Facciamoci due risate! Finché possiamo.

Ma sì, facciamoci due risate. Guardando come la sciùra Michela Vittoria Brambilla, grande capitana d’industria, esibisce con disinvoltura il capezzolo alla solita festa romana de Roma e come al (sodia del) papa gli si alza la tonaca come le gonne di Marylin Monroe nella famosa scena di “Agli uomini piaccino le bionde”. Che si trati di un sosia lo si capisce dal fatto che non ha le solite scarpine rosse. E facciamoci infine due risare con il fotomontaggio prelevato dall’ottimo Dagospia per illustrare le ultime rivelazioni di un’altra escort barese – Terry De Nicolò – sulle orge del Chiavaliere Papino il Breve. Il quel, poverello, non sapeva che “Giampi” Tarantini gli pagava le professionista esattamente come il povero Scajola non sapeva che gli pagavano la casa…. E poi vogliono pure restare al governo!.


A dire il vero potremmo ridere anche per la sfacciata disonestà e ipocrisia dei berluscones, arrivati ormai a livelli sudamericani come ha dimostrato purtroppo anche l’ovazione al loro capataz capo del nostro governo dopo il risultato delle votazione sul sottosegretario Giacomo Caliendo. Chissà perché quella standing ovation da salotto televisivo stile Maria De Filippi mi ha fatto venire in mente l’orchestrina del Titanic che suonava dopo il fatale scontro con l’iceberg. Solo nello Strapaese può esistere e restare in carica un ministro della giustizia come l’impagabile (si fa per dire…) Angelino Alfano che – per giunta in pieno parlamento – attacca i magistrati, per giunta (mi si scusi la ripetizione) impegnati in una inchiesta in corso. E solo nello Strapaese può esistere, restare in carica ed essere difeso dalla maggioranza del parlamento un sottosegretario alla Giustizia come Caliendo, accusato di avere violato la legge non dal portinaio di casa, bensì da magistrati della Repubblica italiana. Solo nello Strapaese. E solo nello Strapaese del berlusco-formigo-leghismo dedito all’arraffo e ormai intriso di criminalità può succedere che il capo del governo gridi “Se cade Caliendo si va a elezioni”: questa perla di frase tradotta in italiano significa infatti che la magistratura NON deve interferire e infastidire i politici, gli amministratori, gli amici e gli amici degli amici che badano alla saccoccia anche con metodi da sacco di Roma.

Lo svacco è ormai a livelli da Suburra, come ha fatto notare perfino il settimanale Famiglia Cristiana, che però dimentica prudentemente il ruolo della Chiesa in questo svacco, sempre pronta ad approfittare pro domo sua di ogni ricca regalia dei berluscones pur di arraffare voti “cattolici” man mano che il degrado avanzava. La gran parte di chi ha eletto – più volte di fila – Berlusconi ha commesso il tragico errore di confondere la politica con un “reality” o un “serial” televisivo, con una lunga puntata di “Amici” della De Filippi o con  “Porta a porta” permanente. Molto elettorato è infatti intossicato nel cervello dalle tv del Chiavaliere così come le masse oceaniche lo erano delle stronzate rifilate per 20 anni da Mussolini e la classe operaia e annessi intellettuali di sinistra dalle frottole sull’Urss “paradiso dei lavoratori”. Ora che la realtà sta spazzando via il reality di cartapesta si vede non solo che il re è nudo, nonché eternamente mascarato in faccia e su tacchi alti 8 centimetri, ma che la sua corte dei miracoli più che esere composta da nani e ballerine è un vero e proprio circo Barnum di prosseneti, avvocati un seggio al chilo, leghisti variamente ladroni ben più di Roma, profittatori vari e giornalisti Spazzolini leccaculo. A proposito di giornalisti – non di leccaculo, eh! – viene da sganasciarsi dalle risate quando l’Augusto (?) Minzolini annuncia che questa estate “faremo degli appofondimenti nei  telegiornali”: approndinire il nulla non è infatti un approfondimento…

