11 settembre (2001) e 17 settembre (1982): i due pesi e due misure che stritolano la nostra morale. E la nostra credibilità

La profonda ipocrisia e disonestà, nel senso anche di malafede, dell’Occidente, cioè dell’Europa e degli Usa, appaiono in tutta la loro grave enormità dal confronto tra queste due date e relative rimembranze: 11 settembre 2001 e 17 settembre 1982. La prima data è – come sanno anche i sassi – quella dell’abbattimento delle Twin Tower di New York. Ma la seconda? Chi di noi occidentali se la ricorda? No, non è la presa di Porta Pia, quella è del 19 settembre, se non erro.  Non ricordate, vero? E’ il giorno della strage di Sabra e Chatila. Vale a dire, della terribile mattanza – tra i 3 e i 6 mila civili ammazzati a sangue freddo, le donne e le bambine dopo essere state stuprate, le donne incinta dopo essere state sventrate e massacrate con il feto messo loro in braccio – fatta eseguire a Beirut dai militari israeliani alle milizie collaborazioniste dei falangisti cristiani nei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila. Falangisti cristiani… Questo è dunque il cristianesimo in Libano?
Per i 2.750 morti delle Twin Tower (cifra recente di Repubblica), che l’approssimazione giornalistica anche della Rai fa diventare sempre “oltre 3.000 morti”, è stata immediatamente scatenata l’invasione dell’Afganistan e ogni anno si fanno celebrazioni e ricordi vari non solo nei giorni che cadono l’11 settembre. In più, suoniamo a rotta di collo la grancassa del dolore, esibito in modo fin troppo eccessivo, e delle accuse all’islam intero. Al punto da scatenare una campagna contro “la moschea a Ground Zero”, sorvolando disinvoltamente – as usual – che non si tratta niente affatto di Ground Zero. E’ come urlare contro una moschea in piazza S. Pietro a Roma mentre invece si intende farla in corso Vittorio Emanuele, o a Milano contro una moschea in piazza Duomo mentre invece si tratta di farla in piazza Cavour o in piazzale Augusto. Insomma, il solito nostro barare.

Per il massacro a sangue freddo di Sabra e Chatila, uno dei vari fatti compiere dagli israeliani ai cristiani falangisti o compiuti in prima persona in Libano, non è invece successo nulla. Anzi, il suo responsabile, il generale israeliano Ariel Sharon e vari altri ufficiali dei servizi segreti e dello stato maggiore, è in seguito diventato capo del governo israeliano! Reputo grave che un popolo affidi il proprio governo a un soldataccio con le mani così lorde di sangue, ma questi sono affari del popolo israeliano. Che però a un certo punto su questa orripilante vicenda ha prodotto persone capaci di autocritica e dolore, come il regista Ariel Folman con il bel film Valzer con Bashir. Noi invece navigando in senso opposto abbiamo prodotto i Giuliano Ferrara, Paolo Guzzanti, ecc.

Insomma, il solito due pesi e due misure elevato all’ennesima potenza, che individua, descrive e misura alla perfezione il nostro abisso morale e la vera natura della nostra politica in Medio Oriente. Si noti che il massacro di Sabra e Chatila – durato qualche giorno e non un paio d’ore – è stato reso possibile dal fatto che la Casa Bianca decise di evacuare da Beirut con 15 giorni di anticipo i suoi militari fatti arrivare per proteggere la disgraziata e affamata popolazione civile dei campi profughi dai massacratori falangisti cristiani e dagli stessi militari israeliani, che con un esercito di 30 mila soldati e centinaia di carri armati, appoggiati da un nugolo di aerei ed elicotteri fa guerra, avevano da qualche tempo invaso il Libano. Il loro traguardo era schiacciare la Resistenza palestinese e far fuori anche Arafat. Dopo una serie di trattative questi evacuò dalla città i suoi uomini e le armi imbarcandosi nel porto di Beirut per trasferirsi  a Tunisi, e i campi profughi rimasero privi di protezione militare motivo per cui per proteggerne la popolazione arrivarono le truppe di alcuni Paesi, Stati Uniti soprattutto. Insomma, partendo all’improvviso, con due settimane di anticipo su quanto concordato, gli Usa hanno la grave responsabilità di avere spianato di fatto la strada alle belve. Fermo restando che il tracollo morale dell’Occidente verso il mondo arabo e islamico è iniziato con la spedizione di Napoleone in Egitto ed è proseguito senza sosta fino ad oggi, è esploso con il colonialismo inglese e francese per diventare il cancro che ancora oggi ci consuma con la politica angloamericana in Medio Oriente. Nel passato recente c’è da dire che come Londra ha la responsabilità delle tragedie etniche e territoriali dell’Iraq e dell’India/Pakistan, così Parigi ha la responsabilità del sistema politico confessionale che dilania il Libano da decenni anche con guerre civili: i cosiddetti cristiani, infatti, non vogliono assolutamente perdere il predominio assegnato loro dal colonialismo dei cattolici francesi.

La sporcizia intellettuale, la disonestà politica e l’opportunismo voltagabbanesco di noi occidentali, e italiani in particolare,  è descritta alla perfezione dalla parabola dell’arcitaliano, come lui stesso si pregia definirsi, Giuliano Ferrara. E mi scuso se in un tale contesto nomino un personaggio così imbarazzante. Ferrara è partito prendendo a suo tempo a pugni in diretta tv un direttore di orchestra che rifiutava di dedicare ai martiri di Sabra e Chatila il concerto in esecuzione in piazza a Torino ed è arrivato a organizzare a Roma l’Israele Day, e fin qui passi, ma poi anche l’ossequio ruffiano e conformista, se non anche leccacingoli, a qualunque eccesso e crimine dei dirigenti politici e militari israeliani. Insomma, un paladino tra la Oriana Fallaci e la Giovanna d’Arco dell’ultrasionismo arabofobo duro e puro, che ci spinge alla guerra globale con l’islam. Non è cambiato solo Ferrara, del quale non frega niente a nessuno, ma anche gran parte di noi, sinistra compresa. Marco Travaglio, l’eroe dell’antiberlusconismo duro e puro, ha applaudito anche lui il massacro di Gaza definendo l’invasione israeliana una giusta risposta ad una aggressione. Lo ha cioè definito negli stessi termini in cui di recente l’ha definita Berlusconi e prima di lui il voltagabbana Paolo Guzzanti e la colona ultrasionista arabofoba Fiamma Nirenstein, portata da Berlusconi nel nostro parlamento nonostante risieda in una colonia vicino Betrlemme.

