Berlusconi è andato da Putin per farsi dare documenti su Giorgio Napolitano dell’epoca in cui esistevano il Pcus, l’Urss e il Kgb?

Uso il punto interrogativo SOLO perché sono una persona educata e prudente, ma non riesco a crederci. Mi è stato detto che il misterioso e improvviso viaggio di Silvio Berlsuconi in Russia dall’amico Putin aveva uno scopo ben preciso: prendere visione – e farne copia – dei documenti esistenti nei capaci archivi russi sul nostro attuale presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il periodo in cui lui era comunista ed esistavano ancora l’Urss, cioè l’Unione Sovietica, il Pcus, cioè il Partito comunista sovietico, e il Kgb, cioè gli invasivi servizi segreti dell’Unione Sovietica.

In Italia c’è già stato il tentativo di travolgere molti dirigenti e giornalisti comunisti italiani per mezzo del famoso “rapporto Mitrokhin”, dal nome dell’agente del Kgb che per anni copiò pazientemente documenti segreti per poi venderli all’Inghilterra. Il contenuto del “rapporto Mitrokhin” provocò, tra l’altro, la creazione di una apposita commissione parlamentare che cercasse di capire cosa ci fosse di vero. Alla fine la montagna partorì il topolino, e tutto finì italianamente a tarallucci e vino.

Se è vero che Berlusconi è volato dall’amico Putin per procurarsi direttamente dagli archivi ex sovietici documenti, che si presume non si riferiscano ad attività da suffragette o di carità alla S. Vincenzo, riguardanti Giorgio Napolitano e magari anche qualche ancora attuale big ex comunista di ciò che sopravvive della sinistra, allora è possibile che stiamo per assistere a scossoni molto più violenti del caso Boffo e del caso Marrazzo messi assieme e moltiplicati per cento. Un caso Boffo e Marrazo al Quirinale, e per motivi ben diversi da quelli da quattro soldi che hanno travolto l’ex direttore de L’Avvenire d’Italia e l’ancora per poco governatore del Lazio? Da un ex direttore del quotidiano dei vescovi italiani e da un prossimo ex governatore del Lazio si sta per passare a un ex presidente della Repubblica italiana? O ci saranno “solo” manovre e pressioni silenziose, che qualche cinico irriverente forse chiamerebbe ricatti inconfessabili? Magari per evitare altri “tradimenti” di Napolitano come quello denunciato in televisione, alla Rai, da Berlusconi in persona  riguardo le mancate pressioni sulla Corte costituzionale per farle approvare l’indecente Lodo Alfano?

Temo che la politica italiana stia per vivere una stagione ancor più fogniaria di quella che già sta vivendo da troppi anni. E che l’inverno in arrivo sarà molto ma molto freddo. Un inverno….. russo. Scaldato dal gas graziosamente concesso dal caro Putin…

Termino perciò ponendo a Silvio Berlusconi un’altra domanda, una sola, rinunciando per ora alle altre due o tre che ho sulla punta della lingua:

“Egregio signor primo ministro, può dirci per cortesia se è vero quanto alcune malelingue mi hanno ventilato, e cioè che lei è volato improvvisamente in Russia, accampando un torcicolo e bidonando anche il re e la regina di Giordania, per farsi regalare dal caro amico Putin documenti dei servizi segreti dell’era sovietica sul nostro attuale presidente della Repubblica? Vale a dire, sull’ex dirigente del Partito comunista italiano Giorgio Napolitano”.

Certi che lei non risponderà, e in attesa di nuove imprese di Vittorio Feltri, le ricordiamo un noto proverbio: “Chi tace acconsente”.

216 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Peter
    Peter says:

    xGV

    inutile precisare che la Svezia e’ un paese EU, la Norvegia no. E le motivazioni che ne diede a suo tempo erano semplicemente razziste (anni ’70)

    Peter

  2. Anita
    Anita says:

    x Peter

    La Norvegia e’ stata discussa in precedenza, non si puo’ fare paragoni con nazioni con pochi abitanti, meno di 5 milioni.
    Si’, e’ lunga, la distanza da Oslo a Torino mi sembra appropriata.
    E’ ricca di petrolio, ne esportano circa il 50%, sono i terzi esportatori dopo Arabia Saudita e Russia.

    Sono anche ricchi di risorse minerarie, di gas e carbone.
    L’Eni ha scoperto un giacimento di petrolio recentemente.

    La popolazione si mantiene grazie agli immigranti, senno’ sarebbe in diminuzione.

    La pesca e’ un grande commercio, il baccala’ viene dalla Norvegia.
    Io credevo che fosse un invenzione Italiana, non scherzo.
    Lo venni a sapere anni fa’, io lo odio, in qualsiasi forma o ricetta, ma e’ comunissimo sulle tavole degli italiani del meridione.
    Qui si trova nei mercati Italiani, specialmente sotto le feste Natalizie.

    Buona notte,
    Anita

  3. Noam Chomsky: per i palestinesi solo Terrore e Punizione
    Noam Chomsky: per i palestinesi solo Terrore e Punizione says:

    http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/me5_terrore.html

    Noam Chomsky
    La colonizzazione del Medio Oriente:
    le sue origini e il suo profilo

    Terrore e punizione

    La Dichiarazione dei principi inizialmente suscitò grandi speranze, perfino euforia, tra i palestinesi. Questo è comprensibile dopo anni di sofferenza e di lotta culminati nell’Intifada, che venne repressa con straordinaria crudeltà. Ma non è mai una buona idea farsi sedurre dalla retorica dell’esaltazione e dalla speranza disperata invece di attenersi ai fatti concernenti il potere e, nel caso specifico, al testo letterale dei documenti formulato dai vincitori. Com’era inevitabile, la dura realtà ha progressivamente spazzato via gli entusiasmi iniziali. Una conseguenza è stata l’insorgere del terrorismo, che ha modificato il tradizionale schema nel quale le vittime erano in maggioranza arabe. I fatti sono difficili da stabilire, dal momento che l’uccisione dei palestinesi, o altre atrocità e violenze nei loro confronti, ricevono poca attenzione, e, di certo, non ricevono l’imponente copertura e l’appassionata denuncia della “folle strage” (New York Times) che si hanno quando le vittime sono ebrei israeliani. Scegliendo praticamente a caso, i redattori del Times e di altre riviste, non hanno espresso alcuna “ripugnanza e sdegno”, né hanno visto alcun bisogno di riportare almeno i fatti, quando le squadre della morte fondate nel 1989 sono tornate a colpire, uccidendo solo nella prima settimana del 1995 sette persone, quattro nel villaggio di Beit Liqya; un’altra venne salvata dal coraggioso intervento dell’attivista per i diritti umani palestinese Hanan Ahrawi, ex membro del gruppo di negoziato dell’Olp. Una rara notizia nella stampa statunitense riporta che negli anni successivi alla firma degli accordi “sono morti 187 palestinesi principalmente per mano di una Forza di difesa israeliana (Fdi) sempre più tesa, gravata dal peso della responsabilità di proteggere i coloni ebrei”, a fronte di 93 israeliani; a maggio del 1995 il numero era salito a 124 israeliani e 204 palestinesi, “un numero di vittime inferiore agli anni precedenti”. Il gruppo fondamentalista islamico Hamas, considerato il principale agente del terrorismo antiebraico, ha proposto negoziati per allontanare i civili dal centro della guerra e delle violenza”, riporta la stampa israeliana, ma il primo ministro Rabin ha respinto l’offerta sulla base del fatto che “Hamas è il nemico della pace e il solo modo di trattare con loro è una guerra di sterminio”.

