Mentre Renzi salva la casta e ci farà morire democristiani, le politiche della FED rischiano il contagio delle crisi nei Paesi emergenti e l’Europa non sa che fare

1) – Stiamo morendo democristiani

di paolo bonetti

2) – Il miracolo di Renzi, il Nazareno: il Castellum (come salvare la Casta e suicidarsi)

di enzo marzo

3) – Crisi monetarie e finanziarie nelle economie emergenti. Che fa l’Europa?

di Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

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1) – Fondazione Critica Liberale

Stiamo morendo democristiani

paolo bonetti

Ormai non è più il caso di chiedersi, come è capitato in passato molte altre volte, se moriremo democristiani. Questa morte non subitanea, ma lenta e sfibrante come tutto quello che porta l’imprinting della vecchia Dc, la stiamo già sperimentando nell’esasperante e inconcludente tira e molla fra Renzi e Letta. Che l’Italia stia lentamente morendo per l’incapacità di uscire da un malessere economico che si aggrava ogni giorno lo stanno constatando tutti, i semplici cittadini in primo luogo, ma anche le grandi organizzazioni sociali come la Cgil e la Confindustria che non riescono più a prendere sul serio le promesse del governo di “cambiare passo”. Ma questa agonia di un paese che proprio non ce la fa a reagire e a risollevarsi è accompagnata dai riti grotteschi della vecchia democristianeria, dalle astuzie paralitiche dei due maggiori esponenti del Pd che sembrano avere in testa una sola idea: qual è la tattica migliore per fregare il mio rivale? Quanti ricordi del tempo che fu in chi ha raggiunto una certa età, ma allora erano gli anni delle vacche grasse, il ciclo economico era positivo, le svalutazioni della lira a portata di mano, il costo del lavoro contenuto e non c’era la concorrenza dei paesi emergenti. In quei tempi anche il teatrino della politica democristiana poteva essere divertente, ma oggi è soltanto irritante e deprimente. Peggio ancora: mentre Renzi e Letta si fanno la loro guerra alla maniera di un De Mita e di un Forlani, Berlusconi ha rialzato la testa e si prepara, lui che era dato per morto, a una clamorosa ma sempre più probabile resurrezione. Magari non tornerà più, anche per le sue vicende giudiziarie, a fare il capo del governo, ma attorno a lui si sta nuovamente coagulando una maggioranza di partiti e partitini che vogliono dividersi la carcassa di un paese cloroformizzato dai nuovi democristiani.

http://www.criticaliberale.it/news/194190

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2) – Il miracolo di Renzi, il Nazareno: il Castellum (come salvare la Casta e suicidarsi)

enzo marzo

L’”incontro storico” è avvenuto nella stanza del segretario del Pd, nella sede del Nazareno. I giornali hanno riportato con dettagli il rito di questo abboccamento tra tre ex-democristiani e l’erede del peggiore craxismo. Alcuni accennano a un particolare che campeggia nella sala: una grande foto di Korda che rappresenta Guevara e Castro mentre giocano a golf. Nessuno però ha sottolineato l’enorme importanza di quell’immagine che più di ogni altra simboleggia il vecchio e il nuovo Pd: la retorica, il totalitarismo, la futilità.

Il ricordo dell’”incontro storico”, con la finale “profonda sintonia”, passerà presto in secondo piano. Sul tavolo resteranno i fatti. Vorremmo discutere di questi. Cioè dei danni che avrà provocato e provocherà, anche se non scartiamo certo la possibilità che tutto possa finire nella spazzatura come la famigerata “crostata” di Gianni Letta e D’alema..

Si sapeva, ed era logico, che Renzi, stretto tra un Quirinale che vorrebbe far durare il suo inciucio per altri mille anni e un partito-cadavere che desidera risucchiare il Sindaco nella sua tomba, non aveva scelta: doveva agitarsi come un matto e far vedere che prima delle elezioni europee il nuovo corso fiorentino aveva portato a casa qualcosa. “Cosa” non si sa di preciso, ma “qualcosa” comunque, in una direzione vagamente anti-casta per non continuare a lavorare per Grillo e per creare i presupposti tecnici (un sistema elettorale) che permettessero la chiusura di una maledetta legislatura in cui il Pd, pur avvantaggiato dalle “disgrazie” che colpiscono il suo avversario, vivacchia a malapena. Logorandosi. Avendo già perduto l’onore politico. Avendo già dimostrato di non saper governare. Avendo già ampiamente esternato tutta la mediocrità della sua classe dirigente.

Ma Renzi non ha fatto i conti con una maledizione storica: da decenni, ciascun Capo del centro sinistra, quando si trova sulla scrivania alcuni sondaggi a lui favorevoli che adombrano la seria possibilità di vincere, si mette subito in moto e comincia a impegnarsi a fondo per scongiurare questa sciagura. I metodi sono ormai collaudati..

1. Prima di tutto è necessario resuscitare l’avversario. Non è difficile, c’è una tradizione di lungo corso. C’è riuscito D’Alema, Veltroni non è stato da meno. Più complicato però si presentava questo compito per il Sindaco. Berlusconi è ai minimi storici, ormai nessuno può far finta di non aver appreso la notizia che è un pregiudicato che frodava lo Stato anche quando era presidente del consiglio. O di non sapere che Forza Italia è solo uno pseudonimo di Mediaset. Gli sono rimasti attorno soltanto parecchi indagati, alcuni pregiudicati e una manciata di estremisti verbali. E Razzi. Molti italiani, stando ai sondaggi, si sono resi conto che è lui il responsabile primo del disastro in cui è stato fatto precipitare il paese. Per recuperarlo e portarlo dai servizi sociali a una nuova Costituente ci vuole uno spericolato colpo di genio: così il Sindaco – esattamente come D’Alema e Veltroni – riscopre le doti di statista di questo relitto e gli restituisce tutti gli onori politici. Fatto.

2. Poi, c’è da ricompattare la nuova maggioranza avversaria. Per questo obiettivo i pd si sono distribuiti i compiti. Sia Renzi sia Letta Enrico si sono dati da fare. Con successo. Il Castellum vedrà la destra di lotta e la destra di governo unite per vincere di nuovo in un’unica coalizione, rafforzata rispetto ai vecchi tempi anche dal recupero di Casini e di spezzoni di Forza civica. Fatto.

3. Ancora. Bisogna annichilire la propria capacità di coalizione e distruggere qualunque formazione politica amica. Facile. Basta seguire l’esempio magistrale di Veltroni, che liquidò tutti i suoi potenziali alleati, salvando tra questi solo il più infido. Il mantra veltroniano contro i piccoli partiti è stato ripreso di peso da Renzi che lo ha ripetuto come un pappagallo e ha trovato anche il mezzo tecnico per realizzarlo. La trovata dello sbarramento elettorale all’8% non ha precedenti nel mondo. La Casta (per questo motivo chiamiamo Castellum il nuovo sgorbio su cui c’è “profonda sintonia”) si garantisce che da qui all’eternità non possano nascere forze politiche nuove in opposizione a quelle esistenti. Si ferma la storia. Secondo me questa è una trovata personale di Berlusconi: solo un delinquente poteva concepirla. Fatto.

