Rischio d’inflazione oppure no?

Rischio d’inflazione oppure no?

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

Il rischio di una ripresa dell’inflazione c’è oppure no? Non si tratta di una questione accademica che tiene impegnati economisti e giornalisti del settore. E’ in gioco la tenuta del sistema già provato da due pesantissime crisi economiche e finanziarie in poco più di un decennio.

La discussione si è aperta anche all’interno del G30, il gruppo di esperti che hanno coperto le più alte cariche delle istituzioni monetarie e finanziarie internazionali.  

L’ex governatore della Bank of England, Mervyn King, senior member del G30, sostiene che “per la prima volta dagli anni ottanta coesistono due fattori che rendono l’inflazione un rischio serio: un eccessivo stimolo monetario e fiscale e una debole resistenza politica alla minaccia inflattiva”. E’ la stessa analisi espressa anche da Larry Summers, ex segretario al Tesoro americano, per quanto riguarda la situazione negli Usa e non solo.

I lockdown hanno avuto un forte impatto sulla domanda e sull’offerta. I dati raccolti dal 2019 indicano che in UK la fluttuazione della produzione è stata grande, ma si è mantenuta in linea con l’andamento in calo della domanda. Oggi si stima che il gap di produzione sia dell’1% nel primo trimestre del 2021 e dovrebbe azzerarsi all’inizio del 2022.

Sia chiaro. Nessuno mette in discussione il fatto che i governi e le banche centrali intervengano a sostegno delle economie, delle imprese e dei lavoratori. Se non fosse stato fatto il mondo sarebbe sprofondato in una crisi economica e sociale senza precedenti. La questione è come gestire gli interventi futuri senza comprometterelo sforzo fatto finora. Il livello d’inflazione tollerabile è, quindi, cruciale.

Si ricordi che l’aumento della spesa pubblica è finanziato non da tasse ma dalla creazione di moneta da parte delle banche centrali,tanto che da marzo 2020 a giugno 2021 il bilancio della Bce è cresciuto da 5.000 a 7.900 miliardi di euro e quello della Fed è raddoppiato, passando da 4.200 a 8.100 miliardi di dollari.

E’ vero quanto sostiene Draghi circa la differenza tra il debito buono, che crea nuova ricchezza, e quello cattivo, che copre le spese correnti e i buchi di bilancio. La questione si porquando si avranno dei tassi d’interesse più elevati e un’inevitabile contrazione dei bilanci delle banche centrali. Senza un aumento delle tasse, che nessun governo vorrebbe fare, come si finanzieranno i disavanzi? Si rischia una risposta troppo lenta ai segnali di aumento dell’inflazione. Anche un’eventuale brusca correzione del mercato avrebbe effetti preoccupanti per l’economia.

Negli Usa il tasso d’inflazione di aprile su base annua è stato del3,1%. I responsabili delle politiche della Federal Reserve hanno più volte affermato che considerano qualsiasi picco d’inflazione sopra la gamma accettabile, cioè il cosiddetto target del 2%, come puramente transitorio”. Tenendo presente le valutazioni sbagliate e le negative esperienze passate, “transitorio” è un aggettivo si dovrebbe attentamente evitare.  

Se la Fed si sbaglia nel ritenere che l’attuale aumento dell’inflazione sia transitorio, il resto del mondo non rimarrà incolume. Un rapido aumento dei tassi d’interesse statunitensi si tradurrà in un dollaro attraente rispetto ad altre valute. Le economie emergenti potrebbero sperimentare un rapido deflusso di capitali verso i mercati americani in cerca di rendimenti più elevati, creando una maggiore volatilità nei loro mercati, con tassi più elevati, una crescita più lenta e il rischio di una nuova recessione. I debiti in dollari diventeranno più costosi e cresceranno le difficoltà dei rimborsi.

C’è anche chi, come l’ex economista capo del Fmi, Kenneth Rogoff della Harvard University, anche lui membro del G30, da anni sostiene che il toccasana per l’economia e per l’abbassamento del debito sarebbe un forte tasso di inflazionecontrollata” del 4-6 % annuo per diversi anni per abbreviare il periodo di «doloroso deleveraging (riduzione del debito) e di crescita lenta». Ricette un po’ superficiali ma molto rischiose. Un vecchio proverbio popolare dice che a giocare con il fuoco ci si scotta.

