Mentre Renzi salva la casta e ci farà morire democristiani, le politiche della FED rischiano il contagio delle crisi nei Paesi emergenti e l’Europa non sa che fare

1) – Stiamo morendo democristiani

di paolo bonetti

2) – Il miracolo di Renzi, il Nazareno: il Castellum (come salvare la Casta e suicidarsi)

di enzo marzo

3) – Crisi monetarie e finanziarie nelle economie emergenti. Che fa l’Europa?

di Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

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1) – Fondazione Critica Liberale

Stiamo morendo democristiani

paolo bonetti

Ormai non è più il caso di chiedersi, come è capitato in passato molte altre volte, se moriremo democristiani. Questa morte non subitanea, ma lenta e sfibrante come tutto quello che porta l’imprinting della vecchia Dc, la stiamo già sperimentando nell’esasperante e inconcludente tira e molla fra Renzi e Letta. Che l’Italia stia lentamente morendo per l’incapacità di uscire da un malessere economico che si aggrava ogni giorno lo stanno constatando tutti, i semplici cittadini in primo luogo, ma anche le grandi organizzazioni sociali come la Cgil e la Confindustria che non riescono più a prendere sul serio le promesse del governo di “cambiare passo”. Ma questa agonia di un paese che proprio non ce la fa a reagire e a risollevarsi è accompagnata dai riti grotteschi della vecchia democristianeria, dalle astuzie paralitiche dei due maggiori esponenti del Pd che sembrano avere in testa una sola idea: qual è la tattica migliore per fregare il mio rivale? Quanti ricordi del tempo che fu in chi ha raggiunto una certa età, ma allora erano gli anni delle vacche grasse, il ciclo economico era positivo, le svalutazioni della lira a portata di mano, il costo del lavoro contenuto e non c’era la concorrenza dei paesi emergenti. In quei tempi anche il teatrino della politica democristiana poteva essere divertente, ma oggi è soltanto irritante e deprimente. Peggio ancora: mentre Renzi e Letta si fanno la loro guerra alla maniera di un De Mita e di un Forlani, Berlusconi ha rialzato la testa e si prepara, lui che era dato per morto, a una clamorosa ma sempre più probabile resurrezione. Magari non tornerà più, anche per le sue vicende giudiziarie, a fare il capo del governo, ma attorno a lui si sta nuovamente coagulando una maggioranza di partiti e partitini che vogliono dividersi la carcassa di un paese cloroformizzato dai nuovi democristiani.

http://www.criticaliberale.it/news/194190

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2) – Il miracolo di Renzi, il Nazareno: il Castellum (come salvare la Casta e suicidarsi)

enzo marzo

L’”incontro storico” è avvenuto nella stanza del segretario del Pd, nella sede del Nazareno. I giornali hanno riportato con dettagli il rito di questo abboccamento tra tre ex-democristiani e l’erede del peggiore craxismo. Alcuni accennano a un particolare che campeggia nella sala: una grande foto di Korda che rappresenta Guevara e Castro mentre giocano a golf. Nessuno però ha sottolineato l’enorme importanza di quell’immagine che più di ogni altra simboleggia il vecchio e il nuovo Pd: la retorica, il totalitarismo, la futilità.

Il ricordo dell’”incontro storico”, con la finale “profonda sintonia”, passerà presto in secondo piano. Sul tavolo resteranno i fatti. Vorremmo discutere di questi. Cioè dei danni che avrà provocato e provocherà, anche se non scartiamo certo la possibilità che tutto possa finire nella spazzatura come la famigerata “crostata” di Gianni Letta e D’alema..

