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  1. Peter
    Peter says:

    @Pino

    Sembra che l’effetto Trump perduri?
    La organizziamo questa gitina in barca a vela sul lago?
    Se la si deve fare, converrebbe pensarci da ora per l’anno prossimo.
    Sempreche’ affittino yachts a vela.

    P.

  2. Sylvi
    Sylvi says:

    x Pino

    correggo il Bliz Quotidiano quando parla del muro anti migranti da costruire fra Italia e Slovenia.
    La Slovenia presidente di turno della UE non appare fra gli Stati che vorrebbero i muri e contemporaneamente si parla di muro fra Italia e Slovenia.
    Dalle mie parti si direbbe che gli sloveni hanno ” la muse rote” cioè la faccia tosta o la faccia come …altra parte del corpo!
    Non c’è motivo di fare il muro fra Italia e Slovenia perchè la Slovenia dovrebbe preoccuparsi prima di fare il muro con la Croazia perchè là passa il confine europeo.
    Invece succede che la Slovenia lascia passare tutti i migranti e l’Italia non può rimandarli indietro, cioè deve tenerseli: Per lo stesso motivo la Francia dovrebbe, dovrebbe!, tenersi tutti i migranti che arrivano dall’Italia.
    I passi di confine sono numerosi e non sono nemmeno impervi come quelli italo-francesi. E’ poco più di una passeggiata in montagna.
    Ora se si fa un discorso morale questi sono persone che fuggono da situazioni invivibili, altri cercano semplicemente un miglioramento economico. L’umanità comanderebbe di accogliere.
    Poi c’è un discorso legale dove la difesa dei confini è dovere costituzionale.
    Infine c’è un discorso sociale: come li accogliamo, dove li mettiamo, fino a quando potremo continuare ad accogliere persone alle quali non siamo in grado di garantire un tetto, un lavoro e un piatto di minestra? La sx non risponde a queste domande, la dx nemmeno, sbraita e grida all’invasione …e la gente comune, la più povera, la meno attrezzata socialmente paga una situazione che è già insopportabile.
    Io posso dire di parlare con cognizione di causa perchè ho ospitato in casa mia per sette mesi una signora slava profuga dall’assedio di Sarajevo, incinta ( il bambino è nato qui) suo marito, sua madre e so quale spirito di adattamento bisogna avere per affrontare queste situazioni e non solo dal punto di vista economico.

    Sylvi

  3. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,
    la Barcolana me la sono vista dal divano di mia figlia: Soffiava una Bora gagliarda da non poter nemmeno restare sul terrazzo a guardare il Golfo.
    Mio marito e la sua ciurma non si sono mossi da Grado perchè persino la laguna aveva onde da metro.
    Per la prima volta è stato proibita la partecipazione alla regata a tutte le barche inferiori di otto metri, cioè hanno quasi dimezzato il numero dei partecipanti.
    La Bora è un vento che fa provare sensazioni estreme, o paura o fascino, ed è affascinante vedere il mare incresparsi , le “ochette” che si dissolvono in una nebbiolina fitta fitta che impedisce di vedere
    la barca del vicino…è decisamente un vento affascinante a patto di non essere in mare.

    un saluto
    Sylvi

  4. Peter
    Peter says:

    Non ho idea della forza del vento durante la regata detta da Sylvi, ma senza essere un esperto mi pare ovvio che dovesse essere cancellata se il vento superava forza 8 (circa 35 nodi) a volere esagerare.
    Se non si e’ abituati, una forza 6 da’ un certo fastidio, e 7 fa stare male.
    Mi sono trovato in una forza 8 solo una volta nello Stretto di Gibilterra, forse anche un’altra poche settimane fa vicino l’isola di Wight, dico forse perche’ il vento aveva solo qualche raffica di 35-36 nodi.
    In entrambi i casi, i main skippers avevano le ‘palle quadrate’ se mi passate l’espressione, dato che si era quasi l’unica barca in circolaziine.