Temo che il peggio debba ancora venire. Se come pare il Chiavaliere per fottere l’Italia in modo definitivo provocherà le elezioni anticipate e le vincerà a man bassa, la democrazia italiana diventerà un Titanic. Non a caso, come abbiamo già visto in parlamento al voto per Caliendo, c’è già l’orchestrina sistemata a poppa. Oltre che a poppe… Pensiamo cosa sarebbe già successo se al posto di un Giorgio Napolitano ci fosse stato al Quirinale uno dei tanti, troppi servi berluscones o anche solo uno “equilibrato” come Gianni Letta. Per fortuna le indagini che hanno portato alla recente ondata di arresti di amici degli amici berluscones sono state fatte dai carabinieri: buon segno. Significa che l’Arma, pur con le sue zone grigie, e alcune decisamente nere, almeno fino ad oggi alle avventure non ci starebbe. Non è più epoca cioè da Piano Solo o da tintinnar di sciabole paragolpiste.

Sì, facciamoci due risate, alla faccia della merda che sale. Due esempi di cui ridere a crepapelle. La senatrice del Pdl Simona Vicari ha chiesto a Gianfranco Fini di “chiarire sino in fondo” la faccenda dell’appartamento a Montecarlo, e fin qui siamo tutti d’accordo. Le risate però esplodono quando la balda senatrice chiosa che “Ci sono ministri che si sono dimessi per sensibilità istituzionale”. Giusto, opperbeccobaccòne. Ma…. e Caliendo? Nel suo caso la “sensibilità istituzionale” dove ce la infiliamo? Ma allora perché difendere proprio il più inguaiato di tutti con la Giustizia, vale a dire sua Emittenza Berlusconi Silvio? La “sensibilità istituzionale” dove se la infila in questo caso la balda senatrice e tutti i sicofanti berluscones?

Stesso discorso per la baldissima Daniela Stati, assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione civile costretta alle dimissioni dalla solita storia di ricche regalie-contropartita, questa volta sotto forma di diamante. Dopo avere dichiarato a petto in fuori di essere vittima perseguitata – un mantra, per i berluscones. Poveretti! – la signora Stati proclama che si dimette “per correttezza istituzionale”, e fin qui siamo tutti d’accordo. Ma… e Caliendo? E il far muro in parlamento, fino a minacciare leelezioni anticipate, per difenderlo dalla magistratura che cazzo di “correttezza istituzionale” è? L’eroica e diamantifera Stati conclude il fervorino rivolgendosi con tanto di occhi sgranati al “caro presidente Berlusconi”, come se non fosse proprio lui quello istituzionalmente più scorretto e insensibile. Oltre che ormai decisamente sbracato, un vero e proprio puttaniere tenuto in sella e lontano dalle manette solo grazie a un elettorato in buona parte lobotomizzato dalle sue tv, ministri servili e maggioranze decerebrate e affariste, pertanto devote alle leggi ad personam berlusconem. Ecco la patetica e un po’ sconclusionata autodifesa della signora Stati, da gustare: tangenti-per-l-aquila-la-difesa-di-daniela-stati Come si vede, anche la balda signora con la piroetta finale mostra di confondere la correttezza istituzionale con l’elastico delle mutande, allungabile o restringibile a piacere. Del resto è comprensibile: quando le mutande devono essere sempre pronte a venire calate di fronte alle pretese del Chiavaliere,  cosa che i berluscones scambiano con il dovere istituzionale, è necessario che l’elastico sia per l’appunto espansibile o restringibile a piacere. E velocemente.

Sissì, ridiamoci su. Il tempo per piangere temo che non mancherà.

P. S. Dopo la cavolata sul palio di Siena vale la pena riportare da Dagospia anche una foto della Brambilla che se la ride mostrando le mutande.