    Anche le atrocità israeliane in Libano passano regolarmente sotto silenzio negli Stati Uniti. Più di 100 libanesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano o dai suoi mercenari dell’esercito del Libano del sud nella prima metà del 1995, riporta l’Economist di Londra, a fronte dei sei soldati israeliani caduti in Libano. Le forze israeliane usano armi terribili, compresi granate antipersona che si frantumano in schegge di metallo (talvolta granate a azione ritardata in modo da portare al massimo livello il terrore), che hanno ucciso due bambini nel luglio del 1995, altri quattro nella stessa città alcuni mesi prima e altri sette a Nabatiye, dove “nessun giornalista straniero si è casualmente trovato” a descrivere le atrocità, come ha riferito Robert Fisk. Di solito si hanno delle menzioni occasionali nel contesto di articoli che denunciano le azioni terroristiche di rappresaglia degli Hezbollah nei confronti degli israeliani. A prescindere dall’identità delle vittime, la reazione delle autorità militari è invariabilmente la stessa: punire i palestinesi. L’esempio più drammatico si è avuto a Hebron dopo il massacro di 29 palestinesi nella moschea di Ibrahim nel febbraio del 1994 da parte del colono di Hebron Baruch Goldstein, un immigrato americano, al pari della gran parte della frangia estrema, di temperamento neonazista, come i commentatori israeliani regolarmente osservano. Dopo il massacro, “l’occupazione israeliana raddoppiò l’oppressione” dei palestinesi, ha riportato un anno dopo Ori Nir. Nuove misure di sicurezza “per proteggere i coloni ebrei dalla vendetta” divennero permanenti, con le strade principali chiuse e il mercato, un tempo centro regionale e base dell’economia di Hebron, distrutto. Il mercato è stato chiuso perché si trova nei pressi dell’insediamento di 50 famiglie ebraiche in questa città di 120.000 palestinesi, e “i coloni erano soliti rovesciare i chioschi in scorribande, finché le autorità militari israeliane si stufarono di trovarsi in mezzo a tumulti e si limitarono a chiudere il mercato”, riporta il corrispondente Gideon Levy: “Ora i negozi sono chiusi e l’ingresso nella strada è consentito solo agli ebrei”, compresi quelli che “vanno al mercato con cani feroci per intimidire i palestinesi”, scagliano pietre contro di loro mentre marciano attraverso le zone palestinesi “armati e pronti ad entrare in azione” durante le settimanali scorribande del sabato sera, o chiariscono chi è che comanda in altri modi, con l’acquiescenza delle forze di sicurezza.

    Gli autobus degli arabi sono banditi dalla città, continua Nit, mentre quelli usati dalla esigua minoranza dei coloni ebrei si muovono liberamente. Per gli arabi, la “folle realtà” posta dalla forza militare “subordina le loro vite agli interessi dei coloni”. La vita per loro è divenuta “un incubo” con la distruzione dell’economia e la costante violenza da parte dei coloni che tengono incatenati dei cani per sbarrare loro il passaggio, dipingono sulle loro case stelle di David slogan come “Fuori gli arabi”, “Morte agli arabi”, “Lunga vita a Baruch Goldstein” e perpetrano umiliazioni arbitrarie o anche di peggio mentre le forze di sicurezza girano lo sguardo dall’altra parte. Si fanno vedere, aggiunge il corrispondente Ran Kislev, ma solo quando gli arabi “cercano di difendere la loro proprietà” a Hebron o nei villaggi circostanti. Con la normale conseguenza “che numerosi arabi vengono feriti e ancor di più imprigionati”.

    La punizione forse più severa è il coprifuoco che segue regolarmente a ogni tumulto, a prescindere da chi ne sia responsabile. Dopo il massacro di Goldstein nella moschea (la Grotta dei patriarchi), il confino degli arabi per lunghi periodi tramite virtuali (spesso reali) arresti domiciliari divenne una routine, attuata talvolta in un modo che rivela la sgradevole realtà più efficacemente delle regolari atrocità. Durante le vacanze della Pasqua ebraica nel 1995, per esempio, un coprifuoco ininterrotto venne imposto ai 120.000 palestinesi di Hebron affinché i pochi coloni e i 35.000 visitatori ebrei giunti a Hebron con pullman noleggiati potessero fare picnic e spostarsi liberamente per la città, danzando per le strade, intonando pubbliche preghiere per abbattere “il governo della sinistra”, ponendo la prima pietra di un nuovo edificio residenziale, e indulgendo in altri piacevoli occupazioni sotto lo sguardo attento di uno straordinario dispiegamento di forze militari. “La celebrazione è stata conclusa”, riporta Yacov Ben Efrat, “da coloni che hanno imperversato per la città vecchia, distruggendo proprietà e infrangendo finestrini delle macchine […] in una città magicamente ripulita […] dai palestinesi”, cogliendo l’occasione “per insultare i palestinesi imprigionati nelle loro case e per lanciare loro dei sassi se osavano sbirciare dalla finestra gli ebrei che festeggiavano nella loro città” (Israel Shahak). “Bambini, genitori e anziani vengono di fatto imprigionati per giorni nelle loro case, che nella maggior parte dei casi sono gravemente sovraffollate”, riporta Levy, e non possono far altro che accendere i propri apparecchi televisivi per “osservare una colona che annuncia gioiosamente, “c’è un coprifuoco, grazie a Dio “”, e ascoltare le “allegre danze dei coloni”, le “processioni festive”, alcune alla “Grotta dei patriarchi aperta solo agli ebrei”. Nel frattempo “il commercio, le professioni, gli studi, la famiglia, l’amore – tutto si interrompe bruscamente”, e il “sistema medico è rimasto paralizzato” di modo che “molte persone malate a Hebron non hanno potuto raggiungere gli ospedali durante il coprifuoco e donne che stavano partorendo non sono riuscite a giungere in tempo alle cliniche”.

    I coprifuoco protratti nel tempo impongono grandi sofferenze, talvolta letteralmente la fame, a una popolazione che per sopravvivere è stata costretta a dipendere da un lavoro servile in terra d Israele, svolto in condizioni terribili che sono state condannate per anni dalla stampa israeliana con pittoresche descrizioni. Il solo studio accademico comparativo giunge alla conclusione che “la situazione di arabi non cittadini in Israele è peggiore rispetto a quella di non lavoratori stranieri in altri paesi”, dei lavoratori emigrati negli Stati Uniti, dei “lavoratori ospiti” in Europa, ecc. Ma questi erano i bei vecchi tempi. Ora i palestinesi sono progressivamente sostituiti da lavoratori provenienti da Thailandia, Filippine, Romania e altre nazioni dove le persone versano nella miseria. Il ministero del lavoro ha riportato oltre 70.000 lavoratori stranieri registrati dal marzo del 1995, mentre solo 18.000 permessi di ingresso sono stati garantiti a palestinesi dei territori, in confronto ai 70.000 di un anno prima. Alcuni giornalisti riferiscono che, accanto a decine di migliaia di emigranti illegali, essi subiscono “orari di lavoro inumani e detrazioni della paga con vari pretesti”, con “uomini venduti come schiavi da un padrone all’altro” e “donne che subiscono gravi molestie sessuali e hanno paura di fiatare”, sapendo che la minima protesta può condurre all’espulsione.

    Queste “persone silenziose e lavoratrici in molti casi vivono in condizioni subumane”, scrive il redattore di Ha aretz, “e sono spesso soggette all’oppressione da parte dei loro datori di lavoro”. Vengono tenuti isolati e senza diritti, vita familiare o sicurezza. La loro condizione “sarebbe la più stretta approssimazione alla schiavitù” se alla base non vi fosse un “contratto consensuale” reso possibile dalle condizioni create dal “capitalismo reale” in buona parte del mondo. La soluzione “Thai” preannunzia ulteriori disastri per i palestinesi, egli ammonisce, con pericolose conseguenze anche per Israele.