    Detto questo, direi che escludere le barche piu’ piccole serviva solo a ridurre l’assembramento; le dimensioni di uno yacht a vela non hanno molta importanza in assenza di ‘swell’ significativo del mare, cioe’ senza onde di parecchi metri, dubito raggiungibili nello striminzito alto Adriatico.
    Conta soprattutto la competenza degli skippers e alberatura solida. Le dimensioni dello scafo non contano poi tanto.

    P.

  5. Pino nicotri
    Pino nicotri says:

    X Sylvi
    Mi spiace per tuo marito.
    La prudenza se c’è vento è d’obbligo data la gagliarda abbondanza di barche.

    Non si tratta di correggere Blitzquotidiano: è SalVini che per motivi pecorecci di (sua) bottega si inventa il Muro con la Slovenia, non gli sloveni un Muro con l’Italia.

  6. Pino nicotri
    Pino nicotri says:

    X Peter

    Un mio amico di quando ero ragazzo aveva fino a 2-3 anni fa un 9 metri sul Garda. Colpito da problemi cardiaci lo ha venduto. Ho scoperto che anziché “venderlo” a me lo ha venduto per un euro a uno stronzo. Talmente stronzo che lo ha scambiato con un motoscafo!!!

  7. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    Vedo che non hai capito bene cosa sia la Bora. Da tre giorni soffia a 30-40 nodi con raffiche di 50.
    La Barcolana normalmente ha attorno ai !800- 2000 partecipanti,di questi un numero importante 30/40% sono tipo Passera e Meteor fino a cr 9 m di lunghezza. Li hanno bloccati per evitare assembramento; infatti, nonostante ciò, abbiamo visto barche che incrociavano la randa, una addirittura ha scuffiato.
    La Bora non fa grande onda come in oceano, fa tante ochette che sminuzza come fosse spray e d’inverno quello spray è di ghiaccio.
    Tutti i più grandi velisti mondiali sono passati almeno una volta alla Barcolana, partecipando alla gara nel gruppo di testa, barche da 90/100 piedi che praticamente fanno gara a sè.
    Mi meraviglia che non ne abbia mai sentito parlare, è conosciuta in tutti gli Yacht Club del mondo, e non esagero!

    Sylvi

  8. Sylvi
    Sylvi says:

    X Peter
    La Croazia non fa ancora parte dello spazio Schengen sulla libera circolazione di persone e cose:

    Sylvi

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma che ermetico!?
    Era solo il cielo da casa mia, fronte a sud.
    Con cielo tersissimo per il vento e di un particolarissimo colore a strati successivi rosa-arancione-azzurro-blu-blu notte (un incanto!). U.

  10. Uroburo
    Uroburo says:

    La Potenza Planetaria ha iniziato la sua lunga marcia per convincere la sua opinione pubblica, ed anche quella dei suoi “alleati”, che la Cina si sta preparando ad attaccarla e che quindi è necessario difendersi.
    Ci metterà un po’ di tempo ma il risultato mi sembra scontato… U.

  11. Peter
    Peter says:

    Non e’ comunque uno scherzo che la Cina intenda invadere Taiwan entro in 2025.

    Il resoconto di Uroburo sui contadini russi mi ha fatto passare l’uzzolo di provare trippe.
    Invece oggi abbiamo sacrificato un astice di due chili, povera creatura.
    Cotto poi a puntino secondo una ricetta italo-cinese, incluso zenzero e tanto vino bianco.
    Come sempre ho scartato l’epatopancreas che puo’ essere zeppo di mercurio ed altre piacevolezse.
    Una delle rare volte che ci siamo ‘saziati” di aragosta, dato che la polpa era davvero tanta.
    Vi benedico tutti, come diceva Harris in tre uomini in barca.

    P.

  12. Peter
    Peter says:

    @Pino

    Ho dato un’occhiata, noleggiano barche a vela a volonta’, alcune anche grandi.
    Possiamo accordarci sulla stagione, l’idea mi piace molto, potremmo persino cucinare a bordo oppure approdare da qualche parte per pranzo o cena.
    Tutti gli altri pero’ restano silenti e freddi.
    Suvvia, se avete il mal di mare persino sul vostro lago ditelo adesso, non siare timidi!