Si sapeva, ed era logico, che Renzi, stretto tra un Quirinale che vorrebbe far durare il suo inciucio per altri mille anni e un partito-cadavere che desidera risucchiare il Sindaco nella sua tomba, non aveva scelta: doveva agitarsi come un matto e far vedere che prima delle elezioni europee il nuovo corso fiorentino aveva portato a casa qualcosa. “Cosa” non si sa di preciso, ma “qualcosa” comunque, in una direzione vagamente anti-casta per non continuare a lavorare per Grillo e per creare i presupposti tecnici (un sistema elettorale) che permettessero la chiusura di una maledetta legislatura in cui il Pd, pur avvantaggiato dalle “disgrazie” che colpiscono il suo avversario, vivacchia a malapena. Logorandosi. Avendo già perduto l’onore politico. Avendo già dimostrato di non saper governare. Avendo già ampiamente esternato tutta la mediocrità della sua classe dirigente.

Ma Renzi non ha fatto i conti con una maledizione storica: da decenni, ciascun Capo del centro sinistra, quando si trova sulla scrivania alcuni sondaggi a lui favorevoli che adombrano la seria possibilità di vincere, si mette subito in moto e comincia a impegnarsi a fondo per scongiurare questa sciagura. I metodi sono ormai collaudati..

1. Prima di tutto è necessario resuscitare l’avversario. Non è difficile, c’è una tradizione di lungo corso. C’è riuscito D’Alema, Veltroni non è stato da meno. Più complicato però si presentava questo compito per il Sindaco. Berlusconi è ai minimi storici, ormai nessuno può far finta di non aver appreso la notizia che è un pregiudicato che frodava lo Stato anche quando era presidente del consiglio. O di non sapere che Forza Italia è solo uno pseudonimo di Mediaset. Gli sono rimasti attorno soltanto parecchi indagati, alcuni pregiudicati e una manciata di estremisti verbali. E Razzi. Molti italiani, stando ai sondaggi, si sono resi conto che è lui il responsabile primo del disastro in cui è stato fatto precipitare il paese. Per recuperarlo e portarlo dai servizi sociali a una nuova Costituente ci vuole uno spericolato colpo di genio: così il Sindaco – esattamente come D’Alema e Veltroni – riscopre le doti di statista di questo relitto e gli restituisce tutti gli onori politici. Fatto.

2. Poi, c’è da ricompattare la nuova maggioranza avversaria. Per questo obiettivo i pd si sono distribuiti i compiti. Sia Renzi sia Letta Enrico si sono dati da fare. Con successo. Il Castellum vedrà la destra di lotta e la destra di governo unite per vincere di nuovo in un’unica coalizione, rafforzata rispetto ai vecchi tempi anche dal recupero di Casini e di spezzoni di Forza civica. Fatto.

3. Ancora. Bisogna annichilire la propria capacità di coalizione e distruggere qualunque formazione politica amica. Facile. Basta seguire l’esempio magistrale di Veltroni, che liquidò tutti i suoi potenziali alleati, salvando tra questi solo il più infido. Il mantra veltroniano contro i piccoli partiti è stato ripreso di peso da Renzi che lo ha ripetuto come un pappagallo e ha trovato anche il mezzo tecnico per realizzarlo. La trovata dello sbarramento elettorale all’8% non ha precedenti nel mondo. La Casta (per questo motivo chiamiamo Castellum il nuovo sgorbio su cui c’è “profonda sintonia”) si garantisce che da qui all’eternità non possano nascere forze politiche nuove in opposizione a quelle esistenti. Si ferma la storia. Secondo me questa è una trovata personale di Berlusconi: solo un delinquente poteva concepirla. Fatto.