*già sottosegretario all’Economia **economista

116 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Sylvi
    Sylvi says:

    caro CC h10.50 21 luglio

    mi imponi di rispondere a domande ben precise e io invece dirò la mia ma dal mio punto di vista!
    Premetto che mi hanno insegnato che la Cronaca è l’analisi dei fatti, delle situazioni, dell’ambiente e dell’atmosfera nell’immediato del succedersi dei fatti stessi.
    La Storia è il resoconto e la consultazione asettica dei documenti e delle varie fonti depurate da ogni emozionalità del momento.
    La Cronaca è passione ed emozione
    la Storia è fredda analisi.
    Ti sarà chiaro quindi che a distanza di 20 anni si può fare solo Storia , la Cronaca ormai è evaporata.
    E non sarà l’Espresso a risvegliare ricordi ripuliti dalle ideologie!
    Tu al numeri 1 già scrivi :
    Furono lasciati fare al fine di innescare gli scontri. Ci voleva una scusa !CC
    Chi obbligò i Black Blok a mettere a ferro e fuoco una città?
    E come fece la Polizia o i Servizi o chissà chi a convincerli a scendere in piazza per aver la scusa di poi picchiarli selvaggiamente? Qui ci sono solo risposte dei Casalino o degli Agnoletto , non esattamente persone super partes.
    Io vorrei risposte documentate, non impressioni o desiderata.
    Di Carlo Giuliani e di piazza Alimonda abbiamo visto le foto, e poi quel povero Carabiniere che lo uccise non mi parve un truce sicario mandato dai suoi capi.
    Ho pietà per un giovane morto, ma farne anche una vittima innocente se non un eroe mi è sembrato francamente esagerato.
    Dell’atmosfera civile e sociale che si respirava ventanni fa , di desideri di repressione o di rivoluzione che si agitavano ne so troppo poco per trinciare giudizi.E non ho voglia di documentarmi.
    Quanto alla Stampa, non puoi dubitare delle sua correttezza quando ti fa comodo e prenderla per oro colato quando ti piace quel che scrive.

    Sicuramente l’agire delle Forze dell’ordine non fu nè lineare nè corretto ma che fossero diretti dall’alto per un disegno precostituito mi lascia perplessa.
    L’arroganza del poliziotto che si sente investito da un disegno di potenza, l’ideologia che ha incendiato le forze di giovani che si sono sentiti investiti di una grande impresa…questo fu un brutto miscuglio che al solito non si sapeva dove sarebbero arrivate le conseguenze.
    Infine gli italiani non sanno fare le rivoluzioni e nemmeno tanto bene le cospirazioni.
    E’ invece vergognoso che di tutte le stragi accadute non si sia riusciti a scoprirne i mandanti se non decenni dopo e avvolti da una spessa nube di fumo.
    Scusa, ma la sx in Italia è stata potente e diramata in tutto il territorio nazionale,
    oltre che in Parlamento, al Governo, nella Magistratura ecc. ecc.
    Il Potere lo aveva la sx eccome, perchè non ha agito?

    Mi rispondi tu a questa domanda?

    Sylvi

  2. Sylvi
    Sylvi says:

    Insomma anche per l’economia e la produzione, come pel Fiuli e per gli alpini domina la più bolsa e vieta rettorica. U.

    mio caro Uro,
    mi potrai accusare di non avere una visione diretta di tutti i problemi d’Italia, ma non credo ce l’abbia tu diversa dalla mia.
    Quando scrivo mi attacco a esperienze dirette, a documenti inattaccabili, tu fai altrettanto?
    Su Repubblica di oggi c’è un’intervista a Brunello Cucinelli; la sua è retorica o il racconto di una esperienza diretta?
    Io non sono importante come Cucinelli ma la mia è esperienza diretta anche se vale poco!
    Quando parlo del Friuli parlo con cognizione di causa, non lo conosco per sentito dire.
    Degli Alpini non parla solo il cuore, ma la conoscenza dei fatti che quegli uomini hanno dimostrato e dimostrano ogni giorno.
    Perchè secondo te gli Alpini sono ovunque amati in tutto lo Stivale? Tutta retorica???
    In Friuli sono molto molto amati, non solo per ragioni storiche ma anche perchè il friulano ha il difetto di non dimenticare, e ciò che gli Alpini, tutti, hanno fatto durante il terremoto , e non solo nella ricostruzione materiale, ma soprattutto in quella morale e psichica, nel sostegno amichevole e affettuoso, è indimenticabile.
    Troppo difficile per te capire?

