Altro che “italiani brava gente” e la solita retorica merdosa auto assolutoria e auto laudativa!

https://www.azionenonviolenta.it/debra-libanos-gli-italiani-facevano-nazisti-etiopia/?fbclid=IwAR0xGoNY5xDSC5K4QTY_kX6p3xPMaql3S7Jjx5a4tgRMmL7juRva-oJNoMA

29 commenti
  1. Sylvi
    Sylvi says:

    Il mio post precedente è finito chissà dove, . Colpa mia che scrivo a rate senza salvare.

    X CC
    In quel post ti consigliavo due libri molto significativi e che hanno l’enorme pregio di non voler indottrinare nessuno ma solo di raccontare la propria vita e la realtà dei fatti vissuti.
    Sono:

    -Fulvio Tomizza Matelada
    – Anna Maria Mori e Nelida Milani Kruljec Bora

    Credo che Tomizza non abbia bisogno di presentazioni.
    Quest’ultime raccontano la storia di un’esule in Toscana e dell’altra che decise di restare e sposare un
    croato.Un libro da non perdere per chi vuol capire.

    Sylvi

  2. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    molte volte nel passato si è parlato, ovviamente in maniera spregiativa, di “italiani brava gente” credo dal film di De Santis sulla campagna di Russia.
    Il film narra dell’offensiva del CSIR italiano al fianco dei tedeschi. Da quel che so il CSIR era formato soprattutto da fascisti e volontari di idee fasciste.
    Io non sto a raccontare la storia, ma so che solo nell’estate del 42 le armate alpine partirono per la Russia e inglobarono i resti del CSIR nell’ARMIR. Questi ultimi ebbero solo il tempo di combattere contro l’Armata Rossa che si era spostata a sud sul Don dopo essersi disimpegnata con la sconfitta dei tedeschi a Leningrado.
    Gli italiani non erano particolarmente brava gente, e poi…QUALI ITALIANI?
    Perchè non chiarire questo concetto?

    Sylvi

  3. Peter
    Peter says:

    Cara Sylvi,

    Temo che tu faccia ancora la domanda sbagliata.
    Volendone parlare (e come dicevo prima mi pare un esercizio ormai sterile ed anacronistico, le priorita’ oggi sono ben altre) bisognerebbe semmai definire i livelli di responsabilita per crimimi o malfatti del passato; e bisognerebbe anche accordarsi sui limiti geotemporali.
    In passato per esempio riflettemmo che non si puo’ condannare Cesare o Alessandro Magno per ‘crimini di guerra o contro l’umanita’ o checchessia senza condannare tutta la storia.
    Francamente non mi sento responsabile dei crimini di Graziani e Badoglio in Etiopia negli anni Trenta, ma dubito che i miei parenti allora viventi ne sapessero nulla nei particolari o avessero mai avuto alcuna voce in capitolo. Come dicevo, per esempio, un mio zio arrivo’ cola’ nel 1937 come marinaio della regia marina, a cose fatte, e non si sposto’ mai mi pare da Asmara, se non quando gli inglesi lo presero con tutti gli altri e spedirono in Sud Africa come prigioniero. Non nomino’ mai Graziani, forse solo il duca d’Aosta di sfuggita.
    Ma a pensarci bene, quale diritto avevano gli italiani di invadere e prendere parti d’Africa? Cominciammo a farlo molto in ritardo nel 1882, e subimmo anche la disastrosa sconfitta di Adua. Quindi dovremmo condannare in retrospettiva il colonialismo nel quale arrivammo, di gran lunga, per ultimi; della Libia si sa che Giolitti la prese approfittando del crollo dell’ impero ottomano, ‘the sick man’ come lo chiamavano gli inglesi. Non ce ne fu praticamente alcun vantaggio e vi perdemmo una guerra carastrofica alcuni decenni dopo.
    Di certo le rappresaglie fatte dagli italiani in Etiopia furono disumane e profondamente ingiuste, ma Graziani mori’ nel suo letto credo a Roma con due fedelissimi Amara che facevano la guardia fuori dalla porta.
    Gli etiopici di oggi hanno quasi tutti dimenticato e non ce l’hanno con gli italiani; giustamente alcuni decenni fa in Eritrea si opposero a un mausoleo italiano a Massaua, e fecero benissimo.
    Forse per essere arrivati cosi’ tardi, nel complesso i crimini coloniali e di guerra italiani non sono stati dei peggiori; potrei portare molti altri esempi storici, ma non mi va di puntare dita a nessuno.

