La salma di Enrico De Pedis è stata cremata e le ceneri disperse in mare. Si conclude così il vergognoso e incivile accanimento contro un morto

Il cadavere di Enrico De Pedis è stato cremato e le sue ceneri sono state disperse in mare. Questo l’epilogo voluto dalla vedova Carla De Pedis dopo più di 22 anni di sepoltura nella basilica di S. Apollinare e polemiche ricorrenti a partire già dal 1995.

Un fratello di De Pedis, Luciano, avrebbe preferito la sepoltura a fianco alla tomba della madre, ma ha prevalso la scelta della signora Carla, troppo provata da anni di accuse e polemiche di tutti i tipi.

Come  è noto, l’ultima polemica è nata sette anni fa con la ormai famosa telefonata anonima fatta a “Chi l’ha visto?” da un bugiardo, il quale assicurava che per trovare la soluzione del mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi, sparita il 22 giugno del 1983, bastava controllare cosa ci fosse nella bara di De Pedis.

Il controllo è stato infine fatto, e non solo in quella bara: su ordine del nuovo procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, sono stati messi a soqquadro con i martelli pneumatici non solo il minuscolo vano che ospitava i resti di De Pedis, ma anche l’intera cripta sotterranea della basilica e l’annesso cimitero antico con i resti di almeno 600 persone.

Del mistero Orlandi però, come prevedibile, non è stata trovata nessuna soluzione. Anzi, il mistero è stato reso ancora più fitto e ingarbugliato. Non appena fallito il controllo nella bara di De Pedis, infatti, si è nuovamente parlato di pista sessuale: prima puntando il dito contro l’ex rettore della basilica, don Piero Vergari, poi è stata la volta di festini “per diplomatici” organizzati in Vaticano o dintorni da una “guardia svizzera” che in qualche modo potrebbe coinvolgere anche “i preti pedofili”  facenti capo alla diocesi di Boston. Quello della fine della povera Emanuela appare destinato a restare un mistero, anche se le ultime ipotesi  sembrano dare una risposta coerente, pur con qualche confinamento nella estrema fantasia.

Quale che sarà e se ci sarà una soluzione del mistero, il risultato di queste ultime polemiche è che la salma di De Pedis è stata infine sfrattata da S. Apollinare, esattamente come aveva cominciato a chiedere, con una campagna degna della più bieca destra e assai poco di un esponente politico della sinistra uscita dai lombi del Pci, due anni fa l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni e in seguito anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, supportato dal programma di Raitre “Chi l’ha visto?” e dal gruppo formato su Facebook per organizzare con Pietro le proteste con peraltro scarsissimo seguito davanti la basilica e in piazza S. Pietro.  Su Facebook non è mancato chi, applaudito dallo stesso Pietro, è arrivato proporre di fare irruzione nella basilica per buttare di persona in piazza i resti di De Pedis.

Hanno dunque vinto loro? “Assolutamente no”, risponde la vedova Carla De Pedis, e spiega:

“Io e i miei cognati Marco e Luciano già quando nel 2008 Sabrina Minardi , subito promossa dalla stampa a “supertestimone”, iniziò a sproloquiare e tutti i mass media ne avvalorarono i racconti che definire fantasiosi è poco, facemmo un comunicato stampa per dire che avremmo traslato i resti di mio marito per cremarlo e disperderne le ceneri in mare. Abbiamo dovuto aspettare due anni per l’assenso del Vaticano e altri due per quello della Procura della Repubblica. E’ chiaro quindi che non sono stati Veltroni, Federica Sciarelli o Pietro Orlandi con i suoi esagitati fans a far spostare la tomba, ma solo la volontà di noi familiari, in primis io. A loro resta semmai la vergogna della persecuzione strumentale contro un morto. Dio abbia pietà di chi si accanisce così contro un defunto”.

Questa vicenda e questo epilogo mi ricordano il processo alla salma di papa Formoso. Morto nell’896, l’anno dopo per volontà di papa Stefano VI ne dissotterrarono la salma per processarla per indegnità varie e lasciare infine che la plebaglia scatenata la gettasse nel Tevere. Papa o pregiudicato, Formoso o De Pedis, le empietà verso un defunto sono indegne delle persone e delle società civili.

“Preferisco non fare commenti. Piuttosto, mi sarei aspettata le scuse di “Chi l’ha visto?” una volta constatato che la sua campagna di sette anni contro mio marito, e quindi di fatto anche contro la dignità mia e dei miei cognati, era basata sulla telefonata di un bugiardo, un goliarda o un buontempone preso imprudentemente sul serio. Mi sarei aspettata delle scuse anche per la frase ”sepolto con le mani ancora insanguinate” pronunciata pure a “Chi l’ha visto?”. Pronunciata però senza mai indicare la fonte di questa e delle altre clamorose frottole. Mio marito non solo è morto incensurato, con tutti i documenti in regola e validi, passaporto, carta di identità utile anche per l’espatrio e patente, ma è stato ucciso proprio perché non ne voleva sapere più di certe frequentazioni. Quando ci siamo sposati, nel 1988, mi aveva promesso che saremmo potuti andare in giro a testa alta, senza doverci vergognare di nulla, noi e i figli che progettavamo di fare. Lo hanno ucciso dopo meno di due anni proprio perché stava mantenendo la promessa fattami. E se non avessi deciso io di farlo seppellire nella basilica dove ci eravamo sposati e andavamo a Messa ogni domenica nessuno mai avrebbe neppure saputo nulla di lui e nessuno ne avrebbe fatto il personaggio da romanzo chiamato Dandy. E’ un rimprovero che a volte mi faccio”.

