Trump: probabile disco verde alla banche USA per riprendere a speculare. Con danni anche per l’Italia

Con Trump le banche tornano libere di speculare?

Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

A meno di due settimane dalla sua nomina, con un sorprendente “Executive Order On Core Principles for Regulating the United States Financial System”, il presidente Donald Trump ha cancellato la riforma di Wall Street e del mercato finanziario americano conosciuta come “Dodd-Frank Act”.

Le grandi banche “too big to fail” potranno da oggi tornare ad operare come prima delle crisi globale del 2008, senza restrizioni, senza regole e senza controlli più stringenti.

Questa decisione potrebbe avere delle ripercussioni pericolose e devastanti sul fronte economico e finanziario internazionale, soprattutto in Europa.

La Dodd-Frank, voluta da Obama dopo il fallimento della Lehman Brothers, avrebbe dovuto mettere dei freni alle operazioni finanziarie più rischiose. Tra le restrizioni previste c’era quella specifica di mantenere le operazioni speculative entro un limite percentuale delle loro attività. Erano previsti inoltre maggiori controlli per le banche con 50 miliardi di dollari di capitale che venivano considerate di “rischio sistemico”.

Pur non essendo una legge perfetta essa era stata, anche se parziale, una risposta alla crisi.

Come prevedibile, dopo la sua introduzione, il sistema bancario americano ha operato in modo sistematico e continuo per neutralizzarla.

Adesso, con un colpo di penna, Trump, che già in passato l’aveva definita “un disastro che ha danneggiato lo spirito imprenditoriale americano”, la abroga!

Lo abbiamo scritto qualche settimana fa quando Trump indicò Steve Mnuchin come suo ministro delle Tesoro. Ci sembrò che l’arrivo nell’Amministrazione di ex grandi banchieri avrebbe potuto significare una sicura involuzione a favore dei mercati finanziari.

Mnuchin è stato a capo della Goldman Sachs, una della banche più aggressive nel mondo della finanza. Non solo, nella nuova Amministrazione sono stati imbarcati altri grandi banchieri, tra questi Gary Cohn, ex Goldman Sachs, come direttore del Consiglio economico della Casa Bianca, e Wilbur Ross, ex capo della filiale americana della banca Rothschild, come capo del Dipartimento del Commercio.

La decisione di Trump è arrivata dopo il primo incontro del cosiddetto “Strategic and Policy Forum”, che è il suo gruppo di consiglieri privati, tra i quali Jamie Dimon, capo della JP Morgan e Gary Cohn. Quest’ultimo più volte ha dichiarato che le banche americane continueranno ad avere una posizione dominate nei mercati finanziari internazionali “fintanto che non ci escludiamo noi stessi attraverso un sovraccarico di regole”.

In altre parole si ritorna, purtroppo, al leit motiv secondo cui i mercati si autoregolamentano meglio senza interferenze e direttive del governo.

Al termine dell’incontro Trump ha addirittura dichiarato che “ non c’è persona migliore di Jamie Dimon per parlarmi della Dodd-Frank e delle regole del settore bancario”, mostrando un entusiasmo in verità degno di migliore causa.

Intanto l’ordinanza esecutiva impegna il Segretario del Tesoro, che dovrebbe appunto essere Steve Mnuchin nel caso ottenga l’approvazione del Congresso, a preparare entro 4 mesi un rapporto per una nuova regolamentazione del sistema finanziario. Si è ingenui chiedersi chi saranno i veri beneficiari di tali proposte?

Contemporaneamente è stato firmato un altro memorandum presidenziale soppressivo della regola secondo cui i consulenti devono anteporre l’interesse dei loro clienti a qualsiasi altra considerazione. Secondo Trump va invece rafforzato il principio secondo cui i cittadini devono liberamente fare le loro scelte finanziarie. Non è una cosa da poco. Infatti, in questo modo se un risparmiatore accetta di comprare un titolo ad alto rischio, anche senza capire bene i termini dell’operazione, non potrà in seguito lamentarsi delle eventuali perdite

Non è un caso che la stampa finanziaria di Wall Street abbia salutato le citate decisioni come una coraggiosa scelta di ritorno ad una accentuata deregulation.

Tali decisioni non possono non suscitare diffuse preoccupazioni in quanti continuano a ritenere che l’economia reale debba essere centrale e tutelata rispetto alle attività speculative.

Perciò le dichiarazioni di Trump, circa una nuova legge Glass-Steagall relativa alla separazione delle attività bancarie, suonano false o come delle mere battute elettorali. C’è da sperare che la proposta di legge per reintrodurre la Glass-Steagall, presentata al Congresso da un gruppo bipartisan appena prima dell’emissione dell’ordine esecutivo, venga discussa e approvata.

E’ ancora presto per dare un giudizio definitivo sull’Amministrazione Trump, ma questi segnali sicuramente non depongono bene.

*già sottosegretario all’Economia **economista

49 commenti
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Continuo a non capire di chi siano “le vecchie frontiere, che non avevano assolutamente nulla di storico e di reale” e che i russi avevano acettato. Si tratta delle frontiere della Russia, dell’Urss o degli altri Paesi ex colonie europee?
    pino

  2. Uroburo
    Uroburo says:

    Si tratta delle frontiere INTERNE dell’URSS che dividevano le varie repubbliche: la Russia dall’Ucraina, il Kazakistan dalla Russia, le repubbliche dell’Asia Centrale tra loro, le repubbliche del Caucaso. ecc.
    Sono tutte frontiere decisa in epoca staliniana, non si sa bene sulla base di cosa, certo non delle caratteristiche degli abitanti. Sono in realtà delle frontiere artificiali che gli Occidentali hanno voluto erigere a confini di stati che erano uniti da almeno due secoli con continue mescolanze di popolazione. Una situazione “balcanica”, un ginepraio irrisolvibile…. U.

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Se ho capito bene, sostieni che sono stati gli occidentali a voler tracciare i confini degli Stati interni all’Urss. Una o due righe prima hai però detto che quelle frontiere le ha decise Stalin. Stalin ha tracciato quelle frontiere perché volute dagli occidentali? Mi par strano. O almeno nuovo.
    pino

  4. caino
    caino says:

    Leggete bene questa intervista !

    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/berdini-sto-male-sono-idiota-c6385fb7-4290-408c-a389-42feecea8ecb.html

    Si sente dire che Berdini fosse persona seria e stimata ,(perfino un po’ anarchico, che però nella galassia non vuol dire nulla, ognuno è un po’ anarchico ,a modo suo).

    Che ipotesi si possono fare, al di là del contenuto.
    A )Berdini ha detto della Raggi ,quello che realmente pensava.

    B) Berdini è un idiota ,veramente, ma a questo punto lo è due volte.