    Un saluto

    Peter

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    X Peter e X Sylvi

    Il nostro benessere attuale, dell’Europa ex imperiale e coloniale, si basa sul saccheggio fatto per secoli delle ricchezze altrui, dall’oro delle Americhe ai diamanti e all’uranio dell’Africa. I nipoti dei ladri e dei grassatori possono ripetere quanto vogliono che loro non c’entrano nulla con le rapine dei loro nonni e col sangue versato da loro, ma è un fatto che se mangiano 5 volte al giorno e grazie ai saccheggi accumulati dai nonni.
    I nipoti possono anche fottersene, ma la Storia non se ne fotte mai. Anche perché una ferrea legge della Fisica afferma, senza sconti per nessuno, che a ogni azione corrisponde una reazione di pari intensità e segno contrario.
    Tutto il resto è fuffa. Piume comprese.

  5. Sylvi
    Sylvi says:

    x Pino

    A Parigi una sera un conoscente emigrato mi disse che se oggi noi italiani viviamo bene il merito è loro , dei migranti, che ci hanno lasciato il posto, la terra e il lavoro e loro sono andati all’estero a mangiar miseria.
    Gli ho risposto che al tempo, bambina orfana, ho mangiato anch’io la mia quota di miseria. Il resto l’ho fatto da me con le unghie e con i denti e che non devo niente a nessuno!
    Se mio padre ha avuto colpe, cosa che non è, le ho pagate con gli interessi e ho tutti i diritti di nutrire rispetto e amore per un ragazzo che ha buttato la sua vita con una penna nera sul capo soltanto perchè costretto a ubbidire.
    La cosa più importante che resta a noi superstiti è un ricordo affettuoso e trovo vergognoso fare di ogni erba un fascio.

    Ps: Io non faccio un unico mucchio dei partigiani, distinguo, ma il 25 aprile festeggio S.Marco. Tutto qua!

    Sylvi

  6. Peter
    Peter says:

    Caro Pino,

    No le leggi della fisica non si applicano alla storia e certo non nel modo lineare che dichiara lei; per esempio, se prendessimo come una nemesi storica i milioni di poveri migranti che rischiano la pelle dirigendosi o cercando di dirigersi verso le coste italiane, praticamente nessuno di loro proviene mi pare da terre o paesi colonizzati per altro per brevi periodi dall’Italia; l’Italia e’ semplicemente vicina all’Africa ed ha delle lunghissime coste. E le popolazioni di molti paesi africani sono triplicate negli ultimi 60 anni, dati alla mano. Due piu’ due fa quattro.

    Mi consenta anche di ricordarle che gia’ Machiavelli scopri’ che la morale individuale non si applica ne’ alla storia ne’ ai rapporti tra stati e nazioni; questo essenzialmente perche’ le dinamiche sono complesse e gli individui che prendono le decisioni sono soggetti a pressioni di ogni genere; direi oggi molto piu’ di 6 secoli fa quando scriveva lui.
    Questo non significa assolvere i Graziani, Kappler, ne’ i loro disgraziati regimi, e neanche il colonialismo europeo in genere; significa che delle logiche di tipo giudiziario si possono applicare solo raramente ed in casi particolari. Chi ad esempio ha mai potuto giudicare Stalin, un individuo sul quale gravavano certo grandi responsabilita decisionali, ma che era anche gratuitamente malvagio ed ossessionato dal potere.
    Comunque, dei progressi vi sono stati; oggi e’ persino concepibile che un Netanhiaou sara’ chiamato davanti ad un tribunale internazionale un giorno; e dei novelli Graziani non se la passerebbero tanto liscia

    P.

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    La storia arriva e passa, come tutto nella vita e certamente non si può continuare a fare il processo al passato. Tra ben poco tempo perfino il regime hitleriano verrà considerato un fatto storico, quindi definitivamente passato, di cui si parlerà non sempre minor coinvolgimento. Oggi chi mai si scandalizza più per le atroci imprese di Gengiz Khan o diTamerlano? Appunto nessuno.
    Quella però che è realmente irritante ed insopportabile è la bolsa e vuota rettorica in base alla quale si distribuiscono patenti positive ad intere categorie sulla base di una visione del mondo, della storia e della politica dimostrata sbagliata ed inesistente da decenni.
    Tonon Giuseppe non ha commesso atrocità perché era ricoverato in ospedale, QUINDI TUTTI gli alpini sono innocenti, ouhhyeaaahhh!!!
    Lo stile argomentativo per cui se la Giulia affondava con la Galilea se ne deduce che … ecc. Ma sulla Galilea c’era solo un battaglione, il Gemona, gli altri continuavano nelle loro operazioni di controguerriglia.
    Ci siamo persi non solo la storia ma perfino la logica.
    PS 1. Un’inchiesta di Ilvio Diamanti su Repubblica afferma che i No-Vax, primariamente dei casi psichiatrici, sono a maggioranza di destra.
    PS2. I bambini di Bibiano, prima di tutto una montatura grillina, giustificano tutto, compreso l’eruzione di Pompei.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter (ma NON solo)