    Sylvi

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    X Peter

    È evidente che gli USA vogliono assediare e strangolare la Cina, tanto da mandare flotte militari armate di atomiche in quel mare, dove gli USA NON hanno nessun diritto a starci, se non per minacciare e rompere comunque i coglioni. Ora anche Londra ci manda la sua più grande portaerei, forse perché nostalgica della sua infame guerra dell’oppio. Tokio entrò nella seconda guerra mondiale perché, appunto, gli USA s’erano a suo tempo presentati con flotte militari e pretese commerciali . Gli USA vogliono aizzare contro la Cina i vari Stati e staterelli dirimpettai. Bene fa la Cina a premunirsi parandosi bene il culo nel sua mare meridionale. Spero imiti gli USA mandando flotte davanti la foce del fiume Hudson o davanti la California e il New Mexico e spero sostenga le aspirazioni indipendentiste dei vari popoli “pellerossa”.
    Quando la Cina invase il Tibet avevo pochi anni, ma ai tempi del liceo ne ero infuriato perché amavo il Tibet avendo letto Tucci. Ora invece penso che è meglio lo status attuale, Tibet regione autonoma della Cina, che il Tibet nella NATO o comunque base militare USA con le atomiche puntate verso la Cina.
    Senza dimenticare che Taiwan ha nella sua Costituzione la pretesa di rappresentare l’intera Cina e pure, se non ricordo male, la Mongolia Esterna!!! Taiwan è cioè un pericolo, una minaccia evidente. Al servizio degli USA. Prima la Cina se la riprende meglio è.

  4. Peter
    Peter says:

    @Pino

    Non e’ il suo mare meridionale anche se la Cina ci ha costruito isole artificiali fasulle per fare brodo.
    Taiwan era di fatto la sede del governo repubblicano cinese inseguito dai maoisti quindi nulla di strano se si chiama cosi'; ovviamente perse ogni rappresentanza una volta che la RPC venne riconosciuta da ONU 70 anni fa.
    Oggi Taiwan viene contata da Pechino come una sua provincia e non puo’ formalmente dichiarare indipendenza.
    In realta’ non ha rappresentanza ONU ne’ vere ambasciate nel mondo.
    Non merita assolutamente di essere fagocitata dalla Cina dato che e’ uno stato autonomo, liberale, democratico.
    Conosco numerosi cinesi di mainland China, Taiwan, Hong Kong, Singapore ; hanno tutti parecchie cose in comune, anche se non tutti parlano mandarino. Per esempio, non amano esattamente il governo di Pechino, non ultimo perche’ la Cina non riconosce ne’ ammette doppie cittadinanze.
    Non roconosce neanche settled status a nessuno straniero, anche a chi vive li’ da 50 anni e parla cinese benissimo; a Pechino, intendo.

    P.

  5. pino nicotri
    pino nicotri says:

    x Peter

    La sua ricostruzione della nascita di Formosa/Taiwan è alquanto imprecisa. Chiang Kai-Shek vi è fuggito con la sua masnada di militari fascisti torturatori e assassini, che contro i rivoltosi comunisti ne avevano fatte di cotte e di crude, compreso il divertirsi a bollirli vivi nell’acqua delle locomotive. Si legga La condizione umana. Un po’ come la Repubblica di Salò, ma molto peggio.
    In seguito il governo di Taiwan ha anche commesso una serie di repressioni e atrocità contro i propri abitanti, sempre con la pretesa che sconfitti militarmente fossero comunque i rappresentanti dell’intera Cina e pure della Mongolia Esterna.
    Riguardo le isolette artificiali che la Cina costruisce nel Mar della Cina Meridionale, con il prudente obiettivo di contrastare un’eventuale probabile offensiva USA, e inglese, non vedo cosa ci sia di strano: l’Europa si è impadronita di interi continenti, vedi per esempio l’Australia e le Americhe, piantandoci le sue varie bandiere, non mi scandalizzo se la Cina pianta la sua bandiera su isolotti artificiali o disabitati, dal momento che NON sfrutta né deporta né stermina esseri umani e interi popoli come invece fatto per secoli da noi. Senza contare l’enorme quantità di cose, fonte di benessere e progresso, che noi abbiamo ricevuto nel corso dei secoli dalla Cina, senza le quali staremmo ancora ai roghi delle streghe.
    Quello che ci porterà alla rovina, come Europa, è la nostra ignoranza, supponenza, ingratitudine, ipocrisia, eurocentrismo maniacale e affini.

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Inutile insistere. Per Sylvi la Storia e le responsabilità dei fatti pregressi non esistono, conta solo il presente, da lei peraltro dipinto come meglio le fa comodo. Poiché i fascisti sono molto amati in buona parte dell’Italia, ecco che per Sylvi le porcherie e i crimini commessi dai fascisti, seconda guerra mondiale compresa, non esistono più. Poiché grazie ai falsi continui e alle omissioni del pregresso il papa di turno è sempre “molto amato”, e anche parte del clero, anche se sempre più piccola, ecco che per Sylvi la Chiesa non ha commesso le atrocità che per secoli e secoli ha commesso a Roma, in Italia, in Europa e nel mondo, ma è un nido di angioletti. Né più né meno come tutti gli italiani, militari, alpini in testa, o non militari, mafiosi o non mafiosi, dato che il Made in Italy e la pizza sono molto amati nel mondo.
    La Storia è quell’immenso oceano di merda, lacrime e sangue che è grazie al pensiero per così dire sylviano: che è quello che da sempre va per la maggiore. La colpa, le responsabilità e la puzza sono sempre degli “altri”.

