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Bambini che nascono col piede sbagliato. Ma che si possono curare con successo.

Si parla sempre molto di bambini e sempre mostrando per loro grande amore o comunque interesse: dal notissimo “Lasciate che i fanciulli vengano a me” al (mi si perdoni l’accostamento) diluvio di spot pubblicitari per prodotti per l’infanzia. Però quando si parla di bambini malati, handicappati o malformati il discorso cambia, se ne parla meno. Forse è la logica conseguenza della gara al fisico in gran forma ed efficiente anche in tarda età perfetto. Come per le merci difettose, si viene scartati o tenuti in disparte. E’ il caso della malformazione chiamata “Piede torto congenito”, o anche PTC in sigla per gli addetti ai lavori (  www.piedetorto.it ). Ogni anno in Italia di bambini affetti da PTC ne nascono 500, la media mondiale pare sia di 1-2 casi ogni mille nati. Eppure è una della patologie meno conosciute, nonostante esista fin dagli anni ’40 un ottimo modo, semplice, economico e non invasivo. per curarla. Grazie a Internet solo di recente si è diffusa la conoscenza  dell’esistenza di cure semplici ed efficaci, che prendono il nome dal loro ideatore: metodo Ponseti. E l’exploit è tale che il 12 ottobre a Milano  si terrà la prima edizione della Giornata Internazionale del Piede Torto Congenito. La parte del leone la farà il metodo Ponseti, la cui efficacia sarà efficacissimamente illustrata dalla prima Italian Ponseti Race, vale a dire dalla prima corsa a piedi dei bambini italiani curati con il metodo citato. Ma andiamo per ordine.

In cosa consiste esattamente la malformazione del “piede storto congenito”? E’ presto detto: alla nascita uno o entrambi i piedi presentano le ossa in posizione scorretta e appaiono ruotati verso l’interno. Se non è ben trattata, la patologia è gravemente invalidante, con forti ricadute sulla qualità della vita del paziente e costi sociali salati. Quando invece il bambino è ben curato, si ottiene un piede esteticamente e funzionalmente “normale”, con la possibilità di camminare, correre e svolgere qualsiasi attività fisica senza dolori né limitazioni.
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