119 commenti
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  1. Peter
    Peter says:

    in rif. al post 100

    i posts del Ridolfo, come sempre, si commentano da soli.
    Da grande ipocrita, anzi spudorato, anzi ‘candido’ come Hitler nel Mein Kampf, si parva licet componere magnis, dice che lui non e’ omofobico, poi ne approfitta per sciorinare una caterva di insulti sui gay tratti dal suo linguaggio di bettola, e poi conclude ‘massa di invertiti per una malattia’. Sic…
    I quali, beninteso, devono stare attentissimi a non offendere la sensibilita’ altrui, perche’ tenersi per mano per strada e’ chiaramente un atto da invertiti.
    Ora, mi chiedo come reagirebbe questo individuo se il ‘popolo ebraico’ venisse chiamato con gli epiteti usati volgarmente in Europa fino a qualche decennio fa, come lui fa con gli omosessuali, i quali vennero del resto perseguitati dai nazisti al pari degli ebrei, se non peggio.
    Ho poi detto altre volte di essere contrario a tutte le discriminazioni, e non credo di aver bisogno di essere gay per difendere la comunita’ gay dall’ipocrisia della stessa sinistra ‘progressista’ (dalla quale, beninciso, il Ridolfo e’ comunque agli antipodi, lui esprime il linguaggio ed i metodi di un nazista in pectore tout court). Cosi’ come non avrei o non avrei avuto bisogno di essere ebreo, o di colore, o handicappato o immigrato per criticare le discriminazioni verso tali categorie.

    Preciso poi che non e’ richiesto da nessuno il dichiarare il motivo per cui si vuole una cittadinanza: si fa domanda e basta. Semmai, saranno loro a far sapere il motivo di un eventuale rifiuto.

    Sarebbe invece l’afferrato Ridolfo (qualunque cosa significhi…suvvia, non ridete, e’ un povero ignorante dagli inspirati e profondi pareri) ad essere buttato fuori a calci in culo se lo beccassero nel suo hobby preferito, palpeggiare sconosciuti sul bus…

    Peter

  2. Peter
    Peter says:

    immagino che in quel caso, poi, il Ridolfo strillerebbe alla polizia ‘lasciatemi sono ebreo! se mi arrestate siete antisemiti!’
    Ovvio

    Peter

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Come volevasi dimostrare………eludere e girare frittate.
    Ma toglimi una curiosita´, con il computer ci vai a dormire? Sei sempre li pronto a qualsiasi orario del giorno e della notte e quando non sai piu´cosa fare cominci a parlare dei soliti palmeggiamenti come uno sciocco. Mah….contento tu…ti lascio con le tue illusioni.
    Per oggi es todo. Ho per fortuna altro da fare.
    Rodolfo

  4. Shalom
    Shalom says:

    rAdolfo-Ridolfo insiste a scrivere “testa di Peter” e Nicotri pazientemente cancella ogni volta “testa di”. Ma rAdolfo-Ridolfo dovrebbe preoccuparsi delle teste da Rodolfo, di quelle da rAdolfo e di quelle da Ridolfo.
    Shalom

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ps.
    Un ´ultimo sguardo ed un ´ultima precisazione.

    “Preciso poi che non e’ richiesto da nessuno il dichiarare il motivo per cui si vuole una cittadinanza: si fa domanda e basta. Semmai, saranno loro a far sapere il motivo di un eventuale rifiuto”.

    Io non ho scritto che sarebbe richiesto, ma solo scritto che se ci si confidasse il vero motivo…..sarebbero calci in culo …..
    mi sembra un po´diverso.
    Poi cominciare con gli Ebrei e con l´autobus lascia il tempo che trova…… si sa´….. quando non si sa´piu´dove parare si comincia con le ipocrisie.

    Per avere la cittadinanza in Germania e´un po´diverso, bisogna provare di saper parlare la lingua Tedesca , compilare un test riguardo la geografia, la politica e la costituzione Tedesca.
    Definitivamente. Rodolfo
    -

  6. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Leggo solo ora:-
    Shalom….-Ridolfo insiste a scrivere “testa di Peter” e Nicotri pazientemente cancella ogni volta “testa di”

    – E dov´e´che lei vede che Nicotri ha cancellato pazientemente,?
    Ha stanotte forse sognato?
    E poi …”testa di Peter” puo´voler dire molto….e puo´anche non voler dire niente o qualcos´altro. A lei , a voi, a lui la scelta, secondo come si sente e come ci si sente.
    Ed ora veramente stop. Rodolfo

