A Piacenza il primo Festival del Diritto

Da oggi al 28 settembre vi è una occasione in più per visitare Piacenza. Si apre infatti con la sponsorizzazione del Comune di Piacenza, l’editrice Laterza e Il Sole 24 Ore, il primo . Per quattro giorni, docenti universitari, sociologi, magistrati, politici, giornalisti affronteranno materie che saranno oggetto di confronto e forse anche di scontro se alcuni giuristi cattolici piacentini hanno già puntato l’indice contro il format festivaliero che, a loro dire, mette da parte una fetta importante della morale cristiana.

Tema centrale «Questioni di vita» e quindi di salute, di lavoro, sicurezza, testamento biologico, mobbing, famiglia. A fare da “padrone di casa” è stato chiamato Stefano Rodotà coadiuvato da duecento volontari scelti tra studenti e scout. Per quattro giorni, Piacenza sarà la capitale dell’accoglienza e  della comunicazione con  sessanta  relazioni e temi che saranno trattati da un centinaio di relatori nelle più belle  e storiche  location della città prospiciente i declivi dei Colli Piacentini, così dolci e apprezzati anche sul piano enogastronomico.

Il diritto oggi è al centro di tutte le grandi questioni pubbliche e private: dal nascere, al vivere, al morire e i protagonisti di tutto questo siamo noi, come società e come individui. Esistono condizioni ed esigenze che non possiamo ignorare, che necessitano di diritti; vale per le famiglie di fatto come per il testamento biologico o il diritto alla propria autodeterminazione. Proprio in questi giorni la Cei ha esplicitamente detto quel che non osava dire finora sulla necessità di “ascoltare” dichiarazioni inequivocabili di chi ha la sofferenza come ultima sponda. Ministri come Brunetta e Rotondi mettono sul piatto legislativo il riconoscimento delle coppie di fatto, anche omosessuali perché poi questo paese ha famiglie che sono apolidi di ogni riconoscimento giuridico e non si può  continuare a far finta  che è un problema  che non appartiene a nessuno.  Esistono inoltre nuove opportunità che arrivano dal progresso scientifico che non possono più competere con religione ed etica; così come il dramma di Eluana o di altri nelle medesime condizioni; così come i nuovi diritti sul lavoro e sulla sicurezza; la dignità dell’individuo e la considerazione sui legami sociali ed affettivi di ognuno. Non sono questi temi soltanto italiani, ma l’Italia forse necessità più di altri stati nel riconsiderare il diritto di ciascuno di governare in responsabilità e libertà la propria esistenza.

Questa prima edizione del Festival del Diritto è una bella occasione per ascoltare, capire, trattare in piazza temi spesso discussi da una ristyretta cerchia di “addetti ai lavori”. Bravi, non solo gli organizzatori, ma anche il Comune di Piacenza che ospita un evento a costo zero: gli 800 mila euro della manifestazione sono stati infatti coperti per intero dagli sponsor.

Per info e programma: www.festivaldeldiritto.it