    C)La questione dello stadio de Roma , è dirimente, per cui Berdini ha voluto fare veramente quell’intervista, magari gli è solo scappata qualche parola di troppo ,un modo come un altro per uscire dalla Junta,direi però molto equivovo o se volete ” stupidino” (a mio avviso).
    Dica dunque come la pensa Lui sullo Stadio de Roma e invece cosa pensano i “quattro del Pater Noster”

    D ) Avete altre ipotesi ?(serie) oltre al “buon uomo in fondo ..

    caino

    Consigli per gli acquisti

    Avendo se pur nel mio piccolo in qualità di PA,(vera disgrazia al giorno d’oggi) avuto modo di frequentare dei giornalisti,(ovvio non a questi livelli , ma molto ,molto, più in basso ,mi ricordo di aver sempre rispettato un piccolo decalogo..
    A )Mai lascirsi andare a confidenze
    B ) Mai dopo cena Basta un bicchierozzo in più )
    C) Se ti chiedono notizie o interviste, sempre queste in forma ufficiale, tu dietro la scrivania ,loro dietro, possibilmente su una sedia più bassa),nella sede ufficiale.
    E) Se proprio si vuol fare “una confidenza” accertarsi che il tipo non abbia un registratore ,oppure deve essere persona fidata-issima ,per cui si fa finta di non volere che la notizia venga diffusa, in verità è proprio quello che si vuole. Per la serie qui lo dico , qui lo nego.

    Bisogna pur sopravvivere…

  5. caino
    caino says:

    Dimenticavo…
    Dal lato del giornalista

    A ) ci sono delle “cose” che (sembra incredibile , tutti sanno o intuiscono) ma nessuno scrive..si aspetta l’altro, che magari ha spalle più larghe
    B Conoscere a fondo gli interessi del proprio editore, per cui non si sa mai ..credere poco alle garanzie del “direttore”
    C) farsi un Blog, se si vuol dire quello che si pensa veramente

    Vado a leggermi di Maurizio Ferraris : ” L’imbecillità è una cosa seria ” ed. Il Mulino

  6. caino
    caino says:

    Infine , dimenticavo ancora…se non ci fossero i giornalisti e i giornali ,sapremmo una beata fava.
    Per cui in tutti i casi, (anche quelli peggiori) che Giove li protegga !

    caino

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    quando un politico (compreso i politici cosiddetti tecnici) dice: Sono stato un c……e bisogna credergli ad occhi chiusi. E’ quel che ho fatto a proposito del “caso” Berdini.
    Il quale ha, secondo me con tutta evidenza, detto quel che pensava e poi si è pentito di aver pensato quel che aveva detto.
    Un uomo dalle convinzioni granitiche!…. U.

  8. sylvi
    sylvi says:

    x Uro

    So di avere un atlante storico da qualche parte, chissà se lo trovo…perchè mi hai mosso una pruriginosa voglia di osservare la carta geografica della Russia ante Rivoluzione di Ottobre.
    La carta ce l’ho in testa confusamente.
    Altrettanto confusamente scrivo quel che ricordo.
    Tutto parte, per quel che riguarda i russi ( i numerosi altri popoli che abitavano quelle terre sono un bel guazzabuglio) dalla Rus di Kiev. Il re, forse Oleg, ebbe due figli ed avvenne la prima suddivisione del regno:attorno al ‘3oo in russi di Kiev e russi di Mosca.
    Mi diceva, a Kiev, la guida ucraina che i russi nascono a Kiev poi si allargano in tutto il territorio.
    Ho avuto l’impressione che volesse dirmi che è Mosca che deve sottomettersi a Kiev, non viceversa!
    Nel ”700 e ‘800 gli Zar con innumerevoli guerre si allargarono a nord ( la Carelia fino alla Finlandia ), a est e a sud lungo la catena del Caucaso.
    Credo che la suddivisione nell’Urss fosse opera staliniana, quella odierna si sa com’è. Certo che ritengo che il contenzioso più importante sia sicuramente quello con l’Ucraina, soprattutto per la parte sud-orientale che l’Ucraina non può permettersi di perdere perchè ricca di materie prime, ma abitata da russi che non hanno mai accettato di essere ucraini.
    Mi rendo conto che il mio è un discorso privo di fonti e documenti, ma cercherò quell’atlante , altrimenti quei territori continueranno a ronzarmi in testa peggio di una zanzara.

    Sylvi

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    il problema è proprio questo: posto che le frontiere di epoca zarista avessero un senso, l’avevano solo sul piano storico perchè facendo parte di un unico stato le popolazioni si mescolavano in continuazione. Non parliamo poi delle mescolanze di popolazioni nell’epoca sovietica!…
    Trasformare frontiere interne in frontiere statali internazionali è una faccenda complicata,pericolosa e foriera di infinite tensioni.
    E, alla fin fine, il problema con la Russia è cosa si vuole farne. La si vuole unita o divisa in tanti piccoli staterelli (che era l’obiettivo degli Occidentali dopo la rivoluzione)? Ed in tal caso chi manterrà un po’ di ordine in quell’area? E chi se la mangerà, noi o la Cina?
    Secondo me è meglio una Russia unita che stabilizzerebbe una gran fetta del pianeta, ma pare che gli astuti Occidentali la pensino diversamente, compreso i gegnali europei, non paghi dei grandi successi nei paesi arabi.
    A volte penso che riusciamo ad esser peggio dell’Useggetta, se non fosse che quello è grosso e noi siamo solo dei moscerini senza importanza. U.

  10. sylvi
    sylvi says:

    …..Non è che il mercato richiede granché ,(di istruzione) per raccogliere pomodori, zucchine, cavoli ect,ect, rispondere ai “call center” a mio modesto avviso vanno bene anche gli sgrammaticati….Caino

    caro Caino,
    prendo spunto da quel che hai affermato più sopra e dalla lettura del Messaggero Veneto alle pagine di offerte di lavoro.
    Sul giornale a quel 40% di giovani disoccupati vengono soprattutto richieste abilità come “tubisti montatori” in aziende metalmeccaniche, “operatori per macchine del legno” e “assemblaggio sedie, stondanti bacci, cavatrici” ??? persino la CGIL Caaf della Carnia cerca personale con conoscenza fiscale…mica personale da istruire…no, quello già istruito da altri!!!
    Ma soprattutto ricorrono quotidianamente offerte di lavoro stagionale ( da marzo a fine agosto) nelle gelaterie da Monaco e un po’ in tutta la Germania, a Vienna in Austria.
    Mi sono informata: 6 giornate lavorative settimanali di 8/9 ore, vitto e alloggio e cr 1200 euro netti mensili. Non è indispensabile la conoscenza del tedesco ma…dico io…, già che c’è uno potrebbe anche impararlo per aggiungerlo al suo curriculum.
    Vivrebbe in una grande città, farebbe una esperienza preziosa e in sei mesi si porterebbe a casa un gruzzoletto non proprio ininfluente .
    Nessuno nega che possa essere un sacrificio, che il lavoro possa essere duro, ma sono sei mesi, non è tutta la vita.
    Diresti che è come raccogliere pomodori o zucchine? Che poi…io in Francia sono stata a vendemmiare senza tante storie…ho imparato le parolacce e le strutture sintattiche più strane in francese.E soprattutto non dipendevo dai soldi di mia madre!
    Ai miei figli appena diplomati ho indicato la stessa strada provvisoria.