4. Ancora. Bisogna assolutamente rendere impresentabile il Pd. Facendogli fare una figura odiosa. Il Pd  aveva avuto la fortuna di non essere direttamente responsabile del Porcellum, la legge elettorale più detestata dagli italiani e smantellata miracolosamente dall’iniziativa di pochi cittadini savi. Non è difficile rovinare il Pd: basta prendere le 2-3 regole più indigeste e oscene del Porcellum e farle rivivere facendole proprie. Così, mentre prima gli elettori potevano accusare Berlusconi e Calderoli di aver sottratto loro, con le liste bloccate, il diritto di scegliersi i propri rappresentanti, d’ora in poi sapranno con chi prendersela: con i dilettanti del Nazareno. Questo sistema di partiti fatiscente e corrotto trova il modo di salvarsi serrando le porte all’esterno e scavando un fossato pprofondo l’8% per assicurarsi il potere e l’impunità. Non manca neppure il progetto di un premio di maggioranza di circa il 18%. Alla faccia del parlamentarismo e del principio di rappresentanza. Ma questo risultato non basta. La Casta non vuole solo rendersi permanente come struttura e come organizzazione, ma vuole che sia bloccato (o funzionale ai padroni vecchi e nuovi) anche il ricambio del personale politico al suo interno. Le nomenklature vigenti  non tollerano competitori e pretendono solo dei cooptati. Questi devono essere fedeli famigli, possibilmente delinquenti ricattabili o fanciulle di facili costumi. La Casta, sia di destra sia di sinistra, non può tollerare che gli elettori possano scegliersi i propri rappresentanti. Da qui il recupero del blocco delle liste. Nonostante la bocciatura della Consulta.

5. Per finire. Spaccare il proprio partito. Se si comincia un’opera, si deve andare fino in fondo. Avrà pensato Renzi: se, nonostante che noi stiamo facendo di tutto per “portargli l’acqua con le orecchie” (come direbbe Corrado Guzzanti), Berlusconi per cause estranee alle vicende politiche (arresti, processi, scandali eccetera) precipita ancora di più, come possiamo fare per assicurarci la nostra sconfitta? Non resta che fracassare definitivamente il partito, che già durante le elezioni presidenziali ha dato “buona” prova del massimo di coesione che può raggiungere. Nessun problema: la sinistra non è seconda a nessuno in scissioni e divisioni varie. Determinanti saranno gli ex comunisti.  I nostri post-comunisti, invece di ringraziare sentitamente il “rottamatore” Renzi per aver portato a compimento il programma ventennale dei “rottamandi”, si sono messi a fare i bastian contrari. Fassina ha persino dichiarato di ”vergognarsi”. Atteggiamento inedito per lui, che finora di occasioni per vergognarsi ne ha avute moltissime ma sempre si è lasciato scappare l’opportunità. Come quando è stato al governo votato da Berlusconi o come quando è stato tra i maggiori protagonisti delle peggiori vergogne della storia della sinistra italiana. Chissà come ha fatto a non vergognarsi dopo le molteplici – e recenti – dichiarazioni filo berlusconiane di Violante o mentre i suoi gruppi parlamentari si sfasciavano in mille pezzi pur di far valere la tesi di Napolitano che il destino del Pd era solo quello di tradire sfacciatamente i propri lettori appena poco settimane dopo le elezioni. Ma, si sa, qui abbiamo a che fare con immarcescibili sepolcri imbiancati e quindi c’è da aspettarsi di tutto. Anche che gli ex-ds si scoprano antiberlusconiani. Dopo vent’anni.  O che preannuncino una lotta senza quartiere, cominciando con una durissima astensione di lotta e di governo. O che, paradosso dei paradossi, riconoscano che essendo morti non possono stare ad osservare..

Conclusione. Per prendere le distanze da quell’Inciucio che sta compromettendo in questi mesi quel che resta delle reputazione del Pd, Renzi aveva ostentato segni di insoddisfazione. Lo scopo era chiaro: andare alle elezioni al più presto sperando che gli elettori dimenticassero i guasti politici dell’inguacchio di Napolitano e prendere le distanze dai mediocrissimi risultati dell’inazione di governo. Con l’incontro del Nazareno, il Sindaco ha voltato improvvisamente gabbana: ha scavalcato Letta nella gara per l’inciucio più spericolato e ha addirittura blindato il governo almeno per un altro anno e mezzo con la scusa di portare a conclusione un assai improbabile percorso costituente realizzato da un parlamento eletto in base a una legge elettorale incostituzionale e guidato in partnership da chi fu il massimo responsabile di quella incostituzionalità.