A Beirut e in Libano ho fatto il giro di vari campi profughi e degli annessi luoghi delle varie stragi e massacri di palestinesi compiuti dagli invasori israeliani e annessi fiancheggiatori cristiani. Ne sono uscito abbastanza scosso. Mi venivano in mente spesso le parole di un film: “Ho visto cose che voi umani….”. Umani? Il livello di vita degli ormai oltre 400 mila profughi palestinesi, ammassati nei campi in condizioni semplicemente disastrose, è nella stragrande maggior parte dei casi miserabile. L’aumento demografico ha nel frattempo raddoppiato i palestinesi, che però sono costretti a vivere negli stessi spazi angusti dei campi perché è vietato ampliarli. Anzi, gli spazi sono diminuiti perché ci sono campi non più ricostruiti in tutto o in parte dopo le tragedie dell’82. Solo da poco tempo i palestinesi hanno acquisito il diritto al lavoro, ma solo dietro domanda al ministero del Lavoro e annessa autorizzazione, se concessa. In ogni caso i palestinesi devono lavorare sotto padrone e NON possono svolgere professioni autonome come fare il medico, l’avvocato, l’ingegnere, ecc. Non credevo alle mie orecchie quando mi hanno detto che per comprare un televisore o un frigorifero i palestinesi devono avere l’autorizzazione dei servizi segreti libanesi! Il problema è che per evitare “l’inquinamento” di oltre 400 mila musulmani i cristiani non vogliono assolutamente che i palestinesi abbiano i diritti civili: da ormai 60 anni. Grazie ai cristiani, in Libano i palestinesi sono trattati decisamente peggio che in Giordania e Siria, dove esistono gli altri loro campi profughi. I palestinesi, ammassati in ghetti e sottoposti a mille divieti e al continuo furto della loro terra perfino a casa loro in Palestina, sono diventati di fatto gli ebrei moderni, una diaspora di massa della nostra era: per loro però niente “diritto al ritorno”…. Il lato comico, si fa per dire, è che i palestinesi NON vogliono diventare libanesi, non ci pensano neppure da lontano, vogliono infatti restare palestinesi in attesa del chimerico tornare a casa, cioè in Palestina. Nel frattempo però, ovviamente, vogliono i diritti civili, ma sono trattati dai cristiani libanesi come neppure Umberto Bossi si sognerebbe di fare con gli extracomunitari o i rom in Italia.
Il viaggio è stato organizzato dal comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”,
che dal 2000 organizza ogni anno una visita pellegrinaggio sui luoghi dei massacri grazie all’impegno del grande giornalista Stefano Chiarini, purtroppo scomparso poco tempo fa, e dal Forum Palestina. Chiarini, amato in LIbano non solo da tutti i palestinesi, con la sua inossidabile volontà è riuscito – tra l’altro – a far diventare un sacrario la discarica di Chatila dove erano stati gettati a mo’ di immondizie ciò che restava dei corpi delle migliaia di palestinesi vittime della “soluzione finale” voluta da Sharon ed eseguita dai miliziaoni cristiani. Dagli incontri cui ho assistito e partecipato tra personalità libanesi ed esponenti del comitato sono venute fuori alcune buone notizie. La prima è che il leader del movimento Almustaqbal, una delle maggiori basi dell’attuale governo di Saad Hariri, figlio del precedente capo del governo Rafic Hariri ucciso in un attentato assieme a sette uomini della sua scorta, si è impegnato a farci trovare per la visita dell’anno prossimo il pieno diritto dei palestinesi al lavoro, segno che l’opera di Chiarini e la credibilità del comitato sono notevoli. Da notare che il leader di Almustaqbal è un Hariri, cugino dell’attuale primo ministro. La seconda buona notizia è che Walid Jumblat, il leader della minoranza drusa, progressista,  s’è impegnato anche lui per la piena conquista dei diritti civili per i profughi palestinesi, per i quali è da sempre all’opera, pur avvertendo che il processo sarà lento. Infine, Talal Salman, direttore ed editore del quotidiano Assafir, il più autorevole del Libano (non ha mai interrotto le pubblicazioni neppure durante la guerra civile), ha spiegato che secondo lui l’attacco all’Iran non ci sarà. Opinione ripetuta giorni dopo da Jumblat.

Sono stato tra l’altro a Kana, il paesino nel quale gli israeliani nel corso dell’ultima invasione del Libano hanno bombardato due palazzi con la scusa che “da lì sparavano contro i nostri soldati”, con il risultato di fare un massacro di decine di civili, soprattutto bambini. Che quella israeliana fosse una scusa lo faceva intuire l’orribile frase di uno dei massimi comandanti militari – “Per ogni nostro caduto uccideremo cento di loro” – inferocito per l’imprevista resistenza opposta dalle milizie di Hetzbollah. In realtà, come è facile appurare andando a Kana, gli israeliani volevano uccidere i due comandanti militari di Hetzbollah che abitavano con le loro famiglie in quegli affollati palazzi, e per uccidere loro hanno massacrato decine di civili innocenti. Ne pubblico parte delle foto. Così come pubblico parte delle foto che mostrano le orrende condizioni di vita nei campi profughi palestinesi e come è ridotto ancora oggi il campo di Chatila. Non c’è bisogno di didascalie. Purtroppo.

Il campo profughi di Sabra non è stato più ricostruito, tanto era stato ridotto a macerie e a montagne di cadaveri. Gli israeliani avevano chiuso in una morsa di acciaio i due campi respingendo indietro, mandandoli così a morte certa, i disgraziati terrorizzati che cercavano scampo fuggendo. Il regista di Valzer con Bashir racconta le telefonate di militari di truppa come lui per avvertire Sharon che  “sta accadendo qualcosa di allarmante” e la gelida risposta di Sharon: “La ringrazio della telefonata”. Della quale peraltro non aveva bisogno: è assodato che con il suo stato maggiore si godeva lo spettacolo del massacro osservandolo con il binocolo dai piani alti di un palazzone immediatamente fuori dal campo. Che a un certo punto gli israeliani di notte hanno illuminato dall’alto con i fari fotoelettrici per permettere allo sciame di pluriassassini di condurre meglio il lavoro loro affidato. C’è chi crede, anche tra gli israeliani, che forse tutto ciò è il motivo per cui Dio ha ridotto da anni Sharon in coma irreversibile e per farlo soffrire il più possibile non si decide a farlo spirare: il “grande condottiero” è da anni solo un misero tronco umano, che di umano ormai non ha neppure il poco che aveva prima, tenuto accanitamente in vita artificiale a mo’ di totem e reperto archeologico nazionale. Riguardo tale convinzione circa l’operato di Dio, no comment.

Per i morti delle Twin Tower è stato invaso l’Afganistan, poi anche l’Iraq. Per quelli della guerra civile in  Kosovo è stato messo in moto e fatto funzionare il Tribunale Internazionale. Per Sharon e i massacratori di Sabra e Chatila non è successo nulla. Stefano Chiarini e altri erano riusciti a fare intervenire la giustizia del Belgio, che per i delitti contro l’umanità può intevenire ovunque, ma tutto è stato messo a tacere: Israele e gli Usa sono troppo potenti: loro non si lasciano processare, quale che sia l’atrocità commessa. Qualcuno dovrebbe ricordare loro che quando la nostra Democrazia Cristiana era sotto scandali vari il suo leader Aldo Moro in parlamento scandì con orgoglio che “la Democrazia Cristiana non si fa processare!”, e che sia Moro che la DC hanno fatto la fine che hanno fatto: meglio sarebbe stato se avessero accettato di essere processati. Anche Silvio Berlusconi, come è ormai evidente da anni, non si lascia processare, ma tralasciamo.

Alcuni dei massacratori sono diventati ministri del Libano mentre altri campano comunque tranquilli. Almeno uno fa il taxista e ancora oggi si vanta di averne “sgozzati un sacco” e che il problema era “se stuprare le donne prima o lavorare subito di coltello o ascia”. Coltello o ascia? “Eh sì, perché gli israeliani ci avevano fornito di quelle armi per evitare che usando le armi da fuoco suscitassimo allarme e capissero anche fuori dal campo che era in corso un massacro. Però alla fine per sbrigarci abbiamo usato anche le armi da fuoco e gli esplosivi per cercare di cancellare la tracce”.
Che però non sono cancellabili. Non negli animi degli esseri umani non accecati dall’odio e dal fanatismo.

Due pesi e due misure: una tenaglia che stritola la nostra morale. E la nostra credibilità.

Non è il caso di volere giustizia? Non vendetta: ma giustizia.

668 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Con il tuo modo di ragionare bisogna dunque dare ragione agli attentatori delle Twin Tower. Oltre che ai fucilatori delle Fosse Ardeatine e agli autori delle varie stragi come quella di Marzabotto. (Pino)
    ——————
    Io non dò ragioni, cerco spiegazioni.

  2. sylvi
    sylvi says:

    …Di criminali di guerra serbi? Marco

    caro Marco,

    e di criminali di guerra croati???? e musulmani???

    o pensi che Alia Izebegovic fosse santo e martire???

    Buona giornata
    Sylvi

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Il primo riguarda la riforma del sistema monetario internazionale. (Sarkozi)
    ——–
    Quando l’ho detto io, sei mesi fa, che Sarkozi aveva intenzioni serie di intervenire sul sistema monetario, mi avete preso a pomodori in faccia.
    Se le vostre fonti di informazione sono solo la stampa italiana e la TV, dove credete di poter arrivare?

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sylvi, criminali di guerra della guerra di Bosnia.
    Di qualsiasi parte siano, hanno combinato atrocità pari a Sabra e Chatila. Non so se io abbia letto cose inventate, ma ciò che ho letto all’epoca era veramente raccapricciante, compresi gli stupri di bambini morti, dopo aver gasato l’intero villaggio.