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo e non solo

    Del resto fino all’ultimo momento Hitler è stato ritenuto “un buon cattolico” non ricordo se dall’arcivescovo di Berlino o da un altro altissimo prelato simile.

  8. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    hai presente quel emoji con gli occhi spalancati e la bocca rotonda?
    Ecco quella sono io leggendo il tuo post..
    Avessi scritto una riga che mi rappresenti, macchè!
    La Storia, che per me è l’evoluzione e la visione razionale della cronaca, esiste eccome e ho il rimpianto di non saperne a sufficienza.
    Diciamo che ho approfondito alcuni fatti, del resto ne ho fatto solo collegamenti e confesso la mia ignoranza.
    Ignoranza caro Pino, non volontà di stravolgere la storia.
    Ho finito ieri sera un volume che racconta la storia dei vari Stati italiani fra il ‘400 e il’600. e mi sento orfana. Diciamo che io leggo per Unità Storiche, non per visioni globali. Poi collego!
    Evito di leggere fatti eccessivamente guerreschi e cruenti. Mi danno ansia.
    E’ un delitto?
    Certo che faccio continue correlazioni, continui confronti fra passato e presente e mi accorgo come le azioni degli uomini siano troppo spesso comparabili e somiglianti. Mi accorgo anche che usi e costumi cambiano ben poco a distanza di secoli: Il cervello dell’uomo è configurato allo stesso modo.
    Allora le azioni buone o cattive hanno un filo di collegamento persino geografico.
    Nihil sub sole novi!
    Hai mai conosciuto un nero, uno giallo, un neozelandese o un inuit che fosse del tutto diverso nel ragionare da un europeo? E qual’è la differenza fra noi europei che non sia quel che mangiamo o in che lingua preghiamo e preghiera intendo quel tendere al mistero della vita?
    Per me la Storia non è merda, è stupore continuo su come gli uomini affrontavano e affrontano la vita,
    possibilmente visto da un lato positivo!

    Sylvi

  9. Sylvi
    Sylvi says:

    x Pino

    I fascisti sono molto amati in Italia?
    Allora io mi chiedo chi sono i fascisti, perchè non me n’ero accorta.
    Aggiungo solo che per me tutti i partiti che sono in Parlamento non possono essere definiti nè fascisti nè stalinisti nè che altro.
    Siedono nel Parlamento nato dalla Costituzione!

    Sylvi

  10. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    certamente si può anche ritenere che la volontà dei popppoli sia l’unico punto di riferimento della storia. Poi però bisognerebbe spiegare la Guerra di secessione americana, il blocco a Cuba, la guerra di Corea, del VietNam, di Granata e di Panama e tutte quelle menate dall’Useggetta in America Latina.
    Taiwan è SOLO la creazione della V Flotta, senza la quale non sarebbe durata due mesi. Proprio come lo stato d’Israele è un invenzione anglo(francese); ambedue successivamente stabilizzate. Ma gli arabi dimenticano, la Cina no. Al di là dei loro errori in politica estera……

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino, la logica della Silvi mi ricorda quella del leghista Borghi.
    L”alpino Tonon Giuseppe era innocente, QUINDI tutti gli alpini sono innocenti. Lo sa lei. Fiat voluntas Dei!…

  12. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uro,
    che cosa ti abbia fatto l’alpino Giuseppe Tonon lo sai solo tu; io conosco Alpini senza divisa,ma mai senza cappello,che sono di dx, di semi destra, di sx e di semisx ma hanno in comune appunto il cappello che supera le contrapposizioni. Io so di un solo Alpino che ha messo in soffitta il cappello e quell’Alpino scrive su questo blog. Ha preferito dimenticare una parte della sua vita e nessuno si sogna di giudicarlo. Se me lo vendesse gli comprerei il cappello!!!

    Ma io dialogo persino con il mio consuocero, 68ttino non pentito, come si definisce lui, iscritto all’ANPI sempre impegnato in attività culturali, di parte ovviamente,ma lo rispetto perchè è coerente.
    Si parlava della Dalmazia, della Slavia interna, degli avvenimenti della IGM e della IIGM in questi confini. Siamo andati indietro dal 1300 e delle vicende storiche che riguardavano quelle terre.
    Lui sarebbe partito dagli inizi del 1900 ma io gli ho opposto che sarebbe troppo comodo limitarsi a dove ci piace. E’persona onesta e ha accettato di darmi ragione su parecchie cose.
    Abbiamo avuto un piacevole scambio di opinioni, incredibile, perchè su altri argomenti ci becchiamo come galli.
    Perchè non mi succede in questo blog?

    Sylvi

  13. Sylvi
    Sylvi says:

    x CC

    Che cosa prenderò per sfinimento?
    Il cappello o mio consuocero? Sii chiaro!!!