    Si è molto ricamato in questi giorni sulla drammatica lettera che il trentenne friulano lasciò suicidandosi.. Si è gridato al precariato che uccide i nostri giovani.
    Non è questo o non è solo questo…se si fosse letta con attenzione la lettera.
    Io credo che, volendo, e leggendo attentamente, si sarebbe dovuto capire ben altro.
    Forse questi ragazzi, più che di un lavoro già confezionato, avrebbero bisogno di iniezioni di ottimismo, di coraggio e di speranza
    Leggendo fra le righe e riflettendo si sarebbe dovuto capire che il disagio era proprio nella fine della speranza; nell’incapacità di trovare il bandolo della speranza che non ti viene offerta già confezionata e senza fatica.

    ciao
    Sylvi

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    siamo proprio sicuri che il sistema del capitalismo post-industriale (finanziario) possa offrire speranza ai più (quelli che il redivivo Karletto avrebbe chiamato proletari, magari con colletto bianco)?
    La speranza mi sembra merce rara oggidì, perfino in Mitteleuropa… U

  12. sylvi
    sylvi says:

    caro Uro,

    ma come possiamo trovare speranza e trasmetterla se noi per primi non abbiamo il coraggio di combattere il sistema?
    Il sistema è fatto di uomini, potenti ma uomini, che sono arrivati dove sono anche per inerzia e insufficienza di chi doveva ribellarsi e combattere e non l’ha fatto.
    In fondo piccola borghesia e proletari col colletto bianco , pur di racimolare le briciole dei privilegi, pur di illudersi di cavalcare l’onda, senza troppi sacrifici però, hanno mal scopiazzato i pescecani.
    E da tonnetti si sono sentiti pescecani.
    Vivere una vita, agire ogni giorno con correttezza e rettitudine, lo sai come me, non è facile; non si diventa improvvisamente ricchi e potenti; bisogna avere obiettivi che sono diversi da quelli correnti, sono obiettivi scomodi e faticosi.
    Li abbiamo inviati noi questi messaggi ai giovani? Forse non tutti e non a sufficienza.
    Ora? Volente o nolente una nuova strada la debbono trovare loro. Come? Non lo so.
    Con la violenza? Spero di no; ma anche la violenza presuppone fatica e coraggio e anche speranza.
    E dati i tempi non porta sicuramente al sol dell’avvenire.
    Certo che restare nel nido ad attendere il vermetto dalla mamma non è la soluzione.
    Io ho pianto quando spintonavo i miei figli perchè lasciassero il nido, ma nessuno mi ha visto piangere!
    E anche se non appartengono alla specie pescecani,i miei figli li vedo contenti di essere semplici tonni, vivi e vitali.

    ciao
    Sylvi

  13. Peter
    Peter says:

    Bene bene, Flynn, il consigliere di Trump in materia di sicurezza nazionale e’ stato licenziato per via di comunicazioni segrete con Mosca. Trump sapeva da settimane e non ha fatto nulla.
    L’unico leader di rilievo nel mondo che Trump non ha mai insultato (anzi lo ha elogiato) nei suoi numerosi sproloqui da un anno a questa parte e’ Putin. Due piu’ due…

    Direi che l’impeachment diventa sempre piu’ probabile e vicino.
    Dico bene, Popeye?

    P.

  14. Popeye
    Popeye says:

    X Peter
    Credo di no. Flynn è stato licenziato perché non era stato onesto nella sua consulta con il vice presidente. La polizia federale FBI e la NSA hanno il registrato colloquio tra l’ambassatore Russo e Flynn e non c’è niente di male nel colloquio. I Democratici e certi Repubblicani che sono contro Trump e il media hanno costruito un castello sul nulla parlando di impeachment. Il vero problema è il fatto che questa perdita di notizia del colloquio è stato fatto da gente che fanno parte della CIA/NSA che è totalmente contro legge. In nessun modo compromette la posizione di Trump. Però è una indicazione che c’è gente in quesi rami di governo che odiano Trump e non vogliono un accordo con la Russia. Trump adesso e alla caccia di queste persone.
    Non credere a tutto quello leggi o vedi dai giornali liberali. Loro fanno parte e complottano con la gente che ha dato l’informazione (leaked) al New York Times e Washington Post.
    Inoltre il processo di impeachment deve essere iniziato dalla camera bassa (deputati) del congresso che è sotto controllo dei Repubbicani per almeno i prossimi due anni. Dubito che la camera dei deputati portano articoli di impeachment contro Trump.
    Un caro saluto.
    Popeye.

  15. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    E’ talmente ardente il suo auspicio di veder Trump, con qualsiasi mezzo, fuori dalla Casa Bianca, che io le consiglierei una devota Novena , magari a Santa Rita da Cascia considerata la Santa dell’impossibile.
    Dunque, caso mai non ricordasse, la Novena, pratica religiosa medioevale, consiste in preghiere, rosari e invocazioni per nove giorni.
    Se alla fine non c’è l’impeachment per Trump, significa che Trump è destinato a durare alla Casa Bianca per il tempo che gli hanno concesso i suoi elettori, anche se ciò non piace al NYT e al Guardian inglese!
    E poi ascolti Popeye, legga giornali non brutalmente schierati!

    Sylvi

  16. sylvi
    sylvi says:

    Invece, scendendo sul pratico, ascoltavo oggi le proteste dei taxisti in tanta città italiane, Trieste compresa.
    Ora, a me capita di andare a Trieste e di fermarmi per una settimana.
    Accompagno e riprendo mio nipote alla Scuola Materna usando il taxi; la città è troppo caotica per usare mezzi privati.
    Vorrei, quindi chiedere ai taxisti come mai la distanza tra casa e scuola è sempre uguale mentre la tariffa è variabile…una volta pago 8 euro, altre 10, o 11, o 9, finanche 12euro.
    Loro dicono che così segna il tachimetro.
    Io ho il dubbio che all’andata la Bora soffi a favore, al ritorno è contraria!
    Qui non si tratta di bazzecole , ma di euri contanti e se venisse un po’ di sana concorrenza farebbe bene anche al mio portamonete.

    Sylvi

  17. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,

    parrebbe che “il missilistico balistico” dalle tue parole , non sia un elemento schierato.
    In effetti l’idiosincrasia che provi per Peter , ti porta a fornirgli pure “cattivi consigli”.
    Non essere così “cattiva ”

    caino

  18. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    ognuno ha i suoi gusti, sia ben chiaro ….
    Però preferire Trump a Peter mi sembra una cosa da matti!
    Un saluto U.

  19. Peter
    Peter says:

    Il vero punto e’ che non vale neanche la pena di replicare….
    Scusate tanto.
    Infatti e’ da tempo che persino FOX NEWS, si ripeto Fox News, attacca Trump nel senso di chiedergli spiegazioni sui rapporti di lui e dei suoi collaboratori coi russi. Trump risponde ‘fake news’ come un ritornello ma non da’ spiegazioni. Accusa ed insulta abitualmente TUTTI i media.
    Oltre a giudici, attori, e chiunque lo critichi.

    Ora, chiedo a Popeye, anche Fox News e’ allineato con NYT, Washington Post e Guardian??!!

    Quello dei media ‘schierati’ di Sylvi e’ il ritornello tradizionale e scocciante della destra in Italia.

    Nixon subi’ impeachment per molto, molto di meno.

    Vedremo.

    P.

  20. Popeye
    Popeye says:

    X Peter
    Nixon non subìb l’impeachment ma lascio la carica di presidente quando richiesto da quattro politici Repubblicani.
    Fox News non è totalmente schierato con Trump. Per la maggior parte sono con Trump. I più noti contro Trump era Megyn Kelly che adesso ha lasciato e ha andato con NBC, e Shepard Smith che ultimamente si è scatenato contro Trump specialmente ieri dopo la conferenza stampa di Trump dove massacrò la stampa specialmente la CNN per le notizie false.
    Popeye.

