Quali alternative aveva Putin?

Supponendo che la Russia abbia ragione quando sostiene che se non fosse intervenuta militarmente, prima o poi l’avrebbe fatto la NATO, una volta insediatasi in Ucraina. Che alternative c’erano a una soluzione del genere?

È chiaro infatti che l’esercito di Kiev stava per attaccare il Donbass e riprendersi la Crimea. È altresì evidente che se la Russia l’avesse lasciato fare, ci sarebbe stato un bagno di sangue, oltre che una vittoria degli ucraini e un sicuro ingresso nella NATO. A quel punto la situazione per la Russia sarebbe stata drammatica. Mosca è troppo vicina al confine ucraino per restare indifferente.

Dunque perché Putin sostiene che non avevano altra scelta? Il motivo sta nel fatto che l’Europa occidentale (prima ancora che diventasse UE) non si è mai opposta, neanche una volta, all’espansione della NATO verso est. Putin sapeva che se anche avesse lanciato l’allarme, nessuno l’avrebbe ascoltato. Ha temuto una riedizione di quella situazione anteriore alla II guerra mondiale, quando la Russia di Stalin, non trovando alcun Paese europeo disposto a stipulare un’alleanza per fermare l’espansione del nazismo, fu indotta a firmare il trattato di non belligeranza Ribbentrop-Molotov, che ancora oggi, ipocritamente, viene considerato dalla storiografia occidentale come il lasciapassare per l’occupazione tedesca della Polonia.

La Russia non si sentiva pronta da sola a fronteggiare la Germania. Poi Stalin, facendo uno dei suoi soliti calcoli sbagliati, si convinse che Hitler, avendo firmato quel trattato, non avrebbe mai attaccato la Russia.

Ecco, probabilmente, vedendo che la NATO, nonostante tutte le promesse di non farlo, era col tempo arrivata a insediarsi in ben 30 Paesi europei (invece di sciogliersi come il Patto di Varsavia), Putin ha avuto paura che la parte occidentale dell’Europa, tradizionalmente bellicosa, e ancor più pericolosa proprio in forza della NATO, avrebbe potuto sferrare un nuovo attacco, e questa volta letale.

La Russia è un impero: di fronte ai grandi pericoli che han messo in forse la sua esistenza ha sempre reagito con lentezza. E ne è sempre uscita a testa alta. Ora per la prima volta con Putin ha giocato d’anticipo, prendendo in contropiede i suoi storici avversari: USA e UE. I quali hanno avuto una reazione scomposta, compiendo un atto illegale dietro l’altro, sul piano economico e finanziario, e minacciandola continuamente di voler portare l’umanità alle soglie d’un conflitto nucleare mondiale.

Gran parte del mondo s’è lasciato convincere dalla narrativa occidentale, maestra nello stravolgere la realtà dei fatti, secondo cui l’attacco russo all’Ucraina non aveva alcuna giustificazione. Questo dimostra che dal 1991 (anno dell’implosione dell’URSS) ad oggi, le preoccupazioni della Russia nei confronti della NATO non sono mai state prese in considerazione. Addirittura all’Europa occidentale non è mai interessato né che col golpe del 2014 si sia insediato a Kiev un governo filonazista, né che questo governo abbia scatenato contro il Donbass una guerra civile durata 8 anni che ha comportato 14.000 morti. Né all’ONU sono mai interessati i report allarmanti dell’OSCE sulla situazione del Donbass. Né Francia e Germania si sono mai preoccupate di verificare i motivi per cui gli accordi di Minsk non venivano rispettati da Kiev.

A questo punto appare del tutto comprensibile che Putin abbia deciso d’intervenire militarmente. Non gli era stata data alcuna alternativa. La Russia peraltro sapeva benissimo dell’esistenza di infrastrutture militari clandestine in Ucraina, gestite dalla NATO, con cui venivano addestrati i neonazisti, e che gli USA stavano aiutando quel Paese nella ricerca di armi biologiche e nucleari. E soprattutto sapeva bene che gli USA, non avendo mai accettato l’idea di non utilizzare per prima l’arma nucleare (esattamente come è disposta a fare la Russia), sono in grado d’impedire un colpo di ritorsione.

Ora è evidente che se non si accettano queste premesse per capire il conflitto ucraino, non si esce dal mero ambito della propaganda. In un certo senso si potrebbe dire che è stato proprio questo intervento preventivo a porre un freno all’espansione del neonazismo in Europa e all’escalation della NATO verso una guerra mondiale. Certo è che se l’intero occidente continua a inviare armi ai neonazisti, mirando altresì a far entrare nella NATO anche Svezia e Finlandia, il rischio di una catastrofe nucleare resta elevatissimo.

2 commenti
  1. Sylvi
    Sylvi says:

    Varie vicende mi hanno impedito di seguire i vari commenti che mi paiono interessanti.
    Provvederò a leggerli con più attenzione.
    Questa mia per augurare a tutti, ma sì anche a Peter, una Pasqua di salute, di affettuosi compagni e compagne ma soprattutto di PACE!
    Mi si rizzano i capelli ogni volta che penso che Aviano mi sta a uno sputo.
    Spero che un missiletto finisca di scompigliare definitivamente la testa di quell’imbecille di Johnson e tolga dalla bocca quel sorrisetto del demente americano.

    Da Mosca la nostra amica Gala la racconta in maniera totalmente diversa. E’stata docente all’Università di Mosca fin che non ha scelto un italiano, racconta che la intellighentia russa non dorme e guarda anche oltre Putin.

    PS: x CC Bello il tuo link, non l’avevo mai visto. Aiello , la bassa friulana che arriva ad Aquileia, terra di gente tosta ma soprattutto “rossa” per antichissima tradizione.
    A due passi di Aiello sta Fiumicello, patria dei genitori Regeni!
    Buona Pasqua anche a tua moglie e ai tuoi figli, soprattutto a quello rosso, rosso …eh,eh, eh!

    A presto

    Sylvi

    Rispondi
  2. Sylvi
    Sylvi says:

    Gli umani non sono mai così bestiali come nei confronti delle bestie: ci saltano i freni inibitori che fingiamo di avere nei confronti dei nostri simili. Uroburo 5 aprile

    caro Uro,
    non sono d’accordo con questa tua affermazione; i freni inibitori ci saltano anche nei riguardi degli umani, e la storia ne è piena. Gli animali sono spesso indifesi? e perchè gli umani, bambini, vecchi, non lo sono altrettanto?
    Io credo che in Ucraina siano saltati parecchi freni inibitori, solo che i nostri media vorrebbero farci credere che i crudeli stiano da una sola parte.
    E vorrei farti una domanda, e anche a Pino, alla quale io non so trovare:
    perchè l’Occidente odia tanto la Russia?perchè la ritiene il centro di ogni male?
    E tolto di mezzo Putin, che cosa spera l’occidente di farne di questo popolo ?
    E davvero ritiene di disporne a piacere?

    Io credo che l’America ci abbia abituato ad un popolo espansivo, esibizionista, chiacchierone, invadente e pur intelligente e creativo.
    Il russo è impenetrabile anche se è di un’allegria sfrenata quando si lascia andare.
    E ha mille anni di storia , e quel po’ po’ di geni che l’hanno attraversata .
    E Biden pensa di riuscire a cancellare un popolo di tal fatta?
    Un bambino che pensa di fregare il nonno navigato e pieno di esperienza!
    Comunque anch’io credo che di fronte a una tale minaccia ,il russo sia disposto a ” muoia Sansone con tutti i filistei”.

    Sylvi

    Rispondi

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