    I coprifuoco e le chiusure “hanno devastato l’economia palestinese distruggendo 100.000 famiglie nella sola Gaza”, riporta Nadav Ha’etzni. Il “trauma” può essere accostato solo all’espropriazione e espulsione in massa dei palestinesi nel 1948. Dato che la manodopera importata in stato di semi schiavitù preclude alla forza lavoro palestinese l’unico impiego che le era stato concesso, “gli accordi di Oslo hanno creato un Medio Oriente veramente nuovo”, egli scrive.

    tratto da Noam Chomsky – “Il potere; Natura umana e ordine sociale” – Editori Riuniti 1997

  4. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Me ne ero quasi dimenticata, un po’ di giorni fa’ il Sig. P. mi ha incaricata di porgergli i suoi saluti.
    Davvero.

    Anita

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter Post 97, che poco dopo su un altro argomento scrive:-” 101 Peter { 27.10.09 alle 23:16 }
    x GV
    “neanch’io approvo il neoliberismo e capitalismo selvaggio”.

    Dovrebbe riflettere un po´di piu´su queste parole.

    Non le ho risposto ieri sera,perche´, forse qualcuno se ne accorto, e´difficile che posto dopo le 19:30, sono un abitudinario e dopo quell´orario, per me esiste solo cena, telegiornale. Quando c´e´,
    “anno zero” o come ieri sera “Ballaro”,ma quando quei poveri diavoli e il povero diavolo del conduttore, che conduttore non e´, si mettono a parlare tutti insieme creando un caos dove non si capisce piu´nulla, spengo e vado a nanna, come dice Nicotri. Leggere qualcosa prima di addormentarsi e´anche bello.

    Ma veniamo a noi.
    Lei si sbaglia, e di grosso a darmi del razzista,qui si tratta solo di educazione, sensibilita´, rispetto verso gli altri. Questo e´quello che non vuole entrare nella sua “testa zubba”.
    Forse a lei non puo´sembrare la stessa cosa, ma se mi trovo da amici, nella loro casa e mi viene da fare un peto, mi alzerei e cercherei un un luogo adatto ,per non ferire la sensibilita´di chi mi ospita.
    Il problema e´, che c´e´gente che non sa´ cos´e´ la vergogna ,la vergogna per le loro debolezze,(che possono essere lecite).
    O come diceva quella santa di mia madre, “gente che non hanno rossore”.
    E´cosi , per portarle un´altro esempio, come se io vivessi in una comunita´di gay,. (forse per loro sarebbe uguale), ma e´io che mi sentirei a disagio e mi vergognerei della mia normalita´, insomma il disagio di avere la sensazione di mortificarli, di offenderli.
    Non mi resterebbe dunque altro da fare che andarmene o cercare di imitarli.
    Ed e´per questo per esempio, che per chi non lo sa´, e´difficile capire nei suoi comportamenti che un Westerwelle e gay.
    Lui non ha nascosto la sua diversita´,lo sanno tutti, quella stessa pero´ non la vive nei luoghi pubblici, ma solo nella intimita´delle proprie quattro pareti.
    Questo esempio, glielo portato anche ieri, parlando della eventualita´di un figlio gay. Ma lei come dicevo e´una “testa zubba” che non arriva a capire quello che io voglio fare intendere.
    Insomma , ancora una volta, non credo che lei potesse sentirsi a suo agio,in pubblico, baciare un uomo lascivamente e in modo dissoluto, annagandoti oltre il lecito, svolazzando al vento le tue manine, propagando gridolini di gioia e di piacere.
    Se questo e´il caso, vuol dire che non hai sensibilita´e rispetto verso gli altri, in altre parole, “non hai rossore”. Rodolfo

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    per tutti
    Le osservazioni uscite in questi giorni sull’omosessualità ed i diritti degli omosessuali sono stupefacenti ed indicative di come l’ittaglia peschi con la testa in Europa ma rimanga con i piedi solidamente ancorata all’Africa ed al Medioevo.
    La categoria “omosessuale” (quanto meno sul piano dei diritti sociali, politici, economici) non dovrebbe neppure esistere, non più di quanto esista la categoria biondi o ricci di capelli.
    Certo che se un movimento politico si permettesse di attaccare abitualmente i biondi sarebbe più che giusto fare una legge (richiestaci dall’Europa e dall’ONU) in cui si dica che i biondi hanno gli stessi diritti degli altri e che importunarli abitualmente è una forma di razzismo.
    E sarebbe anche giusto dire che se una coppia convive stabilmente la pensione di reversibilità (che non è dello stato ma dei componenti della coppia) dovrebbe essere versata (tanto o poco che sia) al sopravvissuto, come accadrebbe per una qualunque altra coppia. Non è compito dello stato, e men che meno dell’INPS, far togliere le mutande ai suoi cittadini ….
    Poi nel medioevo si faceva questo ed altro, appunto nel medioevo. Quello di Santa Romana Chiesa. U.

  7. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    La strage di Falcone e della scorta è stata commessa da Cosa Nostra.

    Resta però il sospetto che ci sia stata qualche entità esterna che abbia agevolato, nell’ideazione o nell’istigazione, o comunque appoggiato l’attività della mafia.

    Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia,

    27 ottobre 2009

  8. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,
    mi rivolgo a lei che è del mestiere!

    C’è un altro pensiero che mi frulla per la testa a proposito della vicenda Marrazzo.
    La sua scorta, suppongo Polizia di Stato, lo lasciava a qualche centinaio di metri dalla casa di appuntamento; cioè in un quartiere di prostituzione e di droga la scorta NON scortava.
    A che gli serviva allora?Da status simbol? Ad attraversare Roma su percorsi privilegiati? E ne aveva necessità?
    E quante sono le macchine che scortano a put?
    Quanto costano? Chi le usa?
    Saranno sotto inchiesta i poliziotti che NON scortano?
    E i poliziotti sono agli ordini di un superiore gerarchico o dello scortato?
    A queste domande sarebbe opportuno che qualcuno desse una risposta, perchè non di demagogia si stratta, ma della sicurezza di questo stato de noantri!!!

    Buona giornata Sylvi

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma lei come dicevo e´una “testa zubba” che non arriva a capire …
    Se questo e´il caso, vuol dire che non hai sensibilita´e rispetto verso gli altri, in altre parole, “non hai rossore”. Rodolfo { 28.10.09 alle 9:15 }
    ———————————————-
    Caro Rodolfo,
    certo che come esempio di sensibilità il suo dare della “testa zubba” (qualunque cosa questa sua curiosa espressione voglia dire) a Peter è proprio bello.
    A me pare ceh lei confonda duie piani diversi: quello del buon gusto e quello del diritto.

    A livello di buon gusto sono d’accordissimo con lei, ma ancor di più con Pino: le espressioni affettuose oltre un certo limite mi infastidiscono, chiunque le metta in atto, omo od eterosessuale che sia.
    Solo che il buon gusto non può esser normato per legge: non si può creare una legge che imponga il buon giusto e chi non ce l’ha.
    Prendiamo ad esempio la categoria “terroni in vacanza”. Sono una “categoria” che semplicemente non conosce il buon gusto: urlano, berciano, sono invadenti, arroganti, spesso stupidi. i loro bambini sono quanto di peggio io abbia mai visto. Però questo non giustificache vengano tyrattati in modo diverso dagli altri.
    E se un movimento si ponesse come obiettivo quello di aggredire abitualmente i “terroni in vacanza” bisognerebbe creare una legge che ribadisca l’eguaglianza di diritti tra tutti i cittadini ed aumenti le aggravanti a chi li aggredisce come forma di discriminazione e quindi dirazzismo.
    Questo vale per tutte le categorie: i “terroni in vacanza”, i semplici terroni, i negri, gli immigrati, i froci, gli ebrei, le donne, gli islamici ecc. Una discriminazione è sempre fondamentalmente razzista.
    Sa, verso la metà del secolo scorso tanti stati hanno pensato bene, legalmente e nel rispetto delle dovute forme, di far fuori alcuni milioni di persone solo perchè appartenevano a determinate categorie. Era una barbarie ma non può valere solo perquelle categorie, come invece loro vorrebbero……
    Insomma, in una società civile si tollerano i “terroni in vacanza”, come i gay o al massimo si fa loro notare – anche se per lo più inutilmente, almeno per quanto riguarda i “terroni in vacanza” – che esagerano.
    Appunto in una società civile …..
    Un saluto U.