  21. sylvi
    sylvi says:

    cari Caino e Uro,

    non solo a me di Trump non importa “una beata fava”, come diresti tu Uro, ma mi è anche sommamente antipatico perchè è volgare, enormemente kitsch nell’aspetto fisico, e con l’arroganza del parvenu che ha fatto i soldi e li esibisce, cominciando dalla moglie che nemmeno con vestiti i haute couture e spacchi chilometrici riesce a nascondere di essere nata e cresciuta in un villaggio della Carniola orientale.
    Dicono che sia intelligente, dev’essere vero se riesce a reggere cotanto marito.
    Chiarito ciò, e leggendo i post di Peter e le sue giaculatorie contro un uomo che la maggioranza degli americani ha scelto democraticamente a rappresentarli, per aiutarlo nelle sue paturnie l’ho immaginato nel suo salotto, inginocchiato sulla moquette intento a biascicare rosari perchè qualche Santo lo esaudisca e faccia dono di un impeachment magari su misura al “ciuffolotto biondo”.
    Era soltanto un consiglio amichevole; mi ero dimenticata che nominare Santi e rosari su Arruotalibera è peggio che legare Belzebu nell’acquasantiera del Duomo!

    Leggo su Repubblica che i maggiori giornali americani, in crisi di lettori e di vendite, si sono rinvigoriti parecchio sputtanando il loro Presidente.
    Che sia solo per amore della Patria?!?
    E poi infine, perchè dovremmo avere solo noi rogne ormai insopportabili assistendo al travaglio della sinistra nostrana? Ma a voi non vengono ancora i conati di vomito a vedere, a leggere e a sentire i nostri rivoluzional-riformisti?
    O vi volgete all’America per non guardare la nostra fogna casereccia?

    Sylvi

  22. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Il punto e’ che Trump e’ il presidente della maggiore democrazia del mondo, (o demoplutocrazia come direbbero alcuni, ma comunque si vota e vi sono determinate garanzie), e puo’ fare molti piu’ danni del premier italiano di turno.

    Le novene dalle mie parti erano messe quotidiane per nove giorni in onore di un santo. Io non ci andavo mai ma i miei non se ne perdevano una.

    P.

  23. Peter
    Peter says:

    Invece consigli pratici che mi farebbero comodo sarebbero su come far rigare dritto muratori poco onesti. Never mind.

    P.

  24. caino
    caino says:

    Cara Sylvi,

    al di là dei valori della democrazia in sé e per sé, resta il fatto che parafrasando non so più chi ,unendo in una catena tanti anelli deboli, non si forma una catena robusta, mettendo insieme tanti idioti non si ottiene un “essere” furbo.
    A volte le “medie “non portano a risultati medi, possono esservi picchi di eccellenza come picchi di imbecillità.
    E’ questo un limite evidente.
    Dopodiché se si sposta l’attenzione dai “valori ” agli ” interessi”, allo studio della composizione della società, alla storia ect,ect ,si possono avere risposte più univoche , di tendenza si potrebbe dire.
    Può piacere o meno, ma gli individui presi singolarmente possono “saltare e ballare ” affogarsi nei loro desiderata palesi e più sovente “nascosti “,ma ne restano inesorabilmente schiacciati, anche gli imbecilli di natura e quelli di convenienza.

    caino

  25. caino
    caino says:

    X Sylvi (ma anche per chi ha voglia di leggere )

    Il fenomeno Trump ,va seriamente preso in considerazione , ma non tanto per gli aspetti “esteriori” od estetici che induce , ma va affrontato con una più seria analisi.
    A tal scopo prendo a prestito questa “chiosa ” finale di un più lungo post :

    Nel divenire della crisi generale–storica del modo di produzione capitalistico, dunque nel tempo della crisi sociale e politica del sistema borghese, prende corpo e si afferma una tendenza alla proliferazione selvaggia dei linguaggi, alla schizofrenia della cultura, vale a dire una tendenza sempre più marcata del processo di disintegrazione, frammentazione, implosione della formazione ideologica in un pulviscolo di “culture” in lotta fra di loro; uno sfaldamento che travolge insieme al mito unitario della cultura dominante anche la sua identità.

    tratto da :http://diciottobrumaio.blogspot.it/2017/02/troppo-facile-dargli-del-matto.html#comment-form

    per chi avesse voglia di leggerlo .
    Personalmente io (piaccia o non piaccia ) mi trovo in accordo con l’autore.

    caino

  26. caino
    caino says:

    IL VOLO DELL’ANGELO

    Cara Sylvi,
    e così il “volo dell’angelo” ha aperto ufficialmente l’ennesimo carnevale di Venezia.
    Carnevale serio direbbe qualcuno e non una carnevalata cui sovente ho avuto modo di assistere, con ampia partecipazione di carri “coscritti” con precoci protagonisti la cui unica rappresentazione scenica è quella di un precoce avviamento all’alcolismo.
    A questo punto visto il tuo ultimo “post”, in cui chiedevi una analisi della “sinistra” non saprei se ascrivere l’attuale spettacolo più a una “carnevalata” che ad Carnevale serio.
    Mi salva la considerazione personale che tutto sommato il PD non è mai stato, semmai lo sia stato un partito di sinistra.
    A discolpa dei protagonisti (tutti) va la considerazione che la vera ragione per cui il dibattito stenta assai è che in fondo mancano le soluzioni sia da una parte che dall’altra e che anche gli scissionisti eventuali né siano privi. (di soluzioni).
    Verrebbe la pena di “ricordare” che la mancanza di soluzioni non risiede tanto nella denuncia dei problemi (di quelli se ne sentono a iosa e ve ne sono a iosa ),ma dell’impossibilità cogente di avere delle proposte nell’attuale situazione politica mondiale , europea ed italiana ,di prendere atto che il sistema della “redistribuzione ” o del welfare (come già da me più volte sottolineato ), non funziona più data la natura irreversibile ” di questa crisi.
    Inutile pure gli sforzi di Pikkettiani o neo- keynesiani come detto da un mio amico.
    Si stenta a prenderne atto, si nasconde o si ignora il problema ,si camuffa dietro a quintalate di parole.
    Tanto vale a questo punto che rimangano insieme per la continuazione di un buon partito di Centro, così come è sempre stato il PD , in ultima analisi.
    Ma non vedo nemmeno sfracelli se ci fosse una scissione ,altro non sarebbe che riproporre l’incapacità di risolvere con una diversa angolatura verbale.
    Il bello della vicenda è che nessuno altro a Destra può avere la bacchetta magica, se non quella del vantaggio (momentaneo ) dello “sproloquio” costante e ripetuto che tanto va di moda, semmai le conseguenze possono essere più gravi (come nel trumpismo), ma va da sé che non ci resta che attendere gli eventi prossimi futuri, e se saranno infausti ,c’è poco da fare.
    E sì mia cara è pure finita l’epopea dei Tancredi del Gattopardo , che almeno conservava una sua vitalità e una ragione storica per cui esistere, corroborata da una sua venatura “aristocratica ” come il Carnevale di Venezia.

    caino

  27. caino
    caino says:

    Un Flash !!

    da Wikipedia :

    Nella primavera del 1940, alla Yale University, venne fondato l’America First Committee per contrastare la linea interventista di Franklin Delano Roosevelt e promuovere l’isolazionismo; in ottobre Lindbergh, a Yale, parlò a tremila persone chiedendo che l’America riconoscesse “le nuove potenze europee” e dichiarando che “la razza ebraica” era tra coloro che con più forza ed efficacia spingevano gli Stati Uniti, “per ragioni che non sono americane”, verso l’intervento nella guerra. La moglie Anne Morrow Lindbergh pubblicò il suo terzo libro, The Wave of the Future, definito dall’allora Ministro degli Interni Harold Ickes “la Bibbia di ogni nazista americano”.