4. Ancora. Bisogna assolutamente rendere impresentabile il Pd. Facendogli fare una figura odiosa. Il Pd  aveva avuto la fortuna di non essere direttamente responsabile del Porcellum, la legge elettorale più detestata dagli italiani e smantellata miracolosamente dall’iniziativa di pochi cittadini savi. Non è difficile rovinare il Pd: basta prendere le 2-3 regole più indigeste e oscene del Porcellum e farle rivivere facendole proprie. Così, mentre prima gli elettori potevano accusare Berlusconi e Calderoli di aver sottratto loro, con le liste bloccate, il diritto di scegliersi i propri rappresentanti, d’ora in poi sapranno con chi prendersela: con i dilettanti del Nazareno. Questo sistema di partiti fatiscente e corrotto trova il modo di salvarsi serrando le porte all’esterno e scavando un fossato pprofondo l’8% per assicurarsi il potere e l’impunità. Non manca neppure il progetto di un premio di maggioranza di circa il 18%. Alla faccia del parlamentarismo e del principio di rappresentanza. Ma questo risultato non basta. La Casta non vuole solo rendersi permanente come struttura e come organizzazione, ma vuole che sia bloccato (o funzionale ai padroni vecchi e nuovi) anche il ricambio del personale politico al suo interno. Le nomenklature vigenti  non tollerano competitori e pretendono solo dei cooptati. Questi devono essere fedeli famigli, possibilmente delinquenti ricattabili o fanciulle di facili costumi. La Casta, sia di destra sia di sinistra, non può tollerare che gli elettori possano scegliersi i propri rappresentanti. Da qui il recupero del blocco delle liste. Nonostante la bocciatura della Consulta.

5. Per finire. Spaccare il proprio partito. Se si comincia un’opera, si deve andare fino in fondo. Avrà pensato Renzi: se, nonostante che noi stiamo facendo di tutto per “portargli l’acqua con le orecchie” (come direbbe Corrado Guzzanti), Berlusconi per cause estranee alle vicende politiche (arresti, processi, scandali eccetera) precipita ancora di più, come possiamo fare per assicurarci la nostra sconfitta? Non resta che fracassare definitivamente il partito, che già durante le elezioni presidenziali ha dato “buona” prova del massimo di coesione che può raggiungere. Nessun problema: la sinistra non è seconda a nessuno in scissioni e divisioni varie. Determinanti saranno gli ex comunisti.  I nostri post-comunisti, invece di ringraziare sentitamente il “rottamatore” Renzi per aver portato a compimento il programma ventennale dei “rottamandi”, si sono messi a fare i bastian contrari. Fassina ha persino dichiarato di ”vergognarsi”. Atteggiamento inedito per lui, che finora di occasioni per vergognarsi ne ha avute moltissime ma sempre si è lasciato scappare l’opportunità. Come quando è stato al governo votato da Berlusconi o come quando è stato tra i maggiori protagonisti delle peggiori vergogne della storia della sinistra italiana. Chissà come ha fatto a non vergognarsi dopo le molteplici – e recenti – dichiarazioni filo berlusconiane di Violante o mentre i suoi gruppi parlamentari si sfasciavano in mille pezzi pur di far valere la tesi di Napolitano che il destino del Pd era solo quello di tradire sfacciatamente i propri lettori appena poco settimane dopo le elezioni. Ma, si sa, qui abbiamo a che fare con immarcescibili sepolcri imbiancati e quindi c’è da aspettarsi di tutto. Anche che gli ex-ds si scoprano antiberlusconiani. Dopo vent’anni.  O che preannuncino una lotta senza quartiere, cominciando con una durissima astensione di lotta e di governo. O che, paradosso dei paradossi, riconoscano che essendo morti non possono stare ad osservare..

Conclusione. Per prendere le distanze da quell’Inciucio che sta compromettendo in questi mesi quel che resta delle reputazione del Pd, Renzi aveva ostentato segni di insoddisfazione. Lo scopo era chiaro: andare alle elezioni al più presto sperando che gli elettori dimenticassero i guasti politici dell’inguacchio di Napolitano e prendere le distanze dai mediocrissimi risultati dell’inazione di governo. Con l’incontro del Nazareno, il Sindaco ha voltato improvvisamente gabbana: ha scavalcato Letta nella gara per l’inciucio più spericolato e ha addirittura blindato il governo almeno per un altro anno e mezzo con la scusa di portare a conclusione un assai improbabile percorso costituente realizzato da un parlamento eletto in base a una legge elettorale incostituzionale e guidato in partnership da chi fu il massimo responsabile di quella incostituzionalità.

Renzi ha realizzato un capolavoro degno dei suoi predecessori. In un colpo solo ha rovesciato la sua politica che lo vedeva come il più pericoloso avversario del Cavaliere, nonché anti-nomenklatura piccista, anti-Casta, anti-Porcellum, anti-Inciucio. Forse ispirato dal nome del luogo, il Nazareno, in un solo pomeriggio Renzi ha resuscitato sia il Pregiudicato sia l’ex.pci in coma profondo, si è messo alla testa della Casta, ha recuperato il peggio del Porcellum e ha sancito il patto di ferro tanto sognato dal rottamando D’Alema.

Chissà chi lo ha consigliato. Secondo me è stato Grillo. Il Padrone del M5s era in grave difficoltà. La sua incapacità politica è evidente ormai a tutti, i limiti gravissimi di democraticità del suo movimento sono diventati un luogo comune. Per ridargli un ruolo e una nuova barca di voti ci voleva giusto un miracolo. Renzi, il Nazareno, c’è riuscito..

Morale. Una consolazione ci è rimasta. Si sta confermando in questi giorni una grande Verità contro il giovanilismo imperante. Di davvero democratico nel nostro paese rimane ben poco. E in quel poco c’è l’Idiozia: colpisce in ugual misura, democraticamente, sia i vecchi sia i giovani.

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3) – Crisi monetarie e finanziarie nelle economie emergenti. Che fa l’Europa?

di Mario Lettieri* Paolo Raimondi**

Com’era prevedibile, le valute e le borse delle economie emergenti sono sotto enorme stress. Lo sono da quando lo scorso giugno il governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, annunciò la decisione di rivedere la sua “politica monetaria accomodante”. In pratica dichiarò l’imminente riduzione degli acquisti di bond del Tesoro e di derivati asset backed security. Si ricordi che allora erano di 85 miliardi di dollari al mese. Dopo la riduzione di dieci miliardi effettuata lo scorso settembre, a fine gennaio di quest’anno la Fed ha ulteriormente ridotto a 65 miliardi la quantità di titoli acquistabili.