    P.

  13. Uroburo
    Uroburo says:

    Io credo di essere andato in barca tre volte in vita mia, però per me va bene tutto. Purché la cambusa non sia spartana… U.

  14. Sylvi
    Sylvi says:

    Ragù da cambusa con tagliatelle secche ma di buona qualità.

    A casa qualche giorno prima: un pezzo di vitello spalla – un pezzo di manzo- due salsicce
    ( io vado a occhio ma per un totale di cr 800 /1000 gr.)
    Una bella carota, una cipolla, due rami di sedano, due spicchi d’aglio.
    3/4 chiodi di garofano, un mazzetto ben legato di. alloro,rosmarino,salvia, timo e prezzemolo.
    un bicchiere di vino bianco – una bottiglia di passata ( io uso i pomodori che preparo da me)
    alcune foglie di basilico
    olio evo- mezzo bicchiere- pepe e sale q.b.

    Taglio a coltello la carne in piccoli pezzi, sbriciolo le salsicce.
    Preparo sempre a coltello il soffritto di carota, cipolla, sedano e aglio.
    In una pentola antiaderente faccio dorare la carne con l’olio, aggiungo il vino e lascio ben sfumare.
    Tolgo la carne, e nella stessa pentola preparo il soffritto con tutti gli odori.
    Rimetto la carne e lascio andare per qualche minuto, aggiungo la passata di pomodoro e faccio cuocere per un’ora e mezza, anche due. Bagnare con poca acqua solo se necessario.
    Regolo di sale e pepe , a me piace abbondante pepe! Infine le foglie di basilico.

    Travaso il ragù in vasetti Bormioli e in una pentola larga li ricopro d’acqua ( 2 o 3 cm sopra) faccio bollire per 15′ e lascio raffreddare nella stessa acqua per la pastorizzazione.

    In Barca : Faccio bollire l’acqua per le tagliatelle, o pappardelle.
    Un minuto prima della giusta cottura scolo l’acqua preservandone una chicchera, rovescio dentro il vaso di ragù , mescolo energicamente, aggiungo un po’ d’acqua di cottura se necessario, spengo, rovescio il parmigiano e mescolo energicamente.

    A casa spadello la pasta, ma in barca bisogna risparmiare padelle dato lo spazio.
    Comunque è più lunga a scrivere che a fare.

    Sylvi

  15. Peter
    Peter says:

    Si direbbe che Sylvi voglia fare da cambusiera, ma i pasti in barca sono di solito molto piu’ frugali?!

    P.

  16. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    La spaghettata in barca è un classico che accarezza gli occhi , scalda lo stomaco, rinsalda l’amicizia.
    La mia pasta è per le giornate d’autunno o primavera precoce, quando si sta tutti stretti nel quadrato e solo i più poetici vanno a mangiare in pozzetto, guardando i colori del mare o del lago e accarezzati dal dondolio dell’onda che frange.
    L’unica fatica è stappare la bottiglia di Ribolla gialla!
    La pasta dell’estate prevede invece conchiglie e molluschi che si devono cercare in pescheria, prevedono più lavaggi e almeno due pentole.Inoltre c’è il Prosecco da stappare: Troppo traffico.
    Se tu sei abituato con affettati, precotti e sughi industriali, beh….peggio per te!

    Sylvi

  17. Sylvi
    Sylvi says:

    Per Peter

    In cambusa io mi organizzavo così: avevo preparato delle scatole a misura rivestite di carta gfix di diversi colori; giallo per la colazione, azzurro per i dolcetti vari, bianco per le paste e il riso, a fiori per sughi e scatolette…le bibite e i succhi di frutta facevano da tappabuchi. Il vino in fondo alla sentina ben ritto. Sale pepe e aromi vari trovavano posto negli stipetti assieme a tovagliette varie di carta e ai piatti e bicchieri. In frigorifero lo spazio era limitato perciò ci andava solo l’indispensabile. Avevo imparato con la barca da sette metri, poi con dieci metri mi pareva di essere in un transatlantico.