    Sorvolando sulla medaglia del Fuhrer con ben quattro svastiche ben in vista, val la pena di ricordare che Trump non è stato l’inventore della locuzione American First, bensì Charles Augustin Lindbergh e di un programma ben definito di isolazionismo.
    Altri tempi….oppure per la serie corsi e ricorsi ,o anche la prima volta è una cosa seria dopo una farsa.
    Certo è che Lindbergh non è diventato presidente degli USA e che così a vista, non sembra ricalcare l’estetica di Riccardin dal Ciuffo.
    I problemi però restano, al di qua e al di là dell’Atlantico, per non nascondere quelli del Pacifico e a me paiono forse più gravi di quelli di un tempo.
    Una grande differenza è che questa volta parrebbe non esistere il problema ebraico. E sì, il mondo si è allargato e contemporaneamente ristretto.

    caino

  28. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    Venezia è ormai una carnevalata , per non dire peggio, quasi tutto l’anno: turisti seminudi d’estate che bivaccano in Piazza S. Marco; angoli pieni di fascino trasformati in vespasiani; e non continuo l’elenco lunghissimo delle sconcezze che degradano tanta bellezza e tanta cultura.
    Non sono mai stata a Venezia durante il Carnevale, soffro di fobia delle grandi aggregazioni di popolo.
    Invece sono stata a Venezia parecchie volte nei primi giorni di Quaresima.
    La città ripulita di coriandoli e altre schifezze; le calli, i rii, i campi e i campielli ridiventati luoghi di vita dei veneziani, i vaporetti non più una bolgia, ma ritornati accessibili a pochi, scivolano lungo i canali nella nebbia leggera di febbraio.
    Un incanto!
    Purtroppo quest’atmosfera di sogno dura poco.
    Dopo pochi giorni ricomincia la turpe sarabanda dei barbari che dilagano e usano la città come una turpe vetrina del loro esserci.
    Così Venezia celebra per poco il suo Carnevale storico, qualche giorno di quaresima d’incanto e il resto dell’anno è una carnevalata.
    Vedi, ai turisti non importa un fico secco di Venezia, delle sue meraviglie, della sua storia e civiltà, a loro basta dire , armati di selfi, io c’ero!
    Si potrebbe dire la stessa cosa dei politici che bazzicano il PD. A loro non importa niente di ideologie, di sana politica come amministrazione della Cosa pubblica, di tutti gli elettori. A loro basta dire: io c’ero, magari seduto sullo strapuntino dal quale non mi schiodo.
    Forse, dopo il carnevale della scissione verrà qualche giorno di quaresima,speriamo, quando anche noi gente qualunque riprenderemo fiato, e leggeremo sul giornale soltanto le vicissitudini della Raggi a Roma. E Roma, meno male, è lontana!

    Sylvi

  29. caino
    caino says:

    C’è una LEGGE !

    C’è una legge ,mi sembra di ricordare,che prevede l’interruzione volontaria di gravidanza, in strutture pubbliche con assistenza di personale qualificato.(Oltretutto confermata da un Referendum)
    C’è un’altra legge che permette l’obiezione di coscienza.
    Ora la legge originaria, non poteva certo “normare” in anticipo la possibilità di obiezione, ovvero prevedere in anticipo quanti sarebbero stati gli obiettori.
    Ora ,visto che il personale qualificato ASSUNTO e PAGATO da tutti noi ,non può impedire lo svolgersi normale di un diritto sancito è più che evidente che quanto previsto dalla Regione Lazio e dal San Camillo sia perfettamente legittimo. al fine di garantirlo.
    Per soprammercato “direi” , tanto per accontentare i “devoti “Etici” capitalisti , “direi” che si possa pure invocare le Leggi di Mercato.
    Sarebbe come se un operaio si rifiutasse di svolgere una mansione , una volta assunto come tornitore, poiché il pezzo prodotto è un elemento di un’arma micidiale,(semmai poteva informarsi prima di cosa produceva quella ditta) e lui è ETICAMENTE contro la Guerra.
    Ora di cosa pensino i padroni su questo argomento , non è nemmeno il caso di perdere del tempo, e sicuramente i Vescovi ,la Quei, verrebbe in aiuto ai padroni, ne sono sicuro.
    Lorenzin ,vai a berti una tisana.

    caino

  30. sylvi
    sylvi says:

    caro Caino,

    mia zia suora sta per compiere 98 anni in condizioni psichiche eccellenti.
    Fatica a camminare…ma qualche magagna deve pur averla!
    Parliamo di tutto, legge l’Avvenire, giornale dei Vescovi, guarda il TG.
    Il preambolo per dire che ci vogliamo molto bene e quindi sono molto pochi gli argomenti che evitiamo.
    Uno di questi è la legge 194 sulla interruzione della gravidanza.
    Abbiamo tacitamente stabilito che non c’è modo di trovare la quadra fra la legge morale e la legge civile.
    Ricordo che anni fa, dopo accesa discussione, ho chiuso il discorso dicendole che io condanno l’aborto come scelta personale ma non sono il Padreterno per giudicare le motivazioni delle altre donne.
    E’ la legge civile che tutela la donna, non quella morale; e da donna vivo un guazzabuglio di sentimenti su una scelta tanto difficile e indelebilmente dolorosa.
    Una donna con un compagno affettuoso e una vita economicamente dignitosa non abortisce!
    La 194 era nata per tutelare tutte le altre e non affidarle alla mammane.
    E lo Stato avrebbe dovuto dare gli strumenti legali e sociali per sostenerle.
    Ora che ne è dei Consultori? Anche qui si viaggia, in Italia, a macchia di leopardo, con al Sud Consultori chiusi e, sia medici che ostetriche, infermieri, portantini ecc. che si scoprono al 90% o di più obiettori di coscienza: Tutti molto morali e religiosi?!!!
    Io in questa moralità generale ci vedo molto marcio sulla pelle, al solito, delle donne.
    E allora io credo che chi ha il potere e il dovere di far rispettare le leggi dello Stato debba farlo sempre e al meglio, proprio in nome del dettato di Gesù: a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.
    Poi ognuno andrà avanti con la sua coscienza.
    Però, questo senso civile e legale della legge deve essere sempre prevalente sulla legge religiosa, anche quando altre religioni pretendono di imporre la loro supremazia.
    Anche i musulmani rispettino TUTTE le leggi civili dello Stato, o loro no?
    Oppure due pesi e due misure secondo la sinistra?

