alla Turchia, dato che i 9 uccisi, alcuni dei quali a sangue freddo, erano cittadini turchi.
Nirenstein si è distinta a suo tempo nell’aggressione “politica” contro Massimo D’Alema, reo in visita di Stato in Libano di avere accettato in dono una kefiah, il classico copricapo arabo, e lo aveva indossato qualche secondo su richiesta dei fotografi e cinefototeleoperatori  presenti. Barando come non di rado, la kefiah è diventata il simbolo del terrorismo internazionale e D’Alema è stato immediatamente bollato di intelligenza col terrorismo. E’ lo stesso modo di (s)ragionare di chi volesse accusare Gianfranco Fini di essere un sostenitore degli omicidi mirati israeliani o dei loro bombardamenti contro i civili palestinesi solo perché in visita di Stato in Israele ha indossato il keppele, cioè il tipico copri sommità del capo ebraico, offertogli dai suoi interlocutori israeliani, con soddisfazione della stessa Fiamma. Keppele sì e kefiah no? Come si vede, siamo al delirio puro e semplice. La simpatica Fiamma, aspirante Giovanna d’Arco d’Israele e per ora piccolo incrocio tra un Giuliano Ferrara e una Oriana Fallaci in sedicesimo, ha organizzato la recente maratona oratoria a Roma per Israele intitolata presuntuosamente “Per la Verità, per Israele”. Si tratta dell’iniziativa che ha visto Roberto Saviano inviare un suo video nel quale racconta le sue origini ebree e la sua infanzia in un kibbuz, confondendo stranamente anche lui tra ebrei e israeliani oltre che tra ebrei e sionisti, che è come dire confondere Saviano e i campani come lui con la camorra che in Campania spadroneggia. Ah, cosa non si fa per l’autopubblicità…
Tutta questa bella gente usa e abusa il termine terribilmente accusatorio “antisemiti” per colpire chiunque osi non allinearsi sulle posizioni israeliane, anche le più oltranziste e sbagliate, che finora hanno provocato oltre 80 mozioni di condanna e ammonimento a Israele da parte dell’Onu. Chissà, forse è antisemita anche l’Onu…, cioè il mondo intero, Mah. Non comment. Del resto anni fa Romano Prodi, all’epoca per così dire presidente  della Comunità Europea venne aggradito perché aveva osato dare notizia di un sondaggio condotto in Europa che dimostrava come per gli europei la politica antipalestinese di Israele fosse il più concreto pericolo esistente di guerra. Giusta o sballata che fosse, ed è, tale convinzione europea, l’accusa di antisemitismo agli europei e al povero Prodi è palesemente strumentale, oltre che scema. Il problema è che tutta questa bella gente finge di ignorare alcune cose. La prima è che sono semiti anche i palestinesi e gli arabi, motivo per cui a rigor di termini – che a me paiono comunque da mettere in soffitta – sono antisemiti  anche Nirenstein&C. La seconda è che già Koesler a suo tempo ha chiarito che il “semitismo” degli ebrei è assolutamente infondato: gli ebrei sono infatti un mosaico di spezzoni di etnie, le più varie: caucasiche, berbere, nordafricane, cazare, sacie. yemenite, abissine (i famosi falashà), slave, mediterranee, ecc. Koesler ha infatti dimostrato che Hitler e i volenterosi carnefici nazisti erano non solo dei criminali efferati, ma anche degli imbecilli ignoranti: il loro “antisemitismo” criminale si rivolgeva infatti contro milioni di esseri umani in gran parte europei tanto quanto lo stesso Hitler, Mussolini e le loro corti dei miracoli e dei macelli.
Con il lancio dell’accusa ormai più che abusata e strumentale di “anntisemitismo” Nirenstein&C corrono il rischio di finire come Leone Paserman, il portavoce della comunità romana condannato a pagare 50 mila euro di danni a Michele Santoro perché lo aveva accusato di antisemitismo – e ne aveva anche lui chiesto le dimissioni, anzi il licenziamento dalla Rai! – solo perché aveva osato fare il giornalista mandando in onda non le veline gradite a Paserman&C, ma un servizio che mostrava alcune sgradevoli realtà israeliane, ovviamente ai danni dei palestinesi. Forse è troppo pretendere che Nirenstein&C abbiano letto, studiato e capito i libri di Shlomo Sand, Israel Filkenstein, Ilan Pappè, Noam Chomsky, Rabkin Yakov, Ber Borochov, Anton Shammas, Sammy Smooha, Nurit Kirsh, ecc., e perfino le opere giovanili di Ben Gurion e del sionista non arabofobo Judah Magnes,  che dimostrano tutte come il sionismo si sia appropriato del pessimo mito cristiano dell'”ebreo errante” per sostenere per i propri fini politici l’insostenibile: vale a dire, l’esistenza e la compatta omogeneità del “popolo ebraico” a partire dai miti, storicamente fasulli, distrutti dagli autori citati (tutti ebrei e quasi tutti anche israeliani), di Abramo, della “schiavitù” a Babilonia e di quella in Egitto, nonché infine dell’esilio in massa dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme per mano dei romani. Nirenstein&C fanno parte del filone che confonde allegramente tra religione e “popolo”, come se esistesse per esempio un popolo protestante o uno cattolico o uno buddista o uno ateo, anziché l’insieme dei reletivi credenti. Nirenstein&C, oltre a sapere ben poco di ebraismo in quanto Storia, e magari poco anche in fatto di ebraismo in quanto miti e religione, devono essere innamorati delle tesi biologiche dei vari Ruppin e Salaman: la “pura razza ebraica” al posto della “pura razza ariana”. Ovviamente su “rigorose basi biologiche”… Il tutto per supportare l’incredibile “Legge del ritorno”, in base alla quale tutti gli ebrei del mondo possono “tornare dopo 2000 anni” nell’ex antica Giuda, detta dai romani Palestina, alla faccia dei suoi trimillenari abitanti, discendenti degli ebrei che non si sono mai mossi da dove si trovavano , che a un certo punto si sono convertiti all’islam e che sono molto più “semiti” – o se si preferisce, per dirla con Ruppin e Salaman, molto più di “sangue giudeo” – di quanto non lo siano Nirenstein e molti altri. La nostra simpatia per Israele ha delle perplessità di fronte al fatto che si tratta di uno Stato che, per dirla con Shlomo Sand, “appartiene a tutti gli ebrei del mondo, compresi quelli che vivono in altri Paesi e in Israele non ci metterebbero mai piede”, anche perché non pochi di loro, come per esempio i  Naturei Karta (= Guardiani della Città) sono contrari alla sua stessa esistenza, ma NON a chi ci vive da generazioni come i malcapitati palestinesi e più in generale i non ebrei.