  5. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Quando l’ho detto io, sei mesi fa, che Sarkozi aveva intenzioni serie di intervenire sul sistema monetario, mi avete preso a pomodori in faccia.
    Se le vostre fonti di informazione sono solo la stampa italiana e la TV, dove credete di poter arrivare?

    Tu ne dici tante, che una più o una meno ormai non fa più differenza,tirala fuori e poi vediamo di ricommentarla !
    Sono curioso, dovresti pubblicar una enciclopedia del Marco tempesta show,decisa per voci e per capitoli,così è più facile rintracciare il tuo scibile ormai enciclopedico (Diderot è un nessuno).
    Un capitolo dedicalo alla matematica degli addendi !
    Un breve saggio ,non guasta mai..
    Ah dimenticavo,forse c’è un posto che si libera al FMI, non sia mai che uno di Bisceglie non si candidi,io voto per te.
    Esalti solo i pomodori, è un’ingiustia ,si possono tirare anche agrumi vari maturi, ed ortaggi e uova ,non essere così razzista!

    cc

  6. Controcorrente
    Controcorrente says:

    ps-non ti offendere e non te la prendere,è un discorso da “anima semplice” ad anima complessa.

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri , lei postula di una rivincita, di un ritorno, di un imminente sopravvento della cultura Araba.
    Io sono di parer contrario. Gli Arabi possono aver inventato questo e l´altro, purtroppo non hanno e non sono mai riusciti ad approfondire le loro scoperte e il loro sapere, si sono fermati. A continuare hanno pensato altri.
    Quanti sono i premi Nobel vinti da scienziati o ricercatori Arabi?
    Due. Sadat(Egiziano) e Shirin Ebadi (Iraniana), Nobel per la pace.
    Avrebbero potuto darlo anche a lei.
    Sono di parer contrario, perche´la logica mi dice che il petrolio e´gia´finito. Le energie alternative sono nelle mani dell´occidente.
    Finira´che saranno costretti a comprare l´energia dai paesi industrializzati dell´occidente. Non credo che l´occidende dara´loro in mano , puligisticamente, la facolta di costruirsi da se un .Know Down qualsiasi, ma verra´ loro impartito un bel Ko che li costringera´a rivendere (i prezzi saranno naturalmente quel che saranno, lei capisce) tutto quello che hanno comprato in Occidente.
    Palazzi, grandi magazzini, azioni Fiat ecc. ecc. ecc.
    Questa e´la mia previsione che ritengo molto piu´probabile della sua.
    Un saluto Rodolfo
    Ps.Da precedente argomento lei scrive a Popeye:-“P. S. Dimenticavo: l’Iran ha ormai il record mondiale di incremento non ricordo se dei brevetti o delle pubblicazioni scientifiche. Le dice nulla?

    A me non risulta niente di tutto questo. Le mie ricerche non hanno dato esito.

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x36
    Non e´giusto storpiare la lingua Italiana a proprio comodo e piacere.
    “Lercio” in PRIMIS significa molto sporco, lurido, lordo ecc.
    poi lontanamente, secondo il discorso ….che pero´deve essere chiaro ,puo´significare anche indecente, indegno ,corrotto o degenerato. Rodolfo

  9. sylvi
    sylvi says:

    x Marco

    E Izbegovic non era presidente bosniaco durante e dopo la guerra di Bosnia?!!!!!
    L’Occidente che, non si sa perchè, doveva difendere i musulmani di Bosnia, infatti non ne ha parlato.
    Le atrocità sono sempre a senso unico.

    Sulle atrocità reciproche, SEMPRE, sono d’accordo con te!

    Sylvi

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Questo è il solito dilemma: collaborare per affrontare i più gravi problemi del pianeta, o litigare sulle singole questioni che dividono? Noi riteniamo che la portata della crisi richieda una grande riforma dell’economia e della finanza globale e che perciò si debba assolutamente raggiungere un’intesa complessiva tra interessi e posizioni differenti senza scadere nei soliti deludenti compromessi costruiti sui minimi comun denominatori.
    ———–
    Giustissimo. E’ un criterio che dovrebbe essere applicato a tutta la politica. E’ interesse di tutti diffondere il più possibile il potere d’acquisto e si può farlo solo se si legifera in modo da mettere un limite all’accumulo. Nel sistema attuale succede invece il contrario: il potere di acquisto tende a concentrarsi, creando sacche di ricchezza e sacche di povertà. Entro un certo limite il sistema tiene; oltre, esplode. L’esplodere del sistema non conviene a nessuno, ci perdono tutti. Al contrario, un benessere diffuso, pur con la presenza di picchi accettabili, va a vantaggio di tutti. In un’economia globalizzata, il vantaggio è nello scambio di materie prime contro prodotto finito, non nel furto di materie prime e basta. tempo ci vorrà, ma ci si arriverà. Dopodicchè non avrà più senso fare guerre.

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Io sono veramente stufa di parole, parole, parole…prima dei soli vengono i bambini e i ragazzi morti sotto le macerie delle scuole…VERE!!

    —-
    Eh no , cara Sylvi,
    tu sguazzoli tranquillamente evitando il nocciolo del problema.
    Ti ripari perfino dietro ai bambini per avere ragione.
    Colpo basso , qualunquista ,privo di efficacia..
    Ci sono dei momenti, in cui bisogna dire NO,bisogna opporre rifiuto a prevaricazione…
    C’è un momento in cui la Coscienza deve sovrapporsi,all’ingiustizia..
    Da un punto di vista, generico ti direi, ti ricordi come erano belli e lindi i Bimbini tedeschi ,che belle le croci uncinate, marciavano tutti ordinati con i loro gaglairdetti al vento e non c’erano crolli con il cemento tedesco!
    Invece in Italia dal Nord al Sud indifferentemente, bande di Speculatori imprenditori, di cemento ne hanno sempre messo poco..!!!
    Sono loro la classe digerente che ci ha sempre governato!!
    Per cui sai che ti dico, meglio andare a far scuola sotto una tenda, che ad Adro, in mezzo a tanti bambini lindini, educatini, con la decalcomania del Sole delle Alpi stampata in fronte,(al posto dei gagliardetti nazistini)in una scuola bellina ,pulitina..piena di ….
    fammi il piacere..fammi..
    Non prendere per i fondelli il prossimo a gratis..facendo per l’ennesima volta finta di non capire dove si trova “la TRAVE”

    cc

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Nell´ argomento precedente ho parlato anche di pensionati Israeliani.
    Era inevitabile che qualcuno ci provasse a zupparci il pane.
    Dunque nel post 818 Linosse che e´specializzato a non capire ne´
    “Il nesso” ne´”il senso”(anagrammi di Linosse) dei miei post, ha voluto calcare la mano.

    Non so´se il pensionato Palestinese percepisca una pensione . Pagano contributi per la pensione? Per la cassa mutua? Non lo so´.
    Quello che so´e´, che fino ad ora ci pensa il resto del mondo al loro benessere. Alla loro vita invece ci pensano i bambini , che mandano all´altro mondo facendosene scudo, dopo aver per anni provocato.
    Io non ho mai visto o sentito di un bambino o anche di un adulto che in Palestina sia morto di fame o di sete o per epidemie.
    Volete vedere i bambini quattro ossa con la pancia gonfia?
    Volete piangere, perche´avete dimendicato cos´e´il pianto ?
    Andate in Uganda, Etiopia, Kenia, Ruanda, Tansania , Malavi, Camerun, Sudan, a sud del Sahara…in Sud America, Pakistan, Afghanistan, in estremo oriente Thailand ,Sri Lanka ecc.
    Ma non in Palestina, sarebbe un viaggio inutile.
    Volete fare una offerta…..fatela per i bambini che veramente soffrono e muoiono .Rodolfo

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    ps- x Sylvi,
    certo che per una Fan sfegata di Don Milani , come dici di essere,si può tranquillamente concludere che tu hai capito veramente tutto di Don Milani dai Capellani di Guerra ,alla Didattica.