Pietro Orlandi nega di avere mai chiesto l’apertura della bara.

“Ha poco da negare, anche se ormai hanno notato in molti  che si contraddice spesso, anche in modo grave. Lo scorso 10 maggio su Facebook un certo Mauro Valentini a proposito della bara di mio marito ha scritto: “Dobbiamo andare ad aprirla noi?..adesso basta!”. E Pietro Orlandi gli ha risposto “Mi hai tolto le parole di bocca”. Più chiaro di così!”.

Cosa ha influito di più sulla sua decisione di cremare i resti e disperderli in mare?

“Enrico ed io amavamo entrambi il mare e al mare abbiamo passato periodi felici. Ecco perché la dispersione in mare. Per il resto, sono stufa di recarmi in ufficio e vedere facce curiose che vorrebbero saperne di più su quest’uomo sepolto con “le mani insanguinate”. Sono stanchi i miei cognati Luciano e Marco che, mentre girano per i tavoli dei loro ristoranti, sentono che le stesse persone sedute ai tavoli vorrebbero saperne di più su questo caso.

E’ inutile ripetere che mio marito è deceduto con il certificato penale privo di condanne di qualunque tipo, assolto infine anche per il reato per il quale da giovane aveva dovuto scontare una condanna a sei anni di carcere. Inutile ripetere che aveva tanto di passaporto, carta d’identità valida per l’espatrio e patente, tutti documenti in regola.

Nella serie del film “Romanzo criminale” andato in onda su Sky il famoso Dandy sposa Sabrina Minardi. Quello è il film, quello è il Dandy da non confondere con il signor  Enrico De Pedis, mio marito”.

Come ha vissuto la decisione della magistratura, dopo vari anni di tentennamenti, di aprire il sarcofago e la bara di suo marito?

“Il 14 maggio, quando è stata aperta la tomba, con il suo corpo talmente in buono stato da poterlo identificare subito con le impronte digitali, è stato per me un giorno terribile. Il mio dolore però non interessa a nessuno dato che per la volgata assurta a Verità io “sono la moglie del boss”. Lui, però, mio marito, boss lo è diventato soltanto nel 1993 (3 anni dopo il suo decesso) con l’operazione Colosseo, nata sulle ipotesi del magistrato Otello Lupacchini. Ipotesi, smentite dalle verifiche della magistratura giudicante. Nel 2000 la Corte di Cassazione ha fatto crollare il teorema Lupacchini, ma di questo ne parla soltanto lei, Nicotri,  nel suo libro “Cronaca criminale”. Tutti gli altri fanno finta di niente… De Pedis è stato “assolto come non appartenente alla Banda della Magliana” quando era in vita, e poteva difendersi. E’ stato infatti assolto da tale accusa nel 1988, tant’è che ci siamo sposati nello stesso anno. Non è uscito cioè dalla scena giudiziaria come gli altri grazie alla cosiddetta “sentenza Carnevale”, emessa un anno dopo, nel 1989. Il giudice della Cassazione Corrado Carnevale venne soprannominato l’Ammazzasentenze perché annullò vari processi e condanne di primo e secondo grado, con grande scorno di magistrati e giornali. Ma mio marito non ha avuto nulla a che spartire con le sentenze di Carnevale. Certi giornalisti una mezza verifica, prima di gettare fango, l’hanno mai fatta? Ma facciamo pure finta che mio marito fosse stato un criminale: perché tutta questa bella gente che si dice cristiana nega con tanto accanimento la possibilità che si sia riscattato cambiando vita grazie a don Vergari? Che ne sanno loro dell’influenza di don Vergari su Enrico? Gesù diceva “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Quanta ipocrisia! E quanto doppiopesismo…

Pur di tenere in piedi il baraccone delle accuse hanno incensato perfino uno come Antonio Mancini, condannato in via definitiva per cinque omicidi e che in una intervista a Il Fatto Quotidiano si vanta di averne uccisi anche di più. Lo stesso Mancini che è provato in sede giudiziaria di avere mentito contro mio marito già negli anni ’90, quando per uscire di galera ha tentato di appioppargli l’uccisione del giornalista Mino Pecorelli pur di assecondare chi voleva in realtà arrivare a colpire Giulio Andreotti, il cui pupillo, il senatore Claudio Vitalone, era il fratello di Vilfredo, a quell’epoca avvocato difensore di mio marito. Guarda caso, il solito Andreotti è stato tirato in ballo anche dalle “rivelazioni” di Sabrina Minardi, che infatti blatera di valige piene di miliardi di lire portati a cena a casa di Andreotti da lei insieme con De Pedis, latitante ma invitato a cena da quel politico”.

