Articoli

Il senso gay di festeggiare il Gay Pride

Domani a Napoli, le persone lgbtq (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer ndr.), ci auguriamo a migliaia, sfileranno per le strade cittadine con il loro carico di colori, musica e slogan per chiedere alla politica un impegno concreto sui diritti civili negati fino ad oggi, e per una lotta seria contro ogni discriminazione e ogni violenza omofoba. Si celebra il Gay Pride, nato 31 anni fa, dopo una battaglia durata una notte, allo Stonewall Inn, il locale di Christopher Street, nel Greenwich Village, tra polizia e omosessuali e transessuali.

Stanchi di quotidiane perquisizioni, vessazioni e violenze da parte dei poliziotti, gli avventori del locale gay, aiutati dagli abitanti, decisero di mettere la parola fine, e quando quella sera del 27 giugno 1969, i poliziotti irruppero nel locale, cominciarono a volare bottiglie, scarpe tacco 15, e fecero barricate per impedire ai rinforzi di raggiungere il locale.

Continua a leggere

L’Australia riconosce Norrie come persona di sesso neutro

Lo so, ora molti sorrideranno; qualcuno alzerà le spalle e c’è chi rimarrà incredulo, non tanto per la condizione di  Norrie May-Welby, ma perché l’Australia è il primo Stato a riconoscere ad una persona lo stato di esere umano neutro: né gay, né trans, né etero. Neutro! E’ la battaglia vinta da questo/a quarantottenne, nato in Scozia, a Pasley,  e successivamente trasferitosi in Australia dove vive da cittadino/a a tutti gli effetti. La notizia di certo è parecchio curiosa: come ci si rivolgerà, parlando di lei/lui e con lei/lui? Il vocabolario pare non aiutarci, figurarsi la grammatica. Chi si può intendere di sesso neutro? Eppure il governo di Camberra ha preso la cosa sul serio e dopo una lunga ed estenuante battaglia legale, Norrie l’ha avuta vinta: sesso androgino, sessualità neutra.

Presi un acido ad una festa di eterosessuali. – ha dichiarato Norrie, raccontando la sua storia e le sue sofferenze – Da quel momento ho capito che non aveva senso chiedermi se ero donna o uomo. Sono un essere umano, voglio essere sia uomo che donna“.

Continua a leggere

i lefebvriani: “Gay come nazisti”

Ora, speriamo, Benedetto XVI prenderà posizione chiara e netta, altro che riabilitazione, riavvicinamento alla gerarchia vaticana e perdono verso i lefebvriani, quella specie di setta religiosa staccatasi dalla Chiesa ufficiale perché contraria a qualsiasi riforma voluta dal Concilio Vaticano II. L’ennesima sfida hanno pensato di rivolgerla verso la comunità omosessuale tedesca che si prepara, come nel resto del mondo, a festeggiare i Gay Pride e i 40 anni dei moti di Stonewall. La bordata dei lefrebviani tedeschi, che ha scatenato polemiche in Europa e anche da noi, è quella di aver paragonato “i gay come i nazisti”. Detto da loro,potrebbe indurci ad ilarità, ma le parole sono così forte  e vergognose da dimenticare il sorriso.

Continua a leggere