Per il momento mi fermo qui. Ma credo che su questi temi ci sarà da tornare ancora. Nirenstien infatti è tra coloro che più spingono per “dare una lezione” all’Iran, ovviamente a base di bombe. Comprese quelle atomiche, stando per esempio alle convinzioni di Silvio Berlusconi confidate all’ambasciata Usa a Roma e rivelate da WikiLeaks. Convinzioni purtroppo non solo di Berlsuconi, ma anche di esperti di strategie militari citati per esempio da Giorgio Frankel nel suo libro “L’Iran e la bomba”, che smonta un’altra serie di leggende metropolitane e balle “atomiche”. Per ora concludo con la lettera alla rivista Karnenu e con l’articolo di Haaretz. Nirenstein, che di mestiere fa o faceva la giornalista, tant’è che la conobbi sia pure solo molto poco nella redazione romana de L’Espresso (allora aveva la E maiuscola…), finge di ignorare che in Israele ci sono giornalisti dello spessore e del coraggio di Gideon Levi, Amira Hass, Warshawsky, ed altri che non ragionano con il paraocchi sionista o con la logica di un rabbino razzista come Jussuf Ovadia, che è a capo di un partito della coalizione di governo e di recente ha augurato la morte a tutti i palestinesi.

LINK  DELLA  LETTERA  A  KARNENU: http://www.hakeillah.com/2_10_lettere.htm#Lettera_a_Karnenu_

ARTICOLO DEL QUOTIDIANO HAARETZ:

Nel quartiere di Gilo a Gerusalemme, uno dei più ampi in Israele, vivono circa 50.000 persone. Fino ad ora  non ha mai avuto un rappresentante al parlamento. A partire da questa settimana non è più vero. Fiamma Nirenstein, un’abitante del quartiere da 10 anni, è stata appena eletta al parlamento italiano. Se noi ci atteniamo alla definizione delle Nazioni Unite, che ritiene Gilo, nell’angolo meridionale della capitale, una colonia, si potrebbe dire che la Nirenstein è la prima “colona” a divenire membro di un parlamento non israeliano.
Questa settimana, in una serie di telefonate a Roma, fatte tra le prime voci di una vittoria vicina per la coalizione politica di destra alla quale appartiene la Nirenstein e le notizie della vittoria travolgente di Silvio Berlusconi, la Nirenstein  ha precisato in diverse occasioni di non aver richiesto la cittadinanza israeliana, ma che questo aspetto burocratico non aveva importanza per definire la sua identità. In una discussione che alternava l’ebraico e l’italiano, la Nirenstein ha detto che: “Mi sento come se avessi fatto l’aliyah [ “salita” o viaggio di ritorno degli ebrei in Palestina. n.d.t. ]”.
Durante le elezioni, la Nirenstein non mai nascosto la sua  israelianità. La sua campagna è stata incentrata sulla valutazione che Israele rappresenta l’avanguardia della democrazia occidentale nella lotta contro il mondo del terrore. “Io ho concorso per un posto al parlamento come rappresentante del distretto della Liguria. Ho tenuto comizi a Genova e in altre città della regione,” racconta, “ma alla gente non ho parlato di problemi locali. Ho detto loro che la cosa più importante per la loro identità italiana consisteva nello stare dalla parte di Israele.” La Nirenstein ha intitolato il suo libro più recente “Israele siamo noi”. Con il “noi” essa faceva ovviamente riferimento agli italiani.

Avvertimento.

Anche se l’Italia non ha grande esperienza nel campo degli attacchi terroristici ed il numero degli immigrati musulmani è piccolo al confronto di altri paesi europei, il discorso sull’importanza  della guerra al terrorismo islamico, o semplicemente come relazionarsi con l’Islam in generale è molto presente nei discorsi italiani contemporanei.
Oriana Fallaci ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a scrivere libri nei quali essa ha definito in modo diretto l’Islam come la sorgente di tutti i mali. Lo stesso Berlusconi, il leader indiscusso della destra italiana per più di una decina d’anni ha sostenuto in una delle sue comparse di pochi giorni fa: “Dobbiamo essere consci della superiorità della nostra cultura che ha portato il benessere al popolo di quei paesi che l’ hanno adottata ed assicura il rispetto per i diritti umani e religiosi. Tale rispetto certamente non esiste nei paesi islamici”.
Forse questo è il motivo per cui Berlusconi e Gianfranco Fini, socio di Berlusconi e capo  del precedente partito neo-fascista, hanno proposto alla Nirenstein di  associarsi alla loro lista congiunta, il “Partito della Libertà”.
Il padre della Nirenstein giunse in Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale, come soldato della Brigata Ebraica. A Firenze incontrò la madre di lei , che combatteva come partigiana contro il governo fascista e più tardi contro il regime nazista. “Io sono nata comunista”, afferma. Nella sua gioventù fece parte della generazione del 1968, fondò il primo giornale femminista in Italia e lavorò in giornali di sinistra. Dopo la Guerra dei sei giorni nel 1967, cominciò a crearsi un divario tra lei e i suoi “compagni comunisti”, che ritenevano Israele un paese occupante. Lei ricorda: “Per molto tempo rimasi confusa. Nel 1982 firmai una petizione contro la prima guerra in Libano. Oggigiorno non l’avrei sottoscritta. Che cos’ ha guadagnato Israele dal suo ritiro dal Libano?”

A destra di Netanyahu:

Il suo primo viaggio in Israele fu come giornalista, e fu solo dopo questa iniziale visita che essa vi ritornò per un lungo periodo nel 1992. Per due anni gestì l’Istituto Italiano di Cultura a Tel Aviv e dopo l’assassinio di Rabin decise di dover rimanere in Israele. “Avevo la sensazione che questo fosse il luogo più interessante di tutto il mondo, come pure percepii che la mia relazione con Israele era parziale.”  Essa non ottenne la cittadinanza israeliana in quanto ritenne che un passaporto israeliano l’avrebbe ostacolata nel lavoro, ma a parte questo, lei sostiene anche che “ogni ebreo nel mondo è un israeliano, anche se non ne è consapevole. Tutti coloro che non lo riconoscono fanno un grande sbaglio.”
Nella realtà della situazione delle correnti politiche israeliane, la Nirenstein è collocata a destra del Kadima e del partito Laburista, e forse perfino del presidente del Likud,  Benjamin Netanyahu. Essa afferma di credere nell’idea dei due stati per due popoli, ma ritiene che il principio di “territori in cambio della pace” è  uno sbaglio. Non c’è alcuna possibilità di discussione su ciò, ella spiega, fino a che l’intero mondo arabo non sarà disponibile a riconoscere Israele. I negoziati con Hamas sono assolutamente fuori discussione.
Ma ci sono sondaggi d’ opinione che affermano che una maggioranza di israeliani sono disponibili a negoziare con Hamas.
La Nirenstein: “Il pubblico sostiene un compromesso con Hamas, così che esso cesserà di lanciare missili su Sderot. Ma, moralmente parlando, non ci devono essere negoziati con Hamas, che ritiene che gli ebrei sono i figli di scimmie e di maiali. Non puoi negoziare con cannibali, che mangiano esseri umani.”
E’ molto difficile discutere con la Nirenstein. Non solo per la bassa qualità della connessione telefonica con Roma, ma anche perché lei ritiene che Israele sia il punto di riferimento che dovrebbe servire di ispirazione a tutto l’occidente.
Essa afferma che “Israele è l’avanguardia di tutte le democrazie del mondo ed è venuto il tempo per l’Europa di riconoscerlo.”