Queste decisioni stanno scatenando un terremoto nelle finanze dei Paesi emergenti che registrano una notevole fuga di capitali e un repentino nonché rilevante abbandono delle attività più a rischio. In precedenza, l’enorme liquidità creata dalla Fed per salvare le banche americane in crisi, abbinata ad un tasso di interesse vicino allo zero, aveva spinto banche, fondi e investitori a cercare più alti profitti, anche se con rischi maggiori, nei Paesi emergenti. Dal 2009 vi sarebbero affluiti circa 7 trilioni di dollari. Tutti “soldi caldi”destinati ad incrementare anche il processo speculativo. Era ed è risaputo che la volatilità dei movimenti di capitali può avere effetti devastanti per le economie emergenti. In un classico rapporto maniaco-depressivo si esaltano certe situazione finanziarie e poi le si deprime precipitosamente ai primi segnali di mutamento dei mercati .

Da mesi i bollettini dei Paesi emergenti segnalano tempesta. La lira turca ha perso oltre il 10% in poco più di un mese, nonostante i continui interventi della banca centrale, mentre il costo dei derivati cds di garanzia contro un eventuale default è al massimo. L’Argentina è nuovamente scioccata dai vecchi spettri della crisi del 2002: ha già usato più del 30% delle proprie riserve in difesa del peso che però continua la sua caduta libera. I vari Paesi del Brics sono tutti in difficoltà. Dopo inefficaci tentativi di difendere il valore del rublo, la stessa Russia ne ha dovuto ritoccare il cambio. Il real brasiliano ha perso valore mentre la banca centrale aumenta il tasso di interesse nel tentativo di evitare la fuga di capitali e di rallentare l’inflazione interna. Lo stesso avviene in Sud Africa, Taiwan, Venezuela, Malesia… Anche l’India è costretta ad affrontare gli stessi effetti destabilizzanti delle politiche della Fed. Il presidente della banca centrale indiana ha posto giustamente e chiaramente il problema politico, oltre che economico. “Gli Stati Uniti devono prendere in considerazione gli effetti che le sue politiche hanno sul resto del mondo”, ha detto, lamentando la mancanza di un coordinamento internazionale delle politiche monetarie e finanziarie. C’è poi l’incognita della Cina, dove tra l’altro si sono create una bolla immobiliare e una legata ai crediti privati le cui evoluzioni potrebbero avere effetti destabilizzanti per l’intera economia mondiale..

Questa situazione ha spinto il Fondo Monetario Internazionale a sollecitare le banche centrali ad operare per scongiurare un pericoloso “funding crunch”, cioè una grave carenza di risorse finanziarie che penalizzerebbe anzitutto quei mercati cresciuti troppo e troppo velocemente. Di solito quando si verificano simili situazioni di emergenza, i governi purtroppo tendono ad intervenire solo sulle politiche monetarie, anziché affrontare quelle fiscali e strutturali. Oggi risulta ancora più grave la mancanza  di una governance globale ed evidenti appaiono i fallimenti dei vari meeting internazionali dedicati allo scopo. Si ricordi che nei suoi ultimi interventi il governatore Bernanke aveva sottolineato che la Fed porta avanti una politica esclusivamente finalizzata agli interessi nazionali americani e che il resto del mondo dovrebbe prenderne atto e adeguarsi. Una tesi questa che cozza con l’urgenza di una riforma globale del sistema finanziario.

Allo stato quindi si prospetta il rischio concreto di crisi valutarie simili ai crac del 1998 che dall’Asia si allargarono a macchia d’olio coinvolgendo anche grandi hedge fund e banche internazionali. Sarebbe per l’Unione europea l’occasione per accentuare il suo ruolo di alleato e di partner dei Paesi del Brics e di quelli emergenti differenziandosi dalle scelte fatte dalla Fed. Infatti le difficoltà in quei Paesi non sono “affari loro” ne tantomeno marginali rispetto all’attuale instabile sistema finanziario globale.

*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

320 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x becco d’anatra.

    Sulla Corea del Nord aspettiamo con ansia l’intervento degli “esportatori di democrazia” a stelle e a strisce.
    Ma ho qualche dubbio in proposito: sembra che da quelle parti non ci sia petrolio.
    Eggià, la demokrazia dei due pesi e due misure.
    Misurata in barili, naturalmente.
    C.G

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.
    Signora, ma cosa cacchio gli da da mangiare?
    Ceci, fagioli a tonnellate?
    Non sarebbe più opportuno una leggera pastina in brodo in modo da non metterlo in condizione di riversare sul blog peti in quantità industriali?
    màh.

    C.G.

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Caino.
    Se ti ricordi, circa una settimana fa “becco d’anatra” dava a Nelson Mandela del grand’uomo. Poi quando gli è stato fatto presente che Madiba – dato che l’ignoranza congenita e l’incoerenza sono parti preponderanti del suo peloso quack-quack – è stato un fermo critico dell’apartheid di Israele nei confronti del popolo della Palestina e i suoi metodi violenti e vetero razzisti, tutto ad un tratto il grand’uomo è diventato (per lui) un kojone che si impicciava di affari non suoi e che nel merito diceva e scriveva stronzate.

    Funzionano così i cervelli d’anatra.
    màh.
    C.G.

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Caino, C. G. e tutti

    La strategia di Herr Rodolfo si chiama benaltrismo. Il suo genio è Uòlter Walterloo: quando c’è un problema o un’osservazione sgradita e insormontabile si corre a dire che ” c’è ben altro”, così si svicola.
    In più, il nostro è un cultore della Memoria, a senso unico, ma disprezza la memoria.
    Il “benaltrismo” c’è chi lo chiama anche “elusionismo”, parente dell’ “illusionismo”, e c’è chi lo chiama mascalzonismo. Termini che secondo me non sono tra loro alternativi, ma complementari.
    pino

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Aggiungerei “chiagni-e-fottismo”.
    Poi, sul fatto che lacrima come un coccodrillo e come un idrante che perde acqua penso sia chiaro ai più.
    Sul fottere…bèh, stenderei un velo di pietà.
    Cristiana o meno, sempre di pietà si tratta.

    C.G.

  6. Caino
    Caino says:

    Oh,oh,ohhhhhhhhh!!

    Il dato di oggi è che in Sardegna hanno votato uno su due.
    Si sta superando gli USA,in fatto di democrazia partecipata!
    Il che non è poco visto che ormai eccelliamo solo più in poche cose!
    Che abbia vinto il centro-sx o il cx dx è alquanto irrilevante.