  10. sylvi
    sylvi says:

    Pari opportunità, l’Italia scende in classifica

    Lungi dall’essere pari, le opportunità per le donne in Italia sono un terreno sempre più accidentato, soprattutto nel lavoro. Nel rapporto 2009 sul “Gender gap” del World Economic Forum, la penisola scende al 72esimo posto su 134 paesi dal 67esimo del 2008 e dopo l’84esimo del 2007.

    L’italia è superata anche da Vietnam, Romania e Paraguay, precede appena la Tanzania, è terzultima in Europa. A pesare è «la persistenza di indici negativi sulla partecipazione delle donne alla vita economica», in primis la disparità di salari e redditi rispetto agli uomini.

    «I paesi che non capitalizzano sulla metà delle loro risorse umane minano la loro competitività», ammonisce il rapporto….”
    dall’Unità di oggi

    Anch’io copio e incollo per una volta.
    Tanto, qualcuno mi ha già dato dalla suffragetta!
    Ma non tutte possono tutte fare le carfagne!

    Sylvi
    Anch’io copio e incollo per una volta

  11. sylvi
    sylvi says:

    Pari opportunità, l’Italia scende in classifica

    Lungi dall’essere pari, le opportunità per le donne in Italia sono un terreno sempre più accidentato, soprattutto nel lavoro. Nel rapporto 2009 sul “Gender gap” del World Economic Forum, la penisola scende al 72esimo posto su 134 paesi dal 67esimo del 2008 e dopo l’84esimo del 2007.

    L’italia è superata anche da Vietnam, Romania e Paraguay, precede appena la Tanzania, è terzultima in Europa. A pesare è «la persistenza di indici negativi sulla partecipazione delle donne alla vita economica», in primis la disparità di salari e redditi rispetto agli uomini.

    «I paesi che non capitalizzano sulla metà delle loro risorse umane minano la loro competitività», ammonisce il rapporto….”
    dall’Unità di oggi

    Anch’io copio e incollo per una volta.

    Sylvi

  12. GV e gli scandinavi
    GV e gli scandinavi says:

    Caro Peter,

    lei ha una nozione tutta sua di corretto e scorretto.
    Siccome ho stabilito che non mi piacciono le polemiche, evito di entrarci.

    Gli scandinavi hanno un certo campanilismo, ciò nonosntante svezia-norvegia e danimarca sono assai integrate tra loro. In realtà parlando con gli scandinavi, ben pochi sottolineano la loro appartenenza nazionale. come invece mi sembra che facciano i sudditi britannici. Fin dagli anni settanta hanno firmato trattati bilaterali tra questi paesi e in molte occasioni i paesi scandinavi si considerano come tali: i paesi scandinavi. ovvero come una realtà omogenea. Esistono infatti collaborazioni scientifiche, militari, strategiche e culturali al riguardo.
    Favoriti poi anche da lingue assai simili: il danese, il norvegese e lo svedese scritti sono molot simili (cambiano solo alcune lettere dell’alfabeto). Il finlandese è lingua invece completamente diversa (e assolutamente incomprensibile).

    Per quanto riguarda la lunghezza della norvegia è esatto. Avevo letto che la distanza da reggio calabria a Malmoe è la stessa che tra Malmoe e Capo Nord.

    Petrolio e quant’ altro tutto vero, nessuno lo nega, nè tanto meno che la Norvegia non abbia nessuna intenzione di entrare nella Eu e che gli stessi Svedesi abbiano abbastanza titubato (come anche i Danesi) : per esempio infatti conservano la corona. e quindi?

    Quelle cose che lei elencava quasi come caratterisitche negative: tundra, fiordi, inverni freddi, neve, notte artica, estati lunghissime e splendenti sono per me un punto di pregio. D’altra parte personalmente amo il freddo, la neve, il ghiaccio e la natura…..per cui che a vivere in Norvegia ci voglia senso dell’ironia….tanto quanta ce ne vuole per vivere a Parigi o a Londra.

    cordialità
    GV

    PS una nota: il mio post era di tono piano e scevro di polemiche. Era anzi un po’ scherzoso. evvia…un po’ di giovialità. e una buona tazza di the

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Uroburo,
    ed e´li che casca l´asino.
    Non si puo´creare una legge.
    Ma si puo´creare nelle scuole e nella famiglia quelle fondamenta di educazione necessaria ,quella sensibilita´, quel rispetto verso gli altri, per consentire il vivere insieme.
    Non ci si puo´e non ci si deve sopportare. Ognuno deve fare del proprio meglio.

    Lei scrive:-“Una discriminazione è sempre fondamentalmente razzista”

    Non credo di aver , con il mio pensiero discriminato alcuno..
    L´espressione “testa zubba” l´ho gia´usata in questo blog , forse non si ricorda , ma l´ho rivolta proprio a lei. Non vuol dire altro che testa dura.Un saluto. Rodolfo

  14. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    la ringrazio per il suo post per Rodolfo, che esprime appunto cio’ che volevo dire. Mi sarebbe piaciuto di piu’, pero’, se non lo avesse condito con parole tipo terroni in vacanza, semplici terroni (dov’e’ il terroni all’estero o nordicizzati? ovvero i terroni sotto mentite spoglie…), e poi anche negri e froci. Immagino che tale non sia il suo linguaggio abituale, e lo abbia solo usato per avere la completa attenzione del buon Rodolfo, un tipo di solito assai distratto ed erratico.
    Osservo che gli italiani in vacanza all’estero che vedo io (in maggioranza settentrionali dato che loro hanno piu’ soldi) si comportano tutti allo stesso modo, a giudicare dai loro accenti. Cioe’ in modo spesso antipatico, irruento e volgare. Ma non sempre, comunque

    un saluto

    Peter

  15. Marta x Rodolfo
    Marta x Rodolfo says:

    Caro Rodolfo rispondo solo ora al suo scritto (271) del 24.10 postato nell’argomento che Pino ha scritto sul magistrato Mesiano.

    Riguardo alla costruzione di minareti nel mio paese lei scrive:
    “In Svizzera si è arrivati a uno dei SOLITI referendum”
    Desidero farle notare che da noi c’è il DIRITTO di referendum, basta raccogliere 50.000 firme in 100 giorni e l’oggetto viene sottoposto al voto del popolo, in fondo il popolo è sovrano.
    Dopo aver descritto i manifesti pubblicitari paragonandoli a queeli tedeschi degli anni ’30 che purtroppo non ho mai visto, chiude scrivendo:” Ma la svizzera è sempre stata piu`o meno xenofoba”
    Tempo fa, ora non ricordo chi, un blogghista aveva postato sulla xenofobia della Svizzera. E`stato ed è sbagliato fare di tutt’erba un fascio, la mia famiglia e tanta gente che conosco, abbiamo sempre rifiutato qugli episodi vergognosi che non appartengono alla nostra mentalità.
    Mi sono sempre sentita a disagio leggendo quei fatti odiosi.
    Anche tanti ebrei hanno trovato aiuto qui da noi.
    Purtroppo anche ai giorni nostri episodi di questo genere capitano ancora vergognosamente ovunque, e neppure l’Italia ne è immune.
    Comunque il tema minareti ha creato problemi un po’ dappertutto, Germania compresa. Proprio l’altro giorno ne parlavano il nostro tg. Parecchi abitanti di una cittadina, non ricordo il nome, hanno protestato perchè dopo la costruzione del minareto sono stati istallati anche degli altoparlanti perchè probabilmente il richiamo del Moazin non giungeva a tutti i fedeli, ma gli abitanti si sono lamentati per il rumore.Mah…..
    saluti M.