Ma nella campagna elettorale ti sei incontrata con italiani che a mala pena sanno dov’è Israele. Come sei riuscita a convincerli che Israele è importante per le loro vite?

“Ho detto loro che l’Italia può imparare molto da Israele. Si può apprendere che cosa sia una vera democrazia, come può sopravvivere una democrazia in condizioni di conflitto, senza tradire i suoi principi fondamentali. Israele è una cultura di vita, la cultura di un popolo che ha sempre cercato la pace. I nostri problemi in Italia sono dati dal fatto che talvolta non sappiamo chi noi siamo. Tu puoi sapere chi sei se riconosci il tuo nemico ed il tuo amico. Israele è l’amico per l’Italia.”

In altre parole l’Islam è un nemico?

“Non sto dicendo che tutti i musulmani sono terroristi, o che tutti i musulmani sono criminali. Ma Hamas ha affermato di voler conquistare Roma, per trasformarla in un avamposto dal quale conquisterà tutta l’Europa.”

E tu pensi che Hamas voglia realmente conquistare Roma?

“Roma è un luogo molto simbolico agli occhi dell’Islam radicale. L’Italia, con la sua cultura cattolica, è un nemico agli occhi dell’Islam.”

Ovviamente, tutto ciò tocca una delle questioni centrali della recente campagna elettorale in Italia. Fini, che è designato a divenire il portavoce parlamentare nella nuova amministrazione di Berlusconi, parla frequentemente della necessità di mettere al bando la immigrazione illegale. Perfino il moderato partito social-democratico, guidato dal precedente sindaco di Roma, Walter Vwltroni, ha dedicato molta attenzione all’argomento.
“La gente sente che l’immigrazione sta minacciando le sue città, la sua cultura,” afferma la Nirenstein. “Potrebbe essere esagerato, ma gli abitanti di Firenze, ad esempio, pensano alla loro città come un tempio per le opere d’arte che vi furono realizzate. Quando vedono i gradini del duomo pieni di immigrati, restano shockati.”

Ho vissuto a Firenze. Ricordo l’Italia come un paese tollerante.

“E’ molto cambiato. C’è un intero quartiere nel quale non puoi entrare di notte. Ci sono stupri, ci sono aggressioni, c’è spaccio di droga. Ci sono scuole per immigrati dove non tengono appeso il crocifisso. Gli immigrati disprezzano la nostra cultura. Noi diamo loro lavoro ed essi scherniscono i nostri valori. C’è una profonda contraddizione tra l’Islam radicale ed i valori italiani.”
“Il problema è dato dal fatto che difficilmente troviamo un Islam moderato in Italia. Proprio l’opposto. A Roma hanno costruita una enorme moschea. Ci sono una gran quantità di moschee in Italia ed in esse operano delle scuole coraniche molto anti-occidentali. C’è la poligamia, le mogli vengono percosse ed è un fenomeno molto comune. C’è il padre che uccide la propria figlia per l’onore della famiglia. E’ logico che gli italiani se ne sarebbero accorti e che ci sarebbe stata una reazione.”

Il saluto a braccio teso [ o fascista, n.d.t.]

Nei libri della Nirenstein non trovi il sentimento aggressivo anti-musulmano che grida da ogni pagina dei libri della Fallaci. Ma mentre lei non fa parte dell’ondata di opposizione agli immigrati e ai musulmani che sta travolgendo l’Italia, appartiene però alla nuova destra che è riuscita ad ottenere un’impressionante vittoria elettorale questa settimana. Sembra che non ci sia una cosa tale quale una “via di destra” che sia di “destra” in tutta Europa: Berlusconi, il capitalista dichiarato ed il più accanito filo-americano in Europa da un lato, la Lega Nord con il suo selvaggio incitamento dall’altro, e poi Fini e il suo precedente partito neo-fascista.
Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, in confronto a questo gruppo, sembrano quasi dei comunisti.
La Nirenstein non accetta “completamente” questa definizione. Per lei Berlusconi è uno di centro che riceve voti anche dalla sinistra, perché è “per gli oppressi” e vuole ridurre il loro carico fiscale. La Nirenstein si considera come “un’amica della Lega del Nord” che vuole trasformare l’Italia in uno stato federale. Essa ritiene questa un’ambizione legittima , anche se alcuni pronunciamenti della Lega  sono “sgradevoli”.
La sua vicinanza all’ex partito neo-fascista  ha creato alla Nirenstein dei disappunti durante la campagna elettorale, in particolar modo dopo che uno dei candidati di Berlusconi al senato, Giuseppe Ciarrapico, ha dichiarato con orgoglio di essere stato e di rimanere fascista. Secondo la Nirenstein, la sua candidatura “non si adatta” con la sua candidatura in quanto anti-fascista dichiarata, ebrea e figlia di una partigiana, ma ciò nonostante essa è rimasta nella stessa lista.
“Non esiste una lista perfetta,” dice.

Durante la campagna elettorale hai incontrato persone come Ciarrapico?

“Ad uno dei comizi elettorali al quale ero presente, a Genova, qualcuno ha fatto il saluto fascista. Andai dalle persone di Alleanza Nazionale ( il nome del precedente partito neo-fascista ) e chiesi chi fosse.  Dissi che io protestavo , che ero sorpresa di vedere cose del genere e che desideravo non vederle mai più.”

Ma lo stesso Fini usava fare il saluto fascista ai comizi negli anni ’60, quando tutti erano a conoscenza di dove aveva portato il fascismo.

“Io non so se Fini ha fatto quel saluto, può darsi nella sua giovinezza. Ma non so che cosa avrebbe dovuto fare di più oltre che inginocchiarsi allo Yad Vashem [ museo dell’olocausto a Gerusalemme, n.d.t.]. Avrebbe dovuto uccidersi?”