    Guardi che l’ottimismo leibniziano, quello cioè teorizzato dal filosofo Leibniz secondo cui “tutto ciò che avviene in un dato momento avviene nel modo migliore per quel dato momento”, non è altro che la versione filosofica del principio della Fisica secondo il quale qualunque fenomeno avviene col minor dispendio possibile di energia. Ovviamente si può sostenere che la Fisica non si può applicare alla filosofia, o alla Storia o ai rapporti umani (peraltro io parlo di rapporti tra società e non tra singoli), ma non cambia niente: il principio di Leibniz di fatto è la versione filosofica di un principio della Fisica.

    NON ho una grande stima del Machiavelli, se non altro perché era anche lui un tremendo leccaculo dei potenti, come dimostra la dedica del suo Principe. Molto meglio, come pensatore e come uomo, Giordano Bruno col suo De vinculis.

    Si può anche restare chiusi nel proprio “particulare”, come fa con accanimento Sylvi, ma anche questo non cambia niente. La Storia a un certo punto presenta i conti, perché i FATTI sono testardi, che li si ammetta o no. E intere società, nazioni e imperi vanno in malora perché incapaci di uscire dal proprio egoismo e incapaci di ammettere le proprie responsabilità pregresse.

    Il mio NON è moralismo. Il fatto è che se si vuole una pace duratura, su fondamenta solide, e priva di recriminazioni e desideri di revanche, bisogna trattare con chi abbiamo sfruttato e riparare almeno in parte al male fatto. Possiamo anche far finta di niente e misurare i chilometri di costa africana e il numero di abitanti di ogni singolo Paese o tribù, più l’origine geografica di ogni singolo migrante, resta il fatto che l’Italia ha responsabilità enormi riguardo la Somalia, la Libia, l’Eritrea, Abissinia, così come vari Paesi europei hanno responsabilità colossali verso l’intera Africa.
    Inutile dire che la Cina in Africa sta facendo di peggio: inutile in primo luogo perché NON è vero, e in secondo luogo perché comunque i nostri torti giganteschi restano. Resta anche il fatto che tra i danni da noi fatti e il potere d’attrazione del nostro benessere, basato anche su quei danni, si calcola che 250-300 milioni di esseri umani migreranno nei prossimi 20 anni verso l’Occidente. E non credo che daranno retta a Sylvi che col genere Figliuolo cercherà di convincerli di tornarsene a casa perché gli alpini blablablà.
    L’Europa avrà quel che si merita. E chi, come a quanto pare il BelPaese, si accanirà a lodarsi e imbrodarsi negando qualunque propria responsabilità pregressa, colerà a picco prima degli altri. E mi pare che qualche segno già ci sia.

    Ultima annotazione. Certo, non possiamo giudicare il passato col nostro metro di giudizio attuale, ma ciò NON significa che dobbiamo accettarlo e praticare il relativismo e il giustificazionismo. Altrimenti le religioni potremmo gettarle allegramente a mare visto che insegnano, almeno in apparenza, a giudicare con un metro non relativista e non giustificazionista.
    Il nostro metro attuale nasce anche dalla critica alle porcherie del passato. Gli illuministi riferendosi alla Chiesa e alla religione confessionale, non solo quella cattolica, gridavano giustamente “écrasez l’infâme”, “schiacciate l’infame”, slogan inventato da Voltaire, che peraltro campava anche coi proventi della sua quota di proprietà di una nave negriera, addetta cioè al trasporto degli africani come schiavi verso le Americhe e l’Europa. La famosa “tratta dei neri”. Partorita e legittimata peraltro da un papa con una apposita bolla presentata al corpo diplomatico europeo nella cattedrale di Lisbona.

    Come vede, qualche ragione per essere meno spocchiosi e più disposti a trattare in effetti esiste. O no?