  16. Peter
    Peter says:

    xRodolfo

    caro Rodolfo, non me la prendo affatto perche’ mi ha ricordato di una vecchia zia un po’ bisbetica, ‘long gone’, che da bambino mi chiamava bonariamente ‘capu de stuppa’ (cioe’ testa di stoppa, immagino) quando facevo qualcosa che non le andava a genio. Ma non se ne approfitti.
    Anch’io mi sono stancato di fare il Don Chisciotte coi mulini a vento dei suoi pregiudizi, quindi smetto qui. Il punto che lei ignora bellamente, direi candidamente (come tutti i razzisti convinti, se permette) e’ che per lei sono sbagliate solo le manifestazioni d’affetto tra uomini in pubblico. Se le vede tra uomini e donne, al massimo fa un sorriso indulgente. E poi non ha mai parlato delle lesbiche, che evidentemente non le danno fastidio (anzi i maschi etero si eccitano molto a vederle baciarsi…dicono che e’ normale per le donne fare cosi’). Pertanto, non sono affatto d’accordo con lei (e neanche con Uroburo, in verita’) che sia realmente una questione di buon gusto. Si tratta di un pregiudizio, un bias, un double standard, che porta inevitabilmente a discriminazioni e segregazioni alla prima occasione. In molte citta’ del mondo vi sono infatti quartieri neri, quartieri arabi, quartieri cinesi, indiani, ebrei, italiani (forse oggi di meno) e…quartieri gay. Contento? io no

    un saluto

    Peter

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    In effetti è una delle cose strane di questa come di altre vicende, compresi gli angeli custodi del Chiavaliere che nulla vedevano pur camminando in mezzo al puttanume nella sua villa galattica in Sardegna.
    Ieri un mio amico mi ha detto di cosa parlano da qualche anno i parlamentari a Roma: “fica, coca, affari”. Dove per coca immagino non debba intendersi la coca cola. Le scorte si adeguano: in definitiva le parole scorta ed escort sono lo stesso vocabolo.
    W l’Ittaglia!
    Un saluto.
    pino

  18. Peter
    Peter says:

    xGV

    mi scusi, in effetti neanch’io volevo fare polemiche, anche perche’ lei dimostra di conoscere larealta’ scandinava molto meglio di me, che non ci sono mai stato di persona.
    Capisco che vi siano trattati e pratiche d’integrazione tra paesi scandinavi. Non sono pero’ dell’impressione che gli scandinavi non sottolineino la loro appartenenza nazionale, almeno all’estero: a volte ho scambiato norvegesi per svedesi, e loro me lo hanno fatto notare irritati. E guai anche a scambiare danesi (o olandesi…) per tedeschi, aggiungo, anche se non sono scandinavi.
    Se e’ per i trattati, Lei certo sa che ce ne sono anche tra la Norvegia e l’EU (come tra la Svizzera e l’EU), per cui sono possibili parecchie attivita’ di scambio (merci, investimenti, ma anche intellettuali, e di persone) che non avvengono tra EU ed altri paesi d’Europa e del mondo.
    In un certo senso, Norvegia e Svizzera hanno ‘the best of both worlds’, ed in linea di principio per me e’ sbagliato. Ma ogni regola ha le sue eccezioni, e ‘pecunia non olet’, come sempre.
    Guardi che la mia polemica con Vox sulla Norvegia (tirata in ballo come esempio non solo economico da Vox tempo fa) era solo in merito all’EU.

    un caro saluto

    Peter

    ps: perche’ reggio calabria in minuscolo a fronte di Malmoe? lapsus digiti? laugh

  19. GV e gli scandinavi
    GV e gli scandinavi says:

    bella: lapsus digiti….

    oddio non so, può darsi.
    devo darle una risposta politically correct o ci facciamo una bella risata su un bel lapsus o forse uan piccola svista?

    saluti

  20. da daniele martinelli
    da daniele martinelli says:

    dal blog danielemartinelli.it, un suo script che condivido

    E’ forse ancora un po’ presto per definire bene i contorni della vicenda dell’ormai ex governatore del Lazio Piero Marrazzo, ma gli esprimo solidarietà personale perché la relazione con un transessuale, in questo paese ribaltato, sta facendo più scandalo degli spaventosi buchi nei bilanci della regione, a cominciare da quello della sanità, che nella sola Lazio, un anno fa ammontava a 10 miliardi di euro.

    I buchi nella sanità, che prtroppo investono anche altre regioni italiane, provocano dimissioni soltanto davanti a plateali arresti, sempre che avvengano. Altrimenti, al contrario, scandali di ruberie di soldi pubblici e tangenti diventano requisito per fare il salto di qualità. Dalla regione si va direttamente al parlamento (Raffaele Fitto docet).

    Tornando a Marrazzo, finora, fra reticenze ed ammissioni, emerge una sua relazione extra coniugale con un transessuale che dura da almeno sette anni. Tre in più della durata del suo matrimonio con una giornalista di Rai3.
    Emerge un filmato girato da quattro “mele marce” dell’arma dei carabinieri, che si sarebbero introdotti illegalmente nel vano in cui il transessuale e Marrazzo si sono intrattenuti in un’occasione ai primi di luglio.
    Emerge un’indagine a carico dei quattro carabinieri su segnalazione dello stesso Marrazzo, che si sarebbe deciso a denunciare il ricatto e l’estorsione subita alla magistratura, dopo aver consegnato ai carabinieri estorsori assegni per un importo complessivo di 20 mila euro.

    Emerge una storia tutta personale di un politico che ha avuto la dignità di dimettersi dall’incarico di governatore di una regione, che come già ricordato, ha ben altri problemi di bilancio.

    Emergono tuttavia “debolezze” ammesse dallo stesso Marrazzo e particolari che vanno a mio avviso analizzati in questo paese di moralisti e moralizzatori, in cui non si consente ai gay di fare i genitori ma si chiude un occhio per quei padri gay che amano i transessuali.
    Una discriminante che non capisco, visto che l’attrazione per un transessuale con seno femminile e genitali maschili dovrebbe essere più “perversa” di quella per un ragazzo normale. Per una società di moralizzatori s’ intende!

    Fosse dipeso da me Piero Marrazzo avrebbe continuato a fare il governatore. Non si sarebbe ficcato nel tranello del ricatto.
    Fossi stato io al posto di Marrazzo non avrei ceduto e non avrei consegnato assegni. Avrei sfidato subito i carabinieri ribaltandogli la minacia di denuncia alla prima occasione, in quanto possessori di immagini illegali girate in un luogo privato. Avrei quindi atteso di rivolgermi alla magistratura col rischio di sollevare il polverone che infatti si è sollevato.

    Bastava un po’ di freddezza e di lucidità mentale e secondo me sarebbe finita lì. Invece, Marrazzo, conscio di essere in un paese di moralizzatori, ha avuto paura. Si è sentito braccato perché sa bene che dei politici, in Italia ma anche all’estero, si deve sapere anche cosa fanno a letto, e con chi.

    Marrazzo è stato governatore di una regione in un paese catto-catodico in cui vigono ancora reati morali come gli atti osceni in luogo pubblico.
    Marrazzo è vittima del sistema di cui fa parte, come Berlusconi del resto. Con la differenza che quest’ultimo ha basato la sua campagna elettorale sul suo ruolo di padre fedele in una famiglia unita, salvo poi scoprire relazioni con prostitute e presunte “situazioni” con minorenni. Di Marrazzo non ho trovato un comizio o una frase moralista.

    Gli esprimo quindi solidarietà umana, con la speranza che l’italia torni un paese normale che si preoccupi dei soldi che i cittadini si vedono fottere dalle loro tasche da una classe dirigente molto più puttana di quattro transessuali.