Non avrebbe potuto fare di più forse.  Ma come ti sei sentita tu, come ebrea, come figlia di una partigiana, di fianco ad un uomo che da adulto ha sostenuto il fascismo?

“Egli è stato fascista come io sono stata comunista, quando io restavo indifferente a ciò che faceva Pol Pot, quando ammiravo Che Guevara. Lo valuto come una persona che da allora si è trasformata.”

L’Italia del dopo-elezioni, dice la Nirenstein, è un luogo divenuto migliore, un luogo più stabile, un luogo senza una sinistra radicale ed una destra radicale. Lei non sa ancora che cosa farà nel nuovo parlamento. Alla Nirenstein piacerebbe occuparsi di affari esteri, ma  sa  che dovrà pagare un prezzo: Per ora rimarrà a Roma e manderà un saluto ai suoi buoni amici in Israele. Però non rinuncerà alla sua casa a Gilo, che resterà in attesa del ritorno da Roma del membro del parlamento.
[trad. mariano mingarelli]

281 commenti
Commenti più recenti »
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO, FACENDOLO MIA, IL SEGUENTE APPELLO:

    Care compagne e cari compagni,
    come certamente sapete, per domani mattina è convocata una conferenza stampa a Roma per presentare la Freedom Flotilla 2, con la presenza di alcuni compagni della Coalizione Internazionale. La conferenza stampa si terrà presso la sede nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, In Via Parigi n. 11, dalle ore 11.00. Da alcuni giorni, la Israel Lobby si è scatenata contro il Presidente dell’Ordine, Enzo Iacopino, chiedendone le dimissioni, perchè “colpevole” di ospitare la nostra conferenza stampa. La canea, guidata dai soliti Fiamma Nirenstein, Claudio Pagliara, Dimitri Buffa e dal sito Informazione Corretta, è fatta anche da un massiccio invio di mail di protesta.
    Il Presidente Iacopino non si è lasciato intimidire ed ha confermato l’ospitalità nella sede dell’O.d.G. per la conferenza stampa. E’ assolutamente necessario ed urgente manifestare solidarietà al Presidente Iacopino, per cui chiediamo a tutte e tutti di inviare immediatamente a nostra volta mail ai seguenti indirizzi:

    enzo.iacopino@odg.it e, per conoscenza (Cc) a enrico.paissan@odg.it e giancarlo.ghirra@odg.it .

    Di seguito, una proposta di testo che ognuno può rielaborare come meglio crede. L’importante è che le mail partano subito e che siano tantissime, per cui l’invito è a diffondere questo appello a quanta più gente possibile.

    Gentile Presidente Iacopino,
    a fronte degli attacchi strumentali che Le vengono rivolti per aver consentito lo svolgimento di una conferenza stampa per illustrare la prossima Freedom Flotilla che dirigerà verso la Striscia di Gaza, Le esprimiamo i sensi della nostra solidarietà e della nostra stima per la sensibilità democratica dimostrata.
    Garantire il diritto di informazione è una delle più nobili manifestazioni di democrazia e ci auguriamo che in molti seguano il Suo esempio.

  2. Vox
    Vox says:

    LO STRANO ATTACCO TERRORISTICO (?) IN SVEZIA

    … e’ stato preceduto da una telefonata di un militare a un amico, con l’avvertimento di star lontano da Queen street…

    http://translate.google.com/translate?js=n&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&sl=sv&tl=en&u=http%3A%2F%2Fwww.svd.se%2Fnyheter%2Finrikes%2Fforsvarsanstalld-varnade-for-daden_5804157.svd&act=url

    The “terrorist bomb” in Sweden just got a bit weird

    A person in the Armed Forces called a few hours before the explosions in downtown Stockholm a friend to stay away from Queen Street.

  3. Damocle
    Damocle says:

    «Israele potrebbe attaccare l’Iran». L’ha detto Berlusconi
    Il premier ha prospettato l’ipotesi, anche nucleare, in caso di estremo pericolo, a febbraio con il segretario della Difesa Usa.

    La rivelazione di Wikileaks.

  4. Damocle
    Damocle says:

    Con Obama si sta peggio!
    Più del 50 per cento degli statunitensi crede che la situazione economica attuale è peggiore di due anni, da quando Barack Obama iniziò la sua gestione presidenziale, lo dice un’inchiesta di Bloomberg appena diffusa.

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Un mosaico puo´essere ed anche diventare una cosa unica….caro Nicotri.Ed e´una cosa unica.

    Il mio personale parere riguardo la “Freedom Flotilla 2″ che come scrive lei ” si preparano a tentare ancora una volta di rompere l’assedio israeliano al milione e mezzo di esseri umani che vivono e/o sopravvivono a Gaza”…..e´una stupida iniziativa atta solo a provocare e nient´altro. C´e´un blocco navale? Stop! Perche´esasperare gli animi dove veramente non c´e´ne´urgenza ne´ bisogno?
    Il traguardo e´solo uno….provocare….e di consequenza peggiorare la situazione, bene invece farebbero se si facessero i fatti loro .
    Caro Nicotri….si renda conto una volta per tutte che a Gaza nessuno muore di fame….NESSUNO RUBA per fame o per sfamare i propri figli come succede in certe parti d´Europa ed anche in Italia….
    Le sara´sicuramente sfuggito che nell´arco delle ultime tre settimane, Gaza ha esportato fragole per mille tonnellate in confezioni di 250 Gr.in Olanda, tra l´altro anche fiori con l´aiuto decisivo di Israele che ha permesso il transito di fiori e fragole da Gaza attraverso il territorio Israeliano fino al porto di Ashdod e all´aeroporto di Tel Aviv .
    Se sono cosi ammantati dalla voglia di fare del bene…. quelli della “Freedom Flotilla 2″ vadano a portare aiuti a paesi dove realmente si muore di fame. Un saluto. Rodolfo

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ricordiamo che la Fiamma quando starnazza dando del fascista e antisemita (sob!) chi critica i metodi da scippo delle amministrazioni di Tel Aviv, omette sempre di rimarcare il fatto che tra i banchi della maggioranza governativa siede insieme a con un fascista e autodichiaratosi antisemita come Ciarrapico.

    Quando si dice coerenza della signora che, con una piccola mia manomissione del suo cognome in “NiereNstein” estrapolata dal tedesco, in italiano suonerebbe “calcoli renali”…
    C.G.