    Sylvi

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy, fatico un po’ a capire il legame tra l’alpino Tonon Giuseppe (“innocente!”) ed il suo cappello. Chiarito che gli alpini, come i com boy, hanno sempre il cappello in testa. Che saranno poi anche fatti loro!

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Mi sembra poi difficile prendere per sfinimento un cappello, foss’anche un cappello da alpino…

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Quanto poi alla tua vitale e fondamentale domanda, forse noi qui siamo un po’ più in grado di capire e di spiegare che le tue affermazioni sono a volte delle sesquipedali cazzate, primariamente sul piano della logica formale.
    Un saluto U.

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    In effetti ne ho trovati tre stranamente nello spam, e li ho sbloccati.
    ‘NOTTE.

  18. Peter
    Peter says:

    La Russiia e’ bandita dallle olimpiadi per il suo programma di doping sponsorizzato dallo stato.

    Atleti russi potrebbero partecipare individuallmente se ‘puliti’ ma rappresentando solo se stessi.

    P.

    Ps

    Oh ma che stato imbroglione inveterato e spudorato, no???!!!

  19. Sylvi
    Sylvi says:

    X Uro

    Sempre carino , gentile e garbato …TU!
    Ma io non mollo e continuerò nelle mie granitiche certezze e userò la mia logica che appare e scompare come le doline del mio Carso! Tiè!

    Notte
    Sylvi

  20. Sylvi
    Sylvi says:

    x CC

    Ma io non voglio comprare mio consuocero, caso mai ero interessata all’acquisto di un cappello alpino che giace abbandonato in qualche ripostiglio polveroso fra ragnatele e polvere!

    Buonanotte
    Sylvi

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Silvy 23.04
    Ma nessuno ha parlato di comperare alcunché, tranne tu. Che sarebbero poi solo fatti tuoi.
    Mi sembra ovvio che tu continui nelle tue “granitiche certezze” (sic!). Son solo e tutte tue.

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Peter 23.03
    Caro Peter,
    in politica estera, ed anche in politica interna, quindi in politica, nel senso più generale del termine, Machiavelli ha ben descritto le regole generali del gioco cinquecento anni fa. Per altro Tucidide aveva fatto la stessa cosa, con ben altra grandezza letteraria, 2500 anni fa. Da allora ci sono state poche novità.
    Fatico a vedere differenze di comportamento ma mi sembra evidente che useggetta e bibliofagi, il vecchio Faust definiva acutamente, sono molto più furbi.
    Per altro i nostri giornali non riportano più ormai da decenni, le dichiarazioni originali dei governi stranieri. Quindi noi abbiamo un’unica fonte di informazione: la nostra.
    Un po’ poco. U.

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. A me sembra, poi, che non vedere come Cina ed ancor più Russia si stiano difendendo con affanno da un attacco globale che ha come posta in gioco la loro stessa sopravvivenza sia un ignorare l’evidenza.
    Ovviamente le cancellerie occidentali omaggiano il padrone, come sempre. Il poppppolo segue.

  24. Sylvi
    Sylvi says:

    x Uro

    I no vax strillano come indemoniati sulle piazze pretendendo di essere gli unici liberi fra tanti greggi di pecore.
    I politici di ogni colore e tendenza strillano in TV e nei social pretendendo di essere gli unici ad avere la democrazia.
    I virologi concionano ovunque per venderci la loro visione della scienza infusa.
    I giornalisti poi, lasciamo perdere,…virgolettano le loro insigni idee come fossero parto di chissà quale genio della cultura, della comunicazione, della più alta pedagogia e didattica anzichè le più fantasiose balle uscite da un utero senza fondo.

    Che palle! Io continuo a difendermi egregiamente con la mia logica carsica che esprime la punta più alta di libertà.
    Tu invece a quale gruppo appartieni ?