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Rudy,
    piccolo “sionistello” , l’unica offerta anderbbe fatta per aiutare te !
    sarebbe un atto veramente generoso !

    cc

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Follotitta:
    molto brevemente, ma non escludo di poter estendere il concetto, la tecnologia ha la funzione di combattere le insicurezze esistenziali.
    Un banalissimo esempio: se io devo procurarmi il cibo andando a caccia o a pesca e rischiando di ritornarmene a mani vuote e di restare digiuno, guarderò molto di malocchio qualsiasi altro cacciatore o pescatore. Se non ho cacciato o pescato niente e vedo un cacciatore o pescatore con un bel bottino, cercherò di portargli via qualcosa in maniera violenta o truffaldina. Se invece so che per procurarmi da mangiare mi basta andare in un supermercato, la mia vita prenderà in considerazione altre priorità. Estendendo il concetto a tutte quelle necessità dell’uomo che prevedano anche una maniera violenta per essere soddisfatte, venendo a cadere la difficoltà di soddisfazione, le priorità si sposteranno su altri bersagli.
    Vale per l’energia, per la salute, per la vita privata e sociale.
    In quanto all’imbarbarimento dell’umanità, non sono per niente d’accordo. L’umanità è sempre composta contemporaneamente di tutte le varianti, dalla bestia all’angelo. Il fatto che vengano più in evidenza a volte le bestie e a volte gli angeli, non è una questione di quantità, non sono di più le une o di più gli altri, ma solo una questione di visibilità. La bestia resta meno visibile quando riesce a soddisfare le esigenze primarie, ma c’è sempre. Viene invece più in evidenza quando esiste una condizione di lotta sociale, fosse anche per un semplice parcheggio. Ma non è che l’umanità si vada imbarbarendo, nel senso di onde di comportamento morale. Una persona, o è morale o non è morale, come indole. Indipendentemente dalle apparenze.

  16. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi e x marco tempesta

    Non ricominciamo con le notti in cui tutti i gatti sono neri. A essere stati massacrati in Bosnia sono stati i musulmani: come per Sabra e Chatila, le truppe internazionali mandate per proteggere i musulmani hanno loro voltato le spalle lasciando che i soliti cristiani, in questo caso cattolici, anzi cattolicissimi, ne facessero strame. Così l’Europa s’è data la zappa sui piedi, tagliandosi probabilmente anche i coglioni: ha infatti eliminato l’intero Islam europeo da secoli, da secoli pacifico, integrato, ponte prezioso tra “noi” e “loro”. Ora stiamo rifiutando anche un altro prezioso ponte, la Turchia: preferiamo correre verso l’abisso.
    Evito di dire cosa ho visto in Kosovo, sempre per mano dei serbi e sloveni, cristiani e se non sbaglio cattolici. Non dimentichiamo che il primo capo di concentramento e di sterminio è stato realizzato in quella che poi è diventata mi pare Slovenia, ed era gestito da un francescano. Che il Vaticano vuole fare santo!!!

    Sì, certo, ci saranno stati anche musulmani che hanno compiuto delitti nell’ex Jugoslavia, ma è niente di fronte a ciò che abbiamo commesso “noi”occidentali e cristiani, cioè i serbo-bosniaci, i serbi e gli sloveni.
    Senza dimenticare che a voler disgregare la Jugoslavia è stata la Germania, che tramite l’Austria ha iniziato ad armare quelli che se ci fecesse comodo chiameremmo col loro nome: terroristi. E che invece chiamiamo patrioti. Poi gli Usa e la Nato hanno armato i tagliagola dell UCK, contrabbandieri, taglieggiatori e commercianti di carne umana femminile. Guarda caso, il primo Stato che ha riconosciuto i nuovi nati dalla disgregazione jugoslava è stato il pio Vaticano…. Che ha infatti riconosciuto la Slovenia indipendente già il 13 gennaio 1992, con due giorni di anticipo sull’Unione Europea! Il bottino portato a casa da papa Wojtyla era la decisione della Slovenia di riconoscere
    alla Chiesa cattolica il diritto, contemplato nell’art. 10 della sua Costituzione, di istituire e gestire “scuole di ogni ordine e grado, collegi e altre istituzioni di insegnamento e di educazione”, e l’impegno a sovvenzionare questi centri “secondo gli stessi criteri, seguiti per simili istituzioni private”, e la garanzia che “gli alunni e studenti di questi centri godranno dello status di cui godono gli studenti dei centri di insegnamento pubblico”.

    Anziché parlarci addosso – “italiani sempre brava gente” – dovremmo riflettere un po’ di più: tra delirio leghista e solite pretese vaticane di privilegi e intromissioni rischiamo infatti di imboccare la strada dello smembramento anche noi. La Germania non vede l’ora… E mica solo la Germania!
    Buona domenica.
    pino

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    (Argomento precedente)
    Il post del finto Britannico (906 ) viene seguito dal finto Ebreo Shalom (918).
    Il fanfarone e finto Britannico si sarebbe potuto dare la briga intelligentemente di andare a vedere se l´11 o il 4 , (anche due Sabati) c´erano post miei.
    Mentre il finto Ebreo Shalom avrebbe dovuto almeno specificare cosa faceva il padre di Clemente Mimun tutto il Sabato chiuso in casa. O se tutti gli Ebrei credenti il Sabato se ne stanno tappati a casa.
    Cosa fa´il Cattolico la Domenica?
    Cosa succede il Sabato a Tel Aviv? Il Il 90% degli Ebrei in Israele e nel mondo sono laici ,negli ultimi anni il termine laico viene utilizzato in maniera impropria per indicare agnostico o ateo., niente di piu´sbagliato , in quanto laico ha significato di svincolo dall´autorita´ religiosa ma non annulla una particolare confessione religiosa. Non so´….forse un 50% degli Italiani sono laici, forse di Domenica vanno a Messa, oppure si riposano e stanno tappati in casa,
    ma il 90% sente il Natale, l´atmosfera Natalizia e fa´l´albero di Natale, l´altro 10% fa´anche il Presepe.
    Parecchi Ebrei in America fanno anche l´albero di Natale, in special modo tra i matrimoni misti. Insomma l´Ebreo e´vario cosi come e´vario il mondo e non si puo´mai essere sicuri di quel che pensa, e questo e´secondo me un grande vantaggio.
    L´Ebreo e´in grado di sorprendere sempre.
    Io sono anche un laico. Ma avreste dovuto vedere ieri Tel Aviv dove anche di Sabato pulsa la vita, la New York del medio oriente dove la citta´non si ferma mai.
    Ieri invece no,a Tel Aviv c´era calma .. E perche´? Perche´ieri oltre che Sabato era anche Yom Kippur. Una ricorrenza che l´Ebreo sente molto, religioso o no.
    Cosi come il Cattolico , anche se laico o persino non piu´credente,
    sente un qualcosa di strano gia´un giorno prima di Natale. Non e´tutto come gli altri giorni , come tutte le altre Domeniche, ma qualcosa di speciale.Ieri per me e´stato un giorno speciale.
    Shalom dovrebbe sapere tutte queste cose ed avrebbe dovuto sapere che ieri era Yom Kippur e normalmente avrebbe dovuto accennarne ,ed invece no. Escludo dunque categoricamente Shalom come Ebreo.
    Una buona Domenica a tutti Rodolf

  18. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    sono andata in questi giorni, in tanti siti meridionali:
    i Neo borbonici- le stro..zate di Pulcinella e …basta aver voglia di girare!
    C’è un insieme di Leghe meridionali impressionante, che del Nord dicono peste e corna ,,,ma ” non sono federaliste, non sono separatiste,” …che cosa sono…non si sa sa ma che cosa vogliono SI!
    Dice una che ” i conti unitari sono ancora tutti sospesi”…Tà capì?
    Ce l’ha con te!!! E battono cassa! Come al solito!
    Sventolano gigli borbonici e altri vessilli…ma non li mettono nelle loro scuole disastrate e mai curate…

    Sai che ti dico?
    I tuoi paragoni con Hitler sono ridicoli, e che io fra il sole delle Alpi e i gigli di Franceschiello, se non posso avere il Tricolore , ho già la mia Aquila Aquileiense!

    Sylvi

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Comunque non ti preoccupare caro Rudyno, i Bambini d’africa,verrano a chiederti il conto anche a te ,succederà stai sicuro , non me lo ha detto un profeta,è matematica!

  20. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Irritosa Sylvi, sei scesa dalla Costutuzione e ti è scappata la pazienza…su dai non fare così ,asciugati il moccio e ritorna adulta!