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    I fatti raccontati da chi ci vive e non le balle del Rudolfo:

    L’economia di Gaza è totalmente controllata da Israele, che decide sull’ingresso di ogni tipo di merce. Al momento solo 40 beni commerciali sono ammessi, rispetto ai 4.000 prima dell’assedio. La maggior parte dei materiali industriali, agricoli e da costruzione necessari per ricostruire le 3.540 abitazioni distrutte, e ristrutturare le 2.870 danneggiate, sono o vietati o severamente limitati. Eppure la ricostruzione servirebbe a rilanciare l’economia danneggiata seriamente durante l’ultima offensiva militare. Praticamente tutte le esportazioni sono proibite. Israele permette solo parzialmente l’ingresso di energia e carburanti, incluse benzina, gasolio, gas da cucina e carburanti industriali, impedendo agli abitanti di avere i servizi di base (compresa l’acqua corrente) persino per la normale conduzione dell’economia domestica. Non esiste una lista di prodotti permessi o vietati. Ricostruzioni giornalistiche indicano che oltre a materiali agricoli e da costruzione sono vietati i libri, gli strumenti musicali, le matite colorate, vestiti, scarpe, materassi, lenzuola, coperte, posate, stoviglie di ogni tipo, caffè , tè, salsicce, semolino, latticini, prodotti da forno, cioccolato e noccioline. Israele impone anche sanzioni economiche sulle tasse che raccoglie per l’autorità palestinese e che, di fatto, trattiene. La mancanza delle importazioni fondamentali e l’impossibilità di esportare ha costretto alla chiusura del 95% delle imprese palestinesi. I livelli di povertà hanno raggiunto l’80% della popolazione, mentre la disoccupazione ha superato il 42%. Il 75% della gente di Gaza, più di 1,1 milione di persone, non ha cibo a sufficienza in confronto al 56% nel 2008. Un mi lione di persone dipende ormai, esclusivamente, dagli aiuti alimentari internazionali”.

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma nessuno a Gaza muore di fame….questo e´appurato….o si hanno prove che qualche bambino e´morto di fame?
    La situazione venutasi a creare a Gaza e´il prodotto degli errori fatti dagli stessi. E gli errori si pagano amaramente .Punto
    Rodolfo

  9. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xCg
    Ma nessuno a Gaza muore di fame….questo e´appurato….o si hanno prove che qualche bambino e´morto di fame?
    La situazione venutasi a creare a Gaza e´il prodotto degli errori fatti dagli stessi. E gli errori si pagano amaramente .Punto
    Dei post copiati da siti di parte mi ci pulisco…….
    Rodolfo

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Gaza è strangolata e isolata dal resto del mondo da un assedio israeliano che dura da più di 4 anni, la Cisgiordania è inframmezzata da colonie israeliane e da posti di blocco israeliani che impediscono il libero movimento dei palestinesi. L’occupazione israeliana continua ad avanzare illegalmente su tutto il territorio che dovrebbe essere destinato alla Palestina. Ma uno stato senza territorio non esiste. E a Gaza si è creata una situazione di emergenza umanitaria : l’economia è inesistente a causa della chiusura ermetica dei confini e la popolazione è imprigionata dall’assedio.

    Organizzare una campagna internazionale verso un obiettivo unico è un impegno veramente complesso.

    Un obiettivo così potente come l’invio di una flotta internazionale per interrompere in maniera non violenta l’assedio di Gaza, potrà essere raggiunto solo con una forte pressione da parte dell’opinione pubblica internazionale

    Come possiamo agire, noi cittadini dal libero pensiero? Come possiamo riunire le nostre forze, con le nostre opinioni diverse, le nostre culture diverse, e fare in modo di agire concretamente?

    Ci uniamo tutti intorno agli stessi principi, per organizzare una flotta in direzione di Gaza, per dare un segnale politico importante dai cittadini del mondo al governo di Israele ed ai nostri governi che lo sostengono : Basta con l’assedio di Gaza. Basta con l’occupazione illegale del territorio Palestinese.”

    (Dal Manifesto della Freedom Flottiglia 2)

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Fatti e non chiacchiere da guitto:

    Durante l’Operazione “Piombo fuso”, gli impianti elettrici principali e le infrastrutture idriche e dei servizi igienico-sanitari sono stati presi di mira e parzialmente distrutti. “C’è solo una centrale nella Striscia, il 60% del fabbisogno energetico è soddisfatto dall’acquisto di energia elettrica da Israele ed Egitto. Le Interruzioni di erogazione elettrica – dalle quattro alle otto ore – si verificano ogni giorno, e il 10 % della popolazione non ha energia elettrica.
    Il sistema idrico è estremamente fragile e il 90% dell’acqua fornita per i residenti di Gaza non riesce a soddisfare gli standard stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ogni giorno circa 80 milioni di litri di acque reflue non trattate vengono scaricate nel Mediterraneo, con rischi per la salute e per l’ambiente, in particolare per i prodotti ittici. Malattie come la diarrea acuta, sono in aumento. Nessuna ricostruzione o riparazione della rete idrica pubblica è stata eseguita fino ad oggi.
    “Il blocco deve essere revocato oggi. E’ urgente. Manca tutto, compresi libri e matite. Gli ospedali e le scuole non hanno più finestre e tetti. Tutto deve essere ricostruito – case, strutture sanitarie, infrastrutture pubbliche. Allora la popolazione sarà in grado di ricostruire se stessa, sia fisicamente che psicologicamente”
    (Da Medici senza frontiere)

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xCg
    Ti sara´sicuramente sfuggito che nell´arco delle ultime tre settimane, Gaza ha esportato fragole per mille tonnellate in confezioni di 250 Gr.in Olanda, tra l´altro anche fiori con l´aiuto decisivo di Israele che ha permesso il transito di fiori e fragole da Gaza attraverso il territorio Israeliano fino al porto di Ashdod e all´aeroporto di Tel Aviv .
    Se sono cosi ammantati dalla voglia di fare del bene…. quelli della “Freedom Flotilla 2″ vadano a portare aiuti a paesi dove realmente si muore di fame.

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Così, tanto per offrire al rudolfo un pò di carta.
    Vetrata.
    Adatta al suo deretano.
    C.G.

  14. mario
    mario says:

    mi permetterei di aggiungere che se la senatrice ha padre di religi0ne ebraica e madre italiana, per le regole che la bibbia pone in materia non è ebrea di nascita ma soltanto, eventualmente, per conversione (che la religione ebraica, giustamente a mio avviso ed unica fra quelle del libro, non sollecita).

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    TERRITORI PALESTINESI
    Mortalità infantile
    24,2%o

    Speranza di vita alla nascita
    72,5

    Indice di sviluppo umano
    0,737; posizione 110/182

    PIL per abitante ($)
    800

    (Fonte: Medici senza frontiere)

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Tasso di mortalita´infantile in Turchia e in Bulgaria fino al 28%,
    in Italia tra il % e l´11%…..il che e´tutto dire.