    Sylvi

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    sono del tutto d’accordo con il tuo ultimo messaggio (sylvisays: 23 febbraio 2017 en 21:28). Tuttavia riserverei gli strali contro tutti gli immigrati, non solo i musulmani (per altro spesso dei veri lavativi) che ritengono l’Occidente il Paese del Bengodi (cosa in parte vera) a disposizione di chiunque lo chieda nel nome di una pretesa uguaglianza che semmai esistesse a livello di diritti politici e legali (tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge) certamente non esiste a livello dei diritti sociali (epperchè io non sono ricco come Bill Gates, posto che la cosa mi interessasse?).
    In parte questo mi sembra legato alla cattiva coscienza dell’Occidente, il cui passato colonialista risale ancora a non più di qualche decennio fa, un passato per il quale non abbiamo mai messo in atto riconoscimenti ed aiuti (ad esempio: costruire scuole, ed intendo primariamente scuole tecniche, per creare una classe digggerente degna di tal nome nelle ex-colonie).
    Ma in gran parte mi sembra purtroppo legato al fatto che noi stessi abbiamo creduto e crediamo alle panzane della propaganda occidentale: che noi siamo la terra della democrazzzzia e della libbbbbertà, ad esempio. E del welfare, ouuhhhyeaahhhh! Quello che non c’è più nemmeno per noi che però ci siamo dimenticati di dircelo a quelli che ormai arrivano al ritmo di centinaia di migliaia all’anno.
    La banale realtà è che la nostra classe digggerente crede agli asini che volano e fa pagare il prezzo dell’illusione ai povericristi di casa nostra e che a furia di raccontarsi lo storytelling (ouhhyeaahhh!) non sono nemmeno più capaci di distinguere la realtà dalle promesse elettorali.
    Insomma il Banana ha fatto scuola e l’ineffabile Parolaio fiorentino, che del Banana è il vero erede, si mette in guerra contro tutto e contro tutti. Vincendo alla grande all’interno del suo improbabile partito ma preparandosi un’altra gravissima scoppola alle elezioni prossime venture. [E dico subito, a futura memoria, che andrò a votare e che non voterò mai nulla che abbia qualcosa a che fare con il Fronzi de noantri. Mi andrebbe bene chiunque altro chiunque esso sia, ed il mio non è un gesto di stizza ma un calcolo preciso.]
    Insomma, mia cara, dopo tutte le ca….e che l’Europa ha fatto in questi ultimi anni direi che il Fronzi può sentirsi a casa sua….
    Un caro saluto U.

  32. sylvi
    sylvi says:

    caro Uro,

    l’unica certezza che ho è che andrò a votare, come mi ha insegnato mia madre. Per chi??? Non ne ho la più pallida idea…troppe sono ancora le ipotesi. Resta pur sempre la scheda bianca!
    Certo che , togliendo Renzi, chi resta?
    La dx e i grillini auspicano l’uscita dall’Europa, il ritorno alla liretta, propositi che per me sono semplicemente demenziali se frutto di convincimenti politici; ma io suppongo che queste chiacchiere servano ad abbindolare gli allocchi incazzati che si recano al seggio.
    A sx ? Rispettavo Bersani…che delusione! Si è rivelato un ominicchio attaccato ai baffi di D’Alema e incapace di andare al di là delle sue penose metafore sui giaguari da smacchiare e i tacchini sul tetto.
    Ancora più a sx? sx? Dio, o Lenin scampi!
    All’Assemblea gli scissionisti sono arrivati con le bandiere rosse e cantando Bandiera Rossa.
    Ancora? E perchè non tornare alle lotte operaie dell”800? Qui c’è un vacuum terribile non solo di idee ma proprio di percezione del mondo che ci circonda, della interpretazione della globalizzazione e dei problemi che ci pone.
    Chi salverei dal lancio dalla Torre? Cuperlo, per la coerenza, Delrio per insegnarci a procreare, Franceschini che per la cultura ha fatto e fa molto ( bellissimo lo spot sui musei!), Fassino che ha lasciato all’Appendino una Torino già amministrata decentemente,… qualcun altro di qualsiasi corrente PD che ora non mi viene in testa.
    Credo però che sarebbe necessario qualcuno fornito di palle d’acciaio, capace di dire le verità più scomode agli italiani e anche, con atti concreti di dare il buon esempio a un popolo che gridando diritti, diritti, ha completamente dimenticato i corrispondenti imprescindibili doveri.

    Ps: Quali sapori ed odori metti nella carne ad insaporire assieme al vino per fare il brasato?
    Il genero e il nipote di Trieste vogliono carne, carne per condire paccheri, rigatoni, mezze maniche….insomma sto per esaurire la fantasia!

    ciao
    Sylvi

  33. Uroburo
    Uroburo says:

    PER SILVY
    Eccoti qui una ricetta di casa mia che ha un secolo e mezzo. Buon appetito!
    3.1.2. BRASATO AL VINO
    Il classico brasato al vino si fa con del Barolo (infatti le ricette riportano il Brasato al Barolo); si può usare qualunque vino robusto e fermo. Per questo avrei delle perplessità con il Barbera dell’Oltrepò pavese che mi sembra troppo frizzante; non userei neppure il Barbera del Monferrato ma qui i pareri sono discordi. Siccome usare una bottiglia di Barolo, soprattutto se di alta qualità, per la marinata mi sembra uno spreco, ho provato a fare la marinata con del buon Nebbiolo, vitigno uguale a quello del Barolo. Il risultato è buono anche se con il Barolo si raggiungono vette di altissimo livello
    INGREDIENTI. Un chilo e più di carne da brasato [calcolare circa due etti e mezzo-tre etti per persona; ho provato il manzo, il bue, il vitello, l’asino, ed il cervo sempre con ottimi risultati ma con sapori diversi nell’un caso dall’altro];
    [burro 50 grammi: L’aggiunta del burro nel soffritto fin dall’inizio rende più facile che il soffritto bruci; d’altro canto il burro dà un certo sapore…; per unire le due cose ho deciso di fare il soffritto solo con l’olio e di aggiungere il burro solo quando metto tutto nel forno] olio d’oliva; due o tre spicchi di aglio, una piccola cipolla, uno scalogno, una carota, un gambo di sedano;
    un pizzico di curry, salvia, rosmarino, due o tre foglie d’alloro, issopo e timo, cinque o sei bacche di pepe di vari colori, una punta di cucchiaino di noce moscata e di cannella, tre chiodi di garofano, due o tre baccelli di cardamomo, due o tre bacche di ginepro,
    un dado da brodo (anche vegetale), funghi secchi.
    PREPARAZIONE. La sera prima metto la carne in un recipiente alto e stretto, possibilmente non di metallo, e ci aggiungo il vino cercando di coprirla il più possibile; ci aggiungo due spicchi d’aglio schiacciati, l’alloro, la noce moscata, la cannella, i chiodi di garofano ed il cardamomo. Giro la carne qualche volta in modo che tutta possa prendere il sapore del vino e la faccio marinare il luogo fresco e buio.
    Il giorno dopo accendo il forno a 250° e ci colloco una vecchia pentola di coccio turca piena d’acqua bollente. La pentola potrebbe forse essere usata anche sulla fiamma viva ma io non mi fido e quindi metto in atto un sistema più complicato ma redditizio. Abitualmente nel brasato le ricette prescrivono di infarinare la carne prima di farla rosolare ma io non lo faccio perché preferisco un sugo abbondante e più liquido e la farina lo restringerebbe.
    Metto in una pentola di ghisa il burro e l’olio e ci aggiungo uno spicchio d’aglio ed una cipolla, una carota ed un gambo di sedano, il tutto finemente tritato. Faccio rosolare a fuoco molto basso fino a che la cipolla diventa trasparente poi aggiungo una punta di cucchiaio di curry, salvia e rosmarino; giro il soffritto e ci metto la carne nel frattempo tolta dal vino e bene asciugata. La faccio rosolare per una decina di minuti a fuoco vivo da tutti i lati (compreso quelli di testa) poi aggiungo un bicchiere di vino della marinata e lo faccio assorbire bene per un quarto d’ora.