Lei mi pare abbia le idee chiare anche su come e perché Sabrina Minardi a un certo punto entra in scena e cambia completamente versione rispetto quando detto in interviste del 2006.

“La cosa più strana poi è che proprio io ho dato una spinta alle indagini nate nel novembre 2009 dalle “rivelazioni” della Minardi. Don Piero Vergari mi fece vedere lo strano fax arrivatogli a casa: “Ho urgente bisogno di mettermi in contatto con Lei. Dottoressa Sabrina Minardi”. Con tanto di numero di telefonino. Ho pensato bene di consegnare subito io stessa il fax ai magistrati della Procura Giancarlo Capaldo e Simona Maisto. Dopo due giorni convocarono la Minardi, che iniziò il suo meraviglioso raccontino, compresi i cadaveri in una betoniera, i miliardi per cena da Andreotti, una bambinella di pochi anni uccisa con un colpo in testa per puro divertimento e il suo essere stata “per dieci anni l’amante di De Pedis”.

Non ne è stata l’amante?

“Non so se Enrico abbia avuto con lei una storiella, come molti altri compreso un dirigente di polizia, il fatto però è che, in base a quanto la stessa Minardi ha raccontato, si sono conosciuti nell’82. Facciamo un po’ di conti: nell’84 Enrico viene nuovamente arrestato, esce nell’88, viene assolto dalle nuove accuse e mi sposa. E’ la stessa Minardi a dire che dal dolore perché non sposava lei decise di emigrare in Brasile. E che ha rivisto mio marito solo uno o due giorni prima che lo uccidessero. Dove stanno quindi i “dieci anni”? Al massimo sono stati due, dall’82 all’84. Anni durante i quali però io ed Enrico già vivevamo assieme e poiché non ha mai passato neppure una notte fuori casa la vedo dura per una amante degna di questo nome. A parte il fatto che Enrico, come qualunque altro uomo non ridotto alla fame, non si sarebbe certo tenuto come amante una donna che, come la stessa Minardi ha ammesso, di mestiere faceva la prostituta sia pure d’alto bordo, oggi si direbbe una escort”.

Torniamo al fax da lei consegnato ai magistrati.

“Minardi tempo dopo ha scritto un libro con una giornalista che, guarda caso, scrive che aveva tanto cercato di contattare don Vergari, inviandogli anche dei fax. Che ne poteva sapere la Minardi del numero di fax di Vergari? Mi pare legittimo sospettare che quel numero glielo abbia dato la giornalista. Che ha rintracciato la povera Minardi nel  reparto “Malattie mentali” di un ospedale romano e in un periodo in cui questa entrava e usciva da comunità di recupero per drogati. Quando hanno iniziato a scrivere il libro a quattro mani Minardi era ricoverata… Si può sospettare che fosse facilmente suggestionabile? Non so da chi, ma suggestionabile“.

Torniamo al presente. Alla cremazione e dispersione delle ceneri: anziché far restare la salma di suo marito dov’era o sistemarla in cimitero accanto ai resti di sua madre.

“Ho deciso di far cremare la salma di mio marito perché sono stufa di tutto questo fango e di provare tanto dolore nel generale divertimento aizzato da tv e giornali. A me sarebbe piaciuto riportarlo al Verano nella tomba della mia famiglia o riportarlo a sua madre. Ho pianto molto per questo. Purtroppo però la cattiveria è tale che ovunque venga seppellito Enrico non avrà mai pace. Il vandalismo della gentaglia come quella che su Facebook minacciava il blitz in S. Apollinare metterà sempre a rischio qualunque soluzione. Non si può vivere in queste condizioni, con il patema di vandalismo e ferocia d’altro tipo. Ma a prescindere da tutto questo, io la mia decisione l’avevo già presa nel 2008 e ci stavo pensando già da prima: le persone amate una volta morte vivono nei nostri ricordi e nei nostri cuori, non nelle bare. Proprio per questo il 5 giugno i miei avvocati Lorenzo Radogna e Maurilio Prioreschi hanno fatto una istanza alla Procura di Roma per avere il nulla osta al trasferimento del feretro di mio marito. Il giorno dopo, 6 giugno, la stessa Procura ha risposto  testualmente: “La salma di Enrico De Pedis è da ritenersi nella totale disponibilità della vedova”. Aggiungendo: “Nulla osta da parte di questa Procura della Repubblica al trasferimento della stessa salma verso altro luogo di sepoltura o alla sua cremazione”. Mancava soltanto questa nota per procedere alla traslazione e conseguente cremazione, ora finalmente avvenuta. Gli altri, da “Chi l’ha visto?” della Rai a “Quarto Grado” di Mediaset, dal Corriere della Sera fino a una infinità di siti Internet, si tengano il “Dandy”, le loro bugie, il fango e le battutine “la moglie del boss” per mettere in dubbio le mie parole e deridere i miei sentimenti. Con le sue ceneri liberate in mare, io mi tengo invece il ricordo di mio marito, che non era il Dandy, ma il signor Enrico De Pedis. Ho ridato la libertà anche a lui, non più prigioniero della maldicenza altrui in quella tomba della quale ho richiesto la riesumazione  per far contente tante bocche di sciacalli rimaste però a bocca asciutta. A furia di balle su giornali e tv sulle “bombe atomiche irachene” sono riusciti a invadere l’Iraq, facendo una guerra e una marea di morti. Ma le atomiche non le hanno trovate…. Per il semplice motivo che non c’erano! Figuriamoci se non riuscivano a far credere che Enrico fosse il Dandy, se non peggio. Si sono fatti tutti in quattro, a partire da Veltroni, per accontentare papa Ratzinger, che ha preteso lo sfratto della salma di mio marito per poter finalmente andare a benedire, senza polemiche inopportune, l’Università della Santa Croce nel palazzo accanto alla basilica e proprietà assieme ad essa dell’Opus Dei. Però anche in questo caso l'”atomica”, cioè i resti della povera Emanuela, non c’era”.

