Articoli

MUORE IL TORERO, IN ITALIA SU FACEBOOK C’E’ CHI NE E’ FELICE, FESTEGGIA E SI AUGURA ALTRI TORERI UCCISI DAL TORO!

Eduardo-Hidalgo-del-Villar

Abolita finora solo in Catalogna e alle Canarie, la corrida è uno spettacolo cruento che molti vorrebbero mettere al bando, a partire dagli animalisti che la odiano furiosamente Ma non era ancora avvenuto che si arrivasse a gioire pubblicamente per l’uccisone del torero incornato dal toro in piena arena. Nei giorni scorsi è successo anche questo. Durante una corrida nella località messicana Seybaplaya Campeche è stato incornato a morte il giovane torero Eduardo Del Villar ( http://eldiariodechihuahua.com.mx/notas.php?seccion=Deportes&f=2014%2F05%2F19&id=c9b02a724530b6c7b9a66299b2393241 ). Colpito da una cornata nell’arteria iliaca, con devastazione fino allo stomaco, Del Villar è morto poco dopo in ospedale, a soli 26 anni.
A suo tempo il poeta spagnolo Federico Garcia Lorca per l’uccisione del torero Ignacio Sanches Mejias compose come “lamento” funebre la celeberrima e bellissima poesia “Alle cinque della sera” ( http://www.antoniogramsci.com/garcia-lorca/poesia_ita.htm ), l’ora in cui Mejias perse la vita. Oggi invece per la morte di Del Villar si compone tutt’altro. Su Facebook per esempio c’è chi ha pensato di “comporre” non un lamento, ma un festeggiamento:

Laura V Mattei
Ieri alle 13.41 ·
Uno di meno.

Messico: morto incornato dal toro il matador Eduardo Hidalgo del Villar | All4Animals – Notizie… (  http://www.all4animals.it/2015/04/03/messico-morto-incornato-dal-toro-il-matador-eduardo-hidalgo-del-villar/ )
ALL4ANIMALS.IT ( http://www.all4animals.it/2015/04/03/messico-morto-incornato-dal-toro-il-matador-eduardo-hidalgo-del-villar/ )
Piace a 63 persone.
2 condivisioni

Anna Pandi

A me dispiace solo per il toro che tra l,altro povera creatura ignara ed innocente…..è stato come sempre sacrificato !
Ieri alle 15.55 · Modificato · Mi piace · 7

Ivano Medicina

Olè!!!
Ieri alle 14.00 · Mi piace · 1

Luca Senzacognome

spero che non resti un fatto isolato,ancora troppi di sti coglioni campano.
Ieri alle 14.14 · Mi piace · 4

Monia Pancrazi

Se se ne stava a casa non gli sarebbe successo niente…Speriamo che prima o poi si estinguino!!!
Ieri alle 14.35 · Mi piace · 2

Alessia Arsieni

Bene uno di meno
Ieri alle 15.02 · Mi piace · 3

Gino Ambrosio

ogni tanto una buona notizia.
Ieri alle 15.16 · Mi piace · 2

Gino Ambrosio
Ieri alle 15.17 · Mi piace · 2

Gino Ambrosio
Ieri alle 15.47 · Mi piace · 1

Gino Ambrosio

io mi sono ubriacato dalla contentezza di questa buona notizia . spero che ne arrivino altre come queste. e ci sara la fine totale di questi assassini maledetti……..
Ieri alle 15.49 · Mi piace · 1

Gino Ambrosio

che siate maledetti voi e le vostre famiglie che vivono del vostri guadagni sporchi di sangue…………..
Ieri alle 15.52 · Mi piace · 2

Gino Ambrosio
Ieri alle 15.52 · Mi piace

Gino Ambrosio

in ogni volta che sarete in una corrida sarete perseguitati dalla male sorte fino ha perdere la vita che è la cosa giusta nei confronti di un povero toro che è una creatura innocente che vorrebbe vivere in pace…….
Ieri alle 15.55 · Mi piace · 3

Lia Maiello

Se faceva il pasticcere ora stava sfornando le colombe… Invece
Ieri alle 16.46 · Mi piace · 2

Sabrina Tirtei

Bene! Olè!
23 h · Mi piace · 2

Massimo Lovetti

oleeeeeee
4 h · Modificato · Mi piace · 1

Massimo Lovetti

quanto mi dispiace…………………………………
4 h · Mi piace · 1

Massimo Lovetti

el matador matado…… bel pirla
4 h · Mi piace · 1

1° febbraio, Giorno della Memoria. 28 gennaio, terza udienza del processo all’Operazione Condor. LA VERGOGNA DEL SILENZIO GENERALE!

1) Ieri, 1° febbraio, era Il Giorno della Memoria. Che però non è fregato nulla a nessuno e nessuno lo ha infatti ricordato perché riguarda un pezzetto del gigantesco Olocausto di indigeni perpetrato nelle Americhe da noi europei man mano diventati americani.

2) E il 28 gennaio c’è stata a Roma la terza udienza preliminare del processo per le vittime italiane dell’Operazione Condor, come venia chiamato in codice lo sterminio clandestino nel Sud America dei militari golpisti foraggiati dagli Usa degli oppositori politici, veri o presunti, tragicamente noti come desaparecidos, cioè scomparsi.

Il 25 gennaio si è invece molto parlato della Giornata della Memoria che riguarda invece lo sterminio degli ebrei nella Germania nazista. Il solito nostro uso di due pesi e due misure è stato particolarmente sfacciato perché è stata ospite di molte iniziative – da “Che tempo che fa” a Rai Tre a cerimonie e interviste – una anziana signora  nipote di un ebreo milanese deportato ad Auscwitz e madre di una ragazza desaparecida in Argentina. Molta giusta commozione. Ma, ongiustamente, neppure un accenno all’udienza imminente al trbunale di Roma e tanto meno all’Olocausto dei “musi rossi” americani. Il che la dice lunga anche sulla nostra ipocrisia, nutrita dal non disinteressato buonismo e politicamente corretto “de sinistra”.

Propongo pertato un paio di articoli, il secondo è un’intervista, apparsi sui rispettivi due argomenti. E un commento apparso al primo. Commento che dovrebbe far riflettere in particolare oggi, visto che c’è un papa gesuita. Cioè di un ordine religioso che ha preso parte alla persecuzione degli “indiani d’America”.

1) – http://www.famigliacristiana.it/articolo/indiani_010212101431.aspx

INDIANI SIOUX, IL GIORNO DELLA MEMORIA

01/02/2012  Il 1 febbraio 1876 gli Stati Uniti dichiararono guerra ai Sioux che non volevano abbandonare i territori dov’era stato scoperto l’oro. E fu l’inizio del massacro di Wounded Knee.

Oggi cade l’anniversario di una dichiarazione di guerra troppo spesso ignorata o non considerata come tale. Il 1 febbraio 1876 il ministro degli Interni degli Stati Uniti d’America dichiarò guerra ai Sioux “ostili”, quelli cioè che non avevano accettato di trasferirsi nelle riserve, dopo che era stato scoperto l’oro nelle Black Hills, il cuore del territorio Lakota. Come si potevano traferire migliaia di uomini, donne e bambini dalla terra dov’erano nati, in una stagione dell’anno in cui il territorio era coperto di neve? Molti indiani pare neanche ricevettero l’ordine, in quanto impegnati nelle loro attività di caccia, lontano dalla propria residenza. Continua a leggere