    Nel frattempo colloco il restante vino della marinata con gli odori che vi avevo messo la sera prima, nella pentola di coccio insieme con tutte le altre spezie ed odori. (togliere eventualmente gli spicchi d’aglio schiacciati). Faccio scaldare nel forno per qualche minuto, poi ci metto la carne con tutto il contenuto della pentola di ghisa. Ci aggiungo anche un dado di brodo (anche due se lo voglio molto saporito), va bene anche un dado vegetale perché ha lo scopo di dare sapore; aggiungo anche il burro (che a questo punto non brucia più).

    Metto tutto nel forno e regolo la temperatura su 150° [però voglio provare a 140° e perfino a 120°; e qualcuno mi ha anche suggerito di provare a cuocerlo a 100° ma per otto ore. Il principio di fondo è che una cottura a fuoco basso ma lunghissima preservi meglio il sapore della carne che diventa ancora più tenera. Tuttavia il sapore cambia notevolmente], copro con il coperchio e lascio cuocere controllando ogni mezzora che il sugo non si sia troppo ristretto e rigirando la carne. Se il sugo si restringesse aggiungerei mezzo bicchiere di acqua calda tenuta da parte. La cottura continua per quattro ore o più, sempre controllando che il sugo non si restringa e la carne, regolarmente girata ogni mezzora circa, non si secchi. Dopo un paio d’ore metto i funghi secchi (io uso solo porcini) in una scodella di acqua tiepida, ci metto i funghi per un quarto d’ora e poi metto tutto nella pentola. Alla fine la carne si deve spettare con un cucchiaio (qualcuno dice con un grissino!….). Un quarto d’ora prima della fine controllare il sugo che non deve essere troppo concentrato né troppo acquoso; nel primo caso aggiungere acqua calda, un paio di cucchiai per volta, nel secondo farlo bollire a pentola scoperta sul fuoco vivo fino alla consistenza voluta.
    Classicamente si mangia con la polenta, bevendo un vino uguale a quello della marinata. Ma è ottima anche con del semplice riso bollito.

    SOFFRITTO di MA: “una carota, un gambo di sedano, un poco di prezzemolo, due spicchi d’aglio schiacciati, mezza cipolla media, uno scalogno. Alloro, salvia, rosmarino, timo e/o issopo, 3-4 chiodi di garofano, un pezzetto di cannella lungo 2 cm., due pizzichi di noce moscata, cinque o sei bacche di pepe di vari colori, due o tre bacche di ginepro, due o tre bacelli di cardamomo. Un bicchiere di vino rosso, olio d’oliva (originariamente due cucchiai d’olio e 30 grammi di burro), sale, un bicchiere di brodo concentrato oppure un dado, una manciata di porcini secchi (o freschi se ne hai a disposizione)”

  34. Peter
    Peter says:

    Mi viene di insinuare che se gli italiani in genere avessero la stessa considerazione e premura per la res publica che hanno per l’arte culinaria (e forse anche la selezione delle squadre di calcio, aggiungo pure che non guasta) , fino ad arrivare al culto quasi ‘ossessivo’ dei sapori ed odori, la penisola sarebbe il paese meglio organizzato e gestito al mondo. Ho in mente anche persone della mia cerchia e famiglia in Italia quindi absit iniuria verbis e nessun riferimento personale.

    Saluti a tutti

    P.

  35. Peter
    Peter says:

    Non sono tanto d’accordo col post di Sylvi di ieri o l’altro ieri, aborto etc. Apprezzo pero’ che Sylvi ammetta la liberta’ di abortire, una cosa che tutti i cattolici da me conosciuti, almeno in Italia, negherebbero perinde ac cadaver. Ma come il papa sembra aver detto giorni fa in una messa privata (dico sembra perche’ nessuno si fida della stampa anglosassone in questo blog gallo-celtico o reto-romancio) e’ molto meglio essere atei che cattolici ipocriti. Personalmente, dubito che il papa attuale sia davvero credente, ma e’ una mia illazione. U. Eco una volta disse che chi ama davvero il prossimo e’ di solito ateo. Amen.

    Sono in disaccordo su uno o due punti. Primo, sarebbe facilissimo istituire consultori o strutture in cui le donne possano abortire senza tema di ‘obiezioni di coscienza’. Basta selezionare il personale in tale senso come viene fatto in Europa Occidentale e US; tutto qui. E cosi’ garantire il funzionamento di un servizio pubblico. Ho anche il sospetto che alcunii ginecologi italiani che si dichiarano obiettori in pubblico, facciano alle volte aborti a pagamento in cliniche private (e quindi illegalmente secondo la legge 194) ?! Dico alcuni per bonta’ d’animo e beneficio d’inventario. Ma mi sa che il dare a Cesare cio’ che e’ di Cesare per alcuni valga solo per la vile pecunia (esentasse, pero’, sia chiaro….).

    Secondo, non mi risulta che i consultori al Sud ‘siano tutti chiusi’. Gia’ negli anni 80, donne abortivano su richesta dei loro medici di famiglia.
    Il servizio e’ sicuramente carente ed erratico, ma non troppo diversamente dal resto del paese.

    P.

  36. sylvi
    sylvi says:

    x URO

    Ho stampato la tua ricetta e messa a portata di mano in cucina.
    Il mio brasato sta “pipando” da oltre un’ora. In una pentola di ghisa sul gas perchè del forno nuovo non mi fido ancora, non lo conosco bene.
    Io ho usato una bottiglia di Refosco dal peduncolo rosso dei colli orientali del Friuli; non so se lo conosci e lo hai usato; è un rosso robusto e fermo adatto a carni in umido e arrosto.
    Non farò polenta ( sic!) perchè il genero triestino non l’ama, come non ama gli gnocchi, il riso…allora patate e pasta. Infatti sua nonna era austriaca e suo nonno terrone!!! Absit iniuria…Peter!

    Grazie per la ricetta
    ciao
    Sylvi

  37. sylvi
    sylvi says:

    X Peter

    I Consultori, secondo la legge 194 non erano nati per abortire; ma avrebbero dovuto essere strutture per accogliere, sostenere psicologicamente, indirizzare economicamente le donne che esprimevano la volontà di abortire.
    Avrebbero dovuto esercitare una funzione di informazione e anche dissuasione, ove possibile.
    Ora , secondo lei, come possono funzionare Consultori dove l’unica opportunità che viene data è: medici , ostetriche e persino psicologi e portinai tutti obiettori che colpevolizzano la donna?
    Le percentuali di obiettori non me le sono inventate, stanno là scritte.
    E i Consultori avrebbero dovuto essere un filtro essenziale fra la donna e l’ospedale!
    Ma perchè al Sud dovrebbero funzionare i Consultori quando tutta la Sanità pubblica è un disastro pressochè totale? Dove le donne rischiano la vita per partorire? Tacendo del resto!
    Le faccio solo una domanda, senza polemiche;: perchè al Nord, pur con molte difficoltà, un cittadino trova ancora assistenza, e al Sud tutto è estremamente difficile? E i finanziamenti statali ci sono, eccome se ci sono!