    I giornali addebitano la sconfitta al Berlu che avrebbe appoggiato male il suo UGO con una serie di gaffe e battute tremende a partire da quel Ugo Merda,che non si sa a chi fosse attribuito.
    Trattandosi di defecazioni si potrebbe chiedere all’esperto del Blog,che di sicuro potrà darci una versione coerente e linguisticamente corretta dell’argomento.
    La cosa seria invece è che il Berlu dalla Sardegna ha annunciato un suo atteggiamento morbido nei confronti del Renzino e del suo prossimo governo,il che tradotto significa , ma non se poteva stare a casa ?

    Si desume che il Berlu stia impazzendo ?
    Io però non ne sono affatto convinto, per cui chiedo di immaginare “nuovi scenari più politici e realistici”.
    Attendo con ansia prima di dare la mia versione !

    Caino

    ps -annuncio” gaudium magnum” che è iniziato San Remo.
    Ma un tempo non facevano anche un San Scemo alternativo ?

  7. Anita
    Anita says:

    x C.G. #152

    Niente di speciale, ieri sera…funghi e piselli, pollo al forno.
    Oggi vedremo…forse un bel minestrone alla milanese, col freddo che fa’ e neve ancora in arrivo, non andrebbe male…

    Anita

  8. Caino
    Caino says:

    Invece….

    Il Vice direttore della Stampa Massimo Gramellini si concentra su altra notizia bomba quella del Presidente del Parma-Reggio (formaggio grana),che si scopre essere pure Presidente di un consorzio ungherese di produzione di Simil- grana..e conclude “beato lui” con una filippica etico morale ben costruita : “Che , a furia di spostare soldi da un piatto all’altro,senza alcun aggancio ,ne rispetto per le persone , né per le cose ,tutti si comprino e si vendano a vicenda,finché l’intero sistema si scioglierà come formaggio in una minestra fin troppo riscaldata ”

    A questo punto vorrei capire se lo scioglimento riguardi solo il mondo del formaggio o l’intero sistema globalizzato.
    Ah Gramellì , verrebbe da dire, il tuo editore non si è ancora capito dove voglia costruire le automobili e tu ti lamenti per il formaggio?
    Insomma mettiamoci d’accordo una buona volta, il tuo pezzo voleva mica essere un residuo di “revanche” nazionalistico, al che si potrebbe mettere un trancio di formaggio nel bianco del tricolore o è un duro attacco al sistema globale ?

    Caino

    ps – però un poco di paura la nutro anche io, non vorrei mai che i miei cojones venissero confusi, globalizzati, con certi cojones siculo-tedeschi. E’ bene che ognuno si tenga i suoi, non è forse vero sig Cerutti ?

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Anita.
    Buon minestrone, c’è da lavorare ma vitamine in abbondanza.
    Non ci aggiunga i fagioli, lo caricano troppo, non soltanto il minestrone.
    Buona serata.
    C.G.

  10. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    io ritengo che la Sardegna rispecchi abbastanza fedelmente la situazione italiana: il 50% dei votanti suddivisi fra Renzi e Berlusconi.
    L’altro 50% fra gli assenti grillini e gli astenuti incazzati.
    Sarebbe stato illuminante sapere le proporzioni fra questi ultimi.
    Io ritengo che Grillo abbia annusato la batosta ed evitato di mostrare gli ematomi a pochi mesi dalle europee dove vorrà presentarsi con tutti i vaffa al punto giusto.

    Invece sto assistendo immobile ed attonita ai giuochini del PD e delle sue varie anime, soprattutto quelle che sulla barca di Caronte non sanno dove andare …restare su questa riva con questo ragazzaccio che vuole asfaltarli, o andare di là, nell’accogliente inferno dei poveri diavoli!
    Poveri diavoli per modo di dire, perchè pare che anche là sia tutto un via vai di compra-vendi-incassa!
    Sai , a dire il vero, non se ne può proprio più di queste correnti, di alte e basse maree, di onde che silenti vanno e vengono ed erodono lo spicchio di terra sul quale tutti noi poggiamo le stanche chiappe.
    Non parlo di B., di quello sappiamo che si sta lustrando i denti per meglio azzannare il bischero di Firenze.
    No, sto parlando proprio dei suoi parenti serpenti, che, come dichiarano e ridichiarano, vogliono il Bene di noi Italiani!!!
    Di quel che bolle in pentola ce ne ha dato un assaggio quel Pirla di Barca, che è così “mona”, nel senso lato, da non accorgersi di non star parlando con Vendola, quel logorroico pugliese che, se fosse stato lui, lo avrebbe inondato con il suo lessico barocco.Che figura di……!!!

    Sarà che da quassù, a distanza di sicurezza, fra un refolo di bora e un altro, vediamo più chiaro la palude romana dove maialini di tutti i colori e razze grufolanti si contendono la greppia.
    Se Renzi riesce a restarne fuori ha già compiuto un’impresa memorabile.
    Intanto la nostra Serracchiani giura e spergiura che non lascerà Trieste, farà solo un po’ la pendolare!!!
    Piazza Unità d’Italia più attraente di Palazzo Chigi???
    Mah! vedremo.

    Sylvi

    Ps: Non voglio farti venire un rigurgito di bile…perciò non ti dirò che sto leggendo Bella Ciao di Pansa, e non ti dirò nemmeno che scrive cose che chi voleva sapere avrebbe potuto sapere un paio di decenni fa .
    Non ti dirò nemmeno che quel che mi stupisce davvero sono i passeggeri di Caronte, di cui parlavo sopra, che stanno ancora a strillare ai fascisti credendo di essere ancora comunisti!!!
    Quel che scrive Pansa dovrebbe essere sui libri di storia…e Pansa dovrebbe essere ampiamente passè nel senso di superato, trapassato.
    Invece è ancora in libreria. Chissà perchè!!!

    Sylvi

  11. sylvi
    sylvi says:

    Eh no, caro C.G.

    se il minestrone è “alla milanese” vuole anche i fagioli borlotti e deve essere saldo da tenere il cucchiaio in piedi
    Almeno così mi dice la consuocera che è lombarda.
    Anita mi saprà eventualmente correggere.

    Sylvi

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    E vabbè… non lo sapevo.
    Diciamo che l’importante è non esagerare…
    Del resto, a pagarne poi le esalazioni olfattive (sob!) di Rodolfo è il blog.

    C.G.

  13. Caino
    Caino says:

    Egr sig Sylvi,

    cosa vuole che Le dica a ognuno il suo Pansa !
    Caino, piuttosto, rifletteva proprio ieri, manco a farlo apposta, a quante vite risparmiate di civili per i mancati bombardamenti alleati sulle città del Nord grazie ai sabotaggi mirati dei partigiani.
    In effetti a ben pensarci sarebbe stato più utile che ci avessero spianati come la Germania.
    Non ci sarebbero stati partigiani, e Pansa probabilmente avrebbe fatto il Verduriere , non so con quale profitto..intendo per le verdure!
    In quanto ai libri di Storia ,sono sicuro avrebbero narrato un’altra storia,magari un bella raccolta fotografica di città spianate come Dresda.
    Un album interessante !