    Il metodo della Sylvi, che è poi il metodo delle Meloni e dei SalVini, del confondere gli effetti con le cause ed equiparare ladri e derubati, boia e vittime, stupratori e stuprati, perché anche i derubati, le vittime e gli stupratori a volte ruttano, scoreggiano e sono stati cattivi, NON funziona. Anzi, ripeto, accelererà il disastro. Visto anche che il futuro del BelPaese, borioso, canterino, revanscista e marciante con le piume e le penne al vento, pare proprio sia delle Meloni e dei SalVini.
    Ognuno ha quel che si merita. Con buona pace di chi deve subire i “meriti” altrui restandone stritolato anche lui.

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Né in questo post né in quelli precedenti non ci sono tuoi commenti in sospeso o spariti nello spam.
    Buona serata.

  10. Peter
    Peter says:

    Caro Pino,

    Non per fare polemica, ma se lei nin e’ moralista vuol dire che io il moralismo non so neanche dove sta’ di casa.
    Non mi intendo un granche’ di filosofia, sono un uomo pratico. ma di Leibnitz ho solo e sempre apprezzato il suo genio matematico, mentre la sua idea filosofica che questo sia il migliore dei mondi possibili per il fatto di esistere viene spesso citata come una barzelletta.

    Curioso poi che il principio della minima o minore energia non sia applicabile a noi come esseri viventi o biologici; infatti siamo credo gli unici sistemi noti in cui l’entropia, almeno per un po’ diminuisce invece di aumentare, e questo vale ovviamente per tutti gli esseri viventi; ragion per cui la vita puo’ forse essere interpretata come una malattia della materia.

    Un saluto

    Peter

  11. Sylvi
    Sylvi says:

    x Pino

    Resta anche il fatto che tra i danni da noi fatti e il potere d’attrazione del nostro benessere, basato anche su quei danni, si calcola che 250-300 milioni di esseri umani migreranno nei prossimi 20 anni verso l’Occidente. Pino

    Credo ci sia una legge sulla incompenetrabilità dei corpi. Vorrà dire che raccomanderò ai miei nipoti di trasferirsi in Africa. Io fra 20-30 anni sarò probabilmente impegnata ” a sburtar radicio dalle radici”. Sigh!!!
    Ho visto che alla Biennale di Architettura a Venezia presentano per il futuro case di 30-40 mq per coppie. I bambini non sono previsti, perciò anche gli africani dovranno misurare la loro fertilità. E il clima qui non è quello dell’Equatore.

    Sylvi

  12. Sylvi
    Sylvi says:

    x Pino

    Posso perdonarti molte cose ma non il fatto che mi paragoni a Salvini o alla Meloni.
    Perciò ti invito a misurare gli insulti.
    Alle ultime elezioni regionali per essere sicura di votare Fedriga, come ho fatto, ho messo la croce in una sua lista personale. E non mi sono pentita!

    Sylvi

  13. Peter
    Peter says:

    Cara Sylvi,

    Toh, leggo sul web che questo Fedriga e’ un leghista e presidente della regione FVG; allora perche’ ti offendi dell’accostamento con Salvini?
    Senza sapere ne’ leggere ne’ scrivere, mi sembra che siano dello stesso partito.

    A proposito di Cina, l’Italia e’ l’unico paese occidentale che ha aderito al programma ‘nuova via della seta’ il che mi fa piacere.
    Si noti pero’ che Draghi non e’ ne’ sinofilo ne’ russofilo e compete con Francia e Germania per accordi bilaterali privilegiati con un certo paese insulare ex UE

    Peter

  14. Sylvi
    Sylvi says:

    x Pino

    Allora mettiamola che io ho votato un leghista anomalo, come anomalo è Zaia.
    Alle politiche non voterei mai Lega, anche perchè sono sicura che Fedriga non sarebbe in lista.
    E poi io sono una europeista convinta e lo sono anche i due Governatori.
    Alle regionali precedenti avevo votato Serracchiani e mi sto ancora frustrando!
    Comunque ho quasi sempre votato PD cioè cani e porci, ora basta!

    E tu non ti vergogni mai di quel che voti???

