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1) – I “buchi” del grande questionario proposto a tutti i fedeli da papa Francesco. 2) – Urge un nuovo mercato dei capitali per le piccole e medie industrie europee

All’inizio dello scorso novembre Papa Francesco ha indetto la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, da tenere in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014 sul tema “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.

E il Vicariato di Roma ha voluto precisare di che si tratta (  http://www.vicariatusurbis.org/spiov/spiov2013/index.php?option=com_content&view=article&id=107:un-questionario-per-la-famiglia&catid=20:attualita&Itemid=113 ): “La tematica di questo Sinodo s’inserisce in un itinerario di lavoro in due tappe: la prima, è l’Assemblea del 2014, volta a precisare lo status quaestionis e a raccogliere testimonianze e proposte dei Vescovi per annunciare e vivere credibilmente il Vangelo per la famiglia; la seconda, è l’Assemblea Generale Ordinaria prevista per il 2015, al fine di cercare linee operative per la pastorale della persona umana e della famiglia”.

Per la prima volta nella storia della Chiesa, in preparazione del Sinodo è stato pubblicato un documento preparatorio che contiene tra l’altro un questionario riguardante le principali sfide sulla famiglia. Il questionario ha 38 domande destinate a tutti i fedeli, una sorta di primarie, alla cui diffusione planetaria devono provvedere tutte le singole diocesi. In Italia la rivista “Il Regno” dei Dehoniani di Bologna lo ha pubblicato online invitando i lettori a compilarlo al seguente indirizzo: http://www.ilregno.it/it/cf-regno.php#2459.

Il paragone con le primare calza anche per le differenze tra “iscritti e non iscritti al partito”, che tante polemiche suscitò nel PD nella tornata dell’anno scorso a causa della pozione di e verso Matteo Renzi, e i dubbi che serpeggiano. Differenze e dubbi sintetizzati dall’intellettuale cattolico Raniero La Valle:

“Ma funzionerà la consultazione, davvero chiunque è abilitato a mandare le sue risposte al Sinodo, oppure varranno solo i documenti che perverranno attraverso le gerarchie delle diocesi e delle conferenze episcopali? Certo non tutti nella Chiesa sono contenti: forse si è osato troppo, può darsi che la cosa sia sfuggita di mano, può darsi che qualcuno nelle Sacre Logge ora vorrebbe tornare indietro. Tuttavia il fatto è che il papa ha fatto pubblicare le domande, gli uffici della Santa Sede le hanno fatte mettere su Internet (basta un clic per conoscerle!) e il nuovo segretario del Sinodo, mons. Baldisseri in diretta alla Radio Vaticana ha detto che la consultazione è canalizzata attraverso i vescovi, “però liberamente ciascuno potrà inviare un testo”, e poi lo ha confermato rispondendo a un quesito del National Catholic Reporter”. Continua a leggere

La parola alla vedova di Enrico “Renatino” De Pedis. Che fa piazza pulita delle sciocchezze lanciate con fragore da Valter Veltroni e già ridicolizzate dal ministro Cancellieri.

Il tormentone sempre più da circo della scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983, si avvia a compiere quasi 30 anni di vita, fatta di depistaggi, silenzi del Vaticano, scoop di carta pesta, colpi di scena sempre più ridicoli, puntate televisive sempre più assurde e ormai spesso ignobli. Ora impazzano più che mai le demenziali polemiche sulla sepoltura di Enrico De Pedis, detto “Rematino”, nel sotterraneo della basilica di S. Apollinare a Roma. Polemiche nate da una telefonata anonima a “Chi l’ha visto?” del settembre 2005, che anziché essere cestinata o consegnata ai magistrati proprio perché anonima, è stata abilmente sfruttata da quel programma televisivo per assicurarsi sette anni di audience. Nei mesi scorsi Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha lanciato online una petizione che ha raccolto quasi 100 mila adesioni. Per l’ex sindaco di Roma e sventura del Partito Democratico Walter Veltroni, un bel bottino di voti in caso di elezioni. Ecco perché s’è fatto strenuo paladino degli ultimi deliri, troppo spesso forcaioli come si può leggere nella pagina creata su Facebok da Pietro Orlandi per supportare la sua petizione, della quale peraltro la scorsa estate sono stato il primissimo firmatario pur venendone in seguito ripagato in un modo che definire ignobile è poco.

Come che sia, nonostante gli infiniti “scoop”, “colpi di scena”, “rivelazioni” e “supertestimoni”, uno più fasullo dell’altro, e nonostante polemiche, isterismi e accuse a ciclo continuo, siamo sempre al punto di partenza: cioè a zero. La verità non ha fatto un paaso avanti, mentre passi avanti li hanno fatti le tasche di Federica Sciarelli, la strana conduttriche di “Chi l’ha visto?”.

Pubblico qui una mia intervista alla signora Carla De Pedis, vedova di Enrico, e più in basso un mio articolo sulla buffonesca polemica portata avanti da Valter Veltroni contro la sepoltura di “Renatino” in un sotterraneo della basilica. Da notare che nonostante si insista a dire il contrario nella basilica NON è sepolto nessun santo, papa o cardinale,  e il sotterraneo NON è neppure in terra consacrata.

Buona lettura. Spero Continua a leggere