JE SUIS UN MIGRANT!

Notizia vecchia, ma troppo ignorata.

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Un  tappeto della vergogna è stato steso sul pavimento del Parlamento Europeo il 29 aprile scorso. Una lista impressionante lunga 100 metri che riproduce i nomi delle 17.306 persone che dal 1990 al 2012 hanno perso la vita cercando di raggiungere l’Europa e alla quale sono state aggiunte anche delle impronte di mani, dipinte, per simboleggiare le oltre 6 mila persone che sono morte dal 2013 e, in particolare, le 1.700 persone che hanno perso la vita dall’inizio del 2015.
In occasione della riunione della commissione plenaria del Parlamento Europeo sulle misure da adottare per far fronte all’emergenza immigrazione, soprattutto dopo il terribile naufragio del 19 aprile a nord della Libia che ha provocato 950 vittime, c’è voluto il tappeto della vergogna per spingere gli europarlamentari a fare di più per fermare la tragica mattanza di esseri umani nel Mediterraneo
Durante la seduta, vari parlamentari del gruppo dei Socialisti, Socialdemocratici e Progressisti, nel corso della seduta hanno esibito cartelli con la scritta “Je suis un migrant” e agitato  simbolicamente giubbotti da salvataggio. Ma tutto ciò che il parlamento europeo ha saputo partorire è stata una risoluzione non vincolante che invita gli Stati membri ad accogliere un certo numero di persone che chiedono  asilo politico e la richiesta alla Commissione Europea di fissare una quota di richiedenti asilo per ogni Paese. Misure ancora del tutto inefficaci.

2 commenti
  1. Linosse
    Linosse says:

    Ah l’euro(€)pa(quella dei danè ,l’altra non esiste) che delusione continua.
    Non si sa più cosa dire ,tutti i “rappresentanti”(per via della “borza” che portano sempre con loro)neuro pei fusi e solidali in uno( la Merkel)parlano ,parlano e parlano da anni :facciamo questo e quello alla gattopardo.
    Nelle lunghe pause continuano a seminare caos e morti in Irak,Siria,Mali,Libia,Eritrea (tanto per fare degli esempi )e in tutte le altre nazioni che se non stavano bene nell’attualità sono nell’inferno terrestre in tutti i sensi.
    Facendo una piccola analisi si evidenzia subito il risultato: abbiamo fatto e continuiamo a far fuggire dall’orrore della guerra tutta la popolazione ,ormai disperata, dei paesi sui quali “interveniamo” per “esportare” democrazie(si anche noi) e accaparrare tutto il possibile,altro che dare lavoro e migliorare le loro condizioni;i francesi” jesuischarlie” in testa , che sono i primi responsabili del caos provocato , fanno anche i verginelli e li respingono senza remore.
    Risultato :oltre chiaramente i milioni di morti per le guerre “riparatrici” altri 25.000 morti nel tentativo di fuggire il più lontano possibile dall’inferno ,solo per adesso.
    E l’Italia?Quella che ha nella Costituzione:
    Articolo 11
    “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”
    Che fa?
    Tutti a “lavorà” in Irak,Afganistanin,in Libia, a comprà aerei ammerigani che al solo sguardo perdono non i sensi ma la capacità di volare e cadono senza nemmeno impiegare la contraerea per far contenti i signori della guerra.
    Se le situazioni non fossero tragiche ci ricoprirebbero di ridicolo per tutti eccetto gli ammeregani che pur di seminare il caos se ne infischiano di seri e ridicoli, l’importante è lavorà per loro.
    Conclusione :aspettiamoci altre centinaia di migliaia di ulteriori disperati da rinchiudere in “asili” per fare contente organizzazioni a puro scopo di lucro;di inserirli con encomiabile carità cristiana nel “lavoro” e nella società neanche parlarne; in un paese sovrappopolato dove ormai siamo tutti “esuberanti” dove possono essere impiegati…pensandoci bene nelle Castel Volturno diffuse sul territorio nazionale.
    Che pena!

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