    Sylvi

  15. cc
    cc says:

    Cara Sylvi.
    non ho un calendario sottomano ,per cui non so che Santo da festeggiare ci sia il 2 Giugno.
    Ma il tuo accostamento tra il 25 Aprile e San Marco mi fa pensare che, ricordando bene, il 2 Giugno del 1980 rifeci il bagno con un nuovo “Bidet “.
    Lascio a te le considerazioni in merito, anche se l’accostamento tra un santo ed un bidet mi pare un pochino esagerato.

    cc

  16. Sylvi
    Sylvi says:

    caro CC

    quando nel 1977 Andreotti, che stava tubando con il PCI, aboli la festività della Repubblica, relegandola alla domenica successiva, promisi a me stessa che avrei usato la giornata soppressa per insegnare ai miei alunni la Canzone del Piave e Fratelli d’Italia. Naturalmente spiegavo a loro il significato della giornata e li invitavo a fare una intervista alle nonne per sapere che cosa hanno provato ad andare a votare per la prima volta.
    Per quel che riguarda S.Marco nella mia famiglia, prov: di Venezia, è sempre stata una giornata di gran festa, poi era il giorno in cui i maschi di famiglia facevano le pulizie di casa per permettere alle donne di mettersi in ghingheri. La nonna preparava la cesta ricca, la botticella di vino che aveva messo da parte, la tovaglia grande e andavamo, donne ( zie, cugine e vicine) e bambini, a fare il picnic.
    Sono i ricordi più belli che ho dell’infanzia.
    Credo di aver scoperto che era festa della Liberazione quando ero quasi adulta.
    Le bandiere rosse non erano gradite a casa mia!

    Sylvi

  17. Sylvi
    Sylvi says:

    Tonon Giuseppe non ha commesso atrocità perché era ricoverato in ospedale, QUINDI TUTTI gli alpini sono innocenti, ouhhyeaaahhh!!! Uroburo

    Ma come parli? Mi verrebbe da dirti :-Posa il bosson!
    Hai la facoltà, tu sì, di ribaltare qualsiasi cosa io dica. Io, per il mestiere che ho fatto, sono abituata a parlare semplice e chiaro. Tu smettila di ingarbugliare.
    L’unica cosa che hai detto giusta è che nel Galilea c’era soltanto il batt. Gemona, con Carabinieri e altre Armi.
    lacunoc

    Sylvi

  18. Sylvi
    Sylvi says:

    x CC

    Domani, 2 giugno festa di S. Marcellino e S.Pietro martiri.
    Sciacquati bene nel giorno del tuo onomastico nel tuo bel bidet, oppure potresti trapiantarvi tante piantine di basilico, farne un pesto che trasferirai direttamente in tavola . Il cerchio poi si chiuderà naturalmente!!!

    sylvi

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    sei tu ad aver detto che la Giulia affondava con il Galilea QUINDI non poteva aver preso parte alla lotta antipartigiana. Secondo le tue abituali prove di logica. Io ho scritto che mentre il battaglione Gemona affondava gli altri continuavano la loro lotta antipartigiana.

    Non sono intervenuto su questo tema perché ritengo che tutti gli accadimenti sulla frontiera orientale siano strettamente collegati, dal 1917 (quando abbiamo occupato alcuni territori slavi al di là dell’Isonzo fucilandone diversi) a ben dopo la Il guerra mondiale.
    In tutto questo periodo gli italiani hanno messo in atto una durissima e sanguinaria politica di snazionalizzazione ed hanno fatto di tutto per ampliare la loro sfera di occupazione, ad esempio a Fiume, con la balla della vittoria mutilata.
    Durante la II guerra mondiale i soldati italiani si sono macchiati di feroci atrocità, di stampo FORSE peggiore di quelli nazisti. Che controllavano le crudeltà individuali, diversamente da noi.
    Alla fine della guerra gli slavi ci hanno restituito pan per focaccia. Direi che ce la siamo andata a cercare da soli.

    In una fase della storia veramente terribile, per molti si è aperto un grossissimo conflitto di coscienza tra sentimenti ed ideologia. Negli anni di ferro lo si è visto molte volte. Le risposte, comunque tragiche, sono state diverse.
    Ma tu sei strutturalmente incapace di valutare tutte queste grossissime questioni senza la tua insopportabile rettorica e senza la tua abituale visione monodirezionale. Lo sappiamo da sempre. Il tutto a ottant’anni di distanza.
    Francamente si potrebbe fare anche un po’ meglio.

  20. peter
    peter says:

    https://youtu.be/7ab5Ja9ZSVA

    A questo punto fa d’uopo un intermezzo musicale; canzone del 1926.
    E ditemi grazie se vi risparmio Tripoli bel suol d’amore di 15 anni prima.
    Voi siete di la’ e non ci capirete tutto; per consolarvi, neanch’io ci capisco tutto, per esempio non ho idea di cosa significhi ‘nzino ‘ndranghete.

    Cento lire nel 1926 valevano quanto 76 euro oggi

    P.