    Sylvi

  18. Sylvi
    Sylvi says:

    Sono molto, molto curiosa di sapere che cosa c’è nella cambusa di una barca inglese e che cosa mangiano in barca gli inglesi, ovviamente oltre ad avere la teiera sempre in funzione!

    Sylvi

  19. Peter
    Peter says:

    Nelle cambuse inglesi si puo’ trovare un po’ di tutto, ma di regola non si va in barca ‘ per mangiare’ e soprattutto non per bere, nel senso di niente alcooiici in navigazione, regola che ho visto rispettare da (quasi) tutti, credeteci o no.
    Come italiano mi piace mangiare benino ma non in barca; perche’ pur non soffrendo di mal di mare, mangiare quando ci sono troppe cose a cui badare mi da’ indigestione.
    In genere, qui si va’ a cena dopo avere ormeggiato in porto, e si mangia fuori.
    Tenendo anche presente che gli inglesi, a differenza di molti italiani, vanno in mare con qualsiasi tempo atmosferico.

    P.

  20. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Peter
    nemmeno i velisti italiani si abbuffano durante la navigazione e nemmeno usano alcolici, ma al tramonto, dopo un bagno nelle acque dalmate, limpide e tonificanti, ben ancorati a una boa in una delle bellissime baie si stappa un prosecco fresco e frizzante, si osserva il sole che muore lentamente oltre l’orizzonte, fioriscono i discorsi sulla giornata trascorsa, si sorseggia una bollicina che appanna il bicchiere, si gode della pace. e si attende la spaghettata!
    Al ristorante si va quando i ristoranti ci sono, oppure, accade più spesso, si finisce in qualche casa di pescatori a dividere il pescato del giorno. Bisogna conoscere le coste dalmate per capire, che non sono quelle italiane, nè quasi mai quelle spagnole o portoghesi che ho visto e nemmeno quelle francesi. Forse ricordano quelle greche!
    Il vino è immancabile, i velisti veneti, friulani, triestini non smentiscono la fama di ubriaconi….
    ma, se per questo, in giro per la Dalmazia l’unico astemio che ho conosciuto era mio marito.
    Sebbene… stavamo una mattina passeggiando a IZ, bellissimo villaggio sull’isola omonima,quando incontrammo una vecchietta che attaccò bottone nel suo fluente venesian de mar e cominciò a raccontarci della sua storia e delle storie dell’isola.
    Insistette perchè andassimo a casa sua e là ci servì un bel bicchierino di travariza insistendo che brindassimo al nostro incontro. Ci raccontò della guerra e della amicizia fra i popoli…
    La travariza aspettava.
    Non ci fu verso di evitarla e mio marito per non offenderla si scolò il suo bicchierino.
    Trovammo la travariza meravigliosa, la ringraziammo persino affettuosamente per la sua squisita ospitalità e tornammo alla barca con lo stomaco in tempesta. Mio marito si mise in cuccetta e si mosse solo dopo aver smaltito la sbornia. Partimmo il giorno dopo!

    Buonanotte
    Sylvi

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    Ma la crociera sul Garda quanto durerebbe? A giudicare dalle disquisizioni sulla cambusa pare duri settimane se non mesi.

  22. Peter
    Peter says:

    @Pino

    Tranquillo, Sylvi restera’ nelle incantevoli coste dalmate tra suonatori d’arpa e cinguettii di passeri, mentre noi che non possiamo capire ci faremo una gitarella sul lago di un giorno o due.
    Noleggiano barche a Torri del Benaco, per esempio.
    Per la benedetta cambusa, che neanche il Titanic, io mi accontento di sanwiches; magari salmone affumicato e creme fraiche per me, che troveremo in qualche Carrefour o Eurospin….
    Poi la sera si vedra’ per qualche cenetta?

    P.