    Caino

    Ps – In merito al resto che vuole che le dica ,siamo al doroteismo puro ed alla Palude.Un tempo non si accorgeva nessuno, adesso tutti lì a criticare ehh non sono più i tempi in cui la regina berta filava la lana

    ps del ps .Alla fine, trovo curioso che Lei non riesca a scrivere quasi di nulla (eccetto ricette di cucina, dove il prezzemolo va sempre bene) senza un pizzico di foibe, ed una spruzzatina di partigiani.Se non fosse perché è troppo giovane, direi che, a sua insaputa ,potrebbe aver partecipato alla marcia di 450 Km dei battaglioni della GIL , mi pare del 41.

  14. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    io sono timida e anche un po’ ritrosa e soprattutto preoccupata di non scrivere di argomenti che potrebbero ferire o annoiare …il blog.
    Se scrivo di Chiesa vengo immediatamente tacitata da certi atei o agnostici che vedono sottane pedofile in ogni cantone.
    Se scrivo timidamente di sesso vengo tacciata da monaca, frigida, bigotta lecca pedane d’altare!
    Se scrivo della mia Terra…apriticielo è tutto uno sbuffo e uno sbadiglio di noia.
    Di Scuola ho già parlato a sufficienza.
    Di storia …ma scherziamo , se mi legge il bidello, molla scopettoni e stracci …e chi lo sente….mi dedica tutti i sinonimi di ignorante.
    Caino mi fa gli esami di matematica e fisica su argomenti che ho tranquillamente o ignorati o dimenticati.

    Sulle foibe? …repetita iuvant a certi smemorati di Collegno e dintorni!
    Potrei parlare del tempo e delle mie fioriture troppo precoci, forse lo farò!
    Sugli eventi quotidiani?
    Potrei parlare del Festival …ma non so se lo guarderò…
    Fazio mi è cordialmente antipatico: falso, doppio, silenziosamente arrogante, saccente ecc. ecc.
    La Littzzetto è quella e sempre quella, troppo prevedibile!

    Mentre sto per assemblare le lasagne ( senza prezzemolo) in quantità semindustriale, devono andare a Trieste e a Pagnacco, penserò a quali argomenti possano essere graditi in questo blog tanto schizzinoso!!!

    Amen

    Sylvi

  15. sylvi
    sylvi says:

    Ps x Caino.

    Nel 41 ero ancora nella mente di Dio e della GIL ho sentito parlare parecchi anni dopo da mio nonno!Sylvi

  16. Nonno Pero e Nonna Pera: W I BISI, MA BEI DURI DRENTO LA MONA!
    Nonno Pero e Nonna Pera: W I BISI, MA BEI DURI DRENTO LA MONA! says:

    Una gran ingiustizia buzzarada.

    Una gran ingiustizia buzzarada,
    che la natura all’omo la ga fato,
    che in tutti quanti i tempi nol sia in stato
    de dar una bonissima chiavada.
    La donna xe assae più privileggiada,
    e che in questo el so destin no xe stà ingrato,
    e, co no la ‘l fa un caso resservato,
    la se pol far chiavar anca ammalada;
    da zovene, da vecchia, e da puttella,
    senza amor, senza voggia, e senza stento
    la pol sempre tior drento la capella.
    Ma quel che mi considero un portento,
    che ancora morta in quella so sportella
    ghe ne xe stà, che ghe l’ha messo drento.

  17. Caino
    Caino says:

    Egr sig Sylvi,
    lei può dire tutto quel gli pare.
    Però mi pare che non sia nè timida , nè ritrosa.
    Semmai parecchio permalosa se qualcuno la critica.
    Suvvia non è da Lei scadere in piagnistei.
    Lo sa molto bene che se scrive, può essere criticata.
    Non mi faccia come quelli di San Damiano.

    Caino

    Le lasagne ..buone ,questo non è un blog schizzinoso ,le pare questo ?..suvvia, suvvia..

  18. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Non e’ certo lo scopo della mia vita che lei venga qui a parlare di ‘sesso’.

    Mi basterebbe che se ne stesse zitta e buona quando ALTRI provano timidamente, loro, a parlare di sesso o sessualita’, un argomento per il quale gli italiani sono congenitamente incapaci, salvo pretendere di sapere tutto e piu’ come certi siculi trovati sotto i cavoli.

    Mi dica una volta che altri ne abbiano parlato, senza che lei si sia precipitata ad urlare alla pornografia, come una monaca di clausura.

    Ah gia’ , ci fece anche sapere che ha paura dei campi nudisti per via delle ‘infezioni’…

    Il guaio e’ che concepire e’ sempre possibile, nonostante tutto….

    Peter

  19. Peter
    Peter says:

    Beh, per dirla tutta, auguro vivamente al marito di una certa blogger di avere avuto molte amanti.

    Ha tutta la mia simpatia e comprensione.

    Peter

  20. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Secondo la filosofia dei Nonni Pero, anch’io auguro a mio marito di non essersi accontentato della cucina di casa, anche se, secondo le mie capacità, l’ho resa varia e saporita.
    Ho maturato esperienza sui maschietti che blaterano, blaterano su avventure, sognate, sperate, fantasticate, …con in fondo, in fondo…poco costrutto!
    Abbiamo qualche campione nazionale al riguardo!
    La sostanza poi…è altro!
    Comunque per quel che riguarda il marito, importante è che non lo sappia io, o che non abbia prove, perchè oltre che permalosa, come insinua Caino, ho un pessimo carattere , e le mie reazioni, anche postume , non sarebbero esattamente pacifiche!

    Dopo sa…eventualmente…se ne vale la pena…non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…nè vedere…nè parlare e oltre quarantanni di convivenza, di cose fatte insieme ridendo e piangendo qualcosa vorranno pur dire.
    Ma non pretendo che lei capisca…troppo difficile per un single e soprattutto ormai troppo vecchio per avere l’elasticità mentale quotidiana indispensabile in un rapporto di coppia!

    Sylvi

  21. peter
    peter says:

    x Sylvi

    tutto secondo copione, lei commenta risentita a iosa sul mio 170 che punge un po’, niente sul 169 che invece illustrava il nocciolo della questione…

    Io invece trovo antipatico, oltreche’ falso, il suo 165, in cui fa un po’ la vittima come al solito.

    Vi sono molti argomenti su cui si potrebbe parlare, e non mi pare di essere l’ ultimo venuto in certi campi, come lei ha implicitamente insinuato.
    Direi che lei e’ spesso noiosa, si’, e lo fa con determinazione.