Ne ha disperso le ceneri in mare dove?

Il mare è infinito. Il resto attiene alla mia intimità e ai miei ricordi”.

E ora?

“Ora sarà colmato per sempre anche il mio senso di colpa per aver voluto che mio marito fosse sepolto nei sotterranei di quella basilica dove ci siamo sposati nel giorno più bello della mia vita. Ho amato e amo quest’uomo immensamente,  mentre una donna come me non potrebbe mai amare uno come il Dandy. Amo e amerò sempre mio marito. Ed è con grande dignità e onore che io mi firmo Carla De Pedis”.

470 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Il mondo dello sport è pieno di grandissimi campioni con una psiche mooolto problematica. Per varie e differenti ragioni. Credo dai tempi dei romani ….
    Un saluto U.

  2. rodolfo
    rodolfo says:

    x400
    Alle volte per parecchi giorni non scrivo nessun post. Quando poi vi leggo…sa che penso esattamente quello che pensa lei?
    Rodolfo

  3. sylvi
    sylvi says:

    …fino a stamani faceva spudoratamente il tifo per la Germania, si vergogni se ne e’ ancora capace. Peter

    x Peter,
    ma che sciocchezze ha detto?
    Ma forse ha ragione…se leggo lei mi vien voglia di fare il tifo per “il suo nemico”!!!
    I tedeschi che conosco io sono persone civili, che hanno girato il mondo; che hanno avuto modo di liberarsi del passato e dei luoghi comuni che invece restano ancora ben piantati in testa a certi “italiani” che si sono trasferiti in Terre che questi luoghi comuni li hanno ancora ben incardinati nella scatola cranica.
    I tedeschi che conosco io hanno ben chiaro la differenza fra il gioco e la sconfitta di una sera… e poi la vita che riparte il giorno dopo!
    Ho visto una parte della partita e mi ha commosso vedere le lacrime che scendevano sulle guance di alcune tifose.
    Il tedesco che piange oserei dire che è una garanzia.
    Così come non fa ben sperare la supponenza dell’inglese che perde…figurarsi …se vince!
    Io ho visto la metamorfosi del tedesco tipo dal dopoguerra ad oggi. So che cosa significa essere italiano guardato e trattato dapprima con disprezzo, poi con malcelata insofferenza, quindi con atteggiamento freddamente cortese…ed infine, poi, poi, con un sorriso che non era più solo educato.
    Non ricordo se l’ho scritto: ero in Austria, ai confini con la Germania, in un posto non turistico …al ristorante sul menu ho trovato, scritto a mano, la traduzione dei loro chilometrici piatti in italiano, scorretto ma italiano.
    Se lei appena conoscesse i tedeschi capirebbe che quarantanni fa quel cameriere tedesco aveva firmato una dichiarazione di Pace .
    Con i tedeschi, lungo tutta la costa, condividiamo ora vacanze estive e invernali, vita in comune, in condominio, in spiaggia, nel supermercato dove si trovano sempre più prodotti “misti”.
    Anni fa c’erano gli scaffali per gli italiani e quelli per i tedeschi…non esistono più!
    Anita potrebbe trovarlo normale, in America è così;…ma noi …eravamo prima amici,forse!, con Hitler e Mussolini, poi nemici…poi italiani traditori…e molto altro.
    Ora ci sentiamo vicini che possono tranquillamente vincere o perdere una partita a pallone… possiamo perfino sfotterci senza venire alle mani.
    Lei non capisce che conquista è stata questa!!!

    Sylvi

  4. peter
    peter says:

    x Sylvi

    ma se li tenga cari cari…
    Ribadisco che qui a voler essere come loro e’ solo lei

    Peter

  5. peter
    peter says:

    x Sylvi

    lei aveva scritto che sperava vincesse la Germania, ‘i nostri sono sporchi’…Poi ovviamente sono gli altri a non capirla, poverina

    Peter

  6. rodolfo
    rodolfo says:

