Più che “incastrare” Marrazzo, il famoso video (se autentico) mi pare incastri i quattro carabinieri mascalzoni

http://www.youtube.com/watch?v=t-gdx4NPeoE&feature=player_embedded

Le immagini sono decisamente banali, dicono poco o nulla. Ma ascoltando bene il sonoro si capisce che i carabinieri vanno a colpo sicuro, sanno cioè che nell’appartamento del trans c’è anche “l’altro”, cioè Marrazzo, e soprattutto la cocaina, che infatti cercano a colpo sicuro. Tutto ciò dimostra che è vero quanto scritto dai giornali, e cioè che lo spacciatore della cocaina “lavorava” in accordo con quei quattro carabinieri mascalzoni, con il patto di segnalare loro le occasioni “ghiotte” per incastrare qualche Vip al quale spillare quattrini.

61 commenti
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  1. Linosse
    Linosse says:

    Qualcosa si muove
    Avete visto il film di Amenabar “Agora”?
    Negli USA non entra,vai a capire per quale ragione?
    L.

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
    BUONA LETTURA. ANCHE SE TEMO SARA’ NON BUONA. OLTRE CHE… GELIDA.
    pino nicotri

  3. alessandro
    alessandro says:

    Per Silvy:
    si e´ posta il quesito ma evidentemente l´ha risolto maluccio perche´ saltando molte cose e riducendo le cose all´osso forse si puo´ dire che un cattolico e´ anche un cristiano ma che i veri cristiani non possono dirsi cattolici.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter.
    vedo che anche lei sta arrivando alle mie stesse conclusioni: mai nessuna risposta, un continuo parlar d’altro, un cambio di argomenti del tutto privo di logica, una tendenza veramente patologica a fare di ogni questione un caso personale. Coraggio.

    Pochi giorni fa si leggeva il seguente articolo di critica ad un articolo apparso su Il Giornale del Banana:
    “… Ma a far la fatica di leggerlo tutto, l’editoriale di Renato Farina di lunedì scorso sul “Giornale” della famiglia Berlusconi riservava una sorpresa davvero raccapricciante.
    Il noto ex agente “Betulla”, giornalista al soldo dei servizi segreti e perciò radiato dall’ordine dei giornalisti, salvo poi essere eletto in Parlamento nelle liste del Pdl, il giorno prima dell’affossamento della legge sull’omofobia alla Camera, si schierava a corpo morto contro la legge che avrebbe dovuto condannare le discriminazioni e le violenze contro gay e transessuali. Ma soprattutto concludeva il suo scritto con il seguente ragionamento. «Per me uccidere una persona è il delitto peggiore che esista, grida vendetta al cospetto di Dio. E non dovrebbero esistere graduazioni. Ma a lume di buon senso, quanto al danno sociale, siamo sicuri che sia più grave uccidere un omosessuale single che un padre di famiglia?».”
    Questa è l’aria che si respira in Ittaglia, caro Peter. Insomma, èprima dei diritti dei gay ci sono queli dei bambini, delle donne, dei vecchi, degli emarginati …. che sono tutti più importanti. Come dire che prima di condannare i rapinatori dovremmo metter in galera tutti gli omicidi, POI si penserà anche ai rapinatori.
    Capisce in quale abisso di stupida barbarie siamo caduti?
    Un cordiale saluto U.

  5. aghost
    aghost says:

    il video mi sembra un falso grossolano, e mi stupisce che Nicostri gli presti attenzione. A parte la voce di Marrazzo molto poco somigliante, c’è un elemento che evidenzia la messiniscena: il video non inquadra mai i volti, nè della trans nè di Marrazzo, il che è piuttosto strano per un video che doveva “incastrare” il governatore del lazio.

    Non sarà per caso che così è più facile spacciare il video-bufala dell’irruzione? Dai su

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x aghost

    A parte le indebite sue malignità, che non le fanno certo onore, è evidente che non ha letto né il titolo del mio articolo né i miei commenti.

  7. aghost
    aghost says:

    E’ vero non ho letto i commenti ma ho letto il post, titolo incluso. Il “se autentico” è debole, perché poi lei sul sonoro del video ci ricama sopra, traendo conclusioni su di un falso.