    Peter

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    L’agnello Lapo Elkann, fratello di John e nipote dell’Avvocato che non era affatto avvocato:
    “Della Valle ci vuole fuori dall’Italia? Rispondo col mio lavoro”.

    Ecco, io lo manderei a lavorare nel reparto verniciatura ad imparare quello che vuol dire “lavoro” ma temo si metta a sniffare anche la vernice.

    C.G.

  23. sylvi
    sylvi says:

    Ah gia’ , ci fece anche sapere che ha paura dei campi nudisti per via delle ‘infezioni’…Peter

    x Peter

    Vedo che affermazioni fatte qualche anno fa l’hanno particolarmente colpita!
    Non ho niente da giustificare o rimangiarmi.
    Anzi, intendo ampliare il mio punto di vista.
    Lungo la costa istriana e dalmata già quarantanni fa nascevano i primi campi nudisti, quando in Italia soltanto il topless creava drammi catto-comunisti intesi come interminabili baruffe su giornali di tutti i colori, su chi era più morale o più moderno.
    Ma drammi che erano tutti nella testa degli italiani, nella mentalità pruriginosa tipicamente italiota.

    Noi siamo capitati in un campo nudisti per caso e ricordo che avevamo i figli piccoli.
    Un’isola era divisa in due da cartelli che indicavano semplicemente dove c’era il divieto di avere addosso indumenti e dove era ammessi.
    Spiegammo ai bambini il significato del cartello e ci spogliammo come eravamo abituati a casa, senza nessuna esibizione.
    Da aggiungere che l’isola offriva vari spazi di vegetazione e callette che garantivano una privacy ai più pudibondi e ai neofiti.
    Ricordo che la più refrattaria alla novità era mia figlia decenne che rifiutava di togliersi lo slip.
    Incontrammo, qualche cespuglio e qualche roccia più in là, una copia di tedeschi che parlavano uno stentato italiano.
    Erano abbondantemente anziani e se ne stavano al sole come lucertole al primo tepore di aprile.
    Ci salutammo come fossimo al Demel di Vienna a sorbire una cioccolata.
    La signora cominciò a chiacchierare con mia figlia; le raccontò che dopo essere stati tanti anni in ferie in Friuli, avevano deciso di andare in Istria proprio perchè là era permesso spogliarsi.
    Le spiegò gli effetti del sole sulle ossa, soprattutto sulle vecchie ossa di persone come loro che vivevano gran parte dell’anno al freddo e all’umido.
    Il loro modo di muoversi e comportarsi era talmente naturale e libero , portavano il loro corpo avvizzito con una spontaneità che era assolutamente casta e pudica.
    Mia figlia si tolse lo slip.

    Poi negli anni successivi andammo in campi nudisti organizzati come un normale campeggio: bar, supermercato, campi da tennis, pallavolo…ecc.ecc.
    Le dirò che vedere tette e palle che ballavano durante le partite ci sembrava sommamente ridicolo, ed erano tette e palle di tutte le specie e qualità.
    Mia cognata commercialista che scappava dietro ai tronchi d’albero o dietro ai cespugli, perchè lì accanto aveva riconosciuto un collega o un avvocato che conosceva solo in giacca e cravatta.
    Io che incontravo le uniche colleghe dichiaratamente di sx che scoprivano come avessimo qualcosa in comune!
    Confesso che a parte queste prime difficoltà diciamo sociali che abbiamo superato, io non accettavo di andare al supermercato al bar in mezzo a tanti sederi scoperti.
    Mio caro, lei sa meglio di me come si propagano virus e batteri…sicuramente non con i baci che scambiavo con mio marito o con i figli!
    So che giravo con l’asciugamano come Linus con la coperta e che continuavo a fare docce ai miei figli.
    NO, non mi piaceva quella promisquità e non era una questione morale o bacchettona.
    Mi avevano semplicemente insegnato che la pulizia accompagna la salute.
    Ma forse avevo compreso che uno straccetto di costume che ripara te dagli altri e gli altri da te è solo questione di buona educazione e di rispetto.

    Quelli che smaniano per il nudismo a tutti i costi forse hanno altri problemi.
    Buonanotte
    Sylvi

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Il mondo (civile) alla sua morte lo ha pianto come un icona della giustizia sociale e della tolleranza. I boeri acclamavano Hitler, casomai avessi TU il coraggio di informarti.
    I razzisti, i fascisti e le schiene curve lo detestavano.
    Fu così anche verso Salvador Allende e tutti quelli con la schiena diritta.

    C.G.

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.
    L’unico governo con cui il regime razzista sudafricano (allora si chiamava Rhodesia) aveva “proficui rapporti” era il e i governi razzisti di Israele.
    Rendo l’idea oppure ti serve qualche accenno storico su come quei due erano culo e camicia?

    C.G.

  26. Caino
    Caino says:

    Insegnamento..

    Egr sig Sylvi,

    se lei pensa che io le faccia degli esami in matematica ed in geometria, si sbaglia di grosso.
    Introdussi a suo tempo quegli argomenti al solo scopo di tentare di renderla partecipe del contributo che nella Storia hanno dato le Scienze naturali al progresso del pensiero umano in genere,in particolare al pensiero umanistico .
    Come lei può intuire io da sempre sono stato contrario al metodo dell’idealismo Crociano e gentiliano (anche se non sono esattamente la stessa cosa) poiché essi, in ultima analisi, non danno ragione di un bel nulla per quanto attiene la nostra vita reale quotidiana.
    Che la scuola italiana né sia stata” impregnata” per anni,anche per parecchi anni nel dopoguerra, ha condizionato assai lo sviluppo e in una certa misura al pari della religione ci ha portato a ragionare con la testa degli “altri”. In altre parole mentre il mondo correva noi ci contemplavamo la punta delle unghie,tesi a giustificare il presente e il passato senza guardare al futuro.
    Anche il 68 è stato importato da fuori e quelle generazioni lo hanno pure travisato,tanto da tornare a cuccia a ri-contemplarsi le unghie appena dopo un paio di campeggi e una notte o due passati dentro un sacco a pelo.
    Se ne vedono oggi le conseguenze .
    Vede anche il sottoscritto nè è stato prigioniero ed ha dovuto fare sforzi enormi per capire il contributo delle scienze naturali.
    Come già ho affermato nessuno nasce imparato,caso mai spiace aver dovuto impegnare un sacco di tempo a capire, quello che con poche nozioni si sarebbe potuto apprendere già nel ciclo primario e anche secondario.
    Il succo del discorso consiste nell’avere un minimo di metodo per astrarsi in modo da poter ragionare sulla realtà delle cose, senza rimanere schiavi dei propri pregiudizi o delle proprie storie personali.
    In sostanza solo le Scienze naturali lo consentono e solo in minima parte la letteratura e la poesia arti per lo più contemplative.
    In questo senso , NON E’ MAI TROPPO TARDI”.
    Andrà in onda in questi giorni una fiction sul Maestro Alberto Manzi. Mio padre Adamo lo guardava sempre, con estremo interesse,poiché non più interessato a scoprire quali fossero i “fini” ultimi di Dio, della patria e quant’altro di inconoscibile,a suo modo seguiva un corso di alfabetizzazione, anche se aveva completato la scuola primaria gentiliana a base di eia eia et allallà.
    Si sarebbe potuto chiamare un corso di rialfabetizzazione,cosa che per certi versi servirebbe ancora oggi.
    Alberto Manzi era un maestro con la schiena diritta e fu celebre la sua battaglia contro le schede di valutazione ….Tornò alla ribalta nel 1981, allorché si rifiutò di redigere le appena introdotte “schede di valutazione”, che la riforma della scuola aveva messo al posto della pagella; “Manzi si rifiutò di scriverle perché «non posso bollare un ragazzo con un giudizio, perché il ragazzo cambia, è in movimento; se il prossimo anno uno legge il giudizio che ho dato quest’anno, l’abbiamo bollato per i prossimi anni».”