    La prima partita di questo campionato Europeo e´stata Spagna-Italia.
    Come e´noto…e come io anche scrissi ci salvammo di culo.
    Nelle partite successive e´andata avanti un po´meglio….ma non eccessivamente. Contro i Tedeschi infine abbiamo vinto…non si sa´perche´contro di loro ci esaltiamo sempre….e giochiamo le migliori partite.L´ultima partita sara´di nuovo contro la Spagna….io mi auguro la vittoria dell´Italia che e´il pronostico del cuore….quello della ragione pero´dice Spagna….
    Abbiamo una sola fortuna …manca Messi (pallore d´oro)attaccante…
    e Pujol uno dei migliori se non il migliore terzino del mondo.
    Arrivati a questo punto …ammettiamo che riusciamo a diventare campioni d´Europa.
    Alla luce del calcio scommesse….una cosa tutta Italiana….una mafia calcistica tutta Italiana…ed alla luce del nostro miglior portiere …Buffon che dai cedolini bancari ….risulta aversi giocato 1.500.000
    Euro alle scommesse….non so´ come mi sentirei con questa
    Nazionale Italiana…effettivamente sporca…come esattamente diceva la Sylvi. Io opterei per il secondo posto …che e´sempre qualcosa.
    Oramai si puo´dire che abbiamo fatto un buon campionato…e davvero pochi ci speravano o credevano che l´Italia arrivasse in finale…perche´e´in effetti una squadra nuova…che si prepara per i mondiali del2014…dove non ci sara´ne´Pirlo…ne´Buffon…che sono gli artefici nel bene e nel male di questi campionati.
    Rodolfo

  7. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    negli US era come descrivi tu in Germania, erano diffidenti degli Italiani…in alcuni Stati piu’ di altri…
    Ma qui era sempre per la storia della Mafia, vedevano Mafia in ogni Italiano.
    Non era per la guerra, gli americani in genere non vedevano Mussolini come un Hitler, la critica era per la indegna morte, indegna per la nazione.

    Se andavi in Virginia non conoscevano la pizza, niente prodotti Italiani…adesso e da molti anni ci sono pizzerie e ristoranti Italiani in ogni angolo.

    Nei supermercati i prodotti, Italiani sono in navate o isole semi separate per convenienza del compratore.

    Poi ci sono negozi strettamente Italiani, piccoli e grandi, ma i supermercati sono sufficienti.

    So bene cos’e’ il razzismo nazionale, e lo sapevano i miei figli.

    Dove abito io non vendevano case ad Italiani ed Ebrei.
    Io non lo sapevo, la casa dove tutt’ora abito era in mamo della banca, mi piaceva la localita’, era vicina al lavoro di mio marito ed alle scuole per i miei figli.
    Non mi sarei nemmeno sognata di trovare discriminazione, altri che ci hanno provato se ne sono andati entro meno di un anno, io sono dura e non mi sono fatta intimidire.

    Poi sono milanese e questo mi ha dato un po’ di punti in piu’, secondo molti a Milano non c’era la mafia, era una cosa del sud.

    Dopo esserci sistemati diedi un party per i vicini, l’invito era comico, un gruppo di mafiosi col cappello a falde larghe, sigaro in bocca, l’auto nera ed un mitra in mano.

    Se lo trovo ti mandero’ la foto dell’invito.
    So che e’ in una delle mie files o folders.

    L’invito diceva:
    The Mob meets @ indirizzo ed orario: BE HERE

    Sono venuti tutti…ma il giaccio si era solo sciolto un pochino…

    Adesso e’ cambiato, la vecchia guardia non c’e’ piu’!

    Ciao,
    Anita

  8. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Ho trovata la foto dell’invito.
    Te l’ho spedita….la mia descrizione e’ po’ differente, erano anni che non la vedevo.

    Anita

  9. peter
    peter says:

    leggo che Riccardo Montolivo (da Caravaggio, nientemeno…) ha la madre tedesca, due nazionalita’ (vedo che non sono l’unico imbecille…anche se la mia seconda me la sono fatta da me), si sente ‘90% italiano’, ed ha indossato i colori della bandiera tedesca sugli scarponcini durante la cruciale partita di ieri…
    In realta’ i giornalisti o reporters devono avere le allucinazioni, non vi e’ traccia di colori tedeschi sui fatidici scarponi…mah, il caldo continentale gioca brutti scherzi a chi non ci e’ abituato…

    Peter

  10. rodolfo
    rodolfo says:

    x409
    Montolivo porta SEMPRE nella sua scarpetta da calcio destra la bandiera Tedesca….mentre sulla sinistra la bandiera Italiana….e´ cosi…ripeto sempre.
    Con il destro ha sbagliato un rigore contro l´Inghilterra che ci aveva portato quasi sull´orlo della sconfitta.

    ..scrivi che Balotelli ha preso un cartellino giallo per aversi levato la maglietta…dopo la fine della partita….il che non puo´ essere….
    il cartellino giallo l´ha preso dopo aver fatto il secondo gol ed essersi levato la maglietta…cosa che per regolamento non si deve fare.
    Perche´ insisti a scrivere di calcio ….quando non sai …e non sai nemmeno leggere le notizie che ti vai cercando febbrilmente per far capire che t´indendi di calcio quando non e´cosi?
    Siccome proprio mi hai scocciato …non correggero´piu´le cazzate che scrivi…non vale davvero la pena.
    Rodolfo

  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,

    ….Non era per la guerra, gli americani in genere non vedevano Mussolini come un Hitler, la critica era per la indegna morte, indegna per la nazione…

    Sono un curiosone.., ma stai forse mica dicendo, che gli Ammerrikkani , alla fine della guerra ,si attendevano per Il Cavaliere, una sepoltura con “inumazione al Phantheon e funerali di Stato per gli alti servizi resi alla Patria, Nazione..o che cacchio di altro ???????

