Il moralismo un tanto al chilo, l’ipocrisia generale, la sharia, la Spigolatrice di Sapri, Davide e Cristo del Michelangelo con e senza mutande

https://www.blitzquotidiano.it/opinioni/nicotri-opinioni/david-nascosto-a-dubai-boldrinicirinna-furiose-per-la-spigolatrice-quando-tocca-ai-bronzi-sharia-e-di-sinistra-3408857/

22 commenti
  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma è possibile che dopo 5 anni di “governo” ci sia ancora chi vota per la Raggi? Mah…

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    La spigolatrice, intesa come statua bronzea, ha un bel culetto ma dubito molto che una donna di metà Ottocento potesse star vestita così… u.j

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Nel pezzo ho specificato che la statua non mi piace, non mi dice nulla. Però gli artisti sono liberi di reinterpretare. Se vuoi ti mando la foto di un dipinto che ritrae S. Agostino che molto “penzosamente” legge un libro stampato, mille anni prima che Gutenberg inventasse la stampa. MIRACOLO di S. Agostino!!! Ovviamente.
    Le spigolatrice era già stata dipinta a seno nudo.

  4. CG
    CG says:

    Un saluto cordiale ai vecchi amici arruotaliberi. Spero tutti in salute che poi, gira gira, è l’unica cosa che conta.
    C.G.

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Gino?!… vecchio mio, se tu?…
    Come stai? Bene, mi sembra di capire.
    Sono proprio lieto di risentirti.
    Un caro saluto u.

  6. Linosse
    Linosse says:

    Era tempo che non aprivo arruotalibera e con piacere ho letto i vostri commenti.Un caro saluto a tutti

  7. Sylvi
    Sylvi says:

    bentornati a Linosse e a CG.
    Sono molto contenta di vedere i vostri messaggi.
    A domani, vado a letto perchè mi devo alzare presto.

    Sylvi

  8. Sylvi
    Sylvi says:

    per Uro

    il veterinario è quello comunale che gestisce anche il macello.
    Soprattutto le mille foglie le troviamo sotto Natale e prenotate.
    La cucina di Trieste non contempla, se non in maniera minima, le trippe.
    Comprende vari tipi di insaccati, salsicce e cotiche per la jota, il famoso e squisito “cotto triestino”.
    Le trippe sono piatto friulano.

    mandi
    Sylvi

  9. Sylvi
    Sylvi says:

    carissimo CG,

    devono esserti fischiate le orecchie perchè ho più volte pensato a te, alle allegre “baruffe” con Anita che purtroppo ancora una volta deve fare i conti con un affetto che le è venuto meno.
    Ma mentre facebook è un luogo che non amo, anzi ne ho paura perchè sa di me più cose di mio marito…invece arruotalibera l’ho sempre sentito come un nido di amici, anche quelli a volte indisponenti.
    E penso con dolore ed empatia a quelli che sono mancati e con loro sono mancate idee e opinioni preziose anche se non sempre condivisibili.
    Sei diventato nonno? Raccontami tutto.
    I miei quattro nipoti sono la luce nella mia vecchiaia; mi fanno sentire ancora giovane e mi fanno dimenticare il tempo che corre inesorabile.
    Un carissimo mandi

    Sylvi

  10. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Linosse,

    ti confesso un buco nella memoria. Sei tu che hai fatto il militare a Tanamea?
    Mi capita di tanto in tanto di passare da quelle parti e ricordo quel blogger che si sbronzava di grappa sul Passo, allora uno dei peggiori posti dove passare la naia. Oggi la natura si impone rigogliosa e il passo serve soprattutto ai migranti che arrivano dalla rotta balcanica.
    Lasciano sul confine i loro poveri stracci e si rivestono dell’unica maglietta ancora decente per presentarsi al primo posto italiano di polizia.
    Io ci vado soprattutto in primavera che è un’esplosione di crocus e in autunno quando il bosco si veste di colori meravigliosi.
    Abbiamo tutti dimenticato che una volta lì c’erano posti di blocco e guardie armate.

    mandi saluto friulano

    Sylvi

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Ho trovato (in Piemonte) un posto in cui hanno la ricciola o francese. Loro la chiamano alla fiorentina: Lampredotto. Così riuscirò a fare una trippa con quattro componenti: chiappa, millefoglie, nido d’ape e ricciola. Slurp…
    Si può congelare, quindi ne prenderò un bel po’.
    Ahhh… vendono anche i nervetti!!! U.

  12. Sylvi
    Sylvi says:

    x Uro

    tutte cosette leggere, quasi da dieta!!! Ma quanto appetitose!

    Mino vorrebbe andare domenica a fare la Barcolana a Trieste ma pare che il meteo minacci Bora gagliarda e quindi pericolo che la Regata sia annullata.
    L’anno scorso l’ha annullata il virus, quest’anno si parla di Bora a raffiche sui 50 nodi, insomma non c’è mai pace!
    Molti regatanti, la maggioranza, cioè quelli con barche da 9 m e sotto temono soprattutto di perdere in mare la damigiana di terrano e il prosciutto così amorevolmente imbarcati.
    Infatti se i grossi yacht gareggiano per vincere, tutti gli altri triestini partecipano per gozzovigliare.
    Ma è uno spettacolo incredibile.
    Preghiamo il dio Nettuno che sia clemente.
    Sylvi

  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Gino sei scomparso?
    Ma Linosse di dov’è?
    A TUTTI
    E organizzare un altro incontro? U.

  14. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    io la Barcolana la vedrò dalle rive!
    Una marea di barche e barchette di tutte le misure e di tutte le fogge che si spintonano le une attaccate alle altre,le vele che sbattacchiano , tutti che gridano – acqua, acqua!- Se poi ci fosse Bora tesa…Dio scampi.
    Ma lo spettacolo è incredibile…visto da terra!
    Mio marito va con cinque matti come lui, due velisti, quattro fotografi digiuni di vela!

    Io ho provveduto alla cambusa, dato che partono da Grado domani mattina. Se spira Bora se la fanno di bolina fino a Trieste. Contenti loro…

    Sylvi

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    Documentario su come mangiano la trippa i contadini russi di non so quale zona.
    Uno “stomaco” di bovino intero tagliato a grandi pezzi e fatto bollire con alloro e due cipolle. Tritato con due cipolle.
    Si preparano una decina di pizze sottilissime, riempite per metà con la trippa tritata alta circa un centimetro e coperta con l’altra metà pizza. Cotta su una piastra di metallo (scaldata su una stufa) e coperta di burro fuso. Mangiata bevendo te.
    Ambiente molto primitivo. U.

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