    Sylvi

  25. Peter
    Peter says:

    @Uroburo
    I libri piu’ belli sul Rinascimento italiano sono stati scritti da angloamericani.
    Ne possiedo uno pubblicato nel lontano 1961, prima che io nascessi, e che potrebbe oggi valere un po’ di soldi.
    Interessanti le note sul grande Machiavelli, citato sia da me che da altri sul blog ma da punti di vista diversi:
    ‘ 75 anni fa (fine Ottocento) uno studioso francese identifico’ l’interp alto Rinascimento, ovvero le ultime decadi del XV secolo e le prime del XVI, come l’Eta’ di Machiavelli. Certo egli comprendeva l’assurdita’ di etichettare quel frenetico periodo col nome di uno scialbo servitore di uno stato di terza categoria, un uomo dal nome che tutti i principi e prelati davanti ai quali lui si inchinava probabilmente non conobbero mai o che, a meno che non fossero fiorentini essi stessi, dimenticavano subito. Ma lo studioso scriveva di politica rinascimentale, ed il nome si impose da se’. Gli venne cosi’ naturale come l’Eta’ di Augusto, o di Luigi il Grande, o di Napoleone, e portava, come quelle etichette, le sue particolari connotazioni, le sue peculiarita’, e, in questo caso, la sua aureola certo sinistra’.
    ‘…Niccolo’ non solo non aveva i valori che lodava, ne aveva altre ancora piu’ incompatibili con il ritratto del ‘vecchio demonio Nick'; era anticlericale come quasi tutti i maschi adulti italiani non analfabeti degli ultimi 6 secoli sono sempre stati, e nonostante i pii insegnamenti di sua madre, non era uno zelante cattolico praticante; ma era stato battezzato, confermato e sposato, cosicche’ mori tra le braccia della Chiesa, e fece in modo che i suoi figli seguissero goi stessi usi e costumi tradizionali…’

    Udite, udite genti

    Peter

  26. Peter
    Peter says:

    @Uroburo

    Francamente ne ho le tasche piene della tiritera continua di questo blog, secondo cui Russia, Cina, arabi, turchi, coreani, africani e chiunque altro non occidentale potrebbero fare di tutto e di piu’ perche’ quelle sono le regole del gioco e poi si stanno solo difendendo o ripagando gli occidentali di 5 secoli di colonialismo, mentre euroamericani dovrebbero solo e sempre fare ‘mea culpa, mea culpa, mea culpa’, a proposito di inveterata cultura cattolica….
    Se poi chi lo dice ci crede realmente o mena il can per l’aia, resterebbe da vedere.

    Per me e’ inconcepile, ad esempio, un sistema di doping sponsorizzato da uno stato, per lei e’ cosa buona e giusta e ne prendo atto.
    Per lei ed altri va benone invadere la Crimea e dichiararla russa e magari sparare a navi straniere in acque internazionali.
    Va benone auspicare che Taiwan venga fagogitata dalla Cina.
    Il Tibet sta’ bene cosi’ anche se la sua popolazione non ne e’ contentissima ed il Dalai Lama venne esiliato e tuttora spiato in esilio.

    L’occidente ha la sua propaganda, controllo info e spionaggi vari, ma sono cose ben diverse da censure internet, totale assenza di democrazia e liberalita’, controlli facciali di identita’ legalissimi e quotidiani in tutti o quasi gli altri bei paesi del mondo.

    Si badi che la democrazia e’ il punto debole dell’occidente a giudizio dei ‘furbi’ degli altri paesi; manipolare elezioni dall’esterno in Cina, Rissia, Bielorussia etc sarebbe ridicolo dato che non esistono o sono fasulle e di facciata, e totalmente manipolate dall’ interno.
    Invece la Russia e forse altri operano manipolazioni informatiche sofisticatissime che hanno (forse?!….) portato a disastri come Trump e magari anche un certo brexit.
    Gromiko diceva che era buono tutto e solo cio’ che era buono per URSS; dubito che il buon Putin la pensi diversamente, ma almeno Gromiko non era cosi’ corrotto e devoto al suo esclusivo potere personale.
    Il fine giustifica i mezzi?!

    P.

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Silvy
    Ossignuuur, direi che non appartengo a nessun gruppo: perché dovrei?
    Non ho mai sentito parlare di diversi tipi di logica formale, mi pare che ce ne sia solo uno che risale fino a Parmenide, Platone ed Aristotele.
    Certo negli ultimi due secoli si sono inventate altre geometrie (non euclidee) ed altre logiche. Ma la tua non ne fa parte: tu ti limiti a prendere per reali quelle che sono solo le tue personali paturnie.
    Ragionare con te non è difficile, è impossibile perché tu fai dire ai tuoi interlocutori non tanto quel che han detto ma quel che tu loro attribuisci. In perfetta buona fede. U.

  28. Sylvi
    Sylvi says:

    Per lei ed altri va benone invadere la Crimea e dichiararla russa e magari sparare a navi straniere in acque internazionali. Peter

    Caro Peter

    errata corrige: La Russia NON ha invaso la Crimea, la flotta russa c’era già nei fiordi del porto di Sebastopoli e ci stava con regolare affitto in conto gas,;i russi erano installati nei vari Palazzi dove tenevano i loro Uffici, dove c’erano i marinai russi di guardia e la bandiera russa garriva al vento di fronte a quella ucraina.
    La Crimea è stata regalata all’Ukraina da Kruscev ucraino durante una delle sue sbornie memorabili, prima faceva parte del territorio russo.
    La Crimea si è presa la sua indipendenza con un regolare Referendum sull’autodeterminazione del popolo della Crimea nel 2014 la cui regolarità nessuno ha potuto contestare.
    Il Referendum non è stato riconosciuto dall’Occidente per motivi di politica internazionale e per odio verso la Russia.
    Per quel che riguarda sparare a navi straniere in acque internazionali, la nave era inglese era in acque della Crimea e gli inglesi al solito sono andata a provocare problemi…per ” vedere l’effetto che fa”.
    Ero a Sebastopoli nel 2009 e quel che ho scritto l’ho visto.