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x GV

    Ho notato che i suoi commenti spesso sono bloccati dall’antispam, senza che ce ne sia motivo. Poiché oggi sarò occupato in giro, fino al tardo pomeriggio è difficile che io possa provvedere a eventuali sblocchi. Me ne scuso. Provi semmai a dividere i commenti in più parti, chissà che essendo ognuna più breve eviti le prepotenze dell’antispam.
    Un saluto.
    pino nicotri

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Cari Peter,
    io ribadisco quel che ho scritto: il buon gusto (oppure il cattivo gusto) non può essere normato per legge, sia che riguardi i comportamenti degli omosessuali (che talvolta in effetti esagerano) sia quelli degli eterosessuali, che anch’essi spesso passano la misura.
    Tutto questo era relativo al fastidio provato da Rodolfo di fronte alle coppie omosessuale: il fastidio personale lo si amministra a livello individuale, ma sempre nel rispetto per i diritti altrui. A volte è giusto chiedere agli altri di limitarsi altre volte e meglio evitare.
    Se a qualcuno dà fastidio la mia faccia io non posso farmela cambiare solo per questo e quel qualcuno dovrà adattarsi.

    Il piano del rispetto dei diritto è ben diverso ed io sono d’accordo che l’aggravante della discriminazione (sessuale, razziale, religiosa, ed in generale di categoria) debba essere stigmatizzata ed eventualmente punita.
    Il discorso0 che ci sono altre cose più importanti è semplicemente folle: i diritti di base (tra cui quello al rispetto personale) sono TUTTI importanti.
    Quello economico pure: sono soldi amministrati dall’INPS ma sono di proprietà degli assicurati. Chiedere di fare una dichiarazione ad hoc è una manifestazione della solita sessuofobia dei cattolici di fronte al sesso in genere.
    Sessuofobia che, per gli imbecilli di base è solo una proiezione dei loro inconsci desideri, per il sistema ecclesiastico è invece una pratica politica: chi si deve occupare di (una impossibile) castità non ha tempo di occuparsi di politica.
    Mica stupidi, costoro …..
    Un saluto U.

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Le espressioni usate erano caricaturali.
    Tuttavia, con buona pace sua, trovo che, se gli italiani all’estero sono in generale insopportabili, i meridionali ci aggiungono qualcosina in più: un tono particolarmente sguaiato, caciaresco e pecoreccio.
    Le uniche grane che ho avuto in vita mia in vacanza in Grecia le ho avute con dei meridionali: ed è accaduto troppo spesso perchè fosse un caso. Per altro le spiagge sono pubbliche: gli italiani si distinguono immediatamente ed i meridionali ancora di più. Lo dicono gli stranieri ed io riporto un giudizio non mio.
    Un saluto U.
    PS. Guardi però che lei, io ed il signor Tizio, rispondiamo solo delle nostre azioni e non di quelle della categoria (alla quale per altro neppure mi identifico).

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Toh!, per una volta tanto sono d’accordo con il Chiavaliere, quando afferma :
    ____________________________________________

    Si opererà, ha aggiunto, “entro i tempi possibili, e questo dipende da come si evolverà la crisi, e nessuno al mondo lo sa”.
    ____________________________________________

    Eh,Eh,Eh,ehhhhhhhhhh!!

    cc

  25. Peter
    Peter says:

    xUroburo 125

    ma certo, su questo siamo del tutto d’accordo, forse lo diciamo in modo un po’ diverso, il che e’ normale.
    Rodolfo trova impossibile capire che dei comportamenti altrui obiettivamente innocui (il comune senso del pudore e’ un’espressione appunto ecclesiastica ed insignificante, cioe’ falsa) non possono essere vietati o peggio, oggetti d’aggressione verbale o fisica come spesso succede, solo perche’ danno fastidio ad alcuni. Basta guardare da un’altra parte. Vorrei precisare che sto parlando di comportamenti non troppo ose’, tipo carezze, abbracci e magari baci, tra persone vestite , perche’ concordo con Lei che a tutto ci deve essere un limite. Detto cio’, ribadisco cio’ che ho detto a Rodolfo: il suo pudore e la sua morale sono a senso unico, perche’ ha deciso in partenza che essere etero e’ normale, essere gay (almeno tra maschi) no. Anche la promiscuita’ etero non da’ piu’ fastidio a molti, ma l’altra si’.
    Del resto, vi sono molti episodi di seria intolleranza riportati nei giorni scorsi dalla cronaca (sia in UK che in Italia), che non lascia sperare bene per il prossimo futuro. Mi ricordano una vecchia canzone ‘this could be anywhere, Liverpool or Rome…’

    un saluto

    Peter

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Non vuol dire altro che testa dura Rodolfo { 28.10.09 alle 10:10 }
    ————————————————–
    Caro Rodolfo,
    ricordo benissimo. Tuttavia qui non si tratta affatto di comprendonio ma di diverse visioni del mondo e di diversi sistemi di valori, ed io trovo i suoi, almeno per quanto riguarda gli omossessuali e le donne, del tutto inaccettabili.
    Quanto al resto, l’asino non casca ma lei sì: a fronte di comportament6i particolarmente fastidiosi e di intrinseca gravità, e perseguitare un omosessuale per i suoi gusti sessuali lo è, si possono benissimo fare leggi apposite: il razzismo in Italia è un reato specifico, non si vede perché non si dovrebbe proteggere specificamente gli omosessuali oltre agli ebrei.
    La trovo assai curioso, sa? Lei è un un ebreo che non capisce l’importanza di non discriminare. Si vede che lei è più israeliano che ebreo, anche se la distinzione si fa sempre più labile. U.

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x117
    Cara Marta,
    sara´ il blogmaster a pubblicare la mia risposta quando avra´ tempo di farlo. Purtroppo non passa.
    Le volevo solo far notare che era solo il primo manifesto quello che io paragonavo ai manifesti in Germania anni 30.Un saluto. Rodolfo

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Uroburo, purtroppo non ci capiamo, forse dicendo le stesse cose, cosi e´anche con Peter.
    Forse io, un po´piu´intransigente , perche´si sa´, chi prova a dare il mignolo si ritrova ben presto senza la mano.La mia l´ho detta, oramai non posso piu´scrivere niente, perche´inutile.
    PS. non ho parlato ne´ di persecuzioni e ne´ dei ghetti di Peter, al contrario e´auspicabile il lavoro e la collaborazione di tutti per il bene del paese. Un saluto .Rodolfo

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Puah!
    La Tedescona si e´presa qualche giorno di ferie.Il bambino non sta tanto bene, cose da niente, ma lei va´al sicuro.
    Ha detto :-” oggi faccio i tortellini”-, io l´ho guardata di sbiego ed ho sorriso, pensando all´ultimo pasticcio con le arancine.
    In Sicilia ne´usciva pazza, mangiava solo arancine, e naturalmente il pesce, carne niente.
    Dopo le ferie ha voluto provare a farle(le arancine) ed e´stata una tragedia.
    Oggi ha cominciato a fare un inpasto,matterello, farina, taglierini, dopo mezz´ora in cucina non si capiva piu´niente.
    Per evitare di scoppiare, sono uscito un po´.
    Quanto le ha messe nell´acqua gli si sono aperte tutte, e´stato un dramma. E´finita a panini.
    Le ho detto:-“finiscila di grogiolarti con le ricette Italiane. Rimani ai crauti e all´apfelpfannkuchen(torta di mele).
    Mah, quanta pazienza ci vuole con le donne.

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Grande baruffa con mio figlio Rafael circa i gay.
    Studia filosofia il giovane.
    Mi dice:-200 anni fa´ la donna non lavorava , oggi lavora ed e´normale.
    Fra cento anni il problema dei gay sara´cosa normale. Poi mi ha elencato parecchi filosofi Greci dell´antichita´ che erano gay, e mi rinfaccia che io la penso cosi, solo perche´fuori dal mio schema mentale, ma che i giovani di oggi la pensano in modo diverso.
    Per Westerwelle che si comporta in modo normale ma lo fa´solo perche´ha delle responsabilita´.
    Ma d´altro canto, anche se Westerwelle si facesse pescare mentre bacia un uomo, sarebbe politicamente forse finito, ma molti dimostrerebbero per lui, sentendosi poco liberi.