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Pino, noi possiamo indignarci quanto vogliamo, ma la crudeltà nelle guerre è una costante.
    C’è una guerra? Aspettiamoci crudeltà. Non ce ne dobbiamo meravigliare. Tu stesso parli di atrocità in Kossovo.
    Bisogna puntare semmai ad evitare che ci siano guerre. Come? Intrecciando gli interessi economici. E’ lo scambio economico che vanifica l’interesse alla guerra.
    Semmai, bisogna puntare ad abbattere la causa della guerra, più che ad esecrarne l’effetto. La causa della guerra sono certi potentati economici, certe oligarchie megalomani, certi approfittatori per cui ogni crisi è fonte di guadagno. Bisogna perciò lavorare a monte, non a valle.
    Sulla Turchia siamo perfettamente d’accordo: preferirei avere un vicino di casa turco che non ebreo.

  22. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Sulla Turchia siamo perfettamente d’accordo: preferirei avere un vicino di casa turco che non ebreo.

    Hahahahhhhahah buona questa….caro Marco.
    E perche´?

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    eppure nel tuo 65 facevi un discorso perfetto e scrivevi;-
    “Il fatto che vengano più in evidenza a volte le bestie e a volte gli angeli, non è una questione di quantità, non sono di più le une o di più gli altri ecc. ecc.

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    le leghe meridionali non sono da prendere in considerazione, sono solo espressione di qualche esaltato che però non ha seguito.
    Il motore della politica meridionale per il momento è solo Vendola, che possa piacere o no, e a me non piace ma non posso non prenderne atto. Se non commetterà errori, avremo delle sorprese al momento del voto.

  25. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    non contesto mai “il mestiere di un altro” soprattutto se di acclarata professionalità, ma stavolta contesto il suo dire che la Yugoslavia è stata smembrata dalla Germania.
    Per quarantanni ho girato in lungo e in largo quelle terre, soprattutto ho visto l’evoluzione dei rapporti fra le etnie, ancora Tito vivente.
    Tito non ha saputo, o sicuramente potuto, tenere insieme un coacervo di popoli così vario.
    Lo vedavamo e lo si percepiva benissimo negli ultimi suoi anni di vita.
    Frequentavamo e frequentiamo gente colta, e anche gente di scuola ma soprattutto gente che si sentiva orgogliosamente yugoslava.
    Piangendo, allora, la mia amica Bilijana, molto mista, mi disse:
    – Se non posso essere yugoslava non voglio essere niente-
    Infatti ha fatto domanda di cittadinanza italiana!

    Poi tutto colassò con la morte di Tito…e questo volevo dire…
    la Germania raccolse il frutto moolto maturo…e fu un bene per loro!
    Sulla Chiesa sono d’accordo, purtroppo, con lei!
    Già da prima della guerra il Vaticano finanziava il restauro delle Chiese cattoliche in tutta la Croazia.
    I serbi ortodossi non so da dove prendessero i soldi.
    Ma i musulmani da dove li hanno presi per costruire numerosissime e grandiose moschee ( c’è n’è una enorme che prende un isolato poco lontano dall’Holiday Inn) non solo a Sarajevo ma in tutta la Bosnia centrale controllata dai musulmani?

    Già, come finiremo …che Dio ce la mandi buona, anche agli atei.
    Buona domenica anche a lei

    Sylvi

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mah, cosa vuoi Rodolfo, credo sia una questione di mentalità: io sono più vicino alla maniera turca di considerare l’amicizia, che non alla maniera ebraica. Ho conosciuto e frequentato sia turchi che ebrei e devo dire che nessuna delle due categorie mi ha mai dato fregature. Però ho l’impressione che se dovessi trovarmi in un momento critico, potrei aspettarmi più facilmente aiuto da un turco che non da un ebreo. Poi, si sa, dipende sempre dall’individuo. Parlo così, in generale, come percentuali di probabilità.

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    A me Vendola sembra avere le idee molto chiare e piace.
    Chissa´se poi seguira´ anche le sue idee, oppure glielo permetteranno.
    Circa un anno fa´scrissi un post a suo favore.
    Non lo avevo mai sentito parlare, poi….sentendolo in televisione durante una intervista, mi fece cosi l´impressione di sentire un Schröder o un Franz Müntefering.

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Vendola è un ottimo parlatore. Però ha il grosso problema di circondarsi di gente inadeguata e questo è veramente un guaio.
    D’altronde la Puglia come amministrazione non è che sia da portare ad esempio, ed in Puglia c’è lui a comandare.

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Come purtroppo spesso accade, lei ha travisato ciò che io ho scritto con chiarezza. NON preconizzo né auspico – neppure da lontano, neppure da urbiaco e neppure quando dormo – un ritorno al predominio della cultura araba, ritorno assolutamente impossibile. Ho semplicemente detto che il baricentro della Storia si sta spostando ad Oriente, ovvietà che ormai pochi negano (ma che i nostri politici non riescono a vedere perché hanno gli occhi foderati con le mutande, la fedina penale e i quattrini di Berlusconi, più i leghisti in adorazione degli ormai appasssiti “attributi” del Vitello d’Oro Umberto Bossi, più avariato e scombiccherato del solito, in degna compagnia di cotanto figliolo dato l’italianissimo “tengo famiglia” che tanto successo sta avendo anche nella mitologica Padania).
    All’interno di questo spostamento del baricentro della Storia verso Oriente, l’Iran – che NON è arabo! E neppure semita! – può avere un ruolo notevole. Per capirlo, basta guardare la carta geografica. Non c’è neppure bisogno di essere ferrati in storia. Il baricentro della Storia in tempi moderni si è spostato dall’Europa agli Usa. Al tempo dei romani si era spostato dal Mediterraneo meridionale e orientale a quello centrale. Con Carlo Magno si era spostato dal mediterraneo alle pianure centroeuropee. Il baricentro non sta fermo, checché ne pensino fanatici alla Yussuf Ovadia.
    Mi meraviglia che lei, che si picca di essere ebreo, non sappia che il baricentro della Storia era l’Oriente già prima della “scoperta” dell’America. A quell’epoca infatti l’Oriente – attorno all’India – era il mondo, e gli ebrei avevano un grande ruolo nei commerci e nella trasmissione delle culture. Possibile che lei non lo sappia?
    Riguardo l’Iran, lei sa bene che per millenni Babilonia è stata l’ombelico dell’universo, anche se i falsi della bibbia – rinverditi al tempo dell’invasione dell’Iraq dall’ex rabbino capo di Roma, Di Segni – l’hanno demonizzata con la fandonia della schiavitù degli ebrei nascondendo sia che si autoamministravano, in un ben preciso territorio loro assegnato, e sia che già facevano i banchieri perfino nei confronti del Gran Re persiano! Si conoscono infatti i nomi di almeno due famiglie ebraiche che facevano quel mestiere, altro che la non disinteressata balla della schiavitù.

    A Beirut mi ha molto colpito che il Rosh asShana più o meno coincidesse con l’Eid al-Fitr, la festa di fine ramadan. Ci pensavo abboffandomi in strada a un banchettino di fave bollite. Anziché spararsi coglionescamente addosso l’un l’altro non sarebbe meglio festeggiare assieme? Mangiando, bevendo e… ecc.
    Mah. Noi esseri umani siamo strani. Umani?
    Un saluto.
    pino nicotri