    Io estenderei questo giudizio anche agli adulti, Non è mai troppo tardi,appunto!
    Io lo uso come metodo !

    Caino

  27. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ariel Toaff
    Il comandamento di non rubare non esiste per i coloni quando si tratta di rubare ai palestinesi. Pii coloni con kippah (gli uomini) e cencio in capo (le donne) nelle vicinanze dell’insediamento di Eli di notte rubano abitualmente le piante da un impotente floricultore palestinese, che vende vasi e piante nelle vicinanze dell’autostrada. Un servizio video della televisione israeliana che dovrebbe far vergognare non soltanto i coloni ladri.

    http://www.jerusalemonline.com/news/middle-east/israeli-palestinian-relations/serial-robber-caught-stealing-trees-from-palestinian-nursery-on-camera-3668

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ariel Toaff
    Il ministro della protezione ambientale Amir Peretz (Kadima), a seguito degli ultimi incidenti nei quartieri arabi di Gerusalemme, chiede che il governo Netanyahu si decida a trattare giuridicamente i coloni estremisti come terroristi “prima che riescano a rendere incandescente e ingovernabile la situazione”.

    http://www.haaretz.com/news/national/1.575086

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Una tattica quella di quei coloni, per evitare di essere “buttati tutti a mare” da parte del floricultore palestinese?
    Màh, chi lo sa? Mai fidarsi dei floricultori.. per di più palestinesi, ovvero brutti e cattivi..
    C.G.

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Popeye,
    e’ inutile….quello e’ testa zubba…non capira’ mai , non sa’ leggere ne’ interpretare le tue parole…un caso senza speranze…(ein hoffnungsloser Fall)
    o forse capisce e si diverte a svicolare per partito preso…
    questo purtroppo non lo sapremo mai….
    …ma io tendo fortemente per la prima ipotesi….
    Rodolfo

  31. Popeye
    Popeye says:

    X CG
    Che c’entra Allende con Mandela lo sa’ solo il tuo cervello che funziona come un orologio Mickey Mouse.
    I boeri acclamavano Hitler come facevano Mussolini e gli italiani. O come avevano fatto i leader degli arabi palestinesi e il grande pacifista Ghandi.
    Vero che alla fine e’ una forza paceficante in Sudafrica ma questo conveniva anche a lui. Ma ha sempre continuato a sostenere tutti i governi e leader vigliacchi nel mondo, come un bravo comunista.
    Alla fine non siamo tutti bianchi e neri come li dipingi tu ma multi colorati. Questo vale anche per gli israeliani e palestinesi.

  32. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    tutto vero quello che scrivi sull’impostazione gentiliana della Scuola italiana, che, quel che è peggio, in molte parti d’Italia dura ancora.
    E le prove Invalsi lo certificano di anno in anno.
    E ogni anno leggiamo ancora oggi di schiere di insegnanti, non dico di dove basta leggere i giornali, che sostenuti da sindacati orbi e arretrati, ( la spruzzatina di sindacato ci voleva!) strillano pretendendo l’abolizione delle prove Invalsi, l’unico controllo , oltretutto a livello internazionale, che esiste sull’operato degli insegnanti e sull’efficacia del loro lavoro.
    Sono entrata in ruolo , con due anni di prova, DUE ANNI!, nel 1968.
    Per mia fortuna, abitavo in una Regione a Statuto speciale che organizzava d’accordo con l’Università di Trieste , corsi di aggiornamento per VOLONTARI ( lo Stato non prevedeva l’obbligatorietà) della durata di una settimana.
    Di solito si tenevano a Lignano Sabbiadoro o a Grado.
    I frequentanti erano una percentuale misera sul totale Regionale.
    L’aggiornamento era su tre grandi argomenti:
    -letterario
    -matematico scientifico
    – antropologico.
    Cominciai così un regolare aggiornamento matematico-scientifico che si protrasse negli anni , continuò con la Mathesis, sulla matematica e le scienze.
    La frequenza durò fino alla mia andata in pensione!
    Sempre volontaria e quasi sempre pressochè gratis se non infimi rimborsi da parte della Regione.

    Aggiungerò però, che se non avessi avuto un marito che provvedeva alla famiglia, se non avessi avuto una madre che badava ai miei figli, non avrei potuto permettermi il lusso di spendere in libri e trasporti, nè di stare lontano da casa!!!
    Da notare che durante i corsi stanziali chi poteva si cercava un amico che avesse l’appartamento a disposizione al mare, gli altri si pagavano l’albergo!
    Altrettanto succedeva agli insegnanti delle Medie.

    Tutto questo per spiegare che la preparazione dell’insegnante era una cosa che non riguardava lo Stato.
    Se mettiamo poi che le materie letterarie erano il top dell’insegnamento e che la matematica e le scienze erano considerate le cenerentole del programma!
    Sapessi, nei miei corsi, quante volte ci siamo sentiti dare da ” capre ignoranti” dal matematico matto di turno!!!…
    Non ho vergogna a confessare che un minimo di astrazione logica, molto minimo direbbe Uroburo, l’ho conquistato in quegli anni faticosi.
    Ma la mia logica per capire la realtà l’avevo conquistata ben prima, con la scuola di vita che il destino mi aveva riservato.
    Ho avuto fortuna nell’incrociare dei bravi maestri, che mi hanno appassionato , risvegliato una curiosità innata, e ispirato passione su ciò che uno vuol fare….

    Ma ora devo andare a recuperare i nipoti!

    Di matematico scientifico parlerò un’altra volta!