    2) ..Poi sono milanese e questo mi ha dato un po’ di punti in piu’, secondo molti a Milano non c’era la mafia, era una cosa del sud.

    Complimenti..meno male che non esiste in razzismo negli USA, altrimenti cosa sarebbe successo KKK ? Come contro i Boveri negroni alla Balotelli !

    3) Infine un’encomio solenne per la tua “perseveranza ..ovvero per anni ti facevano capire che per “loro” eri un merdicchia” e tu hai tenuto duro..

    4) infine ..non lo dire più tanto che sei Milanese oggi, non so perchè, ma non va più di moda…

    Un saluto mia grande amica , sei un Paradigma perfetto !

    tuo cc

  12. rodolfo
    rodolfo says:

    Altro che paradigma….tu pero´mi pari un paradosso che si va attaccando a quisquiglie di ogni genere …ma non hai nniente da fare?

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cari tutti,
    leggevo su di una domanda fatta ad un generico tifoso tedesco sul perchè della sconfitta della Germania. Lui ha risposto così:

    “noi tedeschi sappiamo quello che a voi italiani manca per essere come noi, ma noi tedeschi non sappiamo quello che ci manca per essere come voi italiani”.

    Mi è rimasta impressa, l’ho trovata una riflessione di estrema intelligenza, sportiva e non.

    C.G.

  14. alessandro
    alessandro says:

    Per Faust.

    Non era questo che ci aspettavamo
    con gli occhi immersi nell´acqua ormai impura
    come a chiedere perdono per non
    aver fatto nulla di male.
    Ci assale forte l´ansia di perdersi
    nella dura civilta´degli umani
    sempre pronta per natura
    a umiliare il debole
    a giudicar le sue parole come fossero
    solo parole
    anziche´ sangue o passione
    a impietrire la sua espressione come fosse
    solo un vezzo anziche´ l´unico modo
    per non mangiarsi la pasta barilla.
    E spesso il limite e´ un inganno
    ben costruito ad annullare
    ogni vera azione o idea
    pronte a cancellare i privilegi.
    Anche gli spazi si riducono
    con la tolleranza come se non si sapesse
    che ” e´ intollerabile essere tollerati”.
    Ma il vero e ultimo scandalo e´ un altro:
    dentro tutto quel fango vive l´amico.

  15. alessandro
    alessandro says:

    per nicotri:
    salve, riuscirebbe a fare avere a faust per e-mail il mio 417?
    grazie e un saluto a tutti.

  16. Anita
    Anita says:

    x CC

    Caro CC,

    altri hanno scritto le stesse cose e tu non ci hai fatto caso.

    Mi sento onorata…mi leggi.

    Vedi, io sono abituata a dire quel che penso ed a dire la verita’.

    Della morte di Mussolini ne ho parlato diverse volte, tu non c’eri, ma io l’ho visto appeso in Piazzale Loreto, ci capitai in via di andare in Via Padova, zona a me sconosciuta, a piedi, i tram non funzionavano.
    Andavo a prelevare qualche cosa dalla sarta di mia mamma.
    C’era una folla e mi trovai ingolfata, essendo piccola di statura e ragazzina mi spinsero in avanti…e mi trovai di fronte a quei cadaveri grigi.

    In quanto al razzismo negli US, dipende dovi andavi ad abitare, per 10 anni abitammo non lontano, ma non sulla sacra penisoletta, razzismo non ce n’era…ma la casa era su una strada principale ed il rumore delle auto divenne assordante.

    Un giorno girando in auto mi trovai su questo splendido viale fiancheggiato da aceri, una casa era in vendita…il prezzo troppo alto per le nostre tasche.
    Pace e silenzio assoluto…un piccolo paradiso.

    Ci portai mio marito e lo convinsi a fare un’offerta, passarono dei mesi e l’offerta fu accettata….non sapevo che erano una clicca di “Swamp Yankees”/ WASPs /(northeasterners with English colonial ancestry)….da secoli.

    Percio’ vedi che i razzisti erano gli Europei stessi.

    Tutti quelli che migrano fanno la via crucis…o in un modo o nell’altro.

    Non mi sono mai sentita una “merdicchia”…e neanche povera…compatisco e tiro avanti!

    Il rispetto si guadagna!!!!

    Poi di cosa parli, l’Italia e’ una nazione molto campanilista, ricordo che da piccola i graffiti sui muri e sui tram di Milano non dicevano altro che:
    “Terrun va al to’ paes”

    E i miei vicini piu’ cari erano siciliani, di Noto, i figli parlavano il milanese spatasciato per non essere presi per siciliani.

    Di cognome Gianchino, Ugo era il mio compagno inseparabile era un po’ donnetta…aveva diversi anni piu’ di me e passeggiavamo le mie bambole, faceva il mariettonista sul mio teatrino, mi portava in chiesa sulle spalle.