  21. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uro,
    già negli anni scorsi abbiamo tutti scritto a iosa su questo blog di Pino post su post a proposito delle efferatezze che tutti gli italiani avrebbero commesso in Jugoslavia.
    Voi vi siete sempre affidati a libri di “storici” come Angelo Del Boca, che veramente aveva più studiato il colonialismo africano, oppure Eric Gobetti, titino dichiarato.
    Voi avete letto scrittori di sx che quindi scrivevano solo ciò che volevano vedere e giudicare.
    Quindi documenti di parte ma scritti coi crismi della carta stampata.

    Io, molto modestamente, senza volermi ergere alla loro altezza, posso affermare di aver per 40 anni
    girato in lungo e in largo l’Istria, la Dalmazia soprattutto nel triangolo Pola-Fiume-Zara cioè il cuore di quello che è stata la tragedia della guerra fra fascisti e slavi .
    Abbiamo conosciuto e frequentato un buon numero di slavi, abbiamo passato con loro ore e ore a conversare quando Tito era ancora vivo e poi dopo..Abbiamo partecipato alla tragedia della loro guerra.
    Abbiamo sentito tutte le campane: slovene, croate, serbe, bosniache.
    Ecco credo di avere qualche credenziale per dire ciò che penso.
    I miei testimoni non erano pescatori che non si erano mai mossi dalla riva; erano professori, ingegneri navali…insomma gente con una buona cultura con la quale hanno filtrato il loro racconto.
    Ebbene secondo i loro racconti la cosa peggiore che hanno fatto i fascisti è stata obbligare con la forza a snazionalizzare e a italianizzare la loro cultura.
    Dusan mi raccontava; era bambino di 7-8 anni, che lo obbligarono a cambiare il suo nome in Animoso e come i suoi genitori dicevano peste e corna dei fascisti .
    Branko invece ricordava i libri di scuola non solo in italiano ma anche in croato con il panegirico del regime fascista.
    Milenka che era in prima era contenta di imparare questa nuova lingua ma non bisognava dire alla maestra che a casa e fra bambini parlavano solo croato.
    Nessuno amava i fascisti, nè sloveni nè croati, ma non mi hanno mai parlato di eccidi , piuttosto di arroganza e di violenza anche nelle comunicazioni. Si sentivano sotto un giogo straniero…anche se poi, durante la loro guerra si davano del fascista fra loro.
    Le notizie di stragi, di eccidi le ho lette sui libri italiani come voi.
    Devo però aggiungere che Dusan, un ingegnere navale che aveva girato in lungo e in largo il mondo, specificava che c’era una netta differenza nei rapporti fra il periodo anteguerra e quello durante la guerra e aggiungeva che durante la guerra tutti hanno dato il peggio di sè.
    Ora voglio pensare che abbia un po’ addolcito le notizie, per amicizia, per quel rapporto così confidenziale e familiare che era sorto tra noi, ma non credo che , alle nostre domande schiette, avrebbe nascosto una verità del tutto diversa.
    Tu parli di “feroci atrocità peggiori di quelle naziste” e io non credo che se ciò fosse stato vero niente sarebbe trapelato dai loro discorsi.
    Ripeto, Dusan mi parlò di episodi di guerra atroci come ” succede in tutte le guerre che sono non una tragedia ma una stupidità terribile” parole sue.
    Quindi io credo che, senza nulla togliere alla infamia e alla disumanità del regime fascista, la propaganda comunista , anche per nascondere le atrocità che i comunisti hanno commesso davvero da queste parti, abbiano avuto buon gioco a inventare anche eccidi mai avvenuti.

    Se io sono retorica, tu sicuramente sei succube della propaganda comunista che anche dopo 80 anni ancora non demorde.