    Sylvi

  29. Sylvi
    Sylvi says:

    Ps: Una delle cose più belle a cui mi fu dato assistere fu il Concerto dell’Orchestra e Coro della Marina Militare Russa nel Teatro di Sebastopoli e aggiungo che fosse Sebastopoli o fosse Yalta le scritte ovunque , persino in farmacia, erano in ucraino e in russo!

    Sylvi

  30. Peter
    Peter says:

    Ecco a posto, poi si aggiunge Sylvi con i cori russi, Sebastopoli, la flotta russa c’era da sempre, Krushev era un ubriacone ucraino pasticcione, c’era anche lei a scanso di equivoci, e siamo al completo…

    P.

    Ps
    Come se poi la meta’ abbondante della popolazione maschile russa, compresi dirigenti, politici e diplomatici ad ogni livello come si sente dire da un secolo, NON fosse / sia avvezza a quantita di vodka che stroncherebbero cavalli adulti in ottima salute in un giorno

  31. Sylvi
    Sylvi says:

    x Uro

    Perchè…la logica di Parmenide e di Aristotele non può esprimersi fra le forre e le doline sommergendosi ed emergendo alla bisogna?

    Devo andare a ripassare Parmenide, Platone e Aristotele. Vado!

    Sylvi

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    il doping di stato è ovviamente un’indegnità, guardi però che non sono stati i russi ad usare per primi lo sport come emblema e simbolo della superiorità nazionale. Hanno cominciato per primi, almeno credo, i nazi e, con l’inizio della guerra fredda, proprio gli occidentali. Attualmente è prassi comune per tutti.
    I russi barano al gioco ma direi che nessuno ha barato tanto come gli occidentali, tutti, dopo il crollo dell’URSS. I russi non l’hanno dimenticato.
    Ahhh…. mi vorrebbe parlare della libertà sui mari a proposito della crisi dei missili di Cuba? U.

  33. cc
    cc says:

    Caro Peter,
    premesso che ho poca simpatia per Putin e i suoi “oligarchi ” (le ragioni magari andrebbero chiesti agli amici della Sylvi in Italia ) che si sono installati al Cremlino dopo che l’Ubriacone “questo sì ” Yeltsin aveva svenduto il tutto agli Usa and company. Da un punto di vista scevro da pregiudizi ideologici,(quali poi ?),fossi tu al comando in Russia ,dopo che la Nato non ha mantenuto una sola promessa in termini politico strategico militare cosa faresti ,ti lasceresti forse mettere i missili a due passi dal Cremlino ?

    cc

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Cc,
    qui il problema è che se ti opponi all’autocrazia monocratica useggetta (o bibliofaga) a favore di un equilibrio di potenze (certamente più sano) ti fanno passare per essere sostenitore della dittatura russa o cinese. Una tesi singolare da parte di chi accetta, senza fà nanca un plisset, alleanze con le medievali dittature arabe ecc.).
    Dopo di che la mia opinione è che i regimi russo e cinese siano (e gradualmente sempre più diventino) fragili proprio per questo loro cieco autoritarismo, che non ha nessuna via d’uscita se non quella di aumentare sempre più la repressione. Questo in presenza di una classe dominante di yes man con scarsa fantasia e nessuna autonomia. Una cosa in prospettiva gravissima.
    Dovrebbero cominciare a fare elezioni totalmente libere dal basso: villaggio, quartiere, comune, provincia, regione, ecc. allevando così schiere di buoni amministratori da introdurre gradatamente in politica. Tutti i sistemi comunisti del mondo hanno fatto il contrario, facendo crescere come amministratori i loro giovani talenti, che però rimanevano degli esecutori d’ordini, degli yes man. A mio.modo di vedere il sistema era intrinsecamente bacato e l’assoluta mancanza di buoni dirigenti, in Russia addirittura dai tempi di Kruscev, lo dimostra. E quindi chi mai potrà opporsi all’autocrazia useggetta? Non ci resta che sperare in una crisi interna dell’Unica Potenza Planetaria, speriamo nei tea party!!!…..In saluto U.