    P. S. Riguardo l’aiutare i disgraziati, non esiste solo l’elemosina, che non elimina la condizione di disgraziato, come ben sanno i cleri di tutto il mondo, ma esistono anche i diritti e la solidarietà. In ogni caso, non vedo perché mai gli uomini di buona volontà debbano aiutare solo gli altri popoli disgraziati ma non i palestinesi. Io direi che sono aiutati molto poco tutti, dai poveracci del Sahara ai boscimani, dagli aborigeni australiani a quelli amazonici, passando per i palestinesi. Dovremmo impeganrci ad aiutarli tutti di più, NON alcuni di meno.
    Se si va a leggere qualche vecchio libro e giornale scoprirà che ci sono state epoche, anche recenti, nel corso delle quali si diceva “invece che aiutare gli ebrei perché non aiutate chi ha più bisogno di loro, per esempio i negri o le prostitute?”. Eviti, per il suo bene interiore, di ripercorrere di queste strade…
    In ogni caso, le ripeto quanto detto tempo fa a marco tempesta: si cerca di spegnere l’incendio vicino casa, perché ne minaccia la distruzione e perché più a portata di mano, anche se ci sono una marea di incendi anche altrove. Se in Germania o in Sicilia ci fosse un incendio a cento metri da casa sua, lei che farebbe? Correrebbe a spegnere gli incendi in Sardegna o a Mosca, lasciando andare in cenere la sua casa e magari anche i suoi cari, oppure si rimboccherebbe le maniche e getterebbe secchiate d’acqua sulle fiamme vicino casa? Guardi la carta geografica: l’Europa, e in particolare l’Italia…, ha sotto i piedi come una botola la costa del Mediterraneo orientale. Botola che può finire con lo spalancarsi e inghiottirci. E si vada a leggere cosa hanno detto e scritto David D. Perlmutter nel 2002, lo storico militare israeliano Martin van Creveld sempre nel 2002 e il giornale online Israeli Insider nel 2006 a proposito della spaventosa dottrina militare nucleare israeliana.
    Buona domenica e un saluto a Beniamino.
    pino nicotri

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Caro Marco, anche gli stupri e gli omicidi e i furti sono una costante. Una costante della vita umana sociale. Idem gli incidenti automobilistici mortali. Non mi dire però che tu pratiche anche in questi argomenti la rassegnazione passiva aspettando che ti stuprino le parenti, te ne ammazzino qualcuno, che ti derubino e che magari ti investano pure. Non è meglio evitarlo? O, se succede, reclamare magari a suon di bastonate?

    Sono comunque ancor più indignato che per Sbare e Chatila pensi non si debba fare una piega perché “in guerra certe cose c’è da aspettarsele”. Ma allora, scusa, perché indignarsi per la strage delle Fosse Ardeatine? O per la stessa Shoà! Sai, caro Marco, in guerra o col nazismo “certe cose accadono”…
    Mah.
    pino

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Pino, gli eventi per cui indignarsi non sono solo Sabra e Chatila. Sei tu che ti focalizzi solo su una cosa. Sabra e Chatila è degli anni ’70, ci sono state stragi più recenti e non meno efferate. Perchè tirare in ballo sempre le stesse? Perchè allora non parlare dei villaggi vietnamiti distrutti dal napalm con tutta la gente dentro? Non sono stragi anche quelle? O contano solo quelle dei palestinesi? E di quello che succede in Africa? Qualsiasi strage è esecrabile, senza distinzione. I palestinesi sono un grosso problema ma non l’unico problema. Tra l’altro la loro è una situazione ormai cronicizzata, indipendentemente dalle ragioni e dai torti.
    Per quanto riguarda l’indignazione, certo che bisogna indignarsi, ma proprio per evitare di doversi indignare bisogna puntare in alto, ovvero combattere l’origine della follia, più che piangerne le conseguenze.
    Poichè in guerra accadono atrocità bisogna tendere al eliminare le cause della guerra, non a sperare in una guerra più umana. Nessuna guerra è ‘umana’.

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ok, oggi sono a pranzo fuori, poi nel pomeriggio dovrei andare a far foto. Ci si legge stasera. Buon proseguimento e buon pranzo.

  33. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    mi sono pulita il moccio, ho pranzato, e oggi è perfino una bella giornata di sole.
    Meno male per Friuli Doc, la fiera enogastronomico- turistico-culturale che ogni anno impegna Udine e il suo territorio.

    Questo per rispondere al tuo ps n63.
    Come al solito, ti piace il minestrone; Don Milani, i capellani di guerra e la didattica!!!!
    Per chi mi hai preso? per Marco onnisciente?
    A parte il fatto che i capellani di guerra non li ho mai nominati, se non Don Caneva in un contesto diverso.

    La Didattica s’è mangiata una parte notevole della mia vita; non mi sono mai lamentata, anzi!
    Se fossi al posto della Gelmini, maestri e prof mi avrebbero defenestrata a furor di popolo,…perchè la didattica è FATICA!
    E per arrivare al posto della Gelmini bisogna dire dei si che mai mi sarei sognata di dire!

    Poi c’è chi la Didattica ce l’ha nel sangue al cubo, come Don Milani. Ma mescolata a tante altre capacità di leader.
    Non sono sua fan, semplicemente lui era un leader e io un gregario, un gregario volenteroso però. Di questo mi do atto!
    E soprattutto un gregario pronto a pagarne il prezzo!

    Però…ho letto oggi la Lettera ad Augias su Repubblica.
    Ricordo la ragazza che dieci anni fa ha passato “un dopocena” con il prof che doveva farle passare l’esame di Procedura Civile!!!
    E la risposta!

    Tanti anni fa pensavo di aver stima di Augias!!!!

    Sylvi

  34. Linosse
    Linosse says:

    28 anni fa, le stragi di Sabra e Shatila. Nessuno è mai stato processato

    Mercoledi 15 Settembre 2010

    «Ventotto anni? Com’è possibile?» ha detto qualche giorno fa Zeina a uno dei visitatori stranieri del campo profughi di Shatila. Questa donna sui 40 anni ricorda «come fosse ieri» quando suo marito Hussam e le sue due figlie Maya e Sirham uscirono di casa per cercare qualcosa da mangiare. L’esercito israeliano aveva bloccato tutte le uscite del campo due giorni prima. Zeina ha detto che «prega ancora e aspetta il loro ritorno». A Sabra e Shatila, periferia di Beirut, dove i palestinesi si mescolano ai migranti originari della Siria in cerca di alloggi a prezzi economici, di storie come queste ce ne sono tante, decine, centinaia. Un reportage di Franklin Lamb, il direttore del gruppo Americans Concerned for Middle East Peace, ne raccoglie alcune proprio nei giorni del 28esimo anniversario dell’inizio delle stragi. Stragi compiute dai miliziani libanesi delle Falangi, con la complicità e la supervisione dell’allora ministro della Difesa israeliano Ariel Sharon. Crimini di guerra, crimini contro l’umanità, genocidio, scrive Lamb, orrori per i quali nessuno è stato mai punito o processato. Di quei giorni aveva raccontato tempo fa alla Misna Mahmoud Abbas, presidente del «Children & Youth Center» di Shatila, un’associazione che cerca di dare ai giovani del campo un luogo dove studiare e trascorrere il tempo libero. «A volte – aveva detto Abbas – mi sono chiesto se chi attaccò avesse in quel momento sentimenti umani; uccidevano indistintamente uomini, donne, bambini, anziani». Tra il 14 e il 17 settembre 1982 furono assassinati centinaia di civili, 800 secondo le stime ufficiali, non meno di 2 mila secondo altre fonti. In questi giorni, come ogni anno, un corteo silenzioso attraverserà i due campi. A ricordare le stragi libanesi saranno però anche gli attivisti per i diritti umani che, con quattro convogli, cercheranno di raggiungere la Striscia di Gaza: terra palestinese chiusa al mondo dall’embargo israeliano, proprio come Sabra e Shatila in quei giorni terribili del 1982.

    Fonte: http://www.misna.org

    Certo che l’eccidio di Sabra e Chatila non è l’unico ,nel nostro essere peggiori delle bestie quotidiano ,purtroppo ,ci sono tanti altri episodi ma noi che facciamo?
    Giustifichiamo,chiudiamo gli occhi ed avanti così ancora?
    Anche le guerre nella loro inumanità hanno un loro codice .
    Se non si rispetta di cosa dobbiamo parlare noi essere umani della nostra continua paradossale mancanza di umanità?
    Tutti contro il terrore ,indignati a tempo pieno ma solo da una parte e senno?
    I crimini di guerra non hanno bandiera e sono da giudicare e condannare con sentenze inequivocaboli ;che senso ha avuto Norimberga?
    Quante altre Sabra e Chatila,per restare in argomento,per non scendere ancora in atrocità inutili e senza senso?
    Fino a quando…..