Renzi ha realizzato un capolavoro degno dei suoi predecessori. In un colpo solo ha rovesciato la sua politica che lo vedeva come il più pericoloso avversario del Cavaliere, nonché anti-nomenklatura piccista, anti-Casta, anti-Porcellum, anti-Inciucio. Forse ispirato dal nome del luogo, il Nazareno, in un solo pomeriggio Renzi ha resuscitato sia il Pregiudicato sia l’ex.pci in coma profondo, si è messo alla testa della Casta, ha recuperato il peggio del Porcellum e ha sancito il patto di ferro tanto sognato dal rottamando D’Alema.

Chissà chi lo ha consigliato. Secondo me è stato Grillo. Il Padrone del M5s era in grave difficoltà. La sua incapacità politica è evidente ormai a tutti, i limiti gravissimi di democraticità del suo movimento sono diventati un luogo comune. Per ridargli un ruolo e una nuova barca di voti ci voleva giusto un miracolo. Renzi, il Nazareno, c’è riuscito..

Morale. Una consolazione ci è rimasta. Si sta confermando in questi giorni una grande Verità contro il giovanilismo imperante. Di davvero democratico nel nostro paese rimane ben poco. E in quel poco c’è l’Idiozia: colpisce in ugual misura, democraticamente, sia i vecchi sia i giovani.

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3) – Crisi monetarie e finanziarie nelle economie emergenti. Che fa l’Europa?

di Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

Com’era prevedibile, le valute e le borse delle economie emergenti sono sotto enorme stress. Lo sono da quando lo scorso giugno il governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, annunciò la decisione di rivedere la sua “politica monetaria accomodante”. In pratica dichiarò l’imminente riduzione degli acquisti di bond del Tesoro e di derivati asset backed security. Si ricordi che allora erano di 85 miliardi di dollari al mese. Dopo la riduzione di dieci miliardi effettuata lo scorso settembre, a fine gennaio di quest’anno la Fed ha ulteriormente ridotto a 65 miliardi la quantità di titoli acquistabili.

Queste decisioni stanno scatenando un terremoto nelle finanze dei Paesi emergenti che registrano una notevole fuga di capitali e un repentino nonché rilevante abbandono delle attività più a rischio. In precedenza, l’enorme liquidità creata dalla Fed per salvare le banche americane in crisi, abbinata ad un tasso di interesse vicino allo zero, aveva spinto banche, fondi e investitori a cercare più alti profitti, anche se con rischi maggiori, nei Paesi emergenti. Dal 2009 vi sarebbero affluiti circa 7 trilioni di dollari. Tutti “soldi caldi”destinati ad incrementare anche il processo speculativo. Era ed è risaputo che la volatilità dei movimenti di capitali può avere effetti devastanti per le economie emergenti. In un classico rapporto maniaco-depressivo si esaltano certe situazione finanziarie e poi le si deprime precipitosamente ai primi segnali di mutamento dei mercati .