  35. Peter
    Peter says:

    La situazione e’ invero molto squilibrata, per tante e tante ragioni, per cui anch’io temo che la prospettiva di una guerra non sia tanto peregrina. Per non parlare dei rischi ecologici globali.
    Uno degli squilibri e’ che in occidente l’opinione pubblica ha un suo peso, mentre in paesi come Russia e Cina chi governa puo’ ignorarla. Per esempio, nel G20, Russia, Cina, Brasile ed Australia hanno detto che continueranno a bruciare combustibili fossili a tutto spiano, il che fara’ aumentare la temperatura globale di altri 5 gradi nei prossimi decenni. Trump diceva lo stesso fino a ieri, per cui si vede bene uno dei motivi, certo non il solo, per cui Putin lo amava tanto.
    Nessuno vuole realisticamente democratizzare Russia, Cina e tanti altri; il vero punto e’ come determinare convergenze a distanza su temi come risorse, effetto serra, inquinamente, sovrappopolazione, emigrazione, diritti umani (messi per ultimi per far piacere a Sylvi).
    Il che non e’ certo facile se la Russia occupa illegalmente la Crimea e magari viole papparsi pure l’Ucraina, provocando terremoti politici ed incidenti a iosa, il tutto ‘per difendersi’, e la Cina induce scontri nel mare del Sud ‘della Cina’, sempre per difendersi, dato che cosette simili non fanno che rafforzare chi in occidente vuole gli scontri per motivi di guerre commerciali e interessi vari.

    Potremmo aggiungere una grave miopia, forse, da parte della Russia per il futuro a lungo termine. Infatti tra 50 anni le uniche zone realmente produttive e coltivabili di questo povero pianeta saranno Siberia (9% delle terre emerse, Russia asiatica fregata almeno in parte ai cinesi nei secoli passati), Canada ed Alaska. Le popolazioni umane sono produttive in tutti i sensi a temperature medie tra 7 e 11 gradi.
    Questa prospettiva forse ringalluzzisce i russi, ma tra un secolo o meno anche loro saranno nei guai fino al collo.

    P.

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    guardi però che il tema dei diritti umani (di fondo giusto, per carità) diventa immediatamente quello della democrazia.
    Tema sul quale noi europei occidentali (quelli ad ovest dell’Oder) avremmo un qualche diritto di parola, pur con qualche eccezione. Ma l’useggetta del caso Floyd o i bibliofagi del genocidio programmato magari no.
    In realtà un accordo planetario sui temi dell’ambiente (parentesi: l’Australia non è più una democrazia? In effetti non proprio) è possibile solo garantendo a priori il diritto all’esistenza in quanto tale, per tutti.
    Secondo lei i missili a Kiev sono pacificamente accettabili dai russi? O il controllo dello stretto di Malacca lo è per la Cina? Ma allora perché non quelli russi a Cuba? U.

  37. Peter
    Peter says:

    @Uroburo

    I paragoni dovrebbero essere congruenti.
    Installare missili nucleari a pochi km da US certo non era ammissibile, dal governo US, ma a parte il blocco navale ed un goffo sbarco alla Baia dei Porci, Cuba non venne poi occupata militarmente, ed il mondo si trovo’ a pochi centimetri da una guerra nucleare tra US e Russia.
    Non mi risulta che vi siano missili nucleari in Ucraina, anche se c’erano in passato.
    E’ in corso una guerra tra Ucraina e Russia dal 2014, ed i russi hanno appunto installato missili Inskander al confine, capaci di portare ogive nucleari. Fecero anche cadere un aereo civile qualche tempo fa.
    Cio’ che lei non ha detto, pero’, e’ che la Russia fornisce immani quantita’ di gas all’Europa, e meta’ dei gasdotti passano sul territorio ucraino. Intelligenti pauca.

    La Russia considera l’Ucraina come ‘piccola Russia’, il giardino di casa sua insomma.

    P.

  38. Peter
    Peter says:

    Correzione, l’aereo malese venne abbattuto, forse per sbaglio, dai separatisti pro Russia nella regione di Donbass

    P.

  39. Sylvi
    Sylvi says:

    x Uro e Peter

    Fino a quando il gasdotto russo passerà per l’Ukraina per fornire l’Europa, quest’ultima ci penserà bene prima di aiutare l’Ukraina a entrare nella Nato e non credo che l’US possa fare proprio tutto quello che vuole. E l’Ukraina sarebbe la prima ad essere strozzata dalla Russia!
    Putin non è un ubriacone e soprattutto …studia!

    Sylvi

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Sto leggendo un libro poco conosciuto di Marc Bloch, L’ètrange dèfaite. Dice che una parte della dirigenza francese preferì la sconfitta per mettere in riga le sinistre (quelle del governo Blum). Ma anche che per almeno un anno la folle e suicida tesi del socialfascismo ha disarmato il paese.
    Le sinistre, tutte, non hanno mai fatto veramente i conti con questi madornali errori. Il fatto è che l’URSS ha chiamato internazionalismo quelli che erano SOLO i suoi interessi, e noi abbiamo seguito (in Italia un po’ meno). U.

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