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    PER CHI DESIDERA PARTECIPARE
    ————————————————-

    Associazione per la Pace
    Via India 1 – 00196 Roma Tel. +39 0695558458
    assopace.nazionale@assopace.org http://www.assopace.org
    Nome Skype: assopace.nazionale

    IL CORAGGIO DELLA NONVIOLENZA
    RIFLESSIONI ED ESPERIENZE

    Roma, Città dell’Altra Economia
    (Largo Dino Frisullo, ex mattatoio di Testaccio)

    Programma:

    Sabato 25/09/2010
    Ore 10,00: Apertura dei lavori
    Introduzione: Sirio Conte, Associazione per la Pace

    Intervengono:

    Lisa Clark, Beati costruttori di Pace
    Giulio Marcon, Sbilanciamoci
    Riccardo Troisi, Città dell’Altra Economia

    Luisa Morgantini, Associazione per la Pace
    Garbriella Stramaccioni, Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
    Oliviero Alotto, Associazione Terra del Fuoco
    Agnese Priante, Gruppo Donne No dal Molin
    Federica Fagioli, Operazione Colomba
    Ronnie Barkan, Comitati popolari per la resistenza nonviolenta, Anarchici contro il muro
    Mahmoud Zwahre, Comitati popolari per la resistenza nonviolenta

    Ore 14: Pausa

    Ore 15.30: Campagne e progetti in Italia e all’estero
    Introduzione: Farshid Nourai, Associazione per la Pace
    Intervengono i gruppi locali dell’Associazione per la Pace
    Dibattito: “Pacifismo e nonviolenza: il nostro futuro”
    Ore 18.30: Chiusura della prima giornata

    Domenica 26/09/2010
    Ore 10: Dibattito e documento finale del Congresso
    Moderano: Laura Cappelli e Giannina Del Bosco, Associazione per la Pace
    Bilancio Nazionale
    Interviene: Marco Dell’Armi, Associazione per la Pace
    Approvazione del documento finale
    Rinnovo degli incarichi sociali

    Ore 14.00: Chiusura dei lavori

    Come arrivare alla Città dell’Altra Economia
    Dalla stazione Termini: Metro linea B, fermata Piramide
    Autobus linea 75 fermata Mormorata – Galvani

  36. Linosse
    Linosse says:

    Parte
    Cara Sylvi 83,e basta con le autolodi.
    Cattiva coscienza con notti agitate per non aver fatto quello che si doveva fare,o che?
    Chi si loda si imbroda.
    Mi devi spiegare cosa c’entra la recente,conoscendo i padani non sarà l’ultima perchè vogliono essere sempre al primo posto per un eventuale Guinness delle coglionate impossibili, esposizione(questa volta non dell’esausto dito medio) del sole verde fiele patano nelle scuole pubbliche di quel che resta di Italia con la didattica,il don Milani etc.

  37. Linosse
    Linosse says:

    2 Parte
    Pensa che è addirittura intervenuta la ministrona distruzione pubblica dopo una prima difesa ,as usual,su cui è meglio tacere.
    Io non sono un esperto della “scolastica” ma lasciamo perdere la didattica ed andiamo all’argomento senza quaglieggiare.
    Questi soliverdi in bella mostra strategica-pubblicitaria in una scuola pubblica sono regolamentari,costituzionali o no?
    E nella Friula avete finalmente deciso di non seguire l’esempio con l ‘aquila di Aquileia?(quella di Ligonchio lasciamola perdere perchè ormai vota anche lei a “sua insaputa”.
    L.

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    E’ francamente incomprensibile come ti sfugga, per esempio, che per le stragi del Vietnam l’indignazione fino alla rivolta negli stessi Usa ci sono già state. E che grazie a quelle il Vietnam è stato liberato anche dagli Usa dopo che si erano liberati da soli dai francesi. Il tuo è solo alibismo, cioè teorizzazione degli alibi e del non far nulla asserendo però che si deve fare tutto, cosa ovviamente impossibile. La merdosità europea dell’indignazione facile facile e un tanto al chilo saòlta agli occhi anche a un cieco quando si nota che si sbraita contro i cinesi pewr il Tibet, peraltro senza avere noi NESSUNA prova salvo le solite balle, o contro l’Iran per le Sakineh abboccando all’amo di disinformatori di profesione come il signorino Bernard Levy, fottendosene però per le MOLTe più vittime innocenti della giustizia Usa o delle rappresaglie israeliane contro la popolazione civile palestinese. Ti sfugge, oltretutto, che le rappresaglie contro i civili sono ormai vietate dalle leggi internazionali e che Israele se ne fotte da sempre di ormai più di 80 risoluzioni Onu. Per te quindi sono roba da cestino della monnezza anche le convenzioni e le leggi internazionali, a partire dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Vorrei tanto occuparmi dei boscimani, ma come faccio se non mi occupo anche dei mapuche amazonici? Vorrei tanto occuparmi dei mapuche amazonici, ma come faccio se non mi occupo anche degli aborigeni australiani? Vorrei tanto occuparmi degli aborigeni australiani, ma come faccio se non mi occupo anche degli zulu?
    Ti lascio volentieri al tuo modo di (non) ragionare. (s)Ragioando come te e Rodolfo nessuno adotterebbe mai nemmeno un orfano: e infatti, perché adottarne uno quando nel mondo ce ne sono a milioni?
    Mi chiedo come fai a scopare. Perché scopi con una donna quando al mondo ce ne sono miliardi che non scopano? Per non parlare dei gay. Perché quindi non scopi anche con loro?
    Mah.
    Hai ragione tu: meglio, molto meglio e molto più umano occuparsi del panda e della foca monaca…
    pino

  39. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Pino,

    onestamente, quello che a volte mi lascia perplesso è il solito discorso dei due” pesi e due misure” o dell’elastico delle mutande.
    Su questo Blog ,che passa per sinistroide, bolscevico, e che so a volte pure nazista,nessuno ,dico nessuno, ha mai sollevato un capello per giustificare i Gulag Stalinisti !

    Diversamente tutte le volte che “tu ” ricordi le stragi contro i palestinesi o altri le Amenità degli USA, si sprecano “fiumi di bit”, per giustificare ,per ammorbidire, per tirare in ballo la Storia (guarda caso molti tizi si ricordano della Storia ,solo in queste occasioni, per il resto si occupano di gatti e altre amenità).
    Pensa, ti viene rimproverato di non fare il giro del globo terracqueo per “reporatre” tutte le ingiustie di questo mondo,con il preciso scopo di affogare le nefandezze israeliane ,nel mare delle nefandezze umane.
    Il messaggio è chiaro quindi , ci sono nefandezze che non si giustificano (Gulag e lagher) e altre tipo sabra e chatila e difesa delle democrazie varie,dove si trovano valanghe di giustificazioni , (dicono)per il bene comune (SIC)

    Il caso di Rodolfo è emblematico per me.
    Quando sono arrivato quasi ormai quattro anni fa sul tuo Blog,per tutta una serie di ragioni, non ultima la mia formazione,le letture in cui gli autori ebraici abbondavano,e le storie locali e personali..ect,ect,non avevo maturato fino ad allora una particolare propensione alle ragioni degli Uni o degli altri..!!
    Tacqui per molto tempo e non commentai mai ….
    Poi piano piano ho maturato questa convinzione ,con il tempo…però , tipi come Rodolfo fanno un gran male agli Ebrei,ovviamente un tempo c’è n’erano anche altri,peggiori..

    come si dice
    Ad Majora semper !!
    O non c’è mai limite al peggio ! (che gli è speculare)

    cc

  40. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    My wishes that you and your family have a New Year that brings fulfillment and happiness, peace and prosperity-all of life’s very best thinks.

    Anita

  41. sylvi
    sylvi says:

    …E nella Friula avete finalmente deciso di non seguire l’esempio con l ‘aquila di Aquileia?… Linosse

    caro Linosse,
    nella Friula (povero il mio Forum Julii così equiparato al ribasso al “serva Italia di dolore ostello”) l’Aquila garrisce in tutti i Municipi, in tutti gli Uffici pubblici, in tutte le Scuole accanto al tricolore e alla Bandiera stellata d’Europa.
    Agli scolari extracomunitari, e anche ai meridionali secessionisti, spieghiamo il significato delle bandiere, magari paragonandole alle loro, di cui sono giustamente orgogliosi.
    Senza tante polemiche e senza contestazioni degli ospiti, che, se non gli va, possono sempre intraprendere la strada da cui sono venuti.