    E poi scusi dove sarebbero le “malignità”? Ho detto che secondo me era un falso. La bufala era cosi evidente che avrebbe dovuto prestare più attenzione. Mi spiace ma questa volta ha sbagliato.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x aghost

    Guardi che è in rete la nuova puntata, se vi posta i suoi commenti vengono letti certamente da molta più gente.
    La malignità consiste nel dire che (anche) il mio pezzo favorisce la vendita del filmato (lei per l’esattezza ha scritto ” è più facile spacciare il video-bufala “), affermazione che non vale neppure la pena commentare.
    Certo, posso avere sbagliato se non altro nel non prendere molto di più le distanza dal filmato dicendo chiaro e tondo che la mancanza dei volti del trans e di Marrazzo lo rendeva più che sospetto. Ma ho chiarito che non cambia molto: il filmato, anche se falso, ci aiuta visivamente a farci un’idea di come è andata l’irruzione a danno di Marrazzo. Poiché è semplicemente banditesco che dei carabinieri facciano “irruzione” in una abitazione senza un mandato del magistrato, con quel video, anche se falso, ci si rende molto bene conto della loro delinquente prepotenza. La si “vede”, come fossimo in diretta. Un po’ come le (legittime) ricostruzioni di delitti operate dai carabinieri del Ris.
    Quel “se autentico” tra parentesi nel titolo le è parso debole? Mi spiace. Ma a me è parsa una presa di distanza sufficiente, perlomeno a uso e consumo di gente abituata a ragionare, quali sono in genere i miei lettori. Che non hanno nessun bisogno che io mastichi il cibo per loro, mi limito perciò di solito a servirlo in tavola.
    In realtà, a tuttoggi, nessuno può dire con certezza se quello è un falso. Potrebbe essere sì un falso, ma per l’appunto il falso confezionato dai quattro indegni della divisa che indossavano. Potrebbe. Finché il magistrato non dice la sua, di assolutamente certo non c’è nulla, almeno in merito a quel video. Se e quando il magitrato chiarirà che è un falso, ne prenderò atto. Ma senza scusarmi, perché non ho indotto nessuno a prenderlo per oro colato, anzi.
    Se poi lei vuole sostenere a tutti i costi che io sia un pessimo giornalista, o che lo sia stato in questa occasione, è ovviamente libero di farlo. In Italia vige ancora la Costituzione, che garantisce tra l’altro la libertà di espressione. E io non mi adombro per eventuali critiche anche se pesanti, anzi uso farne tesoro perché c’è sempre da imparare. Purché, ovviamente, non si passi all’insulto sistematico come hanno fatto un paio di lettori per qualche tempo.
    Un saluto.
    pino nicotri

  9. aghost
    aghost says:

    Scusi se intervengo, per l’ultima volta: non ho mai parlato di “vendita del filmato”, né tantomeno insinuato che lei volesse favorirla. Se lei ha inteso questo me ne scuso, evidentemente mi sono espresso male.

    Lo spaccio della videobufala (e non vendita visto che è già on line e gratis) si riferiva agli autori del filmato che, lo ripeto e lo ribadisco, per me è senza ombra di dubbio falso, falsissimo.

    Fare ragionamenti su un video falso, ancorché realistico, mi pare imprudente, visto che la faccenda è ancora parecchio ingarbugliata e per nulla chiara.

    Lungi da me l’idea quindi di praticare “l’insulto sitematico”, e men che mai sostenere che lei sarebbe un pessimo giornalista. Al contrario, è uno di quelli che stimo. Ma stavolta, mi permetta, secondo me ha peccato di leggerezza. Non se ne abbia a male, può capitare anche ai migliori :)
    Cordiali saluti.

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x agost

    Ho capito. In effetti la mia fonte è stata un po’ troppo affrettata, come mi sono reso conto per tempo. Resto però dell’idea che pubblicarlo, avvertendo che forse era un falso, è stato più utile che non pubblicarlo.
    Avrei fatto meglio a scrivere tra parentesi qualcosa di più forte, come per esempio “probabilmente falso” o “molto probabilmente falso”. Magari avrei potuto aggiustare il titolo, e cambiare le parole tra parentesi, quando è parso abbastanza certo che si trattava di un falso. Ma non avevo tanto l’esigenza di pararmi il sedere quanto invece quella di sempre, e cioè di far circolare le cose e stimolare il dibattito.
    Un cordiale saluto. E grazie per la tirata di orecchie.
    pino nicotri

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