    Sylvi

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia cara Silvy,
    la cosa curiosa è che io non ho MAI letto nulla che fosse in qualche modo collegato alla propaganda kommunista, ouhhyeaahhh. Comunque sull’insabbiamento di ogni indagine relativa ai nostri crimini di guerra ti ha già risposto Pino. Cosa che vale per tutti i teatri di guerra italiani, dall’Africa alla Russia. Noi siamo sempre stati, per noi stessi, “italiano brava gente”. Gli altri magari la pensano in altro modo.
    Quanto poi alle memorie della gente del posto, raccontate ai turisti: in Grecia, nel Peloponneso meridionale, sono andato a chiedere com’era stata la guerra a diversa gente del posto, alcuni ex-partigiani. Mi raccontavano che “i nemici” avevano fatto questo e quest’altro: villaggi bruciati, animali uccisi, viveri confiscati e portati via (quindi morte per inedia), fucilazioni…. insomma le solite cose dell’antiguerriglia. Alla mia domanda su chi erano i nemici non seguiva nessuna risposta. Io però sono curioso e malizioso e sono andato a chiedere, in modo apparentemente casuale, ad altre persone chi aveva occupato quella zona durante la guerra: e la risposta è stata: Voi italiani. Ma mai nessuno mi ha raccontato che gli italiani avevano bruciato Sidona, tanto per fare un esempio. Erano soldati con le piume, presumo bersaglieri.
    In compenso tutti i greci con cui avevo a che fare ci tenevano a dirmi “Italiani e greci una faccia una razza”, cosa che detta a me faceva un po’ ridere. Ma era il loro modo di essere condiscendenti con i turisti.
    Un saluto U.
    PS. Così a occhio credo che la contro-guerriglia sia stata peggiore nel territorio sloveno e croato, molto più all’interno rispetto all’Istria. Laggiù la resistenza era stata molto più dura.
    Quanto ai libri di testo in doppia lingua, nei territori annessi dall’Italia (quindi fino alla frontiera della Venezia Giulia) le lingue locali erano proibite non solo come lingue scritte ma addirittura come dialetti locali. Proprio come in Alto Adige.
    Ehhh sì…. Poi alla fine della guerra ci hanno restituito tutto, pan per focaccia, una immodificabile legge della storia. Quindi chi è causa del suo mal la smetta di piatire e pianga solo se stesso. U.

  23. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Bene. Scrivi un libro per raccontare cosa ti hanno detto. E, come fanno gli storici, pubblica anche le PROVE che ciò che ti hanno raccontato non sono frottole.
    Poi ne riparliamo.

  24. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uro,
    che una frequentazione di oltre 40anni , con scambi di soggiorno nelle rispettive case, che abbiamo abbondantemente” mangiato i fagioli” (come si dice da noi), ma anche i calamari ( come si dice da loro) si possa definire un rapporto turistico…bah! dì quello che vuoi!
    Tu sei innamorato della tua teoria , continua a corteggiarla!
    Un dato è certo: perchè tutte queste “stragi di slavi” non sono ancora finite sui libri di storia con date, numeri, documenti e riferimenti? Perchè si insiste a non voler compiutamente insegnare la storia dell’ultima guerra?I documenti ci sono, gli storici anche!
    Perchè è divisiva? E perchè è divisiva?
    E possono finire sui libri di storia teorie che prediligono una sentenza politica di parte?
    E perchè le teorie di un Gobetti dovrebbero avere più ascolto , più credibilità dei racconti di testimoni che quei fatti li hanno vissuti?

    Non sto parlando di fatti accaduti 80 anni fa, ma di una Nazione che ancora oggi non è stata capace di fare una sintesi dei fatti accaduti. E’ stata fatta ovunque in Europa; in questa Italietta siamo ancora a Don Camillo e Peppone, o forse a Togliatti e Almirante?
    Preferisco i primi.

    Sylvi

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Ovviamente sulla tua esperienza personale ti ci puoi basare tu. I tuoi cari. I tuoi amici, Ma certo non gli altri. Non puoi pretendere di avere lo steso peso e la stessa credibilità degli storici e dei loro libri, circa i quali noto che IGNORI TUTTI gli autori non italiani.
    Ripeto che all’ONU in un cassetto ci sono i nomi di oltre mille criminali di guerra ITALIANI. Fa un bel viaggetto NY e informati al Palazzo di Vetro.
    Sei ovviamente libera di pensare quello che più ti pare e piace, dagli asini che volano alla resurrezioni, ascensioni in cielo, miti e panzane della bibbia e via enumerando. Sei libera di commuoverti quando vedi bersaglieri, alpini, carabinieri, lagunari, aviatori, marinai, fanti, ecc. Nessuno te lo impedisce. Ma NON puoi pretendere che gli altri vivano i tuoi sentimenti e credano ciò che credi tu.
    Molti credevano alle stesse storie e storielle a te care. ma poi STUDIANDO e DOCUMENTANDOSI hanno cambiato idea.
    Buona giornata.
    pino