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E´ evidente la critica situazione in cui si trova il sistema sanitario palestinese. Invece di comprare armi e far sparire Miliardi di Euro avrebbero potuto fare di piu´per la sanita´.

  18. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Be´adesso vado….sono stufo di discutere con gente con il paraocchi che ragiona a senso unico. Bye bye

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Di un pò, dove li prendi i tuoi dati?
    Dalla signora Fiamma Calcolirenali?
    Ah, bèh.. molto edificanti e qualificanti.
    sì, sì.
    C.G.

  20. controcorrente
    controcorrente says:

    Rudy, colpisce duro e a fondo…!! da macho latino

    Il mio personale parere riguardo la “Freedom Flotilla 2″ che come scrive lei ” si preparano a tentare ancora una volta di rompere l’assedio israeliano al milione e mezzo di esseri umani che vivono e/o sopravvivono a Gaza”…..e´una stupida iniziativa atta solo a provocare e nient´altro. C´e´un blocco navale? Stop! Perche´esasperare gli animi dove veramente non c´e´ne´urgenza ne´ bisogno?

    ———-
    Credo che si possa parafrasare il “macho ” rudy, con una individualizzazione del concetto Chiave dell’amatore nostrano..

    Per cui : C’é uno stronzo nel Blog ,,Stop ! perchè esasperare gli animi dove veramente non c’è nè urgenza , nè bisogno !
    Evitiamo stupide iniziative atte solo a provocare e inviamo in Germania un “quintale di carta igienica”di aiuto , a un grande deretano, di modo che l’olezzo venga ridotto , quando i venti del Nord , superano le Alpi!

    cc

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Le tonnellate di “caxxate” alla fragola,impestano il Blog solo che al posto del classico odor di fragola si sente un tanfo di M..

    Ho fatto una seria ricerca sulle tonnellate di fragole di Gaza , all’ingrosso, pagati i dazi e i noli ai generosi popoli confinanti credo che l’utile netto non possa superare i 500 mila EURO, CHE SUDDIVISI per I milione e mezzo di ab di gaza , fanno meno di 0,50 euro a testa …ma quando la finiamo di usare i numeri per spaRARE CAXXATE ED IMPRESSIONARE la gente…!!

    cc

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC
    Quello impressiona solo se stesso, figuriamoci..
    Omette, il guitto tastakuli a manomorta, di aggiungere che ai palestinesi da anni è stato sequestrato loro il porto marittimo di imbarco e sbarco e che la pista dell’ aereoporto è pieno di buche fatte dagli israeliani per impedire partenze e atterraggi.
    Non passa una spilla senza l’autorizzazione degli occupanti di terre altrui.
    Questi sono i fatti.
    C.G.

    P.S.: da notare che Mister Tastakuli, non appena sente l’acqua alla gola, se la svigna.
    Lo faceva anche sul blog di Goldkorn insieme a quei due noti teppisti suoi pari.
    C.G.

  23. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X quello con poco prepuzio e niente cervello.

    Il mio personale parere riguardo la “Freedom Flotilla 2″ che come scrive lei ” si preparano a tentare ancora una volta di rompere l’assedio israeliano al milione e mezzo di esseri umani che vivono e/o sopravvivono a Gaza”…..e´una stupida iniziativa atta solo a provocare e nient´altro. C´e´un blocco navale? Stop! Perche´esasperare gli animi dove veramente non c´e´ne´urgenza ne´ bisogno?
    STUPIDO LO SEI TU e lo dimostri in continuazione, da perfetto rincoglionito accusi altri di fare copia ed incolla e poi inserisci alle 11:43 il commento #13 che l’esatta copia della parte finale del #6 inserito alle 11:08. Pazienza copiare, come fai sempre, ma almeno leggi quello che copi e cerca di ricordartelo per più di 35 minuti.
    Spiegare ad un decerebrato che quelli di “Freedom Flotilla 2″ vanno a Gaza proprio per dimostrare al mondo l’ingiustizia di quel blocco navale, che le fragole di Gaza non dovrebbero passare per i porti israeliani visto che Gaza ha i suoi porti, ma con uno che fa della stupidità una professione è tutto tempo sprecato.
    Comunque una cosa giusta può dirla anche un citrullo Dei post copiati da siti di parte mi ci pulisco ……. ECCO … BRAVO .. PULISCITELO BENE …. LO HAI PARECCHIO MERDOSO

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  24. controcorrente
    controcorrente says:

    Le fragole di Gaza…
    e fregole “note”…
    A tutto campo!

    Caro Pino, ti scrivo questo pezzo nell’attesa che si carichi la batteria della mia “vecchia” auto di servizio ..Palio da carico, di legna e orto frutta, nella speranza che riparta.
    I KM sono 220.000 e il vecchio Diesel anche se usato per viaggi corti, ormai, comincia a sentire i sintomi dell’usura.
    Credo che ad avere una Palio siamo rimasti in due,al paesello..,ma io sono affezionato..sai quel tipo di affezione tipica di un credente come me ,con un’occhio al portafoglio e uno alla fede, e che trova una consolazione estrema nella fede e nell’affezione alle cose vecchie di un tempo.

    Recentemente ho letto un nuovo libro su un caso “vecchio”, quello di Bruno Pontecorvo….una attenta lettura farebbe pensare che il passaggio nell’URSS dello scienziato fosse stato favorito dal Parente Sen Emilio Sereni che con i soldi di Seniga e di Secchia , forniti direttamente da Stalin, si potrebbe dire che Stalin finanziasse una cospicua parte dell’ebraismo italiano, che era non poca cosa all’epoca all’interno del gruppo dirigente del vecchio PCI.
    Con questo tipo di ragionamento alla cazzo di cane,si può anche comprendere come certe cazzate escano dalle “menti malate” di certi figuri ex_PCI e con carriere nate a Paese Sera, siano poi sfociate nel leccaculismo ai nuovi padroni.
    Si guadagno medaglie , ma soprattutto patenti di indistruttibiltà e temo anche un bel pò di soldi che non guastano mai.

    Quello che mi suona starno e che ci sia un sacco di gente che dice “stronzate fini” a gratis…mi lascia perplesso ..!!

    cc

  25. Anita
    Anita says:

    A Reuters/Ipsos poll on Tuesday found the number of Americans who believed the country was headed in the right direction fell 4 percentage points since late October, from 33 percent to 29 percent.
    ————————————————————————

    Sondaggio A / Reuters Ipsos di Martedì ha trovato il numero di americani che credono che il paese era guidato nella giusta direzione, è sceso di 4 punti percentuali dalla fine di ottobre, dal 33 per cento al 29 per cento.

    ==

    A mio parere e’ anche di piu’, lo sento da tutti i ceti…..