    Il rispetto reciproco passa anche attraverso il rispetto della storia di ognuno, bandiera compresa.
    Poi ci sono i parvenu con soli alpini o gigli meridionali che vogliono strafare! Questo è un altro discorso!!!

    Sui soli la Gelmini, legalmente, non può intervenire.
    Il Sindaco di Adro mi pare uno che ha vinto all’Enalotto una cifra iperbolica che deve mostrare a tutti…
    Ignoranza e cattivo gusto!

    Sylvi

  42. Popeye
    Popeye says:

    BRUXELLES – Sakineh Mohammadi Ashtiani, l’iraniana condannata alla lapidazione per adulterio e complicità in omicidio, è diventata un’icona planetaria. Ma non è solo per lei che l’avvocatessa iraniana Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace, lotta senza posa. “In Iran – ricorda -almeno altre 24 persone attendono la stessa sorte”.

    Signora Ebadi, cosa pensa della mobilitazione internazionale per Sakineh?
    “Non posso che rallegrarmene. Tanto più che Sakineh è totalmente innocente. L’adulterio, il primo capo di imputazione a suo carico, non è né un crimine né un delitto. Quanto all’accusa di presunta complicità nell’omicidio del marito, si basa su confessioni che le sono state estorte sotto tortura psicologica e fisica. Ma oltre a Sakineh, almeno altre 20 donne e 4 uomini attendono la stessa crudele sorte: la morte per lapidazione. Nelle carceri iraniane ci sono anche oltre 800 prigionieri politici, diverse decine dei quali condannati a morte. Non si tratta, dunque, della sola Sakineh”.

    Chi altro? Ha nomi da segnalare?
    “Gli esempi sono numerosi. C’è Shiva Nazarahari, giovane giornalista accusata di “cospirazione contro Dio” (morahebeh in farsi) per il solo fatto di avere scritto degli articoli contro il regime. Le è stata concessa la libertà su cauzione, ma nulla garantisce che, a fine processo, non venga condannata a morte. C’è l’avvocatessa per i diritti umani Nasrin Sotoudeh, arrestata per “propaganda contro lo Stato”. Le esecuzioni si svolgono quasi quotidianamente: una al giorno dopo l’ascesa al potere di Ahmadinejad”

    Anche gli omosessuali rischiano la pena di morte in Iran…
    “È il caso di Ebrahim Hamidi di soli 18 anni, che rischia di essere impiccato da un momento all’altro. La sua situazione è ancora più precaria di quella di Sakineh, perché se ne parla molto meno”.
    Lei lotta anche per mettere fine alle leggi che in Iran colpiscono molto duramente adolescenti e bambini.
    “L’età della responsabilità criminale in Iran è fissata a nove anni per le bambine e a 15 per i bambini. Questo significa che se una bambina di 10 anni commette un crimine sarà condannata con la stessa durezza che un uomo di quarant’anni. È per questo motivo che l’Iran detiene il triste primato del più alto numero al mondo di esecuzioni di minori”.
    ———————–
    Civiltà? Una bambina di nove anni può essere processata come adulta! Civiltà???
    Almeno nell’Usa fanno commissioni per studiare come viene applicata la giustizia mentre nella civile Iran uno che osa criticare il governo finisce in galera e, probabilmente, viene condannato a morte per aver commesso “peccati” contro lo stato.
    Poi scusare i peccati di un paese con peccati commessi in altri paesi non porta acqua.

  43. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Si, ma non sono simboli di PARTITO, di PARTE…FAZIONE, O devo resuscitare Don Milani al solo scopo di spiegarti la didattica del significato?!!
    Sono convinto che Lui te la spiegherebbe benissimo, e anche la Costituzione…
    Ti spiegherebbe bene anche la differenze tra ,bandiere, simboli della tradizione e storici..a me non il risulta il sole della patania ,nè la Papania…mentre sono disposto a fare un asserzione per Poppone Vescovo ,patriarca o cosa diavolo era..
    Ti assicuro, data la tua testardaggine ,…avresti difficoltà a superare un esame di semantica…ovvero, ti boccerei solo per la tua protervia nel non voler ammettere l’evidenza…visto che cono sci la semantica !!
    Ti sei avventurata su uno Specchio molto scivoloso, e le tue unghiette da gattina friulana, mi sa che questa volta ,scivolano!!

    cc

  44. Controcorrente
    Controcorrente says:

    poppone è stata dura , ma la tua onestà ti rende merito, o sei scivolato sulla più classica buccia di banana ?

    Poi scusare i peccati di un paese con peccati commessi in altri paesi non porta acqua.

    Allora è vero anche tu sei un peccatore e adesso non rompere gli Zebedei sulla disquisizione peccatorum..vai a leggerti la Bibbia che come ogni buon cristiano ,tiene sul comodino….insieme al codice dei marines…le uniche due cose che leggi!

    cc

  45. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Dear Anita,
    is moving in your efforts to remind us all joyful occasions and anniversaries.
    There is always a need in times of trouble!

    cc

  46. Popeye
    Popeye says:

    Caro CeCi,
    Cerca di bere meno caffè sarai più calmo nelle tue risposte. Sei rimasto nel 1800 con il marxismo e la lotta delle classe. La Bibbia non solo l’ho letta ma anche studiata al livello universitario quando tu eri, e sei, occupato a balbettare i versetti di Mao come un pappagallo.
    Meno male che c’è Marco che te la canta dalla mattina alla sera.

  47. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    si dice che ognuno ha un prezzo…nessuno è incorruttibile!
    Credo di si…ma se uno deve proooprio vendersi, che il prezzo sia molto alto e soprattutto che porti beneficio a più persone, altrimenti è una put ta na ta!
    Sono sicura che avrebbe pensato così anche Don Milani se in cambio avesse avuto asili, scuole…
    Mi pare che si chiami…politica… voto di scambio, più nobilmente patteggiare.

    Solo gli eremiti, dei quali sto leggendo, se ne fregavano di questo, ma i cenobiti furono altrochè costretti a patteggiare fra Papi, Imperatori…per mantenere la loro indipendenza.

    Se mi devo arrampicare sugli specchi continuo, …almeno mi diverto!

    Ma tornando ad Andro…l’uomo Sindaco, e non credo che Bossi sia estraneo…povero cocco…raccoglie i frutti in stagione, e soprattutto fa provviste per l’inverno!:::
    Se gli andranno marce …speriamo, ma rischiamo anche,visti i tempi, di morire di fame!

    Viva Poppone, uomo di lettere arti e politica.

    Sylvi

  48. Linosse
    Linosse says:

    “Meno male che c’è Marco che te la canta dalla mattina alla sera.”

    Mi inserisco perchè ho letto che ha scritto,tra una pausa della stesura della nuovissima GRAVITAZIONE UNIVERSALE STRINGATA e SOCIOLOGIA FENOMENOLOGICA DEL MESSAGGIO HOC-CULTO,anche delle partiture musicali .
    Il tutto come naturale corroborante del “Nulla che avanza” ideologia a puntate con canti e controcanti coerenti e rinforzanti della stessa ideologia della “supercazzola svergolata a destra” senza equivoci e/o eventuali ripensamenti.
    Poppy ,se non si firmasse M.T.lo confonderei con un tuo alter ego(e che ego!)
    l.

  49. Popeye
    Popeye says:

    Se la memoria non mi fallisce il caso Sabra e Chatila accadde alla fine del conflitto nel Libano quando Arafat e i suoi erano pronti per salpare per la Tunisia. Non c’è nessuna scusa per quello fatto dai falangisti cristiani mentre l’esercito israeliano e Sharon facevano finta di niente. I colpevoli dovevano essere processati e condannati.
    Spero che il nostro CeCi non crede che anche questa sia una scivolata sulla buccia delle sue “banane”.

  50. Anita
    Anita says:

    x CC

    Non era per te, e’ per Rodolfo, un po’ in ritardo ma credo che valga lo stesso.
    Infatti sono anche in ritardo per i miei amici Ebraici negli US, Rosh Hashanah e Yum Kippur sono cosi’ vicini che e’ facile confondersi per un ‘gentile’.

    Anita ;-)

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