    E’ possibile che tu sia sempre stato nel tuo paesello piemontese?

    So bene come e’ ridotta Milano, Pino passo’ davanti la mia casa…la zona una volta molto decente e’….cambiata.

    Devo cenare….

    Cerca di essere meno critico.

    Ciao,
    Anita

  17. Anita
    Anita says:

    x CC

    PS:

    Non sono un paradigma, ma una donna con i cosiddetti…senno’ non starei qui a scrivere su questo forum….amico….?
    E per tanti anni.

    Anita

  18. Anita
    Anita says:

    x Alessandro

    Se Pino non c’e’ potrei mandare il suo messaggio a Faust.

    Non scrive molto ultimamente, e’ occupato a prendere cura della sua cara ‘mammetta’.

    Saluti,
    Anita

  19. peter
    peter says:

    x Anita

    embe’? anche il povero Alessandro deve prendersi cura del suo caro ‘papetto’, eppure riesce a scrivere ogni tanto. E di certo ha un compito piu’ arduo…per ovvie ragioni.
    Cosi’ e’ la vita

    Peter

  20. peter
    peter says:

    a proposito di Faust, la mia amica Navi mi ha mandato un text da Barcelona. ‘Pienso que Italia ganara’ pero nunca se sabe. Dos cosas son ciertas: los espanoles son más guapos que los italianos y Merkel puede controlar los euros pero el futbol lo controlamos los del sur!’
    Insomma, sembra che non le dispiacera’ molto se vince l’Italia…

    Peter

    ps
    ma non doveva dire ‘ nos del sur’? forse una svista

  21. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Non credo che la sua amica abbia sbagliato.
    Se intendeva il sud in generale. è corretto dire “los del sur”.
    Dia un’occhiata sulla grammatica!

    Sylvi

  22. Anita
    Anita says:

    x Peter #422

    Caro Peter,
    non ti capisco….
    Alessandro ha solo chiesto a Pino di recapitare il suo poema a Faust/Nico, io non ci leggo niente altro.
    Il poema si puo’ applicare a tutti noi….

    Ciao,
    Anita

  23. rodolfo
    rodolfo says:

    .Dato che nell´arco degli anni… e sono tanti ..NESSUNO di voi ha mai parlato in questo blog di calcio….nessuno… mi sono sempre immaginato che la cosa non vi interessasse…e che nessuno di voi capisse qualcosa di calcio. Di proposito…e per dare anche una piccola chance a qualcuno di far fare una magra figura anche a me…ho inserito nel mio post 406 una frase….sicuro che nessuno avrebbe reagito…ho aspettato invano …e credo davvero che sia cosi come mi immaginavo….
    E´un mistero del perche´tutto ad un tratto siano spuntati in questo blog tanti pseudoesperti di calcio…ma rafforza la mia tesi….che molti si vogliono innalzare ed apparire quelli che non sono.
    Esperti di tutto..metereologia…astronomia …medicina…geografia …storia Italiana e del resto del mondo…e cosi via … ed ora all´improvviso persino il calcio… …
    Post 406Questa e´la frase:-
    “Abbiamo una sola fortuna …manca Messi (pallore d´oro)attaccante…
    e Pujol uno dei migliori se non il migliore terzino del mondo”.

    Pujol e´errato si scrive Puyol….e Messi .certo gioca in Spagna e lo avevate preso per Spagnolo…ed invece no…. e´ Argentino.

    Credo che qualcuno ne avrebbe gioito…se lo avesse saputo… e dopo le magre figure accumulate…. finalmente soddisfare… e dare un po´di ossigeno a quell´io fatto di niente .
    Rodolfo

  24. peter
    peter says:

    X anita

    non ho fatto alcun riferiimento al post di alessandro…che per altro
    non avevo neanche letto. it was a side remark….
    Not difficult to grasp i dont think….

    Peter

  25. rodolfo
    rodolfo says:

    xcg
    quella caro cg e´ sicuramente sua…perche´ Alessandro non e´ne´un millantatore….ne´qualcuno che vuol sembrare quel che non e´.
    Poi…potresti persino accertartene facendo solo una piccola ricerca.
    Ma come tuo uso e costume….tirarti tu su´ …. e mandare gli altri giu´..
    sport preferito di quelli dall´invidia spicciola.
    Rodolfo

  26. Anita
    Anita says:

    x Peter

    La tua amica Navi ti dice anche gli Spagnoili sono piu’ belli degli Italiani.

    Davvero? How does she dare? ;-)

    Di che Sud poi parla non lo so’…..

    Ciao,
    Anita

  27. rodolfo
    rodolfo says:

    Credo che tu sei in un posto sbagliato….e che tu sia un gran pericolo per la comunita´…
    un ospedale psichiatrico sarebbe il luogo piu´adatto per te.
    Rodolfo

  28. peter
    peter says:

    X anita

    today we had lobster as starters and roast quails as mains…
    Almost like surf and turf….