    Sylvi

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Popeye.
    Se fossi in te mi soffermerei sui dittatori tagliagole, terroristi, talebani, ladri e fascisti sanguinari che i vari governi US hanno supportato nel corso dei decenni.
    Non ti basterà diventare pallido ma addirittura rosso.
    Dalla vergogna.

    Allende c’entra, come c’entrano TUTTI quelli con la schiena diritta che non l’hanno piegata ai loschi interessi meregani.
    Gente rara e con le palle, non quacquaraquà.

    C.G.

  34. Caino
    Caino says:

    Egr sig Nicotri,

    a dimostrazione che non tutti gli ebrei o meglio coloro che per qualche ragione derivano da quella tradizione (mi fa un po specie chiamarla razza,sennò dovremmo dar ragione a Gobineau,Chamberlain ,Feder e compagnia bella…) si sono bevuti il cervello!
    Basti ricordare il ruolo e del rapporto degli intellettuali di origini ebraiche con il PCI negli anni della guerra e dopo.
    Senza dimenticare che il rapporto si incrinò per alcuni ,solo dopo il 56, anno in cui Israele partecipò all’avventura sul canale di Suez insieme a Francia ed Inghilterra.
    Prima da Genova arrivarono parecchie armi cecoslovacche nei porti della Palestina con il contributo dei Portuali di Genova , notoriamente figli di maria.

    Caino

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x il bananas.
    Rodolfo, possibile che io sia testa di zubba.
    Sempre meglio però che essere testadikazzo.
    Capita l’antifona?
    C.G.

  36. Anita
    Anita says:

    x Pino #179

    Caro Pino,

    il cimitero dove riposano i miei cari e’ in una zona prettamente Italiana, sulle lapidi si leggono cognomi Italiani, almeno il 90%.
    Gli Italiani adornano le loro lapidi molto di piu’ di altre nazionalita’, con fiori, piante e cianfrusaglie varie.

    Sul fianco di questo vasto cimitero c’e’ una strada poco frequentata, i soli business sono piccoli fioristi…la maggioranza della loro merce proviene dalle lapidi degli inquilini del cimitero.

    Mi dispiace e mi vergogno di scrivere che i ladri del cimitero Italiano sono Italiani loro stessi.
    Provato e documentato dopo le numerose proteste delle famiglie dei deceduti, io compresa.

    Non solo rubavano fiori e piante, ma anche vasi e figure/statue di bronzo, tanto che la madonna stilizzata di nostra proprieta’ fu ordinata dalla Germania con specificazioni precise per renderla quasi anti furto, idem per il vaso. Ci hanno pero’ tentato…

    Cosi’ come vede i ladri ci sono da per tutto…peggiori sono quelli che derubano i cimiteri.

    Saluti,
    Anita

  37. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    ….hmmmmm, gatta ci cova…..
    C.G. e’ d’accordo con me?

    Spero che almeno per qualche giorno non nevichi.
    Gli US sono carenti di sale, dovuto alle numerose nevicate in quasi tutti gli Stati, Stati dove hanno vista la neve per la prima volta, o raramente e non in quantita’.
    Le strade sono molto scivolose, la sabbia non basta…

    Anita

  38. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Il suo post sul nudismo e’ interessante, ma e’ anche un eccesso di risposta.

    In sostanza, la sua fobia per le infezioni tradisce il suo pudico disgusto per la nudita’, che viene fuori alla fine col suo sbottare ‘ uno straccio di costume e’ una questione di rispetto’. Lo sara’ pure a volte, ma di certo lo straccetto non protegge da possibili infezioni…
    A me risulta che i virus e batteri vari che provocano infezioni sessuali, diciamo, sono molto labili, molto difficili da contrarre se non atttraverso contatti genitali diretti, mi spiego?
    Chi sa altrimenti, mi smentisca.

    Aggiungo anche che il salutismo naturista dei tedeschi mi ha sempre dato maledettamente sui nervi. Almeno gli inglesi sono piu’ spontanei, meno prosaici, meno ipocriti. Se si spogliano in pubblico non cercano giustificazioni igieniche o razionali, lo fanno e basta.

    Infine, la Croazia e’ un paese ultracattolico e molto inibito di suo, non sono un fanatico del naturismo, ma di certo non andrei li’ se volessi divertirmi.

    Un saluto

    Peter

  39. Popeye
    Popeye says:

    x CG
    Vedo che ho toccato qualche nervo infiammato ma non mi sorprende. Tutti quelli che abbiamo appoggiato erano quelli che lottavano contro il comunismo. Per questo motivo PER TE sono terroristi, fascisti, ecc. ecc.
    Io diventare rosso? Neanche con il water boarding. Pero’ se ci metti le strisce bianche e le stelle, molte stelle su un fondo blue allora si potrebbe fare.

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Senza parlare di Ho chi Min, quello che vi ha buttato a mare facendovi la guerra con le cerbottane?

    Ohhhhhhhhhhhhhhhyeaaaaah!

    C.G.

  41. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    E’ quello che dico da sempre anch’io. Solo che in Israele gli israeliani sono giudicati da un tribunale civile composto da cittadini anch’essi israeliani, mentre invece i palestinesi sono giudicati sempre e solo da tribunali militari, composti da militari israeliani occupanti.
    Questo si chiama apartheid. O anche razzismo.
    Un saluto.
    pino

  42. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Dimenticavo: i tribunali israeliani condannano sempre duramente i palestinesi accusati di reati contro gli israeliani, ma per i reati contro i palestinesi gli stessi tribunale israeliani NON condannano mai nessuno.
    Senza contare la porcheria ulteriore degli “arresti amministrativi”: durano sei mesi, ma si possono rinnovare a tempo indeterminato. Il tutto senza mai dire all’arerstato di cosa sia accusato.
    Questo si chiama barbarie. Roba da fascisti.
    pino

  43. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,
    non e’ raro che ladri ritornino a rubare nello stesso posto.

    traduzione google:
    “Su una notte in particolare, le telecamere hanno catturato una coppia di individui tirando fino al vivaio alle 3:20 del mattino. Il conducente della vettura scese e cominciò subito a confezionare sua auto con beni di Aziz. La donna al suo fianco, che era completamente all’oscuro delle telecamere, passeggiava intorno alla scuola materna cerca di qualcosa da rubare. Se vi stavate chiedendo circa l’identità dei ladri, una telecamera posta in un angolo diverso rivela che sono ebrei.”

    Questo mi sembra il lavoro di ladri comuni, non differenti da ladri e ladruncoli come purtroppo il mondo ne e’ pieno.
    Se poi ci si vuole aggiungere odio e risentimenti nazionali e’ un’altro paio di maniche.

    Come si fa a distinguere un ebreo da un palestinese? Io li vedo vestiti non diferentemente da gente del giorno d’oggi…li vedo nelle dimostrazioni e nell’andamento quotidiano. (in TV, videos, giornali, etc…)

    Cordiali saluti,
    Anita

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