    Sylvi

  38. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    A me non risulta che i consultori avrebbero una funzione di ‘dissuasione’ come sostiene lei. Semmai chi li gestisce dovrebbe stare a sentire, e assicurarsi che la persona (donna) in questione sappia cosa vuole ed abbia ponderato i pro ed i contro. Punto. Dopodiche’ la decisione dovrebbe essere sua, dato che non sono i ginecologi o le ostetriche a portare a termine le gravidanze…
    Come dicevo, il problema delle obiezioni e’ fittizio, basterebbe selezionare medici ed altri operatori sanitari preliminarmente, come, ripeto, si fa in tutti i paesi civili. Cio’ sventerebbe anche ricatti e profitti di cliniche private, gestite spesso dagli stessi ‘obiettori’ del servizio pubblico (roba da ‘fucilazione’, direi).
    Le sue percentuali sono probabilmente reali, ma con lei tutto nel suo paese si riduce alla solita dicotomia nord-sud. Cosa farebbe mai senza il Sud, allora?…
    Noti pero’ che nel suo Friuli la percentuale di obiettori era il 60% tra i ginecologi ed il 40% degli anestesisti, mica uno scherzo! Ed una percentuale molto alta di ostetriche. Dati del 2013, ma i suoi sono dello stesso periodo.

    P.

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    PER SILVY
    Il brasato si mangia benissimo anche con del riso bollito, che io trovo molto meglio delle patate perchè è meno pastoso.
    Un saluto U.

  40. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    Con suo genero mi troverei molto d’accordo almeno a tavola, e sinceramente lo compiango (absit iniuria…) per ritrovarsi una suocera sua pari.

    Non mi e’ mai piaciuta la polenta (dei suoi conterranei mi invitavano a cena, mai accettato dato che mi promettevano polenta, come se….), mentre adoro pasta e riso. Patate solo come contorno. Non credo di avere sangue germanico, ma normanno molto probabilmente si’ (diluitissimo).

    P.

  41. Uroburo
    Uroburo says:

    SEMPRE PER SILVY
    Il Refosco lo conosco bene, è un gran bel vinone: fermo,spesso e saporoso.
    Direi che sarebbe perfetto per il brasato. U.
    PS. Una caratteristica della cucina milanese è che ama tempi lunghissimi: quindi rosolature a fuoco basso ma molto lunghe e cotture di ore ed ore a fuoco bassissimo e pentola ben coperta in modo da non perdere il vapor acqueo. u.

  42. sylvi
    sylvi says:

    X Peter

    Mio genero è il commensale che ogni suocera vorrebbe; trova tutto buono, mi fa i complimenti, non è solo beneducato ma fa anche il bis. E io mi sforzo di interpretare i suoi gusti, di indovinare le sue predilezioni.
    Insomma facciamo a gara a tollerarci a vicenda. Le par poco?
    Non è mio marito, perciò non devo venire a patti ogni giorno.
    A tavola mio marito era ben più difficile quando lo sposai!
    Sa come ho fatto? Non ho rinunciato ai miei gusti che erano ben più ampi e variegati dei suoi, ma gli presentavo sempre ciò che preferiva.
    Il tempo, i viaggi all’estero, il desiderio di non apparire provinciale lo hanno incuriosito, e ora le cose che non mangia sono veramente quasi nulle.
    Confesso: ho provato un grande amore e una grande gratitudine per lui quando molti anni fa in Francia mangiò grenouilles ed escargot senza battere ciglio, perchè non voleva far brutta figura con i miei parenti.
    Quel che poi ha bevuto, in Dalmazia, lui astemio, per gradire ciò che gli veniva offerto…!!!
    Ancora ricordiamo e raccontiamo quando una vecchietta dalmata bisognosa di compagnia insistette per invitarci a casa sua alle otto di mattina e ci offrì un bicchierino di travarica ( grappa tremenda!) perchè non aveva altro!
    La soddisfazione di vedere una donnetta così felice… anche se noi un po’ “ciuchetti” lei non la può capire!

    buonanotte
    Sylvi

  43. Peter
    Peter says:

    ‘Cucina a tempi lunghissimi….cotture di ore ed ore….’
    Male, malissimo. Tutte le vitamine, e direi anche i sapori, si perdono nella cottura. Forse di origini medievali per scongiurare le epidemie, ma a che prezzo.

    Buonanotte

    P.

  44. caino
    caino says:

    OGNI TANTO…!

    Ogni tanto vado a visitare il BLOG di Popinga, (Marco Fulvio Barozzi), insegnante.
    Mi è di conforto sapere che nel mondo esistono ancora docenti di questo calibro.
    In questo caso mi è di conforto (se mai ve ne fosse stato bisogno) di scoprire che le cose del Mondo si sviluppano su tempi che vanno ben al di là della punta del nostro dito ,o naso.
    Ma, e questo è il conforto ,giungono alla fine alle loro logiche conseguenze.
    Vi propongo insieme all’intero Post questo estratto :

    ….Alla fine di questa esposizione può affiorare l’idea che Nicola d’Oresme sia stato un genio isolato, in anticipo sui tempi, un alieno intellettuale. Non è così. Senz’altro fu un erudito intelligente e originale, dai molteplici interessi, assai versato per la matematica. Tuttavia è bene ricordare che nell’ambiente della filosofia scolastica del Trecento, soprattutto in alcune scuole come Parigi e Oxford, l’impulso alla discussione e alla critica sulla natura e le sue leggi fu molto forte. Dobbiamo abbandonare l’idea che la filosofia degli ultimi secoli di quell’epoca che chiamiamo Evo di Mezzo sia stata solo un contrappunto su temi teologici e metafisici o una mera riproposizione delle idee degli antichi allora accessibili, soprattutto Aristotele. Iniziarono invece molte riflessioni sul mondo fisico e naturale e, se ancora non c’era l’esperimento a vagliare la correttezza di un’ipotesi (ma la matematica si affida piuttosto alla coerenza interna e alla dimostrazione), esisteva una comunità di intellettuali, estesa a livello continentale, in grado di valutarla e discuterla. Almeno da questo punto di vista non esiste soluzione di continuità con i secoli che avrebbero visto la rivoluzione scientifica……

    INSIEME OVVIAMENTE all’indirizzo :

    http://keespopinga.blogspot.it/

    per chi ovviamente avesse voglia di scoprire qualche cosetta in più.

    caino

    _Ai bresati preferisco gli arrosti, proprio perché di più veloce cottura (dati i tempi).
    Infine consiglio come fa Uroburo procurare abbondanti sughetti, poiché amo assaporare le carni come in ristorante , molto sottili.
    A tal scopo basta far raffreddare il “cadavere”, poi metterlo in Freezer e ancora ghiacciato affettarlo con una affettatrice di qualità.
    Infine resta solo da riscaldare le fette che servono con il sugo .

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