    Insomma andate a remengo voi e mio figlio Rafael.
    Ma poi faremo pace. Rodolfo

  31. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Mi hai fatto ridere pensando alle mie avventure in cucina.
    Quando sono arrivata in America non sapevo fare niente, neanche un uovo in padella.

    Mio marito mi aveva detto che non avrebbe mai voluto che mi sporcassi le mie belle manine e unghie ben curate………
    Ahime’, la verita’ era ben differente.

    Anch’io ho fatta la prova con i ravioli e tortellini, un disastro.

    Non saprai mai quante ne ho combinate, avevo diverse cose contro di me; la mia totale inesperienza, la mancanza di facilita’, acqua potabile compresa, non parlavo o capivo l’inglese, non sapevo fare la spesa.

    Non te la prendere con la tua compagna, cerca solo di accontentarti.

    Anita

  32. Anita
    Anita says:

    PS: x Rodolfo

    Io dico: Ma quanta pazienza ci vuole con gli uomini!
    Specialmente con quelli all’antica e…conta storie………
    Mia esperienza naturalmente.

    Anita

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x Anita
    ora pero´e´lei ad avermi fatto ridere.
    Dunque secondo lei io sarei un uomo all´antica, e racconterei storielle.
    Bah, che sia all´antica, un po´direi, in effetti in questo mondo tecnologico non mi trovo tanto a mio agio, tutti questi strumenti e bottoni mi confondono.
    Che racconti storie, no, non mi ci vedo. Un caro saluto,
    Rodolfo

  34. sylvi
    sylvi says:

    x Anita e Rodolfo

    Io credo che Rodolfo dovrebbe essere contento dei tentativi della sua compagna per adeguarsi alle sue usanze siciliane.
    Anzi gli arancini mal riusciti avrebbe dovuto mangiarli con il cucchiaio e complimentarsi!!!
    L’amore è anche questo!

    Io credo di essere una cuoca discreta,; ho cominciato piccolissima, con la nonna veneta, cuoca formidabile.
    Mia madre non era granchè, sapeva fare bene pochi piatti.
    Ho cominciato presto, avevo dieci anni, a fare gli gnocchi, sia di patate che misti zucca-patate.
    Morbidi, mi diceva la nonna, e non biglie che ti fanno il bernoccolo in testa!
    Amo preparare i secondi di carne, ma soprattutto il pesce, e mi piacciono i piatti unici.
    Ancora oggi, quando trovo bel pesce di stagione lo cucino anche per mio figlio e la mia amica.
    Mia figlia è sempre in giro!
    Non amo molto il freeser, preferisco acquistare fresco possibilmente! Infatti mi servo poco del supermercato, ho punti vendita di fiducia.

    A me piace il baccalà, alla vicentina, il fegato alla veneziana ma li preparo solo se ho ospiti, perchè mio marito non li ama.
    Comunque la mia cucina è semplice, pochissime salse, molte erbe aromatiche.
    Mio marito non sa fare niente assolutamente, cresciuto con mamma protettiva e donne in aiuto!

    ciao Sylvi

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xAnita
    al pari delle nuove tecnologie mi confonde per esempio anche un simile discorso preso dal post Nr. 122:-
    “Emergono tuttavia “debolezze” ammesse dallo stesso Marrazzo e particolari che vanno a mio avviso analizzati in questo paese di moralisti e moralizzatori, in cui non si consente ai gay di fare i genitori ma si chiude un occhio per quei padri gay che amano i transessuali.
    Una discriminante che non capisco, visto che l’attrazione per un transessuale con seno femminile e genitali maschili dovrebbe essere più “perversa” di quella per un ragazzo normale. Per una società di moralizzatori s’ intende!”

    Ecco, proprio mi e´difficile a capirlo.

  36. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xSylvi
    e´tempo di zucca, quella rossa. Lei scrive di gnocchi misti zucca -patate.
    Interessante, puo´darmi la ricetta? Grazie
    Un saluto Rodolfo

  37. BARBAROSSA, GIGANTESCO  FLOP  A  SPESE  DEGLI  ITALIANI
    BARBAROSSA, GIGANTESCO FLOP A SPESE DEGLI ITALIANI says:

    Barbarossa, flop a spese nostre
    Tra le tante voci di spesa, ci sono 400 costumi, 100 carri falcati, 200 armature (perfette riproduzioni realizzate in India), 4.550 cavalli, 12 mila comparse, più i cachet degli attori, incluso Raz Degan nei panni di Alberto da Giussano. E tutto il resto, naturalmente. Spesa finale: 30 milioni di dollari, compresa la postproduzione per le 800 scene trattate con effetti speciali digitali.

    Chi ha pagato? Al 60 per cento imprenditori privati vicino alla Lega, al 40 per cento la Rai: 12 milioni di euro di soldi dei contribuenti, quindi, a pesare sul bilancio già drammaticamente in rosso della tivù pubblica.

    Soldi che, ormai è certo, non torneranno mai indietro: nei cinema “Barbarossa” è un flop e l’incasso dei botteghini – secondo le previsioni – non coprirà nemmeno un terzo delle spese sostenute.

    L’ultimo spreco di denaro pubblico ha un nome e cognome preciso: Umberto Bossi, capo della Lega e grande sponsor politico del progetto, nonchè amico personale del regista e pure presente in un cameo nella pellicola di Renzo Martinelli.

    Berlusconi insomma ha usato la Rai (che imporrà il film in due puntate anche sul piccolo schermo) per tenersi buono l’alleato di governo, a spese nostre.

    Dev’essere questo il famoso “Roma ladrona”, lo slogan con cui la Lega ha mosso i suoi primi passi fino ad arrivare direttamente a usufruire del bottino.

  38. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo -#134- #135-

    No, parlavo di mio marito, non di te.

    Come ho scritto, mio marito mi aveva detto che non mi avrebbe mai fatto sporcare le mie belle manine e tante altre grosse “balle”.
    Ero troppo intelligente, bella ed ero…..un artista. (pittrice)

    Meno male che sapevo cucire, grazie ai miei anni in collegio.

    Anita

  39. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cara Anita, se permette, non lo era. Lo e´ancora, intelligente(la leggo sempre volentieri), bella,(ho visto una sua fotografia) e rimane sempre un´artista.E´tutto come allora , o quasi. Ciao!

  40. sylvi
    sylvi says:

    x Rodolfo

    Io faccio un kg di patate e un kg di zucca (dev’essere farinosa !)
    500gr di farina , 3 uova , sale, poca noce moscata.

    Si cuoce la zucca in forno a 180°, pulita e tagliata a tocchi.
    Io la copro con l’alluminio perchè non bruciacchi, per circa mezz’ora,forse più.
    Lessare le patate.
    Passo entrambe separatamente al passaverdure e attendo che si intiepidiscano, perchè altrimenti assorbono troppa farina.
    Unisco il tutto con le uova, il sale e la noce moscata alla farina.
    Impasto abbastanza velocemente.
    Quando l’impasto è omogeneo e compatto, ma morbido, aggiusti di farina se occorre, faccia i filoncini e li tagli a 2/3cm.

    Se ha tempo, li passi sui rebbi della forchetta intinta nella farina.
    Accoglieranno meglio il sugo.

    Li getti in acqua bollente salata e quando vengono a galla sono pronti.
    Li condisco con ragù di carne e funghi, oppure con burro e salvia e ricotta stagionata affumicata, oppure parmigiano.

    Lei può dimezzare le dosi, se non ha ospiti o figli e amici cui distribuire.