    Peter

  29. peter
    peter says:

    Bettola ‘ kosher’ magari…cosi’ l ‘ ‘onore’
    Della famigghia e’ salvo…

    Peter

  30. rodolfo
    rodolfo says:

    peter { 30.06.12 alle 6:54 }
    x Anita
    embe’? anche il povero Alessandro deve prendersi cura del suo caro ‘papetto’, eppure riesce a scrivere ogni tanto. E di certo ha un compito piu’ arduo…per ovvie ragioni.
    Cosi’ e’ la vita


    peter { 30.06.12 alle 14:57 }
    X anita
    non ho fatto alcun riferiimento al post di alessandro…che per altro
    non avevo neanche letto. it was a side remark….
    Not difficult to grasp i dont think….
    Peter



    Solo un balordo puo´concepire due post cosi.
    purtroppo…balordo e´troppo poco…qui abbiamo a che fare con una personalita´distorta…
    Rodolfo

  31. peter
    peter says:

    X il tartufo papetto

    dicevo not difficult to grasp per anita.
    Per lui certo lo e’, ma parlavo con anita
    che e’una persona normale….

    Peter

  32. Anita
    Anita says:

    x Peter

    That’s quite a feast.

    Lobster and quail, our turf and surf is just steak and shrimps.

    Now I am craving lobster…they not in full season yet, I just boiled it and eat it cold with a touch of mayo or just lemon…

    I was spoiled, I used to get them from the summer restaurant, already cleaned, ready to eat…

    Can you imagine….that restaurant had the seating capacity of over 3’000 people, at one seating.

    Anita

    today we had lobster as starters and roast quails as mains…
    Almost like surf and turf….

  33. Anita
    Anita says:

    x Peter #422

    In riguardo al tuo post, io credevo che tu riferissi al poema di Alessandro.

    Come ti e’ saltato in mente, hai letto solo il nome?

    Cosa fai scrivi solo per tirare in ballo Rodolfo?

    Poi non vi lamentate se seguono parole…piccanti.

    E’ gia’ troppo che R. ti lasci passare col ‘tartufo’, tu te le cerchi.

    Ciao,
    Anita

  34. Anita
    Anita says:

    Governors in Virginia, West Virginia and Ohio, declare state of emergency after powerful storms sweep through eastern US, resulting in at least nine deaths and leaving millions without power.
    ===

    I Governatori della Virginia, West Virginia e Ohio, dichiarano lo stato di emergenza dopo le potente tempeste attraverso la parte orientale degli Stati Uniti, causando almeno nove morti e lasciato milioni di persone senza elettricita’.
    ===

    Fino ad ora oltre 3 milioni di abitazioni sono senza elettricita’,
    dalla Virginia al New Jersey.
    Caldo a 105 *F = circa 40*C plus.

    Temperature non registrate da 80 anni.

    Anita

  35. peter
    peter says:

    X anita

    Darling…do u ever read what the trifle
    splutters about us?!…

    U need spectacles for tunnel vision….

    Peter

  36. rodolfo
    rodolfo says:

    Cara Anita
    Ach…ma voi oramai ci siete abituati …e subito a ricostruire…quello che dispiace sono sempre i morti… a tutto il resto c´e´ sempre riparo.


    No…cara Anita ..ho sempre sostenuto in questo blog che io non mi offenderei mai per niente…mi possono dire tartufo….scemo…idiota ..stronzo e tutto quello che si sentono nell´animo….non me ne importa davvero un fico secco…credimi. Io avevo sostenuto invece che i parenti dalle nostre discussioni e dalle nostre diatribe devono restare fuori…perche´ solo li divento cattivo… e sopratutto perche so´che porterebbe a una tale escalazione di amarezze da distruggere qualsiasi blog. Qualcuno sapendolo ci ha provato…questo solo lo qualifica per quel che e´…e non voglio nemmero usare aggettivi .
    Un “niente” sapendolo ci ha provato per il gusto di ferire ….ed io a quei due post ….che gia´ mi hanno fatto vomitare…volendo avrei potuto rispondere in maniera tale da far tremare il sangue nelle vene a chiunque…ma non l´ho fatto …non ci riesco…non e´nel mio carattere…anche per gli insegnamenti che ho ricevuto e per l´ambiente che ho frequentato.
    Ti saluto caramente
    Rodolfo
    Un “niente” sapendolo ci ha provato con ben due post.

  37. rodolfo
    rodolfo says:

    Perche´invece non stai attento alla merda che ti tartaglia e ti sgorga dal cervello.
    R

  38. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Io prendo una cosa alla volta.

    My peripheral vision is very good…thank you!

    In this case you started a useless confrontation to instigate a reply.
    Was it necessary? In my opinion…NO.

    The whole thing is silly, it’s non constructive.

    Take care,
    Anita

  39. Anita
    Anita says:

    Ok, potete tirarvi addosso secchiate di melma, contenti voi contenti tutti.

    Pernacchiatevi a volonta’, forse vi passera’.

    I am busy now…

    Bye,
    Anita

  40. rodolfo
    rodolfo says:

    oh Anita ,
    qui lo sai c´e´una sola pernacchia e oramai non sa´fare altro…
    Ciao
    Rodolfo

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