Da mesi i bollettini dei Paesi emergenti segnalano tempesta. La lira turca ha perso oltre il 10% in poco più di un mese, nonostante i continui interventi della banca centrale, mentre il costo dei derivati cds di garanzia contro un eventuale default è al massimo. L’Argentina è nuovamente scioccata dai vecchi spettri della crisi del 2002: ha già usato più del 30% delle proprie riserve in difesa del peso che però continua la sua caduta libera. I vari Paesi del Brics sono tutti in difficoltà. Dopo inefficaci tentativi di difendere il valore del rublo, la stessa Russia ne ha dovuto ritoccare il cambio. Il real brasiliano ha perso valore mentre la banca centrale aumenta il tasso di interesse nel tentativo di evitare la fuga di capitali e di rallentare l’inflazione interna. Lo stesso avviene in Sud Africa, Taiwan, Venezuela, Malesia… Anche l’India è costretta ad affrontare gli stessi effetti destabilizzanti delle politiche della Fed. Il presidente della banca centrale indiana ha posto giustamente e chiaramente il problema politico, oltre che economico. “Gli Stati Uniti devono prendere in considerazione gli effetti che le sue politiche hanno sul resto del mondo”, ha detto, lamentando la mancanza di un coordinamento internazionale delle politiche monetarie e finanziarie. C’è poi l’incognita della Cina, dove tra l’altro si sono create una bolla immobiliare e una legata ai crediti privati le cui evoluzioni potrebbero avere effetti destabilizzanti per l’intera economia mondiale..

Questa situazione ha spinto il Fondo Monetario Internazionale a sollecitare le banche centrali ad operare per scongiurare un pericoloso “funding crunch”, cioè una grave carenza di risorse finanziarie che penalizzerebbe anzitutto quei mercati cresciuti troppo e troppo velocemente. Di solito quando si verificano simili situazioni di emergenza, i governi purtroppo tendono ad intervenire solo sulle politiche monetarie, anziché affrontare quelle fiscali e strutturali. Oggi risulta ancora più grave la mancanza  di una governance globale ed evidenti appaiono i fallimenti dei vari meeting internazionali dedicati allo scopo. Si ricordi che nei suoi ultimi interventi il governatore Bernanke aveva sottolineato che la Fed porta avanti una politica esclusivamente finalizzata agli interessi nazionali americani e che il resto del mondo dovrebbe prenderne atto e adeguarsi. Una tesi questa che cozza con l’urgenza di una riforma globale del sistema finanziario.

Allo stato quindi si prospetta il rischio concreto di crisi valutarie simili ai crac del 1998 che dall’Asia si allargarono a macchia d’olio coinvolgendo anche grandi hedge fund e banche internazionali. Sarebbe per l’Unione europea l’occasione per accentuare il suo ruolo di alleato e di partner dei Paesi del Brics e di quelli emergenti differenziandosi dalle scelte fatte dalla Fed. Infatti le difficoltà in quei Paesi non sono “affari loro” ne tantomeno marginali rispetto all’attuale instabile sistema finanziario globale.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

320 commenti
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  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.
    Non lo apro e lei sa perchè.
    Ma me lo immagino e non ho assolutamente alcun dubbio sul fatto che lei, graziosissima signora, quaglieggiava precocemente .
    Poi si cresce, dio volendo, e lo “zompo” diventa mestiere.
    C.G.

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x298
    cosa c’ e’ che non dovrei sapere…e perche’ dovrei tacere….
    sei tu invece che dovresti tacere e sei tu che non sai e che non vuoi sapere..
    ..una manifestazione a Berna di 30.000 persone contro il razzismo non e’ una bazzecola qualsiasi….tanto meno una manifestazione di protesta di 5.000 persone in un paese di poco piu’ di 3.000….ne dovrebbe parlare il mondo intero…
    sei tu che non provi vergogna…..sei tu che sei incapace di provare quel che scrivi……semplicemente perche’ e’ frutto della tua fantasia malata…
    …io…cosi come Anita e tra l’ altro anche Popeye le affermazione che si fanno vengono possibilmente comprovate….attraverso articoli di giornali non di parte….attraverso video ecc…..
    tu menti e ti si deve pure credere….ma chi cazzo sei….
    Rodolfo
    Degli Italiani benvoluti in toto in Svizzera e’ solo una bella favola…
    valla a raccontare agli imbecilli…ma nemmeno quelli ti crederanno…

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Non hai mai sentito parlare, Cazzaniga del menga, che qui i paesi sono praticamente quasi tutti attaccati. Spesso e volentieri dove finisce un comune ne comincia subito un ‘altro? Viaggia su Google Heart e ti entrerà dentro quella testa fusa il fatto che si fa presto ad avere un agglomerato urbano di 20-30mila persone se non di più.
    Bisogna il pallottoliere se non sei in gardo di connettere che 1+1 fa 2?
    E poi perchè dovrei “giustificare” momenti dove io ero presente
    proprio a un rodolfo che rappresenta l’ottusità personificata?
    Per non dire di peggio?
    C.G.