  23. cc
    cc says:

    (*) «I think it’s more than likely we’re going to end up, if we end up in a war – a real shooting war with a major power – it’s going to be as a consequence of a cyber breach of great consequence and it’s increasing exponentially, the capabilities».

    cc

  24. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,
    le nostre crociere non duravano mai meno di 20 giorni, ma soprattutto la Dalmazia fino a una decina di anni fa era piuttosto ruspante, e in certe parti è rimasta.
    Allora era necessario essere assolutamente autosufficienti in tutto, dall’aspirina all’acqua minerale.
    Sono stati bravi perchè hanno creato un buon numero di Parchi naturalistici e loro ne fanno rispettare le regole
    Però anche là il mare si è notevolmente impoverito e i turisti sono sensibilmente aumentati, così i croati ti fanno pagare cara anche l’aria che respiri, ti rifilano pesce “povero” e surgelato e i servizi in genere lasciano a desiderare. Ma la costa e il mare sono sempre bellissimi, il vento sempre gagliardo e così, raccontano i nostri amici velisti, a luglio e agosto c’è il pienone.
    Una cosa dovrebbero copiare in meridione d’Italia: hanno costruito moltissimi marina, hanno predisposto numerosissimi corpi morti per l’ancoraggio in tutte le baie anche le più disagiate e te le fanno profumatamente pagare! Hanno risolto, anche se non in maniera soddisfacente, il problema dell’acqua.
    .So che in questo sviluppo c’è lo zampino economico della Germania!

    Sylvi

  25. cc
    cc says:

    Non vorrei disturbare…

    Adesso la colpa è della CGIL

    A) Si sono aggrediti da soli Probabilmente finanziando FN,in combutta con i SS.
    e per il resto lascio pensare a voi,sono persino risaltate fuori le Foibe

    buona serata

    cc

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Me ne sono accorto in un paio di crociere su barche di amici lungo le coste ex iugoslave già una 30ina d’anni fa.
    Lo zampino della Germania? Volevi dire lo zampone, anzi i due zamponi per intero. La Germania ha agito in due tempi:
    – prima ha erogato aiuti al Paesi del blocco comunista del sudest europeo, nei Balcani, a patto che le minoranze tedesche potessero parlate tedesco;
    – poi tramite l’Austria ha armato le rivolte e guerre civili che hanno frantumato la Jugoslavia.

    Col Vaticano che s’è precipitato a riconoscere per primo il primo nuovo Stato nato da tale frantumazione….
    E l’Italia? Chiacchiera consolandosi delle grandi glorie del proprio passato: i romani, Garibaldi, il Rinascimento, l’Umanesimo, la Grande Guerra, il Piave che mormorava…. e ovviamente gli alpini e i bersaglieri. “Andrà tutto bene”. S’è visto…..

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    la definirei una sintesi perfetta della moderna ittaglianità: quel continuo chiacchiericcio di incompetenti (di gente che non sa far bene nulla, neanche un mestiere per semplice che sia*) perennemente rivolto ad un passato che, pur grandioso, oggi non esiste più.
    Nemmeno al liceo classico, che ormai promuove il 95% dei suoi iscritti, che hanno un livello medio bassissimo. U.
    * Mi dice il proprietario di una piccola impresa edile che i muratori di oggi sono tutti manovali, stranieri, senza competenze né qualificazioni. Gli italiani preferiscono il reddito di cittadinanza…
    La stessa cosa mi dicono imprenditori che conosco: i ragazzi di oggi sono manovali con diploma di scuola superiore. “Periti meccanici” con competenze da manovale…

  28. Sylvi
    Sylvi says:

    Col Vaticano che s’è precipitato a riconoscere per primo il primo nuovo Stato nato da tale frantumazione….Pino