    Anita

  26. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    grazie di aver riportato la notizia, adesso siamo tutti più tranquilli e sereni in italia.

    cc

  27. Anita
    Anita says:

    x Tutti

    Mi dovete scusare ma non ho mai letto un forum cosi’ fissato su materie fecali….e’ forse una specie di feticismo?

    Anita

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sarebbe corretto aggiungere che il povero Obama deve tappare i buchi lasciati dalla cricca criminale che governava in precedenza e che hanno delapidato le casse dello Stato tra guerre, guerrette e banchieri puzzoni.
    Per ricordarlo alla Vispa Teresa:
    Cheney, il suo vice Bush e quella pezza da piedi di Rumsfeld.

    Ma questo è meglio tacerlo, vero?

    C.G.

  29. Peter
    Peter says:

    x Anita

    ad occhio e croce, direi che il gergo piu’ ‘fissato’ con materie fecaloidi e’ proprio quello italicus, almeno in ambito europeo, ma oserei dire mondiale, dato che non credo che africani ed orientali lo siano affatto. Seguito a distanza dal tedesco, per quel che ho visto in giro: anche loro sono fissati con un certo buco, scheisse, scorregge, etc…, nelle conversazioni piu’ o meno accese.
    I francesi al massimo dicono m…de, gli inglesi ed americani possono arrivare a dire ‘don’t give me this s…t’.
    Non mi pare poi che le altre lingue usino poi mai ‘cesso’ come lo fanno gli italiani, che arrrivano a dirlo anche di persone…

    Gli italici sono fissati con la fase sadico-anale dello sviluppo libidico

    ciao, Peter

  30. controcorrente
    controcorrente says:

    Il Pensiero “MODERATO”

    Applichiamo i “principi ” del pensiero moderato alla questione israelo -palestinese.

    L’onesto moderato sa che in genere non tutte le ragioni stanno da una parte e non tutti i torti dall’altro.
    Ma l’onesto moderato, sa anche riconoscere che “lo status” quo ,preso a pretesto della verità, è sostanzialmente una menzogna,quando non diventa una vera e propria mistificazione di Stampo nazista,là dove afferma con sicurezza che dato lo status quo,non bisogna rompere le Balle ai manovratori.
    Un pò come se , lo status quo determinatosi dopo la conquista dell’Europa da parte dei nazisti, considerasse una provocazione la denuncia dei campi di sterminio , affermando pure che la situazione in cui si trovavano gli Ebrei reclusi era da addebitarsi a loro stessi,che non avevano saputo darsi un classe dirigente migliore che non fossero che ladri strozzini.
    Il moderato serio ,sa entrambi le cose ed è per questo che io sono un moderato attento alle sfumature..!!
    ( E che cataloga tutte le sfumature con lo stesso peso , in modo laico e sereno , non attribuendo a nessuna ipotesi proprietà divine particolari )
    Un ragionare piano , piano..diciamo privo di inutili intellettualismi , direi banale tanto per non complicarsi la vita..!!

    cc

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,
    devo riconoscere che la tua è una brillante analisi socio-psico politica , che conduce ad una definizione importante e pesante sullo stato degli italiani.”.fase sadico-anale dello sviluppo libidico”
    Vorrei però che fossi più preciso..e continuassi nell’approfondimento analitico, in quanto temo che questa conclusione possa dare adito a diverse interpretazioni…quasi che lo sviluppo normale della libido fosse repressa e quindi si sviluppassero istinti sadici aventi per oggetto…” un certo buco, scheisse “”
    Potresti proseguire nell’analisi se la cosa non ti procura troppo disturbo ?

    ciao
    cc

    ps – In effetti nei morigerati salotti e meno che nei alti salotti di Sua maesta britannica certe frasi sono “bandite” dire isconvenieti..magari si pratica in salotti come dire..più riservati..
    Siamo proprio degli “sconcioni” noi italici.

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Stavo per inviarle una e-mail per chiederle preoccupato se le era accaduto qualcosa, visto il protrarsi della sua assenza.

    Ovviamente lei è libero di credere ciò che crede, ma a fronte del suo parere ci sono le ricerche documentate di Shlomo Sand e vari altri. Inoltre lei è evidente che non conosce la Storia ebraica, dato che gli ebrei NON si sono mai neppure posti il problema della loro unità fino a meno di due secoli or sono. Certo, ciò non toglie che, come i vari “popoli” della pensola italiana, possano legittimamente dire o mettersi in testa di essere un popolo unico. Certo però non a spese di chi non c’entra nulla, cioè dei palestinesi che da Giuda, Canaan, Galilea, ecce., NON si sono mai mossi, quindi certamente più “semiti” di lei e con più diritti di lei e della Nirenstein di vivere dove vivevano e vogliono continuare a vivere senza espropri, angherie, bombardamenti, omicidi “mirati”, risoluzioni dell’Onu buttate nel cestino della carta straccia a dozzine e dover per giunta giurare fedeltà all’ebraismo o al cristianesimo o all’islam o all’ateismo o alla “razza” altrui. Semplice ed elementare. Non le pare?

    Il blocco navale c’è? E allora? Dato che è illegale, non rispettarlo è solo doveroso. Se l’Iran o l’Egitto o l’Italia o la Cina decretassero il blocco navale di Israele, lei cosa farebbe? Applaudirebbe? Non credo. I romani sottoposero ad assedio Masada, e non mi pare che “il popolo ebraico”, peraltro inesistente, abbia mai applaudito. Perché applaudire quindi lo strangolamento di Gaza? Per i romani guardi che erano terroristi anche i rifugiati di Masada. Così come tutti gli ebrei delle varie guerre giudaiche. Come la mettiamo?

    Riguardo infine le condizioni di vita a Gaza, è evidente che lei non le conosce quanto meno perché non c’è mai stato e beve la solita propaganda. Sappia che sono fino ad ora almeno 500 le persone morte perché impossibilitate a curarsi come si deve perché Israele ha negato loro, benché gravemente malati, il permesso di uscire da Masada, pardòn da Gaza.
    Un saluto. Soprattutto a Beniamino.