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sono andato a fare una ricerca:
    nella zona dove abito, compresa la città capocantone e i comuni della cinta limitrofa sommano a 92’000 persone, compresi i bebè.
    (Censimento 2010)

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Nella zona dove abito, compresa la città capocantone e i comuni della cinta limitrofa, gli abitanti sommano a 92’000 persone, compresi i bebè.
    (Censimento 2010)
    Neanche io immaginavo così tanti, eppure ci vivo da 45 anni…

    Te capì, Herrn Cazzaniga dei miei stivali, oppure bisogna tradurtelo in brokkolino?

    C.G.

  6. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Google Earth = (terra)

    Heart significa “CUORE”

    Ah…..queste H, rendono la vita difficile…..

    Anita

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x303-304-305…
    Io in Svizzera ho vissuto….so che la’ dove finisce una cittadina ne comincia un’ altra….anche in Germania e’ cosi..ed oggi persino in Italia….ma i paesi rimangono indipendenti con le loro relative iniziative…a volte persino concorrenziali…
    Ma gia’ questa tua disperata ricerca e’ estremamente sospettosa…..
    ma perche’ ti dai tanto da fare? …..
    …lascia stare che ci fai una figura migliore..va’…
    Se vuoi …e se sei capace di fare miracoli…manda qualche straccio di articolo…faresti bene…oltre cio’ …in questo caso apparentemente chiaro faresti bene anche a rimanere per una sola volta taciturno.
    Rodolfo

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Signora Anita, mi scusi, non vorrei essere indiscreto sui vostri rapporti e NON lo sono, ma una domanda vorrei tanto fargliela:
    siamo proprio sicuri che questo Rodolfo sia sano di mente?

    Senza volere essere frainteso, le dico che il tizio più idiozie scrive e più dal dubbio si passa alla certezza.
    Ovvero che è matto.

    Lo leghi.

    C.G.

  9. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma vatti a fare due passi….va’…prendi un po’ d’ aria…alzati da quella sedia..spegni quel cazzo di computer….e dato che e’ tardi per oggi… vattene finalmente a dormire va’…
    merkst du nicht wie du leicht die Fassung verliest…
    e non ti accorgi delle tue contraddizioni…per cui non vorresti essere indiscreto…no…ma lo diventi? Mah…incomprensibile…
    Rodolfo

  10. Popeye
    Popeye says:

    x CG
    Allora non tutto è’ bianco e nero come e’ percepito dal tuo cervello. Adesso prima di accusare altri pensa a il male fatti da quelli che sostieni.

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy,
    il male fatto è la diretta e maledetta conseguenza del male ricevuto. Se per assurdo il male fatto oppure ricevuto si potrebbe pesare dove credi da che parte penda l’ago della bilancia?

    Cosa percepisce invece il tuo cervello a stelle e a strisce, che gli uni siano meno vittime degli altri?
    Non hai mai percepito che il pregiudizio si nutre di inettitudine e faciloneria e rende il razzismo un codice di riconoscimento tra simili?
    C.G.

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cerutti Gino { 23.02.14 alle 8:07 }
    Poppy,
    il male fatto è la diretta e maledetta conseguenza del male ricevuto. Se per assurdo il male fatto oppure ricevuto si potrebbe pesare dove credi da che parte penda l’ago della bilancia?