  7. Peter
    Peter says:

    x 106

    gia’, ora deve prendere il prossimo bus, questo l’ha perso…

    Test di lungua e cultura tedesca in Germania? questo spiega perche’ il Ridolfo non ci ha mai provato, spesa a parte. Ha visibili difficolta’ persino con l’italiano di provincia…
    Avevo gia’ detto a suo tempo di aver fatto un test di lingua e cultura britannica. La precisazione era per far intendere che non c’e’ una Gestapo o un’Inquisizione che ti chieda perche’ vuoi diventare cittadino del paese.
    L’irrisione del Ridolfo sul diritto di voto la dice lunga sul suo indubitabile spirito democratico. A lui basta lo spirito di Geova…

    Peter

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La spiegazione potrebbe essere che Shalom e Nicotri siano la stessa persona, ad esempio…

  9. Pietro A.
    Pietro A. says:

    Caro Nicotri,

    nei giorni scorsi ho letto in alcuni giornali che sono stati interrogati in Procura i parenti di Mirella GREGORI, la ragazza che scomparì a Roma 40 giorni prima di Emanuela ORLANDI.

    Nell’articolo si faceva riferimento al fatto che le due scomparse possano essere correlate. Le risulta? Lo ritiene credibile? Non so se ha trattato il tema anche nei suoi libri sul caso Orlandi che, glielo confesso, ancora non ho avuto il piacere di leggere… Per questo le ho posto la domanda. Grazie e buona domenica

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Pietro A

    Scemenze. Assolute. Come è dimostrato nei miei due libri.
    Trovo inquietante che un magistrato, in questa caso Capaldo, batta ancora questa “pista”. La mia impressione è che Sergio Virtù, che non c’entra un fico secco anche perché non è mai stato “l’autista di De Pedis” così come la Minardi non è mai stata “l’amate di De Pedis”, sia stato arrestato – per reati finanziari ormai quasi in prescrizione – per potergli proporre un baratto: tu ti addossi – o meglio lo addossi a De Pedis – il “rapimento” Orlandi, e ora magari pure quello della Gregori, e noi ti scarceriamo, così finalmente possiami chiudere queste vicende senza che continuino a rompere i coglioni al Vaticano.
    Buona domenica anche a lei.
    pino nicotri

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Senza contare che io sono anche Uroburo, Belbo e non ricordo più chi altri…
    Mah.
    pino

  12. Peter
    Peter says:

    x Pino

    comunque grazie.

    Mi divertono le elucubrazioni del Ridolfo circa i miei ‘occulti’ motivi per diventare cittadino (ed anche, purtroppo, suddito) del paese in cui vivo.
    Per lui dev’essere impossibile capire perche’ si faccia una cosa senza immediati vantaggi materiali, e bisogna compatirlo.

    un saluto

    Peter

  13. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Il tuo post #71 mi invita a rileggere i tuoi post…

    “Se lei si leggesse con calma i miei post relativi forse….chissa´…si potrebbe accendere qualche lampadina.”

    I tuoi post sono troppo lunghi e scombussolati, e non mi va che appelli Peter con una parola suggestiva.

    Mi dai l’impressione che tu entri nel forum per iniziare controversie.

    Anita

  14. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Negli US richiedevano di registrarsi ogni anno se non cittadini.
    Io l’ho dovuto fare per 5 anni, adesso credo che sia ogni 2 anni.
    Almeno cosi’ ha dovuto fare la mia Diana ed i suoi, fino a che hanno ottenuta la cittadinanza / naturalizzazione.
    Diana era stata a Londra per 15 anni prima di venire qui.

    Ciao, Anita

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
    BUONA LETTURA.
    E BUON ASCOLTO….
    pino nicotri

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cara Anita , al mio invito a leggerti meglio i miei post , che poi cosi lunghi non sono, tu scrivi….post 115 del precedente argomento:-
    ” i tuoi post sono troppo lunghi e scombussolati”.

    Dunque presumo (ma mi taglierei le palle che non e´cosi) che tu i post miei non li leggi o li leggi solo in parte.
    Se e´cosi…. come ti viene e salta in mente di estrapolare da un intero discorso una frase che “per caso” ti e´caduta sotto gli occhi e criticarmi?
    A me non sembra logico e dunque ti invito a leggerli i miei post per intero (per quanto confusi) oppure di ignorarli del tutto.
    Un caro saluto Rodolfo

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