    Trucco: Se li fa il giorno prima, quando vengono a galla li passi velocemente sotto l’acqua fredda e li stenda in una pirofila larga con un filo d’olio.
    Si manterranno benissimo.

    saluti Sylvi

  41. Peter
    Peter says:

    xRodolfo

    caro mio, le cose che ci e’ difficile capire sono talmente tante, che una piu’, una meno…

    Peter

  42. el venessian
    el venessian says:

    E’ tempo di preparare gustosi risotti di zucca marina, quelle zucche che crescono vicino al mare, quelle zucche che si trovano solo negli orti meravigliosi di Chioggia- Sottomarina. Venezia.

    per quattro persone

    250 grammi di riso vialone nano
    500 grammi zucca marina
    50 grammi di burro
    50 grammi carota
    1 Costa Sedano bianco
    due pizzichi di prezzemolo
    due foglioline di salvia
    4 foglioline di basilico
    3 pomodori medi
    1 manciata fagioli borlotti freschi
    4 cucchiai di formaggio parmigiano grattugiato
    sale quanto basta

    mondate e tritate i 50 grammi di carota, una costola di sedano e le foglie di basilico.

    Fate rosolare il trito così ottenuto in 50 g di burro, coprite con 1 litro e mezzo di acqua bollente salata e aromatizzata con foglioline di salvia e quelle di basilico.

    Tritare grossolanamente i pomodori; pelate e tagliate a pezzi piccoli la zucca.

    Aggiungete questi ingredienti al brodo in ebollizione insieme a una manciata di fagioli borlotti freschi.

    Quando le verdure saranno quasi cotte, passatene qualche mestolo al setaccio e versatele nuovamente nel recipiente.

    Unite quindi il riso vialone nano e fate cuocere a fiamma lenta; a metà cottura insaporire con 2 cucchiai di parmigiano.

    Portare a cottura il riso in modo che gran parte del liquido venga assorbito.

    Servite il risotto ‘all’onda’, dopo averlo mantecato accuratamente con 50 grammi di burro e 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato.

    Gusterete una prelibatezza.

  43. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI RODOLFO CHE NON RIESCE A POSTARLO
    ————————————————–

    Cara Marta,
    Mi e´sembrato strano non ricevere da lei nessuna risposta, ma non ho voluto insistere ed ho lasciato cadere l´argomento.
    Io mi interesso molto della Svizzera , ho vissuto molti anni ad Arbon sul lago di Costanza, il problema della Svizzera e´secondo me il problema del “NOI” , c´e´ UN “noi” che integra ,ma di piu´ c´e´ IL “noi” che emargina.
    Da quando si e´saputa la data del referendum dell´iniziativa Anti-Minareto si vive in Svizzera una grande polemica che e´sfociata in una lotta, in un agonismo fatto di polemiche, demagogia e retorica, invece di fatti, competenze e verita´, nessuna riflessione, solo il parlarsi addosso.
    Un giornale Svizzero ha scritto qualche giorno fa´:-” Quanto e quale Islam vogliamo?”
    Bah , secondo me, ad una domanda sbagliata , non si puo´dare una risposta giusta. Quanta e quale specie di religione vuole la Svizzera?
    questa e´la domanda che la Svizzera secolare si avrebbe gia´dovuto fare da tempo. Dove sono i confini, per esempio quelli della liberta´individuale in uno stato democratico, cos´e´che tollera, legittima,e accetta la costituzione , e cosa no.
    Domande senza senso, nella degenerata discussione politica degli ultimi mesi in Svizzera.
    Non mi ricordo piu´quale movimento politico ha elaborato una nuova definizione del “NOI” Svizzero.
    ” In prima linea , NOI Svizzeri siamo Cristiani, una buona parte credenti, non tanto secolari e per niente di sinistra, NOI siamo in prima linea patrioti “.
    Ma cos´e´ il bello……. il bello e´,che all´improvviso esce fuori la tradizione occidentale Giudaica-Cristiana , o i comuni valori della Bibbia degli Ebrei e dei Cristiani.
    Ed e´ molto interessante quel suo:-“Anche tanti ebrei hanno trovato aiuto qui da noi.” E con questo si cerca verbalmente di raddrizzare qualcosa che non e´mai stato dritto. Perche´vede….cara Marta…
    gli Ebrei sono piu´orientali di quello che potrebbero immaginarsi quelli che cercano di cambiare le carte in tavola ed ai filosemiti, “e per chi non la sa´interpretare”, la Bibbia e´piu´brutale di quelli che per “questa” vogliono infossare il Corano.
    E dunque cercare ora nell´Ebreo, nella Bibbia un alleato per il problema Moschee e´quanto meno ipocrisia.
    Cosi come anche in Italia, anche da voi si crea un falso problema per non parlare dei veri problemi che affligono il paese, e cioe´ la mafia(presente anche in Svizzera) ,la criminalita´organizzata , il creazionismo , la violenza contro le donne , la non volonta´di integrazione e il fascismo. Solo ipocrisia.
    Dunque, quale puo´essere la risposta a quel “NOI”, a chi appartiene la Svizzera, ai Cristiani? A quelli che vivono in Svizzera per piu´di tre generazioni? A quelli che votano SVP?
    No, secondo me la Svizzera(come l´Italia) non appartiene ai Cristiani, ma a tutti i cittadini, tutti uguali, senza distinzione di provenienza , di cultura e di religione. A tutti quelli che vivono secondo la costituzione e non pongono sopra di essa (la costituzione) un Dio.Per quello (Dio) ci sono altri modi.
    Secondo il mio parere, da voi in Svizzera, come daltronte anche in Italia, molti Cristiani, Ebrei e Mussulmani non sono riusciti ancora ad integrarsi, a vivere cioe´secondo la costituzione. Un saluto
    Rodolfo

  44. sylvi
    sylvi says:

    Grazie mille, el venessian

    andrò a comprar la zucca a Fossalon di Grado, che è più a portata di mano, ma sempre mare è!

    xe vedemo vecjo
    Sylvi

  45. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Rodolfo { 28.10.09 alle 18:53 } Cara Anita, se permette, non lo era. Lo e´ancora, intelligente(la leggo sempre volentieri), bella,(ho visto una sua fotografia) e rimane sempre un´artista.E´tutto come allora , o quasi. Ciao!
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Grazie…gli anni passano.
    Adesso so cucinare, sono giardiniera, donna d’affari e un po’ “faso tuto me”, tutto il contrario di quello che mi immaginavo.
    Mi sono adattata e sono perfino orgogliosa dei miei progetti casalinghi.

    Non e’ ora di far cadere il lei?

    Ciao, Anita

  46. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Si Anita, ti voglio bene ,per tutto quello che hai passato, per il coraggio, per l´ottimismo e la voglia di vivere.
    Sei una donna fortissima.
    Credo che io ,sotto i tuoi stessi pesi, mi sarei accasciato.
    Per questo ti ammiro.
    Un caro saluto. Rodolfo

  47. Anita
    Anita says:

    Canada: ragazza sbranata da due coyote

    (ANSA) – TORONTO, 28 OTT – Una giovane canadese di 19 anni e’ morta dopo essere stata aggredita da due coyote in un parco naturale vicino alla citta’ di Halifax. La ragazza, Taylor Mitchell, e’ stata attaccata dai due animali mentre faceva una passeggiata nel Parco Nazionale di Cape Breton. Ricoverata in gravi condizioni, e’ morta durante la sua seconda notte d’ospedale. Secondo i responsabili del parco, l’attacco dei coyote e’ un evento rarissimo: di solito non aggrediscono gli esseri umani.

    _______________________________________________

    Strano, qui si vedono giornalmente, di mattina presto, ma sono generalmente notturni.
    Temono gli umani, si deve stare attenti per i cani piccoli e i gatti.
    E’ il primo caso che ho letto. A.

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