    =

    Se il male fatto…e’ fatto con l’ intenzione di far del male fine a se stesso…quello e’ il male piu’ brutto …il male per antonomasia…e non si puo’ mai e poi mai.. diciamo cosi ….pareggiare con il male che eventualmente si e’ in grado di ritornare…
    prendiamo un piccolo esempio…che poi e’ il piu’ grande…tanto per scrivere da matti da legare…..
    un popolo viene cacciato piu’ volte dalla sua terra…questo popolo.. nei paesi dove trova rifugio o dove e’ trascinato….continua la sua tradizione religiosa…si integra perfettamente nel tessuto sociale diventandone cittadino al pari di tutti gli altri…senza differenze somatiche… e contribuisce notevolmente in tutti i campi da quello economico a quello sociale…da quello letterario a quello musicale…a quello scientifico ecc….nel frattempo solo e per via della sua religione a cui rimane fedele.. viene di volta in volta persequitato e ucciso…basta pensare ai proprom Russi…all’ inquisizione Spagnola…a tutti i piccoli pogrom che sono avvenuti regolarmente il tutta la fascia Nord Africana…da parte degli Arabi a partire dalla Tunisia fino a finire nel Libano ed oltre….fino a finire al “male maggiore” dell’ olocausto.
    Queste persequzioni durate MILLENNI erano causate da un male per antonomasia…da quel male che piu’ grande non c’ e’…dalla cattiveria piu’ bruta e dall’ intolleranza…per degli esseri che non se l’ avrebbero MAI meritato…per cui la questione diventa persino incomprensibile e inconcepibile…cosi come il male prodotto.
    Quel che e’ rimasto di quel popolo.. si e’ riordinato e per una idea antica decise di ritornare la’ da dove era stato cacciato…per vivere insieme … per difendersi insieme…per porre fine al proseguimento dell’intolleranza ricostruendo quello Stato d’ Israele perduto…
    arrivarono dicendo:”fate spazio”…anche questo se vogliamo sotto certi aspetti anche un male….anche una cattiveria….(non c’ e’ dubbio che i palestinesi abbiano subito le consequenze…ma sono le consequenze di un male piu’ grande)..ma mai da potersi comparare alle sofferenze vissute dagli Ebrei sulla propria pelle nell’ arco di 2000 anni…se i Palestinesi e il mondo Arabo non si avessero fatti guidare dall’ antiebraismo (tanto per far contento Nicotri che non vuol sentir parlare di antisemitismo….anche se questo aggettivo e’ diventato sinonimo di antiebraismo) avessero capito….e avessero accettato le decisioni che erano state prese si sarebbero risparmiati 70 anni di guai…anche il famoso Deir Yassin…che si prende sempre da esempio.. ma non si dice mai che gli Ebrei aprirono un corridoio per quelli che volevano fuggire….e chi mori fu perche’ volle morire combattendo…tanto di cappello…ma cazzi loro…
    anche li dunque non c’ e’ stato il male e la cattiveria fine a se stessa…si e’ data sempre una chance….fino a “piombo fuso”…dove si avvisava… chi si poteva avvisare telefonicamente.. o con volantini gettati da aerei….consigliando la gente di allontanarsi da certi obiettivi.
    Ancora oggi la “cattiveria” Israeliana “””e’ provocata””” da chi odia a da chi non tollera l’ Ebreo…da chi tra l’ altro vorrebbe che Israele sparisse o diventasse uno Stato debole….magari con al governo i Palestinesi….Dio …godrebbero come ricci in calore…
    o da chi in questo blog istiga ai risentimenti …che soffia sul fuoco dell’ odio…dando colpa sempre agli israeliani per quel che li avviene assolvendo sempre i Palestinesi di proposito…invece di cercare quelle strade e quei argomenti che potrebbero portare alla riconciliazione….
    Dunque mai si potrebbe comparare il male che hanno fatto gli Israeliani…necessario…perche’ senza quel male non sarebbe mai sorto lo Stato d’ Israele…con il male fatto nell’ arco di 2000 anni dagli europei e dagli arabi ai danni degli Ebrei solo per la loro religione o ….diciamolo chiaro…siamo sinceri….anche per le loro capacita’….