    No caro Pino, il Vaticano è arrivato prima. Non era nemmeno finita la guerra che spuntarono tutti gli ex comunisti regolarmente battezzati di nascosto. Immediatamente spuntarono i soldi per ristrutturare le migliaia di Chiese cadenti e i croati, ma a specchio anche i serbi si ritrovarono ferventi religiosi. Ai musulmani di Bosnia ci pensarono di buona lena turchi e arabi uniti e fu un fiorire di moschee.
    La vecchietta di IZ , che sarebbe il veneziano Eso, ci raccontava con la gioia di chi può parlare liberamente senza paura della Milijcia che ” il Papa aveva mandato i soldi per aggiustare la chiesa” e nei suoi occhi brillava la riconoscenza. Lei invece viveva come tutti in una casa pulitissima ma molto modesta ma ciò non la preoccupava; ora poteva andare a pregare liberamente in una chiesa decorosa e lei era felice!
    Di questo tipo di libertà invece non godevano le donne musulmane di Bosnia, anzi anche nella Sarajevo multireligiosa le donne musulmane hanno ricevuto una stretta nei costumi e nei movimenti.
    Prima della guerra non c’erano donne con il burka ora sono la norma.
    Come si potrebbe nell’ambito europeo contrastare quello che non è religiosità ma fanatismo religioso? Scuola, scuola, scuola: Ma la scuola latita anche da noi che vorremmo insegnare la civiltà…e allora…

    Sylvi

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Zeman è un allenatore molto discusso, fautore di un calcio d’attacco, in genere debole in difesa.
    È una persona abituata a dire quel che pensa, coerente, responsabile, solitamente molto acuto nelle sue valutazioni.
    Ha dichiarato che l’Italia è il paese più dopato del mondo, e che non ci si può far molto (insomma che è un fatto strutturale).
    Non so per il calcio e per lo sport, ma per la politica di sicuro: l’onorevole Spennella, il cavalier Banana, lo psicopatico Gggarbi, l’anoressico Salivini, l’inteletuale-de-borgata Merloni, il Grullo con Gegggè e Diiiibbba …
    Ahò, semo messimmmale…. U.

  30. Sylvi
    Sylvi says:

    Non vorrei disturbare…CC

    Non mi sono presa la briga di usare il traduttore perciò rispondo a ciò che hai scritto nella lingua di Dante.

    Ci sono due problemi che in questi giorni non sono ben distinti:1° l’assalto alla CGIL
    2° i no vax e le loro pretese.
    L’assalto ai sindacati, ampiamente annunciato da un gruppuscolo di fascisti che potevano essere agevolmente bloccati, ha messo in luce l’abitudine tutta italiana di gridare al lupo al lupo e poi lasciare che il lupo si mangi le pecore. Mi viene il sospetto che se uccidiamo il lupo poi non abbiamo nessuno contro cui sbraitare.
    Siamo seri; uno Stato sovrano e democratico ha tutti i mezzi per bloccare quattro fascisti di ritorno.
    -La storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa.-
    Sai benissimo chi l’ha detto.

    Invece i portuali di Trieste (lavoratori con marcato accento triestino perciò nostrani) che tanta paura mettono ai giornalisti…ieri sera da Giletti parevano tanto determinati e potenti.
    Bisognerebbe conoscere la storia del presidente del porto Zeno D’Agostino che si battè per i portuali contro la politica,che prima lo dimise e poi, a furor di portuali, lo riammise e fece diventare il Porto di Trieste il primo in Italia. Ora contro i portuali no vax ha annunciato le sue dimissioni domani se proseguono nel blocco. Ed è di origine veneta non triestina. Ha una parola!
    Domani ho appuntamento con l’oculista avrò modo di controllare de visu che aria tira.
    Comunque i triestini sono molto casinisti e il fumo è sempre più dell’arrosto.
    E fa troppo freddo per andare a prendere il sole a Barcola, e troppo caldo per avere neve in montagna dove andare a sciare!!! Mi mangerei una scarpa se il blocco durasse.

    Sylvi

  31. cc
    cc says:

    x Sylvi
    Il lupo non è mai morto ,sovente si traveste da pecora ,in attesa che cani e pastori si distraggano !

    cc

  32. Sylvi
    Sylvi says:

    x cc

    Un buon pastore e cani ben addestrati sanno riconoscere il lupo mimetizzato sotto mentite spoglie!
    Altrimenti cambino mestiere.
    E ci sarà pure qualche pecora e qualche montone un po’ scafati!!!!!

    Sylvi

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