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Mario

    Guardi che gli ebrei hanno praticato il proselitismo per secoli e secoli, convertendo molte popolazioni che con Gerusalemme, il regno di Giuda, la “terra promessa” e altri simili miti antistorici NON avevano NULLA a che vedere. Dal Marocco ad Etipia alla Sacia e al Caucaso e al mar Nero, dalla Rus, poi diventata Russia, alla Mesopotamia e allo Yemen, c’è stato tutto un fiorire di popolazioni convertite all’ebraismo senza che fossero “semite” neppure da lontano. Un conto è ciò che dicono i preti, cristiani, musulmani, ebre, buddisti, ecc., che siano, un altro è la verità intesa come fatti storicamente accaduti.
    Un saluto.
    pino nicotri

  34. controcorrente
    controcorrente says:

    Infine sempre a proposito delle interessanti “analisi”che si sviluppano intorno a certi argomenti, mi sovvien che negli studi medi matematici si sviluppavano interssanti teorie e che vi era un capitolo apposito che si occupava ..”dello studi dell’intorno del punto ..” che era la premessa poi dello studio del limite, che sta alla base di tutto il calcolo infinitesimale…

    I volgaroni zotici delle classi basse , risolvevano la questione dell’intorno del punto affermando di fronte a delle insistite teorie che “tanto sono tutti uguali” e che quindi lo status quo è immodificabile..confutavano con il seguente teorema :

    C’è una e una sola cosa uguale in tutto il mondo .: ” Il gusto che proviene infilando due dita nel punto, assaggia l’uno, assaggia l’altro il risultato è identico.
    Questa importate asserzione per chi con metodo scientifico volesse constatarne la veridicità è facilmente praticabile..per cui buon lavoro..!

    cc

  35. Peter
    Peter says:

    x CC 35

    la cosa effettivamente mi disturba, specie data la tendenza di un certo tuo caro amico a chiamarmi nevrastenico ad ogni pie’ sospinto

    Peter

  36. controcorrente
    controcorrente says:

    caro peter,
    per carità, nessun problema ed anche se è Francese come si dice ..: “Noblesse oblige ”

    cc

  37. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    ricordati che per un sano ” principio capitolista produttivo, non vi può mai essere limite al meglio.
    Ti accorgerai in futuro che ho ancora “ampie zone di miglioramento”.
    A cominciare da questo post !

    un bacione
    cc

  38. Peter
    Peter says:

    x CC

    sadico-anale non e’ una frase di mio conio…come sembri credere tu.
    Pero’ hai ragione che la repressione di certi istinti ne previene l’evoluzione, causando fissazioni e regressioni a certe fasi di sviluppo.
    Il sadismo e’ considerato un aspetto ‘anale’. Altri aspetti tipici di quella fase sono le tendenze ossessive, per esempio lavarsi le mani molto spesso fino a spellarsele, o anche la tendenza eccessiva all’ordine e pulizia, ie trasformazione nel contrario come meccanismo di difesa. E poi la passione per numeri, rapporti, proporzioni, ripetizioni numeriche e di forme…

    Peter

  39. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,
    dal che deduco che tutta la matematica moderna dai greci in poi è afflitta da “tendenze ossessive”..
    Ma ti ricordo che la matematica ha anche scoperto i numeri irrazionali, i numeri complessi e i l’impossibilità di rapporti esatti come il rapporto tra il lato del quadrato e la sua diagonale, il rapporto tra il diametro del cerchio e la sua circonferenza .
    Infine con il concetto di limite direi che è meglio lascia perdere in quanto filosoficamente ,traducendo, una volta assegnato un valore…limitiamoci alla logaritmica con tendenza all’infinito con “stronzo” al posto di infinito…

    un salutone

    cc

    cc

  40. controcorrente
    controcorrente says:

    Ahhh dimenticavo , per quanto riguarda la ripetitività ossessiva di forme , la natura stessa a questo punto soffre di tendenze ossessive..basta pensare ai “frattali “..

  41. Peter
    Peter says:

    x CC

    anche vaffanc… e’ un invito esplicito che si usa solo in italiano…i francesi gia’ dicono va t’en faire enculer, che significa esattamente l’opposto. Noblesse oblige, come dici tu…
    In inglese si usa f….off, senza riferimento al c..lo, anche se raramente un tempo si diceva sod off…e si usa ancora dire poor sod per povero cristo…

    La coprolalia e’ tipica del bambino che sta acquisendo il controllo degli sfinteri, e dice sempre ‘cacca, cacca’…

    Peter

  42. Peter
    Peter says:

    x CC

    mi saro’ espresso male…
    la matematica non e’ anale, ma la tendenza alle ripetizioni numeriche, alla catalogazione, alla precisione, alla classificazione e categorizzazione (vedi la fifolosia tetesca, Kant in particolare, il quale per coincidenza usciva di casa ogni mattina alla stessa ora e minuto…) decisamente si’

    Peter

  43. controcorrente
    controcorrente says:

    La coprolalia e’ tipica del bambino che sta acquisendo il controllo degli sfinteri, e dice sempre ‘cacca, cacca’…

    x peter
    In effetti il bambino guarda estasiato il “primo prodotto che fa e che percepisce come interamente suo”…le esagerazioni avvengono per esempio quando “le suocere indiavolate si contendono il primo pannolino con il prodotto ,al grido di “cacca santa”..

    ciao
    cc

  44. Popeye
    Popeye says:

    …SUDDIVISI per I milione e mezzo di ab di gaza , fanno meno di 0,50 euro a testa …ma quando la finiamo di usare i numeri per spaRARE CAXXATE ED IMPRESSIONARE la gente…!!
    Caro CeCi
    Questo vale anche per te. Potevi dividerlo usando tutta la popolazione del mondo!

  45. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Una cosa e’ dirlo, un’altra e’ scriverlo.

    In inglese, negli US, la parola sh.t e’ un esclamazione casuale, non elegante, ma usata come esclamazione.
    Forse e’ dovuto alla brevita’ della parola, non lo so.

    Ho anche notato che le persone non nate qui, usano quella parola piu’ di frequente, infatti usano parole sconce e bestemmie piu’ apertamente degli Americani.
    Parole che non userebbero nella loro lingua nativa.

    L’ho notato su me stessa, giocando a tennis per esempio, anche se non tutta la parola, just ho sh………o, ho sugar.

    Usiamo idiomi, interjections, come:

    holy moley
    holy cow
    holy mackerel
    holy smoke

    Queste sono interjections per indicare sorpresa.

    Anita

  46. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Popone,
    i dati in genere possono essere usati per due scopi
    A) per ingannare la gente
    B) per renderla edotta delle dimensioni di un problema

    Voi usate sempre dadi “truccati” tirate 10 volte viene sempre 12.
    Finchè non si scopre il trucco e allora fate la fine dei bari nel “vecchio Far West” ..
    nella migliore delle ipotesi verrete buttati a calci in culo fuori dai saloon ,cosparsi di pece e innaffiati di piume d’oca..esposti al pubblico lubidrio…nella migliore delle ipotesi !

    Sei un simpaticone..ma non ne azzecchi più una da tempo…cercati il cervello e pregalo che ritorni ,promettendogli che non gli farai più fare certi ragionamenti…come ben sai è questa la ragione del perchè non ne possiedi più uno da tempo..!

    cc

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