    P. S. NON credo affatto che i non italiani siano migliori degli italiani. Ma NON credo neppure che gli italiani siano migliori degli altri. In guerra fanno e facciamo TUTTI schifo, perché la natura umana e maschile in particolare è quello che è: dopo l’infanzia, peggio delle belve. Molto peggio.
    Poiché sono italiano e vivo in Italia preferisco documentarmi sulle porcherie commesse in guerra da noi italiani. E anche sulle porcherie che abbiamo dovuto subire come CONSEGUENZA delle nostre.
    Siamo talmente ubriachi di parole e presunzione da NON accorgerci che mentre gli inglesi, i francesi, gli spagnoli, i portoghesi nelle loro colonie oltre a una marea di delitti hanno anche costruito qualcosa che dura tutt’oggi, a partire dall’uso della loro lingua. Noi invece abbiamo solo commesso una marea di delitti e NON abbiamo lasciato di positivo neppure un fico secco. A parte le chiacchiere e le cazzate tipo “Tripoli bel suol d’amore” e l’orrenda e razzista “Faccetta nera, bell’abissina”. La nostra tendenza alla cialtroneria evidentemente è innata. Come del resto DIMOSTRA l’Armadio della Vergogna, con i quale abbiamo perso l’onore per secoli.
    Solo i belgi e i tedeschi nelle loro colonie hanno fatto come noi solo schifo senza lasciare nulla di concreto e di positivo. Quindi siamo in buona compagnia….

  26. Sylvi
    Sylvi says:

    x Pino

    Già, se persino Toninelli ha scritto un libro…uno più uno meno!!!
    Veramente un paio d’anni fa ci avevamo pensato di affidare i racconti, i documenti a Angelo Floramo, uno scrittore che Sa dei confini. Ne avevamo parlato con lui ed era interessato anche perchè si possono raccogliere le testimonianze dei figli dei nostri amici che frequentiamo ancora.
    Poi è arrivato il lockdown che ha complicato tutto.
    Vedremo ora.

    Sylvi

  27. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi, CC, e tutti

    Oggi NON è la festa di S. Marcellino e S. Pietro martiri, ma la Festa della Repubblica. Questa è la Festa di TUTTI gli italiani, la prima solo di qualche cattolico e si presta a una riflessione. La Festa della Repubblica è basata su fatti storici, per quanto edulcorati. La festa di S. Marcellino e S. Pietro martiri invece è basata su miti e falsi storici propinati dalla Chiesa e dagli “intellettuali” al suo servizio desiderosi di guadagnarsi il paradiso.
    Difficile che Pietro possa essere arrivato a Roma, se non altro perché a differenza di Paolo NON era un cittadino romano. E il Vaticano, sul quale è stata costruita la basilica di S. Pietro, non è altro, come dice il suo stesso nome, il colle dove VATICinavano i sacerdoti mitraici. La cui festa del Dies Solis Invicti celebrata il 25 dicembre è stata poi copiata dalla Chiesa inventandosi il Natale spostandolo così dall’Epifania. Che è stata regalata alla befana.
    Tre pater, ave e gloria.

  28. Sylvi
    Sylvi says:

    x Pino e tutti

    Oggi la mia bandiera tricolore garrisce al borin!
    E la vostra?

    Sylvi

  29. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo,

    a proposito di Grecia. Noi eravamo a Cefalonia, passeggiavamo per Argostoli lungo il muro di una casa.
    Parlavamo fra noi, italiano ovviamente, quando si apre una porticina e ne escono due signore di mezza età. Ci dicono sorridendo: -Italiani? Ah, italiani- greci una fasa una raza.
    Parlavano discretamente italiano e ci mettemmo a chiacchierare. Venne fuori ad un tratto la strage di soldati italiani a opera dei tedeschi avvenuta poco distante da lì..Le signore ci raccontarono che la strage fu opera dei soldati tedeschi e che i soldati italiani ne furono le vittime. Ci indicarono anche il luogo dove avvenne l’eccidio.
    Questo sì, caro Uro, mi parve una chiacchiera per turisti e tutto finì là.
    A casa però mi venne la curiosità di capire un po’ di più della vicenda e venni così a scoprire che per alcuni i morti erano novemila tutti partigiani ( governo Ferruccio Parri), per altri oltre duemila tutti solo
    soldati.
    Per l’Unità erano eroi della Resistenza, per altri soldati che obbedivano a degli ordini dei loro comandanti. Elena Aga Rossi
    Insomma un bel casino che mi pare non sia chiaro nemmeno ai giorni nostri.
    E’ indubbio che la sx voleva arruolarli fra i partigiani, di sx ovviamente.
    Io ho il ricordo di quelle due signore che espressero pietà e umanità per quei morti.

    Aggiungo però che la Resistenza italiana, quella di sx, perchè c’era solo la sx, abbia fagocitato tutte le vicende belliche riportandole soltanto agli eroismi dei resistenti loro e tacciando “gli altri” di vigliaccheria se non peggio.
    E’ così che ancora oggi si fa Storia in Italia!

    Sylvi

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