Paradossi insostenibili

Per me Putin dovrebbe smettere di negoziare con Trump. Non dovrebbe far vedere che si sente debole e ha bisogno di lui. Non dovrebbe dare troppa corda a uno che chiaramente è inaffidabile. Anche se riuscisse a ottenere un negoziato vantaggioso su un aspetto marginale, non potrebbe avere alcuna certezza che gli USA lo rispetterebbero. Come si fa a patteggiare con uno che dice cose assurde o che si contraddice nel giro di pochi giorni?
Gli USA sono dietro il sabotaggio del Nordstream, dietro gli attacchi missilistici o di droni sul territorio russo, dietro tutti gli attentati terroristici contro persone e strutture civili della Russia, del Donbass e della Crimea, poiché senza un’intelligence sofisticata tutto ciò non sarebbe stato possibile, e l’Ucraina non la possiede. Loro stessi han detto che se bloccassero l’invio di armi e soprattutto le informazioni provenienti dai satelliti, gli ucraini perderebbero la guerra quasi immediatamente.
A che pro discutere con un Paese che è parte in causa in maniera così diretta? Qui, con questi strumenti, non è neanche il caso di parlare di guerra per procura. Certo, manca un’esplicita dichiarazione di guerra, ma è inutile formalizzarsi sul piano giuridico. Oggi queste dichiarazioni non si fanno più: non esiste un codice d’onore in presenza di governi che non rispettano la democrazia al proprio interno. Se la NATO o gli USA o la UE non vogliono far vedere d’aver perso la guerra, il problema non è della Russia. Sono gli sconfitti che devono trovare le parole o i mezzi per uscirne fuori. Certo, se avessero un minimo di dignità, tutti gli statisti guerrafondai dovrebbero dimettersi. Finché non lo fanno, la guerra non può che continuare, e le pretese di Trump di concluderla in pochissime settimane sono solo delle battute da bar, non meno ridicole di quanti in Europa sono convinti di poter ancora vincere.
I negoziati di pace andrebbero fatti tra Russia e Ucraina, all’ovvia condizione che le istituzioni di Kiev abroghino il decreto che impedisce di stabilirli, e decidano di indire nuove elezioni parlamentari e presidenziali, aperte a tutti i partiti: fare la pace con persone o istituzioni i cui mandati sono scaduti non ha senso.
Quanto ai Paesi occidentali, se vogliono partecipare ai negoziati, devono preventivamente cambiare dirigenza politica e dichiarare ufficialmente che non forniranno più all’Ucraina l’assistenza militare e satellitare, né chiederanno più che entri nella NATO. Inoltre tutti gli istruttori, i consulenti e i mercenari vanno ritirati. Qui a tutto l’occidente e agli stessi ucraini dovrebbe essere ben chiara una sola cosa: se la guerra va avanti così, l’Ucraina finirà col perdere qualunque autonomia, scomparirà come Stato indipendente.
Noi comunque stiamo vivendo una situazione paradossale: i russi vorrebbero commerciare con gli europei, ma gli europei per motivi ideologici glielo impediscono. Gli americani impongono agli europei condizioni commerciali incredibilmente onerose e gli europei, siccome si sentono vicini a loro per motivi ideologici, glielo permettono.
Gli europei han perso la guerra per procura coi russi senza subire particolari danni sul piano militare: gli unici veri danni li hanno subiti sul piano economico, ma perché le sanzioni imposte ai russi si sono ritorte contro di loro. Ora però hanno intenzione di riarmarsi pesantemente per subire danni d’incalcolabile portata anche sul piano militare, in quanto un’eventuale guerra contro la Russia sarà necessariamente nucleare.
Gli europei avrebbero voluto condividere con gli americani la sconfitta della guerra per procura, visto che tutti facciamo parte della NATO, ma gli americani han deciso di riprendere i rapporti commerciali coi russi (tant’è che li hanno esclusi dai dazi) e di far pagare agli europei le conseguenze di tale sconfitta, smettendo di commerciare con loro ad armi pari e obbligandoli a spendere il 5% del PIL per la NATO, altrimenti loro se ne usciranno.
A questo punto, se gli europei avessero statisti intelligenti dovrebbero dire: “Togliamo ai russi tutte le sanzioni, aggiustiamo il Nordstream e riprendiamo i commerci con loro alle condizioni che vorranno.”
Se poi fossero davvero lungimiranti, dovrebbero dire: “La NATO ce la paghiamo da soli, al costo che decidiamo noi, e gli americani non li vogliamo, visto che loro non ci vogliono come partner economici”.
Se poi fossero davvero coraggiosi, anzi spregiudicati, dovrebbero dire: “D’ora in avanti tutti i Paesi europei sono liberi di chiedere l’adesione ai BRICS, senza per questo dover per forza uscire dalla UE”.