    solo che chi per le proprie capacita’ riusciva ad accumulare una ricchezza ed era per esempio un Italiano….era ricco e basta….
    gli invidiosi odiavano…la gente per bene ammirava…
    se pero’ lo stesso era Italiano ma di fede Ebraica…allora non era ricco e basta….ma era un ricco Ebreo…e veniva odiato dagli invidiosi ma anche dalla gente per bene….per quell’ astio atavico che praticamente si succhia gia’ dalla mammella della propria madre.
    La stessa cosa vale per gli Americani….che molte guerre le hanno fatte per aiutare …trovandosi spesso in situazioni piu’ grandi di loro..ma certamente anche per difendere i propri interessi..
    dovremmo sempre ringraziarli se viviamo in una Europa cosi come e’ oggi.
    Ma non credo mai che gli Americani abbiano cominciato mai una guerra con l’ intenzione del male fine a se stesso….caso mai con l’ intenzione di sconfiggere il male….questo e’ stato sempre l’ intento..
    ma spesso si sono trovati in situazioni piu’ grandi di loro che magari purtroppo sono degenerate.
    Questo e’ il MIO pensiero ….queste sono le MIE convinzioni…di uomo qualunque…nel senso che non vado copiando idee altrui…
    Rodolfo

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Vorrei integrare le mie ultime due righe del post 313…dicendo che …i miei pensieri …convinzioni e conclusioni sono frutto di un mio ragionamento logico… legato alla mia capacita’ …modestamente …ad essere EQUO e GIUSTO…in confronto di chi e’ per principio malvagiamente perverso..ed iniquo…
    Rodolfo

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Qui c’è bisogno dell’intervento dei pompieri, il blog è invaso dalle acque lacrimo-bibliche del Cazzaniga! Si salvi chi può!
    Madonnamia quanto piange! Adesso si mette a cantare gli alleluja anche per suo zio Sam come se non bastassero quelli sul suo trisavolo Mosè, quello che divideva il mare in due per non bagnarsi i piedi.

    C.G.

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Theodor Herzl, noto bandito sionista:

    “Tenteremo di sospingere la popolazione palestinese in miseria oltre le frontiere Sia il processo di espropriazione che l’espulsione dei palestinesi devono essere condotti con discrezione e con attenzione.”

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La risoluzione ONU votata nel 1977 che riflette i toni di quelle precedenti, dichiara che l’Assemblea condanna le seguenti politiche e pratiche israeliane:
    L’evacuazione, deportazione, espulsione, e trasferimento degli abitanti arabi dei territori occupati e la negazione del loro diritto di ritorno.

    L’espropriazione e confisca delle proprietà arabe nei territori occupati.

    La distruzione e demolizione delle case arabe per far posto agli insediamenti dei coloni israeliani.

    Gli arresti e i maltrattamenti della popolazione araba.

    I maltrattamenti e le torture dei detenuti ”

    La Commissione dell’ONU per i Diritti Umani) deplora inoltre le continue violazioni da parte di Israele delle norme della legalità internazionale nei territori arabi occupati, in particolare le gravi violazioni di Israele della Convenzione di Ginevra per la Protezione dei Civili in stato di guerra, che sono considerate crimini di guerra .

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    inconcludente….
    sai…il contenuto dei tuoi posts me li immagiavo….non potevano essere altri..niente originalita’….sempre la stessa nenia…
    per questo e’ tutto inutile…solo una perdita di tempo…ed io ci casco in continuazione…
    si …son fatto cosi….non perdo mai le speranze…
    ma ci vorrebbe anche la collaborazione di qualche fulmine che ti colpisse la materia grigia oramai in putrefazione….e cio’ e’ poco probabile
    R

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